2
A volte si è affascinati dalle vicende biografiche di uno
scrittore lette su una guida, magari mentre si sta visitando la sua città
natale, sorseggiando una Guinness nel suo pub preferito dove i
quadri che lo ritraggono sembrano guardarci, come era successo con
le magliette colorate al Virgin Megastore.
Si è poi tentati di saperne di più e si entra in una libreria
cercando il settore dedicato a lui e si scopre che è una specie di
idolo del maledettismo irlandese, che esiste un premio teatrale con il
suo nome, che costruiva ordigni esplosivi per l'I.R.A., che passò in
prigione la sua adolescenza e che amava la natura, la poesia e il
teatro.
Ci si chiede poi se possa essere un valido argomento di tesi
e, una volta ricevuto il consenso del docente relatore, s'inizia ad
approfondire lo studio della sua produzione teatrale che si è
concordato essere l'aspetto letterario più significativo.
La lettura di The Quare Fellow e The Hostage conferma che
si è scelto bene e che comincia a farsi strada un principio di
affezionamento al loro autore, al di là della parola scritta e del
3
compito che essa deve svolgere, come forse non succede spesso in
questi casi.
Un atteggiamento questo che, se mal amministrato, si pensa
possa indurre in errori tecnici di affettuosa compilazione critica e
che si spera invece di avere evitato nel nostro elaborato, non avendo
mancato però di tracciare una via interpretativa individuale basata
su un solido materiale informativo e analitico, allo scopo di
dimostrare: a) che Brendan Behan merita un posto nel Tir-na-n-Og
degli scrittori irlandesi; b) che determinati milieu e moment
influirono fortemente sulla stesura di opere che al divertente e
sonoro significante uniscono un significato profondo e universale.
Essendo Behan pressoché sconosciuto nel nostro paese,
l'introduzione ai capitoli è stata redatta in modo da far comprendere
gli impulsi storico-biografici costituenti il DNA letterario
dell'autore irlandese e se si indugia un po' sugli aneddoti è perché si
è sentita l'esigenza di riportarne alcuni tra le decine raccolti durante
la ricerca.
INTRODUZIONE
5
"I had never met anyone like him in my life before".
Queste sono le parole che accompagnano solitamente i
racconti dei primi contatti personali che giornalisti, editori e gente
comune ebbero con Brendan Behan.
Numerosi sono dunque gli aneddoti1 sulla straordinarietà
dell'indole di Behan che si manifestava in modo inedito soprattutto
con persone che il dublinese voleva stupire.
In queste improvvisazioni egli univa la tipica socievolezza
irlandese ad una spiccata tendenza verso tutto ciò che era
ridicolizzazione e divertimento, cabaret ed ubriacatura verbale, con
alla base una grande passione per la letteratura.
Ulick O'Connor rivela2 che dal giorno della sua nascita, il 9
febbraio del 1923, i genitori avevano provveduto a nutrire questo
effervescente talento artistico.
1 cfr. ad esempio:
- Anthony Cronin, "The Catacombs", in E.H.Mikhail, (edited by)
Brendan
Behan: Interviews and Recollections, Dublin, Mikhail, 1983.
- Rae Jeffs, Man and Showman, London, Hutchinson, 1966.
2 cfr. Ulick O'Connor, Brendan Behan, 1970, London, Abacus, 1993.
6
Stephen Behan era infatti "a well-educated man and claimed
to have studied for the priesthood",3 tanto che al 114 di Russell
Street, dopo il té,
he would settle his four boys down into the big
settle bed and read them selections from his
favourite authors: The Pickwick Papers, the
novels of Zola and Galsworthy, the short stories
of Maupassant and Pepy's Diary.4
Kathleen Behan invece
brought them up on a variety of ballads, Irish
history and hatred of England. She had a vast
repertoire of songs (. . .) slow Irish airs which
had been handed down to her by her mother and
her Gaelic-speaking grandmother.5
Analoghe per importanza furono le 'nonnine' di Brendan,
come l'eccentrica Granny English una ricca proprietaria di immobili
che "remained most of the day in bed (. . .) because she found it a
convenient place from which to transact business".6
'Bengy', come lei lo chiamava, era il suo nipote preferito e
3 Ibidem, p. 13.
4 Ibidem, pp. 14-15.
5 Ibidem.
6
Ibidem, p. 19.
7
He would spend hours there with his Granny,
gorging himself on dainties and taking occasional
sips from the jugs of porter he used to carry from
Gill's pub at the corner to her bedroom.7
Da queste reminiscenze Behan trasse più tardi ispirazione per
i tre atti di The Landlady, di cui oggi rimane solo la prima parte8 e
che Seamus De Burca dichiara essere "the first play ever to be
written by Brendan Behan".9
O'Connor sostiene che, anche se carente nell' azione,
The Landlady has some of the qualities of
O'Casey dramas; the savage sarcasm of the
dialogue, the humourous delight in the hypocrisy
and change of mood of the characters as they suit
their words to different occasions; the poetry
underlying their everyday speech.
This was not because Brendan was copying
O'Casey, but because he was reproducing the
same world that O'Casey did.10
L'altra 'nonnina' era Mrs. Furlong, madre del primo marito di
Kathleen:
She was a woman of ferocious revolutionary
outlook who combined ardent Catholicism with
an admiration for Communists and anybody else
7 Ibidem.
8 Ibidem, p. 78.
9 Seamus De Burca,.Brendan Behan, A Memoir, The Proscenium
Chapbooks, No.I, Newark, Delaware, Proscenium Press, 1971, pp. 18-19.
10 U.O' Connor, op.cit., p. 79.
8
who caused troubles for the English (. . . ) She
was often within an ace of blowing herself up
because the beds in her house frequently
harboured bombs, revolvers and ammunition left
by vagrant revolutionaries who had to vamoose in
a hurry.11
Un attivo interesse per i fatti politici animava del resto tutto il
clan dei Behan e Alan Simpson sostiene che "the whole family was
steeped in the Socialist Republican tradition founded in Ireland by
Wolfe Tone".12
Sean, fratellastro di Brendan, era infatti un membro
dell'I.R.A. e comunista militante, mentre Peadar Kearney, fratello di
Kathleen e autore dell'inno nazionale irlandese The Soldier's Song,
"kept alive his dislike of the enemy he had fought against in 1916".13
E' inoltre significativo che "Behan was first seen by his father
through prison bars",14 poiché, come afferma Ted E. Boyle,
after James Connolly's execution in 1916, the
Labour and Separatist movements joined hands
for a while and in February 1923, Stephen Behan
11 Ibidem, p. 26.
12 Alan Simpson, Beckett and Behan and A Theatre in Dublin, London,
Routledge and Kegan Paul, 1962, p. 33.
13 U.O' Connor, op.cit. p. 31.
14 Ted E.Boyle, Brendan Behan, New York, Twaine Publishers, 1969, p.
30.
9
found himself in Kilmainham Jail with his
Republican comrades.15
Si può quindi comprendere come i riferimenti familiari, uniti
all'intransigenza adolescenziale, fornirono a Behan l'imput a quel
mondo avventuroso ma intriso di violenza in cui agisce l'Irish
Republican Army.
Ad otto anni 'Bengy' entra a far parte del Fianna,
organizzazione 'scoutistica' dell' I.R.A che il capitano H.B.C.
Pollard del servizio segreto inglese definì "an excellent incubator
for young assassins".16
Parallelamente alle attività 'educative', Seamus O'Kelly, con
l'aiuto della poetessa Norah O'Kane,17 pubblicava il magazine
Fianna Eireann, che accolse gli esordi letterari di Brendan Behan.
"He could turn out a story like lightning. What stories:
adventures tales, in which the hero was always an Irishman, always
fighting for the Independence of Ireland".18
15 A.Simpson, op.cit., p. 33.
16 H.B.C.Pollard, in U.O' Connor, op.cit. p.32.
17 cfr. Seamus O' Kelly, "I Knew the Real Brendan Behan", in
E.H.Mikhail, op.cit. p. 21.
18 Ibidem
10
O'Kelly descrive così contributi come "A Tantalising Tale",
pubblicato nel 1936 e che secondo Boyle dimostrava come "the
child is father of the man".19
Articoli e racconti comparvero anche su giornali più
importanti come il Wolfe Tone Weekly, l'Irish Democrat e The
United Irishman,20 che nel maggio del 1938 ospitò una poesia
composta da Behan in risposta a dei versi imperialisti pubblicati
poco tempo prima:21
O God! why do they mock me
With paper 'Freedom' under England's Crown,
Even while they forge another link to bind me
Another traitor's chain to drag me down?
But God be praised! My lovers are not
vanquished,
Their arms are strong as steel, their hearts are
true;
Another day will see my armies marching
To strike another blow for Roisin Dhu.22
La questione irlandese stava intanto assumendo un carattere
sempre più violento e intimidatorio, anticipazione della "escalation
19 T.E.Boyle, op.cit. p .49.
20 cfr.U.O' Connor, op.cit. p. 32.
21 Ibidem, p. 23.
22 Roisin Dhu è uno dei nomi tradizionali dell'Irlanda.
11
of ruthless and widespread violence" che Simpson, nella sua "Note
on the Irish Republican Movement",23 situa dal 1969 in avanti.
Gigi Lunari,24 ripercorrendo la storia del movimento
irredentista irlandese, ne individua il fondamento nelle disastrate
condizioni economiche della 'terra dell'ira' che il primo ministro
inglese Gladstone tentò di risanare proponendo, nel 1881, la riforma
sui latifondi (Land Act).
La proposta di Gladstone s'infranse però contro l'opposizione
della Camera dei Lords, così come la richiesta
dell'autonomia amministrativa (Home Rule Bill); entrambi i rifiuti
mantennero il disarmante status quo che vedeva Dublino tra le
capitali mondiali della mortalità infantile, con "un indice superiore
perfino a quello di Calcutta e di Alessandria d' Egitto".25
Al termine della prima guerra mondiale, entrò in vigore l'
Home Rule Bill, ma
23 A.Simpson, "Note on the Irish Republican Movement", in Brendan
Behan, The Complete Plays, London, Methuen, 1990 (5^ ed..), p. 237, (prima
ed. 1978).
24 cfr. Gigi Lunari, (a cura di), "Nota", in B.Behan, L' impiccato di
domani e
L'ostaggio, Milano, Feltrinelli, 1960.
25 Ibidem, p. 266.
12
le riforme giungevano tardivamente (. . .)
Nell'avversione per l'Inghilterra e per tutto ciò
che era inglese l'Irlanda cattolica e protestante
rivalutò e pose in evidenza nel proprio
patrimonio culturale quanto vi era di più
tipicamente ed esclusivamente irlandese e quanto
potesse per ogni verso distinguerla dalla cultura e
dalla civiltà inglese.26
Lunari colloca tra il 1880 e il 1930 il periodo della
"riesumazione della lingua gaelica (. . .) ormai confinata
esclusivamente nelle lontane provincie occidentali",27 anche se egli
considera più importante
la nascita di una letteratura che continuò sì a
servirsi della lingua inglese (sia pure con
inflessioni dialettali tipicamente irlandesi) ma
trovò i suoi motivi ispiratori nei problemi
dell'Irlanda e del suo popolo, a differenza di
quanto per più di tre secoli s'era fatto per
l'innanzi.28
Per motivi diversi,29 inizialmente cattolici e protestanti
marciarono uniti verso l'indipendenza, che dovette macchiarsi del
"symbolic blood sacrifice"30 del 1916.
26 Ibidem, p. 267.
27 Ibidem, p. 268.
28 Ibidem.
29 Ibidem, p. 267.
30 A.Simpson, "Note on the Irish Repubblican Movement", in B,Behan,
The
Complete Plays, cit. p. 26.
13
A Dublino, durante la settimana santa, la sommossa
capeggiata dall' insegnante Padraic Pearse mise in crisi il governo
britannico che, nelle parole di Alan Simpson,
put down that insurrection with great severity
bombarding the centre of Dublin with artillery
and executing the leaders one by one over several
weeks to the horror of most Irish people who had,
up to this point, been mainly apathetic to
republican ideas.31
Il riferimento politico dell' insurrezione fu il Sinn Fein
('ourselves alone'), movimento nazionalistico irlandese organizzatosi
in partito nel 190532 ed erede delle "republican philosophies of the
eighteenth century",33 senza trascurare il concreto appoggio dell'
I.R.A., contraltare armato dei mercenari 'Black and Tans' inglesi, "so
called because of their mixed uniforms of war-surplus khaki and
greenish R.I.C. tunics".34
Secondo Lunari, l'eroica resistenza di Pearse e compagni e la
crudeltà della repressione
31 Ibidem.
32 George Macaulay Trevelyan, Storia d' Inghilterra, Milano, 1988 (2^
ed.), p.621, (prima ed. 1986).
33 A.Simpson, "Note", in B.Behan, The Complete Plays, cit. p. 25.
34 Ibidem, p. 26.
14
avevano dimostrato l'ineluttabilità di
quell'indipendenza per cui tutte le forze
economiche e sociali lottavano da lungo tempo.
Una svolta determinante per il felice risolversi
della situazione la si ebbe con la fine della prima
guerra mondiale, allorchè le elezioni in
Inghilterra portarono al potere un governo di
coalizione capeggiato da Lloyd George, che
vedeva di buon occhio la causa irlandese. Il
sollevarsi dell'opinione pubblica negli Stati uniti
d'America - ove si trovavano in gran numero
emigrati e discendenti d'emigrati irlandesi -
affrettò i tempi verso una soluzione favorevole al
nazionalismo irlandese, anche se non priva di
taluni elementi di compromesso. Nel gennaio del
1919 il partito di Sinn Fein proclamò il Saorstàt
Eireann (Stato libero d' Irlanda). (. . .) tra i capi
feniani ed il governo di Lloyd George l'accordo
fu raggiunto nel dicembre del 1921: all'Irlanda
venne riconosciuto lo stato di Dominion con pieni
poteri di autogoverno, ad eccezione di sei contee
nella parte nord del paese - di maggioranza
protestante e a struttura prevalentemente
industriale.35
Il trattato del 1921 veniva così a sancire una situazione di
fatto che aveva visto i repubblicani ottenere
a sweeping electoral victory throughout Ireland
(except in some fiercely Protestant areas in the
north-east) and set up their own Parliament (Dail)
and local courts and administration in defiance of
the British authorities.36.
35 G.Lunari, op.cit. p. 269.
36 A.Simpson, "Note", in B.Behan, The Complete Plays, cit. p. 26.
15
La condizione di colonia inglese protrattasi per oltre un
secolo era stata sostituita dal new State, risultato, secondo
O'Connor, di "an improbable blend of parliamentarianism and
terrorism"37 e che per Simpson non mancò di provocare "a dramatic
split in the republican ranks mainly over the exclusion of part of
Ulster from its terms".38
Il presidente Eamonn De Valera
opposed the newly established twenty-six county
Irish Free State, retaining the names Sinn Fein and
Irish Republican Army. A civil war broke out
which ended in an inconclusive truce in the mid-
twenties. At the end of the twenties De Valera
decided to enter the Dail and there was a further
split in the repubblican movement.39
Il raggiungimento dell'autonomia favorì una visione più
diplomatica e pacifica della questione cosicchè "with each split the
degree of broadbased popular support for the movement was
diminished among the Irish population in general".40
37 U.O'Connor, op.cit., p. 29
38 A.Simpson, "Note", in B.Behan, The Complete Plays, cit. p. 26.
39
Ibidem.
40 Ibidem, p. 27.