dette un notevole contributo allo sviluppo della tecnologia moderna, non trascurando,
ovviamente, l’approfondimento psicologico del disturbo da lui sofferto.
Pertanto nella tesi, dopo l’introduzione, tramite il primo e il secondo capitolo ho cercato
di descrivere il personaggio partendo da una biografia ufficiale sino ad arrivare a
descriverne la personalità.
Chiedo scusa fin da ora se il primo capitolo riporta una biografia fin troppo
particolareggiata, ma ciò era necessario affinché venisse effettivamente descritto lo
spessore storico del personaggio e allo stesso tempo tracciasse gli avvenimenti che
successivamente analizzerò nell’analisi psicologica.
Nel terzo capitolo ho brevemente trattato i disturbi psicologici che affliggevano Hughes,
dandone una descrizione sintetica ed eziologia.
Nel quarto capitolo, in funzione di alcune testimonianze videoregistrate e degli scritti di
due ex dipendenti, ho potuto descriverne gli ultimi quindici anni di vita.
Nel quinto capitolo ho tentato di fare un’analisi psicologica. Ho analizzando le possibili
cause che possono aver inciso nello sviluppo del disturbo di Hughes nonché lo sviluppo
da bambino ad adulto e le vicissitudini ambientali.
Il sesto capitolo l’ho realizzato come una sorta di “dovere di cronaca”, ovvero ho
riportato lo sviluppo e le innovazioni tecnologiche raggiunte oggi dalla tecnica
inaugurate a suo tempo da Hughes.
Il settimo capitolo a conclusione della tesi, riporta una sintesi del personaggio dagli anni
della ribalta nella vita pubblica agli anni d’isolamento.
La tesi si chiude con la citazione della bibliografia di cui mi sono avvalso, ovvero dei
testi, documentari, interviste video a personaggi che hanno conosciuto Hughes e da
alcuni cinegiornali dell’epoca.
V
INTRODUZIONE
Cinema, impiego di pluritelecamere, riprese mobili aeree, multisale, stazioni
televisive, alberghi, casinò, elicotteri, l’aereo più grande mai costruito. E ancora,
ideazione del carrello retrattile per gli aerei, assemblaggio aeronautico con rivetti
ribassati, linee aeree intercontinentali, strumentazione avionica e satellitare, letti
automatici per ospedali, reggiseni push up, aviogetti, lenti per strumentazioni missioni
spaziali, missili con guida terra aria e aria-aria, invenzione del raggio laser per impieghi
medici e per apparati riproduttori audio-video e per puntamento missilistico, reti banda
larga per comunicazioni satellitari, ricerche sul genoma umano, sul cancro e sull’HIV,
Sky Tv, la famosa e occultata area 44, sottomarini nucleari, servizi segreti e politica
statunitense ....
.... quante invenzioni e segreti che sono state pensate da una raffinata mente umana,
nonostante alcune di queste invenzioni siano ancora in evoluzione per offrirci un futuro
sempre più tecnologico e sano, dietro tutto ciò spicca un nome in evidenza: Howard
Hughes.
Google, uno dei più famosi motori di ricerca su Internet riporta dai 2 ai 3 milioni di
documenti su questo personaggio, ma pochi oggigiorno lo conoscono o lo ricordano e
nonostante tutto ciò ancora molte sono le cose indistinguibili tra la realtà e la leggenda
che involontariamente si è costruito nella speranza di essere invisibile.
Tanta documentazione, tanti scritti, tanti misteri ma solo ultimamente sono note alcune
vere notizie sulla sua biografia non ufficiale.
Ma chi era Howard Hughes ?
James Pehlan, un biografo di Hughes, riferisce che l’invenzione più notevole di Howard
Hughes non è stata il più grande idrovolante del mondo o i bulloni incassati per gli aerei
o il reggiseno a balconcino per Jane Russell bensì la sua “Macchina dell’occultamento”,
che ha funzionato, quasi perfettamente, per quindici anni. Essa ha fatto di Hughes, che
era noto in tutto il mondo, un uomo della cui vita nessuno più sapeva nulla.
E soltanto un uomo “malato” ma ricchissimo come lui poteva permettersi un tale lusso.
La “macchina dell’occultamento” era composta da molte parti, essendo molti i segreti
che doveva custodire. Hughes voleva tener nascoste le sue donne, gli affari, i vecchi
aeroplani, le automobili, i suoi pensieri, i luoghi dove abitava, la sua persona e l’uso che
faceva del suo denaro. Occultava grossi segreti, come le bustarelle da centomila dollari,
in contanti, per un Presidente o le cose di poco conto come il nome del suo fornitore di
torta di mele. Ha tenuto nascosto in Australia un detective della California, pagandogli,
per anni, lo stipendio mensile di mille dollari per evitare che nessuno sapesse ciò che
aveva fatto per lui.
Non rivelava i motivi delle sue azioni, in modo che neppure le persone che gli erano più
vicine sapessero ciò che faceva e perché. Oggi, in un’epoca che si distingue per la
facilità con cui ognuno parla di sé e rivela i fatti propri mettendo in mostra ogni cosa
anche nelle trasmissioni televisive (Amici, Grande Fratello, Uomini e Donne), lui
riteneva giusto celare tutto.
Soprattutto nascondeva se stesso. Lo ha fatto così bene che nel 1970 un truffatore di
nome Clifford Irving è riuscito a fabbricare un suo Hughes fittizio con ritagli di giornali,
VI
brani da memorie di altri autori, grandi pezzi di pura fantasia e vendere, per quasi un
milione di dollari, l’autobiografia di un fantoccio a un editore. Che quel finto Hughes, in
quegli anni, sia stato giudicato autentico, sia dalla casa editrice McGraw-Hill, sia dai
direttori della rivista Time, è una prova di più della mancanza di notizie sul vero
Hughes.
Quando dopo la seconda guerra mondiale, Hughes era riuscito a evitare un’inchiesta
promossa da una commissione del Congresso Americano, c’era stato un movimento, di
breve durata per la candidatura di Hughes alla presidenza degli Stati Uniti, mentre egli
in segreto corrompeva uomini politici e alti funzionari governativi.
Ho trovato, inoltre, che in alcuni documenti vi era la tendenza a vedere corruzione
ovunque lo si raffigurasse. La sua immagine pareva essere quella di un gigantesco
burattinaio che manovrava nell’ombra il suo e altri Paesi.
In un saggio, edito ai suoi tempi, intitolato “Una puttana di alto o di basso bordo”, lo
scrittore Norman Mailer dice che se Hughes non fosse il “padrone” della CIA ne era
perlomeno il principale agente. Mailer scrive:
“nessuno era in grado di sapere e nessuno poteva saperlo, se quanto faceva la CIA
era parte del suo operato (di Hughes) o quanto del suo operato era governato dalla
CIA. Anzi: è mai esistito un uomo di nome Hughes al centro di tutta la faccenda,
oppure si tratta di un comitato speciale?”
Mailer era giunto alla conclusione che una persona viva di nome Hughes non esisteva.
Altri pensavano che Howard Hughes era morto da tempo.
Walter Kane, che per anni aveva lavorato alle dipendenze di Hughes, riferendosi agli
ultimi anni di vita “dell’aviatore” ha scritto:
“Hughes è l’unico uomo che io abbia mai conosciuto che ha dovuto morire
per dimostrare che era stato vivo”
Molte cose che circolavano negli anni del suo ritiro dalla vita pubblica erano un
involontario sottoprodotto della Macchina dell’Occultamento impiantata da Hughes,
così il vuoto creato dall’ignoranza dei fatti reali si riempiva di fantasie. La segretezza
che circondava Hughes creava miti i quali a loro volta ne creavano altri.
Ciò che non si vede e che non si conosce affascina e spaventa tanto che in quegli anni la
gente credeva che lo Hughes degli ultimi anni che nessuno era più riuscito a vedere, non
poteva essere altro che un mostro.
Ma Hughes non era un mostro. Semplicemente si proteggeva da un “disturbo”... quello
che il Dottor Raymond Fowler presidente Dell’APA (American Psycological
Association) con cattedra all’Università dell’Alabama, diagnosticò dopo la morte di
Hughes come DOC (Obsessive Compulsive Disorder).
Nel concludere questa introduzione, preciso che quanto descritto nella presente tesi è
conforme alla realtà, ho tralasciato le fantasie popolari e le leggende su Hughes che non
hanno trovato un riscontro o una testimonianza in merito.
VII
CAPITOLO 1- BIOGRAFIA UFFICIALE
Howard Robard Hughes Jr, nacque il 24 dicembre 1905 e morì in volo il 5 aprile 1976.
Fu un aviatore americano, ingegnere, progettista, industriale, produttore cinematografico,
regista, filantropo e una delle persone più ricche del mondo. L’idea generale per cui egli è
famoso è molto riduttiva e si riferisce quasi esclusivamente ai diversi record mondiali di
velocità aerea e di periplo del globo, per aver ideato, progettato e costruito diversi
aeroplani tra i quali, lo Hughes H-1 Racer e l’H-4 Hercules (comunemente noto come
Spruce Goose), per aver inoltre, prodotto diretto e girato i più famosi film dell’epoca quali
Hell's Angels (le cui spettacolari riprese aeree sono considerate ancora oggi insuperate),
Scarface e The Outlaw (Il mio corpo ti scalderà), e per l’aver creato la prima linea aerea
intercontinentale, la Trans World Airlines (TWA); .... ma Hughes non era solo questo.
Howard Hughes fu un’iconica figura del ventesimo secolo, non solo per i suoi successi
professionali, ma anche per il suo autodistruttivo eccentrico comportamento negli ultimi
anni di vita. Nonostante i suoi attacchi fobici e la sofferenza per il disturbo ossessivo
compulsivo, Hughes è considerato da molti come una delle menti più brillanti che
l'America abbia mai avuto, oltre che uno dei più bravi aviatori che siano mai esistiti.
Fu sposato due volte. Dal 1925 al 1929 con Ella Rice. E dal 1957 al 1971 con l’attrice
Jane Peters. Inoltre Terry Moore (presunta moglie) ha dichiarato di essere stata sposata con
1
Hughes dal 1949 al 1976 e di aver avuto da lui una bambina che morì dopo 12 ore dalla
nascita. Howard Hughes il 7 agosto 1939 ha ricevuto dal Congresso Americano, la
Medaglia D’Oro.
Il luogo di nascita di Hughes è contestato da varie fonti, come sia Humble, oppure
Houston, in Texas. Hughes ha affermato che il suo compleanno era la vigilia di Natale,
anche se alcuni biografi discutono sulla sua esatta data di nascita, che fanno risalire al 24
settembre. I suoi genitori erano Stone Allene Gano Hughes (una discendente di Caterina di
Valois), e R. Howard Hughes Sr. che diventò ricco e famoso per aver brevettato uno
speciale apparecchio per le trivellatrici nell’estrazione del petrolio in luoghi
precedentemente inaccessibili. R. Howard Hughes Sr. fondò la Hughes Tool Company nel
1909 per commercializzare questa particolare invenzione.
Howard Hughes Jr. è cresciuto sotto la forte influenza della madre, che era ossessionata
dal proteggere il figlio dai germi e dalle malattie. Da suo padre, Howard ereditò l’interesse
per la meccanica e l’ingegneria.
All’età di 11 anni Howard progettò a Houston il primo sistema di trasmissione wireless e
a 12 anni venne fotografato nel giornale locale come il primo ragazzo a Houston per avere
ideato una bicicletta con motore e averla costruita con pezzi meccanici presi dalla fabbrica
di suo padre. Fu uno studente mediocre ma portato per la matematica e appassionato di
aeronautica, tanto che a 14 anni prese lezioni di volo e si iscrisse ai corsi di ingegneria. Ne
restò affascinato tanto che dichiarò al padre che avrebbe voluto sapere tutto sul volo e che
da grande avrebbe fatto l’aviatore.
La madre Allene Hughes morì nel marzo del 1922 per complicazioni sopraggiunte nel
corso di una seconda gravidanza. Nel gennaio 1924 morì anche il padre Howard Hughes Sr.
a causa di un attacco di cuore.
Le loro morti sembrano aver ispirato Howard a includere tra i suoi progetti futuri, la
creazione di un laboratorio di ricerca medica, l’Howard Hughes Medical Institute che vide
la realizzazione nel 1953; infatti già a 21 anni, Hughes aveva scritto che tutti i suoi averi
sarebbero andati alla ricerca scientifica.
Alla morte dei genitori, Hughes ereditò il 75% delle proprietà familiari, e solo al
compimento del suo diciannovesimo anno fù dichiarato dal Tribunale un minore
emancipato e ciò gli permise di assumere il pieno controllo della sua eredità.
Hughes lasciò la Rice University poco dopo la morte del padre e nel giugno 1925 si
sposò con una sua ex compagna di scuola, Ella Rice, trasferendosi a Hollywood, dove
sperava di farsi un nome nella realizzazione di film cinematografici.
2
1- Il cinema
Un giorno, lo zio di Howard, Rupert, piccolo produttore e scrittore di Houston portò il
giovane Howard su un “set” ad Hollywood. Howard ne restò meravigliato e affascinato;
come egli stesso ha scritto: aveva provato lo stesso entusiasmo del volo; decise così di
diventare anche un famoso produttore cinematografico.
All’inizio della sua “performance hoollywoodiana” Hughes è stato bollato dagli addetti
ai lavori come il figlio di un uomo ricco. Tuttavia, i suoi primi due film prodotti:
Everybody's (1927) e Two Arabian Knights (1928), sono stati dei piccoli successi
finanziari, vincendo l’Academy Award come miglior regista.
Nel 1928 produsse The Racket e nel 1931 The Front Page che ricevettero la nomination
all’Oscar. Sempre nel 1931 Hughes investì l’allora inaudita cifra di 3 milioni e 800 mila
dollari del proprio denaro per produrre Hell's Angels, un film epico interamente dedicato al
mondo dell’aviazione, che in definitiva, divenne il kolossal dell’epoca. La trama racconta
di due fratelli americani, uno coraggioso e l'altro vigliacco che si arruolano come piloti allo
scoppio della guerra 1914-18 nella Royal Fighting Corps. Inviati sul fronte francese
incontrano la donna inglese di cui entrambi s'erano innamorati. Entrambi muoiono.
Il film fu cominciato nel 1927 con la regia di J. Whale, ma venne successivamente
completato da Hughes stesso. Le riprese continuarono fino al 1929. Il negativo girato
ammontò a 560 ore, record tuttora imbattuto. La produzione del film è stata lunga e
particolarmente problematica, infatti, Hughes per le scene aree pretese di usare veri
aeroplani e non modellini e alcune scene vennero girate oltre 90 volte perchè Hughes non
era mai contento dei risultati ottenuti. Dopo aver quasi ultimato il film si rese conto che
girare nelle giornate di cielo azzurro non rendeva l'idea del moto veloce degli aerei, quindi
tenne fermo il set pagando l'affitto di 40 aeroplani della prima guerra mondiale per 8 mesi
e poi rigirò tutte le scene aeree in presenza di nuvole (per aumentare l'effetto della velocità).
Dopo aver speso circa due milioni di dollari rimase affascinato dall'avvento del sonoro e
quindi scelse di rigirare il tutto con la giovanissima J. Harlow al posto di Greta Nissen,
scartata per il suo accento norvegese; infine, Hughes non contento del risultato, scelse di
procedere alla colorazione artificiale della pellicola. Il 40% del materiale montato fu
colorato artigianalmente, ma circolò in copie in bianconero fino al 1989 quando fu
restaurato. Era una battuta diffusa all'epoca dire:
3
"Howard Hughes avrebbe speso meno finanziando una guerra vera".
All’uscita, il film ebbe un successo strepitoso, incassando allora 8 milioni di dollari
equivalenti a 90 milioni di dollari del 2006. Ancora oggi è insuperabile la grandiosità
spettacolare delle sequenze aeree e fantastica è la scena dell’abbattimento del dirigibile
tedesco Zeppelin. La fotografia ebbe una nomination all'Oscar.
Successivamente Hughes produsse il mitico Scarface (1931) ispirato alla vita di Al
Capone, film violento come mai nessun film era mai stato fino ad allora, ma con grande
spregiudicatezza (rispetto ai tempi) riùsci a farlo passare al vaglio della censura.
Il film divenne il capostipide del genere gangsteristico. Un altro grande successo fù il film
western Outlaw (1943) tradotto in italiano con il titolo Il mio corpo ti scalderà che fece
scalpore per la conturbante interpretazione dell'attrice Jane Russell per la quale Hughes ha
progettato uno speciale reggiseno (l’odierno push up); infatti in una delle sequenze più
spiritose Hughes (preoccupato dall'effetto visivo procurato dal prosperoso seno della
Russell) mostra un interessante grafico delle tensioni che il reggiseno avrebbe dovuto
sopportare per sostenerlo e spiega serio ai suoi tecnici:
“È tutta questione di meccanica, signori”
Hughes conducendo una vita abbastanza frenetica trascurava la moglie Ella Rice che
passava le giornate isolata in casa per intere settimane; la moglie rientrata a Houston chiese
il divorzio nel 1929. Nel frattempo Hughes diventava famoso nel mondo del cinema ed
aveva relazioni con le più conosciute dive del tempo tra cui Billie Dove, Bette Davis,
Ginger Rogers, Ava Gardner, Olivia de Havilland, Katharine Hepburn, Jean Harlow e
Gene Tierney*. La sua nomea era diventata quella del ricco e affascinante playboy.
*Con la Tierney, Hughes ha mantenuto un’amicizia privata per molti anni, anzi successivamente quando la
figlia della Tierney (Daria) nacque sorda e cieca a causa del morbillo tedesco contratto durante la gravidanza,
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Hughes si fece carico di pagare tutte le cure mediche. La Tierney ebbe gravi disturbi psicologici
evidenziando un disturbo bipolare e fu sottoposta a diversi interventi psichiatrici di elettroschoc nei
manicomi dell’epoca, ma ella non dimenticò mai gli atti di bontà di Hughes e lo citò nella sua biografia.
Gli ultimi due film prodotti da Hughes (The Conqueror) (1956) e (Jet Pilot) (1957)
furono considerati non all’altezza della fama raggiunta, nonostante le magnifiche scene
aeree, questo perchè l’attore John Waine non risultò accettato dalla critica per la parte
assegnata.
Il 12 gennaio 1957 Hughes sposò l'attrice Jean Peters, che aveva conosciuto a
Hollywood. Il suo secondo matrimonio, però, è stato turbato dal fatto che per la maggior
parte del tempo il contatto tra i due era esclusivamente telefonico.
Dopo gli esordi iniziali, le realizzazioni di Hughes nel mondo del cinema furono le
seguenti:
Come regista:
ξ Gli angeli dell'inferno (Hell's Angels) (1930)
ξ Il mio corpo ti scalderà (The Outlaw) (1943)
Come sceneggiatore:
ξ Il suo tipo di donna (His Kind of Woman) (1951)
Come produttore:
ξ Swell Hogan (1926)
ξ Everybody's Acting (1926)
ξ Two Arabian Knights (1927)
ξ The Mating Call (1928)
ξ Gli angeli dell'inferno (Hell's Angels) (1930)
ξ The Front Page (1931)
ξ The Age for Love (1931)
ξ Cock of the Air (1932)
ξ Il coraggio della paura (Sky Devils) (1932)
ξ Lo sfregiato (Scarface) (1932), regia di Howard Hawks
ξ Il mio corpo ti scalderà (The Outlaw) (1943)
ξ Tragico oriente (Behind the Rising Sun) (1943)
ξ Meglio un mercoledì da leone (The Sin of Harold Diddlebock) (1947)
ξ Il tatuaggio misterioso (The Tattooed Stranger) (1950)
ξ La vendicatrice (Vendetta) (1950)
ξ Il suo tipo di donna (His Kind of Woman) (1951)
ξ The Whip Hand (1951)
ξ Quattro ragazze all'abbordaggio (Two Tickets to Broadway) (1951)
ξ La città del piacere (The Las Vegas Story) (1952)
ξ L'avventuriero di Macao (Macao) (1952)
ξ Duello sulla Sierra Madre (Second Chance) (1953)
ξ Louisiana Territory (1953)
ξ La linea francese (The French Line) (1954)
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ξ Il tesoro sommerso (Underwater!) (1955)
ξ Il figlio di Sinbad (Son of Sinbad) (1955)
ξ Il conquistatore (The Conqueror) (1956)
ξ Il pilota razzo e la bella siberiana (Jet Pilot) (1957)
Nonostante tutto, Hughes si vide spesso preclusa la corsa all’Oscar a causa dei dissapori
con diversi membri della MPAA (Motion Picture Association of America).
2 - La RKO
La RKO o Radio Picture fu una celebre casa di produzione e distribuzione cinematografica
statunitense. RKO è l'acronimo di Radio Keith Orpheum. La RKO è universalmente
conosciuta per il logo d’apertura dei film; il globo terrestre rotante con l'antenna radio che
emette in codice morse le parole:
V V V V An RKO Radio Picture V V V V,
dove la lettera V rappresenta probabilmente la parola Victory, mentre il logo di chiusura
dei film è rappresentato da un triangolo attraversato da una saetta.
Nel periodo d'oro di Hollywood, tra gli anni trenta e gli anni cinquanta, la RKO faceva
parte del gruppo delle cinque “major” (comunemente noto come The Big Five) insieme a
Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Paramount, Warner Bros. e 20th Century Fox. Le “mini-
major” invece erano Columbia, Universal e United Artists, le cosiddette “Little Three”,
che occupavano un posto di secondo piano, poiché, non avendo proprie sale
cinematografiche, non controllavano tutto il ciclo produttivo cinematografico costituito
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dalla produzione, dalla distribuzione e dall'esibizione ovvero l'esercizio di sale
cinematografiche, che era monopolio esclusivo del gruppo delle cinque “major”.
La compagnia Radio-Keith-Orpheum Corporation venne fondata nel mese di ottobre del
1928 a seguito della fusione tra una divisione della RCA, la KAO una compagnia
proprietaria della più grande catena di teatri e di sale cinematografiche del nord America, e
la società di produzione e distribuzione cinematografica FBO (Film Booking Offices of
America) di proprietà di Joseph P. Kennedy (banchiere e imprenditore, padre del
successivo presidente USA)*
*Rosemary Kennedy, Una dei nove figli di Joseph P. Kennedy e sorella di John Fitzgerald Kennedy, all'età
di 22 anni fu sottoposta alla lobotomia, quando suo padre si lamentò con i medici degli sbalzi d’umore della
figlia e dell'interesse che lei aveva per i ragazzi. Il padre, inoltre, nascose l'operazione al resto della famiglia.
L'intervento in sé produsse gli effetti desiderati, ma ridusse Rosemary ad uno stadio cerebralmente infantile,
divenne incontinente e trascorreva ore a fissare le pareti. Le sue abilità verbali si ridussero a parole senza
senso. Sua sorella Eunice Kennedy Shriver fondò nel 1968 la "Special Olympics" in suo onore, una
fondazione di aiuto per pazienti psichiatrici.
Dopo diverse vicissitudini tra cui l’acquisizione del colosso cinematografico francese
Pathè, e le difficoltà economiche intervenute relativamente al periodo di crisi economica
seguita al tracollo della borsa americana del 1929, le varie società del gruppo: RKO Radio
Pictures inc., RKO Distributing corp., RKO Productions inc., RKO Studios, RKO Pathè
vennero riorganizzate ed accorpate confluendo nella controllata RKO Radio Pictures inc.
Nei primi anni di attività la RKO Radio Pictures, inc. commercializzava i propri film e le
distribuzioni con i marchi di servizio "RKO Radio Pictures" e "an RKO Radio Picture".
Negli anni trenta, la RKO produceva circa quaranta pellicole l’anno, e aveva siglato un
importante contratto di distribuzione con la Walt Disney Productions nel 1936, durato poi
fino al 1954. La RKO nel periodo di massima espansione poteva contare su cinque
importanti impianti per la produzione cinematografica costituiti da teatri di posa e set per le
riprese esterne, possedeva una tra le più importanti catene di sale cinematografiche
composta da 101 cinema comprese le prestigiose sale come il Roxy Theater e l'RKO
Palace a New York o l'RKO Pantages a Los Angeles, quest'ultimo venne usato spesso negli
anni cinquanta quale sede della cerimonia di assegnazione degli Oscar. L'RKO Building
invece è uno dei grattacieli in stile Art Deco del Rockefeller Center di New York costruito
nel 1931-33 e famoso per alcune immagini, ancora oggi usate come poster in bianco e nero,
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che riprendono gli operai impegnati nella costruzione dell' RKO Building durante una
pausa mentre sono seduti o distesi su una trave di acciaio sospesa nell'aria.
Nel 1948, la maggioranza del pacchetto azionario della RKO fu acquistata da Howard
Hughes che concluse il suo rapporto nel 1955 vendendo l'azienda alla General Tire and
Rubber Company per 25 milioni di dollari. Hughes mantenne i diritti per le foto che aveva
prodotto personalmente, comprese quelle effettuate per la RKO. Egli ha inoltre mantenuto
il contratto con Jane Russell. Per Howard Hughes, con la vendita della RKO si è chiuso il
periodo del suo impegno per il cinema dopo 25 anni di coinvolgimento. In tre decenni
d’attività della RKO, Hughes fu l’unico individuo ad essere quasi proprietario unico di uno
studio di Hollywood. Durante questo periodo, la catena di sale cinematografiche fu ceduta
a causa dell'antitrust; gli studi passarono alla proprietà della Paramount Pictures, Inc
fondendosi con il circuito Century, prima di essere interamente assorbita dalla Cineplex
Odeon. Alcuni accusarono Hughes di cattiva gestione, ovvero di essersi interessato poco
alla RKO perchè impegnato nella produzione di aeromobili durante gli anni della guerra di
Corea, oltre agli interessi TWA. Non ci sono conferme in merito, in ogni caso, resta il
fatto che con la vendita Hughes ha aumentato il suo patrimonio di 6,5 milioni di dollari e
negli anni precedenti alla sua cessione, la RKO gestiva la maggior copertura di
trasmissioni via etere tramite le maggiori emittenti tv e radiofoniche d’America.
Nel periodo di gestione di Hughes, la RKO divenne proprietaria delle seguenti stazioni:
Stazioni televisive:
Area di diffusione Stazione Anni di
gestione RKO
Attuale Affiliazione
New York City WOR-TV 9
oggi WWOR-TV
1952-87 affiliata a UPN - proprietà di News Corporation
(diventò My Network TV a settembre 2006)
Los Angeles KHJ-TV 9
oggi KCAL-TV
1950-88 stazione indipendente proprietà di CBS Corporation
Boston WNAC-TV 7
oggi WHDH-TV
1948-82 affiliata alla NBC - proprietà di Sunbeam Television
Windsor, Ontario -
Detroit
CKLW-TV 9
oggi CBET
1954-70 proprietà e gestione di Canadian Broadcasting
Corporation
Hartford
New Haven
WHCT-TV 18
oggi WUVN
1959-72 affiliata a Univision - proprietà di Entravision
Memphis WHBQ-TV 13 1953-90 proprietà e gestione della Fox Broadcasting Company
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