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Introduzione
Il benessere psicologico sul posto di lavoro è diventato un tema sempre più sentito, con
sempre più organizzazioni che cercano di garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo
per i loro dipendenti. In questo contesto, il clima organizzativo, il work-life balance e la
cultura organizzativa sono fattori cruciali per promuovere il benessere psicologico dei
lavoratori. Inoltre, l'intelligenza emotiva sta emergendo come un fattore importante nella
gestione dello stress e nella promozione del benessere psicologico. Il presente lavoro si
concentra sull'integrazione dei modelli Mindfulness-Based Cognitive Therapy
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e The Effort-
Recovery Model
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per promuovere una soluzione completa e sostenibile per migliorare la
salute mentale e fisica delle persone nei contesti di lavoro. Partendo dall'analisi del clima
organizzativo, del work-life balance e della cultura organizzativa, si esploreranno le sfide e
le soluzioni per raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Si analizzerà l'intelligenza
emotiva nel contesto lavorativo, esaminando il costrutto e il modello di Salovey e Mayer.
Successivamente, il lavoro esamina il modello Effort-Recovery di Meijman e il modello
Mindfulness-Based Cognitive Therapy, esplorando come l'integrazione di questi due modelli
possa fornire un approccio più completo alla gestione dello stress e alla promozione del
benessere psicologico sul posto di lavoro, verrà studiata l'efficacia della consapevolezza di
sé nella gestione delle emozioni negative e l'importanza dell'intelligenza emotiva come
fattore chiave nel recupero post-lavoro. L'obiettivo di questa tesi è di fornire una visione
d'insieme sulle competenze per la gestione dello stress e del benessere psicologico sul posto
di lavoro, esaminando l'integrazione dei modelli Mindfulness-Based Cognitive Therapy e
The Effort-Recovery Model. Dimostreremo come l'integrazione dei modelli possa offrire
una soluzione più completa e sostenibile per migliorare la salute mentale e fisica delle
persone, fornendo loro gli strumenti necessari per gestire lo stress e ottenere un equilibrio
tra lavoro e vita privata. La struttura della tesi è articolata in tre capitoli. Il primo capitolo si
concentrerà sul work-life balance descrivendone i costrutti e le sfide e le soluzioni legate al
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Mindfulness (traducibile con consapevolezza di sé oppure piena coscienza) si intende un’attitudine che si
coltiva attraverso una pratica di meditazione.
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The Effort-Recovery Model – tradotto in italiano “Modello sforzo – recupero”.
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raggiungimento un equilibrio tra lavoro e vita privata ed infine tratterà delle politiche di
welfare aziendale. i costrutti di clima; Il secondo capitolo analizzerà il clima organizzativo
nel contesto lavorativo, esaminando l’impatto del clima organizzativo sul work-life balance
e le differenze tra costrutto e cultura, verrà analizzato un Case study: Enel country Italy–
People Care: Diversity and inclusion.; Il terzo tratterà l'intelligenza emotiva nel contesto
lavorativo analizzando il costrutto e le sue competenze; Il quarto capitolo si concentra
sull'integrazione dei modelli Mindfulness-Based Cognitive Therapy e The Effort-Recovery
Model, esplorando come sia possibile ottenere un equilibrio sostenibile tra vita e lavoro.
Verrà presentata la genesi della teoria Effort-Recovery e il modello teorico Mindfulness-
Based Cognitive Therapy. Inoltre, sarà analizzata l'efficacia della consapevolezza di sé nella
gestione delle emozioni negative e l'importanza dell'intelligenza emotiva per il recupero
post-lavoro. Nella conclusione invece verranno sintetizzati i risultati emersi nei tre capitoli
e presentate le implicazioni pratiche dell'integrazione dei modelli Mindfulness-Based
Cognitive Therapy e The Effort-Recovery Model per fornire nuove prospettive per la
gestione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata e per la promozione del benessere psicologico
dei dipendenti.
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1 CAPITOLO I
EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI WORK-LIFE BALANCE E POLITICHE DI
WELFARE: IMPATTO SUL BENESSERE PSICOLOGICO DEI DIPENDENTI E
STRATEGIE MULTILIVELLO PER LA GESTIONE DELL'EQUILIBRIO TRA
LAVORO E VITA PRIVATA
1.1 Definizione e ruolo del benessere nella vita personale e professionale.
Il costrutto di benessere, inteso come stato di salute fisica e mentale positiva, ha avuto
un'evoluzione storica e concettuale complessa. Esso rappresenta un costrutto psicologico
centrale nella letteratura accademica e scientifica, che si riferisce alla valutazione positiva
che le persone fanno della loro vita. Secondo la definizione di Ryff e Singer (1998), il
benessere è un costrutto psicologico multidimensionale, che include sei componenti
principali: autostima, realizzazione personale, controllo sull'ambiente, prospettive positive,
relazioni positive con gli altri e il senso di scopo nella vita. Può essere suddiviso in benessere
soggettivo e benessere psicologico. Il benessere soggettivo si riferisce alla sensazione di
apprezzamento della propria vita, di felicità e soddisfazione, mentre il benessere psicologico
si riferisce alla salute mentale e all'equil
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ibrio psicologico di una persona. Gli studi sulla
come quello di Diener e Seligman (2004), hanno dimostrato l'importanza del benessere per
la salute mentale e il benessere psicologico delle persone. In particolare, il livello di
benessere psicologico è stato associato positivamente con la felicità, la salute mentale e la
qualità. La ricerca in questo campo ha anche dimostrato che il benessere può essere
influenzato da diversi fattori personali, sociali e ambientali. Ad esempio, la gratitudine,
l'ottimismo, l'autostima e la resilienza sono stati correlati positivamente al benessere
psicologico (Keyes, 2005). Fattori come il supporto sociale, la qualità delle relazioni
interpersonali, il lavoro gratificante e la partecipazione alla comunità sono stati associati al
benessere soggettivo delle persone (Helliwell et al., 2020). Coinvolge molti aspetti come la
soddisfazione, la felicità, la realizzazione personale, l'autostima, la motivazione e la qualità
della vita. È importante in tutti i contesti, sia sul posto di lavoro che nella vita privata, e ha
un impatto significativo sulla produttività, il senso di appartenenza e la soddisfazione
lavorativa dei dipendenti, promuovere il benessere dei dipendenti è diventato un elemento
cruciale per le organizzazioni che desiderano mantenere la soddisfazione e l'engagement dei
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propri dipendenti, oltre a garantirne la salute fisica e mentale a lungo termine. La letteratura
scientifica offre varie teorie per spiegare il benessere come il modello di PERMA proposto
da Seligman (2011) e il modello di Maslow (1943) sulla Gerarchia dei Bisogni. Entrambi
questi modelli evidenziano l'importanza dei bisogni e delle motivazioni personali
nell'influenzare il benessere dei dipendenti. Inoltre, la teoria dell'autodeterminazione di Deci
e Ryan (1985) sottolinea l'importanza della soddisfazione dei bisogni psicologici di
autonomia, competenza e relazione come elementi chiave per la realizzazione del benessere.
Il benessere sul lavoro si riferisce a un insieme di fattori che contribuiscono al benessere dei
lavoratori durante l'esecuzione delle loro attività lavorative. Nel contesto lavorativo il
benessere comprende sia aspetti fisici, come l'ergonomia e l'ambiente di lavoro, che aspetti
psicologici, come il clima organizzativo, la motivazione, la soddisfazione lavorativa e la
gestione dello stress.
Un elevato livello di benessere sul lavoro è stato correlato ad un miglioramento della
produttività, della qualità del lavoro svolto e della soddisfazione lavorativa dei dipendenti
(O'Driscoll et al., 2010). Rappresenta un fattore essenziale nella prevenzione dello stress
lavorativo e dei disturbi psicologici ad esso correlati (van der Klink et al., 2001).
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il benessere sul lavoro come
"uno stato di benessere fisico, mentale e sociale in cui un lavoratore è in grado di soddisfare
i propri bisogni ed aspettative, affrontare lo stress lavorativo e partecipare in modo
produttivo alla vita sociale della comunità" (OMS, 1986). Studi come quelli di van der Klink
et al. (2001), O'Driscoll et al. (2010) e Camerino et al. (2010) hanno dimostrato l'importanza
di gestire in modo efficace i fattori che contribuiscono al benessere sul lavoro per la
promozione della produttività, della qualità del lavoro e della soddisfazione lavorativa dei
dipendenti. Ulteriori studi hanno evidenziato l'importanza di coinvolgere i dipendenti nel
processo decisionale dell'organizzazione, fornendo opportunità per lo sviluppo
professionale, facilitando il balance tra lavoro e vita privata, creando un ambiente di lavoro
armonioso e favorevole per le relazioni interpersonali e promuovendo lo sport sul lavoro (La
Torre et al., 2015). Per promuovere il benessere sul lavoro, è importante dunque che le
organizzazioni adottino politiche e prassi di lavoro che incoraggino un ambiente di lavoro
sicuro e sano.
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1.2 Work Life Balance
Il WLB, acronimo inglese di "work-life balance", è il rapporto tra l'impegno lavorativo e il
tempo libero di un individuo, si riferisce alla capacità dei dipendenti di conciliare le esigenze
della vita lavorativa con quelle della vita personale e familiare. Il WLB è diventato sempre
più importante nel mondo moderno, ove in una società sempre più frenetica e impegnata,
l'equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata è diventato un obiettivo sempre più difficile
da raggiungere. L'accessibilità ai sistemi di comunicazione sempre attivi, come telefoni
cellulari, e-mail e social media, ha reso il confine tra il lavoro e la vita privata sempre più
sfumato, portando ad un aumento della pressione sulle persone per lavorare più ore e
rimanere sempre connessi influendo negativamente sulla salute psicofisica dell'individuo.
Kirchmeyer (2000) definisce il WLB come il raggiungimento di esperienze appaganti nei
diversi aspetti della vita che richiedono varie risorse, come energia, tempo e impegno e
queste risorse sono distribuite in tutti i domini. Si tratta di una questione importante per il
benessere e la qualità della vita dei dipendenti, ma anche per la produttività e la sostenibilità
dell'organizzazione. Implica la necessità di un equilibrio tra le responsabilità di lavoro e le
esigenze personali, come la cura della famiglia, il tempo libero, la partecipazione a attività
sociali e culturali, la cura della propria salute, lo sviluppo personale e così via. Il work-life
balance non si riferisce necessariamente ad un uguale bilanciamento tra lavoro e vita privata,
ma piuttosto ad una condizione in cui i dipendenti hanno un equilibrio adeguato che soddisfa
le loro esigenze individuali. Una corretta gestione può migliorare la fiducia, la motivazione
e la soddisfazione dei dipendenti e aumentare la produttività dell'organizzazione, ma per
essere veramente efficaci, le politiche di work-life balance in azienda devono essere
sostenute da una cultura aziendale che promuove il rispetto delle esigenze personali e
familiari dei dipendenti. Ciò significa che i manager devono essere in grado di ascoltare i
loro dipendenti, fornire loro autonomia e flessibilità necessarie e considerare le loro esigenze
personali quando si programmano scadenze e sottoposizioni di lavoro. Il WLB è un fattore
importante per il benessere psicologico e fisico del dipendente, poiché consente di ridurre lo
stress e aumentare la soddisfazione senza compromettere la produttività. Alcune ricerche
evidenziano che le organizzazioni che mettono in pratica politiche e iniziative per supportare
il WLB degli impiegati hanno minori tassi di assenteismo, di turnover e di malattie correlate