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Introduzione
Lo scopo della tesi è studiare il termalismo all'interno del
mercato del benessere sulla base di un nuovo concetto di salute, che
non deve essere inteso come assenza di patologie, ma come quanto
proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): “lo
stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che
consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale
personale nella società".
Il cliente termale ha subito una profonda trasformazione, non
è più considerato un paziente che va alle terme per curarsi, ma un
cliente esigente attento alla cura del proprio benessere psicofisico.
È un cliente che si è evoluto, sempre più esigente, informato e
consapevole del processo di acquisto, alla ricerca di una migliore
qualità della vita.
Per questi motivi molti stabilimenti termali in Italia hanno
deciso di entrare nel nuovo mercato del benessere attraverso nuove
proposte. Si sono muniti di un loro centro benessere dove è
possibile svolgere molte attività come il fitness, cure estetiche,
saune, massaggi, insieme a molte altre attività termali, che una volta
erano viste solo sotto il punto di vista medico, e adesso vengono
integrate secondo una più ampia concezione di salute: dei veri e
propri centri olistici che hanno a cura il benessere della persona a
360 gradi. Ciò ha consentito di integrare il settore termale con
quello del benessere rivolgendosi ad un target più giovane, che va
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alle terme per rilassarsi e per evadere dalla solita routine e dallo
stress quotidiano.
Durante l’Impero Romano le terme erano aperte a tutti,
considerate come centro benessere, con annesse palestre, solarium,
svolgevano la funzione di centro ricreativo polifunzionale: una città
nella città, interamente dedicata al tempo libero e al benessere. Col
tempo poi, terme e benessere, furono identificati come due concetti
a sé stanti, il primo indirizzato verso la cura della persona solo dal
punto di vista medico, l’altro invece collegato al concetto di
prevenzione, di relax come il fitness, saune, massaggi. Col passare
del tempo il sistema termale non ha saputo rispondere ai
cambiamenti subendo una profonda crisi del settore: una
diminuzione della clientela termale con effetti molto negativi anche
sul piano dell’immagine a causa dell’elevata presenza di clientela
anziana, che frequentava le terme semplicemente a scopi
terapeutici. Le cause della crisi sono determinate anche dalla perdita
di credibilità circa l’efficacia terapeutica delle cure termali da parte
di molti medici e la nascita di nuove alternative terapeutiche nel
mercato del benessere. Il benessere è ormai diventato l’obiettivo del
nuovo target, una clientela innovativa, che preferisce andare in
palestra per mettersi in forma, mangiare cibi biologici, godere dei
benefici di una vasca idromassaggio e così via.
Mentre da una parte si è cercato di superare la crisi del
termalismo “entrando” nel mercato del benessere, dall’altra molti
stabilimenti termali ricchi di risorse naturali si avviano verso il
declino. Un esempio è il caso delle Terme di Sciacca S.p.A. che pur
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godendo di una posizione geografica favorevole al turismo e ricca
di risorse naturali sta attraversando un periodo di crisi, a causa del
processo di privatizzazione e di una gestione carente da parte
dell’azienda, che per motivi politici ancora si trova in una
situazione precaria e instabile.
Scopo della tesi è riposizionare l’azienda all’interno del
mercato del benessere sull’esempio di molti altri stabilimenti
termali, come Montecatini, Salsomaggiore, Chianciano Terme, che
attraverso un’adeguata strategia di marketing sono riusciti a
raggiungere diverse nicchie di mercato.
Nel primo capitolo si affrontano le diverse tappe che ha
attraversato il termalismo nella storia, da un periodo florido e di
successo con una clientela élite, al termalismo sociale rivolto
indistintamente a tutti grazie anche al contributo del Servizio
Sanitario Nazionale. In seguito alla crisi il termalismo ha dovuto
cambiare rotta e rivolgersi a mercati di nicchia proponendo e
integrando nuovi servizi benessere. Nel capitolo viene analizzato il
cliente termale, da una parte il cliente tradizionale che va alle terme
per motivi esclusivamente terapeutici, dall’altra il cliente innovativo
che, va alle terme per recuperare il proprio benessere psicofisico,
per curare la propria estetica o semplicemente per fare una nuova
esperienza e per rilassarsi. Vengono presentate le diverse strategie
proposte dai più importanti stabilimenti termali presenti in Italia.
Nel secondo capitolo viene analizzato il mercato del
benessere, inteso come stato di benessere psicofisico e si parla di
benessere termale, ovvero quei servizi benessere che rendono le
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terme competitive e uniche rispetto agli altri centri benessere. I
servizi proposti presso gli stabilimenti termali sono: i percorsi
idrovascolari, i massaggi con getti d’acqua, la cioccolato terapia
integrata con i prodotti termali. Quindi i due termini benessere e
terme non sono in conflitto ma si integrano tra loro, lo dimostra la
percentuale degli arrivi, il curista innovativo che va alle terme per
godere dei servizi benessere supera quello tradizionale che va alle
terme solo a scopo terapeutico.
Infine nel terzo capitolo si prende in esame il caso delle
Terme di Sciacca S.p.A. e viene descritta l’azienda sia dal punto di
vista storico che economico e politico, mettendola a confronto con
altre realtà concorrenti. Si analizza il tipo di cliente che va alle
terme di Sciacca e attraverso l’analisi SWOT si valutano i punti di
debolezza e di forza dell’azienda, le minacce e le opportunità
offerte dall’ambiente. Per concludere sulla base di tali indagini
vengono proposte diverse strategie di marketing e iniziative mirate
a migliorarne l’immagine e a raggiungere nuovi target,
riposizionando l’azienda verso il mercato del benessere.
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1. Le Terme in Italia
1.1 Storia delle Terme in Italia
1
La storia delle terme è insieme antica e recente. Si hanno
infatti testimonianze antichissime dell‟uso delle cure termali. Le
prime tracce sui loro benefici risalgono al V secolo a.C. e furono i
Greci a scoprire per primi le proprietà terapeutiche delle acque,
misteriosi vapori provenienti dal sottosuolo cui si attribuivano
poteri sovrannaturali. Successivamente anche a Roma il fenomeno
termale ebbe un enorme sviluppo e coinvolse in modo evidente
l‟edilizia, grandiosi edifici termali che rappresentarono per l‟epoca
un‟istituzione sociale a tutti gli effetti. Le terme erano aperte a tutti,
frequentate quotidianamente e indipendentemente dal ceto sociale,
all‟interno erano annesse biblioteche, sale per riunioni e conferenze,
palestre, stadi, solari; svolgevano la funzione di centro ricreativo
polifunzionale: una città nella città, interamente dedicata al tempo
libero e al benessere. Il declino dell‟impero romano, i danni arrecati
dalle invasioni barbariche e l‟affermarsi della cultura cristiana con i
suoi elementi di demonizzazione della nudità e della promiscuità
1
Le informazioni rilevate in questo paragrafo sono tratte dal sito:
www.benessere.com/terme/storia_termalismo.htm.
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segnarono la fine dello splendore di una cultura termale nella sua
accezione più vasta nella storia.
Nel Medioevo le terme affrontarono un lungo periodo di
crisi superato solo nel Rinascimento, rimase però limitato ad una
ristretta clientela di nobili, prelati e ricchi borghesi i quali
ricominciarono a frequentare le stazioni di cura.
Agli inizi del 1900 il soggiorno termale iniziò ad acquisire un
carattere non solo curativo, ma anche di attrazione turistica, questa
trasformazione si rallentò con le due grandi guerre, per riprendere
consistentemente nel secondo dopoguerra. È in questa fase che si
consolida una definita identità del sistema termale, ossia l‟offerta di
un servizio curativo e di intrattenimento rivolto a tutte le classi
sociali e sostenuto dalla politica e dal servizio sanitario nazionale: il
termalismo assistenziale. Il soggiorno termale venne inteso come
cura e gran parte della domanda era caratterizzata da una clientela
di età avanzata; le terme quindi avevano una funzione
esclusivamente terapeutica.
Negli anni „90 si assistì ad una forte crisi dovuto alla
massiccia riduzione dell‟intervento statale e dalla maggior criticità
della domanda nei confronti della validità terapeutica delle terme.
Oggi per reagire a questa crisi, accanto alle prestazioni
terapeutiche, vengono proposti sempre più spesso servizi di
“benessere e di relax”, associando il settore termale con quello del
benessere che sta vivendo una situazione di forte sviluppo.
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1.2 L‟andamento del mercato termale
L‟Italia è il paese europeo che vanta il maggior numero di
stabilimenti termali, noto per la maggior varietà di acque minerali e
con il maggior ventaglio di possibilità per curare e prevenire diverse
patologie. Se si considerano solamente le cure termali ha un volume
di affari di oltre 400 milioni di euro l‟anno, che salgono quasi a
1.000 milioni di euro con i soggiorni alberghieri nelle strutture
termali o in quelle collegate. Secondo Federterme gli stabilimenti
funzionanti sono 380 ripartiti in 170 località, distribuite in tutto il
territorio nazionale. Nella Fig. 1 proponiamo una rappresentazione
grafica della distribuzione geografica delle località termali in Italia
distinte per regione. In ogni regione è presente almeno uno
stabilimento termale, anche se quelle leader sono l‟ Emilia
Romagna e la Toscana. Il numero degli stabilimenti sale circa a 500
se si considerano anche gli hotel che forniscono alcuni servizi
termali o di benessere termale nella zona delle Terme Euganee e di
Ischia (Federterme, 2004).
Il 65% delle strutture ha dimensioni medio- grandi e impiega
almeno 25 addetti (stagionali inclusi), in totale il comparto termale
ne impiega circa 16 mila addetti (vedi Tab 1), poco meno del 10%
di tutto il comparto alberghiero. Va notato però che la crescita
occupazionale e del fatturato è stata determinata dall‟aumento dei
servizi benessere richiesti dal mercato, che nel 2005 comprendeva il
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18% del fatturato termale e nel 2006 c‟è stata una crescita del 2,3%
sul 2005.
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Figura 1- Distribuzione geografica del numero di località termali in Italia distinte per regione
Fonte: Elaborazioni G. Gregori, Le strategie di sviluppo delle imprese nel mercato del
benessere, G.Giappichelli Editore, su dati Federterme- Mercuri (2004)
Tabella 1- Principali caratteristiche del sistema termale italiano (anno 2002)
Fonte: Elaborazioni G. Gregori, Le strategie di sviluppo delle imprese nel mercato del
benessere, G.Giappichelli Editore, su dati Federterme- Mercuri (2004).
2
Informazioni rilevate da: Bombelli Silvia, Più prevenzione, meno cure, Economia del
benessere. Sole 24ore, 20/11/2007, p.2,col.1.
Calabria
4%
Veneto
4%
Sicilia
5% Marche
5%
Lazio
7%
Piemonte 8%
Campania
9%
Trentino A.A.
9%
Lombardia
9%
Emilia
Romagna 10%
Toscana
14%
Altre
16%
Aziende 390
Siti termali (località) 180
Curandi 1.229.478
Clienti benessere 115.375
Arrivi nelle città termali 2.730.000
Presenze nelle città termali 14.200.000
Addetti Settore 15.350
Addetti Indotto 73.80
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Secondo i risultati di numerosi studi possiamo classificare
quattro differenti tipologie di aziende termali, caratterizzate da
target differenti e da diverse strategie: siti termali di piccole
dimensioni con un unico stabilimento che offrono solo servizi di
tipo termale rivolti a residenti e pendolari; siti termali di piccole
dimensioni con un unico stabilimento che non offre solo servizi
prettamente termali, ma anche di tipo ricettivo; siti termale di
grandi dimensioni con un unico o pochi stabilimenti (come ad
esempio Chianciano, Montecatini, Salsomaggiore) che offrono
anche servizi ricettivi, ma l‟erogazione della prestazione dei servizi
termali (o di benessere) rappresenta la maggior parte del fatturato;
siti termali di grandi dimensioni con piccoli stabilimenti che
erogano servizi ricettivi, ma che dispongono anche dell‟utilizzo
delle acque termali (come ad esempio ad Abano Terme) (Gregori,
2004).
Pur essendo l‟Italia un paese termale, ricco di sorgenti
naturali,nell‟ultimo periodo a fronte dei bisogni della domanda, il
sistema termale, che non ha saputo rispondere ai cambiamenti, ha
subito una profonda crisi con conseguenze allarmanti per il settore:
la diminuzione degli arrivi dei clienti termali e con effetti molto
negativi anche sul piano dell‟immagine a causa dell‟elevata
presenza di clientela anziana, che frequentava le terme
semplicemente a scopi terapeutici. Per non parlare della perdita di
credibilità circa l‟efficacia terapeutica delle cure termali che ha dato
maggior vantaggio alle nuove alternative terapeutiche di emergere