DETERMINAZIONE DEL COSTO STANDARD
GIORNALIERO PER TIPOLOGIA DI RICOVERO
La riabilitazione ospedaliera dei pazienti con
cerebrolesioni acquisite
Premessa.
La criticità dell'attuale periodo, dominata da una pressante esigenza di
razionalizzazione dei costi nella Sanità, congiuntamente
all'essenzialità che riveste il diritto alla salute, quale diritto
costituzionalmente riconosciuto e garantito, ha rappresentato una delle
ragioni determinanti del presente lavoro. Che un contenimento dei
costi si imponga come necessario, in dipendenza delle attuali
contingenze storico-sociali ed in ossequio alle recenti disposizioni di
legge in tema di spending review, si ritiene non possa costituire
oggetto di discussione. Allo stesso modo, è necessario convenire sul
fatto che razionalizzare non debba intendersi quale sinonimo di
minore qualità della prestazione sanitaria offerta, bensì che una tale
opera di contenimento debba mirare al mantenimento di elevati
standard di assistenza, partendo da un'attenta analisi delle inefficienze
con l’intento di giungere ad una ottimale correzione delle stesse.
Riconoscerle, intercettarne le cause e porre in essere interventi
correttivi, riallocando ed indirizzando così le risorse verso il
miglioramento del servizio offerto, questo il senso più pieno di
qualunque opera di razionalizzazione. All' interno dello scenario così
descritto e nel rispetto dei suesposti presupposti, il presente lavoro
mira, attraverso una puntuale analisi del costo medio per tipologia di
paziente , a verificare l'esistenza o meno di una corrispondenza tra le
tariffe che la Regione siciliana riconosce a copertura dei costi per
tipologia di ricovero e le spese effettivamente sostenute, con l'intento
di valutare come sia possibile inserirsi all'interno di un piano di
razionalizzazione ed ottimizzazione dei costi, pur mantenendo ferma
la qualifica di Centro di eccellenza. Ad ulteriore conforto di quanto
sopra espresso sono recentemente intervenuti due provvedimenti
normativi la legge 135/12 di conversione del D.L. 95/12 (cosiddetta
“spending review”) e D.L. 158/12 (cosiddetto “Balduzzi”) che
impongono di riorganizzare tutte le strutture sanitarie adeguandole ai
nuovi standard di posti letto in rapporto alla popolazione.
A livello regionale, tali indicazioni normative hanno trovato
recepimento nel recente Decreto Assessoriale del 26/10/2012,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21/12/2012, con il quale si è
inteso dettare linee guida regionali in tema di riabilitazione,
approvando il “Piano della Riabilitazione” ed i relativi “Percorsi di
riabilitazione”.
In linea con tali presupposti, il presente lavoro ha avuto per obiettivo
quello di arrivare a definire il costo medio giornaliero per tipologia di
ricovero ospedaliero riabilitativo con riferimento specifico al caso
della riabilitazione dei lungodegenti con cerebrolesioni acquisite, e di
individuare percorsi di riorganizzazione e riqualificazione di una
struttura ospedaliera al fine di adeguare la stessa a standard di
efficienza ed economicità richiesti dalla normativa in materia sopra
citata.
.
Il caso.
Quale struttura per lo studio ed il trattamento dei neurolesi
lungodegenti, il Centro è stato costituito nel 1992 grazie ad una
Convenzione siglata dall’Università di Messina e dalla Fondazione
Bonino-Pulejo, a cui si è aggiunta successivamente l’Asl 5. Nel 1997
ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica diventando
così Centro di riferimento per l’intera Regione. Con decreto del
Ministero della Salute, il 4 marzo del 2006 è stato trasformato in
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con la
denominazione di Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo”, per la
disciplina delle “Neuroscienze nell’ambito del recupero e trattamento
delle gravi cerebrolesioni acquisite.
Gli IRCCS sono enti a rilevanza nazionale dotati di autonomia e
personalità giuridica che, secondo standard di eccellenza, perseguono
finalità di ricerca, prevalentemente clinica, nel campo biomedico ed in
quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a
prestazioni di ricovero e di cura di alta specialità.
Il Centro Neurolesi dotato di 64 posti letto e di una Unità di risveglio,
offre anche servizi di tipo ambulatoriale e di day-hospital. Presso
l’Istituto sono state avviate particolari linee di ricerca in
neurofarmacologia, neuro-immunologia, neuro-epidemiologia,
neuroanatomia, neuro-imaging funzionale, neurofisiologia, neuro-
riabilitazione e telemedicina. L’assistenza ospedaliera è assicurata
tramite il ricovero nella struttura, ambulatori specialistici e diagnostica
strumentale esterna. Per garantire ai pazienti un’efficace riabilitazione,
il Centro dispone di attrezzature all’avanguardia, quali elettromiografi,
piattaforme di neurofisiologia remota e di teleradiologia, sistemi
optoelettronici, pedane stabilometriche e dinamometriche.
L’Istituto è anche dotato di un eliporto e di una palestra per il recupero
delle funzioni motorie. L’assistenza ospedaliera è assicurata tramite il
ricovero, gli ambulatori specialistici e la diagnostica strumentale
esterna. Il ricovero programmato è predisposto dal medico di famiglia,
da quello della guardia medica territoriale o da un medico specialista.
Presso la struttura ospedaliera è custodito un registro delle
prenotazioni dei ricoveri contenente le liste d’attesa diversificate per i
reparti di degenza. I ricoveri sono programmati secondo criteri che
garantiscono la trasparenza dei comportamenti e le prestazioni
effettuate sono di tipo multi-professionale. L’iter diagnostico può
essere espletato in regime ambulatoriale e/o di Day Hospital e quindi
assoggettato al pagamento della quota di partecipazione alla spesa
sanitaria, secondo le norme vigenti.
L'IRCCS Centro Neurolesi è attivo già da molti anni, nella
riabilitazione altamente qualificata a livello nazionale, sviluppando
nuovi percorsi assistenziali nel trattamento delle gravi cerebrolesioni
acquisite. La caratteristica del nostro Istituto è la presenza e
l'integrazione di molteplici attività, abbinate ad un intervento
riabilitativo articolato (Logopedico, Occupazionale, Fisioterapico) e
ad una assistenza infermieristica che può contare su specifiche
competenze per la stesura del progetto riabilitativo individuale. Tra gli
obiettivi principali figurano l'ottimizzazione della continuità
assistenziale, i modelli di informazione e comunicazione e, alla luce
delle nuove tecnologie, studiare nuove modalità di gestione
riabilitativa a distanza con il paziente ri-domiciliato. Il Servizio della
Formazione e dell'aggiornamento professionale ha come obiettivo di
migliorare la qualità professionale dei propri medici e mantenere
costante l' adeguamento delle conoscenze in un settore di grande
rilevanza sociale, quale quello della Sanità. La formazione ha assunto
un valore determinante per promuovere il cambiamento culturale e
organizzativo nell'Azienda. Il fine ultimo del nostro IRCCS è operare
nel rispetto dei tre principi fondamentali del Servizio Sanitario
Nazionale: universalismo dell'assistenza, uguaglianza di accesso,
solidarietà. Nell’ambito del Servizio sanitario regionale, l’Istituto
assicura l’erogazione delle prestazioni essenziali ed appropriate, lo
sviluppo dei sistemi di qualità, la massima accessibilità ai servizi delle
persone, l’equità delle prestazioni, il raccordo istituzionale con gli
Enti Locali, il collegamento con le altre organizzazioni sanitarie e di
volontariato, nonché l’ottimizzazione e l’integrazione delle risorse e
delle risposte assistenziali.
L’attività assistenziale è orientata sia alla gestione delle patologie ad
alta complessità attraverso l'utilizzo di un approccio multidisciplinare
ed il coinvolgimento di tutti gli operatori, sia alla definizione ed
applicazione di modelli ed apposite procedure volte al miglioramento
dei percorsi diagnostico terapeutici, integrando tutte le attività con la
ricerca effettuata all’interno dell’Istituto. L’Istituto promuove la
definizione e l'utilizzo di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali
come strumento di governo clinico e di continuità della presa in carico
del paziente. I percorsi già ad oggi utilizzati sono stati prioritariamente
individuati tenendo conto delle aree di assistenza distinte tra presa in
carico delle gravi cerebro lesioni e riabilitazione. Appare
imprescindibile un loro ulteriore sviluppo, accompagnato per la
necessaria verifica, alla definizione d' indicatori di processo, risultato
ed esito, capaci d'incentivare comportamenti professionali adeguati e
di rendere conto delle attività svolte agli utenti e altri attori coinvolti.
Le tipologie di malati che l’IRCCS ricovera si suddividono in:
Pazienti sub-intensivi, pazienti che provengono da
strutture ospedaliere, dipartimenti o reparti di
Rianimazione e Terapia Intensiva, in cui sia documentata
radiologicamente la presenza di una lesione cerebrale tale
da spiegare il deficit di coscienza e motorio, i quali però
si presentano clinicamente stabili sotto i punti di vista
emodinamico, cardiologico ed internistico, con respiro
spontaneo e senza l’ausilio del ventilatore;
SUAP, ovvero pazienti con un grave deficit di coscienza
superiore a 6 mesi dopo l’evento acuto che a scatenato il
deficit; in tali pazienti l’obiettivo primario è di affiancare
al recupero della coscienza e del deficit motorio un
trattamento rivolto a ridurre i deficit legati principalmente
allo stato di cronicità ed allettamento che li
contraddistingue.
Pazienti subacuti, ossia provenienti da strutture
ospedaliere, dipartimenti o reparti di Neurologia o
Neurochirurgia in cui sia radiologicamente documentata
la presenza di una lesione a carico del Sistema Nervoso
Centrale di recente insorgenza (inferiore a 6 mesi); in tali
soggetti il trattamento è finalizzato al più alto recupero
motorio e funzionale della parte lesa, attraverso un
programma più intensivo di fisio-chinesi-terapia.
Pazienti GCA ( Gravi Cerebrolesioni Acquisite),
provenienti dal domicilio, RSA, strutture ospedaliere,
dipartimenti o reparti non neurologici (internistici e/o
riabilitative in primis), in cui sia accertata la presenza di
una lesione a carico del Sistema Nervoso Centrale e/o
Periferico tali da richiedere interventi di fisioterapia
intensivi; le condizioni cliniche internistiche, metaboliche
e generali del paziente devono permettere l’attuazione di