1. INTRODUZIONE
Il sommerso, nelle sue varie forme, rappresenta in Italia uno degli aspetti più
preoccupanti e maggiormente diffusi del mondo del lavoro. L’argomento di questo
elaborato rappresenta sia un serio problema di controllo, perché investe il livello e la
qualità dello sviluppo sociale ed economico, sia un difficile campo di indagine per la
teoria.
Ad oggi manca un metodo attendibile universalmente riconosciuto che superi i limiti
che presentano gli approcci di stima adottati fino a questo momento. Tale carenza
proviene sia dalla natura nascosta dell’economia sommersa sia dalla proliferazione dei
termini che non sempre hanno tracciato confini comuni al fenomeno.
Esistono tutta una serie di implicazioni legate alla mancanza di controllo sulle attività in
nero. Solo per fare alcuni esempi: sicurezza e diritti dei lavoratori, qualità e sicurezza
dei prodotti, rispetto delle norme ambientali durante le fasi di produzione, ecc.
L’esistenza del sommerso si presta ad una trattazione economica come manifestazione
di arretratezza economico-sociale, come una sorta di contestazione del sistema di regole
vigente oppure come una necessità di sopravvivenza delle imprese.
Il fenomeno risulta complesso in molti suoi aspetti: si tratta di un problema che può
essere affrontato compiutamente solo in modo multidisciplinare, affiancando agli
strumenti della teoria economica l’approccio sociologico e lo studio delle istituzioni.
L’economia sommersa, infatti, oltre ad essere determinata da incentivi e disincentivi
economici, può prosperare in relazione alle caratteristiche della vita sociale e al
funzionamento delle istituzioni.
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Nelle economie avanzate, il fenomeno del sommerso tende a configurarsi come un
alone sfumato che dal grigio arriva fino al colore nero, attorno al “nocciolo”
dell’economia regolare e regolata, funzionando come una sorta di ammortizzatore non
corretto del sistema economico.
In questo elaborato cercheremo di affrontare il problema dell’economia sommersa
considerando le sue correlazioni con alcuni aspetti del mercato del lavoro:
Nella prima parte saranno introdotte una serie di nozioni utili a definire il fenomeno
illustrando i principali metodi di stima.
Nella seconda parte invece, discuteremo la diffusione del sommerso attraverso diverse
testimonianze, libri, interviste dirette e articoli giornalistici, analizzando diversi temi
che riguardano le irregolarità nel mercato del lavoro, principalmente con dati e fatti che
riguardano l’economia riminese nel comparto ricettivo-alberghiero e alcuni modelli di
approccio microeconomico utili alla comprensione del fenomeno.
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2. L’ECONOMIA SOMMERSA
2.1 Definizioni e informazioni disponibili
Nelle indagini e nelle ricerche sull’economia sommersa si fa spesso uso di
denominazioni differenti per riferirsi a tale fenomeno, quali economia “parallela”,
“irregolare”, “in nero”, “occulta”, “nascosta” ,“non osservata” ecc. La gamma delle
denominazioni adottate dimostra come tale fenomeno, pur diffuso in tutti i sistemi
economici, sia di difficile definizione, cosa che costituisce il primo ostacolo a una sua
corretta quantificazione.
Se, tradizionalmente, gli economisti hanno trascurato di analizzare il sommerso a causa
della mancanza di fonti statistiche attendibili in grado di caratterizzarne e quantificarne
la rilevanza, per contro vi è stata una proliferazione di definizioni e modelli di analisi
che non sempre hanno aiutato a capire la natura e i confini del fenomeno.
La definizione più semplice per descrivere l’economia sommersa è quella che la
individua come un insieme di quelle attività che contribuiscono alla formazione del
reddito e della ricchezza di una nazione, senza poter essere tuttavia rilevate nelle
statistiche ufficiali.
Questa definizione, pur nella sua genericità, mette da subito e chiaramente in evidenza
la difficoltà intrinseca a definire e misurare qualcosa che, per sua natura, è “occulto”.
Tuttavia, l'impresa che opera nel sommerso, pur collocandosi in un segmento nascosto
dell'economia, necessariamente viene in contatto e interagisce con l'economia formale
in molteplici occasioni, ad esempio per reperire le materie prime e acquisire certi
servizi, così come per collocare sul mercato il risultato dell'attività svolta.
L'economia sommersa, soprattutto nei paesi industrializzati, non è un'economia
parallela in cui i beni e servizi prodotti vengono poi venduti a consumatori altrettanto
nascosti: le attività sommerse convivono e interagiscono con i meccanismi di mercato
che governano il funzionamento del sistema economico.
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Prima di addentrarci nel punto centrale di questo argomento, occorre distinguere i
diversi modi attraverso i quali il fenomeno si manifesta:
• economia criminale: non ha origine da processi direttamente ascrivibili allo sviluppo
economico o a comportamenti sociali ma si riferisce invece a quelle attività che
vengono esercitate in violazione delle norme penali. Alcune sono proibite dalla legge in
ogni circostanza (ad esempio il traffico di stupefacenti), altre sono illegali solo se
esercitate da persone non provviste di adeguate autorizzazioni o competenze (si pensi
all’esercizio della professione medica o forense).
• economia informale: produzione e distribuzione di beni e servizi in cui i rapporti di
carattere sociale e personale sono prevalenti rispetto a quelli di carattere economico. Ne
fanno parte l’economia domestica e comunitaria ed il volontariato; comprende quelle
attività svolte in genere nell’ambito delle famiglie (quindi non in vere e proprie unità
produttive) che, non essendo rivolte necessariamente all’evasione delle tasse e dei
contributi sociali, non possono essere incluse nell’economia sommersa. Nei sistemi
economici sviluppati sono diffuse soprattutto nel settore dei servizi alle famiglie e si
caratterizzano per il basso livello di organizzazione, la scarsa distinzione tra capitale e
lavoro e da rapporti di lavoro per lo più occasionali regolati per mezzo di relazioni
personali o familiari, piuttosto che da vincoli formali. Nei paesi poveri, invece, il lavoro
informale è fondamentalmente causato dalla mancata modernizzazione dell’economia e
dalla conseguente scarsa domanda di lavoro dell’economia formale, dai flussi migratori
verso le città, dal basso livello di alfabetizzazione e formazione.
• economia sommersa: si intende l’insieme delle attività legali di cui la pubblica
amministrazione non ha conoscenza per diverse ragioni: evasione fiscale o contributiva,
elusione della normativa lavoristica, mancato rispetto di norme amministrative. Sue
articolazioni sono il sommerso d’impresa, ossia il caso di un’organizzazione aziendale
di dimensioni variabili completamente o parzialmente sconosciuta al fisco e alle
statistiche ufficiali, e il sommerso di lavoro che descrive la totale assenza di un rapporto
formalizzato, ovvero una regolarità soltanto formale a fronte di un salario e condizioni
di lavoro totalmente differenti da quelle contrattuali.
In questo studio ci interesseremo unicamente al fenomeno dell’economia sommersa
ricordando però, che i tre aspetti sopra indicati sono fortemente correlati tra loro,
presentando situazioni in cui è difficile distinguere una categoria dall’altra.
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2.2 Misurazione e metodologie di stima
La stima dell’economia sommersa costituisce non soltanto un’informazione necessaria
per valutare l’efficienza e l’equità di un sistema fiscale, ma rappresenta anche un
importante indicatore che, il decisore pubblico, non può ignorare nella predisposizione
ed attuazione della politica economica. Già a partire dai primi anni '70, i tentativi da
parte di studiosi ed enti di ricerca di definire metodi statistici in grado di offrire stime
sempre più attendibili del fenomeno, sono stati numerosi.
Tali metodi possono essere distinti, sostanzialmente, in tre grandi categorie:
• metodi diretti: in cui si stima direttamente l'ampiezza dell'economia sommersa,
come ad esempio le indagini di tipo campionario realizzate tramite interviste ad
imprenditori o testimoni privilegiati;
• metodi indiretti: ovvero metodologie fondate sull'uso di indicatori statistici,
considerati grandezze della dimensione dell'economia sommersa, sulla base del
cui confronto è possibile stimare l'entità del fenomeno;
• metodi econometrici: basati su modelli matematici che misurano l'entità
dell'economia sommersa mettendola in relazione con alcuni indicatori delle sue
cause, tra i quali possono esservi ricompresi il tasso di disoccupazione, il livello
di sviluppo, il livello di tassazione, l’indice di vecchiaia, ecc.
Tra i metodi diretti più significativi che si propongono di analizzare il fenomeno
dell'economia sommersa ne citeremo quattro, alcuni più descrittivi ed altri più
quantitativi, e sono :
Le indagini campionarie che vengono realizzate, generalmente, attraverso l'estrazione
di un campione casuale di lavoratori o imprese a cui viene somministrato un
questionario appositamente predisposto.
L'uso di tale metodo ha il vantaggio di ottenere informazioni sull'economia sommersa in
tempi relativamente brevi, ma presenta alcune debolezze, quali: l'affidabilità dei dati
dipende dal grado di veridicità delle risposte da parte degli intervistati.
Tali tecniche di rilevazione diretta devono, infatti, superare il problema della diffidenza
degli intervistati. Una tecnica utilizzata allo scopo di creare una maggiore fiducia
nell’intervistato è quella della persona conosciuta, in cui viene utilizzato un
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