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“[…] per infinite e complicate che possano essere le mosse in una partita a scacchi,
persino il gioco degli scacchi costituisce una metafora semplicistica della complessità
dell’interazione umana. Ogni partita inizia da zero, nello stesso identico modo. Le
regole sono le medesime per entrambi i giocatori, sono immutabili, note e accettate
liberamente dai giocatori… Nessuna di queste caratteristiche è applicabile a quello che
succede tra genitori e figli. Ogni minima cosa che avviene tra loro è il risultato di una
lunga e complessa storia […].”
(Bettelheim 1987)
INTRODUZIONE
La scelta dell’argomento di tesi nasce da un forte interesse verso il vasto e
“misterioso” mondo delle relazioni interpersonali, in particolare quelle legate alla
coppia coniugale e l’impatto che questa genera all’interno del nucleo familiare.
Le relazioni sono parte integrante della nostra vita, è attraverso le interazioni che
viviamo nelle relazioni quotidiane che costruiamo noi stessi e gli scambi
comunicativi che consapevolmente o meno ci portano a definire i rapporti
interpersonali.
Attraverso le molteplici relazioni gli individui affermano la propria identità,
sviluppano fiducia, continuano a crescere e a celebrare esperienze.
La prima rete di relazioni che creiamo è sicuramente quella all’interno del nucleo
familiare, il nostro modello di riferimento che direttamente e indirettamente funge
da esempio per la nostra vita e che contribuisce a formare il nostro modo di
guardare il mondo che ci aspetta.
È certamente la famiglia che permette ad ogni individuo di formare la propria
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personalità e che attiva un sistema di interdipendenza per cui ogni
comportamento individuale influenza e resta influenzato dal comportamento degli
altri e qualsiasi cambiamento di uno dei membri provoca un cambiamento in tutti
glia altri e nelle modalità di funzionamento dell’intero sistema (Selvini et al.,
1975).
La famiglia, infatti, è quel sistema di relazioni complesse che determina scambi
reciproci e costituisce il contesto per lo sviluppo dell’intersoggettività.
La famiglia fornisce ai suoi componenti una base di sicurezza affettiva da cui sarà
possibile orientarsi per la costruzione di nuovi obiettivi e traguardi, è il punto di
riferimento che consente a tutti i membri, a qualsiasi età, di sentirsi abbastanza
integri per esplorare le relazioni che vi sono tra di loro e quelle che essi instaurano
all’esterno della famiglia (Byng-Hall,1998).
È anche il luogo in cui è possibile apprendere modalità negoziali e collaborative
di gestione del conflitto (Grych, 1998).
All’interno della famiglia si sperimenta il confronto delle diversità, nonché lo
scambio costruttivo che consente agli individui di adattarsi ai processi di
trasformazione e cambiamento, qualora fosse richiesto.
La scelta delle relazioni affettive e sentimentali può essere condizionata dal primo
approccio che abbiamo con i nostri genitori e familiari. Le prime relazioni d’amore
sono così importanti e talvolta incisive al punto di poter influenzare e determinare
le scelte future.
Il tipo di relazione instaurata con la madre e con il padre può riversarsi nella
scelta del partner. (Melanie Klein & Joan Riviere, 1969).
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I fattori interni (sfera emotiva), ed esterni (contesto sociale), dei soggetti in una
relazione, sono la somma di atteggiamenti manifesti; spesso questi si traducono
nell’incapacità di mantenere in armonia una comunicazione efficace e attraverso
comportamenti inadeguati, l’interazione si invischia nella disarmonia e
conflittualità.
Rispetto alla relazione coniugale quando il senso di appartenenza e la fiducia
reciproca, in cui l’espressione della “differenziazione del Sé” e il confronto
costruttivo vengono meno, si assiste alla manifestazione di una dinamica
disfunzionale.
Il tema della conflittualità genitoriale e i conseguenti aspetti che coinvolgono i
figli e il loro adattamento, hanno riscontrato da sempre un interesse di carattere
letterario, sociale, giuridico, pedagogico e psicologico.
Ampliamente discusso e argomentato nei diversi ambiti è un tema che lascia
ancora tante porte aperte alla ricerca scientifica.
A partire dagli anni ’90 numerosi studiosi hanno approfondito la conoscenza nel
tentativo di portare alla luce teorizzazioni volte a comprendere sempre meglio i
meccanismi e i processi che intercorrono tra il conflitto genitoriale e l’adattamento
psicologico dei figli.
Sono numerose e complesse le diverse prospettive che indicano l’origine del
conflitto genitoriale e le conseguenze dell’esposizione dei bambini allo stesso.
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È la passione che ci permette di esprimere al meglio noi stessi, che ci conduce
verso la realizzazione di un obiettivo importante.
Ho utilizzato la passione come forza propulsiva per sviluppare questo lavoro di
tesi, che sarà articolato in tre capitoli.
Nel primo capitolo verrà proposto un excursus basato sulla spiegazione di alcuni
concetti e costrutti che legano alcune fasi di vita degli individui, in riferimento alla
coppia e il suo adattamento, la transizione alla genitorialità, la co-genitorialità,
prendendo in considerazione alcuni modelli sistemico-teorici.
Il secondo capitolo è improntato sul lavoro di ricerca, nello specifico verrà
proposta l’analisi di quattro articoli scientifici che dimostrano l’ipotesi di tesi: Le
conseguenze della conflittualità genitoriale nel soggetto adolescente, possono
essere considerate come fattori di rischio psicosociale per il benessere del
soggetto nel suo adattamento e realizzazione? Un clima familiare disfunzionale e
conflittuale può portare alla psicopatologia nell’età evolutiva?
Il terzo capitolo è dedicato alle conclusioni e darà spazio ad una attenta riflessione
su come il conflitto genitoriale assume il ruolo di “nemico” per i figli, soprattutto
nella fase più delicata del loro sviluppo: l’adolescenza.
L’obiettivo di questo lavoro è quello di verificare e conseguentemente dimostrare,
come la conflittualità genitoriale possa incidere sul benessere psicologico dei figli,
e come possa essere effettivamente una possibile causa di disadattamento nelle
varie tappe evolutive del soggetto, in particolare negli adolescenti.
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CAPITOLO I
IL PASSAGGIO DA DIADE A TRIADE E LA RELAZIONE DI
CAUSA-EFFETTO NELLE DINAMICHE FAMILIARI.
L’ EVOLUZIONE DELLA COPPIA, TRANSIZIONE ALLA GENITORIALITA’ E CO-
GENITORIALITA’.
La relazione di coppia determina un legame particolarmente profondo tra due
persone e rappresenta una parte significativa della vita affettiva degli individui.
La coppia genera un nuovo inizio nella vita del singolo individuo, permettendogli
di mettere in discussione e rimodulare comportamenti e caratteristiche individuali
che interessano la sua intimità.
La qualità della relazione è sicuramente uno degli aspetti più rilevanti da prendere
in considerazione se si vuole valutare la coppia da punto di vista della
soddisfazione e del suo adattamento.
L’impegno assiduo e coerente, per creare e mantenere un equilibrio tra stabilità
e flessibilità, consente alla coppia di negoziare i possibili cambiamenti che
implicano nuovi adattamenti, le preoccupazioni individuali e i sentimenti di
soddisfazione, coesione e accordo sui problemi considerati essenziali, legati alla
vita di coppia (Spanier, Lewis, & Cole et al., 1975).
Per comprendere meglio il concetto di “adattamento di coppia” (Spanier, 1976)
ha presentato la Dyadic adjustment scale (DAS) uno strumento self-report per la
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valutazione delle relazioni composta da 32 item suddivisi in quattro sotto-scale
correlate tra loro: consenso diadico, soddisfazione diadica, espressione affettiva,
coesione diadica.
La scala consenso diadico (DC) composta da 13 item misura il grado di accordo
e disaccordo dei partner che riguardano la gestione della quotidianità rispetto al
tempo libero, le finanze oppure relativi all’ organizzazione domestica, la religione
e le amicizie.
La scala soddisfazione diadica (DS) composta da 10 item valuta la felicità o
l’infelicità percepita dalla coppia rispetto la loro relazione, il desiderio reciproco di
stare insieme, discutere l’ipotesi della separazione o il divorzio.
La scala coesione diadica (DH) composta da 5 item misura la quantità di tempo
condiviso dai due partner nelle attività ed interessi sociali, la condivisione delle
passioni, il dialogo partecipe e gli obiettivi comuni.
La scala espressione affettiva (AE) composta da 4 item valuta i sentimenti di
affetto amore e sessualità espressi dai partner, la soddisfazione individuale
all’interno della relazione.
Il buon livello di adjustment (regolazione) condurrà la coppia allo sviluppo e
consolidazione di un grado di benessere elevato volto a contrastare lo stress
individuale. Alcune ricerche hanno dimostrato, per esempio, come lo stress
personale sia causa di una comunicazione inefficace all’interno della coppia,
influenzando notevolmente il grado di soddisfazione e il seguito della relazione
(Bodenmann, 1997).
Questo grado di soddisfazione è particolarmente importante per la coppia che si
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introduce nella strada della transizione alla genitorialità, un passaggio delicato
che richiede sforzo e integrità individuale.
Allora come si diventa genitori?
Se pensiamo agli animali potremmo dare al termine genitore, una accezione
unicamente basata sul piano biologico, cioè quando due esseri della stessa specie
si accoppiano e producono una nuova vita, ma spostando il focus sull’essere
umano, tutto questo si amplia alla sfera psicologica-comportamentale.
Infatti, due individui che scelgono di diventare genitori, intraprendono
inevitabilmente una serie di cambiamenti nelle proprie vite, nel quale vengono
messi in discussione tanti dei meccanismi legati al singolo individuo e alla coppia.
Due caratteristiche di vitale importanza per l’attuazione dei compiti genitoriali
sono la complementarità e il reciproco accomodamento; questo vuol dire che la
coppia deve accrescere modelli di complementarità, volti a donare supporto
reciproco per consentire a ciascun coniuge di sentirsi utili all’altro senza pensare
di essere sconfitto.
L’arrivo di un bambino o anche semplicemente la sua attesa, introduce un
elemento nuovo nella relazione di una coppia, con l’effetto di provocare una
ristrutturazione della relazione (Norsa & Zavattini, 1997).
Si va verso una nuova dimensione, diversa dell’essere semplicemente adulti e in
coppia, è l’inizio di nuove consapevolezze che possono maturare ed essere
apprese grazie all’impegno e al senso di responsabilità che si collocano lungo una
nuova prospettiva fatta di cambiamenti, adattamenti, sviluppo di nuove risorse,
nuovi aspetti relazionali e cognitivi, nuove modalità organizzative.