Introduzione
La continua evoluzione del mercato dell’energia elettrica in Italia, unitamente ai costi
crescenti e alla maggiore attenzione dell’opinione pubblica, dei governi nazionali e
internazionali sul tema del risparmio energetico, hanno indotto gli utenti finali maggiormente
energivori ad attivare processi tesi alla riduzione dei consumi e, conseguentemente, della
spesa complessiva.
In questa categoria di grandi utenti finali rientra a pieno titolo Poste Italiane, i cui consumi di
energia elettrica si attestano intorno ai 500 GWh/anno, pur appartenendo ad un settore del
terziario avanzato.
La natura energivora di Poste Italiane ha contribuito a responsabilizzarne il top
management, sensibilizzandolo nei confronti delle tematiche energetico-ambientali di
razionalizzazione dei consumi. Ciò ha comportato investimenti nell’innovazione ed un
impegno continuo nella ricerca di soluzioni sostenibili, volte al miglioramento, allo sviluppo
del business e, visto il ruolo istituzionale, di Poste Italiane stessa.
In quest’ottica vanno proiettati gli interventi di efficientamento energetico del parco
immobiliare, nonché l’adesione di Poste Italiane ai programmi europei di energy saving e di
riduzione dei gas serra. A queste attività si sono affiancate le partecipazioni attive
dell’azienda in organismi nazionali (FIRE, Confindustria), finalizzati a travasare le esperienze
registrate e a ricercare confronti sul posizionamento (benchmark) per quanto concerne le
policy energetiche ed ambientali.
Tenendo a mente gli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo nel 2007 per il 2020, il cosiddetto
20-20-20 (cioè, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica
del 20%, l'aumento della
quota di energia prodotta da fonti rinnovabili del 20% e l'aumento dell'efficienza energetica
del 20%), Poste Italiane ha aderito al Programma Postale Europeo, promosso da PostEurop, di
riduzione delle emissioni di anidride carbonica
del 10% nei prossimi cinque anni (Capitolo 1).
Gli importanti obiettivi raggiunti e le aspirazioni verso il miglioramento continuo non
possono prescindere da un’oculata gestione e razionalizzazione della risorsa energetica, curata
dalla funzione aziendale Energy Management (Capitolo 2).
Poste Italiane detiene un patrimonio immobiliare disseminato su tutto il territorio
nazionale, comprendente uffici e stabilimenti industriali per il processamento della posta.
Al fine di ottimizzare l’approvvigionamento dell’energia elettrica, con i relativi contratti di
fornitura e di fatturazione passiva, si è organizzato l’approvvigionamento in tre grandi lotti
distinti, i cui fornitori sono rispettivamente Edison Energia S.p.A (40%), Energia e Territorio
(35%), ed un restante 25% che comprende un congruo numero di altre aziende (Capitolo 3).
Introduzione 2
Il patrimonio immobiliare di Poste Italiane comprende circa 15.000 siti. Ciascuno di
essi può presentare particolari esigenze impiantistiche che lo differenziano dagli altri, diverse
condizioni climatiche e strutturali dell’edificio, ma è comunque possibile individuare delle
classi di consumo energetico. Pertanto le utenze sono state suddivise in tre clusters, contenenti
rispettivamente Centri di Meccanizzazione Postale (CMP), Uffici Direzionali e Uffici Postali.
Dall’analisi del dato di prelievo delle utenze è emerso che gli Uffici Direzionali ed i Centri di
Meccanizzazione Postale sono responsabili di circa il 37% dei consumi elettrici totali. In
particolare, gli Uffici Direzionali contribuiscono al 18% ed inglobano circa 450 siti; mentre i
Centri di Meccanizzazione Postale rappresentano il 19% e totalizzano circa 50 siti.
La presente indagine mette in rilievo come la priorità degli interventi di efficientamento
energetico spetti ai Centri di Meccanizzazione, in quanto, pur consumando circa la stessa
percentuale di energia elettrica annua, rappresentano un numero inferiore di siti rispetto agli
Uffici Direzionali. Tra i soli siti industriali (19%), quello di Fiumicino contribuisce all’1,37%,
quello di Peschiera Borromeo (MI) all’1,18%, quello di Bari allo 0,72% (Capitolo 4).
L’entità di tali consumi energetici giustifica la realizzazione di diagnosi energetiche
dettagliate, al fine di evidenziarne criticità impiantistiche e possibili attività di correzione e
miglioramento.
Nel Capitolo 5 vengono presentate alcune strategie operative miranti ad un approccio
sistematico al processo di efficientamento energetico (audit e sistemi di gestione), nonché i
sistemi di metering per la determinazione dei dati di consumo elettrici.
I dati relativi ai consumi effettivi di energia elettrica attiva e la potenza possono essere
diagrammati per tutti i giorni dell’anno, nell’arco delle ventiquattro ore. L’analisi dei profili
di carico costituisce il punto di partenza per un approccio energy saving, in quanto permette di
estrapolare informazioni sull’entità e sulla modalità di consumo della risorsa energetica
nell’arco temporale di riferimento.
Le curve di carico analizzate in questa sede sono relative alle circa 150 forniture
multiorarie, in media tensione, di Edison Energia S.p.A, relative alle annualità 2006 e 2007 di
parte del patrimonio immobiliare di Poste Italiane (Uffici Direzionali e Centri di
Meccanizzazione Postale). I due diversi profili di prelievo osservati, l’uno all’incirca costante
(CMP) e l’altro con andamento a campana (ufficio), hanno rispecchiato, a causa delle diverse
attività svolte, la distinzione tra i due clusters analizzati.
Un’analisi dettagliata dei profili di prelievo è stata eseguita su un campione ristretto, in
quanto, in questo caso, la bassa numerosità non ne inficia la significatività delle informazioni
desunte. La determinazione del campione ha tenuto conto delle macro aree geografiche in cui
sono dislocati i siti di Poste Italiane, nonché della tipologia di consumo energetico (cluster di
appartenenza).
Al nord ci si è soffermati sull’Ufficio di Recapito di Genova, sito in località aeroporto, e sul
CMP di Milano Peschiera Borromeo; al centro sull’Ufficio Postale Complesso di Roma, viale
Introduzione 3
Beethoven, e sul CMP di Roma Fiumicino; al sud sull’Ufficio Direzionale di Palermo, via De
Gasperi, e sul CMP di Bari. La selezione dei siti è stata effettuata tenendo in considerazione le
indicazioni derivanti dall’analisi degli indici di consumo energetico (kWh/addetto ⋅anno,
kWh/m
2
⋅anno, kWh/kg
posta
⋅anno).
L’analisi di tali profili consiste nella ripartizione dei consumi elettrici, enucleando il base load
(dovuto a sistemi di ventilazione, illuminazione, etc.), gli usi stagionali (condizionamento
estivo e, se azionato elettricamente, riscaldamento invernale) e quelli legati all’attività
(Capitolo 6).
Le informazioni desunte dall’analisi dei profili di prelievo sono state confrontate con i
riscontri derivanti dalla diagnosi energetica (audit) di tali siti. Le utenze analizzate sono state
quelle che hanno manifestato maggiori criticità nei consumi energetici, allo scopo di
approfondire l’analisi e confermare i risultati ottenuti in precedenza.
Tali audit elettrici (preliminari) sono stati effettuati presso l’Ufficio Postale Complesso di
Roma, viale Beethoven 36, ed il Centro di Meccanizzazione Postale di Fiumicino, via
Capannini 2.
E’ stato eseguito un censimento sulle varie apparecchiature azionate elettricamente,
aggregandole secondo le seguenti categorie: illuminazione esterna, illuminazione interna,
climatizzazione, attività e servizi generali. Ciò ha consentito di poter ripartire indicativamente
il consumo di energia elettrica globale annuo tra le varie apparecchiature utilizzatrici,
evidenziando le modalità di consumo della risorsa energetica.
Sulla base di quanto desunto dai due audit elettrici effettuati è stato possibile confermare le
informazioni qualitative, ed in parte quantitative, emerse dall’analisi delle curve di carico
relative ai siti in questione. Inoltre è stato possibile estendere la trattazione inerente ai profili
di prelievo, stimando i contributi relativi al base load, il cui contributo si attesta
rispettivamente sul 70% e 75% dei consumi elettrici giornalieri (Capitolo 7).
L’analisi dei profili di prelievo, di concerto con gli audit energetici effettuati, ha mostrato
come l’entità dei consumi elettrici, negli uffici come negli stabilimenti industriali, sia
fortemente da imputare ai servizi di illuminazione e climatizzazione degli ambienti, piuttosto
che alle attività svolte.
Per quanto concerne l’ufficio, i consumi legati alla climatizzazione ed all’illuminazione hanno
totalizzato rispettivamente circa il 70% ed il 16%, contro circa il 3% derivante dall’attività.
Nel sito industriale l’attività ricopre circa il 30% dei consumi globali, cioè lo stesso consumo
richiesto per l’impianto d’illuminazione (esterno ed interno). Ancora superiore è il prelievo di
energia elettrica assorbita dall’impianto di climatizzazione (circa il 35%).
Gli interventi di efficientamento energetico proposti riguardano le categorie
evidenziate, negli uffici come nei siti industriali, adottando un approccio paretiano
*
al
*
Si basa sul principio di Pareto:”Solo poche cause sono responsabili della maggioranza degli effetti”. Anche
nota come la regola dell’80/20 (l’80% degli effetti deriva da un 20% di cause) [10].
Introduzione 4
problema. Essi si rivolgono sia all’aspetto gestionale (riduzione dell’illuminazione interna;
manutenzione degli impianti; campagna di formazione e creazione di politiche energetiche)
che a quello impiantistico (sfruttamento del freecooling; ottimizzazione del flusso d’aria
refrigerante; sistemi di comando remoto centralizzato e programmabile per gli impianti di
condizionamento ed illuminazione; installazione di inverter sulle unità di pompaggio e
ventilazione; parzializzazione e concentrazione del flusso luminoso; sostituzione di lampade
con altre più efficienti).
Si è poi considerata l’opportunità di ricorrere alla generazione elettrica da fonti rinnovabili, in
particolare attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, e tra gli interventi impiantistici è
stata stimata la fattibilità tecnico-economica di un impianto di trigenerazione per il CMP di
Fiumicino.
Per ciascuno degli interventi proposti è stata valutata la fattibilità economica ed il risparmio
energetico conseguibile. In particolare, per l’ufficio di viale Beethoven è stato stimato un
saving elettrico di circa il 9%, corrispondente a 88 MWh/anno e 10.000 €/anno; nel CMP di
Fiumicino il saving elettrico ammonta a circa il 13%, corrispondente a 1.000 MWh/anno e
120.000 €/anno.
Il Capitolo 8 si conclude con alcuni cenni relativi al quadro normativo di riferimento
(incentivi e certificazione energetica).