Matteazzi Dora
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INTRODUZIONE
Il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.P.I.S.A.L.) è un organo
di vigilanza e promozione della salute dei lavoratori che si occupa della prevenzione degli infortuni
e delle malattie professionali e della vigilanza sull'attuazione delle norme di prevenzione. Uno dei
compiti del servizio è quello di accertare le cause e le responsabilità nei casi di infortunio e malattie
professionali. Il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (T.P.A.L.L.),
operante allo S.P.I.S.A.L. con la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, al verificarsi di un
infortunio sul lavoro svolge le attività d'indagine, finalizzate all’individuazione dei profili di colpa
ed all’accertamento della sussistenza della procedibilità penale, procedendo:
all’immediata ispezione dei luoghi con redazione di accurato verbale descrittivo dello stato
degli stessi accompagnato almeno da rilievi fotografici e video;
all’acquisizione di sommarie informazioni da parte di tutte le persone presenti per accertare
perlomeno la dinamica dell’infortunio, la condotta dell’infortunato, le prassi aziendali
relative alla mansione dell’infortunato, l’esistenza di eventuali precedenti infortuni;
all’acquisizione di tutta la documentazione utile come minimo a individuare il titolare o
legale rappresentante della ditta e descrivere l’organigramma aziendale, individuare
l’esistenza di eventuali deleghe in materia di sicurezza sul lavoro, verificare se si è
ottemperato all’obbligo formativo dei lavoratori, preposti e dirigenti.
Il T.P.A.L.L. in veste di Ufficiale di Polizia Giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere
notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori,
compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per
l'applicazione della legge penale ex art. 55 comma 1 C.P.P.
L’adozione di un protocollo operativo d’indagine standard risulta essere di fondamentale
importanza: modalità diverse nello svolgere l’indagine infortunio possono determinare differenze
nei riconoscimenti dei diritti delle vittime d’infortunio sul lavoro.
Il presente studio si occuperà, nei primi capitoli, di analizzare il “Protocollo operativo per la
gestione degli infortuni” dell'U.L.S.S. 16 di Padova e di descrivere le fasi principali in cui si
articola il procedimento penale.
Nel seguito verranno prese in considerazione le macchine e attrezzature coinvolte nei casi
d'infortunio avvenuti nel comparto alimentare, le loro modalità di funzionamento ed i dispositivi di
sicurezza installati.
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Successivamente verranno analizzate le modalità di svolgimento delle indagini realizzate dagli
U.P.G. dello S.P.I.S.A.L. su 6 casi di infortuni avvenuti durante l‘utilizzo di macchine e attrezzature
per la produzione e lavorazione degli alimenti, ricercati negli archivi dello S.P.I.S.A.L.
dell‘U.L.S.S. n. 16 di Padova.
In ultima battuta, per i casi nei quali è stata riscontrata una violazione a carico di terzi, si procederà
con l'analisi delle sentenze pronunciate dal giudice a seguito del processo penale per lesioni colpose
e le relative motivazioni.
Questo lavoro si propone di:
Verificare, per i casi per i quali è stata individuata una violazione delle norme in materia di
igiene e sicurezza sul lavoro, l'efficacia delle indagini infortunio svolte dal personale dello
S.P.I.S.A.L. dell'U.L.S.S. 16; attraverso il confronto tra le conclusioni tratte dal personale
S.P.I.S.A.L. e gli esiti dell' esercizio dell'azione penale da parte della magistratura per i reati
di lesioni colpose (art. 590 C.P.).
Identificare le cause di accadimento degli infortuni avvenuti durante l'utilizzo di macchine
per la produzione e lavorazione di alimenti.
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MODALITÀ DI RACCOLTA E ANALISI DEI DATI
I casi analizzati nel presente studio sono stati rilevati dall’“osservatorio infortuni” dello S.P.I.S.A.L.
dell’U.L.S.S. 16 di Padova, database dove vengono registrati gli infortuni, avvenuti nei luoghi di
lavoro, di competenza del servizio
1
.
Partendo dall’anno 2001 all’anno 2012 è stata svolta l’analisi dei casi d’infortunio in cui erano
coinvolte macchine/attrezzature per la produzione e la lavorazione di alimenti. Sono stati così
individuati 8 casi d’infortunio: 2 eventi accaduti per cause accidentali e 6 casi dovuti alla violazione
di norme di sicurezza e d’igiene del lavoro.
Di questi 6 casi, 3 vedono coinvolta la stessa tipologia di macchina e si configurano in simili
dinamiche di accadimento; per semplicità è stato analizzato un solo caso di particolare rilievo.
Per ogni caso è stato studiato il “rapporto d’indagine” presente nell’archivio dello S.P.I.S.A.L.
dell’U.L.S.S. 16 di Padova; dal rapporto d’indagine sono stati raccolti i dati rappresentati nella
seguente tabella;
Data di accadimento dell’evento
Tipologia di macchina coinvolta
Tipo di lavorazione
Luogo dell’infortunio
Natura lesione
Diagnosi
Prognosi
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Sono registrati i casi d’infortunio che avvengono nei comuni afferenti allo SPISAL dell’ULSS 16: Abano Terme,
Arzergrande, Albignasego, Brugine, Cadoneghe, Casalserugo, Cervarese Santa Croce, Codevigo, Correzzola, Limena,
Legnago Maserà, Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Padova, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo,
Ponte San Nicolò, Rovolon, Rubano, Saccolongo, Saonara, Sant’Angelo di Piove, Selvazzano Dentro, Teolo, Torreglia,
Veggiano.
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Rapporto di lavoro
Violazione/Causa accidentale
Procedendo poi all’analisi approfondita dei casi si sono specificate:
1. le modalità di svolgimento del sopralluogo d'indagine adottate dai tecnici S.P.I.S.A.L.;
2. la dinamica di accadimento dell’infortunio;
3. le considerazioni e le eventuali osservazioni fatte;
4. le probabili cause determinanti l'infortunio;
5. le conclusioni tratte dal personale S.P.I.S.A.L.
Successivamente, presso la Procura della Repubblica di Padova si è proceduto a ricercare nei 6 casi
analizzati gli esiti dell'esercizio dell'azione penale da parte della Magistratura per i reati di lesioni
personali colpose (art. 590 C.P.).
A tale scopo è stata fatta richiesta al Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Padova di
poter visionare i fascicoli processuali e gli esiti dei procedimenti penali presenti.
Sono stati reperiti 4 fascicoli su 6: infatti non sono state trasmesse alla Procura le “annotazioni
d'indagine” dei 2 casi avvenuti per cause accidentali.
Sono stati quindi analizzati i fascicoli e gli esiti dei procedimenti penali dei 4 casi d'infortunio in cui
è stata riscontrata una violazione delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro da parte del personale
S.P.I.S.A.L.; in particolare sono stati esaminati almeno: il capo d'imputazione formulato dal P.M.,
la sentenza emessa dal giudice e la relativa motivazione.
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CAPITOLO I
INFORTUNI NEL COMPARTO ALIMENTARE
Il settore alimentare e delle bevande è caratterizzato da molteplici tipologie di industrie: piccole
imprese artigianali, industrie di trasformazione, confezionamento ed impiantistiche.
Benché uno degli aspetti preminenti di questo settore sia il rigoroso controllo e mantenimento dei
massimi livelli di igiene e sicurezza della produzione alimentare, l'aspetto della sicurezza e salute
dei lavoratori non deve essere considerato secondario. Una delle principali criticità di questo
comparto è la necessità di sottoporre ad ordinaria manutenzione macchine ed impianti spesso
complessi ed in assenza di procedure manutentive.
Nell’industria alimentare in particolare occorre accedere di frequente a parti della macchina durante
il ciclo produttivo per effettuare operazioni di sbloccaggio, per eliminare fuoriuscite di liquidi o per
eseguire operazioni di pulizia. I lavoratori che effettuano operazioni di manutenzione possono
infortunarsi in seguito a messa in funzione della stessa per cause accidentali ed il rischio aumenta se
gli operatori lavorano con eccessivo carico di lavoro e se bypasanno i dispositivi di sicurezza per
aumentare la produzione o se gli stessi non funzionano perché guasti o vengono rimossi. Gli
infortuni che si verificano durante l’utilizzo di macchine o attrezzature sono principalmente
determinati da:
urti con le parti mobili della macchina;
intrappolamenti tra le parti mobili della macchina;
urti con parti o materiali espulsi dalla macchina.
Secondo l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (European Agency for Safety
and Health at Work) le principali tipologie di macchine coinvolte negli infortuni, nel comparto
alimentare sono:
nastri trasportatori: 30%
carrelli elevatori: 12%
seghe a nastro: 5%
impastatrici, palletizzatori: 4%
formatrici per pasta, mixer, confezionatrici: 3%
affettatrici, spezzatrici per pasta, macchine di imbottigliamento delle bevande: 2%
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1.1 IL BILANCIO INFORTUNISTICO IN ITALIA
Secondo lo “studio di comparto” effettuato dall'I.N.A.I.L., nell'anno 2005, nell'industria alimentare
si sono registrate 19.223 denunce di infortunio con un calo del 3,9% rispetto al 2004 (20.008 casi ).
Le lavorazioni maggiormente a rischio sono risultate essere:
1. la produzione e lavorazione del pane, paste alimentari e pasticceria (5.898 casi);
2. la lavorazione della carne (4.047 casi );
3. la lavorazione del latte e la produzione di derivati (3.057 casi).
Nel 2005 il miglioramento dei livelli infortunistici ha favorito soprattutto le aziende di produzione e
lavorazione di frutta e ortaggi e oli vegetali (- 14,3%), bevande e tabacco ( -13,4%) e del pesce (-
12,7%). Risulta invece nettamente più limitata la diminuzione nelle lavorazioni a maggior rischio
sopracitate.
I soggetti maggiormente coinvolti negli infortuni risultano essere gli uomini: (72%).
Le fasce d’età più coinvolte sono: il 42,3% tra i 35-49 anni e il 40,8% tra i 17 e 34 anni.
Dall'anno 2007 all’anno 2009 il numero di addetti del settore è aumentato passando da 467.442 a
481.891 mentre il numero d’infortuni ha registrato un calo importante (13.637 casi del 2009 contro i
15.006 casi del 2007).
Negli stessi anni per mille addetti la frequenza media è stata pari a 25,92 casi di inabilità
temporanea, 1,67 casi di inabilità permanente, 0,05 casi di morte.
Nel 2011 si sono verificati 12.284 infortuni positivi
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di cui 8.133 casi accaduti al nord.
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Infortuni definiti positivamente escludendo gli infortuni in itinere e quelli accaduti a studenti, sportivi, colf e detenuti
che lavorano nell’industria.