12
essa, che intanto viaggiava ad un altra velocit grazie alla spinta economica
e ideologica della Francia, della Germania e dell Inghilterra.
Lorca e Neruda hanno posto a servizio dell umanit la loro poesia tracciando
un solco profondo nell animo degli uomini in quanto hanno saputo
interpretarne i desideri orientandoli verso l Europa e il mondo. Intellettuali
di ampie vedute, essi si sono allontanati da un modo classico di fare poesia
per confrontarsi con il nuovo e il diverso, creando un linguaggio adatto a
rispondere alle esigenze di emancipazione del popolo.
Come vedremo, la poesia di entrambi, abbondante nella produzione, Ł un
connubio originale tra la sensibilit verso la natu ra e l attenzione al mondo
interiore dell uomo, una poesia che non si preoccupa tanto dei canoni
estetici e retorici quanto di parlare al cuore della gente, di fotografare la
realt in se stessa, caricandola di quell immagina rio che lascia intravedere
tra le nubi della vita, l azzurro di un cielo di nuove possibilit .
Federico, uomo innamorato della sua terra, l Andalusia, della natura,
della musica popolare, fa di tutto perchØ questo tesoro venga valorizzato e
trasmesso alle future generazioni. Lui Ł un gitano, e sar fedele sino alla
morte a questo suo temperamento, mosso sempre da un duende che lo
porter a vivere tutte le circostanze, positive e n egative che la vita gli
riserva, con curiosit , a inseguire la libert di e sprimersi e di pensare e a
rialzarsi sempre dopo le inevitabili cadute che ogni pioniere conosce nella
sua storia.
Neruda Ł parimenti un uomo assetato di verit e di conoscenza che si
muove perchØ inappagato da quanto possiede e lo circonda, sempre pronto al
confronto con nuove culture ma determinato nel ricercare quanto potesse
restituire al suo popolo una radice storica di identit e dignit culturale. La
sua esperienza di viaggi nel mondo, dapprima in qualit di console del suo
13
paese, successivamente in quanto perseguitato politico, lo forger come
uomo e gli dar le ali per volare nel mondo delle c oscienze libero dai
condizionamenti, e l’attacco alle convenzioni e alle banalit della vita
moderna, ai sentimenti codificati, all’ordine costituito si sviluppa aperto, o
nascosto, per tutto l’arco della sua produzione poetica. Per lui l’uomo esiste
in quanto iscritto nella sua storia reale, la sua vita Ł una realt radicale che si
gioca nel quotidiano dipanarsi degli eventi concreti, proiettati verso un
futuro che si svela attimo per attimo. La realt sa r cos sempre presente
nella sua poesia; per Neruda, anche quando negata, la realt dar sempre
segni concreti della sua presenza.
Tra i due autori Ł quindi possibile trovare punti di incontro, pur nella
diversit dei sentieri percorsi, in particolare nel l’interpretazione della storia
come una visione globale degli eventi inseriti in un quadro piø ampio della
semplice individualit e nella concezione della poe sia che, carica di un
umanesimo aperto all’universale, auspica una societ fatta di regole nel
rispetto profondo dell’uomo e della sua originalit , al fine di scongiurare il
pericolo ricorrente di una chiusura culturale, economica, politica ed
esistenziale che porta inevitabilmente alla fine.
La poesia di Neruda e di Lorca esprime la sofferenza esistenziale
dell uomo alla continua ricerca della propria identit , calato in una realt che
non riconosce, una poesia che possiamo definire poesia dell esilio , sia esso
culturale o politico, ma che in ogni caso intravede una possibilit di rinascita
di un nuovo mondo .
Questo lavoro si snoda, quindi, partendo da una panoramica della
letteratura della Spagna del primo Novecento per continuare in particolare su
quella primavera culturale che Ł iniziata con la Generazione del ’27, passa
successivamente all analisi della storia della letteratura dei paesi latini di
14
lingua spagnola. Esamina, poi, la vita e l opera di Federico Garc a Lorca e di
Pablo Neruda, per concludere con il tentativo di trovare punti di incontro tra
i due autori.
Spero di essere riuscita in questo intento; certamente l’ampiezza
dell’argomento non consente di scandagliare a fondo e racchiudere in poche
pagine questo universo che Ł rappresentato dal pensiero e dal genio di
Federico Garc a Lorca e di Pablo Neruda; pertanto non ho posto l accento su
un analisi estetica della poetica dei due autori, fin troppo vicini nella
concezione drammatica della vita, ma ho preferito valutare le motivazioni di
carattere sociale e intimistico che hanno caratterizzato il rapporto, breve ma
intenso, di amicizia profonda tra Federico Garc a Lorca e Pablo Neruda.
Un grazie sentito va alla Professoressa Teresa Cirillo che mi ha
offerto la possibilit di incrociare sul mio cammin o le figure di Lorca e di
Neruda dandomi l’occasione di essere da loro illuminata, chiarendo tante
intuizioni e trovando risposta a tanti interrogativi che inevitabilmente
l’esistenza pone. Per chi Ł sensibile e poco propenso a restare negli schemi
predisposti, che anela ad una libert di pensiero e di vita troppe volte
incatenato alle ragioni delle regole e dei dogmi, laici o religiosi che siano,
che impoveriscono le potenzialit dell’animo, l’incontro con la poesia di
Lorca e di Neruda, non pu che giovare e rianimare la speranza che oltre il
conosciuto ci sia un mondo migliore ancora da scoprire.
In fondo la vita non Ł altro che la predisposizione intellettuale a
riconoscere non tanto i contorni di un’isola quanto, negli stessi, i confini
dell’oceano che la circonda.
15
Capitolo primo
La figura e l opera di Federico Garc a Lorca
1. La cultura spagnola del primo Novecento
La vita di Federico Garc a Lorca Ł compresa tra due date molto
significative per la storia del suo paese e la conoscenza del poeta non pu
prescindere da un analisi di un mondo e di un tempo ben precisi, quali sono
stati quelli della storia e della letteratura della Spagna fra i primi anni del
900 e il 1936, periodo di grande attivit e fermen to per la vita culturale
spagnola bruscamente interrotti dall inizio della Guerra Civile (1936).
La storia della letteratura spagnola in questi primi decenni del secolo Ł
caratterizzata da una forte e incisiva intonazione lirica: questo Ł il tratto
distintivo dell epoca, che sovrasta tendenze, correnti e nozioni, che ha
caratterizzato il secolo stesso e che ha portato gli autori piø importanti a far
proprio un canone di liricit radicale nel trattare qualsiasi tema letterario.
Questa forte tonalit poetica, che ritroviamo nelle maggiori opere del
periodo, si estende manifestandosi in diversi generi letterari, interessando
anche teatro, romanzi e racconti. Una tendenza che non si presenta in un
solo ed unico breve momento di intensit profonda, per poi sparire
confondendosi o modificandosi in altra inclinazione, ma pervade e interessa
le apparizioni e i successi di nuovi poeti e di nuove generazioni che si
susseguono senza interruzione nel corso di quegli anni. Si potrebbe dire,
trasfigurando il concetto in immagine, che questa vocazione al lirico si pone
16
davanti alla nostra visione come ondate che si prolungano le une nelle altre,
ognuna di esse direttamente figlie di quelle che le precedono e generatrici di
quelle che seguono, tutte distinte eppure tutte unite nel fluire comune.
Non ci sarebbe stato Federico Garc a Lorca senza Machado e senza
Juan Ram n JimØnez e mi limito a citare questi nomi per il loro valore
emblematico, ma accanto a questi nomi ne confluiscono tanti altri che
partecipano a questo rinascimento poetico e che non sono nØ pochi nØ
semplici esecutori di temi e poetiche. I poeti del primo Novecento spagnolo
contribuiscono a creare uno stato d animo poetico costante e con un grande
potere di espansione, interessando ogni genere letterario, tanto da poter
definire il periodo una generazione di poeti .
17
* * *
In considerazione di questo generale clima poetico del primo
Novecento spagnolo non dobbiamo incorrere nell errore di considerare la
poetica di Lorca solamente nel suo aspetto spontaneo e istintivo; egli non si
pu definire unicamente un poeta istintivo, ma un p oeta decisamente
cosciente dei propri mezzi e per questo attento a sfruttare nel senso giusto le
sollecitazioni che gli venivano dal mondo della cultura, dalla storia e da tutti
quegli aspetti della vita che, di volta in volta, gli si presentavano. Semmai
una giusta individuazione della poetica e genialit di Garc a Lorca va
considerata da un altro punto di vista: tentare di stabilire in che modo trova
l esatto punto di equilibrio tra ispirazione e disciplina, tra elementi di
partenza sempre presenti nella sua poetica - come la sua origine e il suo
pensiero decisamente provinciale - ed elementi variabili quali le sue
esperienze, i luoghi da lui visitati (Madrid, New York, Cuba ), nonchØ temi e
dati strettamente culturali.
In una conferenza che Lorca tiene presso l ateneo di Granada il 13
febbraio del 1926, Lorca d una descrizione del poe ta colto nel momento
della creazione:
.El poeta que va a hacer un poema ( lo sØ por expe rencia propia) tiene la
sensaci n vaga de que va a una cacer a nocturna en un bosque lejan simo. Un
miedo inexpl cable rumorea en el coraz n. Para sere narse, siempre es
conveniente beber un vaso de agua fresca y hacer con la pluma negros rasgos
sin sentido 1
1
F.G.Lorca, La imagen poØtica de Don Luis de G ngora,, in Conferencias, Obras Completas III, Edic on
de Miguel Garc a-Posada, Barcelona, Galaxia Gutemberg Circolo de lectores, 1997, pp. 53-87
18
Accanto all attrazione per il mistero Ł sentita la necessit di disciplina
e controllo per non cadere nell insidia della mediocrit .