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INTRODUZIONE
Nel seguente elaborato, si vogliono proprio prendere in considerazione i
diversi approcci messi in atto nel mondo della pallacanestro, andando a
riscontrare le differenze esistenti, sia a livello organizzativo che sotto il
piano del marketing, tra la realtà cestistica statunitense, la National
Basketball Association (NBA), e quella italiana.
La decisione di trattare quest’argomento deriva dall’aver notato evidenti
differenze tra queste due realtà: quella americana in grado di siglare accordi
milionari e riempire enormi impianti nonostante la recente crisi economica;
quella italiana, invece, costantemente alla prese con fallimenti societari e
liti tra i diversi organi di governo, incapace di risollevarsi e tornare ai
vertici d ’Europa, con i propri club e con la nazionale.
Nessun dubbio sul fatto che esista una differenza di fondo, culturale, che fa
dell ’Italia un paese prettamente “calciofilo”, in cui le altre discipline
faticano ad emergere e a trovare risorse. Negli Stati Uniti, invece, alcuni fra
i cosiddetti sport minori sono considerati di importanza nazionale, capaci di
attirare l ’attenzione di milioni di persone e quindi di generare un enorme
giro d ’affari.
Tuttavia, la chiara sensazione è che il vero problema del basket nostrano sia
legato all ’assenza di una strategia e di investimenti nell ’immagine e nel
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marketing, realizzati per ottenere il massimo del rendimento nel lungo
periodo.
La tesi, suddivisa in quattro capitoli, inizia introducendo il concetto di
marketing sportivo, che è la base necessaria per poi proseguire con l ’analisi
delle due realtà cestistiche.
Si tratta di una disciplina relativamente nuova, inizialmente accolta con un
po’ di diffidenza, che ora però consente alle società sportive di sfruttare al
massimo il “prodotto partita”, ed attraverso specifiche funzioni di
marketing, di prendere in considerazione anche tutta una serie di attività
commerciali connesse, le cui più importanti sono i diritti televisivi, le
sponsorizzazioni e il merchandising, che possono, anzi se utilizzate al
meglio, generano senz’altro nuove e consistenti fonti di ricavo.
Il lavoro prosegue con un parallelo tra NBA e campionato italiano,
analizzati rispettivamente nel secondo e terzo capitolo.
Dopo aver brevemente raccontato i principali eventi storici che hanno
portato al contesto attuale, vengono descritti gli aspetti organizzativi che
caratterizzano le due realtà, prestando particolare attenzione verso il
Collective Bargaining Agreement (CBA), il contratto di lavoro
periodicamente firmato dalla lega statunitense e dal sindacato dei giocatori.
Vengono poi analizzati in maniera dettagliata i fattori che compongono il
marketing mix dell ’NBA: il prodotto, il prezzo, la comunicazione e la
distribuzione. Di notevole interesse anche il progetto Nba Cares, esempio
emblematico di marketing sociale, il quale testimonia come la Lega
professionistica americana di basket si impegna costantemente fuori dal
campo nel tentativo di migliorare e diffondere la propria immagine.
L ’ultimo capitolo, infine, contiene l ’analisi del caso di una società di
pallacanestro italiana, la Mens Sana Basket Siena, vera e propria “punta di
diamante” del basket italiano.
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Partendo dalla storia recente della società e dal ruolo del suo deus ex
machina Ferdinando Minucci, si vogliono evidenziare gli aspetti
fondamentali e le peculiarità della struttura operativa di una realtà in grado
di eccellere in Italia ed in Europa.
Nello studio viene preso in esame anche il progetto Basketball Generation,
iniziativa volta alla promozione della pratica della pallacanestro la quale
costituisce un vero e proprio motivo d’orgoglio per la società senese.
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1° CAPITOLO -
SPORT & MARKETING
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1.1 IL MARKETING PROFESSIONALE
APPLICATO ALLO SPORT
Così come qualsiasi altro settore, anche lo sport necessita di un marketing,
il quale per rivelarsi efficace, sia in termini di sviluppo che di successo,
deve essere svolto rispettando determinate modalità e prendendo in
considerazione diversi parametri di riferimento.
Da qui nasce l’esigenza non solo di un marketing professionale, ma di un
vero e proprio management professionale in ambito sportivo.
Infatti spesso e volentieri le società sportive del nostro Paese si sono
ritrovate nei guai dopo aver affidato la loro gestione a persone inesperte
che si sono improvvisate nel ruolo di manager.
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Risulta dunque opportuno delineare fin da ora cosa si intende per marketing
sportivo. Una definizione completa, è senza dubbio quella data da Sergio
Cherubini: “Il marketing è un insieme di attività programmate,organizzate
controllate, che partono dall’analisi del mercato (sia della domanda che
della concorrenza) e si svolgono in forma integrata (a livello tanto
intrafunzionale che interfunzionale), al fine di raggiungere gli obiettivi
aziendali di medio-lungo termine attraverso la soddisfazione del cliente.”
2
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1
CHERUBINI S., CANIGIANI M., “Il marketing delle società sportive”, Angelo Guerini 1996.
2
CHERUBINI S., “Il marketing sportivo. Analisi, Strategie, Strumenti”, Franco Angeli Editore, 1997,
pag. 29.
Da questa definizione si possono individuare quelli che sono i punti chiave
del marketing professionale, e che saranno approfonditi nei successivi
capitoli. Ciò che emerge è il fatto che esiste una forte integrazione tra le
attività che costituiscono il marketing e la strategia aziendale generale.
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Da sottolineare anche la finalità del marketing, ovvero la customer
satisfaction, che decreta la validità della strategia adottata.
1.1.1 Il marketing delle società sportive:
inquadramento concettuale - metodologico
Il concetto di marketing delle società sportive negli ultimi vent’anni è stato
oggetto di una profonda evoluzione che ha caratterizzato una crescita
esponenziale di tale attività.
Infatti si poteva parlare di marketing sportivo anche negli anni ‘50 e ’60,
anche se le attività di marketing erano di fatto limitate alla determinazione
dei prezzi dei biglietti e alle operazioni di contrattazione con gli sponsor.
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Tale fenomeno viene indicato con il termine marketing miopia. In questo
caso il management non adegua la struttura organizzativa alle mutevoli
esigenze del mercato rimanendo così statico, e in un certo senso fedele alle
tradizioni aziendali.
Il concetto espresso sta ad indicare l’ideale anello di congiunzione tra il
marketing e il marketing delle società sportive, riflettendo le modalità
gestionali attuate dalla maggior parte delle organizzazioni sportive italiane
le quali il più delle volte hanno visto la partita come unico mezzo in grado
di generare valore.
Alla marketing miopia si contrappone una “filosofia aziendale” che
attribuisce al marketing un ruolo fondamentale per l’integrazione delle
varie funzioni dell’organizzazione, per la creazione di alleanze strategiche
e di relazioni stabili con i clienti e con i partner commerciali, per la
soddisfazione delle esigenze del consumatore.
_______________________
3
CHERUBINI S., CANIGIANI M., “Il marketing delle società sportive”, Angelo Guerini 1996.
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Le imprese moderne dunque devono prendere in considerazione tutti questi
fattori, utilizzando una mentalità aperta e allo stesso tempo pronta a
cogliere i cambiamenti che si verificano.
Una vera e propria filosofia di marketing rappresenta quindi una
componente che deve essere inserita in un processo di crescita manageriale
che punta a garantire all’impresa stessa sia vantaggi competitivi, sia lo
sfruttamento di tutte le opportunità di business fornite da un settore in
continua crescita.
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La diversità di mercati in cui si trovano oggi ad operare le società sportive
ci conduce verso un’esplicita distinzione del marketing sportivo in due
grandi sottoclassi: il “mass marketing” e il “business marketing”. Si tratta
di due mercati estremamente diversi sia per quanto riguarda i principali
segmenti di domanda ai quali si rivolgono che per le conseguenti
caratteristiche differenti che essi presentano.
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Come possiamo ben vedere dalle figure questa consistente complessità di
mercato è rappresentata dalla contrapposizione, ma anche dall’integrazione,
tra mercato di massa e mercato di aziende. Quindi possiamo parlare di
“mass marketing versus business marketing”
6
, cioè la capacità delle società
sportive di attuare contemporaneamente un’attività di marketing
differenziata e integrata.
_______________________
4
BRAGHERO M., PERFUMO S., RAVANO F., “Per sport e per business: è tutto parte del gioco”,
Franco Angeli, 1999.
5
CHERUBINI S., “Il marketing sportivo. Analisi, Strategie, Strumenti”, Franco Angeli Editore,1997.
6
CHERUBINI S., CANIGIANI M., “Il marketing delle società sportive”, Angelo Guerini 1996, pag. 25.
11
Fig. 1.1– I principali mercati delle società sportive
CHERUBINI S., CANIGIANI M., “Il marketing delle società sportive”, Angelo Guerini 1996
12
Fig.1.2- Le principali differenze tra mass marketing e business
marketing
CHERUBINI S., “Il marketing sportivo. Analisi, Strategie, Strumenti”, Franco Angeli
Editore,1997
L’evento sportivo racchiude quindi un insieme di emozioni e di sensazioni
intangibili e quindi senza dubbio soggettive. Infatti la scelta di diventare
tifoso o simpatizzante di una determinata squadra nella maggior parte dei
casi è il risultato di decisioni personali, prive di una razionalità economica.
All’interno di una società sportiva la funzione marketing ricopre un duplice
ruolo: da una parte rappresenta un possibile gestore del core business
aziendale, dall’altra impersona la figura di mediatore tra le varie funzioni
aziendali e tra tutte le persone che interagiscono con quest’ultima, sia
dall’interno che dall’esterno.
Affinché questa funzione possa rappresentare un punto di forza dell’intero
sistema azienda è necessario che il club disponga di un processo di
pianificazione che, partendo da un’analisi delle opportunità di mercato, da
una definizione di prodotto e dei principali bisogni dei consumatori, arrivi a
concretizzare ed a controllare i diversi obiettivi dell’organizzazione.
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Solo allora l’impresa sportiva sarà in grado di introdurre e coordinare un
marketing mix conforme alle reali esigenze del proprio pubblico o del
cliente/azienda e in accordo con le logiche economico-aziendali proprie di
una Spa a scopo di lucro.
Fig. 1.3- Il processo di marketing management nello sport
BRAGHERO M., PERFUMO S., RAVANO F., “Per sport e per business: è tutto parte del gioco”,
Franco Angeli, 1999
Il management di una società sportiva deve perciò arrivare
all’individuazione e all’esatta definizione di un processo gestionale che
garantisca simultaneamente il controllo del rischio sportivo e di quello
imprenditoriale.
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7
BRAGHERO M., PERFUMO S., RAVANO F., “Per sport e per business: è tutto parte del gioco”,
Franco Angeli, 1999.