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1. I giovani e l’ istruzione.
Questa tesi ha come oggetto due opere, due classici moderni, che parlano di gioventù, arte e
istruzione durante gli anni del nazionalsocialismo in Germania e gli anni della Repubblica di
Weimar, ovvero nel periodo che va dagli anni ’20 fino alla fine degli anni ‘30.
L’ obiettivo è quello di conoscere come la gioventù sia stata rappresentata in letteratura durante gli
anni del nazionalsocialismo in Germania e durante il decennio degli anni ’20, per capire soprattutto
quale fosse il rapporto dei ragazzi con la cultura, l’ arte e l’ istruzione.
L’ obiettivo prefissato è stato quello di capire come questo tema sia stato affrontato e sviluppato
nella letteratura ma soprattutto attraverso la letteratura.
Il presupposto è stato quello di prendere in considerazione due artisti che nelle loro opere hanno
incluso la loro ribellione e eccentricità. Per questo il discorso ha l’ obiettivo di vedere un’ opera
letteraria come un’ espressione personale, come arte, con una componente di ribellione e
anticonformismo, come un’ opera d’ arte di un artista. Per questo sono stati presi in considerazione
due scrittori definiti ribelli, perlomeno nella loro epoca, gli anni ’20 e gli anni ’30, ribelli ma
proprio per questo, secondo la visione che si vuole qui proporre, artisti veri, spontanei, ribelli,
originali, eccentrici, in breve, anticonformisti. A questo tema si è voluto aggiungere uno sguardo su
temi particolari trattati in letteratura, oggetto delle due opere qui analizzate: la gioventù di un Paese
e il suo rapporto con la cultura, con l’ arte e con la scuola. Si è voluto capire come istruzione,
pedagogia, ribellione e come la gioventù sia stata rappresentata in letteratura e se ci siano stati
scrittori che non hanno creduto nell’ istruzione statale con i propri messaggi politici e valori ma
hanno visto nella scrittura e nella letteratura un modo di esprimersi spontaneo e autonomo, come
una liberazione, per voler fare arte, ma soprattutto per ribellarsi, proprio alla scuola, seppure in
modo cosciente e abile con uno stile proprio, non certamente in modo improvvisato. Sono stati presi
in considerazione due romanzi, due opere letterarie, di carattere diverso tra loro e dai contenuti
opposti, che però contengono gli stessi temi: il giovane e la sua adolescenza, la ricezione dell’
educazione e istruzione ufficiale, la ribellione alle istituzioni e all’ istruzione e come la ribellione e
l’ emancipazione abbiano trovato posto nell’ arte, con la scrittura, con un libro. Un’ opera fa
riferimento agli anni ’20 del ‘900, l’ altra al decennio nazista degli anni ’30 in Germania. Il Paese di
riferimento è quindi la Germania, l’ arco temporale preso in analisi è la prima parte del ‘900 fino al
1940. Le opere sono le seguenti: Kind dieser Zeit
1
di Klaus Mann e Jugend ohne Gott
2
di Ӧdön
von Horváth, la prima pubblicata nel 1932, la seconda nel 1938. Le due opere però, benché siano
state pubblicate a pochi anni di distanza tra loro, si riferiscono a due periodi temporali diversi, come
accennato, quella di Klaus Mann ai primi due decenni del secolo, quella di Horváth prende in
analisi gli anni ’30 del ‘900. L’ opera di Klaus Mann parla di un adolescente, il protagonista stesso,
e del suo percorso formativo e artistico, spontaneo e ribelle, la formazione, la scrittura e l’ arte
costituiscono l’ espressione ribelle e spontanea di un ragazzo, lo scrittore stesso, che infatti appare
come uno scrittore ribelle, soprattutto per i temi che affronta e per i contenuti trattati, dato che parla
di adolescenza, ribellione, sregolatezza e arte, parla di sé stesso assumendo il ruolo di protagonista
della sua stessa opera, contenuti piuttosto anticonvenzionali e scioccanti per un pubblico degli anni
’20 in Germania. L’ opera di Ödön von Horvath invece è anch’ essa un’ opera particolare e
anticonvenzionale per i suoi contenuti, anche qui lo scrittore tratta dei contenuti piuttosto delicati,
ribellione e opposizione ai valori e all’ educazione proposta ai ragazzi durante il suo periodo
storico, gli anni ’30, anche qui come in Klaus Mann c’ è il ritratto dell’ adolescenza e del suo
percorso, di tanti adolescenti, i ragazzi degli anni ’30 che l’ autore esamina, nell’ opera sono i
protagonisti, sono gli alunni di una scuola, insieme a quello che è il protagonista principale, ovvero
il loro professore. Anche qui i contenuti trattati sono ribelli e inaspettati, lo scrittore, artista,
esprime la propria arte in questo libro perché esprime sé stesso, i suoi pensieri e addirittura la sua
1
Klaus Mann, Kind dieser Zeit, 1932, Rowohlt,1983. (Questo sarà il libro di riferimento in tutta la tesi).
2
Ödön von Horváth, Jugend ohne Gott, 1938, Frankfurt am Main, Suhrkamp Verlag,1983. (Questo sarà il libro di
riferimento in tutta la tesi).
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visione politica della società, come gli artisti esprime la sua personale visione della realtà,
spontanea, personale e ancora una volta anticonformista, senza curarsi delle conseguenze, anche
personali, e del suo successo, pensando solo a esprimere tutta la sua essenza e non a far parte di un
canone o di un’ elitè di intellettuali nella società. Entrambi gli scrittori propongono un ritratto della
gioventù e della formazione, uno, Klaus Mann, attraverso sé stesso, l’ altro Ödön von Horvath
attraverso un’ analisi dei ragazzi degli anni ’30 durante gli anni del regime nazista, entrambi
mostrano come il ragazzo accetta e accoglie l’ istruzione e la cultura, in diverso modo. Due scrittori
ribelli che mostrano come un’ opera letteraria sia, o meglio possa essere, arte, spontanea,
espressione di sé stessi e della propria originalità e spesso anche ribellione e opposizione a
determinate realtà e contesti sociali e politici.
1.1. La scrittura e l’ arte come atto di ribellione e emancipazione.
Come accennato, la scrittura rappresenta una via di fuga per lo scrittore, un luogo immaginario in
cui custodire i propri pensieri più discutibili, anticonformisti e pericolosi, nasce spesso da un’
esigenza personale dello scrittore, spesso dalla ribellione, la ribellione contro le autorità. Scrivere
per lo scrittore diventa una liberazione, con una sua catarsi, come del resto accade in tutta l’ arte. L’
arte è l’ espressione dei sentimenti e delle proprie emozioni, la trasformazione dell’ idea della realtà
che ha l’ artista. Anche Peter Handke, scrittore austriaco, nelle sue opere ha fatto coincidere il
protagonista con un osservatore solitario del mondo, solitario e solidale, solo ma in mezzo a tutti per
capire gli altri e ciò che veramente succede nella realtà. E questo è un dono di molti artisti. Il
coraggio di esprimere la verità, la propria, per condividerla e renderla tale nasce da una spinta
interiore o necessità molto forte, l’ artista è un personaggio particolare, dotato di sensibilità e
talento, spesso è ribelle quindi è un malessere interiore e la ribellione che spingono un’ artista o
scrittore a esprimere la propria arte. La costruzione di un mondo nuovo, immaginario, che va a
costituire un’ opera d’ arte o un libro parte tuttavia dal reale, dalla realtà più vera e più nascosta dei
pensieri dello scrittore, spesso anche dal suo inconscio, dai propri pensieri più nascosti, dalla
sensazione di sentirsi diverso e dalla solitudine. La sensazione di sentirsi diverso, la solitudine, l’
incomprensione, l’ opposizione a determinate ideologie, tipi di persone, classi sociali sono temi che
si ritrovano nei due libri presi in considerazione, l’ essere artista spesso rappresenta la diversità e al
contrario, la scuola e le istituzioni rappresentano una realtà a cui il giovane si deve adeguare, spesso
si oppone ma è anche vero che in alcuni casi lo fa, in altri no. In questi due libri vi sono illustrati
entrambi i casi. Occorre chiedersi: un’ opera d’ arte di uno scrittore ribelle e anticonformista è però
socialmente accettata e ha successo? Come arriva alle stampe? Questo è un altro punto di
discussione, per questo è interessante capire come viene alla luce un’ opera letteraria di uno
scrittore che non si adegua alla sua società. Vale la pena poi discutere in breve del Bildungroman
poiché si tratta del genere letterario che più si avvicina alle opere prese in esame. In determinati
periodi storici e in determinati Paesi esprimere le proprie idee liberamente non è possibile, è infatti
molto pericoloso dato che si può essere sanzionati o perseguitati, ne è un esempio eccellente la
Germania sotto il regime nazista governata da Hitler in cui essere un artista e interessarsi solamente
alla cultura o avere un pensiero indipendente era molto pericoloso e significava essere
controcorrente, ribelle e opposto alle decisioni del regime. Lo scrittore quindi in questo periodo in
particolare non ha un target preciso ovvero non ha un pubblico di lettori al quale si vuole rivolgere,
le idee espresse nelle opere degli scrittori ribelli nascono dalla pura necessità dello scrittore di
esprimersi e condividere una verità. Lo scrittore non sta svolgendo un lavoro anche se si tratta di
un’ attività creativa, sta cercando una sua identità e emancipazione. Scrivere ha rappresentato per
molti scrittori anche la possibilità di essere qualcuno, ma, come accennato, per chi si oppone alle
ideologie del proprio periodo integrarsi poi nella società diventa difficile e quindi anche avere un
successo e un riscontro di pubblico positivo. Spesso però l ‘ essenza dell’ arte e anche della storia
ovvero tutti i cambiamenti e rivoluzioni, piccole e grandi, vengono da una voglia di autonomia e di
riscatto, non vengono da condizioni di vita agiate e dalla borghesia. Uno scrittore anticonformista e
anticonvenzionale ha più probabilità di scioccare o stupire il lettore magari fornendo scene e eventi