opzioni cartolarizzate. Tali caratteristiche, potrebbero far pensare ai Covered
Warrant, come ad un prodotto, utilizzabile esclusivamente, con finalità di
copertura dei rischi di portafoglio.
Con questa nostra analisi, invece, dimostreremo come, tale prodotto, sia più
proficuamente sfruttabile in veste di strumento speculativo, altamente
remunerativo, anche se, in certi casi, altamente rischioso.
Alla base dello sfruttamento dei Covered Warrant in quest’ottica, si pone il
prezzo, ossia il valore del prodotto stesso, che un buon investitore deve
conoscere.
Ecco, allora, che dedicheremo una parte della nostra analisi, al prezzo dei
Covered Warrant, individuando gli elementi che concorrono alla formazione di
questo valore, ed analizzando, uno ad uno, i coefficienti che definiscono i sui
movimenti.
L’analisi di questi coefficienti, detti greche, è fondamentale, al fine di poter
scegliere il prodotto il più possibile coerente, alle nostre aspettative di mercato,
ed al nostro profilo di rischio.
L’analisi del prezzo, verrà poi ulteriormente approfondita, cercando di
dimostrare, teoricamente ed empiricamente, la formula di Black & Scholes, ossia
la più utilizzata equazione, per la determinazione del prezzo, di Covered Warrant
e opzioni. In quest’ambito, sarà necessario concentrarsi, anche, sul concetto di
volatilità, distinguendo tra quella implicita, e quella storica.
Conclusa questa prima parte, che sarà dedicata esclusivamente allo studio del
prodotto Covered Warrant, cercheremo di affrontare quello che è il fulcro di
questo progetto, ossia dimostrare la possibilità di un utilizzo, dei Covered
Warrant, come strumento speculativo.
Inizialmente considereremo un aspetto fondamentale, di questo tipo di prodotto,
che è l’effetto leva, o Gearing, che, sostanzialmente, rappresenta il vantaggio che
posso ottenere, sfruttando i Covered Warrant, come alternativa all’investimento
diretto sul sottostante.
Successivamente, cercheremo di individuare alcune norme fondamentali, per la
scelta e la gestione di un portafoglio di Covered Warrant, in un’ottica
speculativa, concentrandoci, anche, sulle caratteristiche del mercato MCW,
recentemente riformato dalla Borsa Italiana S.p.A..
Sempre nell’ambito di un uso dei Covered Warrant, come mezzo di sfruttamento
delle condizioni di mercato, analizzeremo le principali strategie speculative,
realizzabili, sia con i soli Covered Warrant, sia attraverso una loro combinazione
con altri strumenti, come le opzioni.
Tali combinazioni, ci permettono di superare un limite fondamentale all’uso dei
Covered Warrant, ossia la impossibilità di una loro vendita allo scoperto, che ne
limita le possibilità speculative.
In conclusione faremo alcuni accenni alle strategie di arbitraggio, ed all’uso dello
strumento in operazioni di hedging, nelle quali l’impiego di Covered Warrant si
può rivelare molto utile.
Nell’ultimo capitolo, affronteremo un argomento che può sembrare isolato,
rispetto al resto della trattazione, ma che risulta di grande attualità, soprattutto
dopo la riforma dell’MCW, con la sua conseguente suddivisione in quattro
segmenti.
Tale divisione, ha aperto la strada ad un aumento del livello della concorrenza
nel mercato di questo prodotto, e, attraverso un questionario, cercheremo di
testare le impressioni, su tale evoluzione, dei principali emittenti, operanti sul
mercato italiano ed internazionale.
E’ questo, quindi, il percorso che tenteremo di seguire nel corso della trattazione,
cercando di integrare le analisi teoriche, con lo studio di casi reali, o di
simulazioni di mercato, che verranno inserite in appendice ai capitoli cui si
riferiscono.
PARTE PRIMA: lo strumento Covered Warrant
Capitolo I:
Descrizione delle caratteristiche tecniche dei Covered Warrant
I.1 Il mercato dei Covered Warrant: evoluzione e stato
attuale
Nel corso degli anni, soprattutto in Europa, si � manifestato un crescente
interesse, verso strumenti finanziari che soddisfino esigenze sempre pi�
sofisticate d'investitori alla ricerca di una migliore allocazione delle proprie
risorse finanziarie.
All�interno di questa considerazione, assume particolare importanza la
costituzione, nel 1994, del mercato Italiano dei Derivati (IDEM) che, oltre a
rappresentare un importante strumento di liquidit� del mercato borsistico a
disposizione degli investitori professionali, ha richiamato l�attenzione di una
consistente fascia di piccoli investitori verso i prodotti derivati.
Questo ha fatto si che, termini come Futures, Options, e, pi� recentemente,
Covered Warrant e altri, entrassero nel linguaggio comune anche di quegli
investitori individuali dotati di una maggiore cultura finanziaria.
L�aumento d'interesse attorno a questi strumenti ha anche accresciuto il bisogno
di informazioni e di conoscenze, senza le quali pu� risultare molto rischioso
accostarsi a questi prodotti di tipo derivato.
I dati raccolti dalla Borsa Italiana S.p.A.
1
ci confermano che, a partire proprio dal
1994, l�interesse degli investitori verso Futures e Options � cresciuto in maniera
vertiginosa, con incrementi, in certi casi, di gran lunga superiori al 100%.
Proprio questo clamoroso successo dei primi prodotti derivati ha spinto le
istituzioni finanziarie ad individuare nuovi strumenti, che, pur appartenendo tutti
alla categoria dei derivati, sono dotati di caratteristiche differenti gli uni dagli
altri, in modo da avvicinarsi il pi� possibile alle esigenze degli operatori. Tale
sforzo ha recentemente portato alla creazione di prodotti come i Covered
Warrant, che grande successo hanno avuto soprattutto presso gli investitori
1
Vedi Fig. 1, in cui si raffrontano i controvalori scambiati dei principali prodotti derivati con
quelli dei Covered Warrant, all�interno del mercato Italiano. Si consideri che, nella fig.1b, l�incremento
percentuale relativo ai C.W. tra il 1998 e il 1999, � solo teorico, in quanto si utilizza un dato non effettivo
relativo al 1998 in cui lo strumento � stato quotato solo nel secondo semestre. Tale dato ipotizza un
andamento degli scambi nel primo semestre analogo a quello rilevato nel secondo. (Dati reperiti in
www.borsaitalia.it sezione statistiche).
individuali.
I dati statistici ci confermano che, a partire dal 1998
2
, gli scambi con oggetto i
Covered Warrant hanno avuto un incremento molto rilevante, distogliendo
l�attenzione e l�interesse degli operatori dagli altri strumenti derivati tradizionali.
FIG. 1 CONFRONTO TRA I PRINCIPALI PRODOTTI DERIVATI ED I COVERED WARRANT
Fig 1.a: controvalori scambiati
ANNI gg. COVERED
WARRANT
FUTURES
Mib30+Midex
OPZIONI su
Mib30/Azioni
1994 *** (23)* 2.666,00 ***
1995 250 *** 87.122,00 (30)* 833,00
1996 253 *** 477.725,00 45.225,00
1997 251 *** 977.751,00 139.318,00
1998 253 2.392,00 979.568,66 294.317,00
1999 254 14.208,20 906.194,41 292.321,00
2000 254 32.116,30 984.568,00 382.597,00
2001 126 10.649,40 441.359,00 172.504,00
[*]:giorni effettivi considerati
Dati Borsa Italiana S.p.A.
Fig 1.b: variazioni percentuali annue
ANNI gg. COVERED
WARRANT
FUTURES
Mib30+Midex
OPZIONI su
Mib30/Azioni
1994 *** *** ***
1995 250 *** *** ***
1996 253 *** 448,34% ***
1997 251 *** 104,67% 208,05%
1998 253 *** 0,18% 111,25%
1999 254 260,13% -7,50% -0,68%
2000 254 126,0% 8,65% 30,9%
Dati Borsa Italiana S.p.A.
---------------------------------------------------------------------------------------
Questa sorta di scambio generazionale � risultato pi� marcato proprio nei
confronti delle Opzioni, cui i Covered Warrant si avvicinano dal punto di vista
tecnico. Tali prodotti, infatti, vengono definiti come Opzioni cartolarizzate che,
per�, presentano caratteristiche peculiari che li rendono pi� interessanti agli occhi
proprio degli investitori pi� piccoli, che sono attirati dal minore investimento
2
Anno in cui i Covered Warrant, in seguito al �Regolamento dei mercati organizzati e gestiti
dalla Borsa Italiana S.p.A., deliberato dall’Assemblea ordinaria della stessa l’11 nov. 1997 e ritenuto
dalla Consob (con delibera 11091 del 12/12/1997) idoneo ad assicurare la trasparenza del mercato,
l’ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori�, entrano a far parte del listino
ufficiale della borsa di Milano.
iniziale richiesto, dalle scadenze superiori e dalle perdite massime
predeterminate. Sono proprio queste differenze che, probabilmente, hanno
portato gli operatori a concentrare il proprio interesse pi� sui Covered Warrant
che non sulle Opzioni, spingendo le societ� emittenti ad incrementare di anno in
anno il numero di emissioni. Sul mercato Italiano, infatti, dal 1992, quando vi fu�
l�emissione del primo Covered Warrant
3
, il numero � rapidamente aumentato, nel
1999 si contavano oltre 900 emissioni, mentre all�inizio del 2001 si arrivava ad
un numero superiore ai 3500
4
Covered Warrant emessi.
Oltre che a questa pi� che esponenziale crescita del numero di emissioni si �
assistito, negli ultimi anni, anche ad una impressionante crescita del numero delle
societ� emittenti, passando dalla sola presenza di Citibank nel 1992, a ben 12
societ�
4
emittenti nel mercato Italiano all�inizio del 2001.
La suddivisione all�interno di questo mercato tra i diversi soggetti non �
sicuramente equa, infatti, nel contesto Italiano, pi� del 50% delle emissioni sono
realizzate da solo due societ�
5
, precisamente TradingLab di Unicredito e
Citibank. Acconto a queste, per�, ci sono poi una serie di altre societ� pi� o meno
presenti all�interno di questo mercato come Caboto, ABN-AMRO Bank, Soci�t�
G�n�rale, Credit Lyonnais ed altri, che stanno col tempo acquisendo quote di
mercato crescenti.
3
Era un Covered Warrant call e put sul cambio US$/Lit emesso da Citibank.
4
Fonte: CW ,inserto di MF , Anno XII, n�251 di Gioved� 14 dic. 2000, pag. 30.
5
Vedi Fig. 2, �Suddivisione del mercato Italiano dei C.W. per societ� emittente�, in cui vengono
rappresentate le quote di mercato controllate da ciascuna societ� alla fine del 2000.
Fonte: CW, inserto di MF.
Se spostiamo ora la nostra analisi dal mercato Italiano a quello internazionale, la
prima cosa che possiamo mettere in evidenza � che la diffusione di strumenti
come i Covered Warrant � sostanzialmente concentrata nell�Europa continentale,
relegando potenze finanziarie, come gli Stati Uniti e l�Inghilterra, nelle posizioni
di rincalzo all�interno di questo tipo di mercato.
Studi realizzati dal �International Warrants Institute� (Iwi)
6
, infatti, dimostrano
che tra i dieci Paesi al mondo che contano il maggior numero di emissioni di
Covered Warrant la maggior parte sono europei, e Paesi come Stati Uniti e
Giappone, risultano superati da Paesi come Svizzera, Austria e Svezia.
Alle stesse considerazioni si arriva analizzando l�ammontare del controvalore
scambiato a partire dal 1998, dove, anche in questo caso, l�egemonia risulta
essere completamente europea, con la sola Hong Kong che presenta valori in
linea con quelli europei.
6
Vedi Fig. 3 e Fig. 4. Nella prima sono rappresentati i controvalori scambiati in miliardi di Euro
dei dieci Paesi pi� importanti per quanto riguarda il mercato dei Covered Warrant; nella seconda lo stesso
scenario viene analizzato rispetto al numero di emissioni che in tali Paesi viene realizzato (International
Warrant Institute, “The world Warrant market”, n° 2, May 2001).
Fig. 2: Suddivisione del mercato Italiano dei
C.W. per emittente
IM I
2%
BNP Paribas
5%
Citibank
25%
Unicredito
Ita liano
28%
Banca Comm.
Ita l.
3%
Sociètè
Gènèrale
15%
Credit
Lyonnais
6%
Caboto
6%
ABN-AMRO
6%
Deutsche
Bank
1%
Dresdner Bank
1%
UBS
2%
ABN-AMRO IM I
BNP Paribas Caboto
Citibank Banca Comm. Ital.
Credit Lyonnais Deutsche Bank
Dresdner Bank Sociètè Gènèrale
UBS Unicredito Italiano
---------------------------------------------------------------------------------------
Questa situazione pu� risultare sorprendente se si considera che, un Paese come
gli Stati Uniti, in genere all�avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo dei
mercati finanziari, si trova nell�ultima posizione sia per controvalore scambiato,
sia per numero di emissioni. La ragione pu� essere ricercata nel fatto che, negli
Stati Uniti, i Covered Warrant faticano a trovare spazio perch� il mercato
Fig. 4: Paesi con il maggior n° di emissioni di C.W. al
57,5%
11,5%
9,5%
7,2%
2,2%
2,2%
2,1%
1,9%
1,8%
1,6%
0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0%
Germania
Svizzera
Francia
Italia
Lussenburgo
Austria
Australia
Belgio
Olanda
Svezia
Fig. 3 (Dati Iwi -International warrants institute)
Germania 46,0 43,7 83,3
Svizzera 38,0 34,0 42,1
Italia 2,4 14,2 30,9
Hong Kong 10,0 12,0 22,3
Francia 0,7 1,7 3,2
Australia 1,9 2,0 1,7
Paese
2000
anno
1998
anno
1999
anno
Controvalore scambiato
(dati in miliardi di euro)
regolamentato delle Opzioni risulta essere molto sviluppato, ed ormai ben
conosciuto dal pubblico.
Nonostante questa situazione, le banche statunitensi, non si sono certo fatte
scappare la possibilit� di business collegata al mercato dei Covered Warrant,
quindi, non essendoci per le ragioni viste prima un mercato interno, questi istituti
hanno rivolto la loro attenzione all�estero, dove questi prodotti risultano pi�
adeguati alle esigenze degli investitori. Si � infatti rilevato come, tra tutte le
societ� emittenti, il posto d�onore spetti a Citibank (banca U.S.A.) che da sola
controlla quasi il 18% di tutte le emissioni realizzate nel mondo.
7
Fonte: International Warrant Istitute -Iwi-
---------------------------------------------------------------------------------------
7
Vedi Fig. 5 in cui si rappresenta come il mercato mondiale dei Covered Warrant sia suddiviso
tra le diverse societ� emittenti. (CW, inserto di MF, Anno XII, n° 234 di Giovedì 30 nov. 2000, pag. 22).
Fig. 5: Suddivisione del mercato mondiale dei C.W. per emittenti
17,9%
12,8%
10,4%
6,4%
5,3%
5,0%
4,7%
3,9%
3,9%
3,5%
2,7%
2,4%
2,0%
1,6%
1,4%
1,3%
1,3%
1,2%
1,0%
1,0%
10,5%
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0%
Cit ibank
Société Générale
UBS
Gol dman Sachs
BNP Paribas
Commerzbank
Crédit Lyonnais
Lehman Brothers
Deutsche Bank
Dresdner Bank
DG Bank
Trinkaus & Burkhardt
WestLB
Merrill Lynch
CSFB
Centro Bank
Unicredi to
Sal . Oppenheim
Hypovereinsbank
ABN Amro
Al t re
L�estromissione, quindi, degli Stati Uniti dal mercato dei Covered Warrant
risulta essere solo apparente, e legata alle diverse caratteristiche degli investitori
statunitensi rispetto agli europei.
Tornando all�analisi di quello che � il centro del mercato dei Covered Warrant,
l�Europa, si evidenzia come al primo posto, sia per numero di emissioni che per
controvalore scambiato, si trovi la Germania, Paese in cui in pratica sono nati tali
prodotti, in cui hanno avuto molta fortuna e sono stati al centro dell�interesse sia
degli operatori che delle istituzioni bancarie, tanto che, tra i sottostanti che
appaiono pi� spesso nelle emissioni, ben 6.059 sono rappresentati da azioni o
indici tedeschi, contro i 4.083 dei titoli o indici U.S.A.. Concentrando, poi,
l�attenzione sui soli indici, rileviamo come il DAX tedesco risulti essere di gran
lunga pi� presente del Dow Jones Eurostoxx 50 (832 per il primo contro i 342 del
secondo)
8
.
Fonte: International Warrant Istitute -Iwi-
---------------------------------------------------------------------------------------
8
Vedi Fig. 6 e Fig. 7. Nella prima � stilata una classifica dei sottostanti pi� utilizzati nelle
emissioni di Covered Warrant per Paese d'appartenenza; nella seconda, l�analisi, si concentra sui soli
indici azionari che caratterizzano le borse mondiali. (CW, inserto di MF, Anno XII, n° 234 di Giovedì 30
nov. 2000, pag.22).
Fig. 6: Sottostanti più usati nelle emissioni per
Paese di appartenenza
6.059
4.083
1.838
1.676
1.331
1.262
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000
Tedeschi
Americani
Italiani
Giapponesi
Francesi
Svizzeri
Fonte: International Warrant Istitute -Iwi-
---------------------------------------------------------------------------------------
Questa maggiore concentrazione del mercato all�interno del territorio tedesco,
pu� essere probabilmente spiegata facendo riferimento al fatto che, gli operatori
tedeschi, risultano essere pi� tecnici di quelli degli altri Paesi proprio perch� in
quei luoghi il prodotto � nato, si � sviluppato prima, ed � maggiormente
conosciuto.
Per questo motivo le prospettive di sviluppo del mercato dei Covered Warrant in
Paesi come l�Italia, la Spagna o la Francia sono molto elevate. Il nostro Paese,
infatti, occupa gi� un ottimo quarto posto per numero di emissioni, ed addirittura
un terzo posto per controvalore scambiato. Considerando che � tuttora in atto, nel
nostro Paese, una massiccia operazione di educazione dei risparmiatori alla
comprensione di questi strumenti, possiamo pensare che la loro diffusione
continuer� a crescere, assieme alla conoscenza relativa allo strumento stesso.
La stessa situazione italiana la possiamo ritrovare in Francia e in Spagna, dove le
stesse societ� emittenti si stanno facendo carico di realizzare campagne educative
attorno a questi prodotti.
Le prospettive future, quindi, sia a livello mondiale sia a livello italiano, non
possono che essere di crescita, come numero di emissioni, come numero di
societ� interessate alle emissione e come controvalore scambiato, che rappresenta
proprio il grado di accoglienza e di gradimento degli investitori. Per supportare
tale crescita, � necessario anche prevedere adeguate normative che garantiscano
trasparenza e sicurezza per gli investitori. Proprio in questo ambito, l�Italia, si sta
muovendo rapidamente, infatti, nell�ultimo regolamento deliberato dalla Borsa
Fig. 7: Indici più utilizzati nelle emissioni di C.W .
832
342
308
305
263
0 200 400 600 800 1000
DAX
Dow Jones Eurostoxx 50
Nikkei 225
CAC 40
S&P 500
Italiana S.p.A., si prevede l�istituzione del MCW, ossia il mercato telematico dei
Covered Warrant
9
.
I.2 Definizioni e caratteristiche fondamentali dei
Covered Warrant
Secondo quanto stabilito dalla Borsa Italiana S.p.A., i Covered Warrant sono
definiti come �strumenti finanziari, diversi dai Warrant, che conferiscono la
facolt� di acquistare e/o vendere, alla o entro la data di scadenza, un certo
quantitativo di attivit� sottostante ad un prezzo prestabilito ovvero, nel caso di
contratti per i quali � prevista una liquidazione monetaria, di incassare una
somma di denaro determinata come differenza tra il prezzo di liquidazione
dell�attivit� sottostante e il prezzo di esercizio (per i call), ovvero come
differenza tra il prezzo di esercizio e il prezzo di liquidazione dell�attivit�
sottostante (per i put)�.
10
Gi� nella definizione, quindi, viene messa in risalto la duplice tipologia di
esercizio che caratterizza tale strumento, ossia la consegna fisica del sottostante,
oppure la liquidazione monetaria.
Cercando d'approfondire alcuni aspetti di questa definizione, lo stesso documento
della Borsa Italiana S.p.A. concentra la propria attenzione su due elementi
fondamentali quali l�emittente e il sottostante.
I principali soggetti che hanno la facolt� di emettere Covered Warrant quotabili
in borsa risultano essere:
(a) societ� o enti, nazionali o esteri, sottoposti a vigilanza prudenziale da parte di
un organo di controllo (es. la CONSOB);
(b) stati o enti sovranazionali;
(c) societ� o enti garantiti da un soggetto appartenente ad una delle categorie
precedenti.
9
Per maggiori approfondimenti sulle caratteristiche e sul funzionamento del MCW vedi cap. II
par.4.
10
Definizione riportata nell�art. 2.2.14 par. 1 del “Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti
dalla Borsa Italiana S.p.A., deliberato dalle assemblee del 19/4/2000 e del 26/7/2000, approvato dalla
CONSOB con le delibere n.° 12687 del 26/7/2000 e n.° 12744 del 5/9/2000, entrato in vigore
l’11/10/2000”.
In ogni caso, ognuno di questi soggetti, si assume l�onere di far fronte alle
prestazioni implicite nel titolo, e dovr� quindi possedere determinati requisiti che
ne garantiscano la solvibilit�. Tali requisiti sono riferiti al patrimonio di
vigilanza, ai sistemi di gestione e controllo dei rischi, nonch� alla pubblicit� e
revisione del bilancio.
11
Per quanto riguarda l�attivit� sottostante cui il Covered Warrant si riferisce,
possiamo configurare diverse fattispeci, anche se, in generale, possiamo dire che
sono emessi da soggetti diversi ed indipendenti rispetto a quelli che emettono
l�attivit� sottostante. La Borsa Italiana S.p.A., in particolare, identifica cinque
tipologie di attivit� sottostante, non precludendosi per� la possibilit� di quotare
dei Covered Warrant emessi su sottostanti diversi, sempre che siano rispettate
determinate condizioni.
Le cinque categorie di attivit� sottostante sono:
1) titoli di stato negoziati in mercati regolamentati che abbiano elevata liquidit�;
2) tassi di interesse, ufficiali o generalmente utilizzati sul mercato dei capitali,
non manipolabili e caratterizzati da trasparenza di rilevazione e diffusione;
3) azioni di emittenti diversi dall�emittente dei Covered Warrant, quotati sulla
borsa italiana o su una estera
12
, che abbiano elevata liquidit�;
4) valute, con parit� di cambio rilevata con continuit�;
5) indici o panieri di indici, relativi alle attivit� suesposte, caratterizzati da
notoriet� e trasparenza nei metodi di calcolo e diffusione.
11
Il particolare dei requisiti minimi richiesti alle societ� emittenti viene indicato nell�art. 2.2.15
paragrafi 3/4/5 del �Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A.” (vedi nota
10).
12
In caso di azioni quotate su di una borsa estera � necessario che, chi emette il Covered
Warrant, dimostri che gli emittenti delle azioni siano soggetti ad una disciplina relativa alla informativa
verso il pubblico equivalente rispetto a quella italiana. Inoltre deve accertarsi che siano rese disponibili, in
Italia, tutte le informazioni rilevanti rese pubbliche all�estero dalla societ� emittente l�attivit� sottostante
(art.li 2.2.16 e 2.2.17 del “Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A.”
(vedi nota 10)).