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Introduzione
I gitani fanno parte da circa sei secoli della società spagnola,
convivono a fianco dei payos, nome con il quale, essi identificano tutti
coloro che non sono gitanos.
Con questo lavoro, mi propongo di analizzare il percorso che li ha
portati oggi ad essere riconosciuti in Spagna, a partire dalla
Costituzione del 1978, come cittadini spagnoli a tutti gli effetti ed a
pieni diritti; nonostante questa vittoria importante, non si può parlare
di totale integrazione di questa minoranza etnica.
Nel primo capitolo si ripercorrerà il viaggio che li ha condotti fino
alla Spagna, ed in particolar modo all’Andalusia, si analizzeranno
quelle che sono le ipotesi riguardanti la loro origine, che risultano
essere ancora oggi avvolte nel mistero; si ripercorreranno i momenti
storici vissuti da questa popolazione, fino ad arrivare alla situazione
odierna.
Nel secondo capitolo si descriveranno invece quelle che sono tutte
le peculiarità di questa cultura, molto diversa da quella della società
nella quale vivono; si spiegherà l’importanza del linaje, del
fidanzamento, dei matrimoni, della loro abitudine peculiare di
indossare vestiti a pois per le festività e camice e grembiuli nella vita
di tutti i giorni. Si analizzerà il ruolo delle donne e degli uomini gitani
nella società odierna, si tratterà dell’importanza del concetto di
rispetto nei confronti delle donne insegnato sin dalla più tenera età, in
particolar modo, agli uomini. Si parlerà della rilevanza delle nascite e
6
dei figli, del valore particolare che essi attribuiscono alla morte, e si
spiegherà anche il ruolo che ha la magia in questa cultura.
Alla fine di questo secondo capitolo si parlerà del flamenco, che
oggi rende i gitani noti nel mondo; si analizzerà l’origine di questo
genere musicale, altrettanto misterioso, e si spiegherà come essi vi
entrarono in contatto e come lo modificarono. Il secondo capitolo si
concluderà spiegando che, nel corso della storia, i gitani hanno perso
la loro lingua originale: il romanì.
Nel terzo ed ultimo capitolo si cercherà di comprendere perché si
può parlare, allo stesso tempo, di emarginazione ed integrazione
gitana. Nella prima parte del capitolo si spiegherà il concetto generale
di emarginazione delle minoranze etniche, causata dalla diffusione di
stereotipi. Si arriverà poi a parlare della situazione dei gitani di
Spagna. Attraverso il libro ¿España racista? Voces payas sobre los
gitanos di Tomás Calvo Buezas, si arriverà a comprendere che una
delle cause di questa integrazione parziale è il razzismo. Nella
seconda parte del terzo ed ultimo capitolo, si tratterà invece,
dell’integrazione e del suo inizio, a partire dalla morte di Franco.
Dopo molti secoli, i gitani vivono in delle abitazioni con luce, gas ed
acqua corrente, tutti i bambini sono iscritti alle scuole elementari e la
maggior parte degli adulti ha un lavoro ed ha imparato a leggere ed a
scrivere.
La Fundación Secretariado Gitano ha un ruolo centrale nel
migliorare le condizioni di vita dei gitani; verranno riportate
all’interno di questo capitolo alcune iniziative che la FSG ha diretto,
come ad esempio Acceder, o Payo Today.
Si concluderà il capitolo con l’analisi di un elemento importante: i
gitani nelle università. Si tratta di circa l’uno o il due percento della
popolazione gitana, ma tra questo numero ridotto rientra una persona
che ho avuto la possibilità di conoscere: Jesús Heredia Carroza.
L’ultima parte di questo ultimo capitolo tratterà proprio di questo
7
giovane gitano di Siviglia. Si parlerà del suo impegno, della sua
famiglia e di quella che è la sua idea sul da farsi, oggi, alla luce di
questa integrazione parziale. Verrà spiegato appunto, attraverso le sue
parole, una possibile idea per accelerare l’integrazione della
minoranza alla quale, il giovane universitario stesso appartiene.
9
Capitolo primo
Dall’India alla Spagna: la storia ed il viaggio di un
popolo
I gitani sono da circa sei secoli parte integrante della società
spagnola e vivono fianco a fianco ai cittadini spagnoli, che essendo
‘non gitani’ vengono denominati dai primi payos
1
.
Sulla loro reale provenienza e sull’anno del loro arrivo in Spagna ci
sono ancora oggi molti dibattiti aperti. Quello che possiamo sapere sul
loro conto sono per lo più leggende ed ipotesi: c’è chi pensa che siano
i discendenti di coloro che hanno costruito i chiodi per la croce di
Cristo, chi li considera parte della stirpe degli ebrei che nel 1348
vennero accusati di aver diffuso la peste ed infine chi sostiene,
erroneamente, che essi siano originari dell’Egitto Minore e che è
dunque, dal termine Egyptanos, che è derivato il nome con il quale li
identifichiamo oggi: gitanos
2
.
La loro origine è stata scoperta attraverso degli studi fatti sulla
lingua antica: il romanì. Questa lingua originaria ha radici Indiane, ma
durante il viaggio che li ha condotti in Europa, è entrata in contatto
con varie realtà linguistiche che l’hanno necessariamente modificata
3
,
1
HERNÁNDEZ, R., ¿Que es un payo?
<http://rikardohj.wordpress.com/2013/02/23/que-es-un-payo/>.
[ultima consultazione:18/12/2014].
2
L’arrivo dei gitani in Europa: miti e leggende.
<https://gitansculture.wordpress.com/2012/01/22/larrivo-dei-gitani-in-europa-
miti-e-leggende> [ultima consultazione 18/12/2014].
3
HORAK, L., Los gitanos de España: Una historia de marginación y
10
anche perché si trattava di una lingua esclusivamente orale, non
scritta
4
.
Il 1415 è con tutta probabilità l’anno in cui i primi gitani giunsero
in Spagna, attraversando Francia e Pirenei; arrivarono in gruppi di non
più di cento persone ed ognuno guidato dal proprio Conde o Duque
5
.
I gitani si presentavano come pellegrini dell’Egitto Minore, espulsi
dai musulmani o messi in fuga da essi; inizialmente in Spagna erano i
benvenuti e venivano erroneamente chiamati Egyptanos
6
, venivano
visti con simpatia e i contadini commerciavano con loro, venivano
apprezzate le loro capacità artigianali ed il loro modo di saper
intrattenere e divertire
7
.
Ben presto, iniziarono le accuse contro il popolo gitano, passando
dalla diffidenza a vere e proprie denunce. Venivano accusati di “vivere
mendicando, rubando, truffando e praticando stregonerie, divinazioni
e altre cose indebite e disoneste”
8
, e quando i Re Cattolici avviarono
un lungo processo di repressione
9
, i gitani vennero considerati
responsabili di tutto quello che di negativo accadeva nel mondo, non
c’era posto per la minima tolleranza verso chi era diverso
10
.
I Re Cattolici volevano “ristabilire un potere unico e assoluto
politico, una religione, una lingua, una cultura e quindi un modo unico
di essere e di sentire”
11
e volevano farlo partendo dal ripristino di un
persecución,Languages, Bremen, 2011, p. 1.
4
SALES DE MAYO, F., QUINDALÉ, F., El Gitanismo: Historia, costumbres y
dialecto de los gitanos. Libreria de Victoriano Suarez, Madrid, 1870, p. 49.
5
Origenes del pueblo gitano.
<http://guide.supereva.it/spagna/interventi/2002/10/121850.shtml>[ultima
consultazione: 18/12/2014].
6
WEBER, A., Il viaggio musicale dei Gitani, dall’India all’Andalusia. Popoli&
Musiche, Milano, 2008, p. 103.
7
VEGA CORTÉS, A., Los gitanos en España.
<http://www.unionromani.org/histo.htm>. [ultima consultazione:19/12/2014].
8
WEBER, A., op.cit., p. 103.
9
Ibidem.
10
Accoglienza dei gitani in Europa: persecuzioni.
<http://gitansculture.wordpress.com/2012/02/13/accoglienza-dei-gitani-in-
europa-persecuzioni/> [ultima consultazione: 19/12/2014].
11
Ibidem.
11
concetto che era secondo loro indispensabile, quello di limpieza de
sangre, che si trasformò ben presto in una forma d’ossessione che
portò alla persecuzione tutti coloro che non erano cristiani o
conversos; in altre parole, tutti coloro che non accettavano di essere
fedeli cristiani. I primi ad essere perseguitati furono i Mori e gli Ebrei,
ma divennero ben presto loro vittime anche tutte le altre minoranze
etniche e pertanto anche i gitani
12
.
Nel 1499 si votò in Spagna la prima legge contro i gitani; i Re
Cattolici lanciarono loro un ultimatum: chi entro sessanta giorni di
tempo non trovava un impiego od un padrone a cui servire doveva
lasciare la Spagna, da questo momento in poi era, inoltre, anche
vietato loro di viaggiare in gruppo
13
.
Nel 1560 vi fu una nuova legge che questa volta vietava loro di
mantenere le proprie abitudini, i propri usi e costumi, e soprattutto il
proprio modo di vestire. Tutti coloro che non rispettavano queste leggi
venivano cacciati, perseguitati ed imprigionati. Qualche anno dopo
vennero obbligati a lavorare le terre incolte dei Mori e a darsi quindi
all’agricoltura. I loro insediamenti e le loro residenze vennero, molto
frequentemente, rase al suolo e venne vietato loro di sposarsi tra
gitani
14
.
Negli anni 1695, 1717 e 1746 alcune leggi mirarono a
sedentarizzarli con la forza
15
.
Gli anni che vanno dal 1747 al 1749 li videro protagonisti del più
penoso episodio vissuto da questo popolo: furono gli anni della retata
12
L’inquisizione spagnola.
<http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-1842.htm>[ultima
consultazione:19/12/2014].
13
Gitanos de España : localización, historia y costumbres de esta etnia europea.
<http://www.ikuska.com/europa/etnologia/pueblos/gitanos_espana.htm>[ultima
consultazione 19/12/2014].
14
Ibidem.
15
PASQUALINO, C., Dire il canto, I gitani falmencos dell’Andalusia, Meltemi
Gli argonauti, Roma, 2003, p. 29.