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Senza ombra di dubbio i brevetti hanno l impatto maggiore sui prezzi dal momento
che impediscono la concorrenza. Il prezzo di un farmaco Ł infatti legato al grado di
concorrenza tra i diversi produttori. Nel caso dei farmaci ARV per il trattamento
dell HIV/AIDS, solo a seguito della comparsa dei rispettivi generici sul mercato le
compagnie originators accordarono una riduzione significativa del prezzo. Solitamente, se
la concorrenza del generico si fa feroce i prezzi precipitano.
I paesi industrializzati, accaniti supporter della disciplina TRIPs, sostengono che una
piø stringente difesa della propriet intellettuale avrebbe agevolato i paesi in via di
sviluppo in tre modi:
• avrebbe stimolato la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci tanto nei paesi
avanzati quanto in quelli meno sviluppati;
• avrebbe stimolato la produzione dei farmaci necessari a trattare le malattie
dimenticate ;
• avrebbe consentito lo sviluppo di un industria locale del farmaco.
Il primo scopo di questo lavoro Ł scoprire se queste affermazioni sono vere.
Una soluzione che consente la disponibilit di farm aci a prezzi contenuti Ł la
produzione locale dei farmaci. Lo sviluppo di un industria locale del farmaco ha avuto
successo in paesi come Cina, Brasile, Argentina e India. Tra questi, l India sembra essere il
piø interessante caso di studio. Questo paese Ł riuscito a sviluppare l industria del generico
grazie alla prolungata assenza (35 anni) di una disciplina locale sulla brevettazione dei
prodotti. L India avvalendosi di eccellenti risorse umane e dei vantaggi di costo Ł diventato
uno dei paesi leader nell esportazione di generici low-cost di buona qualit . Molti PVS
hanno ritenuto conveniente rivolgersi a questo paese per la fornitura dei farmaci e le stesse
organizzazioni umanitarie, che da sempre si battano e si impegnano per l accessibilit dei
farmaci in questi paesi, acquistano i trattamenti di cui hanno bisogno dall India. Non c Ł
dunque da stupirsi se a seguito di queste vicende, l India venne etichettata come La
Farmacia dei Poveri .
Nel 2005 il paese asiatico, al pari di altri PVS membri del WTO, ha dovuto
reintrodurre i brevetti sui prodotti nel rispetto dei requisiti stabiliti dall accordo TRIPs,
questo significa che non potr piø copiare i farmac i tenuti altrove sotto brevetto come un
tempo. Ci ha destato non poche preoccupazioni da p arte di coloro che riponevano nel
paese le loro speranze nella fornitura di farmaci economici ed in molti si sono interrogati
3
sul destino dell India nel suo ruolo di fornitrice di farmaci a basso costo ai PVS. I paesi
occidentali sostennero che l implementazione del TRIPs in India non era da guardare come
un dramma; la presenza dei brevetti sui prodotti farmaceutici anche in questo paese
avrebbe stimolato la R&S di quei farmaci che piø occorrono ai PVS. Altri intenti del
presente lavoro sono quindi capire se quanto ora detto Ł vero e pronosticare lo scenario
futuro dell industria farmaceutica indiana cercando anche di comprendere se essa rester o
meno la Farmacia dei Poveri
Il lavoro di tesi si suddivide in quattro capitoli. Nel primo si introducono lo
strumento brevettuale, le leve che ne determinano il potere di mercato, il monopolio che
origina e l accordo TRIPs che lo disciplina, cercando anche di conoscere quali effetti
quest ultimo produce nei PVS sul diritto alla salute, sullo sviluppo di un attivit innovativa
locale, anche e soprattutto, in campo farmaceutico e sulla loro crescita. Nel secondo
capitolo sono illustrate la caratteristiche peculiari dell industria del farmaco e come le
compagnie originators si difendono dalla concorrenza del generico. Si illustrer anche
come le case farmaceutiche occidentali approfittano dell accordo TRIPs per brevettare
scoperte anche non significative e ostacolare l ingresso del farmaco generico. Nel terzo
capitolo si da conferma del fatto che il prezzo resta la principale determinante del mancato
accesso alle terapie mediche. Cosa ancora piø grave Ł che i PVS non essendo in grado di
corrispondere il prezzo fissato dalle multinazionali del farmaco (che mai sembrano aver
pianto miseria) non costituiscono un mercato significativo: i PVS non sono etichettati
come consumatori. L assenza di una domanda effettiva di mercato disincentiva le case
farmaceutiche a produrre i farmaci destinati in maniera esclusiva o prevalente a trattare i
malesseri delle popolazioni piø povere. L ultimo capitolo si concentra sulla produzione
locale dei farmaci e sul successo dell industria farmaceutica indiana. Quest ultima che per
molto tempo ha servito i PVS con farmaci di qualit a basso costo, ha dato luogo, subito
dopo l ingresso del TRIPs, ad una fase di ri-orientamento: l India non potendo piø copiare
i farmaci altrui, sa che se vuole competere deve innovare e non imitare. Ci ha spinto il
paese ha dedicarsi ai mercati piø lucrativi dove vendere i propri farmaci e chiederne il
brevetto e a cercare alleanze con le multinazionali estere.
CAPITOLO 1. IL BREVETTO ALLA LUCE DELL’ACCORDO TRIPs. IMPLICAZIONI
SULL’ACCESSO AI FARMACI
4
IL BREVETTO: PRESENTAZIONE ED IMPLICAZIONI ECONOMICHE
I brevetti sono lo strumento migliore e piø effica ce per
controllare la concorrenza. In certi casi permettono un
assoluto dominio del mercato e consentono, a chi li detiene, di
definire il prezzo senza riferimento alcuno al costo di
produzione[ ]I brevetti costituiscono l unica forma legale di
monopolio assoluto
(Edwin J. Prindle1)
1.1 Il brevetto
I brevetti e gli altri diritti di propriet intelle ttuale rappresentano ci che sta alla base
della crescita e della competitivit . Il sistema de lla propriet intellettuale Ł basato sul
principio secondo cui la ricerca continua e l innovazione non si sviluppano se le stesse non
sono protette attraverso una struttura giuridica adeguata. Questo sistema protegge
l informazione, un bene dalle particolari caratteristiche non equiparabili alle merci
ordinarie (Arrow 1962, e Dasgupta). L informazione Ł un bene pubblico durevole non
escludibile e non rivale; non escludibile significa che Ł impossibile esc ludere dal suo
utilizzo coloro che non hanno sostenuto costi per l invenzione (fenomeno del free-riding).
Non rivale significa che il suo consumo da parte di un soggetto non ne riduce la quantit
disponibile per altri soggetti, perci ciascuno pu utilizzare le informazioni senza ridurne
la dotazione a disposizione per il consumo altrui (cioŁ il costo marginale per soddisfare un
consumatore addizionale Ł zero). L informazione, una volta scoperta, pu essere resa
largamente disponibile a costi sociali molto bassi. Ci rappresenta una tipologia di
economie di scala: una volta che una certa informazione Ł stata prodotta, le unit
successive costeranno sempre meno.
Il brevetto Ł l istituto giuridico attraverso il quale l ordinamento assicura all inventore il
diritto di utilizzazione esclusiva dell invenzione per un certo periodo di tempo.
1
Testa pensante nell uso del brevetto per aggirare le disposizioni antimonopolistiche, ingegnere meccanico
oltre che avvocato e dirigente di primo piano dell American Patent Law Association.
5
Il brevetto pu avere ad oggetto un prodotto o un p rocesso e riconosce al suo
possessore i seguenti diritti (art. 28 dei TRIPs-Agreement on Trade Related Aspects of
Intellectual Property Rights):
• Se l oggetto di protezione Ł un prodotto, impedisce che terzi possano
produrlo, utilizzarlo, metterlo in commercio,venderlo o importarlo per i fini
appena menzionati, salvo consenso del titolare;
• Se l oggetto di protezione Ł un processo, terze parti non possono usarlo, ne
possono usare, mettere in commercio, vendere o importare per tali fini il
prodotto direttamente ottenuto con il processo in questione, salvo consenso
del titolare;
• Il titolare del brevetto, ha diritto di cedere o trasferire agli eredi il brevetto,
nonchØ cederlo in licenza.
Secondo l articolo 27(1) del TRIPs un invenzione Ł brevettabile soltanto se possiede
le seguenti caratteristiche:
• Novit (Novelty). Un invenzione Ł considerata nuova se non Ł compresa
nello stato della tecnica. Lo stato della tecnica Ł costituito da tutto ci che Ł
stato reso accessibile al pubblico nel territorio dello stato o all estero prima
della data di deposito della domanda di brevetto, mediante una descrizione
scritta od orale, una utilizzazione o qualsiasi altro mezzo. In altre parole deve
trattarsi di qualcosa non ancora presente sul mercato;
• Originalit o Attivit inventiva (Inventive-step). Un invenzione implica
attivit inventiva se, per una persona esperta del ramo, non risulta evidente
dallo stato della tecnica;
• Applicabilit industriale (Industrial applicability), ossia deve essere oggetto
di fabbricazione ed utilizzo in campo industriale, deve, in definitiva, essere
tecnicamente realizzabile. Ci consente, a chi ne Ł titolare, di sfruttarla
economicamente e di trarne benefici economici dalla sua produzione e
distribuzione sul mercato.
Requisito di brevettabilit Ł anche la liceit (Art 27 commi 2 e 3a e 3b del TRIPs). La
nuova creazione non deve essere contraria a norme imperative, ordine pubblico e buon
costume.
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Possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni industriali, i modelli di utilit , i
modelli ornamentali, le nuove variet vegetali e le topografie di prodotto a semiconduttori2.
Non sono invece considerate invenzioni secondo la legislazione italiana (commi 2, 3, 4 e 5
dell’art. 45 DL 30/2005):
• le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici o per il trattamento
chirurgico, terapeutico o di diagnosi del corpo umano o animale;
• i piani, i principi e i metodi per attivit intelle ttuale, per gioco o per attivit
commerciali e i programmi per elaboratori;
• le presentazioni di informazioni;
• le razze animali e i procedimenti essenzialmente biologici per l’ottenimento
delle stesse, a meno che non si tratti di procedimenti microbiologici o di
prodotti ottenuti mediante questi procedimenti.
Ma cosa spinge le imprese a brevettare? Wesley M. Cohen, Richard R. Nelson e John
P. Walsh nel 1994 condussero un indagine, proponendo un questionario ai responsabili di
1.474 laboratori di ricerca e sviluppo di aziende manifatturiere statunitensi. Dai risultati
emerse che la ragione principale per cui si brevetta un prodotto Ł, come naturale, la
protezione del frutto dell attivit inventiva di ch i ha investito per innovare contro le copie.
Il secondo motivo per cui si brevetta Ł, per cos dire, preventivo, in quanto ha lo scopo di
bloccare un eventuale brevetto rivale su innovazioni simili o collegate. Un ulteriore
ragione Ł l evitare eventuali cause legali per la paternit del prodotto o del processo,
seguita dall utilizzo in trattative e dall effetto positivo sulla reputazione aziendale.
Al contrario i motivi per i quali non Ł richiesta la registrazione dei brevetti sono:
2
Le invenzioni industriali: l’invenzione Ł una soluzione nuova ed originale di un problema tecnico, atta ad
essere realizzata ed applicata in campo industriale. Essa pu riguardare un prodotto o un procedimento
(durata: 20 anni). I modelli di utilit : il modello di utilit Ł un trovato che fornisce a macchine o parti di esse,
a strumenti, utensili od oggetti di uso in genere, particolare efficacia o comodit di applicazione o d’impiego
(durata: 10 anni). Per esempio, le scarpe con suola traspirante (Geoxfi). I modelli ornamentali: il modello
ornamentale Ł un trovato che conferisce ai prodotti industriali uno speciale ornamento grazie ad una
particolare forma o combinazione di linee, colori o altri elementi (durata: anni 5 rinnovabili di altri 4
quinquenni fino a un massimo di 25 anni). Per esempio, il design di un’auto nel suo insieme, oppure un
particolare disegno del battistrada dei copertoni di auto, tale da diminuire l’acqua-planing.
le nuove variet vegetali : la nuova variet vegetale Ł una variet vegetale nuova, omogenea, stabile e diversa
da altre gi esistenti (durata: non inferiore a 20 anni). le topografie di prodotto a semiconduttori
(registrazione): la topografia di prodotto a semiconduttori Ł una serie di disegni correlati, comunque fissati o
codificati, rappresentanti lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un prodotto a
semiconduttori. In tale serie ciascuna immagine riproduce in tutto o in parte una superficie del prodotto a
semiconduttori in uno stadio qualsiasi della sua fabbricazione.
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• La facilit da parte dei concorrenti di aggirare il brevetto brevettando
invenzioni simili;
• la difficolt di dimostrare il carattere innovativo ;
• le informazioni rese pubbliche nella documentazione che costituisce il
brevetto stesso;
• il costo della registrazione ed il costo per difendere il brevetto in contenziosi
legali.
Figura 1.1: Ragioni che spingono a brevettare innovazioni di prodotto
Figura 1.2: Motivazioni che spingono a non brevettare
Fonte: Cohen W.M., Nelson R.R., John P.W. (2000), Protecting their intellectual assets: appropriability
conditions and why U.S. manufacturing firms patent (or not).
1.2 Il brevetto tra esclusione e diffusione dei saperi
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Come gi accennato, l informazione Ł un bene particolare e le sue caratteristiche di
non escludibilit e non rivalit fanno si che p iø soggetti simultaneamente possano
usufruire di una certa porzione di conoscenza a costi nulli. Tali peculiarit rendono la
conoscenza un bene pubblico capace di produrre esternalit positive , in quanto una volta
prodotta, tale conoscenza si riversa nella societ che ne trae cos benefici tanto piø grandi,
quanto piø essa si diffonde. In tale contesto l inventore non avrebbe incentivo alcuno ad
investire poichØ i benefici sociali supererebbero quelli privati, e avrebbe difficolt non solo
a remunerare la propria attivit inventiva ma anche e soprattutto a coprire i costi derivanti
dallo sforzo fatto nell attivit di ricerca e svilu ppo. Si Ł in presenza di una situazione tipica
di fallimento degli incentivi che conduce ad un livello di investimento privato insufficiente
dal punto di vista sociale (problema dei beni pubblici). Tutto ci si dimostrerebbe deleterio
per il progresso tecnico e la crescita sociale di un paese: in assenza di un meccanismo volto
a proteggere l innovazione da un furto sociale l innovatore non potr appropriarsi dei
frutti che ne derivano, l incentivo ad investire in attivit di ricerca e sviluppo si indebolir
sempre piø, il progresso e il processo inventivo rallenteranno e la crescita si arrester . Si
pone dunque un problema di appropriabilit una possibile soluzione al fallimento di
mercato Ł l investimento pubblico (Arrow 1962).
Il fine di un sistema di brevettazione Ł incoraggiare le innovazioni ed il progresso
tecnologico riconoscendo al possessore del brevetto l uso in esclusiva della propria
invenzione per un periodo di tempo limitato al termine del quale l invenzione diventer di
dominio pubblico. Il brevetto rappresenta una soluzione evidente al problema dei beni
pubblici in quanto agisce da meccanismo di incentivazione all investimento privato nella
produzione di conoscenze, rendendo l invenzione escludibile, dal momento che per il suo
utilizzo occorre l autorizzazione dell inventore e, allo stesso tempo, la mantengono non
rivale nel momento in cui diventa di pubblico dominio. Se non esistesse tale protezione
legale le aziende manterrebbero segrete le loro scoperte.
L altra faccia di questa medaglia Ł che garantendo diritti di esclusivit , il brevetto
restringe di fatto l utilizzo della conoscenza ed i l suo sfruttamento da parte di coloro che ne
avrebbero potuto beneficiare nel caso in cui fosse stato di libero accesso
1.3 Dalle origini ai giorni nostri
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Abbiamo fra noi uomini di grande ingegno, atti ad inventare e scoprire dispositivi
ingegnosi ed in vista della grandezza e della virtø della nostra citt che
cercheremo di far arrivare qui sempre piø uomini di tale specie ogni giorno
Cos , dopo anni di legislazione confusa, apre il primo documento ritrovato inerente i
brevetti e la loro applicazione. Si tratta dello Statuto dei Brevetti approvato con 116 voti
favorevoli, 10 contrari e 3 astenuti il 19 marzo 1474 nella Repubblica di Venezia.
Nello statuto chiaro Ł l intento di difendere gli inventori e gli artigiani innovativi
perchØ fonte di guadagno per l intero sistema-citt . Il lungimirante lavoro dei veneziani fu
quello di difendere con il loro Statuto un preciso procedimento di registrazione che anche il
comune cittadino avrebbe potuto intraprendere.
Il primo brevetto riconosciuto nella storia, del quale si abbia conoscenza, fu concesso
al veneziano Filippo Brunelleschi che nel 1421 ottenne l esclusiva per una nave di sua
invenzione volta a trasportare il marmo necessario a costruire il Duomo di Firenze.
Qualche anno piø tardi in Gran Bretagna, nel 1449, Re Enrico VI di Inghilterra
riconobbe il merito di un invenzione ad un artigiano fiammingo e gli concedette l esclusivo
diritto di sfruttamento. Il produttore fu in grado di esercitare un potere di monopolio per 20
anni nella produzione del vetro colorato. Negli anni seguenti si diffuse la pratica, da parte
dei sovrani, di rilasciare apposite lettere di bre vetto che concedevano diritti di
monopolio, sebbene spesso non giustificate da effettive innovazioni.
Il primo tentativo di formare un accordo multilaterale di protezione della propriet
industriale si ebbe nel 1883, quando fu sottoscritta la Convezione di Parigi. Questa venne
firmata in principio da soli undici paesi (Italia, Belgio, Svizzera, Guatemala, Salvador,
Brasile, Francia, Olanda, Portogallo, Serbia e Spagna), attualemente ne conta 169. Nella
Convenzione s stabil che il proprietario di un brevetto pu far valere la data di
registrazione nel sistema del suo paese come la prima in assoluto; ha poi tempo 12 mesi
per fare richiesta di applicazione in ogni altro Stato firmatario della Convenzione. Non
furono menzionate la durata, le caratteristiche che un innovazione deve possedere e i
regimi di controllo, tuttavia fu il primo tentativo di uniformare la legge sulla propriet
intellettuale fra paesi partner commerciali e regolarizzare la procedura di attribuzione del
brevetto per evitare contestazioni.
Negli ultimi anni sono stati avviati tentativi per uniformare la legislazione in tema di
propriet intellettuale a livello globale, sostenut i esclusivamente dai paesi piø
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industrializzati; punto di partenza per il raggiungimento di tale fine fu il WIPO (World
Intellectual Property Organisation).
Il WIPO (World Intellectual property Organisation) Ł una delle agenzie specializzate
dell Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) creata nel 1967 con l intento di
incoraggiare l attivit creativa e promuovere la pr otezione della propriet intellettuale nel
mondo. Attualmente ne fanno parte 183 membri e amministra 23 trattati internazionali; la
sede Ł a Ginevra, in Svizzera.
Il WIPO Ł per basato su un sistema di votazione u no Stato, un voto ; ci ha portato
a un risultato rilevante, in quanto, data la divisione nord-sud nella politica di protezione
della propriet intellettuale, i PVS (paesi in via di sviluppo) essendo piø numerosi, hanno
esercitato maggior potere nelle decisioni. Nel corso degli anni 60 e 70 essi sono stati in
grado di ostacolare la maggior parte delle riforme che si volevano introdurre nel
rafforzamento di diritti che andavano a loro danno, in particolare nella realizzazione di un
brevetto farmaceutico universale. Fu cos che l argomento propriet intellettuale fu
introdotto nell agenda dell Uruguay Round.
L Uruguay Round avviatosi nel 1986 si concluse nel 1994 con la definizione della
nuova disciplina sulla propriet intellettuale, TRI Ps.
Il TRIPs ha il delicato compito di rimediare ai fallimenti di mercato riconoscendo a
chi brevetta un monopolio ventennale.
1.4 Il brevetto e la situazione di monopolio
Il brevetto fa sorgere un monopolio temporaneo che al contrario del mercato
concorrenziale non presenta la virtø di assicurare una efficiente produzione e distribuzione
dei beni. Dire che il mercato concorrenziale Ł efficiente significa due cose:
• Una volta che i beni sono prodotti vengono destinati ai consumatori per i
quali essi hanno un valore maggiore;
• Se il mercato Ł perfettamente concorrenziale, il prezzo del bene Ł uguale al
costo marginale.
Un bene sar prodotto solo se il suo valore per il consumatore Ł piø grande del costo
opportunit per il produttore. Questo punto Ł osservabile nella figura 1.3. la linea