Capitolo 1: La Politica è Comunicazione
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parlare e che, per questa sua abilità, ha in mano la cosa politica, insomma il retore.
Ed è il retore che su questi argomenti fa trionfare la propria opinione…”(Reboul,
1998, pag.12) .
Pensare di “fare comunicazione politica” parte dal presupposto di discutere,
scontrarsi, riflettere e utilizzare nel migliore dei modi il linguaggio stesso, le persone
interagendo scambiano opinioni e prendono decisioni.
G. Mazzoleni argomenta e deduce in questo modo il collegamento tra cultura greca e
le primordiali forme e tecniche di comunicazione politica: “…tale forma di
interazione politica precede la stessa riflessione sul suo uso e sui suoi abusi, laddove
esiste un embrione di organizzazione sociale di carattere urbano e di natura
democratica, com‟è avvenuto nelle agorà delle città-stato dell‟antica Grecia”(
Mazzoleni, 2004, pag. 13).
La Grecia come culla della comunicazione politica non solo per l‟utilizzo della
retorica, ma anche per le tecniche che oggi, nel XX secolo, si potrebbero definire di
Marketing Strategico ed elettorale.
Cacciotto evidenzia che: “…La campagna elettorale del 64 a.C. ha le stesse
caratteristiche di una campagna attuale: incentrata sul candidato.”(Caciotto, 2006;
in Stringa 2004, pag 12)
Questa piccola citazione designa che la personalizzazione della politica e gli utilizzi di
linguaggi ricercati e mirati al pubblico, già erano utilizzati e se ne riconosceva
l‟importanza in tempi ancora remoti all‟avvento stesso dei mass media e alla vera e
propria nascita della comunicazione politica.
A tal proposito, G. Mazzoleni sottolinea: “… Le campagne elettorali, con i loro tipici
rituali comunicativi,(…)gli scontri tra partiti nei Parlamenti d‟Europa, il sorgere di
grandi leaders politici, la creazione di prestigiose testate giornalistiche, sono tutti
fatti che marcano la nascita della moderna comunicazione politica.
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Essa è dunque il prodotto evolutivo del duplice processo di democratizzazione e di
comunicazione. (…) Occorre tuttavia attendere il XX secolo per poter parlare di
comunicazione politica in senso pieno, con la nascita dei mezzi di comunicazione di
massa” (Mazzoleni, 2004, pag 14-15).
L‟utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa negli anni novanta, stravolgerà il
classico e tradizionale modo di comunicare e di unire il linguaggio alla sfera politica;
ma già anticipatamente, non solo in Grecia ma anche nell‟antica Roma si evidenziava
la relazione intensa e forte tra potere, politica e comunicazione.
Chesnais argomenta tale collegamento in questo modo: “…la lotta per il potere non si
traduce solamente in scontri armati tra le varie fazioni, ma anche e soprattutto in
una straordinaria intensificazione dell‟attività politica. In quegli anni le tecniche di
seduzione e di manipolazione dell‟elettorato si sviluppano considerevolmente fino a
divenire indispensabili per la conquista del potere.”(Chesnais, 1995)
Bisognerà attraversare secoli di storia dai Greci ai Romani, passando trasversalmente
attraverso Napoleone fino ad arrivare a Hitler e Mussolini, per comprendere fino in
fondo come la comunicazione politica sia diventata parte integrante della società,
che essa stessa possiede e che ha come unico o quantomeno principale scopo, quello
di guidare e di persuadere le masse tramite un meccanismo assolutamente indolore
ed efficace.
Tutto ciò, mantenendo inalterata la possibilità di scelta e di espressione da parte dei
cittadini tramite il voto elettorale che ne determina il proprio assenso o dissenso in
merito alle varie opinioni dei politici.
Nel corso della storia noi siamo testimoni di cambiamenti nell‟utilizzo della
comunicazione in politica, soprattutto di come i messaggi erano veicolati in modi e
strategie differenti ma che impressionavano efficacemente i cittadini.
All‟inizio del diciannovesimo secolo si comunicava attraverso una forma di propaganda
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immatura e ancora poco istituzionalizzata.
Dal XX secolo in poi, con l‟utilizzo di radio e di una forma di manipolazione collettiva
assistiamo ad una nuova ondata di riforme in questo campo.
Stringa termina il suo breve excursus sulle origini della comunicazione politica in
questo modo: ”A partire dagli anni sessanta, soprattutto nei paesi anglosassoni, la
comunicazione politica si opacizza, si assiste ad un affievolirsi della forza del
messaggio politico e ad una rivalsa della stampa contro i poteri forti, che le fa
guadagnare l‟appellativo di Watch dog ( “cane da guardia” ).
Oggi la stampa americana non “abbaia” più, secondo quanto sostengono Bennett e
Lawrence e Levingstone (2007), che hanno denunciato la grave crisi del sistema
mediatico americano, siamo entrati in una fase nuova della comunicazione politica,
quella degli Spin Doctor e della comunicazione post-moderna caratterizzata da un
alto tasso di frammentazione dei messaggi e dei pubblici”.(Stringa, 2009, pag.13)
1.2 Forme, Attori e Relazioni con i mass media nel Discorso Politico
G. Mazzoleni definisce la comunicazione politica come: “…Lo scambio ed il confronto
dei contenuti di interesse pubblico politico prodotti dal sistema politico stesso, dal
sistema dei mass-media e dal cittadino, non solamente nella sua veste di
elettore...”.(Mazzoleni, 2004, pag. 24)
Da questa definizione si può disegnare facilmente un‟interazione tra più attori
compresenti nella scena politica e pubblica.
Abbiamo a che fare, in primis, con il sistema politico, la cui natura influenza
direttamente il tipo di comunicazione politica, più sbilanciato sulla personalizzazione
del politico visto come Leader, oppure sulle istituzioni; secondo, il sistema dei mass
media, uno dei principali sistemi di diffusione delle informazioni, ma non per questo
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l‟unico; infine, ultimo solo sull‟elenco, un altro polo essenziale della relazione e
punto cardine della piramide, il cittadino/elettore.
Il primo è definito in questi termini: Per sistema politico s'intende un sistema di
interazioni attraverso le quali si realizza l‟assegnazione autoritativa di valori scarsi
in una data società. È un concetto proposto da David Easton, (Easton, 1965), negli
anni '50; la definizione riportata risale al 1965.
Il Sistema politico viene definito genericamente, attingendo al quadro teorico della
General Systems Theory; e in modo particolare alla definizione di sistema elaborata
da Rapoport, come insieme di "parti" collegate reciprocamente da "interrelazioni". Al
di là della convergenza di fondo su tale definizione, gli autori si differenziano però
molto nella concreta delimitazione dei "confini" del sistema, e dunque nella sua
definizione operativa. Per Easton, influenzato dal Lasswell degli studi sul potere, il
sistema politico è costituito da un insieme di interazioni, astratte dalla totalità del
comportamento sociale, attraverso il quale i valori vengono allocati
autoritativamente a favore di una società. Per Almond e Powell si tratta invece,
molto weberianamente, dell'insieme di tutte le interazioni che riguardano l'uso o la
minaccia dell'uso della forza legittima. Per Dahl è Sistema politico ogni insieme
rilevante di relazioni umane che implicano, in misura non irrilevante, potere,
comando o autorità; Urbani lo definisce l'insieme analiticamente rilevante dei
processi osservabili come interdipendenti, mediante i quali una qualsiasi comunità
sociale prende decisioni politiche.(Paolucci, 1996)
Il sistema dei mass media presuppone tutti i canali d‟informazione e mezzi mediatici
per veicolare svariati messaggi, dalla televisione alla carta stampata, in politica, la
Morini scrive: “I mass media sono chiamati a svolgere funzioni fondamentali per lo
svolgimento delle campagne elettorali e ad assicurare la trasparenza e l‟accesso alle
attività elettorali.”(Morini, 2005, fascicolo 2)
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I cittadini-elettori non hanno bisogno di definizioni specifiche poiché questo termine
abbraccia tutte le persone facenti parte di una società di un sistema politico
democratico, per tale ragione assumono un ruolo fondamentale nella presa di
decisioni governative di una nazione.
L‟interazione tra questi tre elementi determina l‟andamento del flusso di
comunicazione.
È importante evidenziare che il processo comunicativo che ha per oggetto
informazioni di tipo politico, è presente solamente in sistemi democratici, anche se in
parte, come abbiamo visto in precedenza, in fase embrionale si ritrovavano piccole
forme anche nelle più antiche dittature, si veda proprio Hitler e Mussolini.
Il flusso d‟informazioni si sviluppa su scambi pluridirezionali: tutti e tre gli attori in
gioco creano, veicolano e recepiscono messaggi dal contenuto di natura politica
elaborato in varie forme.
Il messaggio politico è Multitasking e Multidimensionale, poiché, impegna dimensioni
e stadi differenti della percezione da quella verbale a quella linguistica, da quella
simbolica alla sfera emozionale compiendo così un giro completo di 360 gradi
attraverso le varie ed innumerevoli personalità che ogni elettore possiede.
Mazzoleni evidenzia che: “La comunicazione proveniente dal sistema politico verso il
sistema dei media può essere vista come l‟espressione di un rapporto di potere con il
quale il sistema politico mira ad estendere la sua influenza e il suo controllo sul
sistema dei media, ossia ad imporre i suoi criteri di selezione e costruzione della
realtà” . (Mazzoleni, 2004, pag.24)
Il flusso può assumere dunque diverse forme.
Le principali sono quelle dell‟informazione, della regolamentazione e controllo del
media e il news management.
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Il flusso che va dal sistema politico verso il cittadino elettore assume le forme di:
comunicazione pubblica o istituzionale, contatto personale e propaganda, pubblicità,
vale a dire, in generale, comunicazione politica.
Mazzoleni aggiunge: “Tutte queste forme d‟interazione sono espressioni di un
atteggiamento deferente dell‟attore politico nei confronti dell‟elettore/cittadino”
in quanto unico vero attore in grado di legittimare la classe politica ed attribuire il
consenso, soprattutto in una società democratica e civile.
Mazzoleni continua: “Il flusso di ritorno si sviluppa sulla risposta del cittadino-
elettore ai messaggi provenienti dal sistema politico, attraverso tre fondamentali
modalità per l‟ordinamento democratico” che sono il voto, il dibattito pubblico e
l‟interazione diretta”. (Mazzoleni, 2004,pag 27-28)
A queste forme, si aggiunge quella del sondaggio d‟opinione, che secondo alcuni
autori rappresenta la forma moderna di espressione della volontà popolare (Wolton e
Manin), secondo altri invece una nuova e distorta forma di comunicazione (Bourdieu).
Mazzoleni conclude: ”La comunicazione di ritorno al sistema dei media assume le
forme di un generico feedback” (Mazzoleni, 2004, pag 27-28)
In ogni caso, il cittadino-elettore nell‟ambito dei processi di “mediatizzazione” della
società conosce meglio gli strumenti per attirare l‟attenzione ed ottenere dai media
attenzione e visibilità, anche a costo di azioni spettacolari come magari l‟utilizzo di
Talk show o di programmi d‟interesse politico-sociale.
Il termine “mediatizzazione della politica” sta ad indicare che i media non solo e
soltanto sono canali di comunicazione tra sistema politico e cittadini, ma “fungono da
ribalta dell‟azione politica, e al tempo stesso sono interlocutori di entrambi gli
attori, condizionano la natura dei loro rapporti, obbligano le istituzioni, i partiti, i
leader, i cittadini ad adattarsi alle logiche che governano la comunicazione di massa”
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(…) “Il flusso di comunicazione che dai media si rivolge al sistema politico è molto
consistente e prende forme diverse a seconda dei contesti culturali ed istituzionali in
cui i media si collocano…”(Mazzoleni, 2004, pag 27-28).
In particolare la comunicazione che nasce dai media può essere intesa in diversi modi.
Principalmente il suo utilizzo è orientato all‟informazione, in secondo luogo, può
assumere una funzione critica o di vigilanza nei confronti del sistema politico, terzo, i
media possono svolgere un ruolo accessorio, in altre parole, esprimere partigianeria e
consensi più o meno espliciti nei confronti del sistema politico.
Infine, i media prescrivono propri linguaggi e formati agli attori politici che
predispongo gli utenti stessi ad assumere determinati atteggiamenti di ricezione delle
informazioni che quotidianamente ricevono.
Lo schema della fig.1 mette in risalto la relazione tipica, esistente e soprattutto
moderna tra gli elementi descritti.
fig.1
La natura del canale condiziona direttamente la gestione dell‟informazione e
l‟atteggiamento di chi la diffonde.
La televisione ha influito profondamente sul rapporto fra sistema politico, mass media
e cittadini ed ha assunto una posizione predominante sui canali d‟informazione per