“Estrazione del licopene da fonti naturali per l’impiego nei prodotti alimentari”
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La formula strutturale del licopene è la seguente: L’isomero- E è quello
predominante nelle piante, l’isomero- Z del licopene è meno presente ed
includiamo: l’ isomero (5Z)-, (9Z)-, (13Z)- e (15Z), tuttavia la forma di
licopene trovata nel plasma umano è un misto del circa 50% dell’isomero(Z)-
licopene and 50% (E)-licopene. Infine la forma di licopene riscontrata in
alimenti processati è principalmente dell’isomero- E.
1.2 L’attività antiossidante del licopene
Le cellule per vivere necessitano di ossigeno. Se da un lato questa molecola è
essenziale per la sopravvivenza delle cellule stesse, dall'altro, in particolari
circostanze, può diventare nociva e dar vita ai radicali liberi. Molti fattori
possono scatenare la generazione di radicali liberi:
1) FATTORI AMBIENTALI: inquinamento, fumo attivo e passivo, raggi
ultravioletti, stress psicofisico prolungato, alcol
2) FATTORI LEGATI AL SOGGETTO: trasporto di elettroni nel mitocondrio,
metabolismo degli acidi grassi, le reazioni del citocromo p450, i sistemi
ricondizionanti delle cellule fagocitarie Tra i radicali liberi più importanti che
si trovano nelle cellule aerobie, come quelle umane, vi sono i superossidi (O
2
-
),
perossido di idrogeno noto anche come acqua ossigenata (H
2
O
2
) e l'ossigeno
singoletto. Tutte le strutture cellulari possono essere danneggiate
dall'interazione con specie ossidanti, i Fosfolipidi danneggiati comportano
un’alterazione della fluidità di membrana, gli Acidi nucleici danneggiati danno
la comparsa di punti di rottura nella doppia elica del DNA con un aumentato
del rischio di mutazioni, le Proteine danneggiate comportano alterazioni
metaboliche (enzimi) e strutturali (2).
“Estrazione del licopene da fonti naturali per l’impiego nei prodotti alimentari”
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Tabella - 1
Fattori responsabili della produzione di radicali
liberi
FATTORI AMBIENTALI
Inquinamento
Droghe, fumo attivo e passivo, alcol e
farmaci
Raggi ultravioletti e radiazioni
ionizzanti
Stress psicofisico prolungato (attività fisica
intensa)
Alcuni additivi e sostanze tossiche presenti negli alimenti o sviluppate
durante la loro cottura
FATTORI ENDOGENI
Trasporto di elettroni nei mitocondri (produzione aerobica di
energia)
B-ossidazione (metabolismo degli
acidigrassi)
Reazioni del citocromo P450 (metabolizzazione di farmaci, sostanze
tossiche, ecc.)
Attività delle cellule fagocitarie (sistema
immunitario)
I radicali liberi vengono prodotti nella maggior parte delle cellule
dell'organismo (mitocondri) come sottoprodotto di alcune reazioni
metaboliche. Questi sono considerati responsabili di gran parte delle malattie
degenerative, dell'invecchiamento e anche del cancro (mutazioni), il licopene è
definito un vero e proprio antagonista della loro formazione comprendiamo,
dunque, la loro natura per descrivere poi come il licopene può attaccarli (2).
1.2.1 I radicali liberi
Un radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che
contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di
questa caratteristica chimica i radicali liberi sono altamente instabili e cercano
di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per
pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a
nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene
arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari. I radicali liberi
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più conosciuti sono quelli a contenuto d'ossigeno (ROS da Reacting Oxygen
Species) come l'anione superossido (O
2
-
) ed il perossido d'idrogeno (H
2
O
2
). In
presenza di metalli di transizione liberi (soprattutto ferro e rame) questi danno
origine al radicale ossidrile (OH
-
), particolarmente tossico e responsabile della
perossidazione lipidica. La loro produzione è un evento fisiologico e si
verifica normalmente nelle reazioni biochimiche cellulari, soprattutto in quelle
che utilizzano ossigeno per produrre energia. Gli stessi radicali liberi possono
essere prodotti anche a causa di fattori esterni. Dato che non è possibile
impedirne la formazione, il nostro organismo ha elaborato un proprio sistema
di difesa in grado di neutralizzare buona parte degli effetti negativi associati
alla produzione di radicali liberi. L’accumulo di radicali liberi provoca
irrigidimento delle membrane cellulari con riduzione della funzionalità delle
stesse, degenerazione proteica di strutture funzionali dell’organismo (DNA ed
enzimi) ed invecchiamento cutaneo.(3)
1.2.2 I meccanismi antiossidanti
I vari meccanismi naturali e non, per smaltire i radicali liberi sono divisibili
in quelli endogeni ed esogeni:
a) ANTIOSSIDANTI ENDOGENI
L'organismo ha sviluppato numerosi meccanismi per proteggersi dagli effetti
dannosi dei radicali liberi, esistono per esempio alcuni enzimi in grado di
decomporre e sequestrare gli agenti ossidanti. Tra questi antiossidanti endogeni
ricordiamo la superossido dismutasi, la catalasi e l'antiossidante più efficace, il
glutatione, ad esempio quest’ultimo incorpora il selenio un antiossidante
esogeno che diminuisce il rischio di cancro. La cellula, inoltre ha a
disposizione anche ulteriori meccanismi di difesa nel caso la funzione degli
antiossidanti endogeni non risulti sufficiente. (3)
b) ANTIOSSIDANTI ESOGENI
Sfruttando i meccanismi degli antiossidanti endogeni la scienza ha valutato il
ruolo di alcune sostanze presenti negli alimenti ed in alcuni integratori
alimentari che, come le endogene, sono in grado di intervenire favorevolmente
nei processi di detossificazione attivando sistemi biologici di riparo. Questi
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antiossidanti naturali sono le vitamine A, C, E, il selenio, i carotenoidi, il
licopene con i quali oggi si può trovare un rimedio naturale a molte malattie
causate da questi eventi non più controllabili dall’organismo (Euramic). In
particolar modo l’incremento dell’attività fisica fatta anche da una disparata
tipologia di soggetti, ha visto la necessità di costruire i così detti integratori per
“sportivi” alimenti arricchiti in sostanze antiossidanti, ciò è spiegato dal
collegamento esistente tra antiossidanti e sport.
1.2.3 Antiossidanti e sport
Durante l'esercizio fisico di tipo aerobico il consumo di ossigeno
dell'organismo può aumentare fino a 20 volte e nel muscolo scheletrico fino a
100 volte. Se da un lato tale meccanismo permette di aumentare la quantità di
energia prodotta, dall'altro incrementa pericolosamente anche la produzione di
agenti ossidanti. In generale lo stress ossidativo del muscolo è incrementato
dall'esercizio fisico acuto e diminuito dall'allenamento. L'attività sportiva
migliora inoltre i meccanismi di smaltimento potenziando l'attività degli
antiossindanti endogeni (Si veda MolecularLab.it (13/09/2007)). Tale
caratteristica spiega come mai l'esercizio fisico faccia apparire più belle e
giovani le persone che lo praticano con regolarità. Il condizionamento fisico
migliora infatti la capacità antiossidante dell'organismo e consente agli atleti
allenati di contrastare con maggiore efficienza i radicali liberi prodotti. Può
comunque succedere che, per lo scarso grado di preparazione fisica o per
l'eccessiva intensità e frequenza di allenamento, la produzione di radicali liberi
finisca col superare le capacità di difesa dell’organismo. Per questo motivo
l'assunzione di vitamine ed antiossidanti sottoforma di integratori è una
strategia sottovalutata ma particolarmente efficace nel migliorare la
performance e lo stato di salute generale dell'atleta.
Nel campo scientifico, tuttavia, i benefici del Licopene sono stati messi più
volte in discussione, indicando quest’ultimo come semplice nutriente (3); di
contro, comunque, va sempre più aumentando il numero delle ricerche che
mirano a evidenziare i benefici del licopene nei confronti di patologie serie
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quali il cancro della prostata ("U.S. Health Professionals Follow-up Study"), il
cancro delle vie gastrointestinali (Journal of the National Cancer Institute) fino
ai benefici nella cura del cancro all’apparato respiratorio (Journal of the
National Cancer Institute). Allo stesso tempo viene sempre più accertato che
una dieta ricca di frutta e verdura, migliora lo stile di vita (Fondazione U.
Veronesi), vi è un nesso tra queste due componenti, da un lato le fibre
migliorano la motilità intestinale riducendo il rischio di tumore al colon,
dall’altro i fitonutrienti tra cui il licopene si comportano come macchine di
difesa contro le ossidazioni. Le quantità di Licopene presente nel plasma e
nella cute sono confrontabili con quelle del beta-Carotene (4).
1.3 Le matrici vegetali che presentano licopene
Le matrici vegetali prese in esame per lo svolgimento di questa tesi e che sono
ricchi in licopene sono in particolare tre:
Peperone (fig.3.)
Nome scientifico: Capsicum annuum L. ,
Famiglia:Solanaceae
Paese d’origine: America tropicale La coltivazione del peperone in Italia ha
un’estensione totale di circa 13.600 ettari. Di questi circa 11.000 ettari sono
coltivati in pieno campo, e circa 2.600 ettari come coltura protetta. I maggiori
nutrienti presenti sono: Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio e Calcio
Fig. 3. Specie capsicum Annum