Introduzione
Nei capitoli successivi si spiegherà come nel corso del tempo l'evoluzione
del mercato dei futures, delle options e dei forward si sia sempre più
sviluppato e sofisticato. In particolare ci si occuperà della diffusione dei
derivati sia come strumenti di copertura dai rischi, sia come strumenti di
speculazione. Questa analisi procede parallelamente all'analisi sulla
valutazione dei rischi, soffermandosi sull'importanza e sull'evoluzione del
risk management.
L'aspetto più sorprendente circa il risk management e il business che lo
circonda è quanto velocemente questo settore sia cresciuto e abbia
profondamente modificato il modo di pensare e lavorare degli addetti al
settore. Nel giro di trent'anni siamo passati dalle prime teorie sul rischio, a
moderni software per la gestione e la classificazione del rischio sviluppati da
compagnie specializzate (tra le più note si ricordano Barra e Fama). Oggi il
rischio è un argomento centrale, ma già in passato più volte ci si è
soffermati sulla sua importanza, sopratutto in seguito a clamorosi disastri
finanziari. Un esempio che si tratterà è il caso dell' Orange County
Investment Pool (OCIP).
Il 1° Dicembre 1994 Orange County annunciò che il suo fondo,
conosciuto come OCIP, aveva perso circa 1,5 miliardi di dollari. Alcuni giorni
dopo, in seguito a queste perdite, Orange County fece istanza di protezione
dalla bancarotta ed iniziò a liquidare gli assets dell'OCIP1. La perdita totale
sul fondo fu stimata intorno agli 1,6 miliardi di dollari sui 7,5 investiti nei
fondi. La perdita destò ancora più scalpore alla luce dello scopo
conservativo dichiarato dal fondo e le sue linee guida di investimento
particolarmente attente a limitare il rischio. Il fondo doveva investire in titoli
1
In realtà vi erano tre distinti Orange County Investment Pool: il Commingled Pool, il Bond Pool e il
Specific Investement. Nel resto dello scritto con OCIP ci si riferisce contemporaneamente a tutti e tre i
fondi
1
di stato e corporate bond ad alto rating per ridurre i rischi. Esaminando la
composizione dei titoli del fondo, invece, ci si rende conto che si stavano
correndo rischi molto più alti di quelli dichiarati. Robert Citron2, il tesoriere
della contea, invece di attuare una gestione prudente e conservativa
speculò sull'andamento dei mercati conseguendo guadagni importanti e
perdite clamorose.
Nei capitoli successivi verranno esaminate da vicino le vicende che
videro protagonista l'Orange County Investement Pool a partire dal 1993. Il
primo capitolo esaminerà i possibili utilizzi a fini di copertura degli strumenti
derivati, in particolare ci si soffermerà sulla copertura dei rischi generati
dall'incertezza sul futuro. Nel secondo capitolo verranno approfondite le
vicende che attraversò l'OCIP nel 1993 e nel 1994, dagli anni delle grandi
performance alla liquidazione. Nel terzo capitolo verranno esaminati gli
strumenti utilizzati dal fondo per speculare sull'andamento dei tassi di
interesse, in particolare verranno esaminati gli inverse floater (strumenti
accusati in un primo momento di aver causato le perdite del fondo). Nel
Quarto capitolo verranno valutati alcuni dei rischi corsi dall'OCIP, calcolando
alcuni indicatori con gli stessi dati disponibili a inizio 1994 col fine di valutare
se era possibile prevedere quello che sarebbe successo. Si valuteranno
inoltre le misure legislative adottate in seguito alla bancarotta della contea.
Nel quinto capitolo verranno esaminati gli indicatori di rischiosità
attualmente utilizzati e come si prevede si evolverà il risk management.
Percorrendo la storia di questo organismo di investimento si può
ripercorrere la storia ciclica dell'economia, dove lunghi periodi di euforia ed
espansione lasciano spazio ad intensi periodi di crisi. Ancora una volta si
spera che guardando al passato si possano trarre elementi utili sulla
valutazione del presente e del futuro.
2 Robert Lafee Citron è stato per lungo tempo il tesoriere di Orange County, California fino al 6 Dicembre
1994 quando il fondo d' investimenti della contea andò in banca rotta, all'epoca Robert Citron era l'unico
Democratico nella Repubblicana amministrazione della contea. Citron fu processato per la bancarotta dei
fondi che dovevano gestire i proventi raccolti con la tassazione dalla contea. CItron fu condannato a
cinque anni di libertà vigilata e mille ore di servizi sociali.
2
Capitolo 1
Coperture mediante strumenti derivati
1.1 Introduzione
I mercati dei derivati hanno avuto uno straordinario successo. I principali
motivi del loro successo sono stati l'essere in grado di rispondere alle
esigenze di molti tipi di operatori e l'essere strumenti molto liquidi; quando
un investitore vuole assumere una certa posizione non incontra difficoltà a
trovare qualcuno che sia disposto a porsi dall'altro lato del contratto.
Si possono identificare tre categorie di operatori: gli speculatori, gli
arbitraggisti e gli hedgers3. Le tre categorie operano sul mercato con scopi
ben diversi, in questo capitolo ci occuperemo quasi esclusivamente degli
hedger. Il loro scopo è quello di utilizzare i derivati trattati sui mercati
(forward, futures, options, swaps) per ridurre le esposizioni verso particolari
rischi, che possono riferirsi, ad esempio, al prezzo del petrolio o di altre
materie prime, a un tasso di cambio, al livello del mercato azionario o ad
altre variabili.
Un hedge perfetto è un'operazione di copertura che elimina
completamente il rischio. Le coperture perfette sono rare, quindi, lo studio
delle operazioni di copertura mediante derivati è in gran parte dedicato alla
3 Gli hedge funds sono diventati i maggiori utilizzatori di derivati per fini di copertura, speculazione e
arbitraggio. Gli hedge funds sono simili ai mutual funds (fondi comuni di investimento) nel senso che
investono fondi per conto dei clienti. Però, a differenza dei mutual funds, gli hedge funds non tenuti a
registrarsi perchè accettano fondi solo da individui finanziariamente sofisticati e non offrono al pubblico
le loro quote. I mutual funds sono soggetti a diverse regole; i portatori delle quote possono richiedere il
rimborso in qualsiasi momento, le politiche di investimento devono essere dichiarate, l'utilizzo del
leverage (leva finanziaria) deve essere molto limitato e non possono assumere short position (posizioni
allo scoperto). Gli hedge funds non sono soggetti a queste disposizioni.
La diffusione di questi fondi è notevolmente aumentata nel corso degli ultimi anni. E, in seguito alla
loro diffusione, sono anche nati funds of funds (fondi di fondi) che investono in portafogli rappresentati da
hedge funds. Le commissioni incassate dai managers degli hedge funds dipendono dalle performance del
fondo e sono relativamente alte, in genere tra l'1 e il 2 per cento dell'importo investito più il 20 per cento
dei profitti.
3
costruzione di coperture che funzionino quanto meglio sia possibile.
Fin ora abbiamo parlato in generale di copertura, ma cosa si intende
per copertura? Sui mercati finanziari la parola ha significati diversi a
seconda dei casi specifici, e sopratutto a seconda della regolamentazione
cui sono sottoposti gli intermediari. Per far chiarezza in materia, in Italia è
stata emanata una circolare dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI)
nell'Agosto 20094 su iniziativa CONSOB5 ( Commissione Nazionale per le
Società e la Borsa).
La circolare specifica che si parla di copertura quando vengono
utilizzati strumenti per ridurre posizioni di rischio già detenute o che
verranno quasi sicuramente detenute in futuro. Inoltre si possono avere tre
tipi di copertura:
• Copertura specifica
• Copertura aggregata
• Copertura di transazioni future
Si parla di copertura specifica quando la copertura riguarda una posta
dell'attivo o del passivo singolarmente identificabile che verrà coperta in
tutto o in parte. Si parla di copertura aggregata quando la copertura
riguarda un gruppo di attività o passività, ne è un esempio la copertura del
passivo, o di una parte di esso, dal rischio dell'aumento dei tassi di
interesse. Infine si ah la copertura di transazioni future che viene fatta
quando si prevede che molto probabilmente si sarà esposti a rischi in un
futuro non molto lontano. Un esempio è dato dalle imprese che esportando
e/o importando da paesi al di fuori dell'area euro, con incassi e pagamenti
effettuati in valuta diversa dall'euro, che si coprono dai rischi sul tasso di
cambio sia per le transazioni correnti sia per le future.
4 ABI, prodotti finanziari illiquidi – Linee guida, 6/08/2009, 22-23.
La circolare si riferisce nello specifico ai derivati OTC.
5 La CONSOB assieme alla Banca d'Italia svolge ruoli di controllo sul mercato finanziario e sugli
intermediari italiani o operanti in Italia.
4
1.2 Strategie hedge and forget
In questa prima parte del capito ci si occuperà delle strategie hedge and
forget (copri e dimentica), cioè strategie che una volta poste in essere non
sono soggette ad aggiustamenti. L'hedger, semplicemente, assume una
posizione in derivati all'inizio della copertura e la chiude alla fine della
copertura. Per semplificare i calcoli inoltre non si terrà conto nelle
esemplificazioni dei costi di transazione e della tassazione, di eventuali
problemi di liquidità degli strumenti e di problematiche circa le scadenze dei
derivati, non sempre , infatti, è possibile trovare lo strumento desiderato per
la data necessaria.
1.2.1 Coperture mediante Forwards
I contratti forward ,o contratti a termine, sono derivati relativamente
semplici. I forward sono accordi per comprare o vendere un'attività a una
certa data futura, per un certo prezzo stabilito. Questi contratti prevedono
una negoziazione tra due parti in cui oggi viene già stabilito il prezzo del
sottostante e la data di consegna; i forward si differenziano dai contratti
spot (a pronti) che sono accordi per comprare o vendere un'attività con
regolamento immediato.
Nei contratti forward, una delle parti assume una long position
(posizione lunga) e si impegna a comprare l'attività sottostante a una data
specifica, per un certo prezzo. L'altra parte assume una short position
(posizione corta) e si impegna a vendere l'attività alla stessa data, per lo
stesso prezzo. Il prezzo specificato nei contratti forward viene chiamato
delivery price (prezzo di consegna).
Vediamo ora un esempio di copertura mediante forwards. Un aspetto
chiave delle coperture mediante questo derivato è che viene eliminata
l'incertezza circa il costo dell'attività sottostante, o il ricavo derivante dalla
vendita, ma non comportano necessariamente un risultato migliore.
5
Esempio 1.1
Consideriamo una società statunitense, Alfa, che esporta beni in Europa. La società, il 4
marzo 2010, viene a sapere che tre mesi più tardi riceverà €3 milioni. Alfa è dunque
esposta al rischio di cambio, infatti, se nei tre mesi successivi l'euro si apprezzerà sul
dollaro Alfa avrà un guadagno derivante dai dollari in più che varranno i tre milioni di euro
che riceverà. Viceversa se nel corso dei prossimi tre mesi il dollaro si apprezzerà sull'euro
la società Alfa avrà un minor guadagno derivante dal fatto che riceverà meno dollari come
controvalore dei 3 milioni di euro di quanti non ne riceverebbe al cambio odierno.
La società Alfa può coprirsi dal rischio di cambio vendendo €3 milioni con un
forward a tre mesi, al prezzo di $1,3574 per euro. Cosi facendo adesso Alfa non è più
esposta a rischi legati alla variazione dei tassi di cambio. Se il rapporto EUR/USD salirà, i
guadagni che Alfa avrebbe fatto sui €3 milioni che deve ricevere dai clienti saranno
bilanciati dalle perdite sul contratto forward aperto. Viceversa se il rapporto EUR/USD
scenderà Alfa bilancerà il minor introito derivante dalla negoziazione con i clienti coi
guadagni derivanti dal contratto forward. La società fissa così oggi l'importo in dollari che
realizzerà in cambio degli euro a scadenza.
Ipotizzando un cambio spot EUR/USD pari a 1,3579, se al 4 giugno 2010 il cambio
spot EUR/USD sarà 1,4 Alfà avrà un guadagno dalla sua posizione lunga coi clienti pari a
$4200000-$4073700=$126300 e una perdita sul contratto forward pari a $4072200-
$4200000=-$127800. Alfa, quindi, riceverà $4072200; molti meno rispetto ai $4200000
che avrebbe ottenuto non coprendosi. La società ha avuto un minor guadagno a fronte di
un apprezzamento del dollaro sull'euro, un risultato inatteso e che potrebbe far riflettere i
managers prima di decidere se coprirsi o no.
Coprirsi, come abbiamo già detto, non vuol dire fare la scelta migliore
ma eliminare determinati rischi, in questo caso abbiamo eliminato i rischi
collegati alle variazioni positive dei tassi di cambio al prezzo di non avere
guadagni in caso di variazioni negative dei tassi di cambio tra euro e
dollaro. Se al 4 giugno il cambio spot EUR/USD fosse stato 1,2 la società
Alfa sarebbe stata ben contenta di essersi coperta. La copertura,in
definitiva, elimina sia le possibilità di perdite che di guadagni.
1.2.2 Coperture mediante options
Le options, come tutti i contratti derivati, sono collegate ad un'attività
sottostante. Le options si dividono in call options (opzioni call) e put options
6
(opzioni put). Le call options danno il diritto, ma non il dovere, al portatore di
comprare un'attività entro una certa data, per un certo prezzo, previo il
pagamento di un premio alla controparte. Le put options danno al portatore
il diritto, ma non il dovere, di vendere un'attività entro una certa data, per un
certo prezzo, previo il pagamento di un premio alla controparte. Il prezzo
indicato nel contratto è detto strike price (prezzo base) ed è il prezzo a cui
viene esercitata l'option; la data indicata nel contratto è detta expiration date
(data di estinzione) o maturity (scadenza).
Le options poi si dividono, siano esse call o put, in European options
(opzioni europee) e in American options (opzioni americane). Le prime
possono essere esercitate solo alla scadenza mentre le seconde possono
essere esercitate in qualsiasi momento intercorrente tra l'inizio e la fine del
contratto di option. I diritti a comprare o vendere rappresentati dalle options
possono sia essere comprati che venduti, in questo caso chi risulterà corto
in una call option avrà l'obbligo di vendere l'attività sottostante se la
controparte esercita l'option mentre chi risulterà corto in una put option avrà
l'obbligo di comprare l'attività sottostante se la controparte esercita l'option.
Vediamo ora un esempio di copertura mediante options.
Esempio 1.2
Un investitore nel marzo 2010 ha 10.000 azioni Enel. Il prezzo corrente di ogni azione
Enel è di €4,03. L'investitore teme che il prezzo possa ridursi nei successivi due mesi e
desidera quindi coprirsi. Egli potrebbe comprare, presso l'Italian Derivtives Market
(IDEM)6, 100 contratti put, ognuno su 100 azioni Enel, per vendere a maggio 10.000
azioni a un prezzo di esercizio unitario di €4. Se il premio da pagare sulla put è pari a
€0,30 per azione, ogni contratto costerà 100x€0,30=€30 e il costo totale della strategia
sarà 100x€30=€3000.
Questa strategia costa €3000 ma garantisce che le azioni possano essere vendute
ad almeno €4 l'una a maggio. Se la quotazione delle azioni Enel scenderà sotto i €4 le
puts verranno esercitate consentendo di realizzare €40.000. Tenendo conto del costo
delle options l'importo realizzato sarà pari a €37.000. Se il prezzo di mercato resterà
6 L'IDEM è un mercato, gestito da Borsa Italiana, sul quale vengono negoziati esclusivamente contratti
derivati.
7
0 1 2 3 4 5 6
0
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
Posizione scoperta
Posizione coperta
Prezzo dell'azione (€)
Va
l
o
r
e
f
i
n
a
l
e
(
€
)
Figura 1.1 Posizione dell'investitore, fra due mesi, con o senza copertura
sopra i €4, le puts non verranno esercitate e scadranno prive di valore, in questo caso il
premio pagato alla controparte sarà bilanciato dal maggior valore delle azioni che
l'investitore terrà in portafoglio. La Figura 1.1 mostra il valore netto del portafoglio in
funzione del prezzo dell'azione Enel tra 2 mesi con o senza copertura.
1.2.3 Strategie di copertura mediante swaps
I primi swaps sono stati negoziati a partire dagli anni ottanta. Da allora il
mercato si è espanso molto rapidamente. Gli swaps ora occupano un posto
di centrale importanza all'interno del mercato dei derivati over the count.
Abbiamo gli interest rate swap (swap su tassi di interesse) plain vanilla
in cui una società promette a un'altra di pagare, per un certo numero di anni
e in base a un capitale di riferimento detto notional principal (capitale
nozionale), un tasso fisso predeterminato. A sua volta, la controparte si
impegna a pagare un tasso d'interesse variabile sullo stesso capitale
nozionale, per lo stesso numero di anni. Un altro tipo di swap è il currency
swaps dove gli scambi di flussi sono fisso contro fisso, ma per ora ci
occuperemo, principalmente, degli interest rate swaps plain vanilla.
Si veda meglio il loro utilizzo a fini di copertura con un esempio.
8