2
era anche legata ai combattimenti che spesso avvenivano in acqua
anche per trarre vantaggio dalla situazione di non venir raggiunti
dalle frecce nemiche e per sfruttare, poi, la fuga nella velocit�
favorita dall�immersione nel fluido.
Nelle antiche civilt�, perci�, il nuoto e tutte le attivit� ad esso
legate veniva impartito in giovane et� in modo che contribuisse nella
crescita all�apprendimento di abilit� fisiche e mentali
1
.
Date queste premesse, la presente dissertazione si sviluppa
sulle seguenti direttrici: la prima parte della rassegna si propone di
rintracciare le cause che hanno portato al costituirsi di questo tipo di
paura, partendo da un excursus storico-culturale del concetto
�acqua� nell�immaginario di ciascuno di noi, e di come viene
interpretato dal punto di vista psicologico e psicoanalitico.
Successivamente presentando il quadro completo delle fobie, in
particolare di quelle specifiche, delle implicazioni e dei trattamenti,
viene affrontato il discorso sull�acquafobia arricchito soprattutto da
ricerche anglo-americane, dove il fenomeno � stato trattato gi� da
molto tempo in maniera sicuramente pi� approfondita che in Italia,
1
Nella sua ricerca del 1985, Nardone propone, ad esempio, di inserire il nuoto
tra le attivit� scolastiche a cominciare gi� dal ciclo della scuola primaria.
3
grazie anche alle numerose piscine sorte con lo scopo di aiutare le
persone a superare questa paura
2
.
La seconda parte della rassegna prevede un�indagine di
ricerca centrata sull�individuazione di aspetti caratteristici
dell�acquafobico. A tale scopo vengono utilizzati tre metodi di ricerca
( un�intervista, una batteria di test di personalit�, la tecnica del
disegno) per individuare il grado di paura, alcuni tratti di personalit�
e la rappresentazione del problema.
Le difficolt� specifiche nel reperimento dei soggetti mi hanno
portato ad alcune considerazioni sugli aspetti resistenziali che chi ha
paura dell�acqua mostra nel parlare di tale problema, e questo si �
verificato particolarmente nel genere maschile, forse perch� quella
che pu� essere intesa come �assenza di coraggio� viene meno
accettata dagli uomini che dalle donne, per motivi storici, sociali e
culturali.
2
Si pensi all�ADULT AQUAPHOBIC CENTER SWIM, a Seattle (USA), che fa
capo all�AQUATIC DEVELOPMENT CLINIC fondato e diretto da P.R. Lennon negli
anni �80.
4
Capitolo 1.
L’ACQUA NELLA CULTURA E NELLO SPORT
1.1. La simbologia dell’acqua nella religione e
nel mito
Da sempre si � soliti associare l�acqua all�elemento creatore, al
liquido amniotico materno, all�origine di tutte le cose, tant�� vero che
anche in certe civilt� come quella sumera la parola acqua veniva
rappresentata con la lettera �a� per indicare sperma, concezione,
generazione. Si dice che sia il �(�) fonema della creazione per mezzo
dell�acqua. D� l�impronta ad una materia prima�
3
. Solo la lettera
iniziale della parola le rende un grande potere e una virt� mistiche
poich� con la �a� comincia l�alfabeto di quasi tutte le culture (l�Aleph
degli Ebrei, l�Alfa dei Greci, l�Az degli Slavi che sta per �io che io
sono�).
Da un punto di vista religioso, il significato dell�acqua come
origine e fondamento d�ogni cosa esistente si spiega nelle cosmogonie
come il caos primigeno da cui scaturisce il cosmo. Nella cosmogonia
indiana, per esempio, il dio Narayana cullato dalle acque dell�oceano
primordiale � il simbolo del mondo che emerge dal caos acqueo; nella
3
Bachelard G (1992)., �Psicoanalisi delle acque�, Red, Como
5
cosmogonia babilonese, l�origine del cosmo � prodotta dalle acque
dolci di Apsu e da quelle salate di Tianat; nella cosmogonia ebraica,
Teom rappresenta le acque superiori e inferiori, maschili e femminili;
nella cosmogonia greca, il dio Oceano che circonda la Terra, in quanto
figlio dei primi dominatori dell�universo � cantato da Omero come
�origine di tutte le cose�
4
.
Questo essere all�origine di tutte le cose, il caos germinale da
cui tutto nasce, fa s� che l�immersione in acqua venga sentita come
regressione allo stato di non esistenza, di individuazione non ancora
definita perch� ancora fusa con la sostanza materna, mentre
l�emersione intesa come un nascere di nuovo. Questa rappresentazione
di nascita si esplica sul piano antropologico col simbolismo dei riti di
immersione e quindi poi, nella religione cristiana, col sacramento del
battesimo per rappresentare la morte simbolica di un essere senza
forma, nella nascita di un uomo nuovo rigenerato nella fede.
Infine, la rinascita spirituale � legata ai riti di purificazione,
poich� con l�acqua viene eliminata l�impurit� rituale e il peccato
4
Omero, Iliade, XIV
6
concepito come qualcosa di materiale che solo l�acqua corrente � in
grado di togliere facilmente.
5
Nella liturgia religiosa cattolica, con l�acqua benedetta si ottiene
il favore divino e la protezione dal peccato. Nel medioevo, la
punizione pi� diffusa per scontare le colpe di un peccato, era il
digiuno a pane e acqua affinch� quest�ultima mondasse l�individuo da
tutte le mancanze specialmente causate da credenze pagane e popolari.
Non solo nel culto ma anche nelle pratiche superstiziose,
l�acqua assurge a giudice cui affidarsi. Durante la caccia alle streghe,
l�accusata veniva immersa in acqua, legata affinch� non affogasse, ed
era giudicata innocente solo se riusciva a restare a galla, perch�
l�acqua non poteva accogliere il peccato.
I fiumi, i laghi, le sorgenti per molte culture furono luoghi di
residenza di spiriti naturali, sirene, ninfe e geni acquatici, ma anche
demoni di vario tipo, profetici o pericolosi.
Le creature acquatiche sono solitamente femminili, hanno il
busto umano e il resto del corpo pesciforme; alcune, hanno solo il
potere di ammaliare l�uomo portandolo alla perdizione per poi
5
Questo comportamento sembra gettar le basi a quegli atteggiamenti tipici
del nevrotico ossessivo che, con i suoi rituali, tenta di lavare il peccato, pericoli
fantastici, colpe connesse a fantasie pulsionali inconsce magari represse e tutto ci�,
insomma, che sfugge al proprio controllo.
7
coll�unione riuscire ad ottenere un�anima; altre invece, specie nelle
sorgenti fatte oggetto di culto, sono la personificazione degli effetti
benefici che la sorgente apportava a chi si recava ad essa.
In questo modo la fantasia mitica ha popolato le acque di
innumerevoli creature che vivono l�acqua e nell�acqua, come Afrodite
nata dalla spuma del mare; il dio Oceano e le figlie Ninfe marine:
Oceanine dell�oceano, Nereidi del mare, Naiadi delle acque dolci e
Avernali dei fiumi infernali; le Sirene; Mefite divinit� romana che
personificava le acque torbide e malsane; Poseidone dio del mare e il
figlio Tritone met� uomo e met� pesce; Talassa personificazione del
mare; Ponto dio delle profondit� marine; Idotea divinit� marina;
Narciso che si specchia nelle acque; Egeria ninfa poi trasformata in
una fonte; Enipeo dio fluviale dalle acque fresche e chiare; Idra di
Lerna serpente mostruoso che viveva in una palude; infine, Ippocrene
fonte che infondeva l�estro poetico a chi beveva quell�acqua.
Anche l�acqua che sgorga dal suolo � in contatto con le divinit�
e in particolare con il mondo degli inferi attraverso paludi e fiumi
infernali: il Flegetonte, lo Stige che rese invulnerabile Achille, il Lete,
il Cocito alimentato dalle lacrime dei malvagi e l�Acheronte il mitico
8
fiume del dolore che dava accesso al regno dei morti, e che veniva
attraversato a nuoto o con la barca di Caronte.
1.2. Il pensiero sull’acqua
Accanto alla sfera mitica a cui � riservata l�azione di potenze
sovrannaturali, ben presto si affianca quella del l�gos cui fanno parte
entit� fisiche e concetti astratti. Se la prima si serve del racconto
enunciativo, la seconda fa proprio il discorso con andamento
dimostrativo per conferire validit� universale alla soluzione di vari
problemi.
La storia complicata dei rapporti tra mito e l�gos segna la
prima tappa fondamentale nel VI sec. a. C., a Mileto, da cui partono i
primi filosofi �mitologi�, nel senso letterale del termine, che uniscono
al fondamento razionale un concetto fantastico. � con Talete che
s�apre la scuola ionica o naturalistica, che attraverso l�osservazione
diretta dei fenomeni naturali, indagati nella loro unicit� e molteplicit�,
pone le basi dell�indagine razionale. Il compito della filosofia
presocratica consiste nel rintracciare e riconoscere quell�unica materia
di cui sono composte tutte le cose.
9
La natura, musa ispiratrice del loro pensiero, � criterio di
intelligibilit� e azione di ci� che � vario. Ne consegue il principio
dell�ilozoismo per cui il fondamento della vita � intrinseco alla
materia. Lo scopo che si prefigge la corrente ionica � rintracciare, in
questo modo, le basi della cosmologia.
Talete sostiene che il principio vitale della realt� � l�acqua,
perch� i germi di tutte le cose hanno una natura umida e d�umidit� si
nutrono. Dalla mitologia sappiamo che tale credenza � antichissima
perch� gi� Omero aveva cantato Oceano e Teti come principi della
generazione. L�acqua e poi l�aria e l�infinito, conservano connotazioni
proprie delle antiche divinit� naturali, essendo anch�esse potenze
animate e indistruttibili.
Successivamente, anche Eraclito considerer� l�acqua il tema
dominante del suo pensiero affermando il concetto del �tutto scorre�,
di mobilit� e mutabilit�, per cui il fluire, lo scendere in acqua e
risalire, il divenire, il trasformarsi in altra cosa non costituir� una
situazione caotica bens� un cambiamento totale sia della sostanza che
10
del prodotto. �Non ci si bagna due volte nello stesso fiume perch� gi�
l�essere umano, nel profondo, ha il destino dell�acqua che scorre.�
6
Empedocle formuler�, poi, per primo la teoria dei quattro
elementi, o radici, di tutte le cose: terra, acqua, aria e fuoco
7
; solo
attraverso la loro combinazione e l�azione contrastante di due forze
opposte, riprendendo la teoria eraclitea della mutevolezza, si origina la
realt�.
L�elemento acqua rappresenta, dunque, il flusso del divenire
percepito dal punto di vista di chi lo riceve. Esiste perci�, come
antecedente, una sorgente attiva del flusso stesso, mentre chi lo riceve
si colloca in una sequenzialit� passiva del divenire, nel senso cio� che
non pu� intervenire direttamente sulla sorgente stessa. La sorgente da
cui scaturisce l�acqua viene percepita, da chi la riceve, come un'
immanenza.
6
Bachelard G., op. cit.
7
La teoria dei quattro elementi si ritrover� nella distinzione degli uomini in
biliosi, melanconici, flemmatici e sanguigni che sognano rispettivamente fuoco, terra,
acqua e aria. Pi� tardi porter� i primi teorici dello studio di personalit� a definire il profilo
basandosi sull�osservazione diretta di tratti visibili (Gall, Lombroso, Kretschmer,
Sheldon).
11
1.3. Il simbolismo dell’acqua in psicoanalisi
L�aspetto materno dell�acqua coincide con la natura
dell�inconscio poich� questo pu� essere considerato madre o matrice
della coscienza. La profondit� marina coincide con le profondit�
materne e il luogo della rinascita, ovvero l�inconscio sia nel suo
significato positivo che in quello negativo.
L�acqua assurge a doppia valenza di vita e di morte.
1.3.1 L�acqua positiva
Dei quattro elementi primordiali, l�acqua determina la
formazione d�ogni esser vivente, considerata il simbolo della vita che
crea, nutre, purifica e fa rinascere.
In varie culture, l�acqua viene invocata o assimilata ad
un�energia fecondatrice che aiuti o sostituisca il seme virile. Antiche
popolazioni pregavano, infatti, una Madre Acqua per favorire la
maternit�, e le donne sterili si inginocchiavano in preghiera presso gli
stagni.
Cos� anche come avviene nel sogno, la nascita � rappresentata
con un riferimento all�acqua, non solo perch� l�uomo discende, nel
suo corso filogenetico, da progenitori acquatici, ma anche perch�,
12
prima di tutto l�uomo vive in prima persona la sua formazione,
crescita e nascita nel liquido amniotico. Sognare l�acqua
significherebbe in realt� essere madre o rivivere la simbiosi con essa.
8
Questo riavvicinarsi all�elemento acquatico della natura per
favorire la fertilit� si spiega come un ricongiungimento della creatura
alla madre assoluta.
L�archetipo junghiano
9
della Grande Madre possiede, infatti,
una serie infinita di aspetti: in primo luogo la propria madre; in un
senso pi� elevato la dea, Maria; in un senso lato il mare, l�acqua
stagnante, la materia
10
; e in senso pi� stretto l�utero.
L�uomo si ritrova con essa perch� nei suoi ricordi inconsci
ritrova l�amore infantile della simbiosi con la madre o la nutrice.
Come afferma Bachelard �ogni liquido � acqua� e, da un punto di
vista psicoanalitico, �ogni acqua � latte�.
11
In natura l�elemento acquatico cos� foriero di nutrimento �
sicuramente il mare, in cui �i suoi piccoli appaiono come feti (�) che
8
Freud S (1915)., �Introduzione alla psicoanalisi�, pag 331 �(...) ci si precipita in
acqua o si esce dall�acqua, cio� si partorisce o si � partoriti�, e pag 332 �Quando in
sogno si salva una persona dall�acqua, ci si rende madre di quella persona, o madre in
genere (�)�.
9
Per Jung, l�archetipo � il contenuto dell�inconscio collettivo, cio� comune a tutti
gli uomini diversamente da quello personale o esperenziale perch� innato, che comprende
-appunto- le idee innate o la tendenza a organizzare le esperienze in modelli innati
10
Materia e matter hanno la stessa radice indogermanica della parola madre
11
Bachelard G., op.cit.
13
assorbono, danno loro la feconda dolcezza di un utero infinito dove
incessantemente nuovi piccoli vengono a nuotare, come in un latte
tiepido�.
12
L�immagine di mare, come utero, si inserisce nella cornice
naturalistica di un golfo che, come un ventre, lo accoglie e di un
promontorio che, come i seni gonfi di latte, si preparano alla nascita
della creatura-uomo. Il mare � dunque la madre
13
di tutte le creature,
che nutre i suoi piccoli feti e gli altri figli sulla terra. Il suo essere
femminile si esprime poi nell�arte di saper cullare; i suoi movimenti e
il suo suono richiamano il ritmo del cuore e della respirazione
convincendo l�uomo a lasciarsi andare ora da una parte ora dall�altra,
cos� come fa il bimbo che per essere addormentato si abbandona nelle
braccia della madre confortato dal battito del cuore.
Rispetto agli altri, l�acqua �, infatti, l�elemento cullante,
galleggiante che fa volare chi si adagia o si immerge in essa, spazio
naturale in cui l�uomo ritrova il suo ambiente favorevole che lo
restituisce alla madre.
Quelli che Freud considerava flugtr�ume (sogni di volare)
�devono essere considerati come una ripetizione del primissimo
12
Bachelard G., op. cit.
13
In francese mare � detto la mer, la madre la m�re.
14
rapporto madre-bambino, o di una ancor pi� precoce esistenza
intrauterina durante la quale (�) galleggiano nel liquido amniotico
senza dover portare praticamente nessun peso�.
14
1.3.2 L�acqua negativa
L�acqua di per s� non assume connotazioni pericolose ma lo
diventa se non � pura, se � in movimento, se inghiotte, se � viva. � per
l�uomo uno �spazio amico�, che secondo la teoria di Balint consiste in
un piacevole ricordo dello stato fusionale con la madre, dell�esistenza
intrauterina e del senso d�unit� con l�universo. Tutti noi cerchiamo di
rivivere e ristabilire l�armoniosa mescolanza del s� con l�ambiente
materno, un vero e proprio desiderio di regressio ad uterum, �l�idea di
un desiderio di ritorno verso l�oceano abbandonato in tempi antichi�
15
,
ma � con la nascita, con la cosiddetta rottura delle acque dunque, che
si spezza l�armonia degli spazi illimitati e dello stato fusionale. Prima
di nascere, feto e ambiente materno sono mescolati in modo
armonioso compenetrandosi a vicenda. La nascita porta, per�, ad una
nuova forma d�adattamento. Non esiste pi� la sostanza amica
14
Balint M.-Balint E.(1983), �La regressione�
15
Ferenczi parla di �regressione thalassale�, in Thalassa (1965), pag. 72
15
dell�ambiente materno, ma cominciano a delinearsi gli oggetti, e
quindi anche l�Io, con contorni precisi e limiti definiti, che, da quel
momento in poi, dovranno essere riconosciuti e rispettati.
Non �, dunque, l�acqua in s� a contenere messaggi angoscianti
quanto piuttosto l�uscita dalla stessa che plasma, forma, differenzia il
prodotto dalla sostanza madre.
� proprio in questo movimento dell�acqua che s�attribuisce ad
essa una connotazione negativa.
Il movimento delle acque, denota paura del diverso, di ci� che �
straniero e ci� si spiega quando vengono usate metafore acquatiche
per indicare il significato sociale delle migrazioni dei popoli. Ondata
di persone, marea di gente, inondazione di profughi, sono alcuni tra i
modi di rappresentare l�entrata di culture diverse nel proprio ambiente.
L�immagine di catastrofi marine di per s� gi� incute terrore nell�uomo,
e ci� contribuisce a rendere l�avvenimento carico di paura e d�odio
verso qualcosa che non si pu� fermare (l�altro da s� � natura
scatenata).