2
bibliografica Ł presente una bibliografia completa di tutte le opere di
Pitigrilli pubblicate.
3
INTRODUZIONE
4
CENNI BIOGRAFICI
Nell economia di questo lavoro, sembra necessario presentare un breve
capitolo biografico per capire come spesso le controverse esperienze
dell autore si siano riversate sulle sue pagine. Si tratta di rendere chiaro
come il percorso narrativo di Dino Segre sia profondamente
influenzato dalla sua biografia e dal tipo di personaggi che su di essa
ha voluto ricalcare.
Pitigrilli ebbe una carriera piuttosto articolata. Fu giornalista,
scrittore, conferenziere, ma collabor anche con ra dio e televisione,
alla ricerca di qualunque canale gli permettesse di esprimere al meglio
il proprio talento comunicativo.
Nacque nel 1893 da famiglia di estrazione borghese. Il padre
David, era un ex ufficiale dell esercito, di origine ebrea, dedicatosi poi
al mercato immobiliare, mentre la madre Lucia discendeva da una
benestante famiglia di contadini cattolici. Proveniente da due matrici
culturali differenti, Dino Segre fu battezzato all insaputa del padre.
Ebbe poi formazione accademica in ambito giurisprudenziale, ma la
sua passione e attitudine per le lettere lo portarono a iniziare alcune
collaborazioni giornalistiche. Grande ammiratore della poetessa e
scrittrice Amalia Guglielminetti, entr a far parte del suo salotto, dove
conobbe Guido Gozzano e Carlo Chiaves. Iniziarono cos , anche per
merito della sua protettrice, divenuta nel frattempo sua amante, alcune
collaborazioni piø prestigiose, oltre alla pubblicazione del suo primo
racconto lungo. Nel 1918 cominci a collaborare con «L epoca»,
rivista democratico liberale fondata l anno precedente da Tullio
Giordana, il quale aveva accolto con entusiasmo la raccomandazione
5
della Guglielminetti, avendo gi avuto modo di legg ere Pitigrilli su «Il
Mondo». Divenuto corrispondente soggiorn a Trieste , Fiume, Napoli,
Parigi. In questo periodo l esperienza giornalistica, la pubblicazione di
alcuni racconti, i consigli di Amalia Guglielminetti lo resero piuttosto
celebre e conosciuto, tanto da essere contattato da Alberto Matarelli
della casa editrice Sonzogno, per la commissione di un romanzo.
Pitigrilli inizi cos il progetto che doveva porta re a Cocaina, testo
largamente autobiografico: ma nel 1920, prima di darlo alle stampe,
pubblic Mammiferi di Lusso, una raccolta di undici racconti, in modo
da sfruttare fino in fondo la notoriet raggiunta e da rendere ancora piø
pressante la curiosit attorno al suo primo romanzo . In realt la stesura
di Cocaina si rivel piø zoppicante del previsto e, di concer to con
Matarelli, si decise di pubblicare un altra raccolta di novelle, La
cintura di castit , cavalcando l onda del successo ottenuto dal volume
precedente. Il riscontro di pubblico fu ancora una volta entusiasmante4,
nonostante si trattasse di materiale messo insieme in fretta, a fini
commerciali. Come detto, la curiosit suscitata da Cocaina rese il
romanzo oggetto di parecchie discussioni ben prima della messa in
vendita. Le notizie sull argomento trattato, la crescente fama di
Pitigrilli, le operazioni di marketing dell editoria, crearono una grande
attesa e accesero parecchie polemiche. Il romanzo fu distribuito
all inizio dell estate 1921, e fu un successo di va sta portata.
Tra gli alti e bassi della sua relazione con Amalia Guglielminetti,
Dino Segre si trov coinvolto in un fatto d onore c he verr poi ripreso
sulle pagine del suo secondo romanzo, La vergine a 18 carati,
pubblicato nel 1924. Con questo romanzo la fama di Pitigrilli si and
consolidando, marcandolo con la connotazione univoca di libertino e
4
«Stampato alla fine di gennaio, il libro vende diecimila copie nel volgere di un
mese battendo il record detenuto dalle Adolescenti di Mariano Mariani», Magr
1999, p. 55.
6
pornografo. Ci non gli imped di catturare un nume ro considerevole di
lettori: «in una societ come quella degli anni Ven ti, assolutamente
prigioniera dei tabø sessuali, pruriginose descrizioni dell atto amoroso
e stimolanti allusioni ai preludi e ai convulsivi gesti dell amplesso
costituivano indubbi e deprecati elementi di pornografia. I benpensanti
marcarono Pitigrilli con la taccia di scrittore osceno»5 . Nonostante
questo, o forse proprio per questo, i suoi primi cinque libri
cominciarono a essere tradotti in spagnolo, tedesco e francese, e le
vendite in Italia raggiunsero le centocinquantamila copie vendute in
pochi anni: nel 1943, le vendite complessive della sua prima
produzione, nonostante il divieto di ripubblicazione e il ritiro dal
mercato voluti dallo stesso autore, raggiungevano le 300.000 unit 6.
In questo periodo Pitigrilli dovette fare i conti con l avvento del
Fascismo e con la prevaricante figura di Mussolini. In realt , i rapporti
intercorsi furono piuttosto controversi, perchØ mutarono nel corso degli
anni, e furono occultati nel dopoguerra. Per anni si sono rincorse voci
piø o meno suffragate fino a quando, recentemente, sono state chiarite
le dinamiche del suo coinvolgimento con l OVRA e della sua attivit
di agente informatore.
Inizialmente, la sua prosa tagliente e la continua dissacrazione
della borghesia italiana erano state apprezzate dai vertici del regime.
Pare che Pitigrilli abbia goduto di una buona considerazione da parte di
Mussolini stesso, come non manca di ricordare Magr :
Il futuro capo del governo lo accolse con queste
parole: mi piacciono i vostri libri, ma voi non
siete uno scrittore italiano: voi siete uno
scrittore francese che scrive in italiano . Subito
5
Ivi, p. 85.
6
Cfr. Tiozzo 2005, p. 12, n. 4.
7
per si corresse: Francese Ł mal detto: uno
scrittore europeo. Non dico che i vostri libri
siano immorali, ma indubbiamente non sono
fatti per i ragazzi (Magr 1999, p. 88).
In realt , nonostante l apprezzamento iniziale, i r apporti col regime in
breve divennero burrascosi.
Pur rimanendo legato a Matarelli e alla Sonzogno, fond una
rivista, «Le grandi firme», quindicinale di novelle, e interruppe
definitivamente la relazione con Amalia Guglielminetti, mentre l Italia
fascista lo considerava ormai un corruttore di costumi, un pornografo,
un sovversivo. Tra il dicembre del 26 e il marzo del 27 due temibili
testate, «Il Popolo d Italia» e «Il Regime Fascista», avviarono contro di
lui un isterica e grottesca campagna denigratoria, accusandolo di essere
un anti-italiano , un maniaco sessuale e un coc ainomane
pederasta . Dalla sua rivista Pitigrilli rispose co lpo su colpo alle accuse
rivoltegli, manifestando tutto il proprio disprezzo per il Fascismo, ma
dimostr di temere Mussolini, lasciandosi talvolta andare
all adulazione dell aneddotica. Nel frattempo si fo rmalizzarono le
accuse di oltraggio al pudore per le quali venne ripetutamente
convocato in tribunale riuscendone comunque sempre assolto. Gli anni
successivi videro Pitigrilli impegnarsi a fondo nella gestione di
periodici di carattere letterario sui quali proseguiva i suoi interventi
antifascisti e introduceva frequenti attacchi all ex amante Amalia
Guglielminetti. In questo periodo si fece numerosi nemici, non solo tra
i fascisti. L 11 gennaio 1928 venne arrestato con l accusa di offese alla
persona di Mussolini. Si trattava di una congiura intessuta da Anselmo
Jona, ex dipendente e fervente fascista, deciso a vendicarsi per il
licenziamento sub to. Dino Segre usc dalla spinosa situazione anche
grazie alle simpatie di cui godeva su qualche piano alto del regime,
8
riuscendo a smascherare l intrigo ordito ai suoi danni e a far
condannare i suoi stessi delatori7. Ritrovata una certa tranquillit con
l archiviazione del processo, a cinque anni dall ul timo volume, usc
nell agosto del 1929 L esperimento di Pott . La notoriet di Pitigrilli,
rinfocolata dai recenti avvenimenti giudiziari e dalla quinquennale
assenza di romanzi, condusse ancora una volta a ottime vendite. Nello
stesso anno Pitigrilli tenne una serie di conferenze in Italia e in Europa,
trovando un altro sbocco per la sua esuberante personalit .
Con gli anni Trenta si inaugur un nuovo corso nei rapporti tra
Fascismo e Pitigrilli, che entr nel libro paga del l OVRA, il servizio
segreto fascista, nel maggio del 1930, assunto come informatore per la
Francia. Esattamente un anno dopo, nel maggio del 1931, mand in
omaggio a Mussolini la prima copia del suo nuovo libro, I vegetariani
dell amore , che segn il suo ritorno alla forma racconto.
Sposatosi con Reri Senigallia, continu la sua oper a spionistica
occupandosi del gruppo ebraico torinese e dei fuoriusciti in Francia,
contribuendo alla retata di Torino del 15 maggio 1935. Venuta a galla
la delazione di Segre, l OVRA temette un suo doppio gioco per
recuperare la fiducia degli intellettuali antifascisti. Il MinCulPop, a
firma dello stesso Mussolini, neg allo scrittore i l permesso di
ripubblicare i suoi primi romanzi.
Nel 1936 lo scrittore fece un incontro cruciale: a causa di un
incidente automobilistico conobbe Lina Furlan, avvocatessa che
sarebbe diventata sua fedele compagna. Contemporaneamente sembr
abbandonare l attivit spionistica e scrisse il rom anzo Dolicocefala
bionda. Secondo Magr il romanzo, boicottato dal regime, pubblicato
in un periodo di crisi estrema, non si avvicin ne mmeno ai successi di
vendite precedenti, mentre la copia dedicata a Mussolini venne
7
Cfr. Magr 1999, cap. XII.
9
solennemente snobbata8. Opposto Ł invece il parere di Tiozzo che
stima le vendite di Dolicocefala bionda attorno alle 250-300.000 unit 9.
All incombere delle leggi razziali, di cui vedeva le conseguenze
sul figlio avuto da Reri Senigallia, espulso dalla scuola elementare,
richiese, inutilmente, la tessera del partito, mentre «Le grandi firme» fu
chiuso. Ormai odiato dagli intellettuali antifascisti, collaboratore
dell OVRA sempre piø scomodo, attaccato del MinCulPop, Pitigrilli
cerc ancora protezione all interno del Partito, nu ovamente senza esito:
anzi, nel 1939 venne licenziato dall OVRA, perdendo la minima
protezione ottenuta fino ad allora. Infatti, nonostante fosse battezzato,
il 10 giugno 1940 ricevette l ordine di recarsi in un campo di
internamento a L Aquila. Grazie all interessamento della compagna
Lina Furlan, che si rivolse direttamene alla sorella del duce, ottenne di
poter scegliere la localit di relegazione coatta, optando per Uscio,
sulle alture di Savona. Qui si interess all esoter ismo gettando i
presupposti per una nuova svolta della sua avventurosa esistenza.
Abbracciato lo spiritismo, il passo successivo fu l avvicinamento alla
fede cristiana, sancito dal matrimonio di rito ecclesiastico con Lina
Furlan, a Genova il 26 luglio 1940, nonostante fosse ancora legato con
rito civile a Reri Senigallia, quindi di fatto bigamo. L intervento di
Edvige Mussolini, sorella di Benito, il cui interessamento aveva gi
salvato Segre dal campo di internamento, permise l annullamento
dell ordine di confino: Pitigrilli si trasfer immediatamente a Roma. Si
fece ricevere da Galeazzo Ciano per chiedere di essere reintegrato tra
le fila dell OVRA, ma nonostante la disponibilit c on cui fu accolto, il
suo status di non ariano si rivel un ostacolo inso rmontabile: gli appelli
a Mussolini stesso furono costantemente ignorati.
8
Ivi, p. 175.
9
Cfr. Tiozzo 2005, p. 423.
10
L estate del 1943 port ansia e preoccupazione in t utta Italia.
Durante una manifestazione di piazza a Torino, Pitigrilli, riconosciuto
dalla folla fu proposto a furor di popolo come direttore della Gazzetta
del Popolo , ma, declinando, sugger il nome di Tul lio Giordana, che
tanti anni prima aveva avviato la sua felice carriera giornalistica, e che
il Ventennio aveva gettato in disgrazia. Ricostituito il sodalizio con
Giordana, potØ riprendere la sua opera di condanna del regime fascista
sulle pagine del quotidiano torinese. Ma con l 8 settembre, il concreto
pericolo dell invasione tedesca lo port a rifugiar si in Svizzera assieme
alla moglie e al figlio, nato da pochi mesi. Qui si trov attaccato dagli
antifascisti, che lo riconoscevano come delatore, e ricercato dal
Fascismo e dal Reich.
Dopo la Liberazione fu denunciata da diversi ex fuoriusciti la
sua attivit di collaboratore dell OVRA, ma Segre sment
pervicacemente. Si invoc un inchiesta statale cui Alcide De Gasperi
non diede mai inizio, temendo disordini e violenze qualora si fossero
pubblicati i nomi dei collaboratori del Regime. Cos il caso Pitigrilli
rimase in balia di voci e dicerie confermate e smentite, mai
effettivamente appurate, fino al 1946 quando comparve l elenco di 622
confidenti della polizia politica fascista, tra i quali si poteva leggere il
nome di Dino Segre. Ma la polemica sulla genuinit della sua
conversione al cristianesimo monopolizz l attenzio ne dell opinione
pubblica: la Democrazia Cristiana si pose l obbiettivo di riabilitare lo
scrittore, avversata ovviamente dalla stampa socialista e comunista.
Pitigrilli nel frattempo aveva abbandonato il proposito di
rientrare in Italia, tanto che nel febbraio del 1948, assieme alla moglie
e al figlio part per il Sudamerica, proprio mentre Sonzogno pubblicava
quel che si pu definire il verbale della sua conve rsione, La piscina di
Siloe. Sbarcato in Argentina si rese conto della propria notoriet
11
oltreoceano non appena fu invitato a tenere alcune conferenze e
interventi radiofonici. Il 28 marzo, a completamento del suo processo
di conversione, rinneg i testi 10 che gli avevano dato successo e
ricchezza, con la richiesta a Sonzogno di non ristamparli piø e di
ritirare le copie dal commercio e dalle biblioteche. Nel frattempo gli
venne affidata da Felice Laigno, direttore del quotidiano «La Razon»
di Buenos Aires, una rubrica che Pitigrilli chiamer Pimientos Dulces11:
col suo caratteristico stile, commenta eventi e fatti curiosi, d attualit e
di costume, con scadenza trisettimanale. Anche per questa sua
iniziativa Pitigrilli ottenne un riscontro di pubblico notevole, tanto che
il Vaticano si interess nuovamente alla sua figura auspicandogli uno
spazio su un giornale o una rivista cattolici: l appello fu accolto da tre
periodici su cui Pitigrilli pubblic alcuni raccont i di carattere educativo.
Nel corso di una decina d anni pubblic una quantit notevolissima di
raccolte di racconti, la cui stesura affianca l att ivit giornalistica per
«La Razon». Ma la destituzione della dittatura peronista consigli a
Pitigrilli di cambiare ancora una volta paese: temendo complicazioni,
invece di rientrare in Italia si diresse a Parigi, da dove, qualche anno
dopo, mand in Italia la moglie per verificare il c lima: ma ormai le
accuse e le polemiche che lo avevano colpito nel dopoguerra
sembravano dimenticate. Dopo un breve soggiorno in Italia prese
nuovamente dimora a Parigi continuando a dare alle stampe volumi di
racconti con straordinaria produttivit . La serie Peperoni dolci12, nata
in Argentina, che raccoglieva in volumi gli articoli scritti per «La
Razon» venne chiusa mentre nasceva Short stories e storie in shorts:
10
Si tratta di Mammiferi di lusso, La cintura di castit , Cocaina, Oltraggio al
pudore, La vergine a 18 carati.
11
Pimientos dulces, raccolta degli articoli pubblicati su «La Razon» a ritmo
bisettimanale.
12
Cfr. Bibliografia.
12
qui inseriva storielle molto brevi, di due o tre pagine, delle quali riemp
i sui libri da Sacrosanto diritto di fregarsene (1959) fino al 1971 con la
pubblicazione di Sette delitti. Nel 1974 usc Nostra signora di miss tif,
testo che segn il ritorno al romanzo dopo dieci an ni: si tratta della
storia di un ex prete ed ex legionario che riceve in eredit una zona
desolata della Galizia, miss tif, organizzando assieme ad alcuni amici
una colossale truffa. Proclamando miracolosa l acqua del ruscello che
attraversa la propriet , divenuta tale a seguito di una fantomatica
apparizione della madonna, diviene ricco, ma si fa cogliere dagli
scrupoli, accentuati da un vero miracolo che rid l a vista al figlio.
Nostra signora di miss tif chiuse la carriera di Pitigrilli: rientr in Itali a
nell aprile del 1975 e mor dopo un paio di settimane passate con
moglie e figlio, l 8 maggio.
13
PERCORSO TEMATICO
NELLA NARRATIVA DI PITIGRILLI
A questo punto si tratta di tracciare alcune considerazioni sul percorso
artistico di Pitigrilli. Umberto Eco13 suddivide in tre grandi periodi la
parabola creativa di Dino Segre, seguito in questa sua analisi da P.L.
Renai14: si parla di epoca peccaminosa (1920-1923), laic o-scettica
(1929-1936) e scettico-religiosa (1948-1971). Nei primi cinque testi15
si riscontrano frequentemente quegli echi dannunziani e sensisti, con
ricorrenti descrizioni di braccia nude, scollature, profumi e situazioni
piccanti , da cui la fama di scrittore pornografic o e scandalistico,
alimentata dai suoi numerosi detrattori. In realt ormai si concorda nel
ridimensionare la portata pornografica e immorale di questi primi
lavori dal momento che essi presentano ben poco di edonistico e
sensuale: trovare degli estratti che possano eccitare i sensi si rivela
particolarmente complicato. Lo stesso Pitigrilli, nel suo Dizionario
antiballistico propone una definizione che mette alla berlina
l ipocrisia dei propri accusatori: «se i personaggi di un tuo romanzo si
lavano prima e dopo aver fatto l amore, e nel bagno versano
dell acqua di colonia, sei un pornografo. Se non si lavano sei un
verista» 16 . Anche la diretta testimonianza di chi gli era vicino
mantiene la medesima direzione. La linea difensiva non si basa su una
giustificazione della pornografia (si tenga presente, come vedremo,
che Pitigrilli stesso Ł un moralista) ma dimostra come in questi scritti
13
Cfr. Eco 2005, pp. 116 ss.
14
Cfr. Renai 1986, pp. 272 ss.
15
Cfr. Bibliografia.
16
Cfr. DA, voce Pornografia.
14
non si trovi traccia di nulla che possa creare eccitazione nel lettore.
Ecco come Angiolo Paschetta replica alle frequenti accuse rivolte
all amico:
Noi sfidiamo il piø puritano dei nostri lettori a
trovare in Pitigrilli un periodo che ecciti i sensi.
Pitigrilli non illibidinisce, ma deprime. Non Ł
un afrodisiaco: Ł un anafrodisiaco17.
Queste considerazioni di Paschetta rispecchiano effettivamente quel
che era la produzione letteraria di Dino Segre. Come detto, non si
tratta di far accettare o meno un autore pornografico, ma di
riconoscere che in Pitigrilli, persino tra la produzione che per
comodit definiamo peccaminosa , c Ł ben poco che possa eccitare i
sensi. Che il sesso sia un argomento trattato abbondantemente non pu
essere messo in discussione. Ma l intento Ł ben diverso da quello che
muove una operazione di pornografia. Un tale proposito darebbe il via
a una contraddizione irrisolvibile con l afflato moralistico, ormai
riconosciuto presente negli scritti di Segre fin dai primi anni18. Tanto
piø che non si pu non tenere ben presente il suo d esiderio di
mostrarsi provocatorio, sferzante, alla moda19, piuttosto che fautore
dell eccitazione della sessualit altrui.
In definitiva le situazioni relative alla sfera sessuale sono
numerose, basti pensare i titoli di romanzi e racconti, ma questa
esibizione Ł nella maggior parte dei casi solo apparente, allusiva,
mendace.
17
Cfr. Tiozzo 2005, p. 29, n. 51.
18
«Ci non toglie che a modo proprio sia un moralist a. E se nelle novelle di
Mammiferi celebra l incostanza femminile e la midinette che diventa cortigiana,
in Cocaina [ ] la descrizione dell ambiente vizioso dei cocai nomani a Pigalle ha
dei fremiti veristi che ricordano il populismo di un Paolo Valera», Eco 2005, pp.
120-1.
19
Cfr. Eco 2005, p. 120.
15
Si prenda in considerazione La cintura di castit . Il titolo evoca
tematiche inequivocabili, ben sorretto dalla copertina di Sto 20 che
mostra una giovane donna in pigiama a cui un puttino sta
maliziosamente slacciando la cintura. Ma si osservi come Pitigrilli
presenta il primo rapporto sessuale tra la protagonista e uno dei suoi
amanti:
Sotto le labbra di Hans, il polso di Felka
palpitava come il cuore di una rondine
prigioniera. Ma piø su, lungo il braccio, sulla
spalla, sotto l ascella, le labbra di Hans
trovarono un madido tepore.
Quando la tunica si sciolse e i piccoli seni
apparvero protervi, vibranti, trepidanti per la
frescura e per il desiderio, Hans li accarezzo
lievemente, con una guancia, e pens il
dottore in fisica che l elettricit si disperde p er
le punte.
Durante la scossa epilettica in cui due corpi si
fondono in uno, gli occhi si chiudono
automaticamente. La natura ha lasciato capire
agli uomini che l amore Ł una cerimonia
misteriosa in cui non si debbono vedere nØ
simboli nØ sacerdoti.
L amore di Felka e Hans si comp nell oscurit
piø fonda. Due corpi che sentono di essere belli
e si cercano e si trovano e si allacciano senza
vedersi ¨ questo il segno che una volont
superiore, chiaroveggente li guida. Una volont
che non conosce nØ fedi di donnicciuole, nØ
leggi di uomini, nØ morali di ipocriti (CdC, pp.
33-4).
20
Sergio Tofano, conosciuto anche con lo pseudonimo di Sto, (Roma, 20 agosto
1886 Roma, 28 ottobre 1973), attore, regista e au tore di fumetti.