Il giorno di San Valentino del 2004 Joel Barrish decide improvvisamente di assentarsi da
lavoro e prendere un treno per Montauk, dove incontra una ragazza di nome Clementine.
La sera successiva fanno una gita presso un lago ghiacciato, il Charles. Dopo aver passato
la notte insieme Joel riaccompagna Clementine a casa e viene fermato da un giovane visibil-
mente turbato.
È la vigilia di San Valentino, Joel torna a casa in lacrime, la sua ragazza lo ha lasciato e si è
rivolta alla clinica Lacuna Inc. per farlo cancellare dalla sua memoria. L ’uomo decide di sot-
toporsi alla stessa procedura. Giunto a casa assume dei sonniferi e, dormiente, viene collegato
al computer dei tecnici della Lacuna Inc. che danno inizio al processo di cancellazione. In
stato di sonno, incomincia a visualizzare i suoi ricordi più recenti. Si trova a casa degli amici
Rob e Carrey, confida a loro i problemi che ha con la fidanzata Clementine. Joel si reca dalla
donna con un regalo, per farsi perdonare dell’ultimo litigio, ma giunto alla libreria in cui lei
lavora, non viene riconosciuto e con lei c’è un ragazzo molto giovane di nome Patrick. L ’amico
Rob decide di mostrare all’uomo la lettera ricevuta dalla Lacuna Inc. in cui vi è scritto che
Clementine si è recata alla clinica per rimuovere il fidanzato dalla sua mente.
Joel ricorda il momento in cui preso dal dolore per la scelta della ragazza di cancellarlo dalla
sua vita decide di recarsi alla clinica per iniziare il medesimo trattamento. Ha inizio il processo:
l’uomo raccoglie tutti gli oggetti legati alla donna e i tecnici sviluppano la mappa mentale che
serve alla cancellazione. Ha inizio il percorso a ritroso nei ricordi della relazione.
Il protagonista visualizza l’ultima volta in cui si sono visti, la notte prima che lei si facesse
cancellare la memoria. La donna torna a casa ubriaca e confessa di aver sfasciato la sua auto.
Ha inizio una furiosa litigata e Clem decide di andarsene definitivamente.
Durante l’intervento Patrick racconta al collega Stan di avere una relazione con la ex ragazza di
Joel. L ’uomo intanto perde uno dopo l’altro, a ritroso, i suoi ricordi: è con lei ad un mercato delle
pulci e litigano nuovamente sulle capacità di Clem come possibile madre, anche questo ricordo
si dissolve. Nel frattempo i tecnici della Lacuna impegnati con Joel ricevono la visita di Mary
Eternal Sunshine
of the Spotless Mind
Sinossi
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Svevo, l’assistente del dott. Mierzwak. Joel contiuna a retrocedere nella memoria: prima si trova
a letto con Clem che cerca di parlargli, poi al ristorante cinese Kang. Nel mondo reale Patrick
telefona a Clementine che risulta evidentemente scossa e gli chiede di incontrarlo la notte stessa.
Joel sente le voci dei tecnici e riconosce il nome di Patrick e il soprannome che il ragazzo uti-
lizza con la donna: mandarina. Questo attiva il ricordo successivo in cui Clem si fa una nuova
tinta di capelli e Joel gli da il soprannome di mandarina. Mary e Sten rimangono soli, bevono,
fumano e mangiano accanto al corpo inerme di Joel. Patrick si reca a casa di Clementine, la
donna, molto scossa e confusa, gli chiede di andare a Boston a vedere il lago ghiacciato.
Joel ricorda il giorno in cui, in un momento di intimità, Clem gli racconta della sua bambola
d’infanzia che lei considerava brutta e paragonava a se stessa. Questo ricordo innesca in Joel
il desiderio di interrompere la procedura. Inizia a ricordare momenti felici della relazione
che vorrebbe conservare dall’oblio. Ormai consapevole del processo di cancellazione tenta di
fuggire portando con se la donna. I due scappano attraverso diversi ricordi che svaniscono
attorno a loro, sino a giungere al laboratorio della Lacuna. L’uomo turbato domanda aiuto
al medico che non si rivela disponibile. Compare Patrick e Joel comprende che è la stessa
persona che sta cercando di conquistare la sua ragazza utilizzando le sue cose e la sua identità.
Patrick e Clementine si recano al lago ghiacciato e il ragazzo ripete precisamente le parole
dette nella medesima occasione da Joel, suscitando turbamento nella ragazza che desidera
tornare subito a casa.
Joel cerca di trovare un modo per sfuggire alla cancellazione. Su suggerimento di Clementine,
elabora una strategia di resistenza: dovrà nascondere la ragazza in ricordi che non la riguarda-
no. Così l’uomo giunge ai suoi primi anni di vita. I due sono nella cucina della madre di Joel
che impersonifica se stesso all età di quattro anni. La ragazza viene nascosta nel suo ricordo
dandogli il ruolo dell’amica di sua madre, la signora Hamnly. La macchina cancella memoria
si blocca , il tecnico della Lacuna richiede l’aiuto del dott. Mierzwak.
Il medico tenta di rintracciarlo, lo individua e lo riporta all’interno dei ricordi odierni.
Ricomincia la fuga di Joel e Clementine. Nuovamente incalzato dalla macchina Joel segue il
consiglio della ragazza, la nasconde sotto l’umiliazione. Joel adolescente è sorpreso dalla madre
mentre si masturba. Successivamente Joel bambino viene costretto dai coetanei a uccidere un
piccione ferito. La cancellazione si inceppa ancora.
La macchina cancella memoria scopre la logica degli spostamenti di Joel e questi deve allon-
tanarsi dall’infanzia. Ritorna alle memorie legate alla donna che contiuano a svanire.
È quasi l’alba , il dottore e la segretaria sono sorpresi in uno scambio di effusioni dalla moglie
di lui. Mary apprende di essere stata sottoposta alla cancellazione del ricordo di una relazione
avvenuta con il dottore. Intanto Joel rievoca i primi incontri con Clementine. La coppia consa-
pevole degli errori e dei sentimenti che li lega ancora, desidera riprovare a ricostruire il rapporto.
Mary si reca in uffico e trova il suo nastro, ascoltandolo capisce di essere stata costretta a sot-
toporsi alla procedura e che la pratica sviluppata dal dott. Mierzwak è sbagliata. Così decide
di impossessarsi di tutti i nastri dei pazienti del medico e di restituirli ai proprietari.
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Joel ricorda il giorno in cui si sono consciuti. Consapevoli che i ricordi vissuti insieme stanno
svanendo completamente, rivivono gli ultimi istanti che restano. Giungono su una casa sulla
spiaggia e Clem, come ultima strategia per salvare la storia dalla cancellazione, suggerisce a
Joel di incontrarsi a Montauk.
Il giorno seguente è l’alba del giorno di San valentino del 2004, il tecnico della Lacuna, Sten,
torna in clinica e incontra Mary che se ne va portandosi via tutte le sue cose e scatoloni pieni
di fascicoli e nastri. Joel prende un treno per Montauk.
La mattina del 16 febbraio Joel e Clementine tornano dalla gita sul lago ghiacciato. Clem
riceve il nastro spedito dalla segretaria della Lacuna, lo ascolta in macchina con Joel. Il nastro
espone le ragioni della sua disaffezione per lui. L ’uomo disorientato, la fa scendere dalla sua
auto. Più tardi Clem si reca da Joel e lo scopre intento ad ascoltare il nastro in cui è lui a
tratteggiare un profilo distruttivo della sua compagna. Mentre Clem si allontana dispiaciuta,
Joel la ferma in corridoio e le chede di restare.
I due rimangono in sospeso, prendere la decisione di lasciarsi definitivamente o ricominciare
la loro storia pur con la consapevolezza delle difficoltà che incontreranno.
Fenomenologia di un processo
In prima istanza esaminerò il concetto di sogno partendo dalla teoria contenuta nell’ “L ’in-
terpretazione dei sogni” di Sigmund Freud, teoria che ci fornisce le basi concettuali espresse
in maniera fenomenologica nei processi onirici messi in atto in Eternal Sunshine of the Spotless
Mind. Esaminerò gli aspetti fondamentali del fenomeno onirico applicando e approfondendo
successivamente questi concetti al discorso filmico.
Sigmund Freud nella sua opera “L ’interpretazione dei sogni” spiegò i meccanismi e i processi
di funzionamento del processo onirico esplorando “la natura delle forze psichiche dalla cui
cooperazione o dal contrasto il sogno trae origine”.
1
La natura di questo fenomeno è legata
secondo Freud all’appagamento di un desiderio inconscio che può manifestarsi esplicita-
mente o in maniera non riconoscibile e celata attraverso la censura della coscienza. Questo
desiderio proviene da tre fonti. Durante il giorno una mancata soddisfazione può dar origine
ad un desiderio ancora irrisolto di cui siamo consapevoli e che durante il sogno si manifesta.
Sempre legato al giorno è un desiderio rimasto irrisolto ma a differenza del caso precedente
respinto quindi represso. Come ultima fonte il desiderio può provenire dal nostro inconscio
profondo e mostrare la sua esistenza durante la notte.
2
Freud amplia il concetto enumerando
le diverse variabili che condizionano lo stato di sogno, fonti che ne plasmano il contenuto. Il
materiale onirico attinge da diverse fonti, eccitamento sensoriale esterno, eccitamento sen-
soriale interno, stimoli corporei interni e stimoli puramente psichici.
3
“Gli stimoli sensoriali
che ci pervengono durante il sonno possono facilmente dare origine a sogni.[…] Un’attenta
osservazione ha permesso di raccogliere tutta una serie di sogni nei quali lo stimolo costatato
al risveglio e un frammento del contenuto onirico corrispondevano perfettamente, al punto
1
S.FREUD, L ’interpretazione dei sogni, Paolo Boringhieri, Torino 1985, p.23.
2
Ivi p.500.
3
Ivi p.42.
1. Il sogno
8
da poter indicare nello stimolo la fonte del sogno.”
4
Gli eccitamenti sensoriali oggettivi interni
riguardano gli organi di senso e possono indurre a immagini allucinatorie legate all’impulso
ricevuto per esempio di tipo uditivo, doloroso, olfattivo, visivo.
5
Per quanto riguarda la fonte
corporea interna, gli impulsi nascono dagli organi interni che “negli stati di eccitamento[…]
o di malattia diventano per noi una fonte di sensazioni (solitamente penose), interamente
paragonabile a quella costituita da suscitatori esterni di stimoli dolorosi e di sensazioni.”
6
Infi-
ne ci sono le fonti di stimolo psichiche strettamente legate ai nostri ricordi. Il sogno attinge
da elementi non necessariamente ricordati nel nostro stato di veglia. I ricordi derivano sia da
residui dello stato vigile che da provenienza apparentemente sconosciuta. Queste fonti psichi-
che in realtà sono individuabili nelle “impressioni appartenenti alla primissima infanzia delle
quali la memoria vigile non sembra disporre. Naturalmente è difficile valutare la frequenza
con cui ciò avviene, perché al risveglio non riconosciamo l’origine degli elementi onirici in
questione.”
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Evidenziate le fonti del sogno Freud analizza le peculiarità del processo, composto
da due elementi fondamentali: il processo primario e il processo secondario. Il processo pri-
mario è quello stato psichico dell’inconscio dove nascono i desideri, uno stato che caratterizza
l’io immaturo, attraverso il processo secondario questo stato primitivo viene trasformato in
contenuto percepibile e codificato attraverso la rappresentazione.
8
Questa rappresentazione
è il risultato di diverse operazioni: la condensazione, lo spostamento, la rappresentazione
per simboli, la drammatizzazione, la deformazione e la censura. Confrontando contenuto
e pensieri del sogno si può notare un grande lavoro di condensazione, di compressione, di
omissione del pensiero onirico portandone alla luce sotto forma di materiale manifesto solo
una piccola parte che risulta scarna e lacunosa. Un’altra operazione svolta dal lavoro onirico è
lo spostamento. Elementi che nel pensiero del sogno hanno un contenuto essenziale, non ven-
gono necessariamente rappresentati nel contenuto del sogno che si può definire “diversamente
centrato” su elementi secondari dando un nuovo valore al contenuto. Elemento importante
nel processo onirico sta nella rappresentazione mascherata dei pensieri inconsci latenti tramite
dei simboli che possono essere strettamente legati all’oggetto di cui ne fa le veci, o rimanere
celato. Ogni persona dispone di una simbologia personale che rispecchia altrettanto personali
motivazioni. Nell’analisi di questa simbologia non bisogna trascurare il lavoro di libere asso-
ciazioni d’idee di chi sogna.
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Strettamente legato alla simbolizzazione è la drammatizzazione
del sogno che ci permette di osservare l’esperienza allucinatoria come una scena di vita a cui
noi crediamo, questo perché la mente allontanandosi dalla realtà non riesce a distinguerne la
differenza.
10
Prendendo in esame le ultime due componenti del lavoro onirico si può notare
4
Ivi p.43.
5
Ivi p.51.
6
Ivi p.52.
7
Ivi p.186.
8
Ivi p.541.
9
Ivi p.326.
10
Ivi p.67,68.
9
una stretta interrelazione fra il processo di deformazione e di censura operato dalla mente
durante il passaggio dal contenuto latente a al contenuto manifesto.
“Possiamo dunque supporre nell’individuo, come cause della strutturazione del sogno, due
forze [istanze] psichiche (correnti, sistemi), una delle quali plasma il desiderio espresso dal
sogno, mentre l’altra esercita una censura sue questo desiderio, provocando necessariamente
una deformazione della sua espressione. Ci chiediamo soltanto in base a quale potere questa
seconda istanza possa esercitare la sua censura. Ricordiamo che i pensieri latenti del sogno
non sono coscienti prima dell’analisi, mentre il contenuto manifesto che da essi deriva viene
ricordato coscientemente, risulta ovvio supporre che la prerogativa della seconda istanza con-
sista appunto nel consentire l’ammissione alla coscienza.”
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La censura opera come impedimento nel flusso di collegamento con le rappresentazioni
profonde. Si rivolge contro la connessione esistente tra due pensieri che si manifestano nella
coscienza uno dopo l’altro sfuggendo alla contestazione, oppure entrambi i pensieri vengono
censurati a causa del loro contenuto. In ogni caso la pressione della censura provoca un passag-
gio da un’associazione normale ad un un’associazione superficiale che a noi sembra assurda.
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Se i contenuti rappresentativi subiscono variazioni e spostamenti, gli affetti rimangono fissi.
Lo stato affettivo rimane intatto. Si può sottolineare il fatto che gli affetti si trovino nel pen-
siero onirico dal quale si tendono verso il sogno manifesto. Il sogno è povero di contenuti
affettivi rispetto alla materia latente inconscia da cui ne trae origine, questo a causa del lavoro
onirico che attua una “repressione degli stati affettivi”. Infatti non soltanto il contenuto ma
anche l’intensità degli affetti si riducono notevolmente, fino quasi all’indifferenza.
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In conclusione a questa breve trattazione Freud afferma che il sogno è un fenomeno psichico
il cui processo è il manifestarsi di forze contrastanti psichiche che agiscono nella direzione di
una rappresentazione dei nostri pensieri profondi.
“L ’arte del sogno” (di Joel Barrish)
Come prima analisi di Eternal Sunshine of the Spotless Mind illustrerò l’importanza fonda-
mentale della dimensione onirica all’interno del discorso filmico. Esaminerò innanzitutto
il significato che il sogno assume all’interno della poetica di Michel Gondry, prendendo
successivamente in esame le modalità di rappresentazione dello stato immaginativo nel film,
utilizzando come esempi caratteristiche narrative presenti in alcune sequenze.
Il linguaggio filmico ha sempre dimostrato di avere diverse analogie reciproche con il i per-
corsi della mente, il primo a studiare il film rapportati ai processi mentali fu Hugo Müsterberg
insegnante di un laboratorio sperimentale di psicologia all’università di Harvard che nella
11
Ivi p.148,149.
12
Ivi. p.481.
13
Ivi p.420,421.