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Introduzione
Il lavoro di tesi proposto nasce con l’intento di analizzare nel dettaglio le trasformazioni
tecnologiche che stanno coinvolgendo il mondo dei servizi finanziari. Questo
cambiamento è guidato dal recente fenomeno del FinTech, abbreviazione del termine
inglese “financial technology”. Dunque il FinTech è identificabile come un settore in cui
operano società che utilizzano soluzioni tecnologiche per rendere i sistemi finanziari più
efficienti. La rivoluzione in questione, portata avanti dall’innovatività del FinTech, sta
ottenendo risultati importanti da qualche anno, grazie alla nascita di numerose startup che
si sono poste l’obiettivo di cambiare radicalmente il modo in cui sono stati erogati i servizi
finanziari fino ad oggi ed il modo in cui i consumatori ne fruiscono. La possibilità di poter
disporre di tecnologie, di capitali con cui finanziarsi, di un mondo digitale sempre più
connesso e di talenti dell’informatica e della finanza, ha spinto molte realtà ad iniziare il
cammino verso l’ambizioso tentativo di competere con le istituzioni bancarie che da
sempre hanno basato il proprio business sul modello di “banca universale”, ossia
erogatrice di qualsiasi servizio finanziario. L’opportunità data dalle dimensioni del
mercato ha spinto molti investitori istituzionali e non ad investire in startup FinTech e,
grazie ai primi successi in USA e in UK, è aumentato sempre di più l’interesse verso
questo comparto che è passato dai 2,4 miliardi di dollari di investimenti nel 2011 ai 22
miliardi del 2015.
La scelta di affrontare questo tema deriva dalla mia passione per il mondo delle startup,
della tecnologia e soprattutto della finanza: questi sono i tre concetti alla base del FinTech.
Inoltre ritengo che la rivoluzione tecnologica dei servizi finanziari portata avanti da questo
settore sia uno degli argomenti più interessanti e più importanti che dovrebbe richiamare
l’attenzione di chiunque operi nel settore finanziario, in modo tale da comprendere come
tra potenzialmente dieci anni i modelli di business delle banche tradizionali potrebbero
risultare obsoleti e minacciati da realtà FinTech. Dunque ritengo che queste trasformazioni
avranno un grande impatto su un settore che da sempre è stato uno tra i più solidi e più
inaccessibili da realtà esterne, a cause delle alte barriere all’ingresso.
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L’obiettivo di questa tesi dunque è quello di analizzare a fondo le dinamiche del FinTech,
cercando di capire come sia possibile apportare cambiamenti così significativi in un
settore così strutturato come quello finanziario.
Il lavoro è suddiviso in tre capitoli:
• Il primo capitolo ripercorre le radici della trasformazione del mondo finanziario a
cui stiamo assistendo oggi. Il focus sarà quello di comprendere il percorso innovativo
compiuto dai servizi finanziari dagli anni ’50 ad oggi, per prendere atto del fatto che le
trasformazioni e le innovazioni sono sempre esistite, ma che con il recente avvento della
tecnologia moderna e soprattutto del digitale hanno visto una decisa accelerazione rispetto
al passato.
• Il secondo capitolo prende in esami tutti i settori in cui le startup FinTech stanno
riscontrando maggior successo in termini di adozione da parte del mercato e di
investimenti; questi comparti corrispondono al digital payment, crowdfunding, bitcoin,
blockchain e alla consulenza finanziaria digitale tramite i robo advisor. Questi sono i
settori in cui la rivoluzione FinTech sta apportando i cambiamenti più significativi.
• Infine il terzo capitolo ha come scopo quello di presentare il futuro del FinTech e
i diversi trend che influenzeranno maggiormente il mondo finanziario.
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1. Il FinTech e le sue origini
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione in ambito economico
con la digitalizzazione dei servizi finanziari. Tra il 2010 e il 2015 le Startup FinTech hanno
raccolto investimenti per circa 160 miliardi di dollari tra fondi di venture capitalist, IPO,
acquisizioni e finanziamenti.
Tuttavia, per comprendere al meglio questo fenomeno, è opportuno cominciare la nostra
analisi partendo dalle prime innovazioni in ambito finanziario riguardanti il recente
passato: in questo modo avremo una visione più chiara di quale sia la direzione intrapresa
e una maggiore consapevolezza dei possibili scenari futuri.
1.1 L’inizio della trasformazione dei sevizi finanziari
La necessità di creare un sistema economico che incentivi la crescita degli scambi
commerciali e la crescita di transazioni finanziarie internazionali nasce in seguito alla
Seconda Guerra Mondiale e viene soddisfatta grazie agli accordi di Bretton Woods nel
luglio del 1944. Grazie agli accordi si istituì il Fondo Monetario Internazionale con la
funzione di dare stabilità monetaria e si cercò di promuovere un sistema economico
liberista con la finalità di raggiungere la globalizzazione dei mercati allargandone
l’inclusione.
Gli accordi di Bretton Woods sono di fondamentale importanza perché sanciscono un
obiettivo importante e condiviso dal comparto FinTech odierno, ossia la generazione di
un unico sistema economico globalizzante. Questo è l’obiettivo che tuttora risulta essere
il “driver” per lo sviluppo tecnologico dei servizi finanziari.
Dagli anni ’50 abbiamo assistito ad un susseguirsi di innovazioni in ambito finanziario e
bancario, funzionali al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali.
Con l’analisi delle tappe più significative possiamo delineare temporalmente il percorso
intrapreso prima di giungere alla nascita del FinTech.
La più grande innovazione negli anni ’50 fu la nascita delle carte di credito, con Diners,
creata nel 1950; successivamente nel 1958 nacque il colosso American Express.
Già da queste prime tappe notiamo come le innovazioni provengano da attori operanti in
settori diversi da quello bancario (come per American Express che operava nei servizi
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postali) o, come nel caso di Diners, che nacque con lo scopo di rivoluzionare il sistema
dei pagamenti.
Anche oggi sta continuando questo processo, con modelli di business flessibili che hanno
una visione diversa del mercato, ossia le Startup FinTech, attraverso le quali è possibile
portare innovazione rispondendo a nuove esigenze.
D’altra parte, i grandi colossi bancari, si sono sempre dimostrati in grado di reagire alle
minacce esterne grazie alle loro disponibilità economiche e alla loro capillarità sul
mercato; ciò avvenne anche in passato e, società come Visa e Mastercard, create da gruppi
bancari, nacquero con lo scopo di competere con American Express e Diners.
La rivoluzione dei pagamenti messa in atto da queste società circa mezzo secolo fa, nacque
con l’obiettivo di trasferire la modalità di pagamento da cartacea a cashless, ossia
elettronica. Ad oggi non siamo ancora riusciti a raggiungere questo traguardo ed è per
questo che si sta discutendo in ambito FinTech di strumenti innovativi di pagamento per
arrivare a questo obiettivo. È interessante notare come la linea che unisce una visione ed
un obiettivo nato decenni fa, rappresenti tuttora uno stimolo all’innovazione tecnologica
FinTech.
Gli anni passano e l’innovazione tecnologica del sistema bancario continua con il primo
ATM (Automated Teller Machine) nato verso la fine degli anni ’60 in Inghilterra. Fu poi
IBM nel 1979 a creare il primo circuito di ATM tra computer interconnessi, portando una
grande innovazione nel mondo finanziario. Nasce così l’idea di sviluppare strumenti che
automatizzino i processi standard di una banca, idea che è ancora del tutto attuale tra le
startup FinTech.
Un’altra tappa fondamentale per lo sviluppo di tecnologie applicate al mondo finanziario
si ebbe agli inizi degli anni ’80, con la nascita della prima carta di debito in Italia e con il
lancio del servizio di pagamento tramite POS (Point of Sale); tuttora le carte a marchio
Bancomat e PagoBancomat rappresentano il principale metodo di pagamento in Italia.
Dunque possiamo definire questo periodo, ossia tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli
anni ’80, come il più importante per gli sviluppi di sistemi elettronici di calcolo e
trasmissione dati, che porterà alla crescita di un circuito interbancario internazionale e ad
una nuova applicazione delle tecnologie in ambito bancario.
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Non per caso sono questi gli anni che vedono la nascita dell’associazione cooperativa
SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) a Bruxelles, la
quale opera con il fine di automatizzare e standardizzare le transazioni finanziarie
internazionali
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Questa tendenza verso la globalizzazione e l’eliminazione dei cambi fissi (l’eliminazione
del sistema aureo avvenne nel 1971) portò alla nascita del più grande mercato mondiale,
ossia il mercato di compravendita di valute, chiamato Forex: da questo momento il trading
sulle valute aumenterà l’interconnessione finanziaria tra i diversi paesi del mondo e si
inizieranno ad implementare sviluppi tecnologici per velocizzare gli scambi e le
transazioni. Infatti, grazie ad Apple e al suo primo personal Computer, è stato possibile
avere accesso al trading elettronico, aumentando così a dismisura il numero degli scambi
effettuati all’anno.
Oggi il Forex, oltre a confermarsi il mercato più ampio al mondo con transazioni in media
pari a 1900 miliardi di dollari al giorno, è anche oggetto di sviluppo per le startup FinTech,
le quali sono impegnate nella ricerca di soluzioni efficienti che rendano più veloci gli
scambi valutari in tutto il mondo.
Con l’avvento di Internet a metà degli anni ’90 inizia un periodo che, per la sua natura e
la sua collocazione temporale può essere definito Pre-FinTech; il primo settore che
beneficia dell’avvento di Internet è il trading online, con la nascita di numerose
piattaforme online e broker che offrono servizi di intermediazione alla propria clientela.
In Italia la prima società che offrì questo tipo di servizio fu Directa Sim, nel 1995.
Un altro settore che si sviluppa grazie a Internet è l’Internet Banking (detto anche online
banking) anche se, dopo numerose prove e sperimentazioni dei maggiori gruppi bancari
mondiali, la vera esplosione si avrà dopo il 2000.
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Ferrari R., L'era del Fintech. La rivoluzione digitale nei servizi finanziari, Franco Angeli, Milano, 2016.