Se la ricorrenza, nel romanzo vittoriano, delle figure di madri dice
l’interesse del momento per una figura così importante, la contraddittorietà
della rappresentazione segnala anche la complessità del problema.
Investita di aspettative sociali e culturali che tendono ad idealizzarla, la
madre narrata si trova a dover misurare questo stereotipo con le
problematiche della realtà sociale, quali povertà, alti tassi di mortalità
materna, prostituzione, sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi. La
narrativa dell’Ottocento rivela, con modalità e forme diverse, il volto
molteplice di madri numerose che non si possono imbrigliare negli
stereotipi.
CAPITOLO I
MADRI E FIGLI NEL DICIANNOVESIMO SECOLO
I.1. Mortalità infantile e maternità: alcuni dati.
I.1.1. La strage degli innocenti.
Dal 1850 all’inizio del 1900 si assiste, in Gran Bretagna, a un
continuo aumento demografico. La popolazione era già aumentata
significativamente durante la prima parte del 1700,
3
ma è dall’inizio del
1800 che il ritmo della crescita aumenta fortemente, così dai 10,7 milioni
di persone registrate in Gran Bretagna nel 1801, si passa ai 18,6 del 1841.
4
Solo dopo il 1870 il ritmo della crescita subisce una flessione.
5
Il tasso di mortalità, che si era mantenuto ad un livello del 30-50 per
cento nei secoli precedenti, passa dal 29 per cento del 1740, al 25 per cento
del 1801. Negli stessi anni, il tasso di natalità sale dal 30 al 40 per cento,
6
e
3
Hey David, Local History and Family History, London New York: Longman, 1987, pag.120.
4
Falkus M., Britain Transformed: an Economic and Social History 1700-1914., Ormskirk: Causeway
Press L.T.D., 1987, pag.14.
5
Purvis June, Women’s History. Britain 1850-1945, London: UCL Press, 1995, pag.55.
6
Falkus M., op.cit., pag.16.
si mantiene intorno al 35 per cento fino al 1880.
7
Con il miglioramento delle condizioni economiche l’età media al
momento del matrimonio scende. Se prima le donne si sposavano ad un’età
media di 26 anni e mezzo, all’inizio del 1800 si sposano a 23 e mezzo
8
e
fra il 1800 e il 1849 l’età media al momento del matrimonio scende
ulteriormente di 3,1 anni.
9
Ne consegue che cresce il numero di figli che
una donna può partorire durante la vita. Nel corso del tempo questa
tendenza avrebbe procurato un incremento nel numero delle nascite. Una
famiglia vittoriana
10
ha in media sei figli e tanto più si scende la scala
sociale, tanto più i figli sono numerosi, anche se fra le classi lavoratrici vi
sono sostanziali differenze. Per esempio, nei distretti tessili del Lancashire,
dove tradizionalmente le ragazze ritardano il momento delle nozze poiché
possono mantenersi lavorando, il tasso di natalità si avvicina a quello di
borghesi e artigiani. Le famiglie di minatori, agricoltori e operai non
specializzati hanno dimensioni sicuramente maggiori.
11
7
Purvis J., op.cit., pag.55.
8
Falkus M., op.cit., pag.16-17.
9
Hey D., op.cit., pag.142.
10
Per famiglia vittoriana si intende la famiglia della ricca borghesia, Perkin J., Victorian Women, London:
John Murray Publisher LTD, 1993, pag.74.
11
Rose L., The Massacre of Innocents. Infanticide in Great Britain (1800-1930)., London:Routledge and
Kegan Paul 1886, pag.5-6.
Solo dopo il 1880 il tasso di natalità scende. Prima di questa data, i
metodi contraccettivi raramente vengono usati, sia per motivi morali che di
ignoranza. Persino la regina Vittoria e il suo consorte devono rassegnarsi
al volere della Provvidenza:
...Since the only respectable method of birth control was abstinence,
the passionate young couple...even more ignorant of contraception
than their doctors, had to take for granted that biological roulette was
the mandate of Divine Providence. Artificial methods of birth control
were condemned by the Church.
12
A partire dal 1870, un crescente interesse per la contraccezione è
dimostrato dalla pubblicizzazione, seppur velata, di farmaci abortivi su
riviste e giornali.
13
Sono le donne borghesi, più ricche e informate, che per
prime si preoccupano di limitare le dimensioni della famiglia, poiché un
numero minore di figli significa poter dedicare loro maggiori attenzioni.
14
.
Le donne delle classi lavoratrici, invece, cominciano ad avere meno figli
solo dopo il 1890.
15
12
(...Poiché il solo metodo per il controllo delle nascite considerato rispettabile era l’astinenza, la giovane
e appassionata coppia...ancora più ignorante riguardo la contraccezione, rispetto ai suoi medici, doveva
dare per scontato che la roulette biologica fosse un mandato della Provvidenza Divina. I metodi artificiali
per il controllo delle nascite erano condannati dalla Chiesa.), IN Weintraub S., Victoria. Biography of a
Queen., London: Unwin Hyman, 1986, pag.152.
13
Weeks J., Sex, Politics and Society., New York: Longman Group LTD, 1987, pag.70.
14
Purvis J., op.cit., pag.73.
15
Rose L., op.cit., pag.6.
All’inizio del 1800, circa il 20 per cento dei bambini muore e dal
1837 fino al 1900, si mantiene una media del 15 per cento di morti annue.
16
Il tasso di mortalità fra i bambini di età compresa fra gli zero e i cinque
anni raggiunge l’11 per cento fra borghesi e contadini, mentre fra la classe
operaia nelle città il tasso varia dal 33 al 55 per cento.
17
A Leicester e
Liverpool, negli anni 70 dell’Ottocento, si registrano fra il 22 e il 24 per
cento di morti fra i bambini di età compresa fra gli zero e un anno, mentre
la media nazionale è del 15 per cento.
18
Tutto ciò porta a concludere che
ragioni economiche e ambientali debbano provocare tali differenze, ma in
generale il livello di mortalità infantile è spaventosamente elevato.
Tutti i dati registrati sono, tuttavia, da considerare con molta cautela,
in quanto i metodi di registrazione e la relativa legislazione vigente, sono
tutt’altro che affidabili.
19
Fino al 1836, le fonti dei dati demografici sono i
registri parrocchiali di battesimi, matrimoni e sepolture, tenuti dalla chiesa
ufficiale e dalle sette nonconformiste. A questa prima fonte vanno aggiunti
i censimenti nazionali che, a partire dal 1801, avvengono ogni dieci anni.
16
Rose L., op.cit., pag.6. Il gruppo più a rischio era quello di età compresa fra gli zero e un’anno: fra i
167.000 bambini morti nel 1860 in Inghilterra e Galles, 33.500 aveva fra 1 e 2 anni, mentre ben 101.000
aveva fra gli zero e un anno. Proprio i bambini fra gli zero e un anno costituivano, nel 1890, circa il 2,7
della popolazione totale e il numero di morti fra essi raggiungeva quasi un quarto del totale dei decessi
registrati quell’anno.
16
17
Rose L., op.cit., pag.6-7.
18
Rose L., op.cit., pag.7.
19
per i dati relativi ai metodi di registrazione vedi: ‘Cradle and Grave: Birth and Death Registration and
Infanticide.’in Rose L., op.cit.,pag.120-136. ; ‘Basic Records’ IN Hey D., op.cit., pag.120-135.
Entrambe queste fonti forniscono dati fortemente approssimativi. Solo il 1°
Luglio del 1837, un nuovo sistema per la registrazione di nascite,
matrimoni e morti viene introdotto in Inghilterra e Galles. Si tratta di un
sistema di registrazione civile che fa capo ad un Segretario Generale e
prevede un’organizzazione nazionale di supervisori e addetti locali alla
registrazione dei dati. Ma il nuovo metodo presenta numerosi punti deboli.
Non è obbligatorio registrare le nascite, e le morti devono essere registrate
solo nel momento della sepoltura, dopo la consegna di un certificato. Il
certificato di sepoltura viene rilasciato dal Segretario Generale a coloro che
dichiarano di aver assistito alla morte e ne forniscono dettagli di cause e
circostanze. Tali informazioni non devono necessariamente essere fornite
da un medico e, fino al 1858, non esiste una regolamentazione che
qualifichi la professione medica. Si comprende, perciò, come sia
ampiamente possibile fornire informazioni false. Nel 1874, una nuova
legge stabilisce che le nascite debbano essere obbligatoriamente registrate
e le madri possano notificarle entro un periodo di sei settimane. Così, è
possibile fingere che il bambino sia nato morto. I bambini nati morti non
devono essere registrati e vengono seppelliti dopo una semplice
dichiarazione fatta da una levatrice o da chiunque si definisca tale. Tutto
ciò dimostra come il numero delle nascite e delle morti, in particolare se si
tratta di bambini, sia impreciso, probabilmente una sottostima del reale.
L’osservazione dei dati relativi all’andamento demografico nel
diciannovesimo secolo, porta a concludere che, in quel mondo, la vita dei
bambini è molto precaria. Le cause sono molteplici, soprattutto legate a
caratteristiche ambientali, abitudini di vita , ma anche al fatto di non essere
figli desiderati. In generale, numerose nascite e scarsi progressi medici
inducono a considerare le morti infantili come un fatto inevitabile e di poca
importanza. Insomma, la vita dei bambini non ha molto valore.
I.1.2. Povertà e salute.
Se nei primi anni del 1800 ancora prevale un ambiente rurale e solo
una persona su tre vive in città, nel 1851 il nuovo censimento dimostra che
il numero dei cittadini supera, per la prima volta, quello degli abitanti nelle
campagne.
20
In relazione alla crescente urbanizzazione, la povertà diviene, verso
la fine degli anni trenta, uno dei problemi più accesamente dibattuti da
politici e intellettuali.
21
Nelle città non esistono sistemi efficienti per il rifornimento idrico,
per la pulizia delle strade, per la rimozione degli escrementi. In condizioni
igieniche così disastrose, l’aria fetida è spesso causa di malattie
all’apparato respiratorio. Ambiente insalubre e povertà incidono
notevolmente sul livello di mortalità che, infatti, risulta più alto in città
piuttosto che in campagna, dove la popolazione può godere di aria più
pura. I più vulnerabili sono proprio i bambini: molti di loro soffrono e
muoiono a causa di infezioni respiratorie e intestinali. Spesso le madri
espongono i loro figli al freddo, per esempio cullandoli sulla soglia di casa,
20
Lerner L., The Victorians, London: Methuen and co. LTD, 1978, pag.80.
21
Lerner L., op.cit., pag.64.
nel tentativo di sfuggire al fetore imperante fra le mura domestiche.
22
A ciò
si aggiunga che scarse risorse finanziarie non permettono di riscaldare
sufficientemente le abitazioni.
L’unico alimento adeguato per i neonati è il latte materno, ma a volte
le madri non possono allattare il proprio figlio perché troppo fragili, o
perché morte.
23
In tali casi, i più abbienti possono ricorrere ad una balia,
diversamente dalle più povere. Anzi, queste ultime sono frequentemente
disposte a farsi assumere per allattare i figli delle altre. Intorno alla metà
del secolo, si scatena un accesissimo dibattito in merito al pericolo di vita
che si sospetta corrano i figli delle balie, privati delle loro madri. Certo, il
ruolo della balia è molto appetibile per coloro che abitualmente conducono
una vita disagiata. Significa, infatti, potersi sottrarre a fame e fetore,
almeno per un periodo di tempo. Quando poi, negli anni sessanta, vengono
introdotti sul mercato i primi preparati alimentari per l’infanzia, la richiesta
delle balie diminuisce.
24
In generale, tutti gli alimenti sostitutivi del latte materno, sia il latte
bovino e artificiale che le pappe, non sono sufficientemente nutritivi e puri,
anzi sono totalmente inadeguati per i bambini. Nonostante ciò, questi
22
Whol S. A., Endangered Lives. Public Health in Victorian Britain., London: J.M. Dent and Sons LTD,
1983, pag.19.
23
Rose L., op.cit., pag.7.
24
Rose L., op.cit., pag.55.
prodotti vengono normalmente prescritti dai medici, ignoranti delle più
elementari conoscenze dietetiche. Se si considera la situazione nel suo
complesso, si comprende come la vita dei bambini, soprattutto se
appartenenti a famiglie povere, sia pericolosamente a rischio e ‘‘when one
reads what workings-class babies were fed, the wonder is that so many
survived’’
25
.
Il rischio di contrarre malattie gastrointestinali, diarrea o tifo è
altissimo,
26
a causa di cibi non protetti dalle mosche, latte non bollito e
mani sporche. Vecchie bottiglie di liquore sono utilizzate per conservare il
latte, anche se l’assenza d'acqua corrente nelle case non permette di lavare
il recipiente prima della riutilizzazione. Il francese biberon è presentato
alla Great Exhibition nel 1851,
27
come le tettarelle di gomma arabica.
Queste ultime sono troppo costose per i poveri che continuano ad utilizzare
vecchi stracci. Ma il tubicino diviene uno strumento letale non potendo
essere pulito appropriatamente.
La vita infantile è, inoltre, minacciata dall’uso diffuso di analgesici e
calmanti nei quali l’elemento costitutivo principale è l’oppio, una sostanza
25
(Quando si legge con quali alimenti venivano nutriti i neonati della classe operaia, ci si stupisce che così
tanti sopravvivessero.’, Wohl S.A., op.cit., pag.20.
26
Wohl S.A., op.cit., 19-22.
27
Rose L., op.cit., pag.55.
comunemente venduta dai farmacisti.
28
Le famiglie di operai, costrette a
vivere in abitazioni sovraffollate, somministrano questi prodotti ai loro
figli per tenerli tranquilli durante la notte. Le madri che lavorano
consegnano i loro figli alle cure di altri e fornire il necessario per tenerli
tranquilli consente di abbassare il costo del servizio.
Ma anche fra borghesi e aristocratici, la mortalità infantile è alta,
seppure in misura minore. I più ricchi possono scegliere di ricorrere alla
balia e di riscaldare e nutrire meglio i loro figli. Tuttavia, essi non possono
sottrarsi ai caratteri principali della società del loro tempo: una comune
ignoranza e indifferenza riguardo la cura dell’infanzia e condizioni
sanitarie e abitative tutt’altro che igieniche.
28
Wohl S.A., op.cit., pag.35-36.
I.1.3. Il corpo delle madri.
Certainly the health of the mother was an enormously important
influence on the health of the infant and its chances of survival
29
La prima conseguenza che la cattiva salute della madre provoca al
figlio è una nascita prematura che, come studi recenti dimostrano, dipende
da ‘low maternal age, low maternal weight, low social class’
30
. Così
doveva essere anche nel diciannovesimo secolo, quando la prematurità era
la prima causa di morte fra i neonati.
31
Nell’Ottocento è pratica comune che le parti migliori delle risorse
alimentari vengano dispensate ai maschi, persino durante la gravidanza.
Una dieta povera di burro, latte, uova, frutta e verdura causa seri danni alla
salute e nell’infanzia può favorire il rachitismo: si calcola che nel periodo
vittotoriano, fra le classi lavoratrici urbane il ‘70 per cent of the women
were seriously anaemic and many had contracted pelvis’.
32
Bacini contratti
rendono la gravidanza un’esperienza sicuramente più dolorosa, ma anche
più pericolosa per la vita della madre e del figlio. Inoltre le madri cercano,
durante la gravidanza, di risparmiare e mettere da parte quanto più
29
(Certo ,la salute della madre aveva una enorme influenza sulla salute del bambino e sulla sua speranza
di vita), Wohl S.A., op.cit., pag.12.
30
(giovane età della madre, basso peso materno, bassa classe sociale), Wohl S.A., op.cit., pag.17.
31
Wohl S.A., op.cit., pag.15.
32
(il 70 per cento delle donne soffriva di forme gravi di anemia e aveva bacini contratti), Wohl S.A.,
op.cit., pag.12.
possibile per far fronte alle future spese legate alla maternità. Ciò causa
una ulteriore riduzione delle risorse destinate alla loro alimentazione.
Il duro lavoro indebolisce ulteriormente i corpi delle donne; il lavoro
nei campi è molto pesante, ma le contadine respirano un’aria più pura
rispetto alle madri che lavorano in fabbriche malsane, umide e prive di
ventilazione a cui dobbiamo aggiungere condizioni sanitarie inadeguate
nelle abitazioni sovraffollate: tutto ciò ‘could mean the difference between
life and death for the mother’.
33
Naturalmente, bisogna considerare che le mansioni domestiche
pesano interamente sulle spalle femminili:
...in the nineteenth century, domestic work was arduous, physically
demanding and time consuming. This was true whether it was done by
servants in a middle or upper-class household or by wives, mothers
and daughters without cash payment in working-class or lower
middle-class houses.
34
Solo le donne molto ricche possono pagare il personale di servizio, mentre
anche le donne degli strati più bassi della borghesia svolgono lavori
domestici: trascorrono le giornate in ambienti pieni di fumo, sollevano e
puliscono i pesanti elementi dell’arredamento, salgono e scendono in
33
(poteva significare la differenza fra la vita e la morte per la madre), Wohl S.A., op.cit., pag.13.
34
(nel diciannovesimo secolo, i lavori domestici erano molto faticosi, richiedevano ingenti sforzi fisici e
molto tempo. Ciò era valido sia che venisse svolto da personale di servizio presso le case della classe
media e alta, sia che venisse svolto da mogli, madri o figlie non stipendiate nelle case della classe
lavoratrice o della classe borghese degli strati più bassi), Purvis J., op.cit., pag.66.
continuazione le scale, preparano i pasti e badano ai figli.
In generale, ‘during the nineteenth century there were few
differences in the health status of working class and middle class
women’
35
. Tutte le madri non godono del necessario riposo dopo il parto e
vivono in città insalubri.
36
Se si considera che la salute di una persona
dipende dalle basi materiali che determinano lo stile di vita condotto risulta
ovvio che donne di diverso stato sociale dovrebbero godere di condizioni
di salute qualitativamente diverse. In realtà, in particolare nel periodo
vittoriano, ‘one of the most striking features of women’s health status...is
the relative absence of such inequalities’.
37
Infine, si deve tenere in considerazione che il corpo di una madre
può essere stato duramente provato da gravidanze precedenti o da malattie
come la tubercolosi prima causa di mortalità fra le donne
indipendentemente dalla classe di appartenenza.
Risulta, perciò, chiaro come la salute della madre non sia tenuta in
seria considerazione, con grave rischio anche per la vita del figlio.
35
(nel diciannovesimo secolo poche erano le differenze fra le condizioni di salute delle donne della classe
lavoratrice e quelle della classe media), Purvis J., op.cit., pag.163.
36
Purvis J., op.cit., pag.72.
37
(uno degli aspetti che colpisce di più, riguardo lo stato di salute delle donne, ...è la relativa assenza di
tali differenze ), Purvis J., op.cit., pag.181.