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Per ogni strumento legislativo vengono indicati i beneficiari, i fondi a disposizione, i
tempi di erogazione, le procedure per ottenere il finanziamento e l’analisi dei principali
interventi.
Non vengono inclusi, invece, gli strumenti agevolativi di natura comunitaria, così come
quelli rivolti all’agricoltura, in quanto si ritiene che essi necessitino di una specifica e
separata trattazione.
Oltre alla scarsa conoscenza delle forme tecniche attraverso cui è possibile accedere al
credito, un’altra barriera alla crescita aziendale per le piccole e medie imprese è
rappresentata dall’insufficiente potere contrattuale messo in atto per ottenere condizioni
più favorevoli dal mondo finanziario.
Infatti le PMI risultano fortemente penalizzate nell’accesso al credito a causa della
esiguità delle loro dimensioni e proprio per questo si rende necessaria la presenza di
Consorzi di garanzia.
I Confidi, che costituiscono il secondo argomento del presente lavoro, attraverso la
costituzione di “garanzie collettive” dei prestiti tramite il varo di “fondi comuni”,
mirano al perseguimento di tre obiettivi fondamentali: in primo luogo, l’indennizzo
(totale o parziale) delle perdite sostenute dagli istituti bancari per il mancato buon fine
delle operazioni di prestito concesse alla clientela a condizioni di favore; in secondo
luogo, la concessione di credito bancario a quelle aziende (soprattutto di piccole e di
medie dimensioni) che non sono in grado di offrire adeguate garanzie ai loro
finanziatori; per ultimo, consentire alle aziende di ottenere possibili altri finanziamenti,
diversi dal credito bancario.
Infine la ricerca si propone di mettere in luce il ruolo essenziale che nell'esercizio del
credito agevolato attraverso le banche occupa l'Artigiancassa S.p.A., organismo che fin
8
dal 1952 facilita il reperimento dei finanziamenti essenziali allo sviluppo delle imprese
artigiane, compresi consorzi e società consortili. Le imprese, infatti, rivolgendosi alle
banche, possono ottenere agevolazioni e finanziamenti dall'Artigiancassa, la quale
utilizzando risorse proprie concede prestiti alle banche per finanziamenti ordinari delle
imprese destinate a:
• investire per nuovi insediamenti artigiani, per l'innovazione tecnologica, per
l'acquisizione di servizi reali, per la tutela ambientale, per l'applicazione di
sistemi di sicurezza a favore dei lavoratori,
• riequilibrio della struttura finanziaria attraverso la trasformazione di debiti a
breve termine in debiti a medio termine,
• sviluppo dell'export, attraverso finanziamenti delle forniture, delle prestazioni di
servizi e di programmi di penetrazione commerciale.
L'Artigiancassa opera anche nel campo delle agevolazioni finanziarie; infatti in base
alla legge 949/52 (su cui ritorneremo in seguito), che prevede finanziamenti a tasso
agevolato anche ai consorzi e alle società consortili costituite da imprese artigiane, le
iniziative agevolabili riguardano l'impianto, l'ampliamento o l'ammodernamento del
laboratorio artigiano, l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e la costituzione di
scorte di materie prime e/o lavorati.
L'Artigiancassa e L'Artigiancredito si occupano anche della raccolta e dell'istruttoria
delle domande, dell'erogazione delle agevolazioni, nonché dell'accertamento della
destinazione dei finanziamenti agevolati. Il miglioramento delle condizioni di accesso al
credito delle imprese, infatti, dovrebbe ricomporre l'equilibrio economico della
gestione, fino ad oggi fortemente compromessa dal difficile rapporto tra banche e
imprese.
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CAP. 1
Tipologia
delle agevolazioni e tasso di
riferimento
10
1. Tipologia delle agevolazioni
Per finanziamenti agevolati si intendono quelli previsti da apposite leggi a fronte
delle quali lo Stato o altri organismi pubblici intervengono, attraverso leggi nazionali o
regionali che regolano l’accesso ai fondi pubblici, allo scopo di favorire investimenti in
determinate zone o per progetti specifici.
I benefici erogati possono essere di fonte provinciale, regionale, nazionale o
comunitario, e si articolano in contributi, garanzie finanziarie, riduzioni di oneri sociali,
sgravi fiscali. Gli interventi nei quali si esplicano le agevolazioni concesse alle imprese
possono essere riassunte in:
1.1 Contributi in conto capitale:
consiste nei contributi a "fondo perduto" destinati ad imprese che realizzano
investimenti specifici . Viene normalmente calcolato in percentuale delle spese
ammissibili e non è prevista alcuna restituzione di capitale o pagamento di
interessi.
Normalmente non sono necessarie garanzie, tranne i casi nei quali è prevista
l' erogazione di un anticipo.
E' considerato uno degli incentivi cui si fa più spesso ricorso nelle aree depresse;
con il vantaggio, rispetto ad altre forme di sussidio, di poter essere erogato ed
ottenuto prima che il nuovo impianto entri in esercizio ed in ogni caso nel primo
anno di attività allorché le esigenze di qualità dell'impresa sono più drammatiche
anche per le necessità frequenti di dover far fronte a problemi imprevisti.
Rispetto al finanziamento a tasso agevolato il contributo in conto capitale ha il
vantaggio di non appesantire la struttura finanziaria dell'impresa in modo tale da
11
mantenere intatte le capacità di prendere a prestito da parte dell'impresa.
L'effetto di tale incentivo viene però notevolmente ridotto allorché il valore del
contributo si detragga dalla spesa su cui calcolare la quota di ammortamento.
Alcuni economisti obiettano che questo particolare tipo di incentivo tende a
favorire metodi e settori ad alta intensità di capitale a scapito dunque
dell'occupazione. Vediamo come si risponde in genere a questo rilievo critico.
Partendo dal fatto che questo tipo di incentivo favorisce i settori più capitalistici
si può tuttavia affermare che tali settori abbiano maggiori effetti indotti rispetto
ai settori a più alta intensità di lavoro e, paradossalmente, sviluppino
maggiormente l'occupazione.
La teoria dello sviluppo insegna a questo proposito che i settori a più alta
intensità di capitale potrebbero, nell'ambito di politiche regionali
opportunamente coordinate, essere i nuclei di altre attività che utilizzano i
prodotti di tali industrie.
La critica dunque non andrebbe rivolta a certe specifiche agevolazioni in quanto
favoriscono certi settori ad alta intensità di capitali quanto all'assenza di una
politica regionale che permetta di integrare al meglio certe attività nell'economia
dell’area considerata.
Quindi e' solo alla luce di una politica regionale complessiva che si può
determinare quali settori debbano essere sviluppati e quali incentivi debbano
essere utilizzati.
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1.1.1 Contributi in conto esercizio (gestione):
corrisponde a un contributo in conto capitale, differendone solo per quanto
riguarda il regime fiscale al quale viene assoggettato. In questo caso, infatti, il
contributo viene identificato come ricavo e deve essere tassato nel periodo di
competenza e per l'intero importo.
Normalmente questa tipologia di agevolazione viene concessa per contribuire
alle spese di gestione (personale, pubblicità, viaggi, locazioni immobiliare, oneri
finanziari, ecc..) che i beneficiari devono sostenere a fronte di un determinato
progetto.
1.2 Contributi in conto interessi:
si tratta di un contributo che viene concesso a fronte della stipula di un
finanziamento a medio lungo termine. Il contributo viene erogato direttamente
all'istituto finanziatore il quale se ne servirà per abbassare il tasso di interesse
applicato al finanziamento dell'impresa beneficiaria. Questo tipo di contributo
normalmente intende la stipula del finanziamento e la richiesta dell'agevolazione
come due momenti distinti e di competenza diversa.
In pratica il finanziamento viene perfezionato a condizioni di mercato,
indipendentemente dall'intervento agevolato, che si innesca solo
successivamente. A seconda degli strumenti di agevolazione, la data di
decorrenza dell'intervento é quella della data di stipula del finanziamento
piuttosto che la data di delibera della agevolazione.
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Non vengono richieste particolari garanzie da parte dell'ente agevolatore, in
quanto normalmente si ritiene sufficiente l'esito positivo dell'istruttoria
effettuata dall'istituto finanziatore.
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Tabella n° 1
Contributi in conto interessi – Operazioni presentate
(Importi in migliaia di lire)
ANNO 1996 ANNO 1997
PROVINCE Numero Importo Numero Importo
BERGAMO 1.670 156.023.195 1.449 137.581.232
BRESCIA 2.394 197.258.823 2.523 217.592.364
COMO 540 48.723.977 572 50.034886
CREMONA 599 50.126.308 503 39.689.609
LECCO 506 45.451.647 502 45.853.245
LODI 194 15.669.399 181 17.514.574
MANTOVA 1.103 86.721.154 958 79.017.577
MILANO 1.352 136.857.826 1.399 142.752.525
PAVIA 337 28.027.581 291 23.662.568
SONDRIO 517 41.145.699 381 28.760,752
VARESE 134 17.084.100 127 14.755.610
TOTALI
LOMBARDIA
9.346 823.089.709 8.886 797.214.942
Fonte: Artigiancassa, Dati Regionali Lombardia
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Tabella n° 2
Contributi in conto interessi – Operazioni ammesse al 31 Dicembre 1997
(Importi in migliaia di lire)
PROVINCE
Numero
Importo
CONTRIBUTO IMPEGNATO
QUOTA QUOTA
STATALE REGIONALE
BERGAMO 1.175 104.674.419 10.373.192.064 1.061.068.489
BRESCIA 1.567 123.369.041 11.300.021.139 1.208.662.764
COMO 396 34.728.110 3.395.105.191 449.835.662
CREMONA 359 28.636.645 2.801.771.518 313.629.364
LECCO 346 29.129.729 2.661.049.409 252.320.764
LODI 108 8.422.342 901.651.415 69.965.034
MANTOVA 787 60.148.730 5.705.029.931 549.033.815
MILANO 985 91.750.048 10.019.376.486 852.042.753
PAVIA 245 19.893.548 2.029.697.060 102.468.660
SONDRIO 324 25.236.917 2.309.374.135 160.836.984
VARESE 86 10.244.773 1.314.705.847 65.364.176
TOTALI
LOMBARDIA
6.378 536.234.302 52.810.974.195 5.085.228.465
Fonte: Artigiancassa, Dati Regionali Lombardia
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1.3 Contributi in conto canoni:
è paragonabile a un contributo in conto interessi e si applica a un contratto di
locazione finanziaria: il suo effetto è quello di abbattere il costo dei canoni a
carico del soggetto beneficiario.
Tabella n° 3
Contributi in conto canoni – Operazioni presentate (Importi in migliaia di lire)
ANNO 1996 ANNO 1997
PROVINCE Numero Importo Numero Importo
BERGAMO 869 84.826.521 722 66.582.756
BRESCIA 1.023 107.596.922 950 100.751.095
COMO 406 37.474.004 371 33.321.705
CREMONA 194 19.600.695 137 10.950.109
LECCO 345 35.093.405 323 32.095.335
LODI 106 8.595.757 101 7.301.329
MANTOVA 308 29.587.656 275 27.749.434
MILANO 1.721 154.346.482 1.611 144.121.228
PAVIA 274 23.023.101 278 21.516.386
SONDRIO 61 4.457.552 62 4.759.228
VARESE 564 54.670.608 526 48,342.619
TOTALI
LOMBARDIA
5.871 559.272.703 5.356 497.491.224
Fonte: Artigiancassa, Dati Regionali Lombardia
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Tabella n° 4
Contributi in conto canoni – Operazioni ammesse al 31 Dicembre 1997
(Importi in migliaia di lire)
PROVINCE
Numero
Importo
CONTRIBUTO IMPEGNATO
QUOTA QUOTA
STATALE REGIONALE
BERGAMO 574 52.500.302 3.911.353.365 429.662.597
BRESCIA 683 69.151.425 5.043.825.999 698.907.232
COMO 285 24.992.912 1.801.806.814 200.496.258
CREMONA 128 12.746.639 901.199.640 161.067.830
LECCO 230 20.513.603 1.526.752.013 187.625.519
LODI 57 4.473.122 347.141.108 20.534.944
MANTOVA 231 22.250.594 1.679.868.072 131.946.528
MILANO 1.129 94.709.787 7.175.271.885 376.918.516
PAVIA 206 17.739.457 1.338.229.226 83.197.278
SONDRIO 46 2.887.479 223.624.236 5.428.040
VARESE 365 33.384.257 2.452.558.669 214.031.995
TOTALI
LOMBARDIA
3.934 355.349.577 26.401.631.027 2.509.816.737
Fonte: Artigiancassa, Dati Regionali Lombardia
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1.4 Concessione di garanzie:
attraverso l’istituzione di particolari fondi, vengono concesse garanzie a
sostegno, totale o parziale, di finanziamenti a medio lungo termine richiesti dai
beneficiari a fronte di programmi di investimento. La garanzia concessa può
essere di natura integrativa o sussidiaria:
garanzia integrativa:
la garanzia interviene, per la percentuale stabilita
inizialmente, a rimborsare la perdita presunta dell’ente
finanziatore, indipendentemente dalla conclusione delle
procedure esecutive e dell’esecuzione dei beni. Qualora,
espletate tutte le procedure, la banca riesca a recuperare parte del
credito dovuto, la stessa provvederà a restituire al fondo di
garanzia le somme spettanti;
garanzia sussidiaria:
la garanzia interviene solo a conclusione delle procedure
esecutive e per la parte di sua competenza. E’ pertanto ovvio che
la natura sussidiaria della garanzia renda la stessa meno
interessante agli occhi di un istituto che debba deliberare un
finanziamento a un impresa, in quanto rende molto più lunghi gli
eventuali tempi di rientro.
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Tabella n° 5
Garanzia sussidiaria - Operazioni ammesse
(Importi in migliaia di lire)
ANNO 1996 ANNO 1997
PROVINCE Numero Importo Numero Importo
BERGAMO 22 3.338.000 16 3.019.380
BRESCIA 14 1.138.000 20 1.709.760
COMO 7 1.478.591 5 884.805
CREMONA 7 927.102 1 200.000
LECCO 1 300.000 1 220.000
LODI 1 50.000 0 0
MANTOVA 2 241.300 1 40.000
MILANO 24 2.132.432 26 3.901.466
PAVIA 16 1.353.549 18 2.087.514
SONDRIO 0 0 1 43.700
VARESE 5 665.072 3 492.000
TOTALI LOMBARDIA 99 11.624.046 92 12.598625
Fonte: Artigiancassa, Dati Regionali Lombardia
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1.5 “Bonus fiscale”:
è una forma di agevolazione introdotta recentemente, che dà la possibilità al
beneficiario di monetizzare il contributo in conto capitale a tutti gli effetti
(compreso l’aspetto fiscale), che viene erogato sotto forma di detrazione
dall’importo spettante dall’ammontare delle varie imposte che l’azienda deve
pagare sul proprio conto fiscale.
1.6 Sgravio fiscale:
si tratta della concessione di un contributo che genera un credito d'imposta, ma
contrariamente al "bonus fiscale" può essere monetizzato solo in sede di
dichiarazione dei redditi. Inoltre nel settore delle operazioni di credito artigiano
va ricordato che l'intervento dello Stato si esprime anche in maniera indiretta,
attraverso una serie di rilevanti agevolazioni fiscali, finalizzate ad incentivare
ulteriormente il settore. Basti ricordare che le cambiali emesse a fronte delle
operazioni stesse sono soggette all'imposta di bollo di lire cento per ogni
milione; gli atti, le formalità, le garanzie sono esenti da imposta di registro, di
bollo, ipotecarie e catastali e dalle tasse sulle concessioni governative; e ancora
sono ridotti alla metà sia i diritti spettanti ai notai per la stipulazione o autentica
delle firme delle scritture, sia i diritti spettanti alla cancelleria per la trascrizione
del privilegio sui macchinari.