Introduzione
CAPITOLO 1: La nascita del microcredito: il caso della Grameen
Bank
1.1 Background socioeconomico
1.2 La nascita del microcredito
1.3 Storia, formazione ed organizzazione della Grameen Bank
1.4 I destinatari del microcredito
1.5 Evoluzioni e sviluppi del Microcredit Project
CAPITOLO 2: Il microcredito in Bangladesh
2.1 NGO�s in Bangladesh
2.2 Definizione di piccole e medie imprese in Bangladesh
2.3 Un primo approccio ai progetti di microcredito
2.4 Il campione utilizzato
2.5 Creazione del database di lavoro
2.6 Caso di presenza femminile
2.6.1 Regressione con esclusione della variabile �fpart�
2.6.2 Regressione con inclusione della variabile �fpart�
2.7 Caso di presenza maschile
2.7.1 Regressione con esclusione della variabile �mpart�
2.7.2 Regressione con inclusione della variabile mpart
2.8 Caso di non - partecipazione
2.8.1 Caso femminile
2.8.2 Caso maschile
CAPITOLO 3: Il microcredito in Italia
Introduzione
3.1 Finanza etica
3.2 Questione definitoria
3.2.1 Microcredito e finanza etica
3.3 Aspetti quantitativi: presenza del microcredito nelle
amministrazioni pubbliche
3.4 Definizione di microcredito in Italia
3.5 Microcredito e garanzie reali
3.6 Microcredito come strumento di sviluppo locale
3.7 Statistica descrittiva del dataset della Banca d�Italia
3.8 Analisi econometrica del caso italiano
3.8.1 Creazione del database di lavoro
3.8.2 Stima dei dati: caso di presenza femminile (senza includere
fpart)
3.8.3 Stima dei dati:caso di partecipazione femminile
3.8.4 Stima dei dati: caso di presenza maschile
3.8.5 Stima dei dati:caso di partecipazione maschile
3.9 Conclusioni
CAPITOLO 4: Confronti e conclusioni
4.1 Risultati quantitativi
4.1.1 Studio relativo al Bangladesh
4.1.2 Studio relativo all�Italia
4.2 Considerazioni finali
Introduzione
Lo studio presentato in queste pagine si propone di introdurre, descrivere e analizzare il
progetto di �microcredito� che in questi anni sta diffondendosi e la cui letteratura negli
ultimi tempi si � molto sviluppata in seguito anche al grande interesse sollevato dai risultati
degli esperimenti condotti.
Il fenomeno del microcredito in Bangladesh nasce, infatti, allo scopo di estendere servizi
finanziari anche alla gran parte della popolazione povera.
Circa il 50% di 128 milioni di persone stanno al di sotto della linea di povert�. Ironicamente
le banche commerciali del paese servono solo il 60% della popolazione; mentre il restante
40% non ha accesso ad alcun servizio finanziario per la condizione di povert� che lo
caratterizza.
Nell�ultimo ventennio il Fondo Monetario Internazionale (MFI) ed altri istituti mondiali
1
,
hanno enormemente contribuito a modificare la metodologia operativa della Grameen Bank,
istituendo appropriate tecnologie e servizi finanziari specificamente concepiti per le
esigenze della percentuale pi� povera di popolazione.
La microfinanza si propone perci� di diventare un efficace e potente strumento per ridurre la
larga condizione di povert� che non permette l�esistenza di entrate crescenti,
l�accumulazione di attivit� finanziarie e genera vulnerabilit� per lo stress economico cui
sono sottoposte le numerose famiglie in questione.
L�obiettivo � dunque quello di interrompere, ed anzi invertire, il circolo vizioso di cui sono
vittima tutte le famiglie che, per la sventurata condizione economica presentata, non
potrebbero accedere ad alcun servizio finanziario atto a migliorare la propria situazione.
Dopo un breve sguardo alle condizioni socioeconomiche, occupazionali e una breve
descrizione del quadro istituzionale del Bangladesh, passeremo in rassegna i maggiori centri
finanziari mondiali collegati al caso del microcredito.
Esamineremo l�effetto di un�offerta addizionale di risorse, in particolare prenderemo in
considerazione il caso in cui tale offerta sia rivolta e controllata dalle donne.
Successivamente descriveremo alcuni �programmi di credito
2
�
per capire gli effetti che il
prestito ha avuto all�interno della famiglia.
1
NGOs: Non Governative Organization ed MFIs: Microfinance Institution.
2
Si tratta di alcuni tentativi recenti di attuazione del microcredito, da cui trae
origine la base empirica necessaria per le successive congetture.
L�evidenza empirica suggerisce che se il controllo delle risorse � affidato alle madri (di
famiglia), si verificano importanti cambiamenti sul capitale destinato ai figli; in particolare
sembra che la condizione di questi ultimi migliori molto nel caso in cui la madre di famiglia
assuma il controllo e la gestione delle risorse della casa
3
.
Cercheremo quindi di analizzare l�impatto del microcredito sulla povert�; ovvero
dell�erogazione di piccoli prestiti e altri servizi finanziari o sociali, a persone normalmente
escluse dai tradizionali circuiti finanziari.
Parliamo di un servizio destinato ai �pi� poveri tra i poveri�. Coloro appunto che
necessitano del maggior aiuto possibile, e che sono quindi mossi dalla reale necessit� e
volont� di �inventarsi� qualche attivit� realmente valida dalla quale trarre profitto.
L�idea di base � che, attraverso il credito, il povero possa sviluppare una �microattivit��, che
gli permetta di incrementare le proprie entrate e migliorare l�attuale condizione economica
propria e sociale.
Alcune istituzioni trovano la propria ragion d�essere esclusivamente nel perseguimento di
questo scopo. Esistono appositi metodi per l�erogazione del servizio, in grado di favorire
l�accesso dei poveri al credito e, allo stesso tempo, di garantire il rimborso del prestito.
Il microcredito si � fortemente diffuso, dalle prime esperienze negli anni �70, e raggiunge
oggi oltre 23 milioni di clienti; la maggioranza dei quali poverissimi.
Le grandi istituzioni internazionali hanno riconosciuto la sua validit� come strumento per la
lotta alla povert�, ed hanno messo in atto progetti propri attivando programmi di supporto
alle suddette istituzioni (di microfinanza).
Un grosso problema per�, � riuscire, da una parte, ad identificare esattamente chi siano i pi�
poveri, dall�altra, valutare l�impatto che il servizio ha sulle loro vite.
Effettuare questa misurazione attraverso gli indici proposti dalle istituzioni internazionali
non � sufficiente, in quanto questi non tengono conto n� delle differenze fra le diverse
societ� in cui si sviluppano i progetti, n� delle differenze fra clienti appartenenti ad una
stessa societ�. Diventa quindi necessario utilizzare strumenti, per la stima della povert� e
per quella dell�impatto, che siano in grado di tenere conto di questi fattori.
L�importanza degli studi condotti sta nel contributo a migliorare il servizio offerto,
sensibilizzando l�identificazione delle cause che hanno generato le problematiche,
3
International Economic Review (2003).
permettendo in seguito di conoscere in modo pi� approfondito la natura dei bisogni che
accomunano gli utenti dello stesso.
Una soluzione di non facile attuazione � che l�impatto sia valutato da tutte le istituzioni di
microfinanza.
L�evidente difficolt� emerge dalla scarsit� e dalla limitatezza delle risorse.
CAP 1: La nascita del microcredito: il caso della Grameen Bank
1.1 Background socioeconomico
La costituzione dell�India avvenne nel 1950 a seguito dell�unione federale di Stati in un
sistema parlamentare. Il primo �Primo Ministro� della post-indipendenza indiana era
Jawaharlal Nehru
4
di partito ideologicamente socialista.
Sono state attuate alcune revisioni costituzionali, tra le pi� importanti la settima (1956) con
cui si � provveduto a riorganizzare l�assetto territoriale, quella del (1993)
5
con cui una
sostanziale espansione del principio della sussidiariet� � stata applicata alle unit� locali
6
.
4
Indian National Congress.
5
Si tratta della sessantatreesima riforma.
6
La riforma � stata simile a quella attuata anche in Italia, per quanto attiene al
Il governo nazionale ha sollevato i singoli stati dalla responsabilit� delle relazioni
internazionali, della politica monetaria e del commercio internazionale; mentre resta a
carico di ogni Stato il mantenimento di valori come l�ordine pubblico e sviluppo delle aree
agricole, assegnazione dei lotti di terra, ecc�
Con una popolazione di circa 1.027 milioni
7
, l�India � un paese di contrasti sorprendenti e
dalle enormi diversit� etniche, linguistiche, e culturali basti pensare che ci sono pi� di 1.600
lingue
8
.
Si compone di 28 Stati, tredici hanno pi� di 20 milioni di persone, sei hanno delle
popolazioni di 60 milioni, tre eccedono 80 milioni, ed uno ha pi� di 160 milioni di persone.
Questi stati differiscono enormemente in termini di risorse naturali, di capacit�
amministrativa, e di rispettivi risultati economici.
L'agricoltura gioca un ruolo importante nell'economia, rappresentando il 25,3 percento del
prodotto interno lordo del paese (PIL) nel 2002-2003
9
e il 60 percento della forza lavoro
totale. L'industria e la fabbricazione si sono allargate sopratutto durante la decade passata.
Il settore terziario si � rafforzato, crescendo dal 36 percento a 52,3 percento dal 1980 ad
oggi.
L'India ha fatto dei passi enormi dal conseguimento dell'indipendenza pi� di 50 anni fa. La
strategia di sviluppo del paese ha aiutato ad eliminare le carestie ed ha contribuito a
diminuire gli alti tassi di analfabetismo e fertilit�. Ha sviluppato anche una diversificata
base industriale ed un settore relativamente grande e sofisticato in ambito finanziario.
E� proprio questo che analizzeremo, soffermandoci in particolare sulle caratteristiche di quei
servizi finanziari rivolti alla percentuale pi� povera della popolazione.
Numerose difficolt� sono esistite lungo il lento cammino che il paese ha compiuto dalla sua
nascita ad oggi. Famoso caso � quello degli anni 1990, quando una grande ondata
inflazionistica aggiunta ai marcati squilibri presenti nel mercato del lavoro, ha imposto
l�adozione di severe discipline fiscali per rispettare la bilancia dei pagamenti.
titolo quinto della Costituzione.
7
Dati del 2005
8
Fonte �India Country Brief�, sito ufficiale World Bank.
9
Si tratta attualmente del 22,4 %.
Crescita economica
Nel giugno 1991 il paese ha cambiato il proprio corso. Il nuovo approccio � stato
concentrato sulla stabilizzazione l'economia; iniziando dalla riforma dell'investimento e del
mercato del lavoro. Successivamente, l�attenzione si � spostata al settore finanziario, e alle
imprese pubbliche; che hanno contribuito in modo significativo ad accelerare lo sviluppo
dell�India, pi� ancora del settore privato.
Questo programma economico ha prodotto risultati valutabili da subito: inizialmente, la
crescita � calata nettamente in risposta alle linee di condotta di contrazione fiscale e
monetarie adottate per ripristinare la precedente situazione di crisi. Le decisioni prese
furono per� efficaci, lo dimostra l�aumento del 5 percento del PIL tra il 1992-94. Mentre per
tre anni consecutivi PIL � cresciuto a ritmi maggiori del 7 percento (tra 1994-96).
A consolidare l�ottima prestazione economica sono state le importanti trasformazioni
strutturali e soprattutto il declinare del ruolo economico nel settore pubblico, elemento
caratterizzante del programma di riforma del 1991, e probabilmente il cambiamento
strutturale maggiore dalla data dell'indipendenza.
Le aree che erano precedentemente di dominio esclusivo del settore pubblico, come
l�industria pesante, l'aviazione civile, le telecomunicazioni, la distribuzione, i porti e le
strade, si aprono adesso al settore privato.
La liberalizzazione dell'economia ha aumentato la competizione, sia esterna sia interna,
come visto recentemente nell'introduzione di misure di deregolamentazione per
l'assicurazione, nelle esportazioni agricole, nella valuta straniera, e nei tagli della burocrazia
per gli investitori stranieri.
A differenza degli episodi precedenti di crescita economica, l'espansione recente � stata
guidata appunto dall'investimento privato che ha raggiunto livelli consistenti.
Conseguentemente l'India ha iniziato ad attrarre capitali stranieri, con cui l�investimento �
cresciuto di 20 volte rispetto ai livelli precedenti alla liberalizzazione dell�economia.
Lo sviluppo
La riduzione della povert� e l�innalzamento degli Standard di vita dei poveri sono sempre
stati fra le priorit� guida delle linee di condotta in India. Nei primi anni �50, quasi met� della
popolazione viveva sulla linea di povert�.
Con un prodotto interno lordo (prodotto nazionale lordo) a testa di $ 455 in 2000-2001,
l�India continua ad avere la pi� alta concentrazione di povert� di qualunque paese, con pi�
di 470 milioni di persone (il 45 percento della popolazione) che vive sotto la linea di povert�
nazionale.
L�India ha oggi il secondo maggiore sistema di educazione al mondo dopo la Cina, con ben
108 milioni di bambini da assistere alla scuola primaria.
Una maggiore indicazione del progresso recente nell'educazione � data dall�analisi dei tassi
di alfabetismo. Dal 1991-99, il tasso di alfabetismo globale � aumentato dal 52 percento al
64 percento.
L�analfabetismo diminuisce costantemente, tuttavia la qualit� dell�istruzione resta molto
bassa. Solo un terzo degli iscritti agli istituti primari raggiunger� un�istruzione di secondo
livello.
Il 75 percento della popolazione vive nelle aree rurali, migliorando l'efficienza
dell�agricoltura indiana. Mentre l'India spende per l�agricoltura il doppio dei suoi vicini
Orientali Asiatici, la composizione della sua spesa pubblica non � utile a velocizzare la
riduzione della povert� nelle zone rurali.
Lo sviluppo rurale e la riduzione della povert�, richiedono ingenti investimenti sulle
infrastrutture rurali; fornendo servizi pi� efficaci, migliorando la gestione dell�acqua, delle
foreste e delle altre risorse naturali, e liberalizzando l'economia rurale, incluso l�annesso
sistema finanziario.
1.2 La nascita del microcredito
Il villaggio di Jobra � il luogo in cui � nata, ed � stata attuata per la prima volta, l�idea del
microcredito. Questo villaggio � sito nei pressi dell�universit� di Chittagong, dove il
professor Muhammad Yunus torna ad insegnare dopo un breve periodo trascorso all�estero;
era il 1972.
Per il prof. fu lampante come la povert� degli abitanti non fosse dovuta a negligenza o
incapacit� di questi di svolgere una qualsiasi attivit�, infatti una percentuale molto alta degli
abitanti era impegnata in attivit� manifatturiere e di lavorazione artigianale della canna di
bamb�.
La principale causa dello stato di povert� degli abitanti di Jobra era il tasso di usura al quale
le donne
10
dovevano prendere a prestito il denaro atto a procurarsi la canna di bamb� o una
qualsiasi altra materia prima da lavorare. Tali tassi raggiungevano, ed in alcuni casi anche
superavano, il 10% giornaliero.
Considerato ci� appare del tutto logico che il margine di guadagno netto dovesse essere
talmente misero da consentire appena a questi artigiani di non morire di fame.
Inoltre, per comprare medicine molti poveri erano costretti ad indebitarsi, e spesso accadeva
che s�indebitassero ulteriormente per colmare debiti precedenti.
Evidentemente il circolo vizioso descritto sopra � un processo che si autoalimenta
espandendosi autonomamente, senza lasciare a questi lavoratori la possibilit� di migliorare
la propria condizione.
10
Erano infatti soprattutto le donne che svolgevano la funzione di artigiane
nella lavorazione del bab�.
Il professor Yunus aveva dunque identificato il problema, e deciso ad agire in modo da
migliorare la situazione, avvi� alcune ricerche scoprendo che in totale
quarantasei persone si erano indebitate per un totale di 920 taka
11
.
Yunus distribu� quindi quei trenta dollari alle famiglie, cosicch� queste potessero
ripagare il debito e sfuggire al tasso d�usura applicato, ed agli esagerati interessi.
Consapevole di aver trovato una soluzione solo temporanea che di certo non avrebbe risolto
la piaga dell�usura all�interno del villaggio, egli pens� ad un intervento strutturato in modo
tale da assicurare il non ripetersi ed il successivo perpetrarsi del noto meccanismo d�usura.
Per realizzare ci�, Yunus comprese la necessit� di agire dal lato delle istituzioni: era
indispensabile sostituirsi agli usurai che rappresentavano l�unica fonte di credito per tutti i
poveri, ai quali era negato l�accesso ai servizi finanziari di qualsivoglia natura e specie, a
causa della triste situazione economica che li caratterizzava.
Per questa ragione Yunus, nel 1976, cerc� una collaborazione con la banca Janata di Jobra.
Ottenuto l�appuntamento con il direttore generale dell�ente in questione, Yunus riusc� a farsi
erogare un credito di diecimila taka (circa trecento dollari). Questo era solo il primo passo,
infatti l�ottenimento del prestito era subordinato alla garanzia personale del professore nei
confronti dei beneficiari del prestito. Egli faceva da fideiussore, e per ogni cosa la banca si
rivolgeva a lui, come del resto i lavoratori, per i quali doveva fare da tramite.
L�entusiasmo alimenta nuovo entusiasmo con cui il professore, forte del suo primo risultato,
si diede da fare per proseguire il suo ambizioso progetto.
L�obiettivo era quello di sensibilizzare da un lato i lavoratori in modo tale che acquisissero
fiducia nella banca, imparando ad ottenere i servizi di cui necessitavano; dall�altro era
indispensabile che questa concedesse i servizi finanziari senza il bisogno di un garante per i
poveri.
11
Il taka � la moneta ufficiale del Bangladesh. Il totale ammonta a poco meno di 30
dollari statunitensi.
1.3 Storia, formazione ed organizzazione della Grameen Bank
Nel dicembre 1977 comincia il progetto Grameen Bank il quale attraversa una prima fase
sperimentale che va dal 1976 al 1977. In questo periodo furono gettati i fondamenti
dell�attivit� della banca Grameen, i cui primi �impiegati� passavano le giornate nei villaggi
a monitorare la situazione economica e a cercare di convincere i poveri che la Banca
avrebbe dato loro l�opportunit� di liberarsi dal giogo dell�usura e dalla povert�.
Gli inizi non furono facili in quanto bisognava vincere la diffidenza che i poveri avevano
nei confronti delle banche e le barriere di tipo culturale come ad esempio il purdah
12
che
relega le donne dentro le mura domestiche e impedisce loro di parlare con gli uomini e di
avere alcun tipo di contatto sociale se non con i familiari.
Ed � in questa fase che, il professor Yunus, decise di puntare soprattutto sul prestito alle
donne; intuizione che fu conseguentemente corroborata dall�evidenza empirica. Infatti,
proprio per motivi di carattere culturale, la fame e la povert� colpiscono pi� le donne che gli
uomini in quanto la donna si trova in una posizione di sottomissione rispetto all�uomo, tanto
da venire considerata pi� una �cosa� che una persona.
Il denaro passando attraverso le donne, avrebbe portato cambiamenti pi� rapidi rispetto a
quando fosse stato gestito dagli uomini.
Se in una famiglia qualcuno deve soffrire la fame, sar� sicuramente la donna a farlo, inoltre
� sempre la donna a vivere la traumatica esperienza di non essere in grado di sfamare il
neonato, a lei totalmente affidato, con il proprio latte in tempi di carestia. Inoltre � lei che
vive in una perenne situazione di insicurezza in quanto pu� essere facilmente ripudiata dal
marito, e non le � concesso di uscire da casa per guadagnarsi da vivere neanche se lo
desidera.
Tutti questi fattori fanno s� che la donna sia molto pi� motivata e responsabile
12
Letteralmente �velo�. Utilizzato per pratiche legate all�ingiunzione proveniente dal
Corano di proteggere la virt� delle donne.
dell�uomo per impegnarsi in prima persona a migliorare la propria situazione anche
economica. Ci� implica una certa indipendenza economica e la sicurezza per il futuro suo e
dei propri figli.
Inoltre proprio per il fatto che la cura dei figli � affidata esclusivamente alle madri, esse
sono pi� responsabili e pi� produttive degli uomini nella gestione del denaro.
L�uomo assume spesso comportamenti molto egoistici, in linea comunque con le abitudini
culturali locali, in base alle quali egli pensa primariamente alla soddisfazione dei bisogni
personali, ignorando completamente le necessit� del resto della famiglia.
Solo in un secondo momento, nel caso in cui qualche risorsa sia rimasta disponibile, moglie
e figli possono usufruire di quanto �avanzato� per il proprio sostentamento.
Naturalmente il progetto di Yunus, non peccando d�ambizione, prevedeva il raggiungimento
di un equilibrio anche sotto questo aspetto. La reazione naturale fu, com�era del resto
facilmente immaginabile, la totale opposizione da parte degli uomini che non intendevano
perdere la propria privilegiata posizione nella scala gerarchica familiare.
Anche gli usurai manifestarono la loro opposizione al diffondersi del progetto di
microcredito, ma ci� essendo perfettamente atteso non rappresent� assolutamente una
minaccia credibile alla realizzazione dell�idea del professore.
Il progetto proseguiva dunque sano, ma lento. Molti aspetti non erano ancora a livelli
soddisfacenti per le attese del professore, il quale era determinato a risolve i vischiosi
procedimenti burocratici che preludevano alla concessione di un prestito.
Erano infatti necessarie numerose firme e autorizzazioni, con conseguente approvazione da
parte del responsabile della sede di Dhaka.
Per questa ragione Yunus pens� di coinvolgere un�altra banca: la Krishi Bank
13
, da cui
ottenne un importante passo avanti: la gestione sperimentale di una filiale
13
Banca Agricola del Bangladesh.