Prefazione
Specialist Master of Management in Clinical Engineering VI
Di seguito si approfondiscono le problematiche relative al neonato prematuro e alla regolazione
della temperatura corporea in generale.
L unit successiva descrive l incubatrice per bambi ni nei suoi aspetti salienti compresi quelli legati
al trasporto dei neonati, riportando anche una breve recensione sulla sua evoluzione tecnologica nel
tempo. L incubatrice neonatale Ł un apparecchiatura elettromedicale che si caratterizza per una
zona destinata ad ospitare il neonato e per questo munita di vari mezzi di regolazione della
temperatura del suo microclima interno. In realt , per assicurare condizioni di sopravvivenza ideali,
l incubatrice Ł chiamata a conservare nel tempo anche valori adeguati di umidit , pressione acustica
ed illuminazione nella zona paziente. Soltanto dunque attraverso il controllo periodico del
dispositivo, effettuato da personale addestrato a seguire un protocollo di test specifici, Ł
effettivamente possibile garantirne un perfetto funzionamento.
L obiettivo perseguito nell ottavo ed ultimo capito lo Ł stato proprio quello di mettere insieme un
certo numero di prove ritenute importanti per controllare in maniera completa un incubatrice
neonatale. Qui vengono pertanto riportati i due documenti ufficiali sviluppati nell ambito del
tirocinio e messi a disposizione del Servizio di Ingegneria Clinica dell IRCCS San Raffaele: la
linea guida per la verifica di sicurezza delle incubatrici e la scheda di verifica di sicurezza correlata.
A concludere viene riportato anche un cenno sui carichi di lavoro associabili alla verifica in oggetto.
Cap.1 Presentazione dell Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Raffaele di Milano
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CAPITOLO 1
PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE
SCIENTIFICO SAN RAFFAELE DI MILANO
L’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, piø semplicemente conosciuto come
Ospedale San Raffaele (HSR), Ł una struttura ospedaliera che, nella sua sede centrale, sorge sul
confine Est di Milano, nei pressi di Milano 2 e a cavallo con il Comune di Segrate. Fa parte della
Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor.
L’ospedale, accreditato nel 1999 come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS),
fu fondato nel 1969 da don Luigi Maria VerzØ che, al 2009, ne Ł ancora il presidente. Si estende su
un area di circa 300.000 metri quadrati divisi in due sedi principali: la struttura dominante si trova
non lontano dalla stazione metropolitana di Cascina Gobba, mentre un suo distaccamento Ł situato
nel centro di Milano, a Ville Turro (San Raffaele Turro).
La capienza totale Ł di circa 1350 posti letto (1083 nella sola sede centrale) e il numero di persone
che vi lavorano ammonta a circa 3400. Ogni anno si contano oltre 58.000 ricoveri, 25.700 interventi
chirurgici ed oltre 7 milioni e 200.000 tra prestazioni ambulatoriali ed esami di laboratorio.
Il nome Raffaele , scelto dal suo fondatore, deriv a da un termine ebraico che significa Medicina
di Dio , Dio guarisce . In linea con le finalit i stituzionali della Fondazione Centro San Raffaele
del Monte Tabor di cui l ospedale fa parte, la missione propria dell istituto Ł infatti la cura
dell uomo secondo il mandato evangelico andate, in segnate, guarite . Tale missione si traduce
nell orientamento delle attivit di assistenza, ric erca e didattica verso un unico obiettivo: la
centralit dell uomo nella sua triplice dimensione bio-psico-spirituale.
Fig. 1.1 L ingresso
principale della sede centrale
dell Ospedale San Raffaele,
situato in Via Olgettina.
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1.1 STORIA
La costruzione dell Ospedale San Raffaele venne richiesta espressamente nel 1950 dall allora
arcivescovo di Milano Alfredo Ildefonso Schuster, che richiese a don Luigi Maria VerzØ di
costruire un ospedale cristiano. Con questo scopo venne fondato solo nel 1958 il Centro Assistenza
Ospedaliera San Romanello, pronto per il funzionamento due anni piø tardi. I finanziatori principali
dell opera furono la famiglia Bassetti e il conte Bonzi; quest ultimo don il terreno per
l edificazione della struttura. Bisogna per aspett are il 24 Ottobre 1969 per la posa della prima
pietra dell Ospedale San Raffaele che avvenne a Segrate. L anno successivo l ospedale in
costruzione viene conferito alla neonata Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor; la
struttura fu inaugurata il 31 Ottobre 1971 e divenne il primo ospedale italiano a gestione privata.
Parallelamente alla continua espansione della struttura, nel tempo si Ł sviluppata anche la mission
scientifica dell HSR: nel 1973 furono edificati dei laboratori per la ricerca e venne firmata con
l Universit degli Studi di Milano un intesa di col laborazione che si tradusse nel 1980 con
l apertura del Polo Universitario di Medicina e Chirurgia.
Negli anni Ottanta prosegu l espansione dell osped ale: iniziarono le costruzioni del Dimer
(Dipartimento di Medicina Riabilitativa), del Dipartimento di Scienze Neuropsichiche presso la
sede di Ville Turro, del centro per l assistenza ai malati di AIDS.
Nel 1992 la struttura si ampli ulteriormente grazi e all inaugurazione del Dipartimento di Bio-
Tecnologie: si tratta tuttora di un intero edificio completamente dedicato alla ricerca e alla scienza
con 12.000 metri quadri adibiti a laboratori ed una presenza di circa 250 persone suddivise fra
ricercatori, tecnici e personale amministrativo ed altre 300 fra borsisti, specializzandi e studenti di
dottorato.
Nel 1996 sorse l Universit Vita-Salute San Raffael e che, ad oggi, ospita le Facolt di Medicina,
Psicologia, Filosofia e Scienze della Comunicazione. Sono inoltre offerte altre attivit didattiche
che comprendono le scuole di specialit in varie br anche della Medicina e dei programmi
internazionali che riguardano la Biologia Cellulare e Molecolare.
Nel 1999 l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Raffaele venne accreditato dalla
Regione Lombardia. Due anni piø tardi il Ministero della Salute gli attribu la specializzazione di
Istituto per la Medicina Molecolare.
Negli ultimi anni ulteriori estensioni hanno interessato le strutture gi presenti. Nel Maggio 2003 Ł
stata inaugurata la nuova area di accettazione, con la Galleria delle Botteghe: per la prima volta in
Italia una galleria commerciale si ritrova ad operare all interno di un ospedale.
Nel 2004 sono partiti ulteriori lavori di ampliamento di alcuni fabbricati con lo scopo di creare
nuovi spazi per la ricerca, per la didattica, per l’accesso al Pronto Soccorso, per l alloggio dei
parenti degli ammalati e per il Dipartimento Materno-Infantile (Diamante).
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Fig. 1.2 La fontana nel piazzale antistante Fig. 1.3 Altro scorcio degli esterni che circoscri-
l ospedale. vono la struttura.
Nel Marzo del 2006 Ł stata inaugurata la prima parte del nuovo dipartimento di ricerca Dibit 2.
Questo progetto ha lo scopo di dare nuovo slancio alle aree piø rinomate dell istituto attraverso
l aggiunta di ulteriori 74.000 metri quadrati di spazi per la ricerca e la didattica. L ospedale, con i
suoi piø di 1300 posti letto, l Universit Vita-Sal ute San Raffaele e il Dibit costituisce oggigiorno
uno dei piø grandi parchi scientifici biomedici in Italia: il Science Park Raf. Viste le sinergie
all interno del parco scientifico, Ł facilmente immaginabile che il progetto del Dibit 2 potr dar
luogo ad un miglioramento logistico e organizzativo complessivo e ad una razionalizzazione
dell attivit clinica. Tutto questo dovrebbe suscit are sicuro interesse sia da parte delle aziende
biotecnologiche che da parte degli studenti attratti dalle molteplici possibilit offerte da una
struttura unica nel suo genere.
Il lavoro degli ultimi anni si Ł dunque concentrato soprattutto sulla ricerca: di base, clinica e
traslazionale. La produzione scientifica del San Raffaele Ł stata influenzata da questo impegno ed
ha registrato un rilevante progresso sia in termini di numero di pubblicazioni sia per quel che
riguarda la qualit dei lavori svolti. Tutto questo consolida la posizione dell ospedale fra i leader
nello scenario nazionale; ci consente la ricezione di contributi finanziari provenienti anche da enti
pubblici nazionali e comunitari: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanit , Ministero
dell Universit e della Ricerca, Comunit Europea, CNR (Centro Nazionale Ricerche), ecc. nonchØ
da enti privati: Telethon, AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e fondazioni
bancarie. Telethon Ł inoltre presente presso il Dibit con due centri di ricerca: il San Raffaele
Telethon Institute for Gene Therapy of Genetic Disease (HSR-TIGET), la cui mission Ł
l applicazione clinica della terapia genica e lo S tem Cell Research Institute (SCRI) che studia la
Biologia e le applicazioni terapeutiche delle cellule staminali, un campo quest ultimo in cui
l Ospedale San Raffaele Ł leader a livello mondiale. Attualmente, d altra parte, il grande sviluppo e
la diversificazione delle tecnologie biomediche hanno permesso rivoluzionarie scoperte come ad
esempio il completo sequenziamento del genoma umano. Questa scoperta ha modificato lo scenario
scientifico cambiando radicalmente l approccio ai problemi medici ed aprendo le porte ad un nuovo
tipo di Medicina: la Medicina Molecolare . Il pros simo futuro dovrebbe quindi vedere l interesse
dei ricercatori orientato verso la scoperta dei meccanismi che regolano l espressione dei differenti
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geni e verso la definizione delle funzioni dei loro prodotti. In campo diagnostico si punter a
sviluppare nuovi strumenti in grado di svolgere diagnosi prima che i sintomi della malattia
compaiano (Medicina Predittiva). Altro impegno ancora sar concentrato sulla scoperta di nuovi
approcci mirati. L Istituto Scientifico San Raffaele, con il suo riconoscimento specialistico in
Medicina Molecolare, ha intrapreso da tempo questo nuovo tipo di fare Medicina in cui i ricercatori
di base e i ricercatori clinici operano insieme all interno di un percorso che prosegue verso la
pratica medica con lo scopo di sviluppare nuove terapie.
Nei primi mesi del 2006 Ł stata posata anche la prima pietra per la costruzione del Dipartimento
Materno Infantile, destinato a mettere in collegamento il settore C con il settore Q e nel Marzo del
2008 Ł stata posizionata sulla sommit della cupola del nuovo Dibit 2, ormai completato, una statua
raffigurante l’Arcangelo Raffaele, uno dei simboli dell’istituto.
Fig. 1.4 L Arcangelo Raffaele, simbolo dell istituto, dur ante la fase di posizionamento sulla sommit del Di bit 2.
1.2 LE SEDI
L Ospedale San Raffaele comprende un certo numero di distaccamenti collocati all interno del
perimetro cittadino. Come gi evidenziato esso fa i noltre parte della Fondazione Centro San
Raffaele del Monte Tabor che comprende alcuni dipartimenti presenti nella sede centrale oltre ad
alcune societ scientifiche ed imprese specializzat e nonchØ altre strutture ospedaliere aperte in varie
zone d Italia e del mondo.
I presidi dell ospedale siti in Milano sono i seguenti:
Istituto Scientifico Universitario San Raffaele (sede centrale): Via Olgettina 60, Milano
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Dimer (Dipartimento Medicina Riabilitativa): Via Olgettina 48, Milano
San Raffaele Turro (distaccamento a 10 minuti dalla sede): Via Stamira d Ancona 20,
Milano
Centro San Luigi (centro di cura e ricerca per le patologie HIV correlate): Via Stamira 20
Palazzina B, Milano
Poliambulatorio San Raffaele Cardinal Schuster: Via N. Castellini 7, Milano
Analisi di Laboratorio Laboraf (presso la sede ce ntrale): Via Olgettina 60, Milano
Punti Raf
- Poliambulatorio San Raffaele Resnati: Via Santa Croce 10/a, Milano
- Poliambulatorio San Raffaele Respighi: Via Respighi 2, Milano
La Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor che svolge sia attivit cliniche che di ricerca e
didattiche comprende:
L Istituto Scientifico Universitario San Raffaele
I 2 dipartimenti di Biotecnologie Dibit e Dibit 2
L Associazione Italiana per la Solidariet tra i Po poli (AISPO), un organizzazione non
governativa che opera in molti paesi con progetti di sviluppo
Il Parco Scientifico Biomedico di Roma
Il Laboraf che fa parte di una societ di diagnosti ca
La Telbios, societ di Telemedicina e formazione a distanza
La Molmed, impresa specializzata in Medicina Molecolare
La societ Science Park Raf SpA
La rivista medica Kos
La rivista L ala
Oltre all Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano, la Fondazione gestisce anche altri
ospedali nel territorio italiano ed ha fatto costruire strutture anche in Polonia, Malta, Algeria,
Israele, India, Cina, Filippine, Brasile e Cile.
1.3 LA STRUTTURA
La sede centrale Ł suddivisa in vari settori, identificati attraverso lettere dell alfabeto: A, B, C, D, G
(servizi generali e Corso di Laurea in Infermieristica), L, Q, R (Accettazione Centrale e Ambulatori
Prelievi), Dimer (Dipartimento di Medicina Riabilitativa), Oasi San Raffaele Ippodromo e Zoo.
I principali dipartimenti con le relative unit ope rative sono i seguenti:
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Dipartimento di Aritmologia: Aritmologia ed Elettrofisiologia Cardiaca;
Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare: Cardiologia Clinica, Emodinamica, Cardiochirurgia, Unit
Terapia Intensiva Coronarica, Recupero e Rieducazione Funzionale;
Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica: Chirurgia Esofago-Gastrica e Colon-Rettale,
Chirurgia Endocrino Pancreatica, Chirurgia Epato-Biliare, Chirurgia d Urgenza e di Pronto
Soccorso, Ortopedia e Traumatologia, Anestesia Ri animazione Generale, Gastroenterologia ed
Endoscopia Digestiva, Day-Surgery Polispecialistico;
Dipartimento Distretto Testa-Collo: Neurochirurgia, Oculistica, Otorinolaringoiatria,
Neuroradiologia, Anestesia Rianimazione Neurochir urgica;
Dipartimento di Malattie Infettive: Malattie Infettive, Day-Hospital Malattie Infettive;
Dipartimento Materno-Infantile: Ginecologia, Ostetricia, Centro della Natalit , Ped iatria, Patologia
Neonatale;
Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica: Medicina ad indirizzo Diabetologico Endocrino-
Metabolico, Medicina ad indirizzo Immunologico Clinico, Nefrologia, Dialisi e Ipertensione,
Medicina dei Trapianti;
Dipartimento Neurologico: Neurologia e Stroke Unit, Neuroriabilitazione, Neurofisiologia;
Dipartimento di Neuroscienze Cliniche: Neurologia SRT, Centro del Sonno, Psichiatria, Psicologia
Clinica;
Dipartimento di Oncologia: Medicina Generale, Ematologia e UTMO, Servizio di Oncologia
Medica, Servizio di Radioterapia e Medicina Nucleare, Day-Hospital Oncologico Linea Arianna;
Dipartimento di Radiologia: Radiologia HSR, Radiologia SRT;
Dipartimento Urologico: Urologia HSR, Urologia SRT;
Dipartimento Emergenza e Urgenza: Pronto Soccorso;
Altre Unit Operative e Servizi: Anatomia e Istologia Patologica, Centro Trasfusionale e Centro
Donazioni Sangue, Chirurgia Plastica Estetico-Ricostruttiva, Dermatologia e Cosmetologia,
Farmacia, Fisica Sanitaria, Medicina di Laboratorio (Laboraf), Medicina Nucleare, Odontoiatria,
Solventi, Fisiopatologia Respiratoria.
1.4 CARATTERISTICHE CLINICHE E STRUTTURALI DI ALCUNI DEI PRINCIPALI REPARTI PRESENTI
- Anestesia
Direttore: prof. Giorgio Torri.
Principali tecniche di anestesia e di sedazione: anestesia generale, anestesia loco-regionale, terapia
del dolore post-operatorio, analgesia nel travaglio di parto, attivit di sedazione profonda per la
diagnostica invasiva gastroenterologica e per le tecniche di procreazione assistita.
Caratteristiche:
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Dispone di 11 sale operatorie dotate di apparecchi di anestesia con sistema di ventilazione
automatico e monitoraggio continuo cardiocircolatorio e respiratorio, un area risveglio e
preparazione del paziente.
Due medici di guardia garantiscono 24 ore su 24 l intervento immediato nelle situazioni critiche sia
mediche sia chirurgiche.
- Cardiochirurgia
Responsabile: prof. Ottavio Alfieri.
Si eseguono circa 1500 interventi di Cardiochirurgia all anno, coprendo il piø ampio spettro della
disciplina cardiochirurgica.
L unit Ł centro di riferimento nazionale ed internazionale per la Chirurgia riparativa della valvola
mitrale (circa 500 interventi annui), per la Chirurgia della fibrillazione atriale e dello scompenso
cardiaco. E inoltre centro di riferimento nazionale per la Chirurgia coronarica a cuore battente.
Le tecniche chirurgiche mini-invasive sono eseguite con supporto tecnologico ottimale, anche
robotico. Sono disponibili le piø qualificate consulenze specialistiche all interno del Dipartimento
Cardio-Toraco-Vascolare.
Principali patologie e trattamenti:
Valvulopatie (Chirurgia riparativa e sostitutiva, trattamento mini-invasivo, trattamento percutaneo),
coronaropatia (Chirurgia con by-pass arteriosi, a cuore battente ed anche trattamento con le cellule
staminali, laser, stimolazione midollare), aneurismi aortici (Chirurgia tradizionale ed endoprotesi),
ablazione della fibrillazione atriale (isolata o associata a interventi, quali la sostituzione valvolare o
rivascolarizzazione miocardica), Chirurgia non trapiantologica dello scompenso cardiaco (tecniche
di rimodellamento del ventricolo sinistro, rivascolarizzazione miocardica e di plastica valvolare
mitralica, resincronizzazione), trattamento delle cardiopatie congenite dell adulto (correzione
chirurgica o percutanea) e delle cardiopatie congenite dopo l’et neonatale, cardiomiopatia
ipertrofica ostruttiva (trattamento chirurgico o alcolizzazione), ipertensione polmonare su base
tromboembolica (trattamento con tromboendoarterectomia polmonare).
Caratteristiche:
- 38 posti letto di degenza, di cui 18 completamente monitorizzati per terapia semi-intensiva;
- Supporto della Terapia Intensiva post-operatoria con 14 posti letto attrezzati con le piø sofisticate
tecnologie di assistenza cardio-circolatoria e respiratoria;
- 30 letti di riabilitazione post-operatoria con Fisioterapia e palestra;
- Si integra con il servizio di Ecocardiografia, dotato delle apparecchiature piø moderne tra cui
quelle di Ecocardiografia tridimensionale;
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- Ambulatorio di Cardiochirurgia, Ambulatorio Scompenso Cardiaco, Ambulatorio Chirurgia delle
Aritmie, Ambulatorio Valvulopatie.
Linee di ricerca:
Uso di cellule staminali nella disfunzione post-ischemica del ventricolo sinistro, Chirurgia
riparativa della valvola mitralica ed aortica mediante tecniche e tecnologie innovative, trattamento
percutaneo delle valvulopatie, Chirurgia non trapiantologica dello scompenso cardiaco, trattamento
ablativo intraoperatorio della fibrillazione atriale, Chirurgia mini-invasiva della fibrillazione atriale
isolata, applicazione della genetica e della genomica al paziente cardiochirurgico (outcome
research).
- Medicina Generale Trapianti
Responsabile: dott. Antonio Secchi.
L’attivit di trapianto d’organo dell Ospedale San Raffaele Ł iniziata nel 1985 grazie alla stretta
collaborazione tra la Medicina I diretta dal prof. Pozza e la Chirurgia II diretta dal prof. Di
Carlo, per l’attivazione del programma di trapianto di rene e di pancreas nel paziente diabetico.
Dello stesso anno Ł anche il primo trapianto di rene-pancreas in Italia.
L’apertura della divisione di Nefrologia e Dialisi ha consentito in seguito di ampliare l’attivit al
settore delle nefropatie di origine non diabetica.
L attivazione negli anni ottanta del Laboratorio di Isolamento Isole Pancreatiche, ha permesso poi
di avviare nel 1989 il programma di trapianto di isole del Langerhans nell uomo. In quell anno Ł
stato anche effettuato il primo trapianto di isole pancreatiche per cui ancora oggi, nel 2009, il San
Raffaele Ł unico centro in Italia.
Il responsabile dell attivit chirurgica relativa a i trapianti Ł il prof Valerio Di Carlo e a partire dai
primi mesi del 2004 questa attivit Ł stata integrata nell ambito del Dipartimento di Scienze
Chirurgiche diretta dal prof. Carlo Staudacher.
L unit funzionale Medicina dei Trapianti, responsa bile degli aspetti internistici dell attivit di
trapianto, Ł diretta dal prof. Antonio Secchi.
Accanto all attivit di trapianto, all interno dell Istituto Scientifico San Raffaele si Ł sviluppata nel
tempo anche quella di prelievo d organo coordinata dai colleghi del servizio di Neurorianimazione.
Tutta l attivit di trapianto Ł naturalmente suppor tata dalle numerose competenze presenti
all interno dell istituto.
Principali patologie e trattamenti:
Trapianto di rene, trapianto di pancreas, trapianto di isole pancreatiche.