2
L’obbiettivo delle società è stato, in particolare, quello di
rendere queste nuove attività produttive più visibili ed appetibili
alla comunità degli investitori, ponendo sul mercato titoli legati ad
uno specifico settore tecnologico (i cosiddetti titoli tecnologici) ed
adottando le strategie più idonee ad incrementarne il valore.
A tal fine, alcune società si sono scisse creando una o più
società figlie, cui sono stati affidati i nuovi settori in via di
sviluppo
2
. Le azioni ordinarie delle società affiliate, connesse alle
attività tecnologiche, sono state in tal modo introdotte nel mercato a
fianco alle azioni ordinarie della società madre, che hanno
continuato ad essere legate ai settori d’impresa più tradizionali.
Altre società hanno invece optato per una tecnica diversa e,
sotto molteplici aspetti, più conveniente ed efficace. Esse, anziché
procedere ad un’operazione di scissione, hanno deciso di
modificare la loro struttura finanziaria, emettendo una particolare
tipologia di azioni denominate “tracking stocks”.
Le tracking stocks hanno fatto la loro comparsa per la prima
volta
3
negli Stati Uniti solo nella prima metà degli anni Ottanta, in
occasione dell’acquisizione della Electronic Data Systems (EDS) da
parte della General Motors (GM) di Ross Perot, che viene perciò
considerato il pioniere di questo innovativo strumento finanziario
4
.
2
Una di queste società è la Nabisco. Cfr. REINGOLD, J., Heartburn (Targeted
Stock), in Fin. World, September 26, 1995, 32.
3
Una categoria di azioni molto simili alle tracking stocks è stata rintracciata in
Belgio nel lontano 1885 (Société Nationale des Chemins de fer Vicinau) e in Olanda
nel 1926 (NV Gemengd Bedruf Haagsche Tramweg-Maatschappij). Cfr. THIEL,
Spartenaktien für deutsche Aktiengesellschaften, Köln-Berlin, 2001, 3, riportato in
PORTALE, G. B., op. cit., 163.
4
Quello della General Motors, nel 1984, è stato comunque un caso isolato:
l’esplosione delle tracking stocks si è avuta nella seconda metà degli anni Novanta.
3
Le società che emettono tracking stocks presentano aree di
attività diversificate sul piano organizzativo, gestionale e contabile;
tuttavia, tali attività continuano a far capo allo stesso soggetto
giuridico e ad essere sottoposte alla direzione di un unico consiglio
di amministrazione. Questa peculiarità distingue gli effetti connessi
all’utilizzazione delle tracking stocks dagli effetti tipici della
scissione societaria, che implica la creazione di nuovi soggetti
giuridici e la perdita, da parte della società di origine, del controllo
diretto dell’amministrazione di determinati rami dell’impresa.
Le tracking stocks possono essere totalmente emesse a favore
degli originari azionisti, oppure la società può scegliere di offrire
direttamente in vendita o in sottoscrizione sul mercato una parte di
esse, attraverso un’IPO (initial public offering)
5
.
Gli azionisti in possesso di tracking stocks partecipano agli
utili della divisione cui sono collegate le loro azioni, come se si
trattasse di utili realizzati da una società indipendente dalla società
emittente. Infatti, la società che compie un’operazione di tracking
6
dà vita ad una finzione, in base alla quale ogni particolare classe di
tracking stock può essere considerata alla stregua di un’azione
ordinaria di una diversa ed autonoma società operante nello stesso
settore in correlazione al quale sono state emesse le tracking stocks
(tracked business group). La società attua questa finzione
5
Cfr. CHANG, Y., The Inside Track on Tracking Stock, September 7, 1999, in
www.fool.com/specials/1999/sp990907tradingstocks.htm.
6
Menzioniamo i nomi di alcune società che hanno emesso (o stanno per
emettere) tracking stocks: General Motors Corp., U S West Inc., Fletcher Challenge
Ltd., Genzyme Corp, .Disney (go.com), Circuit City (CarMax), Sprint (Sprint PCS),
Ziff-Davis (ZDNet), Tele-Communications Inc., USX Corp, Du Pont, Ralston Purina,
New York Times, Cendant, R.J. Reynolds, WorldCom, Dow Jones. Cfr. ROMANCHEK,
R.A. – RICAURTE, M.E., op. cit. e HUANG P.H. – KNOLL M.S., Corporate finance,
corporate law and finance theory, 74 S. Cal. L. Rev., 2000, 187.
4
pubblicando e trasmettendo separatamente alla generalità degli
investitori i documenti contabili delle varie divisioni
7
. L’obbiettivo
è quello di collocare distintamente le azioni di ciascuna classe sul
mercato finanziario, in modo tale che esse vengano scambiate sulla
base di valutazioni che investono le performance dei singoli
segmenti, piuttosto che l’andamento della società nel suo
complesso.
Il capitale sociale e la responsabilità della società non
vengono divisi fra i vari settori di affari che si vengono a creare, ma
continuano a far capo alla società considerata come unico soggetto
di diritto. Essi vengono riferiti ai singoli business groups al solo
fine di compiere valutazioni finanziarie.
Occorre dunque sottolineare che con l’emissione di tracking
stocks si ha una separazione meramente finanziaria e contabile e
non anche giuridico-patrimoniale.
Questo significa che tutti i comparti cui sono correlate le
azioni sono esposti alla responsabilità per i debiti della società e che
i singoli comparti non sono completamente esenti dalla
partecipazione alle perdite prodotte dagli altri comparti. Qualora un
settore abbia realizzato utili, infatti, i dividendi non sono
distribuibili se, a causa delle perdite degli altri settori, il bilancio
della società ha evidenziato un risultato negativo.
Il governo della società che ha emesso tracking stocks è
affidato a un unico consiglio di amministrazione, che è responsabile
nei confronti degli azionisti e ha il compito di assumere le decisioni
più importanti per la società.
7
PORTALE, G.B., op. cit., 165, osserva che la necessità di un’apposita
contabilità comporta dei costi maggiori.
5
Quando una società emette tracking stocks, si vengono a
formare due o più gruppi separati di azionisti, ciascuno dei quali è
portatore di diversi interessi economici legati al rendimento del
particolare settore della società scelto per il proprio investimento.
Una situazione di questo tipo impone al consiglio di
amministrazione di tenere nella dovuta considerazione l’esistenza
all’interno della società di interessi differenti e spesso addirittura in
contrasto tra di loro.
2. Oggetto e metodo dell’indagine.
L’obbiettivo della nostra indagine è stato quello di esaminare
la natura e le caratteristiche delle tracking stocks in modo da
poterle confrontare con alcuni degli istituti introdotti nel nostro
ordinamento dalla riforma del diritto societario.
Nella scelta degli istituti da porre a confronto con il diritto
straniero è stato adottato il metodo seguente. Si è esaminato il
meccanismo delle tracking stocks sotto un profilo teleologico,
cercando di capire quali norme del diritto italiano consentissero di
perseguire nel nostro ordinamento finalità analoghe a quelle delle
tracking stocks. In base a questa indagine, sono stati individuati due
istituti: le azioni correlate e i patrimoni destinati ad uno specifico
affare.
Lo studio della disciplina delle azioni correlate e dei
patrimoni destinati ha messo in rilievo le loro differenze,
evidenziando però al contempo che entrambe le figure sono ispirate
alla stessa logica divisionale delle tracking stocks e perseguono
6
fondamentalmente le medesime finalità giuridico-economiche di
questo strumento finanziario.
La comparazione dei nostri istituti con quello straniero ci ha
consentito peraltro di affermare che solo le azioni correlate, e non
anche i patrimoni destinati, corrispondono in ogni loro aspetto alle
tracking stocks e che, nel disciplinare le azioni correlate, il nostro
legislatore si è ispirato al modello degli Stati Uniti.
7
I
LA DISCIPLINA DELLE TRACKING STOCKS
NEGLI STATI UNITI
1. Azioni ordinarie e tracking stocks.
1.1. Caratteristiche e differenze di ciascuna categoria.
Una società che emette tracking stocks (tracking stock
corporation) si distingue sotto molteplici profili rispetto ad una
società che emette esclusivamente azioni ordinarie (conventional
corporation). Tali differenze coinvolgono diversi aspetti della
gestione di una società di capitali, ma derivano tutte, più o meno
direttamente, dal fatto che in una tracking stock corporation vi sono
azioni connesse ai risultati di un particolare settore di attività
dell’impresa.
Vengono innanzitutto in rilievo le differenze relative alle
varie categorie di azioni emesse dai due tipi di società. Non è
difficile notare come la struttura azionaria di una conventional
corporation sia tipicamente costituita da un’unica classe di azioni
8
,
anche quando si tratti di un’impresa impegnata in settori assai
diversificati
9
. L’interesse degli azionisti è rivolto all’andamento
8
Come si vedrà meglio più avanti (cfr. par. 4), alcune conventional
corporations emettono diverse categorie di azioni ordinarie, che si distinguono fra loro
per il diverso contenuto di alcuni diritti, come quello di voto.
9
Come una società che produca calzature e allo stesso tempo gestisca una
catena di ristoranti, per riprendere l’esempio di HASS, J.J., Directorial Fiduciary
Duties in a Tracking Stock Equity Structure: The Need for a Duty of Fairness, in 94
Michigan Law Review, June 1996, p. 2094, nota 14. DE BIASI, P., op. cit., fa l’esempio
8
dell’intera società e non di un suo particolare segmento, perché il
valore delle azioni viene determinato dal rendimento complessivo
dell’impresa, a prescindere dai risultati ottenuti dalla stessa nelle
varie divisioni.
Al contrario, la struttura azionaria di una società che emette
tracking stocks (tracking stock equity structure) è caratterizzata
dall’esistenza di almeno due distinte categorie di azioni.
Da una parte, vi sono le azioni (ordinarie) che si riferiscono
all’intera società; dall’altra, quelle che riguardano un determinato
ramo (tracking stocks)
10
e che vengono individuate nell’atto
costitutivo o nello statuto
11
mediante specifiche disposizioni volte a
di una società che si occupi allo stesso tempo della produzione di burro e di cannoni,
richiamando una tradizionale espressione della scienza economica.
10
Per esempio, la General Motors Corp., la U S West Inc. e la Genzyme Corp.,
oltre alle azioni ordinarie, hanno emesso due diverse classi di tracking stocks. La USX
Corp. ha emesso tre classi di tracking stocks. La neozelandese Fletcher Challenge Ltd.
inizialmente aveva emesso due classi di azioni, ma ha recentemente diviso una classe
in tre e di conseguenza annovera attualmente quattro diverse categorie di tracking
stocks. La Tele-Communications Inc. (“TCI”) possiede la più complessa (e caotica!)
struttura azionaria fra le varie tracking stock corporations. La TCI ha creato due serie
di tracking stocks: la Series A TCI Group Common Stock e la Series B TCI Group
Common Stock, entrambe correlate a un nuovo business group della società.
Simultaneamente ha distribuito altre due serie (Series A e Series B) di azioni con
riferimento alla neonata attività della divisione del Liberty Media Business Group.
Cfr. HASS, J.J., op. cit.,2095. Con riguardo all’articolata e contorta struttura azionaria
della TCI, è da segnalare il suggestivo commento di WOOD, R.W., Current Trends and
Transactions, in Tax Strategies for Corporate Acquisitions, Dispositions, Spin-Offs,
Joint-Ventures, Financings, Reorganizations and Restructurings, PLI Tax Law &
Practice Course Handbook Series, J-378, 1995, pp. 585 e 624, il quale ha affermato:
“Reduced to simplicity (if anything can be simple here), the TCI plan calls for four
issuances based on TCI components […] It is understandable that investors may be
circumspect upon receiving the 600 page preliminary proxy materials plopped on
their desks”.
11
E’ quasi superfluo precisare che l’emissione delle tracking stocks richiede una
modifica dell’atto costitutivo o dello statuto e quindi il voto favorevole della
maggioranza degli azionisti. Cfr. Cfr. ROMANCHEK, R.A. – RICAURTE, M.E.,
Executive compensation: tracking stock and venture capital plans, in Journal of
Compensation and Benefits, 5-6/2001.
9
definirne i peculiari diritti associati al loro possesso
12
(§ 102 Del.
Code).
Il contenuto dei diritti amministrativi e patrimoniali spettanti
agli azionisti varia a seconda che essi detengano azioni ordinarie o
tracking stocks.
1.2. Diritti amministrativi e patrimoniali.
In base al diritto statunitense, le società godono di una libertà
molto ampia nella determinazione del contenuto dei diritti delle
varie categorie di azioni che esse hanno facoltà di emettere.
Il par. 151 del Delaware Code
13
, dopo aver stabilito che ogni
società può emettere una o più categorie di azioni, dispone che
l’atto costitutivo (o una sua modificazione) o la deliberazione del
consiglio di amministrazione a ciò espressamente autorizzato
dall’atto costitutivo, possono attribuire a tali categorie di azioni
diritti di voto pieni o limitati o negare loro qualsiasi diritto di voto,
designarle in qualsiasi maniera, attribuire loro privilegi e diritti
relativi, di partecipazione o di opzione o altri diritti speciali così
12
Si può distinguere fra due tipologie di tracking stocks, cui sono associati
diritti patrimoniali ed amministrativi diversi: “close tracking stocks” e “loose tracking
stocks”. Le prime presentano un legame più stretto col settore d’affari cui sono
correlate, mentre le seconde presentano un legame meno forte. Il legame più o meno
stretto influenza la portata dei diritti attribuiti agli investitori dell’una e dell’altra
categoria. Cfr. BAKER & MCKENZIE, Tracking Shares v Spin-Offs, Newsletter of the
Baker & McKenzie Mergers & Acquisitions Practice Group, Australia, November
2001, 2, in www.bakerinfo.com.
13
Nel testo si fa riferimento al diritto societario dello Stato del Delaware,
perché fra i vari diritti statali è quello che riceve di gran lunga la più vasta
applicazione. Negli Stati Uniti, dove non esiste un diritto societario federale, alle
società non si applica necessariamente la legge dello Stato in cui esse hanno fissato la
loro sede sociale: le società possono scegliere anche la legge di uno Stato diverso. Più
del 56% delle società degli Stati Uniti, per motivi di convenienza, ha scelto la legge
del Delaware. Per approfondimenti sull’argomento cfr. PINTO, A. – VAN EMPEL, M. –
LEADER, S., Corporate Law. An International Overview, Roma, 1993, 9.
10
come possono qualificare, limitare o restringere tali
caratteristiche
14
.
Questa norma consente alle società di emettere speciali
categorie di azioni, dotate di diritti patrimoniali ed amministrativi
che si discostano da quelli caratteristici delle azioni ordinarie. Le
tracking stocks costituiscono una delle tante categorie di azioni
speciali che possono essere configurate in applicazione del par. 151
Del. Code.
Vediamo ora come, nella prassi statutaria delle società degli
Stati Uniti, il contenuto dei diritti delle tracking stocks è stato
modellato ed in che maniera esso si differenzia da quello tipico
delle azioni ordinarie.
Cominciamo la nostra analisi da queste ultime, esaminando,
nell’ordine, il diritto di voto, il diritto agli utili ed il diritto alla
quota di liquidazione.
Secondo la regola generale del § 212 Del. Code – e salva
diversa disposizione dell’atto costitutivo – agli azionisti ordinari di
una conventional corporation spetta un voto per ogni azione
posseduta, in relazione a tutte le materie sulle quali essi godono di
un diritto di voto. Nonostante tale diritto sia generalmente garantito
dal diritto societario dello Stato nel quale la società è stata
costituita, per chiarezza esso viene spesso ribadito nell’atto
14
“Every corporation may issue one or more classes of stock […] which […]
may have such voting powers, full or limited, or no voting powers, and such
designations, preferences and relative, participating, optional or other special rights,
and qualifications, limitations or restrictions thereof, as shall be stated and expressed
in the certificate of incorporation or of any amendment thereto, or in the resolution or
resolutions providing for the issue of such stock adopted by the board of directors
pursuant to authority expressly vested in it by the provisions of its certificate of
incorporation” (§ 151 (a) Del. Code).
11
costitutivo della società, a meno che non si decida di derogare alla
regola del § 212.
Passiamo alla descrizione dei diritti patrimoniali delle azioni
ordinarie.
I dividendi relativi alle azioni ordinarie vengono pagati in
base a quanto deciso discrezionalmente dal consiglio di
amministrazione, entro i limiti previsti dalla legge ed
(eventualmente) dall’atto costitutivo, attingendo soltanto da quella
parte di attivo della società che, in base al corporate law applicabile
nello Stato, può essere utilizzata per tale pagamento.
Secondo il Delaware Code, per il pagamento dei dividendi
può essere utilizzato il surplus ovvero, in mancanza di surplus, gli
utili netti (net profits o net assets) conseguiti nell’esercizio sociale
in cui il dividendo viene dichiarato e/o nell’esercizio precedente.
Qualora il capitale della società sia diminuito per svalutazione dei
beni, per perdite, o per altre cause, al di sotto dell’ammontare
complessivo del capitale rappresentato dalle azioni emesse e
circolanti di tutte le categorie, gli amministratori della società non
possono pagare alcun dividendo attingendo agli utili netti finché
non sia stato reintegrato il capitale rappresentato dalle azioni di tutte
le categorie emesse e circolanti (§ 170 Del. Code)
15
.
15
“The directors of every corporation […] may declare and pay dividends upon
the shares of its capital stock either out of its surplus, […] or in case there shall be no
such surplus, out of its net profits for the fiscal year in which the dividend is declared
and/or the preceding fiscal year. If the capital of the corporation […] shall have been
diminished by depreciation in the value of its property, or by losses, or otherwise, to
an amount less than the aggregate amount of the capital represented by the issued and
outstanding stock of all classes having a preference upon the distribution of assets, the
directors of such corporation shall not declare and pay out of such net profits any
dividends upon any shares of any classes of its capital stock until the deficiency in the
amount of capital represented by the issued and outstanding stock of all classes […]
shall have been repaired” (§ 170 Del. Code).
12
Per la definizione di surplus e di attivo netto il par. 170 rinvia
al par. 154 Del. Code.
L’attivo netto è l’ammontare corrispondente alla differenza
fra le attività complessive e le passività complessive della società. Il
capitale ed il surplus non sono da considerarsi passività per questo
computo (§ 154 Del. Code)
16
.
Il surplus costituisce l’eccedenza dell’attivo sociale netto
rispetto all’ammontare da considerarsi capitale. Il consiglio di
amministrazione può stabilire che soltanto una parte del
corrispettivo ricevuto dalla società, a fronte delle azioni di volta in
volta emesse, sia da considerarsi capitale sociale. Tuttavia, nel caso
in cui siano azioni con valore nominale, insieme ad azioni senza
valore nominale, l’ammontare di quella parte del corrispettivo che
si sia stabilito di considerare capitale sociale dovrà essere superiore
al valore nominale complessivo delle azioni aventi valore nominale
emesse a fronte di tale corrispettivo. Se invece tutte le azioni
emesse hanno valore nominale, l’ammontare del corrispettivo che si
sia stabilito di considerare capitale sociale dovrà essere uguale al
valore nominale complessivo di tali azioni (§ 154 Del. Code)
17
.
16
“Net assets means the amount by which total assets exceed total liabilities.
Capital and surplus are not liabilities for this purpose” (§ 154 Del. Code)
17
Per la definizione di surplus, il par. 154 Del. Code recita: “The excess, if any,
at any given time, of the net assets of the corporation over the amount so determined
to be capital shall be surplus”. Per quanto invece concerne la determinazione del
capitale sociale, lo stesso paragrafo 154 stabilisce: “Any corporation may, by
resolution of its board of directors, determine that only a part of the consideration
which shall be received by the corporation for any the shares of its capital stock which
it shall issue from time to time shall be capital; but, in case of the shares are issued
shall be shares having a par value, the amount of the part of such consideration so
determined to be capital shall be in excess of the aggregate par value of the shares
issued for such consideration having a par value, unless all the shares issued shall be
shares having a par value, in which case the amount of the part of such consideration
so determined to be capital need be only equal to the aggregate par value of such
shares”.
13
Nel procedimento di liquidazione, gli azionisti ordinari si
ripartiscono, in proporzione alle azioni possedute, quanto rimane a
loro disposizione dopo che è stato effettuato il pagamento dei
creditori e degli azionisti privilegiati (§ 281 Del. Code).
Procediamo ora con l’esame dei diritti incorporati nelle
tracking stocks.
In una tracking stock corporation, il diritto di voto, il diritto
agli utili e il diritto alla quota di liquidazione dei soci che
possiedono tracking stocks si differenziano in maniera significativa
da quelli – appena esaminati – relativi agli azionisti ordinari.
Le tracking stocks possono essere dotate di un diritto di voto
fisso o variabile
18
. Qualora il diritto di voto sia fisso, l’entità del
voto per ciascuna delle azioni viene stabilita nel momento in cui
viene decisa la loro emissione.
Quando invece il diritto di voto è variabile, esso muta in
funzione del corso dell’azione sui mercati finanziari, secondo il
seguente meccanismo. Si stabilisce che il numero di voti per
ciascuna azione di una prima categoria (di common stocks o
tracking stocks) equivalga ad uno, dopodiché, per ciascuna azione
delle altre categorie (di tracking stocks), esso viene fatto variare
periodicamente in relazione all’andamento del corso delle
medesime sul mercato finanziario (cd. floating voting rights).
Perciò il possesso di un’azione di una certa categoria può garantire
più o meno di un voto, a seconda del variare del rapporto del
18
In alcuni casi sono state emesse tracking stocks senza diritto di voto. E’ il
caso, ad esempio, delle DLJ Direct Tracking Shares, emesse dalla Donaldson, Lufkin
& Jenrette. Cfr. ALI, P.U. – STAPLEDON, G., Virtual flotations. Tracking shares and
corporate governance, in 18 Company and Securities Law Journal, 2000, 430.
14
proprio valore con quello delle azioni delle altre categorie
19
.
Ovviamente, se il quoziente risulterà superiore all’unità, l’azionista
disporrà di più di un singolo voto per ogni titolo in suo possesso.
Inoltre, il diritto societario dei vari Stati spesso stabilisce che
il diritto di voto derivante dal possesso di una specifica categoria di
azioni possa essere totalmente escluso ovvero subire delle
limitazioni, relativamente a quella determinata categoria e per
specifiche materie oggetto di voto. La regola generale è tuttavia nel
senso dell’invariabilità del contenuto di tale diritto.
I soci che detengono varie classi di tracking stocks votano
insieme a tutti gli altri azionisti, quando si tratta di nominare gli
amministratori e i revisori contabili o quando occorre approvare
importanti operazioni, quali, ad esempio, le fusioni
20
. Le varie classi
di azionisti votano invece singolarmente quando la materia riguarda
specificamente le loro azioni e il comparto cui si riferiscono
21
.
Con riferimento al pagamento dei dividendi, in una tracking
stock corporation, il pagamento a favore degli azionisti che
possiedono tracking stocks è subordinato all’esistenza di un surplus
19
Nell’U S West Proxy Statement si è stabilito che spettasse un voto per ogni
quota delle Communications Stock, mentre per le Media Stock si è deciso di calibrare
la portata del diritto di voto in relazione al quoziente fra la media ponderata del prezzo
di una Media Stock e la media ponderata del prezzo di una Communications Stock.
Diversamente, la General Motors aveva previsto diritti di voto fissi per le proprie
letter stocks, il che causava delle distorsioni quando il relativo valore di mercato
variava considerevolmente. Cfr. D’SOUZA, J. – JACOB, J., Why firms issue targeted
stock, in 56 Journal of Financial Economics, 2000, 462. Vi è chi – sulla base dalla
prassi societaria – distingue terminologicamente le tracking stocks, a seconda che il
diritto di voto sia fisso ovvero variabile in relazione al valore di mercato delle azioni.
Nel primo caso si tratterebbe di “letter stocks”, mentre nel secondo caso di “targeted
stocks”. Cfr. LANGNER, S., Tracking Stocks, in http://papers.ssrn.com.
20
HASS, J.J., How Quantum, DLJ and Ziff-Davis Are Keeping on Track with
“Tracking Stock”, September 1999, II, 5, in http://papers.ssrn.com.
21
Ad esempio, è richiesta la maggioranza dei 2/3 degli azionisti che
possiedono le Alcatel O tracking stocks per poter modificare il contenuto dei diritti di
queste azioni. Cfr. LANGNER, S., op. cit.
15
o di un attivo netto (ai sensi dei §§ 154 e 170 Del. Code) sia
nell’intera società, sia nel singolo comparto.
In analogia con quanto abbiamo visto per le conventional
corporations, anche nelle tracking stock corporations il pagamento
dei dividendi è affidato alla scelta discrezionale del consiglio di
amministrazione ed avviene nei limiti legali di disponibilità dei
fondi societari. In una tracking stock corporation, tuttavia, l’atto
costitutivo o lo statuto dispongono altresì che la distribuzione dei
dividendi su una o più classi di tracking stock non possa superare
un certo livello massimo dell’attivo netto a disposizione della
società a norma di legge (“available dividend amount”). Questo
livello corrisponde al valore massimo di attivo che per legge
potrebbe essere distribuito se il settore di affari cui le tracking
stocks sono correlate costituisse una società autonoma
22
. Il diritto
agli utili attribuito dalle tracking stocks è infatti commisurato ai
risultati di un determinato comparto d’impresa (risultanti dalla
contabilità del singolo comparto) e non di tutta l’impresa
23
.
e
s
c
22
Nel prospetto della Disney si legge che la distribuzione dei dividendi di
ciascuna categoria di azioni verrà effettuata sulla base del “Disney Group Available
Dividend Amount” e del “Go.com Available Dividend Amount”. Inoltre, non si
garantisce che la distribuzione verrà effettuata a favore degli azionisti di entrambe le
categorie: il consiglio di amministrazione potrà decidere anche di distribuire i
dividendi agli azionisti di una sola categoria, oppure a quelli di entrambe, ma in
misura diversa. Cfr. ASHURST MORRIS CRISP, Tracking stock, Investment Banking
Briefing, March 2000, 3.
23
Ad esempio, la facoltà degli amministratori della TCI di distribuire gli utili
delle TCI Group Common Stock (che comprendono le Series A e le Series B TCI
Group Common Stock), oltre ad essere sottoposta alle generali restrizioni imposte dal
diritto societario con riguardo alla disponibilità dei fondi societari, soggiace altresì al
limite del massimo livello di utile che la Delaware Law consente di distribuire a una
società autonomamente costituita, come se tale fosse la TCI Group.