Breve pro lo Rimini Fiera s.p.a.
1
Rimini Fiera SpA opera da oltre 60 anni sul mercato interno e su
quello internazionale: presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni;
direttore generale, Piero Venturelli.
Rimini Fiera fa parte di E.M.E.C.A., l«Associazione dei Grandi
Quartieri Fieristici Europei e di UFI (l«Union des Foires
Internationales raggruppante i maggiori organizzatori eristici
mondiali) che appone il suo prestigioso marchio su tre prodotti della
S.p.A. riminese (Sigep, Mia e Tecnargilla).
L’assetto societario della S.p.A. riminese vede quali soci pubblici
Comune di Rimini, Provincia di Rimini e CCIAA con quote eguali e
per il restante 14,88 % contempla soci privati (Promotor
International; King Spa; Impregilo Edilizia Spa; FieraInvest Srl;
Banca Opi; Aia Ass. Italiana Albergatori Rimini Capital spa; Newco
Ascom Spa; Confesercenti Invest Srl; Cbr Cooperativa Braccianti
Riminese Scarl; Ceisa;
Assimpresa Spa; Cassa di Risparmio Rimini; Fondazione Cassa di
Risparmio Rimini; Banca Malatestiana Credito Cooperativo Scarl;
Concrete Srl; Camst Scarl; Adria Invest Srl; Api Associazione
Piccole e Medie Imprese di Rimini; Con ndustria Rimini; Fincoop
Rimini Srl; S.A.L.A Srl ).
Breve pro lo azienda fornitrice del servizio di
biglietteria e controllo accessi
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Lʼazienda fornitrice del servizio di biglietteria elettronica e controllo
accessi uno dei principali operatori italiani nel settore della
gestione ed organizzazione dei servizi di accoglienza, sicurezza,
nella produzione e commercializzazione di sistemi di biglietteria
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
Il Caso Rimini Fiera
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1
Fonte: sito internet http://www.rimini era.it/
2
Fonte: sito internet uf ciale fornitore del servizio.
elettronica e controllo accessi. La posizione di rilievo assunta dal
Gruppo sul mercato confermata dal proprio portafoglio clienti
formato dai principali organizzatori sportivi, enti fieristici, parchi
tematici presenti a livello nazionale. L’unicit del proprio modello di
business rende tale azienda interlocutore privilegiato in grado di
soddisfare in modo integrato le esigenze richieste dai propri clienti.
Il Gruppo cui f capo questa impresa oggi lʼunico in grado di
fornire una ampia gamma di soluzioni per tutte le manifestazioni,
eventi e siti che necessitano di tecnologia e servizi collegati alla
biglietteria: spettacoli, eventi sportivi, parchi di divertimento,
esposizioni, fiere, siti culturali e per lʼintrattenimento in genere.
Le attivit del Gruppo vanno dalla fornitura di sistemi avanzati di
biglietteria elettronica, al controllo accessi, alle piattaforme e i
servizi per la prevendita e la distribuzione dei biglietti on-line
secondo una logica multi-canale, con il controllo delle transazioni in
tempo reale. Inoltre il gruppo mette a disposizione servizi e
personale di accoglienza e degli addetti alla sicurezza, fino agli
aspetti connessi alle attivit di comunicazione, sponsorizzazione e
promozione degli eventi.
Con la sua presenza diretta e strategica in 4 paesi del mondo
(Italia, Inghilterra, America e Singapore), il Gruppo inoltre si offre
come unico interlocutore globale sia in termini di mercato che di
presenza internazionale.
La fusione di competenze delle societ che ne fanno parte, ognuna
leader nel proprio settore, permette al Gruppo di affrontare in modo
specializzato le problematiche e le necessit dei vari mercati.
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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Capitolo Primo: Il Business Process
Reengineering
Scopo di questo primo capitolo introdurre lo strumento
manageriale principe dellʼanalisi dei miglioramenti che si possono
conseguire nelle performance aziendali:
il Business Process Reengineering o BPR.
Verranno descritte le principali caratteristiche di tale approccio,
sviluppato negli anni novanta attraverso lʼopera di Michael Hammer
e James Champy, i quali hanno riassunto tutte le loro tesi circa la
riprogettazione dei processi aziendali nel volume Ripensare
lʼazienda: un manifesto per la rivoluzione manageriale , da cui
attinger fonti per descrivere il Business Process Reengineering.
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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1.1 La visione per Processi
Nonostante gli studi di Hammer e Champy, espressi nel manifesto
del Business Process Reengineering, siano relativamente datati
(parliamo di unʼopera che ha ormai sedici anni), essi fotografano
una realt aziendale e globale profondamente attuale.
Essi infatti sottolineano la necessit di rompere con le idee del
passato ed in particolare con lʼidea Smithiana della divisione del
lavoro come unico modo per realizzare incrementi signi cativi nelle
prestazioni produttive di unʼazienda.
Adam Smith nel suo celebre trattato La ricchezza delle Nazioni
indica nella specializzazione funzionale del lavoro il mezzo per
ottenere i migliori risultati in termini di livello di produzione:
sempli cando al massimo i compiti assegnati ad ogni dipendente si
poteva ottenere a livello generale una performance superiore
rispetto ad una politica di concentrazione di molti incarichi sul
singolo individuo.
Tale modus operandi poteva aver successo in un mercato de nito e
dalle regole rigidamente determinate, qual era il mercato post
rivoluzione industriale e post bellico della met del novecento; oggi
la situazione radicalmente cambiata, sia per effetto della
globalizzazione dei mercati, che per lʼavvento di nuove tecnologie
informatiche che hanno rapidamente stravolto lo scenario
economico mondiale.
Tre sono gli elementi fondamentali che Hammer e Champy indicano
come i responsabili della necessit di trasformazione
dellʼorganizzazione delle moderne imprese: Clienti, Concorrenza e
Cambiamento (le tre C). Tali termini, molto comuni in ambito
economico, hanno assunto oggi sionomie completamente diverse
rispetto al passato.
Vediamo in dettaglio i tre elementi.
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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Per la maggior parte della sua storia, lʼindustria si trovata ad
operare in un contesto di trade-off positivo tra domanda ed offerta,
cos che i limiti imposti allʼimpresa erano solo di carattere tecnico ed
economico. Oggi lʼimpresa deve interessarsi anche al potenziale di
assorbimento del mercato. La differenza evidente: la fedelt nei
contesti passati era una cosa scontata, oggi il consumatore ha
davanti una so sticata variet di beni complementari e ne
consapevole.
Adesso che possono scegliere, i compratori non si comportano pi
come se fossero fatti con lo stampino. I clienti, singoli consumatori o
aziende che siano, chiedono prodotti e servizi studiati in base ai loro
particolarissimi bisogni. Non esiste pi il cliente, ma solo questo
cliente, quello col quale il venditore sta trattando e che pu
permettersi di imporre i suoi gusti personali. Il mercato di massa si
rotto in tanti frammenti, alcuni dei quali non sono pi grandi di un
singolo cliente.
I singoli clienti, consumatori o imprese industriali, chiedono di essere
trattati singolarmente. Si aspettano prodotti con gurati secondo le
loro esigenze, termini di consegna che si armonizzino con i loro
programmi od orari di lavoro e condizioni di pagamento convenienti.
Da soli o combinandosi tra di loro, molti fattori hanno contribuito a
spostare il fulcro del mercato dal produttore al consumatore.
Lo straordinario sviluppo dellʼInformation e Communication
Technology (ICT) ha concesso ai potenziali clienti di disporre di un
numero dʼinformazioni incredibile, talvolta persino eccessivo: tale
mole di dati ha consentito di acquisire maggior potere decisionale
nel processo di scelta del prodotto da acquistare.
La seconda C sta per Concorrenza. Anche in questo caso, un tempo
era tutto molto semplice: l’azienda che arrivava sul mercato con un
prodotto o un servizio accettabile al prezzo migliore, riusciva a
vendere.
Oggi, invece, non solo la concorrenza maggiore, ma pu anche
assumere molti aspetti diversi.
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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I concorrenti di nicchia hanno trasformato praticamente tutti i
mercati. Prodotti simili si vendono su mercati diversi in base a
ragioni completamente diverse: su un mercato in base al prezzo, su
un altro in base alla scelta, su un terzo in base alla qualit e su un
quarto in base al servizio prima, durante o dopo la vendita. Col
crollo delle barriere commerciali, nessun territorio nazionale pi
protetto nei confronti della concorrenza estera.
Nuove aziende, non gravate da organizzazioni complesse e non
condizionate dalle scelte del passato, possono arrivare sul mercato
con un prodotto o un servizio di nuova generazione prima che le
aziende esistenti riescano ad ammortizzare gli investimenti fatti per i
loro prodotti o servizi della generazione precedente. Grande non
pi sinonimo di inespugnabile , e ogni azienda che si trovi da
tempo sul mercato deve guardarsi da quelle nuove , sia quelle
appena fondate sia quelle sulla breccia gi da qualche tempo ma
che operano ancora secondo i principi dei loro fondatori.
Le nuove tecnologie, in particolar modo il fenomeno Internet, aprono
nuove opportunit di business per le imprese, mettendo loro a
disposizione un potente mezzo per comunicare, informarsi,
effettuare transazioni on-line sfruttando la rapidit e la globalit
che tali strumenti offrono: tutto questo ovviamente si traduce in un
intensi carsi del livello di concorrenza nei vari settori industriali e
nella necessit di sapersi adeguare a nuovi meccanismi di
competizione.
Lʼanalisi del terzo elemento, il Cambiamento, discende direttamente
dalle considerazioni svolte a proposito dei primi due.
Su uno sfondo di continuo sviluppo economico del mondo
occidentale, gli anni recenti sono stati caratterizzati da grandi
turbolenze nella evoluzione delle imprese, nel modo di affrontare il
business e lʼeconomia, nel modo di organizzare il lavoro, nel modo
di affrontare i mercati, nel ruolo dei servizi.
Il fattore tempo diventato cruciale per poter avere successo sulle
piazze mondiali, dal momento che si sono notevolmente accorciati
sia il timing di sviluppo di nuovi prodotti sia il successivo lancio sul
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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mercato: oggi il rischio maggiore che corrono le aziende di
commercializzare beni o servizi che sono gi obsoleti o facilmente
sostituibili da altri magari pi economici o che realizzano in modo pi
ef cace le medesime funzioni.
Abbiamo gi sottolineato come le nuove tecnologie ed in particolare
Internet abbiano cambiato profondamente gli scenari mondiali: non
a caso il fenomeno della Globalizzazione strettamente legato ai
nuovi mezzi di comunicazione che consentono di collegare
virtualmente ogni localit del globo, cos come ogni ramo delle
aziende, creando cos reti di imprese sempre pi estese ed
interconnesse tra loro.
La tecnologia digitale ha inoltre contribuito a ridurre il costo del
ricorso al mercato (minori costi di ricerca delle fonti, eliminazione
dʼintermediari, possibilit di esplorare rose pi ampie di concorrenti)
e, conseguentemente, ha spinto ad esternalizzare un maggior
numero di attivit o di intere funzioni, rendendo pi smilza
lʼimpresa.
3
La riduzione dei costi di mercato produce una tendenza alla
riduzione delle dimensioni dellʼimpresa. Eʼ il fenomeno
dellʼoutsourcing, ovvero lʼassegnazione stabile ad un fornitore
esterno della gestione operativa di una o pi funzioni aziendali con
responsabilit totali sui risultati.
4
Le tre C, Clienti, Concorrenza, Cambiamento, delineano uno
scenario di grande incertezza nel panorama economico mondiale:
lʼunico modo per non essere schiacciati dalla pressione che tutto ci
crea sulle imprese , secondo Hammer e Champy, una rottura totale
con gli schemi del passato, con quella logica operativa che vedeva
nella divisione del lavoro secondo funzioni e compiti semplici lo
strumento per strutturare le organizzazioni economiche.
Al centro dellʼanalisi dei due economisti sta il concetto di
organizzazione per processi. Lʼorganizzazione per processi (ovvero
orizzontale ) il ribaltamento (anzi, la rotazione di 90 gradi) del
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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3
Fonte: Giacomazzi F. (2002) Marketing Industriale , ed. McGraw-Hill
4
Fonte: Giacomazzi F. (2002) Marketing Industriale , ed. McGraw-Hill
concetto di organizzazione. Il paradigma classico rappresentato
dalla piramide; una struttura gerarchica e funzioni specializzate,
coordinate attraverso ussi informativi principalmente verticali. Il
paradigma dei processi vede invece lʼorganizzazione come un
insieme di ussi di attivit interfunzionali, nalizzati alla
predisposizione del prodotto/servizio per il cliente, e coordinati
attraverso ussi informativi principalmente orizzontali.
La loso a che vi sta dietro semplice: lʼazienda vive (e ha
successo) perch i clienti acquistano i suoi prodotti. I clienti non
acquistano tali prodotti perch la funzione produzione ef ciente, o
perch le vendite rispettano il budget. Li acquistano perch essi
hanno delle caratteristiche che soddisfano i loro bisogni, espressi o
latenti.
Lʼobiettivo organizzativo non pi quello dellʼelevamento del livello
prestazionale di ogni singola attivit funzionale, perch questo porta
solo alla sub-ottimizzazione. Devʼessere invece il coordinamento
sistemico e sinergico del usso di attivit aziendale che consente la
predisposizione del prodotto/servizio e ne determina i livelli
qualitativi. Questo usso il processo.
La de nizione pi precisa di processo la seguente:
Un processo un insieme di attivit collegate e coordinate
nalizzate alla realizzazione di un risultato (output) utilizzato da
un cliente interno o esterno che gli attribuisce uno speci co
valore
5
Da tale de nizione emergono tre elementi fondamentali:
¥
L iʼnsieme delle attivit tra loro collegate, cio il usso operativo del
processo;
¥
Lʼoutput realizzato, come espressione del valore prodotto
dallʼorganizzazione;
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5
Michael Hammer, James Champy (1993)
¥
Il cliente, il quale devʼessere messo nella condizione di percepire il
reale valore dellʼoutput prodotto.
Le attivit di un processo devono essere strettamente collegate tra
loro: tale sottolineatura serve ad evitare lʼerrore di considerare le
attivit in termini di funzioni classiche, dato che tale visione porta
solo a risultati marginali e sub-ottimizzazioni (questo infatti il limite
di molti interventi organizzativi, che si occupano del controllo e del
micro-miglioramento di processi intrafunzionali). Per focalizzare
lʼattenzione sul coordinamento orientato al cliente/utente, il processo
deve essere inteso in senso strettamente interfunzionale (o anche
interorganizzativo).
Le modi che che queste logiche portano con s non sono di poco
conto. Esse implicano anzi la revisione di tutti i meccanismi
organizzativi (gerarchia, concetto di specializzazione, sistemi di
coordinamento e controllo, gestione delle informazioni, sistemi di
valutazione ecc.). Soprattutto esse implicano un notevole e dif cile
salto culturale: il passaggio dalla logica funzionale (i problemi della
mia funzione , le attese del mio capo ) a quella di processo (i
problemi della nostra azienda , le attese dei nostri clienti/utenti ).
Lʼorganizzazione per processo la risposta al dinamismo che
caratterizza i mercati attuali: le aziende devono realizzare prodotti/
servizi di alta qualit , innovativi, a basso costo, cio devono
conseguire simultaneamente obiettivi di qualit , innovativit ,
essibilit e costi.
Il conseguimento di elevati livelli di qualit richiede una grande
integrazione tra le conoscenze e le attivit delle varie aree funzionali
(commerciale, R&S, engineering, produzione, logistica ecc.), sia per
trasferire le esigenze dei clienti/utenti allʼinterno dellʼazienda e
trasformarle in prodotti/servizi apprezzati, sia per gestire al meglio il
complessivo usso logistico/produttivo, garantendo cos i livelli di
servizio (es.: i tempi di consegna). Lʼinnovativit richiede un forte
interscambio tra le varie unit per stimolare al massimo la creativit
e un rapporto immediato col mercato per cogliere le opportunit di
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innovazione; richiede lʼintegrazione ottimale delle attivit di
concezione del prodotto, di progettazione del prodotto e del
processo produttivo, per ridurre i tempi di sviluppo del prodotto. La
essibilit richiede il coordinamento del usso logistico/produttivo
per garantire lʼadattamento rapido del sistema produttivo/distributivo
alle variazioni del mercato. Lʼobiettivo di riduzione dei costi richiede
di gestire le attivit e le interdipendenze tra di esse in modo
ef ciente, eliminando le attivit inutili, le ripetizioni, gli errori a
monte che si ingigantiscono a valle , lʼeccesso di scorte ecc.
Lʼattenzione ai costi implica anche che le esigenze prestazionali di
qualit e essibilit non possano essere affrontate investendo pi
risorse.
Gli strumenti organizzativi classici hanno il ato corto di fronte a
questi problemi. Lʼimpostazione gerarchico-funzionale richiede infatti
il ricorso a strumenti integratori supplementari (staff di
coordinamento, sistemi di programmazione e controllo, manager
laterali, Management Information System ecc.) che determinano un
aumento insostenibile della complessit organizzativa. Insostenibile
sia per limiti umani alla gestione di situazioni complesse, sia perch
determinano strutture lente e rigide in contrasto con le esigenze
competitive.
La logica di processo un tentativo di dare una risposta nuova a
queste nuove esigenze. Con il concetto di processo si cerca di
potenziare la capacit di coordinamento, senza rendere pi
complessa lʼorganizzazione, ma cercando viceversa di renderla pi
semplice, per salvaguardare le necessit di essibilit e dinamicit .
Lʼorganizzazione per processi costituisce anche una risposta alla
necessit di ride nire il ruolo delle risorse umane. Questa necessit
indotta da due forze diverse ma convergenti: la turbolenza
ambientale, che richiede una maggiore partecipazione e
responsabilizzazione delle risorse umane, al ne di garantire i
necessari livelli di prestazione e di essibilit ; lʼevoluzione socio-
culturale della nuova forza-lavoro, che richiede mansioni sempre pi
stimolanti e grati canti. Lʼorganizzazione per processi, la quale
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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ingloba opzioni organizzative quali lʼallargamento delle mansioni e la
delega, fornisce un modello allʼinterno del quale queste forze sono
assecondate.
La riprogettazione dei processi (o Business Process
Reengineering - BPR) la metodologia e il collegato insieme di
tecniche nalizzato a realizzare il modello organizzativo che si
impernia sui processi.
Il Business Process Reengineering sar oggetto di presentazione
nel prossimo paragrafo.
1.2 Cosʼ il Business Process Reengineering
6
Il Business Process Reengineering rappresenta lʼapproccio proposto
da Hammer e Champy per poter realizzare una approfondita
riprogettazione dei principali processi aziendali.
La de nizione data dagli autori riguardo alla metodologia in esame
la seguente:
Il Business Process Reengineering il ripensamento di fondo e
il ridisegno radicale dei processi aziendali nalizzato a
realizzare straordinari miglioramenti nei parametri critici delle
prestazioni, come i costi, la qualit , il servizio e la rapidit
7
Quattro sono le parole chiave presenti nella de nizione:
1. Di fondo: Nel realizzare il reengineering. gli interessati devono
porsi le domande pi fondamentali sulle loro aziende e sul modo in
cui funzionano: perch facciamo quello che facciamo? e perch lo
facciamo nel modo in cui lo facciamo? Rispondere a queste
Cambiamenti Organizzativi nella Gestione di un Sistema Elettronico di Biglietteria e Controllo Accessi:
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6
Fonte: Hammer M. - Champy J. (1993) Ripensare lʼazienda - un manifesto per la rivoluzione
manageriale , ed. Sperling & Kupfer
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Michael Hammer, James Champy (1993)
domande fondamentali costringe le persone a riesaminare le regole
e le ipotesi che stanno all’origine del modo in cui gestiscono le loro
aziende, il che porta spesso a scoprire che queste regole sono
superate, erronee o inadatte.
Il Reengineering deve partire senza presupposti e senza niente di
stabilito. In altre parole, le aziende che intraprendono il
reengineering devono guardarsi dalle premesse che la maggior
parte dei processi implicitamente gi contengono. Chiedersi, per
esempio, come possiamo effettuare la veri ca dei crediti verso i
clienti in modo pi ef ciente? signi ca dare per scontato che i
crediti verso i clienti debbano essere veri cati. Ma in molti casi,
invece, il costo della veri ca pu superare le eventuali perdite che la
veri ca stessa permette di evitare. Col reengineering si decide
innanzitutto che cosa un’azienda deve fare, e successivamente
come deve farlo. Il reengineering non d niente per scontato. Ignora
ci che , per concentrarsi invece su ci che dovrebbe essere.
2. Radicale: Ridisegno radicale signi ca andare no alla radice
delle cose: non effettuare cambiamenti super ciali o baloccarsi con
ci che esiste gi , ma buttare via tutto ci che vecchio.
Nel reengineering, ridisegno radicale signi ca ignorare tutti i sistemi
e le procedure esistenti e inventare modi del tutto nuovi per
realizzare il lavoro. Il reengineering una reinvenzione del modo di
lavorare, non un miglioramento, un arricchimento o una modi ca.
3. Straordinari: il reengineering non si propone miglioramenti
marginali o graduali, ma un vero e proprio balzo in avanti delle
prestazioni. Se un’azienda sbaglia del 10 per cento i suoi obiettivi.
se i suoi costi sono del 10 per cento troppo alti, se la sua qualit
del 10 per cento troppo bassa e se il livello del suo servizio al cliente
richiede un miglioramento del 10 per cento, ebbene, questa azienda
non ha bisogno del reengineering.
Esistono metodi pi convenzionali, dall’esortazione dei dipendenti ai
programmi per il miglioramento graduale della qualit , che
permettono di cavarsela in casi del genere. Il ricorso al
reengineering serve solo quando ci vuole uno scossone.
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