l.PREMESSA
Le Alpi sono da scmpre un bacino di frcquentazionc per 1 0 svolgimento di attivita
ricreative all 'aperto (Hame1e et al. , 1998; Bourdeau, 1998). Tali massicci montuosi
costituiscono notevoli poli d'attrazione sia per le popolazioni locali, sia per i visitatori
stranieri che desiderano godersi le nostrc bellczzc naturali.
Nclle Al pi e nelle Prcalpi possono esserc cffcttuate numcrose attivita ri creati vc, sia nel
periodo estivo, sia in quello invernale. Reccnti indagini effettuate nel Veneta hanno
posta in ri salto che l'cscursionismo costituisce in assoluto J'attivita ricreativa piu
diffusa. E' altresi emerso che una quota parte rilevante dei frequentatori non c costituita
da villeggianti, bens! da vlsitatori giornalieri (Tempesta, 2002).
In particoiarc, le pcculiarita paesaggistiche e morfologiche delta montagna vcneta
garantiscono la possibilita di accederc ad un 'ampia rete sentieristica che si sviluppa in
tenitori caratterizzati da paesaggi di rara varieta e bellczza, facilmente accessibili dai
principali centri urbani.
Dinnanzi alla indiscussa notorieta nazionale e intemazionale, a tutt'oggi solo pochi studi
hanno analizzato il fenomeno turistico ricreativo c ne hanno quantificato i benefici
(Tempest. e Thiene, 2000. e 2000b).
AlIo stato attuale, infatti, eccezion faUa per poche indagini, le informazioni disponibili
sono assai modeste, in particolare per it versantc italiano c soprattutto in contrasto aJ
gran benessere economlco e sociaJe generato da questc risorse per le popolazioni locali
(provincia Autonoma di Treuto, 1997; Manente, 1998; Cipra, 2000; Da Pozzo e al.,
2002).
Da un punto di vista generate si PUD, di fatto, ritencre che it turismo comporti Sla
benefici che costi cbe si possono schcmatizzare come segue (Tempesta e Thicne, 2000):
Bencfici (vantaggi):
per I'cconomia locale (flusso di spesa dei turisti);
per I'cconomia nazionale (acquisto di attrezzature e materiali);
per i visitatori (benefici ricreativi);
per la societa (funzione educativa e culturale del turismo).
Costi (svantaggi):
per I'ambiente (causati da: turisti, strutture, infrastruttrure);
per I'cconomia locale (sviluppo economlco squilibrato, maggiori costi per la
produzione di servizi, etc.);
per la societa locale (perdita d'idcntita culturale);
per il turista (congestione, incidenti montani);
per le finanze pubbliche (manutenzione rete senticri, servizi pubblici, etc.).
Bisogna quindi evitare il riscruo che il turismo, a causa di politiche di sviluppo mal
calibrate, distrugga la ri sorsa stessa su cui basa la propria esistenza. Un'elevata qualita
dell' ambiente diventa, infatti, il supporto necessario per la maggior parte delle attivita
turistiche, e, a110 stesso tempo, puo rapprescntare un importante vantaggio competitivo
per I'economia locale.
Diventa allora necessario "gestire" la montagna attraverso la raccolta d'informazioni
mirate sull'entita di flusso dei visitatori e suIl e loro preferenzc, e quindi analizzare il
fenomeno turistico-escursionistico per arrivare alia conoscenza delle caratteristiche
de ll a domanda, che costituisce la premessa per un'approfondita stima dei oosti e
benefici eonnessi all'escursiorusmo montano.
Un importante tasscllo della "domanda di montagna", e queUo rappresentato dagli
escursi onisti giornalieri che si recano in montagna nel periodo cbe va dalla tarda
primavera all'inizio dell'autunno.
La presente ricerca ha come obiettivo principale l'analisi dei fattori (individuali e
tenitoriali) che intluenzano 10 svolgimento d'escursioni effettuate dai residenti nel
Veneto e la stima del valore ricreativo dei principali massicci montuosi della regione.
A tal fine e stato utilizzato il data base ottenuto in una recente ricerca svolta presso il
Dipartimento Territorio e Sistemi Forestali dell'Uni versita di Padova. L'indagine,
tramite la realizzazione di 767 interviste telefoniche, ha raccolto una grande quantita di
infonnazioni sui rapporto esistente tra residenti nel Veneto e aree montane dell a regione
stessa.
A partire da tali dati, di CUi nel testa Vlene fom.ita una sintetica descrizione, si e
proccduto con la stima delle caratteristichc dclla domanda e dei benefici ricreativi
ricorrendo a due approcei analitici basati sull'analisi delle preferenze rivelate: il travel
cost zonale cd il travel cost individuale. Nel tentativo di chiarire quali siano i fattori che
indirizzano le scclte ricreative dclla popolazione veneta nelle aree montane, sono stati
stimati dei modelli di conta Poisson e Binomiale Negativa con dati "staked". Si sono
2
ottenuti, quindi, dei modclli interpretativi chc possono rivelarsi utili sia per l'avvio di
politiche di valorizzazione turistico-ricreativa, che per l' implementazione di strumenti
volti a limitare fenomen i di congestionc e danni amb ientali nelle aree montuose piu
tragili.
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2. METODOLOGlA D'INDAGINE
2.1 LE MODALIT A' D'INDAGINE
Le conoscenzc del numero e delle caratteristiche dei frequentatori della montagna a fini
turistico-ricrcativi sono partico)armente compJesse per la notevate articolazione del
fenomeno, sia dal punta di vista spazialc che temporale.
E' nota che g1i unici dati statistici relativi alla frcquentazione della montagna, rilevati in
modo sistcmatico, riguardano la presenza e gli arrivi nel, le strutturc ricettivc albcrghiere
cd extra-alberghicrc da parte dei turisti.
Questi dati sono particolannente carenti ai fini dell a ricerca, perchc:
non fomiscono alcun' informazione sulle caratteristiche individuali C 50C10-
economichc degli intervistati, ne suI tipo d'anivita svolte (nientc dicono ad
esempio a riguardo del numero di gite svolte);
trascuranQ compietamente il fenomcno dei visitatori giornalieri, non
considerando che moltissimi frcquentatori di queste aree svolgono gite partendo
da casa la mattina e ricntrandovi nella serata, e quindi non intrattengono alcun
rapporto con le strutture ricettive;
trascurano la presenza nelle seconde case. assai utilizzate da che persone vanno
in vacanza anche in casc d'amici;
fornjscono infonnazioni molto parziali suJla ricettivita in case date in affitto dai
privati;
non si sa davvero nulla suUe localita frequcntate dalle persone in vacanza.
Coo riferimento al Veneto, cit') implica poter disporre solo d'alcune informazioni che
riguardano una frrurjone dei frequentatori della montagna che presumibilmente non
supera il 50%.
Per avere infonnazioni che sopperiscano a talc mancanza conoscitiva occorrcrebbe
rifarsi ad iodagini effettuate a hoc.
n problcma della quantificazione del numero dei frequentatori in queste arec ponc
problemi diversi in relazione al tipo di area da studiare; le modalita di stima sono,
infatti, da porre in relazione essenzialmente (Tempesta et aI. , 2002):
alle dimensioni del territorio indagato;
aJ numero di punti d'accesso;
ali a necessita di dotarsi 0 no di pennessi d'uso per visitare I'area.
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Taii e1ementi sono ben correlati tra toro poicbe, in generate, te aree di modeste
dimensioni hanno anchc pochi punti di acccsso e cia consente un agevole controUo
degli ingressi c rende possibile l'imposizionc del pagamento di bigli etti di ingresso.
Questa situazione pera nel Veneto avviene so to in rare reaita. Nella maggior parte dei
casi le aree montane hanno dimensioni molto ampie e sono caratterizzate da
numerosissimi punti d'accesso, oppure vi sono aree naturalistiche con pocbi punti
d'accesso ma in cui non e effettuato alcun controll o del numero di visitatori e non e
previsto il rilascio di pennessi d'uso.
In queste situazioni per stimare il numero di frequentatori si pua ricorrere 0 ad indagini
di campo che porranno probJemi divcrsi sccondo it nurnero di punti d' ingresso, 0, come
nel nostro caso, ad interviste telefoniehe.
Le due modalita d'investigazione utilizzabili risentono di limitazioni cbe devono essere
tenute debitamente in considerazione nell'analisi dei risultati conseguiti.
Le indagini effettuate in campo in genere si esplicano (Tempesta, 2002):
nell'effettuazione di conteggi per stimare it numero di visitatori;
nella compilazione di questionari in cui vengono raccolte informazioni di varia
natura sull'intervistato e sull'attivita svolta.
La stima del numero di visitatori attraverso conteggi diretti diventa pera complessa e
onerosa nelle nostre zone montane, dove vi sono numerosi aecessi.
Problematica e anche l'interpretazione delle informazioni ottenibili con interviste
dirette, innanzi tutto pcrcbe esse sono in grado di fomire infonnazioni solo su quanta
accade in una data area, ma non possono in alcun modo assumere carattere generate:
l'estrcma varieta delle condizioni ambientali riseontrabili nell'areo alpino fa si ebe
ancbe i caratteri delle persone cbe 10 frequentano si modificano da zona a zona. Accade
dunque ehe le indagini svolte in un dato massiccio non possano essere considerate
rappresentative di aree poste anche a decine di chilomctri di distanza.
Le rilevazionj fatte suI campo sono inoltre veramente onerose e risentono
inevitabiImente del momento in cui sono fatte, specie riguardo al tipo di frequentatore
(ad esempio in agosto i turisti sono piu numerosi dei giornalieri, mentre I'opposto
accade a giugno 0 settembre). D'altro canto non e possibile conoscere a priori la
distribuzione temporate dei frequentatori e cia rende complesso ottenere una
stratificazione corretta delle interviste.
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Le indagini telefonicbe (e postali) riscntono di problematiche diverse e altrettanto
difficili da superarc.
In queste, per quantificare il numero di visitatori e necessario cbe l'intervistato indichi it
numero di visite effettuatc in ognuna delle aree considerate rilevanti ai fini deIJa ricerca
in un certo areo temporaie.
Com'e intuibile, raramente le persone eontattate per via telefoniea sono in grado di
ricordare correttamente tutte le visite fatte, specie quando sono molto numerose 0
quando e chiesto loro di indicare in quale arca le hanno faue e per quale periodo
(soprattutto se le prime sono poco estcse 0 poco note). Cia rcode aleatorie lc stime dei
frequentatori relative ai singoli massicci montuosi e tale fcnomeno e acccntuato dalla
forte dispersione territorialc del luogo di residcnza dei villeggianti: in estate Delle
Dolomiti molti sono i turisti provenienti anche dall'Italia centrale.
Un campi one casuale per esscre efficace diventa necessariamente grande c costoso.
L noltre bisogna ricordare che la telefonata cosi come il questionario comporta fenomeno
non voluto di selezione degli intervistati. Pua accadere, inf atti, cbe telcfonando a certe
ore del giorno sia piu facile imbattersi in tipologie di persone che tipicamente
rimangono in casa, come i pensionati. sovrarappresentandole. Spesso e difIicile riuseire
a prendere contatto direttamente con la persona che frequenta la montagna.
Un problema comune sia aIle intervistc dirette sia a quelle teiefonichelpostaJi e poi la
contemporanea prcsenza nel nuc1eo famigl iare di soggctti ehc frcquentano la montagna
con intensita e modi diversi, percio diventa complesso raccogliere infonnazioni
dettagliate suile attivita svolte distintamente dai fam igliari.
Una stima del numero di residcnti nel Vcneto cbe sono andati in vacanza in montagna
nel 2000 tramite indagini telefonichc dirette e elaborazioni su dati SISTAN· Regione
Veneto e riportata nella seguente tabella riguardantc gli arrivi nelle piu importanti
strutture ricettive (tab.2.1).
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Tab.2.1 Stima del oumero di presenze turisticbc oella montagna veneta, tramite
rilevazioni telefonicbc. (Fontc: Tcmp. csta c Tbicoc, 2002)
Durata media vacaoza Gioroi totali di vacanza
Arrivi
Media Limite Valore Limite
Inferiore Superiorc Medio Inferiore Superiore
Alberghi 174.804 7,20 5,26 9,14 1.258.589 919.031 1.598.146
Complementari 244.726 12,47 9,29 1564 3.050.533 2.274.705 3.826.362
Totale 419.530 1027 761 12,93 4.309.122 3.193.736 5.424.509
Secondc case 297.167 15,25 985 2066 4.533.251 2.926.450 6.140.052
Totale 716.696 12,34 8,54 16,14 8.842.373 6.120.186 11.564.561
2.2 IL CAMPIONE D'INDAGINE
Partendo dalle considerazioni precedenti, "indagine effettuata presso il dipartirnento
TESAF (Tempesta e Thicne, 2002) ha cercato di impiegare metodologie diverse di
ricerca nel tentativo di integrarle per iimitare il piu possibile gli aspetti negativi
richiamati
lnnanzi tutto, e stata effettuata un'indagine telefonica sui rapporti tra popolazione
residente nel Veneto e utilizzazione turistico-ricreativa dell a montagna che ha coinvolto
767 intervistati.
L'indagine si e proposta i1 raggiungimento dei seguenti obiettivi:
la quantificazione dell 'escursionismo giornaliero nella montagna veneta;
la definizione di una rnetodologia d' analisi della domanda escursionistica e
turistica che consenta di stimare i benefici ad essa connessi.
Data la vastita dell 'area di studio non era, infatti, operativamente concepibile la
realizzazione delle rilevazioni in loco, prcsso i massicci montuosi.
Si e quindi optata per la realizzazione d'interviste telefoniche ad un campione
stratificato di residenti nel Veneto, ccrcando di strutturare il questionario in modo tale
da poter ottemperare agli obiettivi indicati in precedenza.
Per rendere piu rappresentativo il campione si e pensato di allargare I'indagine alle
province venete piu importanti, con iJ coinvalgimento delle province di Padova,
Venezia, Rovigo, Vicenza, Belluno, Treviso.
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La stratificazione delle interviste teleforuche c andata poi oltre con la diversificazione
dei comuni di residenza in base alle loro caratteristiche di citti e comuni metropolitani e
non, e alIa 1 0ro localizzazione geografica (tab.2.2).
Tab.2.2 Localizzazione geografica e caratteristiche dei comuni di residcnza degli
intervistati
Localizzazionc
Caratteristicbe del comune di residenza
p'coprafica
Citta c comuni metropolitani Comuni non mctropolitani Totale
Montagna 62 62
Collina 44 77 121
Pianura a meno
di 60km 300 178 478
dalla mootagna
Pianura a piu di
60km 43 63 106
dalla montae.na
Totale 387 380 767
Il campionc d' indagine e stato distribuito per province di residenza in propor.lione alla
popolazione residcnte (tab.2.3).
Tab.2.3 Provincc di residcDza degli intcrvistati
Provincia lntervistati
Numcro %
Bclluno 39 5,1
Padova 102 13,3
Rovigo 33 4,3
Treviso 253 33 ,0
Venezia 60 7,8
Viccnza 141 18,4
Verona 139 18,1
Totalc risoostc 767 100,0
Le infonnazioni sono state raccolte mediante 1 'uso di un questionario. Gli intervistati
hanno indicato it numero d'cscursioni cffettuate nell 'ultimo armo presso di ognuna delle
diciassette destinazioni montuose considerate.
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Agli escursionisti sono state inoltre poste alcune domande relative all'esperienza
acquisita nella frequentazione dclla montagna; al riguardo, e stato loro crucsto il numero
di escursioni mediamentc svolte nel1'arco di un anno, se praticavano altre attivita
ricreative Delle zone montuose, quali 10 sci 0 I'alpinismo. Infine, gli intervistati hanno
fomito le indicazioni relative ai dab socioeconomici, tra cui eta e dimcnsionc del nudeo
famigliare d' appartenenza.
Dal campi one sono stati succcssivamente esclusi tutti i non frequentatori e coloro che
praticano prevalentemente vacanza in montagna, poichc il loro comportamento nei
confronti del territorio si distingue notevolmente da qucllo degli cscursionisti giornalieri
in senso strctto. Una volta cosi depurato, i.1 campi one si e ridotto a 371 osservazioni.
II costa di viaggio e stato stirnato considerando la distanza pcrcorsa dal luogo di
residenza di ciascun escursionista fino al sito montuoso ove e stata cffettuata la gita
moltiplicando i ehilomctri percorsi in andata c ritomo per un costo unitario pari a 0,01 €
(Lit.200).
2.3 LE CARATTERISTICHE DEI SITl MONTUOSl VlSITATI
Lo studio ha avuto per oggetto i principali massieci montuosi situati nel Veneto,
suddivisi in 17 aree. Come nato, il tenitorio montano copre un'ampia porzionc della
superfieic (circa il 32%) regionalc e costituisce parte del settore orientalc delle Alpi. Si
tratta di una zona montana oggetto di notevole frequentazione per 10 svolgimento di
numerose attivita ricreative, come il turisrno e I'escursionismo da parte dei residenti in
aree prossime, tra i quali esiste una tradizione fortemente radicata di attivita all'aperto. I
siti montuosi considerati sono riportati in tab.2.4.
10
Tab.2.4 Massicci montuosi visitati
Vcttc Feltrine e Monti del Sole
Lcssini e Baldo
Cansiglio c Alpago
Altopiano d'Asiago e Monte Grappa
Pasubio e Piccolc Dolomiti
Tre Cimc di Lavaredo
Croda dei Tooi c Popera
Civctta
Pelmo
Agncr e Pale di San Lucano
CristaUo e Tofanc
Nuvolau, Averau e Croda da Lago
Sorapiss e Cadini
Bosconero, Duranno e Cima Preti
Marmarolc e Antclao
Moiazza, San Sebastiano e Tamer
Marmolada
Le infonnazioni relative alle infrastrutture ricreative. come la densita di sentieri e quella
di rifugilbivacchi, sono state ottenute mcdiante I'uso di un Sislcma Infonnativo
Geografico (GI8).
I massicci montuosi considcrati sono alquanto diversi per quanta attiene gli aspetti
morfologici e I'attitudine verso le attivita ricreative (tabb.2.5 e 2.6). I primi cinque siti
sono localizzati nelle Prealpi. una fascia montana a ridosso della pianura, caratterizzata
da altitudini delle cime e pcndenze dei vcrsanti piuttosto modeste e copertura del bosco
prevaientemente a latifoglie. Tuttavia, nonostante le caratteristicbe ambientali siano solo
parzialmente paragonabili aUe vicine Dolomiti, la prossimita ai maggiori centri urbani
della pianura veneta, unitamente alia prcsenza d' itincrari sentieristici particolarmcntc
affascinanti e talvolta anche di discrcta difficolta (nonostante la lunghezza possa essere
Iimitata), rende queste zone molto frcquentate.
Le altre 12 dcstinazioni possono essere sostanzialmente identificate con la ponlOne
veneta delle Dolomiti, una catena di monti molto estesa e conasciuta per i partieolari
attributi della sua roccia. La zona costituisce un polo d'attrazione di notevole entita cd e
tra le piu famose anche a livello nazionale e internazionale. I sentieri sono numerosi e
diffusi in tutto il territoria, e molti di qucsti richiedono lunghi tempi di pereorrenza e si
snodano lungo itinerari di particolare bellezza. Vi sono inoltre numerose vie ferrate che
consentono di giungere alia cima dei monti senza neccssariamente arrampicare lungo
11
vie di roccia. 11 paesaggio dolomitico e veramente affascinante per i picchi rocciosi, i
profili dei monti c la varieta delle strutture mo rfologiche.
In particoiare, massicci dolomitici di grande rinomanza come Cristallo~Tofane, la
Marmolada, Tre Cime e Nuvolau~A verau~Croda da Lago riescono ad attrarrc visitatori
anche da moho iontano, in virtU dell'unicita del patrimonio naturalistico che li
carattcrizza e probabilmente del [atto di presentare strutturc organizzate per la visita e la
comprensione dell'ambicnte naturale, come i rifugilbivaeehi (tab.2.6).
Per quanto atticne la biodiversita, il patrimooio floristico e faunistico e neco e
consistente sia oelle Preaipi, sia Delle Dolomiti.
Tab.2.5 Attributi dei siti
Siti mODtuosi Superficie Sentieri Rifugi e Prati Boschi
(ba) (m1km') Bivacchi (%) (%)
(n x
lOO/km')
Vette Feltrinc- M. Sole 61.386 2209,93 35,84 8,37 57,27
P. Dolomiti- Pasubio 15.584 12692,23 64,17 4,17 73,47
Cansiglio-Alpago 26.628 3384,69 30,04 16,5 1 57,24
Altipiano Asiago- M.Grappa 83.110 2326,50 24,06 11 ,5 1 74,57
Lessini-M.Baldo 58.193 2856,30 24,06 21,60 58,98
Antclao-Marmarole 22.845 5101,62 65,66 5,26 55,59
Pelmo 13.287 7285,99 45,16 3,94 70,39
Tofane-Cristallo 20.707 7163,48 91,76 4,19 31,19
Bosconero-Duranno-Cima 23.248 4949,39 43,01 1 ,3 1 64,42
Preti
Sorapiss-Cadini 12.844 9554,99 93 ,43 2,75 40,35
Agner-Pale San Lucano 14.573 7195, 15 48,04 5,09 58,02
Moiazza-S.Sebastiano- 13.096 8675,25 53,45 4,73 57,10
Tamer
Tre Cime di Lavarcdo 4.311 45776,23 139,19 0,00 40,37
Civetta 8.036 15026,66 99,55 3,84 49,75
Croda dei Toni-Popera 10.769 13438,68 83,57 3,24 43,05
Marmolada 3.330 24509,01 390,43 0,02 26,53
Nuvolau-Averau-Croda da 10.422 11251 ,12 86,36 7,10 49,32
Lago
. . . .
In questa tabella gh mdlcl per I scollen sono m mJkmq, quclh del nfugl tn (n x IOO)lkmq. Le altre sono
percentuali.
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Tab.2.6 Carattcristichc ambientali e localizzazione delle aree di studio
Area Provincia Superficic Area Quota Pelldcltza Tipologia Roccc Laghi Paseoli Parehi
(ha) gcografiea media
1 (m.s.l.m.)
media
1(%)
prcvalcntc (%) (%) (%) (%)
Vette Feltrine - M. del Sole ScHuno 61.386 pedemontana 1.194 32,6 prati 21,3 0,3 3,4 5,8
M. Baldo - Lessini Verona 58.193 pedemontana 1.001 22,0 prati 0,1 0,1 15,0 27,3
Agner - Pale S. Lueano Belluno 14.573 montagna 1.551 30,4 boschi 29,0 0,0 3,5 51,5
Cansiglio - Alpago Belluno 26.628 pedemontana 988 20,7 prati 12,2 3,0 5,8 24,3
Marmarole - Antclao Selluno 22.845 montagna 1.472 28,9 boschi 26,0 0,8 1,1 48,7
Trc Cime di Lavarcdo Belluno 4.3 11 montagna 2.091 28,5 senlieri 47,0 0,4 4,4 94,8
Croda dei Toni - Popcra Selluno 10.769 montagna 1.768 29,9 scntieri 39,7 0,5 1,9 80,8
Civetta Belluno 8.036 montagna 1.691 31,0 rifugilbivacchi 22,8 1,0 4,8 32,2
Pelmo Bclluno 13.287 montagna 1.570 23,7 boschi 10,4 0,0 8,9 46,1
Altipiano Asiago- M.Grappa Vicenza 83.110 pedemonlana 1.065 20,7 boschi 0,3 0,1 9,8 50,6
Cristallo-Tofane Belluno 20.707 montagna 2.017 27,6 ri fugilbivacchi 44,7 0, I 5,3 53,4
Nuvolau-Avcrau-Croda Lago Belluno 10.422 montagna 1.836 22,5 scntieri 21,9 0,0 17,5 39,8
Sorapiss - Cadini Belluno 12.844 montagna 1.796 27,8 ri fugi/bivacchi 42,2 0,1 4,2 48 ,9
Boseoncro-Duranno - C. Belluno 23.248 montagna 1.328 33 ,0 boschi 16,9 0,0 3,8 62,3
Preti
Piccole Dolomiti - Pasubio Vicenza 15.584 pedemontana 1.344 29,2 boschi 1,6 0,0 6,5 33,1
Moiazza - S.Sebast. - Tamer Sclluno 13.096 montagna 1.450 27,9 boschi 19,0 0,0 5,0 33,4
Marmolada Belluno 3.330 mOl~la~lJa 2.309 33, I rifudlbivacchi 61, I 0,2 6,9 333
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