Introduzione
8
Ogni strumento virtuale si occupa di un singolo strumento reale o
dispositivo, aumentandone le capacità operazionali e di acquisizione. Ad
ognuno di essi é abbinato un valore di priorità, di esecuzione, in base
all’importanza dell’apparecchiatura controllata (unità strategica) e dei
dati da acquisire. Inoltre gli strumenti virtuali possono comunicare fra di
loro, scambiandosi le informazioni utili per l’elaborazione dei dati e la
regolazione di diverse grandezze caratteristiche della galleria del vento.
A questa serie di programmi sovrintende il programma chiamato
Direttore Strumenti che ha il compito di gestire la comunicazione e la
registrazione dei dati fra tutti gli strumenti attivi.
Lo sviluppo di questo sistema di integrazione vuole portare notevoli
vantaggi alla realizzazione delle prove in galleria del vento come la
riduzione del tempo di prova, l’eliminazione di tempi morti dovuti alle
difficoltà di controllo delle apparecchiature, la ripetizione fedele di
particolari test per poter effettuare confronti, la creazione di nuove
tipologie di prova.
Gli obiettivi da raggiungere sono elencati per esteso nel Capitolo I.
La piattaforma di sviluppo, caratteristiche dei calcolatori e linguaggi di
programmazione, é descritta nel Capitolo II.
I Capitoli dal III al XIII contengono la descrizione della struttura
generale del progetto, di tutti gli strumenti virtuali creati e dei dispositivi
da loro controllati.
Le prospettive di ampliamenti al sistema e le conclusioni sul lavoro svolto
sono contenute nel Capitolo XIV.
9
Capitolo I
OBIETTIVI
Particolare dello spaccato dell’impianto della galleria del vento della Ferrari SpA
1 - Nozzle 5 - Banco a Rulli 8 - Vent. Gas di Scarico
2 - Ventilatore Principale 6 - Bilancia 10 - Sala Controllo
7 - Simulazione Solare
Obiettivi
10
L’impianto della galleria del vento climatizzata é costituito da un diverso
numero di macchine e apparecchiature utilizzate per le regolazioni e
l’acquisizione dei dati. Tutti questi strumenti funzionano in modo isolato,
senza poter interagire fra di loro; inoltre non prevedono l’elaborazione e
la registrazione dei dati rilevati.
Per il numero di strumenti interessati, durante una prova, occorre che
più persone si occupino della supervisione e del controllo.
Per questi motivi si é resa necessaria la progettazione di un sistema di
controllo innovativo, hardware e software, capace di coordinare il
funzionamento degli strumenti, aumentandone le capacità di
acquisizione, operazionali e computazionali. Inoltre era desiderio capire i
vantaggi (efficienza, affidabilità, rapidità di acquisizione, risparmio di
tempo e di personale) portati da un’operazione d’integrazione di questo
tipo senza un totale rinnovo dell’impianto, cioè utilizzando i mezzi
informatici e gli strumenti già esistenti.
La progettazione di tale sistema deve tenere conto dei diversi modi
d’impiego degli strumenti e della diversità dei test che si effettuano in
una galleria del vento (vedere la tabella nella pagina successiva).
Gli altri obiettivi che si sono prefissati nella realizzazione sono:
• Raggruppamento e registrazione dei dati provenienti da tutti gli
strumenti impegnati nella prova.
• Creazione di algoritmi di regolazione per la velocità del vento e per il
controllo del pilota automatico.
• Possibilità di comunicazione dei dati acquisiti tra diversi strumenti.
• Indipendenza, in ogni strumento, tra registrazione e acquisizione dati.
• Interfacce utenti semplici e di facile utilizzo, ma nello stesso tempo
complete.
• Automatizzazione della creazione di mappe di pressioni o grandezze
acquisite da sensori.
Obiettivi
11
• Funzionamento dei programmi non vincolata al computer dove sono
eseguiti, o alla sua posizione nella rete.
• Distinzione tra tipologie di prova: motoristiche e aerodinamiche con un
diverso sistema di registrazione. Per le prove motoristiche la
registrazione dei dati deve avvenire a intervalli di tempo impostabili;
mentre per quelle aerodinamiche deve essere o comandata dall’utente
o automatica, in entrambi i casi con un controllo della stabilità sulle
grandezze acquisite.
Tipologie di prova in galleria del vento e strumenti impegnati.
Prove Motoristiche Prove Aerodinamiche
Ventilatore, Banco a Rulli, Pilota
Automatico, Condizionatori,
Sensori, Movimentatore di Sonde
Ventilatore, Bilancia,
Scannivalve, Movimentatore di
Sonde, Sensori
Impianto di raffreddamento motore.
Condizionamento abitacolo.
Aerodinamica interna (prese d’aria,
radiatori, abitacolo).
Misure di temperature su componenti
(motore, freni, centraline).
Mappatura dell’impianto climatiz-
zazione motore.
Avviamento a caldo e vapor-lock.
Ricerca ed analisi delle sorgenti di
rumore.
Misura di vibrazioni e sollecitazioni
componenti.
Prove sull’apparato di trasmissione.
Rilievo curve di potenza e di
prestazioni vettura.
Sviluppo dell’aerodinamica esterna e
interna sui modelli in scala 1:2.5.
Misura di forze e pressioni
superficiali, visualizzazione di flussi
esterni e interni.
Mappature di pressioni nelle scie dei
corpi.
Il raggiungimento degli obiettivi descritti permetterà di svolgere una
prova su un oggetto, o un’autovettura, in galleria del vento, con estrema
regolarità. Questo significa che si avrà la possibilità di ripetere prove con
Obiettivi
12
precisione aumentando la veridicità dei confronti tra oggetti provati in
tempi diversi.
13
Capitolo II
PIATTAFORMA DI SVILUPPO
Digital
µ VAX
(Server di rete)
Power
Macintosh
7100/80
Power
Macintosh
6100/66
Macintosh
IIfx
Macintosh
Quadra 900
Macintosh
PowerBook 520c
Macintosh
PowerBook 5300cs
Apple
LaserWriter II
HP
PaintWriter XL
Schede
di acquisizione
Schede
di acquisizione
Rete esterna
Capitolo II - Piattaforma di Sviluppo
14
Sono presenti nella galleria del vento parecchi computer collegati per
mezzo di una rete tipo Ethernet e gestita da un computer Digital µ VAX.
Come piattaforma per la supervisione degli strumenti, il controllo e
l’acquisizione dei dati sono stati scelti due computer Apple Macintosh: il
modello Quadra 900 e il IIfx.
Caratteristiche del Quadra 900 sono il microprocessore 68040 (25 MHz),
la memoria RAM da 24 Mbyte, due monitor collegati insieme che
formano un unico schermo: uno da 18" e uno da 11". In esso sono
alloggiate alcune schede di interfacciamento: per l’acquisizione dei dati
la scheda “NB-MIO-16H” e due “AMUX-64T” della National
Instruments; per l’espansione dei canali di comunicazione seriale la
“RM1280 Quad Serial Four Port” della Greenspring Computers.
Invece il Macintosh IIfx ha un microprocessore 68030 (40 MHz), una
memoria RAM di 16 Mbyte, un monitor di 15" e alloggia la scheda, per
acquisizione, “NB-MIO-16L” e per la comunicazione con lo standard
IEEE-488 la “NB-GPIB”, entrambe fabbricate dalla National
Instruments.
Inoltre sono a disposizione, in rete, diverse memorie di massa
rappresentate da dischi rigidi (per circa 3 Gbyte complessivi), lettori di
CD-ROM e i comuni floppy da 3.5 pollici (1.44 Mbyte).
Sui calcolatori che sono stati utilizzati era presente il sistema operativo
MacSystem (Ver.7.5).
Per lo sviluppo dei programmi di controllo degli strumenti si é utilizzato
il pacchetto software LabVIEW (Ver. 3.1.1), della National Instruments,
uno pseudo-linguaggio di programmazione grafica specializzato per il
controllo di processi e l’acquisizione dei dati.
Capitolo II - Piattaforma di Sviluppo
15
2.1 Linguaggio LabVIEW
Il LabVIEW é un pacchetto di programmazione grafica per il controllo,
l’acquisizione, l’analisi e la presentazione dei dati. La metodologia di
programmazione, offerta dal LabVIEW, permette di creare il proprio
programma collegando diversi moduli e routine detti strumenti virtuali.
Gli stessi strumenti virtuali sono stati creati unendo altri moduli con
istruzioni primitive.
Architettura del pacchetto software LabVIEW.
Instrument Drivers
Acquisition Analysis Presentation
IEEE-488
NI-DAQ
NI-DSP
Serial
Commands
GPIB
Computer
Bus
RS232
Operating System
LabVIEW
D
r
i
v
e
r
S
o
f
t
w
a
r
e
Usando il LabVIEW il sorgente non viene scritto in codice, come nei più
comuni linguaggi, ma é costruito graficamente in maniera simile ad un
circuito elettrico. E come un circuito é composto da un pannello di
controllo, che é visualizzato sullo schermo durante l’esecuzione,
Capitolo II - Piattaforma di Sviluppo
16
contenente indicatori, manopole, display, etc.; e da un diagramma dove
sono contenute le elaborazione sui dati ed i collegamenti con gli elementi
presenti sul pannello.
- Pannello di Controllo (Front Panel) -
Per creare uno strumento virtuale si deve prima costruire il pannello di
controllo, cioè l’interfaccia che consentirà all’utente di inserire dei dati e
al computer di visualizzare i risultati.
Esempio di elementi in un pannello di controllo.
10.0
0.0
2.0
4.0 6.0
8.0
0.00
Manopola
10.0
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
0.00
Termometro
Pulsante
uno
2
tre
Tabella
Su un pannello di controllo si possono mettere manopole, controllori
digitali, termometri, pulsanti, grafici ed altri oggetti ancora. Tutti questi
elementi sono già disponibili e vanno solo personalizzati (colori,
dimensioni, forma). Alcune delle caratteristiche che possono essere scelte
o modificate per un elemento sono le seguenti:
• indicatore = serve unicamente per mostrare dei risultati;
• controllore = imposta e mostra dei dati;
• range = intervallo di valori accettabile;
• mechanical action = definisce il funzionamento dei tasti come pulsante
o interruttore;
Capitolo II - Piattaforma di Sviluppo
17
• default = valori che l’elemento deve assumere al principio
dell’esecuzione.
In più ogni elemento può essere reso invisibile oppure disabilitato in
qualunque momento durante l’esecuzione dello strumento virtuale.
Il pannello di controllo può essere stampato oppure salvato su disco
durante l’esecuzione del processo.
- Diagramma ( Block Diagram) -
La programmazione vera e propria avviene nel diagramma. La creazione
di un nuovo strumento virtuale comporta il collegamento con dei “fili” di
diversi oggetti muniti di ingressi ed uscite che possono rappresentare:
elementi sul pannello di controllo, operazioni matematiche, cicli, routine
di analisi e acquisizione, operazioni di I/O su file oppure altri strumenti
virtuali creati precedentemente.
Esempio di diagramma
12.1
Costante
Potenza di 2
Contatore
Tempo
Ciclo While
Il LabVIEW fornisce una attenta analisi degli errori di programmazione
che vengono individuati e segnalati all’utente. Inoltre é munito di diversi
strumenti per seguire l’evolversi dei programmi e delle routine durante
la loro esecuzione (debug, help, etc.).
18
Capitolo III
STRUTTURA GENERALE
Computer
Pressure
System
Sonde
Centraline
Diavia
Computer
Pfister
PLC
Master
Siemens
Computer
Schenck
Sonde
Computer
Pilota
Schenck
Circuito
pulsantiera
Motorini
passo-passo
Elenco caratteristiche di comunicazione
Program to Program Communication (Rete Ethernet)
Seriale RS232: Scheda Greensprings “RM1280”
IEEE-488 standard: scheda National Inst. “NB-GPIB”
Scheda National Inst. “NB-MIO-16L”
Scheda National Inst. “NB-MIO-16H” + “AMUX-64T”
Elenco caratteristiche di comunicazione
Movimentatore
per Sonde
Scannivalve
Canali
Differenziali
Bilancia
per Modelli
Pilota
Automatico
Galleria
del Vento
Condizionatori
d’Aria
Sensori
Banco
a Rulli
Direttore Strumenti
(Server)
Capitolo III - Struttura Generale
19
Per controllare l’insieme delle apparecchiature e delle macchine che
costituiscono l’impianto della galleria del vento é stata progettata una
particolare struttura di programmi.
L’abbinamento dei singoli programmi creati (strumenti virtuali) con i
sistemi controllati é il seguente:
Descrizione della struttura di controllo.
Strumento
Virtuale
Sistemi
controllati
Tipo di
comunicazione per il
controllo
Memoria
richiesta
Direttore
Strumenti
Quadro di controllo
galleria (pulsantiera)
Scheda “NB-MIO -16H” 3 Mbyte
Galleria del
Vento
Ventilatore principale Seriale RS232 3 Mbyte
Bilancia per
Modelli
Bilancia Pfister Scheda “RM1280” per
seriale RS232
3 Mbyte
Movimentatore
di Sonde
Motori passo-passo e
finecorsa
Scheda “NB-MIO -16L” 3 Mbyte
Scannivalve Pressure System 8400 Scheda “NB-GPIB” per
standard IEEE-488
3.5 Mbyte
Sensori 128 canali single-
ended di acquisizione
(0-10 Volt)
Schede “NB-MIO-16H” e
“AMUX-64T”
8 Mbyte
Canali
Differenziali
8 canali differenziali
di acquisizione (0-10
Volt)
Scheda “NB-MIO-16L” 3.5 Mbyte
Banco a Rulli Computer Dynamot
Control II Schenck
Scheda “RM1280” per
seriale RS232
4 Mbyte
Pilota
Automatico
Computer Pilota
Schenck
Scheda “RM1280” per
seriale RS232
3 Mbyte
Condizionatori
d’Aria
Centraline Diavia
impianto di
climatizzazione
vetture
Scheda “RM1280” per
seriale RS232
3 Mbyte
Tutti gli strumenti virtuali che acquisiscono dati devono poterli anche
registrare in un archivio. Per questo, lo strumento denominato Direttore
Capitolo III - Struttura Generale
20
Strumenti, si occupa di dialogare con tutti i programmi attivi e riunire le
informazioni e i valori che sono stati acquisiti dai vari sistemi. Questi
dati saranno registrati in un unico file e rappresenteranno l’evoluzione
nel tempo della prova effettuata.
L’esecuzione del programma Direttore Strumenti é necessaria quando si
vuole avere una registrazione dell’andamento delle grandezze acquisite o
una stampa durante la prova. Inoltre la registrazione dei dati può
avvenire con diverse modalità a seconda della tipologia della prova:
motoristica o aerodinamica [Capitolo II].
Mentre la maggior parte degli strumenti virtuali controllano i loro
sistemi indipendentemente dal funzionamento degli altri, alcuni
necessitano, per l’elaborazione dei dati o per le regolazioni, della
presenza di un altro strumento che gli fornisca delle informazioni. E’ il
caso della Bilancia per Modelli e della Scannivalve che devono poter
comunicare con lo strumento Galleria del Vento che trasmetterà il valore
della pressione dinamica acquisita dalla camera di prova della galleria.
Questo valore é utilizzato per calcolare i coefficienti aerodinamici. Anche
Pilota Automatico ha bisogno di comunicare con il Banco a Rulli per
conoscere i dati da esso acquisiti (velocità, forza e potenza delle ruote)
per svolgere una corretta regolazione sull’acceleratore della vettura.
La struttura creata ha il vantaggio di non far dipendere i programmi che
acquisiscono con più rapidità da quelli che lo fanno più lentamente,
evitando così perdite d’informazioni.
Le caratteristiche di esecuzione dei singoli strumenti virtuali dipendono
dalla velocità del sistema di acquisizione e dal tipo di comunicazione
usato per controllarlo (RS232, IEEE-488, schede d’acquisizione). Di
conseguenza alcuni strumenti sono definiti, per l’importanza del sistema
controllato, come unità strategiche e godono di alcuni privilegi, cioè
Capitolo III - Struttura Generale
21
hanno una priorità più alta (valore più grande) durante l’esecuzione
rispetto ad altri processi.
Tabella delle priorità degli strumenti virtuali.
Valore priorità Strumento
virtuale
Note
3 Direttore Strumenti Per poter smaltire tutte le
richieste di sessioni di
comunicazione nel minor tempo
possibile.
2 Galleria del Vento Per garantire l’acquisizione e il
controllo della velocità del vento in
tempi rapidi.
0 Altri Non necessitano di particolari
priorità
L’avvio degli strumenti virtuali, prima di effettuare una prova in galleria
del vento, deve rispettare un ordine ben preciso per garantire la corretta
apertura dei canali di comunicazione. Si sono quindi suddivisi gli
strumenti in quattro livelli, prima di eseguire uno strumento virtuale
presente sul livello successivo occorre aver avviato e configurato quelli
che si useranno nel livello precedente.
Ordine di esecuzione degli strumenti virtuali.
Livello Strumenti virtuali Note
1 Direttore Strumenti Solo nel caso si vogliano
registrare i dati acquisiti.
2 Sensori, Bilancia per Modelli,
Scannivalve, Condizionatori d’Aria,
Pilota Automatico, Canali
Differenziali, Movimentatore di
Sonde
Il Movimentatore si può
attivare solo se non sono
usati ne Scannivalve ne
Canali Differenziali.
3 Banco a Rulli Per poter trasmettere i dati
4 Galleria del Vento acquisiti agli altri strumenti