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INTRODUZIONE
Ogni mezzo di comunicazione ha superato i risultati del precedente arrivando a livelli
imprevedibili. Twitter è il nuovo mezzo di comunicazione rivoluzionario che attraverso
brevi frasi influenza le scelte degli utenti. Cosa, come e quando bisogna scrivere per rendere
al meglio le proprie ideologie, sono queste le domande alle quali si cercherà di dare risposta
in questo elaborato. Come ha fatto Twitter a trasformare Donald Trump, un noto
imprenditore americano, in un candidato per la presidenza degli Stati Uniti? Lui che non
ha mai svolto ruoli politici attraverso post impulsivi e semplici su Twitter, questo
personaggio è riuscito non solo ad attirare l’attenzione verso di sé, ma anche a vincere le
elezioni diventando anche il politico più seguito su Twitter. Analizzando ciò che il pubblico
vuole attraverso strumenti che estraggono dati di navigazione dai social media si possono
indirizzare nella direzione desiderata soprattutto le persone più soggette a manipolazione.
I sentimenti delle persone sono ora convertibili in codici binari che permettono di analizzare
l’umore del pubblico per sapere come reagirà all’arrivo di un cambiamento che si vuole
attuare ancor prima di metterlo in atto. Lo strumento di analisi che permette di ottenere tali
informazioni è chiamato Sentiment Analysis. Questo modello di analisi viene utilizzato
principalmente su Twitter poiché fornisce una grande quantità di dati disponibili in tempo
reale.
Anche i leader europei condividono la loro attività politica sui social media come Facebook
e Twitter per incrementare e sottolineare la loro popolarità. La cancelliera tedesca Angela
Merkel considerata da tempo la donna più influente del pianeta, deteneva il primo posto
nella classifica dei politici più seguiti su Facebook con 2 milioni e 534 mila follower,
superando i leader degli altri paesi europei. Quello di Matteo Salvini, Vicepresidente del
Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno, è stato un approccio più aggressivo
riguardante i social media. In vista delle elezioni del 2018, Salvini è stato estremamente
attivo sia su Facebook che su Twitter arrivando a superare la cancelliera Angela Merkel,
diventando lui il politico più seguito su Facebook con 2 milioni e 570 mila like. Su Twitter
invece Salvini è il politico più attivo con i maggior numero di tweet e retweet giornalieri,
arrivando ad una media di 12 messaggi al giorno. Nei prossimi capitoli vedremo come
attraverso una approfondita analisi del testo dei messaggi di Twitter si possano estrarre gli
argomenti e le parole di maggior rilievo trattati nei tweet dei politici italiani.
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1. La rivoluzione digitale
1.1 Dai vecchi ai nuovi media
La progressività del cambiamento dei mass media è arrivata a livelli inconcepibili prima
d’ora. Se negli Stati Uniti la radio ha raggiunto sessanta milioni di persone in trent’anni e
la tv ha ottenuto lo stesso risultato impiegando la metà del tempo, Internet ha raggiunto tali
numeri molto più velocemente, in soli tre anni dalla nascita del World Wide Web. I media
tradizionali, come la televisione e la radio, diventando mezzi di comunicazione di massa,
hanno influenzato moltissimo la vita delle persone. Però Internet ha avuto un successo
ancora più grande, sconvolgendo gli equilibri, perché a differenza dei vecchi media che
sono un mezzo di comunicazione passiva, dove le persone possono solo ascoltare, ma non
interagire, la digitalizzazione ha portato questa grande novità: l’essere interattivo.
Internet ha aperto le porte ad un nuovo mondo, dove tutti possono raccontare le loro storie,
scrivere le loro opinioni, interagire con chiunque vogliano, informarsi su ciò che vogliano.
Esso infatti ha dato vita alla Rivoluzione Digitale, che come ogni rivoluzione porta grandi
cambiamenti. La si può definire come il grosso cambiamento politico, sociale ed
economico provocato dalla digitalizzazione di gran parte dei mezzi d’informazione. Ciò è
stato possibile grazie alla conversione delle nostre parole in linguaggio binario, che ha
permesso la nascita e la diffusione di devices comunicativi per espandere pensieri tra
individui, come World Wide Web, smartphone, computer.
Si poteva pensare che il successo di internet avrebbe offuscato i vecchi media tradizionali,
però possiamo constatare che ciò non è successo. Secondo alcune statistiche, la popolazione
italiana che ha guardato la televisione almeno un minuto al giorno nel 2015 era di oltre il
78%. Nonostante questi dati significativi, la Tv, la radio e la stampa si sono viste costrette
ad integrarsi nei social media e nel telefono cellulare. Infatti, i programmi televisivi creano
le loro pagine web, vengono condivisi sui social network, perché guardare la Tv e
consultare anche il cellulare o il tablet contemporaneamente per commentare quello che
succede sullo schermo è diventato quasi come una necessità. Il pubblico non si limita più a
godersi passivamente lo spettacolo, ma dimostra che vuole partecipare, interagire con gli
altri spettatori ed esporre il proprio stato d’animo. Anche la radio ha creato le sue pagine
web, app e ha innovato i propri servizi, perché le persone possano ascoltare i programmi in
diretta anche dal computer, commentando ed interagendo con gli speaker tramite i social
network, oppure cliccando possano riascoltare in qualsiasi momento, qualsiasi programma
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andato in onda. La stampa invece ha creato i suoi giornali online, oltre a quelli cartacei,
pubblicando tanti articoli e condividendoli sui social network. Anzi sono nati giornali che
esistono solo sul web e non hanno una forma cartacea in vendita. Possiamo dunque renderci
conto che l’Internet è diventato non solo un passatempo, attraverso i social media, ma fa
parte della vita quotidiana, in quanto rappresenta il contesto dove le persone si informano,
socializzano, condividono i propri pensieri sociali, politici ed economici e dove lavorano.
Perché Internet ha dato vita a tanti posti di lavoro. Secondo un articolo del World Economic
Forum, solo negli ultimi dieci anni sono nati dieci nuove figure lavorative che prima non
si pensava potessero esistere. Ecco esempi di alcune di loro: data scientist - la figura che si
occupa dell’analisi dei dati (che sono sempre in costante crescita), social media manager –
la figura che gestisce le interazioni social delle aziende, perché i social sono diventati
fondamentali strumenti di marketing e comunicazione per le aziende, creatore di contenuti
Youtube – perché tramite questo canale si possono guadagnare milioni di euro, grazie alle
visualizzazioni e alla pubblicità.
Quindi come è stato sopra accennato, la rivoluzione digitale, come ogni altra rivoluzione
porta dei cambiamenti notevoli e tra questi vanno citati anche i danni che la rivoluzione ha
provocato al business, alla salute delle persone e al lavoro. Per quanto riguarda le aziende,
per poter mettere al centro dell’attenzione le esigenze dei clienti, analizzando i dati e
creando nuove strategie di marketing, hanno dovuto cambiare i loro asset organizzativi e
redistribuire il budget. A causa dei negozi online che vendono i prodotti a prezzi molto più
bassi, molte aziende falliscono e infine chiudono. Un esempio eclatante è la catena di
negozi Toys R’Us. Solo negli Stati Uniti chiuderanno 700 negozi di giocatoli, a favore
dell’acquisto dei giocatoli su Internet oppure dei giochi online. Infatti il problema della
dipendenza dalla tecnologia, dal web è grave soprattutto per i bambini e i giovani, che a
volte stanno davanti allo schermo per più di 10 ore al giorno. Il fenomeno ha provocato la
nascita di gravi patologie che riguardano la “dissociazione dalla realtà fino all’isolamento
vero e proprio”, come ci comunica il prof. Federico Tonioni. Negli ultimi anni in effetti
stiamo assistendo alla comparsa di nuove patologie; le più preoccupanti riguardano
esattamente il ritiro sociale, l’isolamento, patologia identificata col nome “Hikikomori”,
oppure la paura di perdersi qualche notizia o evento del Web, di non essere informati su
tutto quello che succede: “Fear of Missing Out” - F.O.M.O. Tra gli altri svantaggi di
Internet possiamo enunciare quello della perdita della privacy, dato che con ogni nostro
click nella Rete, lasciamo i nostri dati personali, che possono essere utilizzati per scopi di
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marketing oppure per provare a cambiare le scelte di ciascuno di noi per quanto riguarda
l’orientamento politico. Basti pensare al caso Facebook e Cambridge Analytica, che ha
utilizzato i dati personali delle persone, senza il loro consenso, per manipolare la scelta
elettorale a favore di Donald Trump.
La possibilità di usare in maniera libera i social network, poter scrivere tutto quello che si
pensa si porta con sé molti aspetti negativi. La liberta di pubblicazione ha causato il
fenomeno dei fake news, in grado di influenzare la stessa immagine aziendale di un
marchio, provocando crisi di mercato, caratterizzate da crolli e oscillazioni in borsa.
Ma allora sorge spontanea la domanda: perché i social continuano ad avere successo,
perché siamo dipendenti da Internet nonostante tutti i danni che può provocare? Possiamo
notare, grazie al report che We Are Social pubblica ogni anno, che su tutta la popolazione
mondiale il 53% della popolazione utilizza Internet e il 42% i social media, un dato in
continua crescita.
Fig.1.1: Tendenza di Internet nel mondo
Fonte: Internet trends 2018 di Opla Comunicazione
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https://www.oplacomunicazione.it/internet-trends-2018/