3
Introduzione
Il messaggio di Carole Maso, Break Every Rule, “rompi ogni regola”, può sembrare
una sfida, una provocazione; in realtà la raccolta di saggi che l’autrice propone racchiude
significati e contenuti molto più profondi.
Non è stato facile per lei essere se stessa, affermare e far accettare le sue scelte sia
personali che professionali. Coerente con i suoi principi, non è stata disponibile a scrivere
opere commerciali e si è completamente disinteressata dell’aspetto economico della
pubblicazione dei suoi lavori. In un’epoca postmoderna che sembra non avere certezze,
Carole ci propone la solidità dei sentimenti che si esprimono anche in situazioni difficili e
conflittuali. Il suo linguaggio può sembrare complesso perché non segue le regole
convenzionali della prosa, ma si avvicina molto più alla poesia, pur rimanendo nell’ambito
della narrativa. Si tratta di un tipo di scrittura coinvolgente, un nuovo modo di comunicare
che suscita emozioni profonde in chi legge. Pur trovandosi all’interno del postmodernismo,
che si caratterizza per una produzione letteraria altamente innovativa, il linguaggio
utilizzato da Maso nelle sue opere è del tutto peculiare.
Nei saggi contenuti in questa raccolta, come pure in tutte le sue opere di narrativa,
Carole inserisce elementi autobiografici. Suscita ammirazione il coraggio con cui descrive
situazioni personali private, anche delicate e dolorose, con la consapevolezza di aiutare non
solo se stessa, ma anche i suoi lettori che possono trovarsi in situazioni analoghe.
Sorprende sapere che Maso, da bambina, non amava tanto la lettura, e non avrebbe
mai pensato di diventare una scrittrice; ha svolto, infatti, molti lavori del tutto diversi.
Soltanto nel realizzare la sua tesi finale al Vassar College
2
di Poughkeepsie (NY) che
frequentava, si è resa conto che la scrittura le piaceva molto, e questo ha segnato una svolta
nella sua vita. Per dedicare molto più tempo alla sua attività di scrittrice, ha scelto di
insegnare solamente un semestre all’anno presso la Brown University
3
di Providence (RI),
e di trascorrere i restanti mesi nella sua villa di Germantown (NY), immersa nella natura,
2
Fondato nel 1861, il Vassar College è un college di materie umanistiche altamente selettivo, residenziale e
coeducativo. Consistentemente classificato tra le migliori scuole di materie umanistiche del paese, il Vassar
College è famoso per i risultati pionieristici nell'istruzione, per la sua lunga storia di innovazione
curricolare e per la bellezza del suo campus. (http://info.vassar.edu/about/vassar/)
3
Situata nella storica Providence, Rhode Island, e fondata nel 1764, la Brown University è il settimo più
antico college degli Stati Uniti. È un'istituzione indipendente e coeducativa facente parte della Ivy League,
che comprende corsi di laurea di primo e secondo livello, oltre alla Scuola Medica Alpert, alla Scuola di
Salute Pubblica, alla Scuola di Ingegneria e alla Scuola di Studi Professionali. Con il suo corpo studentesco
capace e motivato e le sue diverse facoltà, la Brown è un'università di ricerca leader che mantiene un
impegno particolare per istruzioni universitarie eccezionali. (https://www.brown.edu/about) Nella Brown
University hanno insegnato John Hawkes e Robert Coover, che figurano tra i più importanti scrittori
postmodernisti. (http://biography.jrank.org/pages/4560/Maso-Carole.html)
4
fra alberi secolari e volpi rosse. Da sempre Carole è un’amante della vita all’aperto, e
senza dubbio la sua infanzia trascorsa vicino a un lago ha influenzato la scelta del luogo in
cui vivere.
Nello sviluppo di questa tesi, dopo un primo capitolo dedicato alla biografia di Carole
Maso, viene affrontato il periodo del postmodernismo, nel quale si inquadra la produzione
dell’autrice. Successivamente, verrà illustrato il suo stile peculiare, visto in relazione alle
sue opere sia di narrativa che di saggistica, meglio approfondite nei due capitoli che
seguono. La seconda parte, invece, è interamente dedicata alla raccolta di saggi intitolata
Break Every Rule: dopo un capitolo in cui si parlerà nel dettaglio di ogni saggio contenuto
nella raccolta, verrà proposta la traduzione di tre saggi in particolare.
Il primo, Notes of a Lyric Artist Working in Prose, è una raccolta di pensieri e aforismi
in cui l’autrice parla del suo stile, del suo modo di scrivere, e lo mette in relazione con
alcuni dei suoi romanzi pubblicati, anche inserendo intere frasi tratte dalle sue opere. Il
tema centrale sono le tecniche poetiche che, secondo lei, gli scrittori devono inserire
all’interno delle loro opere per prolungare il momento lirico.
Precious, Disappearing Things: on AVA, riguarda da vicino il suo romanzo più
famoso, AVA, il cui titolo è un riferimento al nome della protagonista. In questo saggio,
Carole riflette sulla composizione del suo capolavoro: racconta gli eventi che l’hanno
ispirata a scrivere questa storia e le domande che si è posta per arrivare a creare un
linguaggio del tutto innovativo, che le ha permesso di raccontare i ricordi di una donna
morente per mezzo di immagini forti, in grado di restare impresse nella mente di chi legge.
Infine, in The Re-Introduction of Color Maso racconta la sua esperienza presso una
terapeuta a cui era stata costretta ad affidarsi a causa di una terribile depressione. L’autrice
fa qui un confronto tra la sua infanzia, colorata e piena di sogni, e la sua adolescenza ed età
adulta, in cui l’obbligo a conformarsi alla società sembrava aver tolto ogni colore dal suo
mondo. L’invito a scrivere, suggeritole dalla terapeuta, riuscì a guarirla, e Carole poté
riscoprire i colori della sua immaginazione, che sembravano averla abbandonata per
sempre.
La traduzione di saggi così evocativi e peculiari, sia per lo stile che per il contenuto, è
impegnativa, soprattutto per la difficoltà di mantenere nella lingua italiana lo stesso
impatto emotivo suscitato dal testo originale. Pur restando fedele alle parole usate da
Carole, la traduzione risulterà gradevole nella lingua italiana.
6
Parte prima
Capitolo 1 – Carole Maso: cenni biografici
1.1 - I primi anni
Carole Maso è una romanziera e saggista contemporanea americana, nota per le sue
narrazioni sperimentali, poetiche e frammentarie, spesso chiamate postmoderne. Così la
scrittrice e giornalista Nina Shengold descrive il suo aspetto fisico:
In author photos Maso can appear severe, ice-blue eyes commanding, full mouth dark
with lipstick. In person, she exudes motherly warmth, immediately offering coffee and seeming
dismayed when the answer is no. She wears comfortable layers—flowing print dress, rumpled
scarf, soft patterned cardigan; her cornsilk hair tumbles from a loose knot. She laughs freely,
often bouncing up to pad barefoot across the floorboards to fetch a knickknack or one of her
books
4
.
Maso è nata il 9 marzo 1955
5
, la maggiore di cinque figli. I suoi genitori erano
un’infermiera di pronto soccorso e un trombettista jazz
6
, divenuto in seguito sindacalista
per poter mantenere la propria famiglia numerosa
7
. “He always seemed a little sad; part of
him was elsewhere,” ricorda Maso. Vedendo il padre che rimpiangeva il suo sogno
artistico, si accese in lei la determinazione di seguire il proprio
8
.
La madre era di origine svedese, mentre il padre di origine italiana. Uno dei nonni è
stato il fondatore della Wood, Wire, and Metal Lathers Union
9
. Carole ricorda i genitori in
un suo saggio come:
My mother golden blonde, with eyes the color of the sea. She is sitting next to a window,
looking out – the window like the eye, transparent, suggestive, dazzling. And my father, a
stringbean, a stick figure, though an ecstatic one, in a white sailor’s suit. The pants with
nobody in them, as we children will call him later
10
.
4
Nina Shengold, Carole Maso’s Dark Radiance [Online] // Chronogram, 1 Luglio 2012.
(https://www.chronogram.com/hudsonvalley/carole-masos-dark-radiance/Content?oid=2130992)
5
Encyclopedia of Italian Literary Studies, a cura di Gaetana Marrone e Paolo Puppa, Routledge, 2006, p.
964.
6
http://www.carolemaso.com/about.html
7
Nina Shengold, Carole Maso’s Dark Radiance [Online] // Chronogram, 1 Luglio 2012.
(https://www.chronogram.com/hudsonvalley/carole-masos-dark-radiance/Content?oid=2130992)
8
Nina Shengold, Carole Maso’s Dark Radiance [Online] // Chronogram, 1 Luglio 2012.
(https://www.chronogram.com/hudsonvalley/carole-masos-dark-radiance/Content?oid=2130992)
9
Nina Shengold, Carole Maso’s Dark Radiance [Online] // Chronogram, 1 Luglio 2012.
(https://www.chronogram.com/hudsonvalley/carole-masos-dark-radiance/Content?oid=2130992)
10
Carole Maso, Break Every Rule – Essays on Language,Longing & Moments of Desire, Counterpoint, 2000,
pp. 1-2.
7
La sua città natale è Paterson (NJ), da lei descritta come “that mythic place of poetry
and silk mills and the beautiful waterfall”
11
. Nella breve biografia che appare sul suo sito,
Carole sottolinea inoltre la sua vicinanza geografica ad un’importante figura del panorama
letterario dell’epoca:
At the time of my birth, William Carlos Williams
12
was delivering babies in the next town.
He could be said to have delivered me as well
13
.
In un saggio, Maso descrive più approfonditamente come lei stessa si senta quasi come
una sorta di erede di questo importante scrittore:
I am born in a modernist masterpiece by William Carlos Williams. And in fact as I am
being born he is completing Book Five of that opus, the book of the triumph of the
imagination. Mysteriously he is handing this to me as I now begin to breathe. I am not
surprised; it seems like destiny to me. And in the times of my illness, I will in fact believe I am
the chosen one, handed this directly from him who wrote not for love or fame or because he
wanted to say something, but to keep his sanity. […] And yes, I am a daughter of Williams,
who combined poetry, fiction, fact, criticism, bits of this and that in his work. A strange brew. I
am his daughter as you, even if you know nothing of my work except this essay, will see. He
has sent me on this charmed path
14
.
Carole ha amato tutti i luoghi in cui è vissuta: Cape Cod (MA), New York City, la
Hudson Valley e il sud della Francia. Di questi periodi, lei stessa ha scritto: “I have lived
simply and remained open and free so that I might hear as the great filmmaker Andre
Tarkovsky
15
once said, ‘beauty summoning’”
16
.
11
http://www.carolemaso.com/about.html
12
Poeta e medico statunitense (1883 - 1963). Cresciuto artisticamente a contatto con le avanguardie
newyorchesi, Williams mostrò nei suoi primi versi, primi fra tutti The Tempers (1913), di aver sentito
l'influsso della poetica di E. Pound. La sua vasta produzione in versi e in prosa culminò nel poema Paterson
(1946-58), opera complessa e ambiziosa in cui Williams tentò di costruire la moderna epica americana.
Compiuti gli studi alla University of Pennsylvania, dal 1909 esercitò la professione di medico ostetrico. La
sua formazione artistica si svolse in stretto rapporto con le avanguardie newyorchesi della galleria "291" di
A. Stieglitz, maturando importanti esperienze nel campo delle arti figurative. Nei primi volumi di versi
(oltre a The Tempers, All Que Quiere!, 1917; Kora In Hell: Improvisations, 1920; Sour Grapes, 1921) la
lezione imagista dell'amico E. Pound si fonde con una poetica della concretezza, che Williams traduce in un
linguaggio dell'esperienza in opposizione a quello che egli giudica l'accademismo della poesia
contemporanea. Altre importanti raccolte (An Early Martyr And Other Poems, 1935; Adam And Eve And
The City, 1936; Selected Poems, 1949; Collected Later Poems, 1950; Collected Earlier Poems, 1951; The
Desert Music, 1954; Journey To Love, 1955) andarono a incrementare una produzione vastissima,
precedendo e accompagnando la pubblicazione dei cinque volumi di Paterson. Non meno importante è
stato il ruolo di critico e saggista svolto da Williams con l'obiettivo di contribuire alla maturità delle lettere
statunitensi, alla definizione di una specificità che ne sancisse visibilità e autonomia.
(http://www.treccani.it/enciclopedia/william-carlos-williams/)
13
http://www.carolemaso.com/about.html
14
Carole Maso, Break Every Rule – Essays on Language,Longing & Moments of Desire, Counterpoint, 2000,
p. 3.
15
Regista cinematografico russo (1932-1986). La sua opera, considerata in un primo tempo espressione del
disgelo sovietico, si è poi rivelata un'interrogazione sulla religiosità russa, che ha posto il regista in un
rapporto sempre più conflittuale con il potere, fino all'esilio volontario dal 1984. Con il suo primo
8
Maso ammette di non essere mai stata un’avida lettrice durante la sua infanzia, ma
amava dipingere, danzare e suonare il pianoforte. Sarebbe voluta diventare un’artista
visuale, una musicista, oppure una compositrice
17
: non avrebbe quindi mai immaginato che
sarebbe diventata addirittura una scrittrice.
1.2. – La scoperta della scrittura
Carole non si è mai dedicata alla scrittura creativa fino al suo ultimo anno al Vassar
College, quando ha presentato circa 50 pagine di prose poems
18
come senior honors
thesis
19
. Proprio in questo periodo si rese conto di voler diventare una scrittrice.
Maso ricevette il suo Bachelor of arts in Inglese dal Vassar College nel 1977,
ricevendo General Honors e Departmental Honors
20
. Durante questi anni, conosce persone
molto importanti per lei. Prima tra tutte, la sua compagna, Helen Lang, analista finanziaria
presso la Legal Aid Society di New York
21
:
Here I meet my triumvirate of women, the women who will be always true, always
rigorous, demanding, loving, always urging me to the next place, always meeting me at least
part of the way.
Helen. During our courtship in that Hudson Valley we pick apples. I recite Frost’s “After
Apple Picking” to her so that words and the apples become interchangeable – round, heavy,
luscious, carrying sensual meaning: the apples, the language, and my strange love for this
woman I have only just met. Everything becomes entangled; the apples falling, and the falling
in love, and the delicious surrender to it all. Everything round and gorgeous and falling: home.
We in the nearly twenty years since that day have created a place – a familiar place, on
which for the most part we can agree: home. A continuity. A kind of home is in her arms, in
her enormous intelligence, in her flexibility, in her passion – and we are, despite everything,
despite danger and madness and sorrow and addiction, safe. A little safe.
lungometraggio, Ivanovo detstvo (1962), ottenne il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia e,
successivamente, vinse al Festival di Cannes nel 1969 il premio Fipresci della critica internazionale per
Andrej Rublëv, nel 1972 il Gran premio speciale della giuria per Soljaris, nel 1983 il premio Fipresci per
Nostalghia, noto anche come Nostal′gija, e infine nel 1986 ancora il Gran premio speciale per
Žertvoprinošenic, noto anche come Offret/Sacrificatio. (http://www.treccani.it/enciclopedia/andrej-
arsenevic-tarkovskij_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/)
16
http://www.carolemaso.com/about.html
17
Carole Maso '77 W.K. Rose Fellow [Online] // YouTube, 27 Agosto 2013.
(https://www.youtube.com/watch?v=EYJfXvm1v4s)
18
Si tratta di un tipo particolare di poesia scritta in prosa, che però conserva gran parte delle caratteristiche
del testo poetico, quali frammentazione, sinteticità, rima, simboli, metafore e figure retoriche.
19
Progetto di ricerca portato a termine da uno studente americano durante il suo ultimo anno di liceo o di
università, che permette a quest’ultimo di ottenere il massimo dei voti più la lode.
20
A Web Del Sol Featured Writer - Carole Maso [Online]. - http://www.webdelsol.com/LITARTS/maso/
21
Charlotte Innes, Carole Maso: Dancing on a Literary Edge , Los Angeles Times, 26 Giugno 1994.
(http://articles.latimes.com/1994-06-26/news/ls-8936_1_carole-maso)