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1.5.1.1 EQUATION
La forma più evidente di Equation è costituita dai prestiti, dove l'uguaglianza
sembrerebbe assoluta. Abitualmente parole specifiche sono spesso prese in prestito; gli
italiani giocano a baseball e gli inglese mangiano le lasagne. Questo può avvenire
anche quando esistono termini equivalenti nelle due lingue: i supermercati inglesi
vendono la rucola, anche se un dizionario bilingue fornirebbe probabilmente la
traduzione rocket; gli italiani godono di un po’ di relax ma anche di un po’ di riposo. I
neologismi dei settori tecnici generalmente hanno origine in lingua inglese a causa del
ruolo internazionale svolto da tale idioma nel mondo della scienza, della tecnologia e
del business. Spesso, appaiono anche come prestiti (software, screening , factoring),
così come anche termini coniati per particolari subculture (video - giochi, rap, ecc.).
Tuttavia, l' assoluta equivalenza di tali termini deve essere messa in discussione, dato
che sono utilizzati al di fuori del loro contesto originario. Sebbene la lasagna faccia
ormai parte della dieta britannica, il termine non evoca le stesse associazioni che
potrebbe evocare in un contesto italiano. Inoltre, a livello fonetico, questi termini
subiscono cambiamenti piuttosto drastici nella pronuncia, spesso a causa della totale
mancanza di una vocale simile o di suoni consonantici nella lingua che prende in
prestito il termine.
Una seconda forma di Equation è rappresentata dal calco, in cui il metatesto (target
language) adatta il prototesto (source language) al proprio quadro morfo-fonologico. I
termini italiani riferiti al calcio quali dribblare e crossare, derivati dai verbi inglesi to
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dribble e to cross, sono ormai ben radicati in italiano. Un altro esempio è il grido di
approvazione Bravo! in inglese, utilizzato in particolare in contesti musicali verso una o
più persone di entrambi i sessi , data la mancanza in inglese di marcatori di genere e
numero per gli aggettivi . Più fastidioso per i puristi della lingua italiana è il fatto che
alcune espressioni e costruzioni inglesi, che difficilmente si adattano all'interno della
lingua italiani, stiano cominciando ad essere utilizzate come nuovi termini in situazioni
sempre più frequenti. L 'influenza di serie televisive doppiate in maniera poco
professionale è la causa del radicarsi nel linguaggio di tutti i giorni di espressioni come
Buon pomeriggio , basandosi sul saluto inglese Good afternoon. Caldiron e Hochkefler
affermano che la forma bisogna che realizzate… derivi dalla forma inglese You must
realise ...
Ma l'Equation si riferisce anche, e più ampiamente, alla posizione di default per cui
se non esiste un’altra ragione principale, un termine debba essere tradotto col suo chiaro
equivalente: man = uomo. Ovvero, se tutte le altre opzioni sono state scartate in quanto
non vi è alcuna ragione semanticamente, pragmaticamente, culturalmente o
stilisticamente motivata, per la traduzione di man in qualsiasi altro modo, ad esempio:
Man= l’umanità
Hey man!= eh, capo!
You’ve already moved your man= hai già spostato il tuo pezzo (draughts macth)
It’ s a man’ s game= è un gioco da ragazzi
Il meccanismo dell’Equation entra naturalmente in vigore.
In una traduzione come la seguente:
Lorenzo fermò la macchina e si voltò verso il giovane: ‹‹allora tu vieni su o vuoi restare
qui?››
Lorenzo stopped the car and turned towards the youth: ‹‹well then, are you coming up or do
you want to stay here?››
(Moravia, trans. Davidson 1965:134)
Non vi sono motivi validi per non tradurre la prima frase nel modo più semplice che
la lingua di destinazione fornisce. E 'una traduzione fedele in ogni modo, anche nella
sua semplice sintassi.
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Il seguente discorso diretto non è tradotto parola per parola, ma si allontana dalla
traduzione letterale solo per quanto le regole della grammatica inglese. Nella prima
frase, i verbi al passato sostituiscono il presente semplice per esprimere il futuro
imminente dell'evento, mentre l'aggiunta dell’ausiliare per formare l'interrogativo è
obbligatoria nella seconda. Tuttavia, nel corso della storia, il traduttore è costretto ad
allontanarsi sempre più dalle opzioni più ovvie:
…Come se l’avesse aspettato ecco, tosto, sorgere dall’ombra Gigliola:…
‹‹Ma chi parla? Però lei dovrebbe convincersene.››
…As tough she had been waiting for him, there was Gigliola, emerging from the shadows…
‹‹But who is saying anything? However, you ought to be convinced››.
(ibidem)
E questa, naturalmente, è la norma.
Una delle trappole più note associate alla traduzione parola per parola è quella dei
cosiddetti false friend (‹‹falso amico››), dove i significati di termini apparentemente
simili non corrispondono tra le varie lingue. Gli esempi classici ben noti a tutti gli
studenti di lingua sono: actual / attuale, simpatico / sympathetic, editor / editore, etc. Ci
sono anche sinonimi parziali dove la traduzione trasparente è valida in alcune situazioni,
ma non in altre. Ad esempio:
direttore/ director
rivolgersi al direttore
(in a company) Ask the Director (cf. manager, managing director)
(newspaper office) Ask the Editor
(school) Ask the Headmaster
(orchestra) Ask the Conductor
Come si può vedere, in molti casi la potenziale Equation Director / Direttore è
totalmente fuorviante, e nel contesto ‹‹business›› è semplicemente un'alternativa.
È interessante notare che un esempio di dove il termine inglese ha trovato credibilità
in Italia è nelle scuole di lingua private e simili contesti, dove gli studenti e lo staff
anche se madrelingua, si riferiscono al Direttore (Preside) chiamandolo Director. Un
esempio diverso è quello di Città, dove il campo semantico rimane fondamentalmente
lo stesso, ma il termine italiano copre una maggiore varietà di agglomerati urbani
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rispetto alla City inglese, la quale si riferisce teoricamente a una zona urbana che
contiene una Cattedrale, ma in pratica è generalmente utilizzato per riferirsi a grandi
aree urbane. Le più piccole Città italiane sono Towns o anche Villages. Per estensione,
‹‹andare in città›› è di solito reso con going to town.
Elementi lessicali come problema , situazione , realtà e possibilità sembrerebbero
avere equivalenti inattaccabili in problem, situation, reality e possibility, ma questo è
ben lungi dall'essere sempre così. Questi quattro termini hanno una frequenza
particolarmente elevata in italiano , molto più alta rispetto ai loro equivalenti in lingua
inglese , e appaiono in una folta gamma di contesti.
Ad esempio la parola realtà ha spesso un livello troppo alto di astrazione per molti
contesti inglesi. Analizzando la sua traduzione caso per caso, Browne e Natali (1989:
141) offrono la seguente gamma di opzioni:
L’arte come imitazione della realtà/ art as imitation of natures
La realtà è dura/ life is hard (it’ s a hard life)
La sua malattia è una realtà/ her illness is genuine
Progetti che diventano realtà/ plans which are realised (come to fruition)
Spesso la realtà ci sfugge/ often we don’t see things as they really are
Ha il senso della realtà/ he’ s realistic
Bisogna tenere in considerazione la realtà locale/ we must keep local needs in mind
Gli editori devono conoscere bene la realtà sociale/ publishers need to have a thorough
knowledge of the social scene
La realtà economica/ the economic situation
Si può quindi notare come l’inglese ricorra spesso a termini più specifici, a
circonlocuzioni, parafrasi e talvolta persino a nessuna traduzione, come ad esempio: ‹‹la
realtà del mondo della moda››/ the world of fashion. ‹‹Problema›› è spesso tradotto da
question, issue, matter; ‹‹situazione›› è tradotto da position, circumstance, place,
‹‹possibilità›› da chance, opportunity, occasion. Non si deve tuttavia dimenticare che in
alcuni contesti i suddetti quattro termini scelti come esempi agiscono come veri
sinonimi, e in queste circostanze, l’Equation deve essere la regola.
Infatti, la traduzione parola per parola è giustificata proprio nei casi di matching of
true cognates where meanings actually coincide.
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Quest’ultima premessa è sempre più rilevante nei casi delle traduzioni standard, dove
non ci dovrebbe essere nessuna variazione dalla Equation fissa. The Holy Bible è La
Sacra Bibbia e non La Santa Bibbia o The Sacred Bible. The United Nations
Organisation è l’Organizzazione delle Nazioni Unite l'organizzazione delle Nazioni
Unite e così via. Questi termini hanno autorità assoluta, anche se ci sono molti altri
termini la cui onnipresenza suggerisce una certa standardizzazione, per esempio, i
divieti, come No smoking/ vietato fumare, e metafore universali come The Third World/
Terzo Mondo. Famosi passaggi di autorevoli opere letterarie e citazioni famose
provenienti da discorsi politici hanno spesso acquisito una traduzione standard, anche se
nel primo caso, questi possono essere sostituiti da altre versioni successive. Il To be or
not to be, that is the question di Shakespeare, per anni tradotto come ‹‹Essere o non
essere, questo è il problema, ora viene sostituito da Essere o non Essere, tutto qui››
come si può notare nella versione doppiata dell’Amleto di Zeffirelli. Tornando al testo
più autorevole di tutti, la Bibbia, la questione della traduzione standard è stata vista
emergere nel contesto dell'interpretazione simultanea dei film. Il professor David
Snelling , in occasione di un convegno dell'Università di Bologna su ‹‹traduzione per i
media››, citò l'esempio di un film contenente una serie di traduzioni bibliche come
burning bush. In un caso come questo, la traduzione letterale cespuglio ardente deve
essere scartata in favore della traduzione biblica standard roveto ardente. Occorre
ricordare che la traduzione letterale è un meccanismo di default, e che nella maggior
parte delle traduzioni di più di due o tre parole devono entrare in gioco altre strategie.
1.5.1.2 SUBSTITUTION
L'antitesi dell’Equation è la Substitution, in cui è utilizzata una traduzione che possa
avere poca o nessuna relazione morfosintattica o semantica col testo di partenza. Non vi
è alcun equivalente. Ad esempio, a un livello puramente grammaticale, la frase
prepositiva italiana sostituisce il genitivo sassone inglese:
Gulliver’ s Travels/ I viaggi di Gulliver
Il congiuntivo italiano può essere sostituito da un infinito inglese:
Farò in modo che si interessi…
I’ll try to get her to…
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A un livello più semantico piuttosto che morfo-sintattico, il proverbio the straw that
broke the camel’ s back è sostituito da ‹‹la goccia che fa traboccare il vaso››.
1.5.1.3 DIVERGENCE
La strategia della Divergence è quella che comporta la scelta del termine più adatto,
scegliendo da una potenziale gamma di alternative. Ci può essere un numero limitato di
alternative (cream= panna o crema) o una vasta selezione (girare= to turn, to switch
on, to pass on, to twist, to go round, to avoid, to tour, to travel, to endorse, to invest, to
shoot, to spin, to circle, to wind, ... ). I dizionari bilingui danno un'idea della portata del
fenomeno della Divergence, e non si limitano alle parole lessicali come sostantivi,
aggettivi e verbi. Ad esempio, vi può essere divergenza nel significato e nella funzione
dell’avverbio di frequenza italiano Sempre:
Viene sempre di venerdì/ He always comes on Friday
Il Parma preme ma la Juventus è sempre prima in classifica/ Parma are putting on the
pressure but Juventus are still top of the table
e del pronome/ interiezione/ avverbio/ aggettivo/ sostantivo niente :
Non ho niente da dire/ I have nothing to say
Venti-tre, venti-quattro – Niente! – ricominciamo/ twenty-three, twenty-four – No! – let’ s
start again
Niente male!/ Not bad!
Ho fatto tutto questo lavoro per niente/ I’ve done all this work for nothing
Non per niente accettano solo ragazze/ not for nothing do they only accept girls
Niente scherzo!/ No messing about!
Non hanno un bel niente/ They’ve got nothing at all
Inoltre , il traduttore è spesso chiamato a scegliere tra paradigmi grammaticali , in cui
più di una costruzione può essere accettabile .
Se dovesse succedere
If it should happen/ Should it happen/ Were it to happen/ If it were to happen
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You had better go early
Faresti bene ad andare presto/ sarebbe meglio se andassi presto
Non serve lamentarsi
There is no point (in) complaining/ It’ s no use complaining/ Complaining will get you
nowhere
In ogni caso, prendere la giusta decisione è l'obiettivo del traduttore e spesso è
possibile grazie ad alcuni indizi linguistici o extra-linguistica presenti nel testo. Ad
esempio, in una lettera di Mozart alla moglie, il grande compositore si riferisce alla
madre:
I am taking Mamma Tomorrow. Hofer has already given her the libretto to read. In her case
what will probably happen will be that she will see the opera, but not hear it.
Domani ci porto Mama; Hofer le ha già dato da leggere il libretto. Nel caso di Mama, andrà
probabilmente a finire che lei vedrà l’opera, ma non l’ascolterà.
Nella terza frase, l'aggettivo possessivo her può essere tradotto in italiano con suo/
suoi/ sua/ sue o di qualcuno/ a. Il caso singolare fa capire che il traduttore può escludere
suoi/ sue, e il genere maschile del termine caso permette di escludere sua. Anche se il
pronome lei si trova nella seconda frase, esso indica che case si riferisce alla madre,
quindi il traduttore decide di tradurre Nel caso di Mama, a discapito di Nel suo caso,
probabilmente per evitare qualsiasi pericolo di ambiguità tra la madre e Hofer.
1.5.1.4 CONVERGENCE
La Convergence è l'opposto della Divergence. Malone, in uno dei suoi rari esempi in
lingua italiana, cita i pronomi personali tu/ Lei/ voi/ Loro, i quali in inglese vengono
tutti tradotti con you. I tre termini italiani commercialista, ragioniere e contabile, in un
contesto commerciale, vengono quasi sempre tradotti in inglese col singolo termine
accountant. Bisogna fare attenzione quando si traduce invece dall’inglese all’italiano,
poiché gelosie professionali potrebbero anche richiedere una sottile distinzione tra
commercialista, ragioniere e contabile.
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1.5.1.5 AMPLIFICATION
L’Amplification richiede che il traduttore aggiunga, per ragioni di maggiore
comprensibilità, qualche elemento al testo di partenza. La forma più evidente di
Amplification è la nota del traduttore, sia essa una nota di chiusura, una nota a piè di
pagina o una parentesi aggiunta dopo la voce in questione. Tuttavia, molto spesso,
l'aggiunta non è così invadente e può essere puramente strutturale. Può essere necessaria
nel caso di un collocation
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gap, cioè, quando una singola voce lessicale in una lingua
necessita di una collocation nell'altra.
Hanno interesse a tenere il prezzo basso/ They have a vested interest in keeping the price low
L’Amplification è richiesta anche nel caso in cui la lingua di partenza dia per
scontato alcuni componenti, che possono essere culturali, semantici o linguistici. Nel
romanzo di Alan Sillitoe ‹‹Sabato sera, domenica mattina››, uno dei personaggi spiega
che:
County lost four none (Sillitoe 1975:196)
Per un lettore britannico, che conosce il contest del romanzo e gli interessi dei
personaggi, non sarà difficile dedurre che County si riferisce al Notts. County Football
Club. Per il lettore italiano, è necessaria invece un’Amplification, senza ricorrere all’uso
di una nota, è possibile fare un'aggiunta che indichi la connessione al calcio. Ad
esempio County Calcio, I Ragazzi del County, o il Nottingham County. L’uso
dell’Amplification si trova anche nei testi tecnici. Per esempio, nel campo geografico
della tettonica sono state eseguite le seguenti Amplification per facilitare la
comprensione:
7 In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a
presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe prevedere (Krishnamurthy 2006
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) o, per dirla con Jezek
(2005: 178), «una combinazione di parole soggetta a una restrizione lessicale, per cui la scelta di una specifica parola (il collocato) per
esprimere un determinato significato, è condizionata da una seconda parola (la base) alla quale questo significato è riferito». Sono
dunque collocazioni bandire un concorso, perdere tempo, prendere una medicina così come amara sorpresa, irreparabile perdita, atroce
sciagura, vecchio porco, ecc. Queste caratteristiche rendono le collocazioni – il cui funzionamento non è sempre chiaramente spiegabile
– un fenomeno lessicale che si trova a un livello intermedio (difficilmente precisabile) tra le espressioni idiomatiche ( ➔ modi di dire), di
cui di solito non condividono la rigidità sintagmatica, e le combinazioni libere (cfr. sotto), rispetto alle quali presentano maggiori
restrizioni.
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Brache duplex/ struttura di duplicazione sconnessa
Foot wall flat/ superficie concordante di scollamento di letto
Pop-up/ cuneo di espulsione
Va detto che bisogna fare attenzione all’abuso di questa tecnica. Come mostra ad
esempio Di Sabato (1993:29) political problems è stato tradotto in italiano con sviluppi
di Tangentopoli, aggiungendo troppe informazioni.
1.5.1.6 REDUCTION
La strategia della Reduction, proprio come suggerisce il termine stesso, consiste
nell’omettere nel testo di arrivo elementi che risultano essere ridondanti o addirittura
fuorvianti. La ‹‹carta geografica›› italiana è solo una map in inglese, e il termine inglese
three-toed sloth si traduce ‹‹bradipo›› in italiano. I traduttori devono sempre essere
pronti a prendere decisioni su quando ridurre. Tim Parks, autore e traduttore, prende
come esempio le istruzioni scritte sui contrassegni dei parcheggi automobilistiche, in
cui si invita l’automobilista ad Esporre in modo visibile il tagliando, tradotto in inglese
con il semplice Display. L'Associazione EARN nel maggio 1994, ha emesso una serie di
istruzioni per l'accesso a Internet, utilizzando il sottotitolo Guide to Network Resource
Tools. Il traduttore italiano ha ritenuto sufficiente per la versione italiana la versione
Guida agli Strumenti della rete.
1.5.1.7 DIFFUSION
Mentre l'Amplification e la Reduction si riferiscono all’aggiunta o alla sottrazione
effettiva di elementi ritenuti utili o superflui in qualche modo, la Diffusion e la
Condensation concernono il fenomeno dell’allentamento o della restrizione linguistica
di espressioni del testo di partenza, fornendo più o meno elaborazione. L’esclamazione
italiana Magari! richiede una diffusione in locuzioni tipo:
If only I could!
Would that it were!
I wish that were the case!
In italiano, l’utilizzo del congiuntivo e del condizionale italiano può esprimere una
vasta gamma di significati, che spesso nella traduzione inglese richiedono l’utilizzo di
questa tecnica. Il condizionale passato in una frase come: