Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
4
4. Analisi del rapporto Fondamentalismo/New-media
Ad ognuno di questi quattro punti, corrisponde uno specifico
capitolo della tesi.
I. Cosa è il fondamentalismo ?
Non è facile darne una definizione precisa, anche perché non
esiste un solo fondamentalismo, ma tanti fondamentalismi
attraverso i quali vengono identificati diversi gruppi e
movimenti appartenenti a diverse religioni.
In generale, possiamo dire che il fondamentalismo è un
movimento dalle matrici religiose che persegue una
determinata ideologia politica volta all’abbattimento dello
stato laico. È, quindi, ben altra cosa rispetto all’integralismo
(che parla alla società, non alle istituzioni) e nemmeno può
essere confuso con il terrorismo, sebbene all’interno di alcuni
dei movimenti fondamentalisti più importanti vi siano dei
gruppi - minoritari - che hanno scelto la via armata per il
perseguimento dei loro fini politici.
Anche se non esiste un solo fondamentalismo, esistono però
dei principi che ne accomunano un po’ tutte le varianti.
Secondo la classificazione fatta da E. Pace e R. Guolo [in, I
fondamentalismi, 1996, Laterza, Bari] essi sono :
♦ principio dell’inerranza del testo, secondo cui tutto ciò che
è contenuto nelle Sacre Scritture (nel Libro) non può essere
sottoposto alla libera interpretazione e al raziocinio umano,
ma va accettato nella sua totalità senza essere scomposto.
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
5
♦ principio dell’astoricità, le verità contenute nel Libro non
possono essere lette ed interpretate in base al mutare degli
eventi storici, ma contengono una loro verità che va oltre il
tempo e le condizioni della società umana.
♦ principio della superiorità, secondo cui le Leggi del libro
sono superiori a qualsiasi sistema giuridico e sociale creato
dagli uomini.
♦ principio del mito della fondazione, che afferma il primato
del sistema di credenza al quale ogni fedele deve fare
riferimento aderendo al senso profondo di coesione che lega
tutta la comunità religiosa.
Quando si parla di fondamentalismo, viene facile accostare
questo termine alla religione islamica quale principale matrice
di questo fenomeno : in effetti non è proprio così. Se, da un
lato, è vero che oggi, a destare un interesse maggiore, sono
proprio quei movimenti fondamentalisti - spesso in lotta tra
loro - i quali fanno riferimento alla religione di Allah, è anche
vero, d’altro canto, che esistono altri fondamentalismi - si
pensi a quello ebraico o a quello hindù - ugualmente
importanti e significativi sul piano politico e sociale.
Non bisogna inoltre dimenticare che questo fenomeno ha le
sue radici nel cristianesimo, in quanto è nato e si è sviluppato
nell’ambito del protestantesimo americano, alla fine del secolo
scorso come movimento in opposizione alla modernità ed alle
forme di liberalismo più avanzato.
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
6
II. I new media e la società dell’informazione
Che cosa si intende per modernità ? Per rispondere a questa
domanda e dare una spiegazione esauriente di questo termine
forse non basterebbe tutto il lavoro che intendo sviluppare.
Esistono diverse definizioni della modernità, come esistono
diverse datazioni a cui far risalire le sue origini : un fattore,
però, si può associare indissolubilmente ad essa ed è il termine
Occidente. Non a caso, la modernità nasce in Occidente,
secondo gli storici con la scoperta dell’America, secondo gli
scienziati della politica nel 1789 con la Rivoluzione francese,
secondo gli economisti con l’avvento dell’industrializzazione.
Tuttavia quella che da principio è stata solamente una
connotazione di carattere prettamente geografico (appunto
Modernità = Occidente), atta ad indicare i luoghi in cui è nata
la modernità, è diventata ben presto - a partire dall’epoca delle
colonizzazioni - una connotazione a carattere culturale in
senso lato, che ha finito per associare il termine Occidente ad
un sistema socio-politico fondato su una serie di valori ben
determinati.
Lo stesso Presidente dell’Iran M. Khatami, in un suo saggio,
nel definire la modernità, afferma : “Gli occidentali sono
giunti a poter scegliere e decidere dopo una fase iniziale
difficile e lunga, dopo aver attraversato le tempeste dei
conflitti e dopo aver lottato. Il pensiero, i sentimenti, la ricerca
della verità, la rivalità, la volontà, l’odio, il mirare in alto :
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
7
tutti questi fattori, connessi l’uno all’altro, hanno generato la
modernità e lo sviluppo”
1
.
La modernità e/o l’occidentalizzazione vengono, perciò,
inquadrati - anche da chi non è propriamente sostenitore -
come fattori di cambiamento (per certi versi anche positivi) di
quelle che sono le tradizioni in campo sociale, economico,
politico e culturale.
Non c’è dubbio, quindi, che al concetto di modernità si
possano associare i concetti di liberismo e socialismo in
economia, liberalismo, socialdemocrazia e comunismo in
ambito politico, stratificazione sociale,
massificazione/demassificazione in ambito sociologico.
Ed è proprio da quest’ultimo ambito che viene fuori un altro
importante fattore connesso con la modernità : la società
dell’informazione
2
[Lyon, 1994]
Del resto, non esistono - come la storia ci ha dimostrato - la
modernità e l’industrializzazione prescindendo dall’apporto
fondamentale dei mezzi d’informazione.
Nella società dell’informazione ogni processo sociale,
politico, culturale ed economico é strettamente legato e
regolato dalla comunicazione ; la società dell’informazione è,
quindi, quella società nella quale i media assumono un ruolo
centrale nei rapporti e nella vita di ogni singolo individuo.
Tutti i fenomeni - di qualsiasi genere - nascono, crescono e
muoiono all’interno di questo contesto : non si può parlare di
modernità non includendo i media, non si può parlare di un
1
Sonnat, Tadjaddod, Towse’e ( Tradizione, modernità, sviluppo), discorso tenuto alla
facoltà di Diritto e Scienze Politiche e Amministrative dell’Università del Libano
(primavera 1996)
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
8
fenomeno, di una tendenza, di un qualsiasi aspetto delle
moderne società senza parlare direttamente o indirettamente
dei media. La vita dell’uomo moderno, nelle sue funzioni, sia
pubbliche che private, è inevitabilmente condizionata dai
mezzi di comunicazione. Non a caso si parla di “quarto
potere” [O. Welles, 1941] riferendosi ad essi.
I mezzi d’informazione condizionano ogni nostro linguaggio,
ogni aspetto della nostra vita : nella società dell’informazione
cambiano le relazioni umane, cambia il modo di comunicare la
politica, cambiano le abitudini sociali ed individuali. Non è un
caso che M. McLuhan [1964] abbia detto a proposito del
rapporto media/comunicazione “Il mezzo è il messaggio” ; si
tendono, infatti, a sovrapporre, addirittura a confondersi, il
contenente ed il contenuto del messaggio stesso, il significante
ed il significato, l’oggetto ed il soggetto della comunicazione.
Questo ruolo preponderante dei media è diventato ancora più
forte nel passaggio dal moderno al post-moderno delle società
avanzate : il passaggio, a partire dagli anni ’60, dai mass
media ai new media (o se vogliamo dal broadcasting al
narrowcasting) ha prodotto il cosiddetto fenomeno di
demassificazione del pubblico, il quale, d’ora in poi, non è
stato considerato più dall’industria culturale come una massa
amorfa, come un corpo indistinto da bombardare in maniera
indifferenziata con le informazioni, ma è stato suddiviso in
una serie di segmenti, più o meno piccoli, ognuno con gusti
specifici ed individuali.
Si è passati, in sostanza, ad un processo di
iperindividualizzazione del consumo mediale con un
2
Essa nasce a cavallo tra l’800 e il ‘900 nel panorama degli stati industrializzati.
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
9
sostanziale riflesso di questo fenomeno anche in ambito
sociale e culturale : l’individualismo, la conseguente fine della
partecipazione alla vita politica come fenomeno di massa, la
disgregazione dei rapporti sociali e dei valori tradizionali e la
laicizzazione sono solo alcuni degli aspetti principali della
post-modernità.
Ma proprio la laicizzazione, la demassificazione ed il
determinismo tecnologico che hanno caratterizzato modernità
e ancor più la post-modernità sono stati alla base della nascita
del progetto fondamentalista che è scaturito proprio come
reazione a questo tipo di realtà proponendo un modello
politico e sociale radicalmente opposto.
Il fondamentalismo - per usare le parole di B. Tibi - va
riconosciuto come figlio della modernità, ma al tempo stesso
come avversario globale di questa realtà, portatore di una
ideologia politica anti-modernista ed allo stesso tempo anti-
tradizionalista. Non è, infatti, un caso che i nuovi gruppi
fondamentalisti abbiano come bersaglio, oltre che la cultura
laica e secolarizzata, anche tutto il sapere scientifico e
tecnologico dell’Occidente.
Nonostante questa dichiarata ostilità, i movimenti
fondamentalisti sono presenti su Internet, proprio in quella che
è l’espressione e la sintesi tra la cultura e la tecnologia
occidentale.
Ma come possono conciliarsi i new media (in special modo
Internet) e fondamentalismo se questi sono per definizione in
contraddizione ?
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
10
L’ultimo capitolo di questa tesi si occuperà di definire ed
analizzare le basi di questo contrasto attraverso l’osservazione
empirica di alcuni dei siti Web di matrice fondamentalista
Prima di affrontare il discorso fondamentalismo vs new media,
verrà analizzato (Capitolo II) il rapporto fondamentalismo vs
mass media esaminando il caso specifico della chiese
elettroniche americane.
III. New media & fondamentalismo : una difficile
sintesi
I mezzi di comunicazione - i mass media nelle società di
massa, i new media nelle società post-industriali - sono parti
inscindibili delle realtà in cui sono calati ; come abbiamo
precedentemente affermato, non si possono concepire le
moderne società prescindendo da essi.
Su un altro versante, in antitesi alla modernità, si colloca il
progetto fondamentalista : non ritorno al passato e nemmeno
esaltazione del presente, ma costituzione di un ordine politico
e sociale nuovo che si pone come antagonista dell’attuale.
Sarebbe inconcepibile pensare all’idea di fondamentalismo
senza aver prima presente il concetto di modernità. Anche in
questo caso, riprendendo il paragone di Tibi a proposito del
Manifesto di Marx, possiamo affermare che il
fondamentalismo trova la più profonda giustificazione teorica
nel momento di massima espansione della modernità (come
nel rapporto comunismo/capitalismo), ponendosi come
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
11
fenomeno di implosione rispetto ai modelli socio-politici
dominanti.
Ed è proprio nel concetto di implosione (di attacco
dall’interno) che possiamo trovare la sintesi che riunisce la
precedente contraddizione fondamentalismo/new media : le
nuove tecnologie ed i nuovi strumenti della comunicazione
vengono pertanto concepiti dai movimenti fondamentalisti
soltanto in un’ottica strumentale, utili a far “saltare” la
modernità dall’interno con le sue stesse armi di difesa.
A questo punto, però, sorgono due interrogativi di difficile
risposta : sarà la modernità a soccombere di fronte alla sfida
lanciata dai fondamentalisti, o piuttosto saranno questi ultimi
ad essere “digeriti” dalla società dell’informazione ? E ancora,
come i portatori del vessillo della modernità - gli stati
occidentali ed i loro sostenitori - reagiranno (o stanno
reagendo) a questa sfida globale ?
Secondo Marx ed i marxisti il comunismo si sarebbe affermato
proprio nel capitalismo maturo per sanare le contraddizioni da
esso prodotte...secondo i fondamentalisti sarà la modernità
stessa (e quindi i suoi esponenti più autorevoli) a soccombere
proprio quando sarà al suo apice.
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
12
CAPITOLO PRIMO
I FONDAMENTALISMI
Quando si parla di fondamentalismo, si entra in un fenomeno
complesso e ricco di sfaccettature, difficile da definire e da
sistematizzare. Non a caso, infatti, col termine
fondamentalismo si indicano movimenti di diversa matrice
religiosa, distanti tra loro sia geograficamente che
cronologicamente.
Il fondamentalismo venne percepito socialmente e innalzato a
categoria analitica, per la prima volta, negli Stati Uniti in
ambito protestante durante l’Ottocento, in opposizione al
pensiero teologico liberale elaborato in Europa fin da qualche
decennio prima [Guolo, Pace, 1998].
Alla base dei contrasti c’erano profonde motivazioni che
riguardavano addirittura gli stessi criteri di interpretazione dei
Testi Sacri : i pastori fondamentalisti rifiutavano qualsiasi
metodo di interpretazione della Bibbia riconducibile alle
teorie storico-critiche dell’evoluzionismo.
Correnti di pensiero quali il funzionalismo e lo strutturalismo
in ambito sociologico, il darwinismo in ambito scientifico e il
liberalismo in ambito politico venivano viste da certi settori
del protestantesimo americano come una seria minaccia alla
corretta interpretazione della Bibbia [Pace, Guolo, 1998].
A monte delle contestazioni e delle dispute non vi erano, come
facilmente si intuisce, soltanto motivazioni di carattere
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
13
teologico-speculativo, che al massimo avrebbero potuto avere
qualche ricaduta sulla pratiche religiose delle comunità
cristiane statunitensi, ma si stava delineando una frattura
insanabile sul modo di intendere la società e la realtà presa
nella sua globalità : il crescente processo di laicizzazione della
società, l’inesorabile avanzata di quel processo socio-politico
che sempre più stava portando l’Occidente verso le moderne
società di massa, sono stati i fattori (apparentemente) extra
religiosi che alla lunga hanno determinato in vaste sacche
della tumultuosa società americana una cronica difficoltà di
omologazione e di inserimento nel nuovo e costantemente
mutevole contesto [Giammanco, 1993].
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
14
1.1 Quando e come nasce il fondamentalismo?
Correntemente si fa risalire la data di nascita ufficiale del
fondamentalismo al 1895 [Guolo, Pace, 1998], anno nel quale
per la prima volta alcuni teologi protestanti statunitensi,
riunitisi a congresso a Niagara Falls, presero posizione
ufficiale contro quella che consideravano una deriva
interpretativa
3
delle Sacre Scritture.
Il documento che ne scaturì - una sorta di vero e proprio
manifesto ideologico - affermava i seguenti principi [Guolo,
Pace, 1998] :
♦ l’assoluta inerranza del testo sacro ;
♦ la riaffermazione della divinità del Cristo ;
♦ il fatto che il Cristo sia nato da una Vergine ;
♦ la resurrezione della carne e la certezza della seconda
venuta di Cristo ;
♦ la redenzione universale garantita dalla morte e dalla
resurrezione del Cristo.
Su questi punti si è sviluppata tutta la dottrina e l’azione del
fondamentalismo protestante negli anni successivi. Non solo,
già da questo primo documento è emerso chiaro il punto
cardine di tutte le ideologie di ambito fondamentalista
affermatesi in seguito, indipendentemente dalla matrice
religiosa : il principio di inerranza del testo sacro. Tutti i
successivi movimenti fondamentalisti, a prescindere dal credo
religioso, hanno visto , infatti, nel primo dei punti sopra
elencati uno dei cardini della loro azione e del loro progetto.
3
Il corsivo è mio
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
15
A ben vedere, è stato proprio il principio di inerranza delle
Sacre Scritture - ovvero l’impossibilità di sottoporre il Testo
Sacro alla libera interpretazione ed al raziocinio umano - che
ha fatto assumere al fondamentalismo un ruolo apertamente
antagonista rispetto al modello politico-culturale che il mondo
occidentale è andato affermando nel XX secolo [E. Pace, R.
Guolo, 1998 ].
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
16
1.2 Fondamentalismo vs modernismo
Il XIX secolo - forse più che il XX - è il secolo delle grandi
ideologie e delle grandi contrapposizioni che investono sia il
campo politico che quello culturale.
L’800 vede, infatti, la nascita del movimento operaio in
Europa, l’affermarsi dei sistemi economici liberali, la
suddivisione del mondo in blocchi imperialisti ; nella seconda
metà del secolo scorso, in particolare, si creano quelle
premesse atte a determinare gli eventi più importanti del
secolo successivo. La Rivoluzione d’Ottobre, le due Guerre
Mondiali, i regimi totalitari del centro Europa, le democrazie
occidentali, le moderne società di massa – eventi capitali del
secolo appena trascorso - non potrebbero essere capiti ed
interpretati fino in fondo se non inseriti in un contesto globale
che affonda le sue radici nella seconda metà dell’Ottocento.
Non è un caso che molti storici [es. Desideri, 1994], ma anche
alcuni sociologi [Abruzzese, 1995], facciano terminare l’800
negli anni ’30 del secolo successivo, proprio perché alcune
delle coordinate del secolo precedente si ritrovano punto per
punto nei decenni successivi, e, per certi versi, è possibile
riscontrarle ancora oggi.
Principi quali libera interpretazione, libero raziocinio,
approccio storico-critico sono alcuni dei cardini su cui si è
fondato il pensiero speculativo (e non solo) del ‘900. Il
concetto stesso di modernità, cui è associabile quello di
modernismo, trova la sua giustificazione teorica proprio a
partire da questo ambito.
Fondamentalismo e new media
Gualfardo Montanari
17
La modernità è il concetto sul quale si fonda il progetto di vita
occidentale, è l’assunto sul quale in questo secolo si sono
costruiti sistemi sociali, economici ed istituzionali : non a caso
termini quali liberalismo, democrazia, socialismo, liberismo e
società di massa sono essi stessi parte della modernità, di quel
nuovo progetto globale di società e di cultura che prende
corpo sul finire dell’800.
Proprio la modernità, intesa nella sua globalità, è pertanto
l’avversario che il fondamentalismo, fin dalle sue prime
manifestazioni, ha voluto combattere [Einsenstadt, 1994]. Già
nelle tesi espresse a Niagara Falls dai pastori protestanti nel
1895 viene messa in evidenza subito una cosa, che le
osservazioni mosse alla comunità religiosa non riguardano
semplicemente problemi di ordine teologico in senso astratto,
ma insistono per un radicale cambiamento nella concezione
della società e del progresso in senso lato [Guolo, Pace, 1998].
Fin dalle sue prime manifestazioni, il fondamentalismo ha
assunto, quindi, il carattere di sfida; si è posto come antitesi
all’ordine politico-economico precostituito, non solo non
accettando i valori imposti dalla civiltà occidentale, ma
propendendo anche per un’azione concreta volta ad affermare
un ordine socio-politico nuovo.
Provando a generalizzare, fin dalle sue prime apparizioni,
possiamo quindi dire (come già affermato nel capitolo
introduttivo) che il fondamentalismo è un movimento dalle
matrici religiose che persegue una determinata ideologia
politica volta all’abbattimento dello stato laico ed
all’ortodossia modernista [Guolo, 1999].