1: Introduzione
3
portare al rilascio improvviso in quantit elevate del contaminante (si
parla di bomba chimica ad orologeria o Chemical Time Bomb). A questo
proposito, conoscere la speciazione chimica dei metalli pesanti
necessario per poter prevedere quali variazioni ambientali possono
portare alla mobilizzazione del metallo accumulato nel suolo. La
conoscenza della forma chimica del metallo pesante importante anche
in previsione di future operazioni di bonifica dei suoli contaminati o di
futuri interventi di attenuazione della contaminazione.
In questa tesi si cercher di analizzare il comportamento del rame
all’interno dei suoli dei vigneti, soggetti a frequenti applicazioni di
prodotti fungicidi che lo utilizzano come principio attivo.
2: Metalli pesanti e suoli
4
Capitolo 2
METALLI PESANTI E SUOLI
2.1 Definizione chimica dei metalli pesanti
Nella definizione piø classica di metalli pesanti rientrano quegli
elementi con peso atomico maggiore di 20 e densit almeno cinque volte
superiore a quella dell acqua, con numero di ossidazione positivo ed
elevata attitudine a formare complessi metallorganici.
I metalli pesanti non possono essere metabolizzati (in quanto sono
elementi) e non decadono nel tempo, come invece accade
rispettivamente ai composti organici e ai radionuclidi.
Alcuni metalli pesanti sono essenziali e utili per gli organismi ma
anche tossici. L essenzialit del metallo pesante Ł legata alla
concentrazione necessaria e opportuna ai cicli fisiologici e biochimici
degli organismi viventi. In concentrazioni superiori al fabbisogno
nutrizionale, quindi, il metallo pesante pu d iventare tossico.
Concettualmente diverso Ł il caso del metallo pesante estraneo ai
cicli metabolici, che rappresenta sempre e in ogni caso un elemento
tossico.
Stabilire quali sono le concentrazioni limite, superate le quali
questi elementi diventano tossici, non Ł facile dal momento che esistono
numerose categorie di suoli aventi caratteristiche che possono portare a
notevoli differenze di comportamento in risposta a determinati flussi in
entrata. Inoltre, la tossicit dipende anche dal tipo di organismo che
2: Metalli pesanti e suoli
5
assimila il metallo, in quanto ogni organismo vivente risponde in
maniera differente all’esposizione al metallo stesso .
Nella tabella 2.1 sono indicate l’essenzialit e/o la tossicit degli
elementi in traccia nella nutrizione di piante e animali. Con i termini
stretto margine si intende dire che esiste un intervallo molto stretto tra
la soglia benefica e quella tossica del metallo.
Elemento Essenziale o benefico
per
Piante Animali
Potenziale tossicit
per
Piante Animali
Commenti
Ag No No Si Interagisce con il Cu e il Se
As No Si Si Fitotossico
B Si No Si Stretto margine spesso
nelle piante
Ba No Possibile Insolubile, relativamente
non tossico
Be No No Si Si Speciazione importante;
cancerogeno
Bi No No Si Si Relativamente non tossico
Cd No No Si Si Stretto margine; arricchito
nella catena alimentare;
malattia Itai-Itai;
cancerogeno
Co Si Si Si Si Relativamente non tossico;
alto fattore di
arricchimento; cancerogeno
Cr No Si Si La speciazione
importante; il Cr molto
tossico, altrimenti
relativamente non tossico;
cancerogeno
Cu Si Si Si Facilmente complessato nei
suoli; stretto margine per le
piante
F No Si Si Tossicit cumulativa per le
piante e gli animali
Hg No No Si Arricchito nella catena
alimentare; accumulazione
acquatica; malattia di
Minamata
Mn Si Si < pH 5 Ampio margine; tossicit
nei suoli acidi; tra i meno
tossici
Tab. 2.1 Importanza ed effetti degli elementi in traccia sulla nutrizione di piante e animali (da
Adriano, 1986)
2: Metalli pesanti e suoli
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Elemento Essenziale o benefico
per
Piante Animali
Potenziale tossicit
per
Piante Animali
Commenti
Mo Si Si 5 20 ppm Alto arricchimento nelle
piante; stretto margine per
gli animali
Ni No Si Si Si Mobilissimo nelle piante;
relativamente non tossico;
cancerogeno.
Pb No No Si Si Dispersione aerea e
depositato principalmente
in superficie; veleno
cumulativo
Sb No No Si Insolubile; relativamente
non tossico
Se No No Si Stretto margine per gli
animali; interagisce con gli
altri elementi in tracce
Sn No Si Si Relativamente non tossico;
prelievo delle piante molto
limitato
Ti No Possibile Insolubile; relativamente
non tossico
Tl No No Si Molto mobile nelle piante
V Si Si Si Si Stretto margine e altamente
tossico per gli animali; alto
fattore di arricchimento;
cancerogeno
W No No Molto mobile nelle piante;
rarissimo ed insolubile
Zn Si Si Ampio margine;
facilmente complessato nei
suoli
Continua Tab. 2.1 Importanza ed effetti degli elementi in traccia sulla nutrizione di piante e
animali (da Adriano, 1986).
E’ la forma chimica assunta dal metallo all’interno del suolo a
condizionarne l’influenza sugli ecosistemi vegetali ed animali, poichØ ne
modifica la tossicit ed esercita un controllo sull’assorbimento radicale.
Inoltre, il fatto che un metallo sia sotto una forma chimica piuttosto che
sotto un’altra influenza l’equilibrio di ripartizione solido liquido,
critico per la pericolosit .
Nella tabella 2.2 sono riportati i dati relativi alle concentrazioni
medie dei metalli pesanti, espresse in mg/kg, stimate in base a
2: Metalli pesanti e suoli
7
misurazioni effettuate nei suoli agrari di diverse parti del mondo. Nella
terza colonna, indicate come concentrazione critica, sono riportate le
quantit potenzialmente tossiche secondo Kabata – Pendias e Pendias
(1984). Superato questo intervallo di valori critici, la tossicit diventa
molto probabile.
Elemento Media nei suoli
mg/kg
Concentrazione critica nei
suoli mg/kg
Ag 0.05 2
As 6 20 – 50
Cd 0.35 3 – 8
Co 8 25 – 50
Cr 70 75 – 100
Cu 30 60 – 125
Hg 0.06 0.3 – 5
Mn 1000 1500 – 3000
Mo 1.2 2 – 10
Ni 50 100
Pb 35 100 – 400
Sb 1 5 -10
Se 0.4 5 – 10
Tl 0.2 1
V 90 50 – 100
W 1.5 -
Zn 90 70 – 400
Tab. 2.2 Valori medi delle concentrazioni di metalli pesanti espressi in mg/kg
nei suoli agrari di diverse parti del mondo (da Bowen, 1979; Kabata – Pendias,
Pendias, 1984).
I suoli possiedono una dotazione naturale di metalli, la cui
presenza riconducibile ai naturali processi di degradazione dei substrati
geologici da cui i suoli traggono origine. Quindi, in alcuni casi, il
superamento delle concentrazioni critiche da attribuire alla presenza di
anomalie geochimiche della roccia madre (Adriano, 1986), come, ad
2: Metalli pesanti e suoli
8
esempio, capita per il Cr e il Ni nel caso in cui il suolo sia impostato su
rocce ultrabasiche. Si riscontrato, in ogni caso, che tanto piø il suolo
evoluto, tanto meno influente la roccia madre sul contenuto in metalli
pesanti del suolo (Sposito, 1989). Nella maggior parte dei casi, per , il
superamento delle soglie di tossicit c ollegato ad attivit a ntropiche
(Sutherland, 2000).
Nella tabella 2.3 sono riportate le concentrazioni medie di alcuni
metalli pesanti presenti nelle rocce piø comuni costituenti la crosta
terrestre.
Si vede subito come i tenori in metallo nelle rocce
(verosimilmente gli stessi presenti in suoli giovani impostati su tali
litologie) siano molto variabili. In alcuni casi i tenori superano
addirittura i limiti di legge (che saranno discussi in un paragrafo
successivo): il caso, per esempio, del cromo, del manganese e del
nichel in suoli derivanti da rocce basiche e ultrabasiche.
Cd Co Cr Cu Mn Ni Pb Zn
Ultrabasiche 0.12 140 2653.3 34.7 1193.3 2000 1 58
Basiche 0.16 42.7 190 87.3 1666.7 147.7 5 97
Granitiche 0.10 1 4.0 12.5 395 2.5 21 51.5
Carbonatiche 0.03 0.1 11 4.8 940 15.7 6.6 20.3
Arenarie 0.05 0.3 35 20 460 4.3 9 28.7
Argille 0.26 19.3 93.3 43.7 850 72 22.7 103.3
Tab. 2.3 Concentrazioni medie degli elementi in traccia nelle principali rocce della crosta terrestre
(calcolate sulla base dei dati di Alloway, 1995; Krauskopf – Bird, 1995; Rose, Hawkes, Webb,
1979).
2.2 Il suolo come destinatario di inquinanti
Il suolo un sistema molto complesso in cui coesistono sostanze
con diverse caratteristiche e propriet . Esso contiene solidi minerali,
2: Metalli pesanti e suoli
9
solidi organici, fasi liquide e gassose. Il suolo e ssenziale per lo
sviluppo delle piante e per la degradazione e riciclo della biomassa
morta. E’ anche il destinatario finale di numerosi inquin anti.
Gli studi sull’inquinamento nel suolo sono stati trascurati
rispetto a quelli in altri comparti ambientali poichØ la contaminazione
non immediatamente visibile. Un inquinamento presente in risorse
idriche superficiali o nell’aria rilevato, inf atti, molto pi rapidamente
che non quello del suolo.
In pi , la capacit del suolo di immobilizzare i metalli riduce la
mobilit del contaminante e quindi la contaminazione di altri comparti.
Attualmente, per , noto che l’inquinamento da metalli pesan ti
nei suoli un problema importante in molti Paesi. Le situazioni pi
critiche riguardano sicuramente le zone industrializzate e le aree ad alta
densit di popolazione, dove le emissioni industriali, i veicoli a motore,
le tecniche agronomiche (quali ad esempio l’apporto di metalli pesanti in
matrici organiche di scarsa qualit , eccessivi trattamenti antiparassitari
con formulati a base metallica, fertilizzanti fosfatici) rappresentano le pi
importanti sorgenti di metalli pesanti.
L’utilizzo di scarichi urbani (solidi e fanghi) e di deiezioni animali
come fertilizzanti, ad esempio, comporta un notevole apporto di metalli
pesanti al suolo (McLaren, Crawford, 1974; Parkpain et alii, 1998;
McBride et alii, 1997; Prudent et alii, 1996; Raven, Loeppert, 1997;
Zhang et alii, 2002; Han et alii, 2000; Tan et alii, 1971). Anche
l’applicazione di ceneri comporta effetti sulla concentrazione dei metalli
pesanti nel suolo e sulla loro mobilit (Bunzl et alii, 1999; Chirenje et
alii, 2002).
2: Metalli pesanti e suoli
10
2.2.1 La vulnerabilit dei suoli e le bombe chimiche ad
orologeria
I suoli che ricevono i metalli pesanti possono fissarli sulla frazione
solida.
L’effetto immediato la riduzione della mobilit e della tossicit
dei metalli in funzione del grado e della forza di adsorbimento degli
stessi sugli aggregati del suolo.
Il concetto di vulnerabilit di un suolo indica la capacit dello
stesso di rispondere alla perturbazione. Si ha una bassa vulnerabilit
quando il suolo in grado di immagazzinare ed immobilizzare elevate
quantit di metalli pesanti al suo interno, mentre si parla di alta
vulnerabilit quando ha scarse capacit di trattenere gli elementi pesanti.
E’ difficile applicare il concetto di vulnerabilit ad un suolo.
La vulnerabilit dipende dal comparto ambientale: l’a ria e le
acque sono molto pi vu lnerabili del suolo. Inoltre, la vulnerabilit di un
comparto dipende anche dal tipo di contaminante.
La capacit del suolo di fissare i metalli pesanti importante,
perchØ pu impedire la contaminazione di altri serbatoi, ma costituisce
anche un possibile rischio ambientale: in suoli definiti a bassa
vulnerabilit si pu avere un accumulo elevato di metalli pesanti e, al
variare delle condizioni chimiche e fisiche del suolo, pu modificarsi
anche la sua capacit di trattenere l’inquinante. La conseguenza il
verificarsi di un rilascio improvviso di quantit e levate di metalli pesanti.
E’ questo il concetto di Chemical Time Bomb o bomba chimica ad
orologeria, definita da Stigliani (1992): se il metallo si lega ai
componenti del suolo, il suo impatto ridotto notevolmente, ma una
qualsiasi variazione delle condizioni ambientali pu portare ad una
variazione della sua forma chimica (Pickering, 1986; Krauskopf, Bird,
2: Metalli pesanti e suoli
11
1995) e alla sua liberazione. Oltre alle variazioni ambientali, anche la
saturazione della capacit di ritenzione del suolo pu po rtare al rilascio
del metallo (Gupta, Vollmer, Krebs, 1996).
Nella tabella 2.4 sono riportate le principali associazioni dei
metalli pesanti con le componenti del suolo, la loro forma chimica e le
possibili variazioni ambientali che possono portare al rilascio del metallo
stesso.
COMPONENTE DEL
SEDIMENTO
FORMA CHIMICA DEL
METALLO
MECCANISMO DI
RILASCIO
Frammenti di roccia Reticolo cristallino
Metallo legato in posizione
inerte
Completa distruzione del
reticolo di base
Frammenti di conchiglie Adsorbimento fisico
Pseudomorfosi
Carbonati di coprecipitazione
Abbassamento di pH
Variazioni di pCO2
Organico Adsorbimento fisico
Complessi metallici
Adsorbimento chimico
Dipendenza dal pH
Distruzione della matrice
organica
Composti precipitati
Prodotto di solubilit di specie
parzialmente solubili in
soluzione acquosa
Processi che incrementano la
solubilit , ad esempio tramite
abbassamento di pH tramite
agenti chelanti
Idrossidi e ossidi di
Fe/Mn
Coprecipitazione d’ossidi
metallici
Adsorbimento fisico
Adsorbimento chimico
(variazione di H+)
Parziale dissoluzione in acido;
riduzione di Fe/Mn da alta a
bassa valenza
Solfuri Solfuri coprecipitati Ossidazione di S
Carbonati (V. frammenti di conchiglie) Dissoluzione in acidi deboli
Composti organici
acidi/fulvici
Sali metallici debolmente
solubili
pH variazione
Distruzione di materia
organica
Tab. 2.4 Associazioni degli ioni metallici in ambiente sedimentario. Da Pickering (1986).
2: Metalli pesanti e suoli
12
2.2.2 Fattori che scatenano la bomba chimica ad orologeria
Come detto sopra, la mobilizzazione dei metalli pesanti nei suoli,
oltre al raggiungimento della saturazione della capacit di ritenzione
dello stesso suolo, pu avvenire per variazioni ambientali. I processi
principali che si possono verificare sono cinque:
1. Effetto sale
Gli ioni metallici legati alla superficie delle particelle per
adsorbimento possono essere rilasciati se vengono a contatto
con soluzioni acquose aventi alta concentrazione in sali di
metalli alcalini o alcalino – terrosi.
2. Variazione dell acidit
Abbassamenti del valore di pH in un sistema portano alla
formazione di ioni H+ che competono fortemente per lo
scambio e l’adsorbimento nei siti . Il rilascio del metallo per
competizione con l’i drogenione pu essere aumentato dal
contributo derivante dalla dissoluzione parziale d’ogni
adsorbente parzialmente solubile, come ad esempio i carbonati.
3. Calo del potenziale di riduzione
Una marcata variazione nel contenuto in ossigeno della fase
acquosa (usualmente determinata dalla presenza di materia
organica) pu ridurre il potenziale redox a valori abbastanza
bassi da provocare la riduzione di Fe(III) e Mn(IV). Questo si
traduce in una parziale o completa dissoluzione degli ossidi
idrati di Fe e Mn, con il conseguente rilascio dei metalli
associati a questi componenti del suolo.
4. Formazione di complessi
La presenza nell’ambiente di agenti complessati organici e/o
inorganici pu po rtare alla produzione di complessi solubili
2: Metalli pesanti e suoli
13
stabili dei metalli pesanti. E’ un processo che avviene in genere
attraverso uno spostamento di protoni ed quindi abbastanza
pH – dipendente. In alcuni casi, per , la presenza di sostanza
organica solida pu po rtare alla formazione di complessi che
riducono la mobilit del metallo.
5. Trasformazioni biochimiche
Ci sono dei processi biochimici che promuovono lo
spostamento degli ioni metallici dalle fasi solide al sistema
radicale delle piante e quindi alla catena alimentare. I metalli
adsorbiti, precipitati o complessati appaiono essere quelli pi
facilmente biodisponibili.
2.3 L importanza della forma chimica
E’ la forma chimica del metallo pesante nel suolo che ne
condiziona la tossicit e la mobilit . La valutazione delle forme chimiche
riveste quindi una notevole importanza ambientale, ma al tempo stesso
molto problematica. Usualmente, realizzata tramite procedure
analitiche, selettive e non, che attaccano i componenti del suolo e
liberano il metallo associato ad essi.
L’estrazione pi comune, ma non selettiva, l’attacco in acqua
regia (Gupta, Vollmer, Krebs, 1996), che solubilizza gli ossidi e le altre
fasi minerali senza per intaccare la componente silicatica.
L’appli cazione di questo metodo porta un risultato chiamato contenuto
pseudototale in metallo, che pu riflettere, con ragionevole
approssimazione, il contenuto totale dei metalli nel suolo.
Un’usuale tecnica selettiva la valutazione dell’indice di
disponibilit , che fornisce indicazioni sulla frazione potenzialmente
2: Metalli pesanti e suoli
14
disponibile all’assorbimento radicale delle pian te ed valutato in base
all’efficacia da parte di specifiche soluzioni estraenti di rimuovere i
metalli dai siti di legame (Leita, Petruzzelli, 2000b).
Infine, le tecniche di estrazione sequenziali selettive sono note per
essere un metodo abbastanza efficace per ottenere dati sulle forme
chimiche del metallo (Prudent, Domeizel, Massiani, 1996). Queste
informazioni sulla speciazione sono necessarie per poter realizzare una
valutazione della mobilit e della biodisponibilit degli stessi metalli nel
suolo. Il principio di base che i vari costituenti del suolo sono attaccati
in maniera selettiva da soluzioni differenti, in modo da solubilizzare
separatamente le varie fasi e risalire alla quantit di metallo pesante
adsorbito su di esse. Questi metodi non sono, per , ancora normalizzati,
per cui difficile fare dei confronti tra analisi effettuate secondo
procedure differenti.
2.4 Limiti di legge
Dai dati tossicologici nasce l’esigenza di stabilire dei valori di
concentrazione limite ( linee guida ) per i metalli pesanti che ne
definiscano il contenuto massimo ammissibile nei suoli. Lo scopo
proteggere i suoli da possibili inquinamenti o compiere interventi di
bonifica qualora tali limiti siano superati.
I problemi collegati alla determinazione di tali limiti di legge sono
molteplici. In primo luogo, ogni metallo ha una diversa tossicit . In
secondo luogo, usi del suolo differenti comportano una diversa
pericolosit ambientale: un sito industriale pu avere tenori metallici
superiori rispetto ad un suolo adibito ad uso agricolo. Infine, la forma
chimica c i che maggiormente condiziona la pericolosit dei metalli
pesanti all’interno del suolo . Nella compilazione dei limiti di legge, tutti
2: Metalli pesanti e suoli
15
questi fattori dovrebbero essere considerati. Nella realt , la forma
chimica del metallo non considerata e, in genere, i limiti sono decisi in
base all’uso del suolo.
Nel 1994, la Regione Piemonte ha proposto nelle Linee guida per
interventi di bonifica di terreni contaminati i Limiti di accettabilit e
bonifica (LAB) e , nel 1999, il Ministero per l’Ambiente ha emesso un
decreto in cui sono indicati i Valori di concentrazione limite accettabili
nel suolo e nel sottosuolo in relazione alla specifica destinazione d’uso
del sito . Le due Normative denotano una mancanza di conformit nella
valutazione delle concentrazioni di metalli pesanti ammissibili nei suoli e
della loro pericolosit , proponendo valori differenti.
Inoltre, nel D.M. n 471, mancano valori specifici per i siti adibiti
ad uso agricolo e per le concentrazioni biodisponibili, presenti invece
nella Normativa Regionale.
Una delle cause principali di queste discordanze legata al fatto
che difficile stabilire dei criteri per adottare dei limiti sicuri in tenore
di metallo nel suolo. Per esempio, criteri basati sulla quantit di metalli
disponibili presentano dei problemi sulla decisione di considerare la
disponibilit in termini biologici o chimici. Criteri basati sui risultati
delle estrazioni sequenziali selettive appaiono ancora pi complicati
poichØ non esistono procedure normalizzate a livello mondiale.
I valori indicati dalle Linee guida della Regione Piemonte e
quelli indicati nel D.M. n 471 sono riportati nelle tabelle seguenti.
2: Metalli pesanti e suoli
16
Uso del Suolo
Metallo Residenziale
/Agricolo
Agricolo
(Assimilabile)
Industriale
Co 50 - 300
Cr 500 15 800
Cu 150 50 500
Ni 150 30 500
Zn 500 150 1500
Tab. 2.5 Concentrazioni limite espresse in ppm per i suoli. Limiti di accettabilit e bonifica
(LAB). Regione Piemonte, 1994.
Uso del suolo Metallo
Residenziale Industriale
Co 20 250
Cr 150 800
Cu 120 600
Ni 120 500
Zn 150 1500
Tab 2.6 Concentrazioni limite espresse in ppm. D.M. 471, 1999.