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Tale rete ( lo stadio primitivo del moderno Internet ) fu
concepita inizialmente da Bob Taylor, direttore della ricerca
informatica alla Advance Research Project Agency (A.R.P.A.)
del Dipartimento della Difesa. Tale progetto fu elaborato per
rispondere al problema del trasferimento di informazioni tra
luoghi diversi. La rete che nacque in conseguenza fu chiamata
ARPANET Lo sviluppo del protocollo di rete “TCP/IP”
(Protocollo di Controllo della Trasmissione / Protocollo Internet
), vale a dire il linguaggio utilizzato dai computers collegati alla
rete per poter comunicare tra di loro, fu uno dei maggiori impatti
della ricerca ARPANET. La preoccupazione del Governo, per
quanto riguarda la sicurezza, aumentò a mano a mano che la rete
sperimentale divenne sempre più importante ed accessibile al
pubblico. Di conseguenza, nel 1984 ARPANET venne divisa in
due reti separate ma collegate tra loro: MILNET la banca
militare, ed ARPANET (attualmente noto come INTERNET ) la
branca dell’educazione. INTERNET, che raggruppa tutte le reti
basate sul protocollo TCP/IP collegate ad ARPANET, fu creato
nel 1983 . Esistono oggigiorno più di 22.000 reti collegate ad
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INTERNET in 137 Paesi, con circa 30 milioni di persone che le
utilizzano. Tale cifra aumenta del 15% ogni mese.
Questa rivoluzione, costituita dall’espandersi della “Super
Strada dell’informazione “, sta creando un accesso globale senza
precedenti all’informazione, alla letteratura, al software tramite
l’uso di mezzi elettronici. Persone, società ed istituzioni hanno
attualmente un accesso istantaneo a risorse provenienti dal
mondo intero mediante la semplice pressione di un pulsante. Un
semplice computer portatile collegato alla linea telefonica, per
esempio, ci permette di esplorare questo nuovo mondo
cibernetico ed accedere a tabelle di dati, archivi di software e
biblioteche in diretta. Commentatori e giornalisti hanno tessuto
gli elogi della circolazione on-line considerandola come una delle
innovazioni più importanti sopravvenute dopo l’invenzione della
stampa di Gutemberg, ma hanno altresì condannato le reti
informatiche come dei catalizzatori della disintegrazione sociale.
Per un aspetto, tuttavia, le reti informatiche sembrano trovare
tutti d’accordo : esse danno origine ad un mercato a crescita
rapida, ma che di fatto è il mercato meno regolamentato al
mondo.
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A causa della crescita di Internet, molti campi legali sono stati
sottoposti a revisioni ed espansioni significative : legge
commerciale, la legge sulla privacy
1
, la regolamentazione
dell’oscenità e di altre forme di espressione non protette o
protette in misura minore. Il presente testo si concentra
esclusivamente sulle conseguenze di Internet nel campo legale
dei diritti d’Autore negli Stati Uniti d’America e si propone di
illustrare le differenze principali tra le tradizioni giuridiche
americane ed europee. Internet permette agli utilizzatori di avere
accesso a quantità infinite di informazioni. I problemi potenziali
relativi ai diritti d’Autore nascono tuttavia allorquando del
materiale sottoposto a diritti d’Autore è distribuito on-line. Prima
dell’esistenza di Internet lo sfruttamento di opere soggette a
diritti d’Autore, senza dispendio di tempo e denaro, era difficile.
Secoli fa sarebbero stati necessari molti mesi a dei monaci per
copiare un solo libro manualmente. Recentemente, con la
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La legge sulla privacy informatica è stata approvata dall’Italia nel Dicembre 1996 in attuazione della
Direttiva Comunitaria 95/45/Ce del 24 Ottobre 1995. L’aggettivo informatica è riguardo alla normativa
italiana inappropiato perché la tutela dei dati personali è assicurata indipendentemente dalla circostanza
che il trattamento avvenga con o senza l’uso di strumenti informatici .In breve le nuove regole sulla
privacy :
a) Ambito di applicazione : trattamento dei dati personali ( escluso quello effettuato da persone fisiche per
fini personali ) eseguito con o senza l’ausilio di mezzi elettronici ; b) Obblighi per il titolare del
trattamento dei dati : notifica al garante , consenso dell’interessato ;c) obblighi per la divulgazione dei
dati : consenso dell’interessato ; d) obblighi per il trattamento dei dati personali : consenso scritto
dell’interessato e autorizzazione del Garante .
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comparsa delle fotocopiatrici, lo stesso libro sarebbe copiato in
un tempo relativamente breve. Adesso, ciò può essere fatto
premendo qualche tasto sulla tastiera di un computer. Un solo
comando è sufficiente per copiare un libro, delle immagini, della
musica, o del software. E’ inoltre possibile modificare dei
documenti cancellando delle referenze facendo così un’omissione
del merito spettante all’autore, o dei compensi a lui dovuti .
Prima di entrare nel merito di tali problemi, in buona parte
connessi alle tematiche della Proprietà Intellettuale e del Diritto
d’Autore, sarà forse non superfluo soffermarsi brevemente a
chiarire che cosa s’intende quando si parla di “ Rivoluzione
digitale
1
“ : il saggio di Pamela Samuelson, legale vicina
all’Electronic Frontier Foundation
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analizza le sei qualità
“nuove” delle opere in forma digitale . Innanzitutto la facilità di
duplicazione pone un gran numero di sfide per la legge sul diritto
d’autore. Il Copyright chiaramente costituì un diritto legale ben
più utile in un mondo in cui l’unico metodo mediante il quale le
1
La digitalizzazione dei dati è la loro trasposizione dal mondo reale a quello del linguaggio usato dal
codice binario ( che si fonda solo su due digits :0/1, acceso/spento )
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La Electronic Frontier Foundation ( Fondazione frontiera elettronica , EFF ) è stata creata allo scopo di
aiutare a civilizzare la” frontiera elettronica” , cioè il mezzo ciberspaziale che sta diventando onnipresente
nella società odierna , per renderlo veramente utile e benefico non solo per un’élite di tecnici , ma per
chiunque , e per fare ciò in sintonia con le migliori tradizioni della società per quanto riguarda il flusso
libero e aperto di informazione e comunicazione .
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opere scritte potevano essere copiate era una macchina da stampa
oppure la copia a mano.
Inoltre in questo secolo la tecnologia relativa alla riproduzione è
grandemente migliorata, offrendo ad un sempre maggior numero
di persone, la possibilità di una “copia perfetta” rispetto
all’originale. La questione tende enormemente a complicarsi
quando si consideri che la tecnologia necessaria per usare l’opera
digitale è spesso la stessa che può essere impiegata per realizzare
copie multiple dell’opera. Vendere programmi per computer,
oppure altre opere in forma digitale è diventato paragonabile a
vendere a un cliente, insieme ad un’automobile Ford , lo
stabilimento dove si costruiscono le automobili Ford. La seconda
caratteristica del media digitale è la facilità con cui le opere in
forma digitale possono essere trasmesse e usate da più di un
utente. Un terzo aspetto intrinseco al media digitale è la
malleabilità : è possibile correggere errori, aggiungere commenti,
alterare la struttura delle frasi, cancellare ciò che non
desideriamo, modificare informazioni. Le tecniche di
campionamento digitale permettono di “tagliare” una
registrazione sonora in parti, le quali possono essere rimescolate
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e combinate con altre provenienti da diverse registrazioni ,
producendo una nuova registrazione che non è più riconoscibile
come derivata dagli originali . Le fotografie possono essere
manipolate in maniera digitale per aggiungere ciò che non c’era
o rimuovere ciò che c’era , o per combinare elementi fotografici
provenienti da opere differenti (ciò sembra rendere sempre più
difficile l’uso di fotografie come prove legali ). La quarta
caratteristica consiste nella equivalenza tra loro delle opere in
forma digitale, cosa questa che suona in contrasto con la vigente
regolamentazione del Copyright a livello internazionale . Il
diritto d’autore ha sempre mirato a proteggere in maniera
difforme le singole opere, definendole al contempo all’interno di
singole classi, ognuna di esse con un regime particolare di
protezione. Una volta in formato digitale, l’opera protetta da
Copyright è soggetta a diventare sempre meno differenziata e
sempre più equivalente a un’altra ; di conseguenza , le elaborate
distinzioni tra vari tipi di opere fatte dalla legge sul Copyright
perderanno il loro significato. La Quinta caratteristica risiede
nella compattezza delle opere in forma digitale, elemento che ha
in sé la potenzialità di creare nuovi tipi di problemi legali . Se si
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confrontano con i libri e altri media tradizionali, le opere in
forma digitale non necessitano di grande spazio.
Di conseguenza, le opere in forma digitale diventano
intrinsecamente semplici non solo da conservare ma anche da
rubare. La sesta caratteristica è la potenzialità dei media digitali
di fornire agli utenti esperienze non lineari con i testi e per lo
sviluppo di nuovi metodi di ricerca e di collegamento dei testi
medesimi . Alcune delle questioni poste da questa nuova
frontiera del media digitale pongono problemi relativi sia al
Copyright e sia alla tutela brevettuale. Dal momento che le opere
in forma digitale vengono elaborate mediante macchinari, può
essere possibile brevettare le tecniche di ricerca e di
collegamento, ciò che, non sarebbe assolutamente possibile
applicare alle opere in forma stampata . La commistione tra
diritto d’autore e tutela brevettuale sembra diventare uno dei
nuovi campi dal punto di vista giuridico , soprattutto
riconoscendo lo sviluppo storico rigidamente distinto dei due
campi disciplinari. In particolare si è cercato di mutuare gli
istituti sia del brevetto che del diritto d’autore, ma mentre il
brevetto tutela l’invenzione industriale e il contenuto dell’opera,
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il diritto d’autore protegge le opere dell’ingegno e l’espressione
creativa indipendentemente dal suo contenuto.
Il legislatore con il decreto legislativo 518/92 (in recepimento
anche della direttiva comunitaria n° 250 del 1991) ha risolto la
questione ritenendo applicabile, ai programmi per computer
(software), la tutela del diritto d’autore. Una questione circa il
copyright sollevata dalle opere ipertestuali è quella relativa al
chiedersi se creare un percorso di ricerca attraverso il testo
digitale sia un opera di cui è rivendicabile la paternità,
specialmente quando ciò viene fatto in presenza di una copia di
un sistema ipertestuale il cui Copyright appartiene ad altri ; così
pure altra questione è se costituisce un’opera derivata che viola il
Copyright il fatto di creare un programma che colleghi tra loro
vari testi e porzioni di testo per permettere all’utente di saltare da
una parte ad un’altra correlata ma senza che ci sia una nuova
copia , potenzialmente in violazione, di tali testi. Questi casi
sarebbero in assoluto contrasto con la pratica abituale di
consultazione delle opere ad esempio di carattere bibliografico : è
forse una violazione del Copyright attraversare il cammino di
ricerca fissato dal bibliografo ? Nel momento in cui l’ipertesto ci
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consente di estrarre le parti d’informazione corrette in maniera
tempestiva ed economica da un enorme volume di dati, un
qualche tipo di valore viene creato . La domanda è chi lo
possiede : la persona che ha iniziato la richiesta di ricerca oppure
la persona che l’ha resa possibile progettando un buon sistema
ipertestuale ? E’ evidente che la realtà del media digitale pone
quesiti non risolvibili secondo l’assetto attuale della normativa
relativa alla proprietà intellettuale, quindi un mutamento radicale
nei prossimi anni si preannuncia inevitabile. Il discorso
d’apertura sull’importanza assunta da INTERNET nel campo del
legale del diritto d’autore, riguarda il modo in cui i prodotti
digitali possono essere distribuiti : accanto alla distribuzione off-
line, cioè per utilizzo su terminali senza collegamenti in rete,
come avviene con i CD-ROM e i CD-I
1
, troviamo la
distribuzione on -line , cioè tramite una rete che si avvale di
sistemi di trasmissione come quelli via telefono , via cavo
(coassiale , fibre ottiche), satellite ecc.
1
Il CD-ROM (compact Disc Read Only Memory ) , è un disco ottico , messo a punto nel 1985 in grado di
memorizzare un’enorme quantità di informazioni multimediali (immagini, tasti ...che possono essere letti
dal computer ) ; un CD-ROM può contenere fino a 600 milioni di caratteri , pari a circa 1500 dischetti di
computer o 200 mila pagine di testo. Il CD-I (Compact Disc Interactive ), ha un aspetto simile al CD-
ROM e come questo immagazzina applicazioni multimediali , ma il suo lettore si collega direttamente alla
televisione ed è guidato tramite telecomando