7
facilmente. A tutto questo va sommato il fatto che, anche se
esistono delle legislazioni che regolano l’utilizzo della rete,
spesso queste vengono aggirate facilmente, in quanto hanno
valenza soltanto sul territorio nazionale. Il web, infatti, è
caratterizzato da un principio detto di sovranazionalità, per
mezzo del quale un utente di un determinato stato, la cui
legislazione vieta la pubblicazione di materiale di un certo tipo,
può accedere a materiale di quel genere salvato in un server
situato fisicamente in un luogo al di fuori dei confini statali,
dove la pubblicazione di quest’ultimo non comporta reato. Ne
sono un esempio gli innumerevoli casinò on-line sparsi per il
mondo, nei quali si può giocare d’azzardo anche dall’Italia, pur
sapendo che i loro server non saranno mai nel Bel Paese in
quanto è vietato il gioco d’azzardo.
Tutto ciò, ha permesso lo sviluppo di siti di ogni genere, tra
questi ve ne sono di favorevoli e di contrari alla pedofilia, oltre
ad un utilizzo della rete da parte dei Pedofili che si può dividere
in tre tipi:
• Utilizzo della Rete come mezzo di adescamento
• Utilizzo della Rete come mezzo di circolazione di materiale
pedopornografico
• Utilizzo della Rete come mezzo di difesa della cultura
pedofila
Ora verranno descritti brevemente i primi due punti, in quanto
l’oggetto di questa tesi si focalizza sul terzo di questi tipi.
8
1.1 Utilizzo della rete come mezzo di adescamento
Come si apprende sempre più spesso dai fatti di cronaca, Internet
viene spesso usato come mezzo per ottenere un primo contatto
con il minore. A questo scopo vengono generalmente utilizzate le
chat in quanto, grazie a queste, sono possibili dei rapporti
estremamente confidenziali fin dal primo momento, annullando
così le differenze sociali (es. di età o culturali) che generalmente
limitano o selezionano le comunicazioni dirette faccia a faccia.
Inoltre questi rapporti sono basati solamente su ciò che viene
dichiarato dai due interlocutori, e perciò fattori come età, aspetto
fisico, possono essere falsi. Questa mancanza di mediazione
sociale, dovuta all’impossibilità di un incontro faccia a faccia fa
si che ci sia una minore inibizione verso l’altro utente, e questo
risulta essere un punto a favore dei pedofili.
Altro fattore da tenere in considerazione è il cosiddetto “senso di
sicurezza” che si instaura nell’utente, in quanto spesso quando
chatta è all’interno delle mura domestiche, e quindi fa si che il
bambino si senta sicuro e protetto, anche se sta dialogando con
uno sconosciuto.
Il pedofilo frequenta generalmente chatroom dedicate ad
argomenti di interesse giovanile, come cartoni animati o fumetti,
oppure stanze dedicate ai più giovani, dove risulta essere
maggiore la possibilità di mettersi in contatto con un minore. In
questi casi il pedofilo si comporta in maniera gentile, o si
9
spaccia per bambino, in maniera da aggirare la possibile ostilità
del ragazzino, magari messo in guardia dai genitori.
Questo, una volta messosi in contatto con il giovane utilizza
varie tecniche, come parlare di argomenti sessuali, inviargli
materiale pornografico o esporre le motivazioni della pedofilia,
fino a cercare un rapporto a lungo termine cercando di arrivare
ad un incontro reale
2
.
2
Internet e pedofilia: un indagine pilota sui rischi per i minori” , di Strano M., Di Giannantonio M., Marotta G.,
Badalamenti G., Terrana A., Capresi C., Basile A., 2000
10
1.2 Utilizzo della rete come mezzo di circolazione
di materiale pedopornografico
Una delle caratteristiche della Rete legate alla pedofilia riguarda
l’imponente mole di materiale pedopornografico circolante
attraverso questa, che comprende una vera e propria domanda e
offerta.
I pedofili hanno da sempre una forte propensione a collezionare
materiale di questo tipo, ma fino a pochi lustri fa tutto ciò
avveniva attraverso canali di comunicazione sotterranei, oggi
grazie ad Internet questi canali sono venuti in superficie, e il
commercio di questo materiale risulta essere estremamente più
semplice.
Questo tipo di pornografia viene utilizzata dai pedofili con vari
scopi, cioè: come mezzo per eccitarsi e stimolare le proprie
fantasie; per convincersi che non è l’unico, e che le proprie
motivazioni sono presenti in molti altri individui; per cercare di
adescare i bambini; per ricattare la vittima dell’abuso; per
scambiarle con altri pedofili creando così dei legami di amicizia
e di supporto; per trarne profitto attraverso il commercio di
questo materiale
3
.
Questi file generalmente vengono scambiati attraverso
newsgroups, cioè dei gruppi di discussione, tramite e-mail,
attraverso le chat o scaricati da siti web a pagamento.
3
“Uno studio clinico e criminologico dei pedofili on-line”, di Strano M., 2003
11
Il materiale scambiato generalmente rappresenta minori di
entrambi i sessi fino a 17 anni, e non è tutto dello stesso tipo,
infatti si va da foto di bambini in costume da bagno o nudi, fino
ai rapporti sessuali completi, incestuosi o di gruppo, per finire a
immagini di rapporti con animali sino a scene di torture o
uccisioni.
Esistono poi immagini dette pseudofotografie, cioè immagini
prodotte attraverso appositi software, che permettono di creare
foto di bambini inesistenti (o artefatti), impegnati in
comportamenti esplicitamente sessuali, le quali sono
praticamente indistinguibili dalle immagini di bambini reali.
Comunque, in molti stati anche questo genere di materiale viene
condannato esattamente come quello reale
4
.
4
“Analisi criminologica e profiling dei pedofili on-line”, di Strano M., 2003
12
1.3 Utilizzo della rete come mezzo di difesa della
cultura pedofila
Lo sviluppo di siti favorevoli alla pedofilia è dovuto al fatto che,
se prima il pedofilo aveva una visibilità e una possibilità di
contatto con i suoi simili molto limitata, oggi invece, grazie allo
sviluppo della rete, può mettersi in contatto con altre persone
come lui con estrema facilità, in maniera da sostenersi e portare
avanti la loro convinzione. Così, infatti, utilizza un mezzo di
comunicazione di uso comune per far sentire la propria parola, a
discapito di tutti quelli che sono contrari. La novità, infatti, sta
nella nuova organizzazione che si sono dati i pedofili, e non
nelle loro convinzioni che in realtà sono sempre esistite.
Altro fattore di rilievo risulta essere l’anonimato che si può
ottenere attraverso la Rete, e questo è a tutto vantaggio del
pedofilo, il quale non ha intenzione di rendere pubblica la sua
identità.
Va comunque precisato che per siti favorevoli si intendono siti
che non propongono materiale pedopornografico, bensì dei luoghi
virtuali dove i pedofili espongono i loro punti di vista.
Non esistono statistiche riguardanti queste tipologie di siti (che
sono comunque a centinaia), ma soltanto su quelli di marcato
stampo pedopornografico, che tuttavia rendono l’idea sulle
dimensioni di questo fenomeno, e il perché vi sia una tale
attenzione a questa emergenza, visto che fino ad alcuni anni fa
13
non veniva messa in risalto dai media, a differenza di quanto
accade oggi.
Infatti, la posizione delle istituzioni e dei mezzi di
comunicazione di massa nell’ambito della pedofilia, è passata da
una visione che non dava molta importanza a fatti di questo
genere, sino ad una tendenza che porta ad amplificare ogni
singolo caso. Se fino a pochi anni fa questo problema non veniva
nemmeno trattato, si è passati ad una situazione in cui ci sono
centinaia di “mostri” che riempiono i quotidiani e i notiziari.
Pensando a qualche lustro fa, si ricordano a fatica notizie
riguardanti questo argomento, anche se casi di pedofilia erano
comunque presenti, come sono stati sempre presenti fin
dall’antichità. Ma queste notizie venivano trattate in maniera
molto cauta, senza andare nella descrizione dei particolari, come
se ci fosse un forte pudore in questo ambito.
Ora questo tipo di linguaggio è completamente cambiato,
mettendo la notizia in prima pagina senza farsi troppi scrupoli.
Tutto ciò viene documentato in maniera terrorizzante
5
, dal
traffico di materiale pedopornografico, passando per i casi di
adescamento e abuso avvenuti on-line, sino al turismo sessuale
nei paesi dell’estremo oriente, i mezzi di comunicazione di massa
hanno così creato un’immagine largamente condivisa, che vede
Internet come un luogo popolato da un’infinità di mostri pronti a
far del male ai bambini per il loro piacere. I mass media tendono
5
L’indagine del Censis “sfruttamento sessuale e minori: nuove linee di tutela” del 1998, rivela che il 62,6 per cento
degli articoli sull’argomento è caratterizzato da superficialità e approccio allarmistico e che oltre il 60 per cento usa toni
problematici e drammatici.
14
a creare un binomio Internet/Pedofilia basato sull’idea che il web
possa essere solo un mezzo per aiutare l’espansione della
pedofilia stessa, mentre in realtà la Rete è un mezzo per
comunicare, spesso anche, come vedremo, contro la pedofilia.
Un esempio di questo tipo può essere un articolo, che riguarda
uno dei siti presi in analisi in questa tesi:
Articolo tratto da “La Repubblica” del 09/03/2004
L'uomo in manette gestiva un sito in cui giustificava la
legittimità dei rapporti sessuali tra adulti e minori
Pedofilia, apologia su Internet primo arresto in Italia
CATANIA - Faceva apologia dei reati di pedofilia attraverso un
sito Internet. L'uomo, un professionista veneto, è stato arrestato
la notte scorsa dalla polizia postale di Catania nella sua
abitazione a Venezia. E' il primo caso in Italia in cui si procede
penalmente nei confronti di esponenti della "pedofilia culturale".
L'uomo finito in manette, infatti, era il creatore e il gestore di
uno dei più conosciuti siti web italiani di "pedofilia culturale",
con vaste ramificazioni e collegamenti a siti esteri dello stesso
genere.
Secondo l'accusa l'indagato aveva collegamenti con le più grosse
associazioni pedofile del mondo, attraverso le quali istigava e
15
giustificava la commissione di reati di violenza sessuale sui
bambini. Il suo sito Internet era un ricco e complesso giornale
online in cui si razionalizzava e sosteneva ideologicamente la
legittimità della pedofilia e dei rapporti sessuali tra adulti e
minori.
Una sezione del sito conteneva anche un forum e un test per
valutare se si fosse o meno pedofili, mentre in un'altra si
leggevano critiche nei confronti di associazioni anti-pedofile
italiane. Il sito, che veniva citato dalle maggiori associazioni
pedofile nel mondo, è stato rimosso, mentre computer e materiale
ritenuto utile alle indagini è stato sequestrato.
L'attività investigativa della polizia postale di Catania è stata
svolta con lunghe intercettazioni telematiche nei confronti
dell'indagato che hanno consentito di mettere in luce la sua
illecita attività e i legami con altri soggetti italiani.
L'uomo è stato arrestato, in esecuzione di un ordine di custodia
cautelare in carcere emesso dal gip di Caltagirone, Salvatore
Aquilino, su richiesta del procuratore della Repubblica,
Onofrio Lo Re.
Andando a vedere l’analisi del sito Italian Boy Lover (che è
quello di cui si parla nel precedente articolo), si nota facilmente
che non è assolutamente un “ricco e complesso giornale online”
16
ma un semplice sito amatoriale, e che agli occhi di un esperto
risulta essere estremamente banale nella sua costruzione, al pari
dei milioni di siti amatoriali sugli argomenti più disparati.
Il giornalista esagera anche quando dice “veniva citato dalle
maggiori associazioni pedofile nel mondo” in quanto i siti delle
maggiori associazioni pedofile sono inseriti nell’analisi svolta,
ma di riferimenti a questo sito non ne è stato trovato nemmeno
uno.
Quindi, un lettore comune tenderebbe a pensare che il sito chiuso
sia stato uno dei più grandi portali sull’argomento, e che questo
avesse contatti con le associazioni pedofile internazionali,
mentre in realtà si tratta soltanto di un sito di stampo
prettamente amatoriale, e le uniche congiunzioni con le grandi
associazioni sono dei link verso i loro siti apposti in segno di
protesta.
In realtà, come nel passato, il luogo prediletto per i pedofili sono
le mura domestiche, mentre la parte riguardante la cyber-
pedofilia è si presente, ma in maniera meno marcata.
Con questo non si vuol affermare che tutto ciò che accade sulla
rete debba essere tralasciato, infatti, secondo una recente ricerca
6
risulterebbero essere presente una rapida crescita di siti pedofili,
con un incremento del 70% rispetto al 2002, e una
quadruplicazione dei siti sorti in Italia (472 per la precisione),
confermando il nostro paese come il quinto al mondo per
6
Report annuale 2003 di telefono arcobaleno sul monitoraggio e sulla denuncia di siti a contenuto esplicitamente
pedo/pornografico.
17
realizzazioni di questo genere, però bisogna comprendere che il
binomio Pedofilia/Internet, oltre che a distogliere la lotta alla
pedofilia dai luoghi dove viene commessa, rischia di creare degli
stereotipi sulla pericolosità e criminosità della rete, generando
paure e incomprensioni senza fondamenti verso quello che deve
essere invece un grande strumento di sviluppo culturale e sociale.
Non si può negare che attraverso la rete, i pedofili possano
comunicare tra loro, alimentare il commercio di materiale
pedopornografico ed organizzarsi in associazioni; è quindi vero
che, in un certo senso, Internet aiuta la creazione e lo sviluppo di
un movimento pedofilo, bisogna altresì far notare che la difesa
dei più piccoli è un campo sul quale la Rete risulta essere
estremamente aggiornata ed in azione. Sono, infatti, migliaia i
siti sparsi per tutto il globo che lottano contro questo problema,
proponendone visioni anche molto diverse tra loro, tanto che ciò
che viene espresso alle volte si sovrappone, mentre in altri casi
risulta essere diametralmente opposto, pur condividendo la
battaglia contro quello che viene definito come un allarme
sociale.
Scopo di questa tesi è quello di analizzare le varie motivazioni e
figure proposte in entrambi i fronti, attraverso una parte di questi
siti, per capire le figure che vengono espresse, per poi
confrontarle tra loro cercando di capire quali e quante differenze
vi sono.
18
2. METODOLOGIE UTILIZZATE PER
SVOLGERE L’ANALISI
Per l’esecuzione di questa analisi si è proceduto secondo i
seguenti passaggi:
• Ricerca e scelta dei siti
• Selezione di una tipologia di testo da analizzare in ognuno
dei siti
• Scelta di un metodo per permettere il confronto tra le varie
rappresentazioni
Nei paragrafi seguenti verrà descritta la realizzazione di ciascun
passaggio.
2.1 Ricerca e scelta dei siti
La ricerca e la conseguente scelta dei siti da analizzare è
avvenuta in due fasi distinte, nella prima si è proceduto a
selezionare quelli chiaramente contrari alla pedofilia e nella
seconda quelli altrettanto inconfutabilmente favorevoli.
Vista la gran quantità di associazioni che si battono per la difesa
dei minori, la ricerca di un numero adeguato di pagine web è
avvenuta senza trovare grosse difficoltà, quindi per semplificare
l’analisi si è deciso di tenere conto soltanto di gruppi italiani.
E’ stata poi eseguita un’interrogazione ad un motore di ricerca in
grado di fornire come risultato solo pagine in lingua italiana,
inserendo parole chiave quali “associazione”, “pedofilia”,
19
“minori” e “bambini”. Venivano così restituiti i link a decine di
associazioni, e quindi è stato deciso di eseguire una prima
scrematura tenendo in considerazione solo quelle che facevano
della lotta alla pedofilia un loro punto fondamentale. Sono stati
cosi scelti i siti dei seguenti sodalizi:
• Aquilone blu
• Caramella buona
• Genitori
• Meter
• Pedofilia
• Pro meteo
• Telefono arcobaleno
ritenuti sufficientemente esaustivi in relazione all’analisi.
La seconda parte è risultata più difficoltosa, in quanto le
associazioni e i siti favorevoli alla pedofilia risultano essere in
numero nettamente inferiore rispetto a quelli contrari.
Si è partiti dal libro “Schiavi o bambini? Storie di prostituzione
infantile e turismo sessuale in Asia”
7
che tratta in una sezione
specifica i gruppi favorevoli alla pedofilia. Da qui è nata
un’indagine attraverso dei motori di ricerca, inserendo i nomi
delle associazioni più famose come “Nambla” o “Danpedo”. Si
noti che, in quel periodo, entrambi i siti dei due maggiori
sodalizi risultavano oscurati, e soltanto una ricerca più
approfondita ha permesso di approdare a dei siti amatoriali, tra
7
Di O'Grady Ron, editore EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1995
20
cui uno italiano (Il Sito Di P), che contenevano i collegamenti a
queste associazioni oltre ad altri innumerevoli link.
Visto che le interrogazioni attraverso i motori di ricerca non
davano i risultati sperati è stato deciso di procedere alla scelta
dei siti partendo dai link presenti sulle pagine menzionate
precedentemente, e come in una catena, attraverso i collegamenti
presenti nei siti successivi, facendo sempre molta attenzione a
restare soltanto su pagine che non presentassero in alcun modo
materiale pedopornografico.
Inoltre, vista la scarsità di materiale in lingua italiana, sono stati
presi in considerazione anche alcuni in lingua inglese.
Tutti i siti sono stati scaricati e salvati all’interno dell’hard-
disk.
Infatti, com’è prevedibile questi molto spesso cambiano indirizzo
o vengono chiusi. Precisamente, se in un primo tempo gli
indirizzi delle più grandi associazioni risultavano non
funzionanti, dopo qualche settimana di monitoraggio le loro
pagine sono tornate on-line, ma se Nambla è tuttora visibile agli
utenti, l’associazione Danpedo non lo è più, in quanto a seguito
dello scioglimento dell’associazione, il sito è stato
definitivamente chiuso.
Altro fatto emblematico è stata la chiusura, sempre durante la
realizzazione di questa tesi, di uno dei siti scelti per l’analisi,
come viene spiegato nell’introduzione.