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INTRODUZIONE
I Mercatini di Natale costituiscono un elemento fondamentale nel panorama
culturale dei Paesi di lingua tedesca. Il Mercatino è una manifestazione
commerciale, aperta al pubblico, che si svolge, generalmente, nelle più
importanti piazze cittadine, in cui vengono allestiti dei piccoli stand che
offrono diversi tipi di prodotti, dalle decorazioni natalizie, alla gastronomia
locale, passando per gli oggetti di artigianato, rigorosamente fatti a mano e
piccoli articoli da regalo.
I Mercatini sono caratterizzati da addobbi luminosi utilizzati per l‟occasione;
tra queste decorazioni particolari, a volte, possono venire usati anche fuochi
o falò. La musica viene diffusa nell‟aria attraverso altoparlanti, oppure può
essere molto frequente imbattersi in cori e bande musicali locali che
diffondono le melodie delle canzoni tipiche della tradizione. In molte città è
possibile assistere a delle rappresentazioni di spettacoli natalizi che, ad
esempio, propongono al pubblico specifici personaggi del presepe o
l‟esposizione della Natività di Gesù. Nella maggior parte dei casi i Mercatini
permettono di essere visitati anche durante l‟orario notturno.
Nei Paesi di lingua tedesca il periodo dell‟Avvento ha inizio con l‟apertura
dei Mercatini, chiamati Weihnachtsmarkt o Christkindlmarkt (Il mercato del
Bambino Gesù).
I Mercatini più famosi nel mondo, oggi, oltre ad esserne tra quelli di più
lunga tradizione, sono quelli che si svolgono nelle città di Norimberga,
Dresda e Colonia in Germania; di Innsbruck e Salisburgo in Austria; di
Bolzano nell‟ Alto Adige e di Basilea nella Confederazione Elvetica. In
alcune città si possono trovare alcuni Mercatini, che si svolgono in diverse
zone della città stessa; a Colonia, ad esempio, se ne tengono ben sette;
stessa situazione di diversi Mercatini sparsi per la città si trova anche a
Dresda.
I Mercatini costituiscono, ormai da tempo, un punto fermo di ritrovo per
molti turisti europei e non, oltre a rappresentare un‟importante fenomeno di
attrattiva. Per queste ragioni le autorità locali si impegnano in tutti i modi
possibili per pubblicizzarli e garantirne il regolare svolgimento.
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Nel primo capitolo si illustrerà la storia di alcuni tra i principali Mercatini dei
diversi Paesi di lingua tedesca (incluso l‟ Alto Adige).
Nel secondo capitolo verranno trattate le usanze tipiche che accomunano la
quasi totalità dei Mercatini che verranno analizzati, con riferimento alla
tradizione e il presentarsi o evolversi delle eventuali differenze locali e/o
regionali.
Nel terzo capitolo verranno presentate, invece, delle usanze particolari che
caratterizzano alcuni Mercatini.
Il quarto capitolo avrà una valenza più prettamente linguistica dove,
partendo da alcuni esempi, verrà tracciata una mappa delle differenze
sostanziali nell‟uso del lessico tedesco in Germania rispetto a quello in uso
negli altri Paesi di lingua tedesca e tra i vari dialetti locali.
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1. STORIA DEI MERCATINI DI NATALE
Secondo la leggenda la nascita dei Mercatini di Natale viene fatta risalire
all‟anno 1300 circa, nei territori situati tra Germania e Alsazia, con il nome
di Mercato di San Nicola, quando l‟unico modo per acquistare oggetti e
prodotti agroalimentari era rappresentato dalle fiere di paese, di cui quella
che si teneva durante il periodo dell‟Avvento era sicuramente la più grande
e importante (Cfr. http://www.dolomiti.it/it/mercatini-natale).
Il primo Mercatino della storia è considerato quello di Dresda, lo
Striezelmarkt, che ebbe luogo il lunedì prima del Natale dell‟anno 1434
(Cfr.http://www.mercatinodinatale.it/mercatini-di-natale-storia.cfm). Dopo la Riforma
Protestante i Mercatini furono ribattezzati Christkindlmӓrkte in opposizione
al culto dei santi. All‟epoca i migliori artigiani esponevano le loro opere
riguardanti Natività e Avvento, ma non solo. Gli oggetti creati da questi
artigiani essendo molto costosi, non risultavano pertanto accessibili alle
famiglie che componevano, all‟epoca, il ceto medio; in origine, dunque,
questi mercatini erano rivolti prevalentemente alla borghesia che disponeva
dei mezzi economici adeguati all‟acquisto dei prodotti offerti
(Cfr.http://www.mercatinodinatale.it/mercatini-di-natale-storia.cfm).
In Svizzera il fenomeno ha trovato il suo sviluppo circa trent‟anni fa, tra i più
importanti Mercatini svizzeri figurano quelli di Basilea e quelli di Bremgarten
che si svolgono dal 1995 con l‟esposizione di oltre 300 bancarelle e più di
centomila visitatori l‟anno.
1.1. Alto Adige
Nelle città dell‟ Alto Adige la tradizione dei Mercatini natalizi si è diffusa a
partire dalla fine del secolo scorso, ad esempio quello che si svolge a
Bolzano, considerato il più importante d‟Italia, è nato nel 1990 (Cfr.
http://www.mercatinodinatale.it/mercatini-di-natale-storia.cfm); quello di Merano ha
festeggiato nel 2010 i diciotto anni della sua storia ed è il secondo più
importante e più grande Mercatino di Natale che si tiene in Alto Adige (Cfr.
Comune di Merano: Mercatini Originali Alto Adige/Südtirol, Merano, 2010). Ad oggi la
tradizione rimane viva e non rappresenta più solo un‟occasione per
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comprare addobbi natalizi, rigorosamente fatti a mano, ma anche un
momento per gustare prodotti tipici della gastronomia locale e assistere a
manifestazioni popolari caratteristiche del periodo e del luogo (Cfr.
http://www.mercatinodinatale.it/mercatini-di-natale-storia.cfm).
Il primo Mercatino di Natale di Bressanone fu inaugurato il 28 novembre
1991 nella Piazza del Duomo, cuore del centro storico cittadino. In questa
piazza si tenevano da sempre dei mercati. Alcuni commercianti locali
avevano però pensato di offrire, nel periodo prenatalizio, qualcosa di
straordinario per gli abitanti e i visitatori della città, proponendo categorie di
merci particolari e diverse rispetto a quelle presenti nel mercato
tradizionale. La proposta venne accolta con entusiasmo dalle autorità
cittadine. Da allora quella del Mercatino di Natale è diventata una tradizione
consolidata e crea molte attese, non solo nella popolazione locale, ma
anche nei turisti che accorrono sempre più numerosi ogni anno. (Cfr. Comune
di Bressanone, Comitato Mercatino di Natale: Mercatini Originali Alto Adige/Südtirol,
Bressanone, 2010).
1.2. Austria
I Mercatini dell‟Austria, insieme a quelli che si svolgono in Germania, sono i
più antichi. In alcune città dell‟Austria le origini risultano addirittura essere
antecedenti a quelle tedesche. Alcuni reperti storici datano l‟inizio della
tradizione austriaca intorno all‟ XI Secolo, quando i mercatini, anche se con
caratteristiche in parte diverse da quelle attuali, erano comunque dei
mercati cittadini che si svolgevano nel periodo prenatalizio.
1.2.1. Salisburgo
A Salisburgo nella piazza del Duomo verso la fine del XV Secolo si
svolgeva il mercato delle pulci, il Tandlmarkt. Da questa tradizione derivano
quelli che dal XVII Secolo vengono definiti Nikolaimӓrkte, mercatini
caratteristici del periodo prenatalizio. Quattordici giorni prima e quattordici
giorni dopo l‟arrivo di San Nicola (6 dicembre) i rigattieri offrivano ai
compratori la loro merce, tra cui bambole, dolciumi e oggetti vari. Questo di
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Salisburgo viene storicamente riconosciuto come uno dei Mercatini più
famosi al mondo assieme a quelli di Vienna, Parigi, Amsterdam e
Norimberga.
Nell‟anno 1903 il Nikolaimarkt fu inserito nel Regolamento dei Mercati. La
sua estensione era limitata territorialmente all‟arco del Duomo e fino alla
sua sospensione avvenuta nel 1932 fu, come riportano le cronache, aperto
alle donne e non solo agli uomini.
Nella loro attuale formulazione i Mercatini ricompaiono nel 1972. I Mercatini
di Salisburgo ospitano circa un milione di visitatori l‟anno. (Cfr.
http://www.christkindlmarkt.co.at/index.html).
1.2.2. Vienna
I primi Mercatini di Natale a Vienna si sono tenuti più di settecento anni fa,
ma preservano tuttora intatto il loro fascino per i visitatori locali e stranieri.
Nell‟anno 1296 l‟Imperatore Albrecht I concesse ai commercianti viennesi di
tenere un mercato in dicembre aperto alla popolazione locale. Nel XVI
Secolo il Thomasmarkt, il precursore degli attuali Mercatini, aveva luogo nel
periodo compreso tra Natale e Capodanno. Accanto ai beni che venivano
tradizionalmente venduti nei mercati come ad esempio materiale tessile e
prodotti alimentari, nel Thomasmarkt si potevano trovare dolci aromatizzati
allo zenzero e altre varietà di pasticcini, che all‟epoca erano molto richiesti.
Circa duecento anni dopo il nome dei Mercatini fu cambiato in Nikolo- und
Weihnachtsmarkt o Krippenmarkt (Mercato dei Presepi), rimanendo
comunque privilegio di commercianti e artigiani. Fin dall‟inizio il mercato era
riservato ai piccoli commercianti locali che erano di fatto gli unici che
potessero garantire delle cospicue forniture di beni di prima necessità ai
cittadini, anche nei periodi più bui come potevano essere quelli invernali.
La città celebrò per la prima volta le festività natalizie nella loro forma
attuale durante il periodo Biedermeier
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, quando l‟aristocrazia viennese,
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Biedermeier era un movimento artistico sviluppatosi negli anni compresi tra il 1815 e il
1848, molto conosciuto tra la borghesia tedesca e austriaca. Il termine Biedermeier si è
diffuso intorno all‟anno 1850 con accezione dispregiativa e stava ad indicare il piccolo
uomo borghese conservatore, completamente disinteressato alla vita politica che si
preoccupava solamente della propria vita familiare.