Introduzione
Quando mi sono interessata per fare l'esperienza dell' Erasmus mi sono state
date tre scelte: il Portogallo, la Spagna e appunto la Finlandia. A parte la
motivazione linguistica ( ero interessata esclusivamente all' Inglese), la mia
scelta è ricaduta in questo paese, proprio perchè così lontano da noi e così
diverso nell'immaginario comune.
E infatti la Finlandia è diversa dall' Italia, anzi si dispone completamente
agli antipodi per tantissimi motivi.
Innanzitutto è una nazione relativamente grande, che occupa una superficie
territoriale tre volte più dell'Italia, ma con una popolazione di poco
superiore ai cinque milioni, quanto ne conta ad esempio la Regione
Campania da sola. La densità è di 17,1 abitanti/KM quadrato, quasi niente
confronto ai nostri 198Ab/Km2.
Eppure la Finlandia si è collocata negli ultimi anni ai primissimi posti tra le
più ricche economie del pianeta. Al secondo posto lo scorso anno, davanti
agli Stati Uniti sesti e all'Italia quarantaseiesima.
Nel paese c’è un alto tasso di uguaglianza sociale, ovvero una distanza
ridotta tra i redditi dei più ricchi e quelli dei più poveri: se negli Stati Uniti il
rapporto sperequativo è di 1 a 10, cioè che il reddito più basso deve essere
moltiplicato per dieci per raggiungere quello del più ricco, in Finlandia è di
1 a 3.
Nel Paese baltico tuttora sanità e istruzione sono garantiti a tutti i residenti
in maniera gratuita. Dagli asili nido, sino alle ben organizzate università (20
istituti), lo stato non solo offre gratuitamente l'accesso e la frequenza
scolastica, ma interviene anche con sovvenzioni e case in affitto agli
studenti che peraltro percepiscono un'indennità economica (un assegno) di
studio. Questo fa della Finlandia il paese con il più alto tasso di
scolarizzazione.
Il sistema del Welfare State (cioè degli aiuti alla popolazione più debole) è
estremamente avanzato. La Finlandia ha informatizzato quasi tutto il
1
sistema dei servizi sociali, ad esempio l'infrazione stradale viene sanzionata
sulla base del reddito percepito (cioè a parità di infrazione paghi di più se
hai un reddito più alto).
Quella finlandese è una società ad altissimo sviluppo tecnologico: la
Finlandia è la patria dell' “open source”, cioè di quei progetti che in ambito
software vengono sviluppati da appassionati programmatori che rendono il
codice delle loro invenzione disponibile gratuitamente in rete, in modo che
con la collaborazione libera e spontanea di altri sviluppatori si possa
raggiungere una perfezione di software maggiore di quanto un singolo
gruppo potrebbe ottenere. E' così che dall'idea di uno studente dell'università
di Helsinki (Linus Torvalds) è nato nel 1991 il sistema operativo Linux,
gratuito e antagonista a Windows che Microsoft si fa pagare
profumatamente. Linux come progetto open source continua ancora oggi ad
essere in costante evoluzione.
In Finlandia una persona su due gode dell'accesso ad internet. Questa
penetrazione informatica che risale oramai a quasi vent'anni fa, quando
proprio ad Helsinki nacque il primo Provider (società che offre ai suoi
clienti un servizio di accesso a internet) commerciale del mondo. Per far
comprendere meglio lo sviluppo tecnologico di questo Paese basti anche
semplicemente pensare alla diffusione della telefonia mobile tra il 1982 e il
1983 grazie al gestore locale Radiolinja (in Italia si ebbe l'inaugurazione
della prima rete mobile solamente nel 1990 con un ritardo di almeno
quindici anni).
Tornando al welfare finlandese, non bisogna dimenticare le politiche per il
lavoro. In Finlandia si parla di "flexsecurity" cioè di flessibilità del lavoro
(facilità per i datori di lavoro di licenziare = flessibilità) ma anche sicurezza
(protezione per chi perde il lavoro). In Finlandia infatti, vi sono le stesse
forme di lavoro flessibili che abbiamo in Italia. Ciò che invece è diverso
sono quelle forme di garanzia come la formazione professionale, gli istituti
di collocamento e i cospicui assegni di disoccupazione. Se il lavoratore
finlandese, alla scadenza del contratto, perde il suo lavoro, potrà godere di
2
corsi gratuiti di formazione e al contempo attendere la chiamata di un ufficio
di collocamento per una nuova opportunità di lavoro. Il tutto mentre
percepisce un sussidio mensile di sostegno molto più alto e prolungato di
quello che percepiscono i lavoratori italiani.
Eppure la spesa sociale non differisce di molto, essendo del 26,9 in
Finlandia e del 26,4 in Italia (Vedi Grafico 1)
Grafico 1: Spesa sociale rispetto al PIL Grafico 2: Spesa sanitaria totale nei paesi
negli stati UE, 2003 OECD, 2003
La Finlandia fa parte dei Paesi Nordici, e il cosiddetto "sistema nordico",
spesso additato ad esempio come modello di benessere, si fonda su
liberismo economico e tutela dei cittadini (welfare state), spesso
denominato "dalla culla alla tomba" per la rigorosa assistenza fornita dallo
Stato dal momento della nascita del cittadino alla sua morte.
3
Grafico 3: Soddisfazione in campo sanitario in Europa, 2000
Eppure la spesa sanitaria finlandese non dista di molto da quella italiana. Se
si da un'occhiata al Grafico 2 si vede che è più bassa addirittura di quella
italiana ( 7,4 e 8,4 rispettivamente).
La somma risulta la più bassa anche tra i paesi OECD ( Organization for
Economic Cooperation and Development - Organizzazione Europea per la
1
Cooperazione Economica).
Eppure da come si può notare dal Grafico 3, la soddisfazione in campo
sanitario è la più alta in Europa per la Finlandia, e quasi la più bassa per
l'Italia, che si fa superare in malcontento solo dalla Grecia e dal Portogallo.
1Stati membri dell' OECD: Stati della EU escusi Cipro, Estonia, Lituania Malta,
Slovenia; e in più: Canada, USA, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Messico, Corea
Del Sud, repubblica Ceca.
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Capitolo 1
Stili di vita e cancro
1.1. Cenni sul Cancro
Negli animali multicellulari e nelle piante, tutti gli organi sopravvivono e
funzionano grazie alla cooperazione disciplinata, armoniosa e pianificata
dei diversi tipi cellulari. Uno degli inconvenienti che può pregiudicare tale
armonia è la crescita localizzata, eccessiva, alterata ereditariamente e
afinalistica di uno dei vari tipi cellulari: in essenza, un tumore. Le cellule
tumorali sono, quindi, normali cellule che obbediscono a ordini sbagliati.
Nell’uomo ci sono circa 200 tipi cellulari e moltissimi geni che
impartiscono gli ordini, di conseguenza la varietà dei tumori identificabili al
microscopio è ampia: circa 600.
Il cancro si può definire allora una crescita cellulare anarchica. L'Anarchia
sta nella neoformazione di tessuto per opera di Cellule Atipiche che
accrescono in modo: Autonomo, Afinalistico e Progressivo.
Perché atipiche?
Queste cellule innanzitutto differiscono da quelle normali in quanto possono
cambiare forma, volume, o entrambi, tanto da costituire nell'insieme una
parte di tessuto irriconoscibile da quello di origine, così che in un organo ad
esempio, non si distinguono più lo Stroma dal Parenchima. Ma per capire
l'Atipicità bisogna addentrarsi nell'osservazione microscopica del Nucleo e
degli Organelli cellulari: la quantità di Cromatina e di DNA sono per lo più
entrambe incrementate, sono presenti variazioni di Cromosomi per numero
e forma, i Mitocondri rimpiccioliscono perchè perdono la loro funzionalità
di produrre ATP, i Lisosomi producono maggiori quantità di Enzimi
5
proteolitici utili successivamente all'accrescimento infiltrativo, i
Desmosomi sono quasi assenti, e questo porterà ad una minore adesività
delle cellule tra loro e conseguente indipendenza, e così via.
Perché crescono in modo autonomo e progressivo?
Le Cellule tumorali perdono il controllo nella proliferazione cellulare.
Alcune di loro prima di tutto sintetizzano e secernono Fattori di crescita
come il TGFs, che va a stimolare la crescita delle stesse cellule trasformate,
con un meccanismo autocrino. Ma il fatto più grave è che queste cellule non
vanno più incontro ad Apoptosi, o morte cellulare programmata, e
diventano quasi “immortali”, e possono continuare a dividersi per un tempo
illimitato.
Cosa si intende per “afinalistico”?
A differenza dall'Iperplasia dove esiste un fine utile nell'accrescimento, che
è quello ad esempio di rigenerare un tessuto compromesso, nel Tumore
questo fine non esiste, e la riproduzione delle cellule neoplastiche serve solo
alla conservazione della neoformazione che porterà all'immane distruzione
della stessa, e dell'organismo in cui avviene.
Le Cellule Atipiche quindi differiscono da quelle normali per morfologia e
comportamenti influenzando in questo modo la malignità tumorale. Un
esempio di comportamento errato o autarchico come l'ho chiamato all'inizio
del paragrafo, è la produzione di un maggior numero di Proteine , le quali
saranno quindi in soprannumero e spesso anche anomale (e costituiranno ad
esempio alcuni Marker tumorali utili per la Diagnosi e il Follow up). Ma i
comportamenti che più caratterizzano queste cellule da quelle normali sono
due:
Maggiore proliferazione per la perdita del controllo di proliferazione
cellulare. Questo comportamento deriva da alterazioni in qualche
6
➔
tappa del processo di differenziamento cellulare a partire da cellule
staminali. Così, mutazioni spontanee o indotte da Oncogeni portano
alla formazione di cloni di cellule trasformate, derivanti da un unica
cellula.
Maggiore invasività, data dalla perdita dell'inibizione da contatto e
dalla minore adesività per la perdita di alcune proteine di adesione,
entrambe cause di formazione di Metastasi circolanti.
L'Invasività caratterizza i cosiddetti Tumori maligni. Le Metastasi sono
infatti “impianti” del tumore, avvenuti per malignità dello stesso, che si
spostano lontani dal tumore primitivo. Più il tumore maligno è aggressivo,
grande e a rapido accrescimento, più è probabile che metastatizzi.
La Metastasi avviene per migrazione di una o più cellule neoplastiche verso
un altra sede, attraverso due fasi: l'invasione della Matrice extra-cellulare, e
la disseminazione vascolare.
L' invasione della matrice è un processo attivo che inizia con la
perdita di adesività delle cellule tumorali tra di loro. Questo è dovuto
per la degradazione delle Proteine di adesione ( Fibronettina e
Laminina) attuata dalle stesse cellule mutate, e per l'attaccamento
invece alla Membrana basale della Matrice extra-cellulare. La
Matrice dove le cellule si trovano, risulta spesso atipica proprio per
la sintesi di macromolecole atipiche o secrezione di Proteasi da parte
delle stesse cellule. Una volta che sono attaccate alla Membrana
Basale, le cellule tumorali secernono enzimi proteolitici come la
Collagenasi, che degrada prima la Membrana e poi successivamente
anche la Matrice. Con la degradazione di quest'ultima e del
Collagene derivano prodotti di clivaggio che fungono da promotori
della crescita, così le cellule crescono, replicano e migrano nei vasi.
Una volta nei vasi le cellule tendono ad aggregarsi formando
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➔••
l'Embolo metastatico che ne favorisce la sopravvivenza, infatti le
cellule a questo punto devono sopravvivere all'attacco dei Linfociti
B della risposta umorale. E' qui che un buon sistema immunitario
può fermare l'avanzamento tumorale nell'organismo. In caso
contrario l'Embolo può circolare nel corpo finché aderisce alle pareti
vasali una volta giunto in prossimità dei capillari. Una volta aderito
all'Endotelio vasale, con lo stesso processo di prima può aderire alla
Matrice extra-cellulare e alla Membrana basale. Qui inizierà la
proliferazione delle cellule tumorali in un altro distretto corporeo, e
con l'Angiogenesi ( processo fisioogico col quale si ha la creazione
di vasi collaterali da vasi già esistenti), il Tumore si creerà le vie per
l'autosostentamento.
Un tumore può metastatizzare:
Per contatto di due parti corporee, come può avvenire ad esempio tra
il labbro superiore e quello inferiore
Per Innesto, ossia per lo spostamento di cellule tumorali da un
distretto corporeo ad un altro durante un intervento chirurgico sulla
parte.
Per Disseminazione, attraverso cioè le Sierose. Così che un tumore
allo Stomaco può disseminare attraverso il Peritoneo, alle Ovaie
Per via canalicolare, ossia tra canali preformati. Sono un esempio la
via ematica, la più pericolosa, che consente ad esempio una rapida
disseminazione dei tumori intestinali al Fegato attraverso la Vena
Porta. La via Linfatica è invece la più comune e più facile da attuarsi
in quanto i capillari linfatici nascono direttamente dai tessuti. In
questo caso però l'aspetto positivo della via linfatica è la presenza
delle stazioni linfonodali dove i Linfociti possono combattere le
cellule tumorali. Un classico esempio di tumore che metastatizza per
8
••••
via linfatica è il Cancro della Mammella, le cui cellule disseminano
il Linfonodo Ascellare, chiamato anche dai Chirurghi “Linfonodo
sentinella”.
1.2. Eziologia e fattori di rischio
La proliferazione cellulare, che abbiamo visto essere la prima causa di
sviluppo di un Tumore, avviene per la mutazione di Geni, e le cause di
queste mutazioni possono essere varie: traumi ripetuti, esposizione a
prodotti chimici cancerogeni, esposizione ad alcune tipologie di virus,
cattive abitudini alimentari, ed infine per predisposizione ereditaria. Si
conoscono tre specie di geni regolatori della crescita cellulare: gli Oncogéni,
i Proto-Oncogéni, e gli Oncosoppressori.
Gli oncogeni sono segmenti di DNA che promuovono la neoplasia e
sono l'alterazione patologica dei proto-oncogeni, normali costituenti
di tutte le cellule di importanza fondamentale nella crescita e nella
differenziazione cellulare, e punto di attacco di una moltitudine di
stimoli carcinogenici. Quando i proto-oncogeni mutano in Oncogeni
la cellula inizia a proliferare in modo incontrollato. Un esempio di
attivazione di un oncogene è rappresentato dal cromosoma
Philadelphia: esso deriva dalla traslocazione reciproca tra i
cromosomi 9 e 22 nelle cellule del sangue di quasi tutti i pazienti
affetti da leucemia mieloide cronica. In questo caso il proto-
oncogene (che per semplicità chiameremo x) è localizzato vicino al
punto di rottura del cromosoma 9 e viene sempre traslocato sul
cromosoma 22, il cui punto di rottura si trova in un’area che
chiameremo y. Il risultato della fusione genica x-y codifica per una
proteina che chiameremo semplicemente di fusione. A differenza
della proteina nativa prodotta da x, la proteina generata dalla fusione
9
•
x-y possiede una spiccata attività enzimatica che può essere ritenuta
fondamentale per la patogenesi della leucemia mieloide cronica.
Gli Onco-soppressori svolgono invece un ruolo nel controllo della
normale crescita cellulare in quanto modulano l'attività degli
Oncogeni. Un esempio di Onco-soppressore è il P53 che, se non
alterato, in caso di mutazioni pericolose può bloccare bloccare in
fase G1 la cellula in via di proliferazione, riparare il DNA , o
spingere addirittura la cellula verso l'Apoptosi. Una assenza o
alterazione negli Onco-soppressori porta quindi ad una abnorme
espressione degli oncogeni, e uno squilibrio tra l’attivazione degli
oncogeni sommato all’inattivazione degli onco-soppressori è alla
base della carcinogenesi. Un esempio di sindrome associata con la
mancanza di un gene onco-soppressore è la poliposi familiare, una
lesione che predispone al cancro del colon.
Le cause quindi che possono indurre queste mutazioni possono essere varie:
Cause fisiche:
Traumi e ferite, soprattutto se ripetute, possono portare indirettamente alla
formazione un tumore a causa dell'azione co-cancerogena
dell'infiammazione cronica che ne deriva; ad esempio denti scheggiati e
protesi difettose possono nel tempo portare allo sviluppo di un tumore nel
cavo orale. Ma tra le cause fisiche più importanti ricordiamo la potente
azione cancerogena svolta dalle Ustioni e dalle Radiazioni. Tra le
Radiazioni distinguiamo le ionizzanti, molto potenti e altamente
cancerogene, e tra queste i Raggi X, utilizzati in diagnostica; tra le Eccitanti
i Raggi UVB del Sole, più potenti degli UVA in quanto riescono a penetrare
lo strato corneo della Cute fino ad arrivare allo strato germinativo
dell'Epidermide, e qui colpiscono le cellule staminali presenti in grandi
10
•
quantità e ne modificano il Dna, portando a mutazioni geniche.
Cause chimiche:
Esistono fattori chimici Inizianti, che danneggiano il Dna cellulare e
provocano direttamente la mutazione dei Proto-oncogeni in Oncogeni, e i
Promoventi che stimolano la proliferazione cellulare una volta avvenuta
l'iniziazione. Quindi l'associazione rispettivamente di un fattore Iniziante e
uno Promovente produce sicuramente una formazione neoplastica. Alcune
sostanze chimiche non sono cancerogene di per se, ma lo diventano dopo
processi di biotrasformazione che avvengono nell'organismo. Ad esempio
gli Idrocarburi Policiclici Aromatici come il Catrame, prodotto di
combustione del Carbone, del Benzene e del Caffé dopo torrefazione, se
inalati, diventano cancerogeni solo dopo che la loro struttura chimica viene
trasformata dal Citocroma CYP1A1 presente nelle cellule epatiche.
Sostanze che invece sono cancerogene di per se sono: le Sostanze Alchilanti
( Farmaci Immunosoppressivi), i Nitrocomposti delle carni conservate, i
Composti Alogenati come il DDT, e addirittura alcune sostanze naturali
come le Aflatossine del fungo Aspargillus Flavus.
Cause virali:
Molti sono i Virus ad attività Iniziante o Promovente. Tra quelli ad attività
Iniziante ricordiamo il virus HpV, sul quale ultimamente è stato proposto il
Vaccino, che introduce un Gene trasformante nel Dna delle cellule Epiteliali
del Collo dell'Utero (approfondire...). Altri Virus cancerogeni importanti
sono: l'HbV che porta all'EpatiteB e l'HcV dell'Epatite C, fattori di rischio
per il Cancro al Fegato, l'EBV della Mononucleosi che in soggetti
immunodepressi può favorire l'insorgenza dei Linfomi di Burkitt e di
11
Hodking, l'HTLV1 che colpisce i Linfociti T, il Poxvirus che porta alla
formazione di Tumori cutanei benigni soprattutto nel bambino.
Cause ormonali:
Alcuni Ormoni una volta secreti possono stimolare la proliferazione
cellulare e portare alla formazione di Tumori . Ad esempio gli Estrogeni
stimolano la proliferazione dei Dotti Galattofori e degli Acini Mammari,
così una lunga esposizione ad essi come avviene in caso di Menarca precoce
e Menopausa tardiva, causa un fattore di rischio importante per il Cancro
alla Mammella, che tra l'altro è il più frequente nelle donne occidentali. Gli
Estrogeni possono essere causa anche dell' Adenocarcinoma Endometriale,
ed è un fattore di rischio da mettere in conto nel caso si iniziasse una Terapia
Ormonale Sostitutiva in Menopausa. Così come gli Estrogeni nella donna,
gli Androgeni nell'uomo costituiscono un fattore di rischio per l'
Adenocarcinoma prostatico, il tumore più frequente nell'uomo.
Cause Alimentari:
Sia la quantità dei cibi introdotti ( dieta ipercalorica, iperlipidica o
iperproteica), che la qualità (Nitrosamine delle carni in scatola e Idrocarburi
da cottura), possono agire da promotori di Tumori. Secondo l'Istituto
Nazionale per il Cancro, 'alcool è coinvolto in numerosi casi di cancro sia
nell'uomo che nella donna. Esperti nel settore hanno esaminato i Tumori per
i quali la relazione con il consumo d'alcool è oggetto di un consenso
internazionale. Si tratta di Tumori delle vie aerodigestive superiori come
la bocca, la faringe, la laringe e l'esofago, del cancro al fegato, al seno e
colonrettale. L'aumento dei cancri alle vie aerodigestive dovuti al consumo
di alcool è chiaramente dimostrato. Per esempio, il rischio di cancro alla
12
l
cavità orale è moltiplicato per 6 nelle persone che ne fanno un consumo
elevato rispetto alle persone che se ne astengono. D'altro canto, per questi
tipi di cancri, l'alcool e il tabacco hanno degli effetti sinergici, la
combinazione alcool-tabacco si traduce così in una moltiplicazione dei
rischi. Il consumo di bevande alcoliche aumenta anche il rischio di
al fegato, generalmente dopo aver sviluppato una cirrosi alcolica. Nello
stesso modo recenti studi dimostrano un'associazione tra il consumo
d'alcool e il rischio di cancro colonrettale in entrambi i sessi e il rischio di
cancro al seno nella donna. Per quanto riguarda il cancro al seno, il rischio
aumenta del 10% quando il consumo medio giornaliero d'alcool supera i 10
g (un bicchiere). La relazione tra consumo d'alcool e rischio di cancro è
sostenuta da meccanismi biologici plausibili: l'Et-OH o Etanolo presente
nell' Alcol causa:
Una acuta perossidazione dei grassi insaturi, con formazione di
Aldeidi tossiche
Formazione di Acetaldeide , molto tossica per l'organismo
Blocco delle Ossidazioni nelle cellule epatiche, e quindi Steatosi
Produce molta H2O2, “Acqua Ossigenata”, e quindi radicali liberi
La Steatosi da Etanolo può avere una forma acuta, quando ad esempio un
giovane esce il Sabato sera e beve grandi quantità di Alcol, oppore cronica,
quando cioè l'assunzione di Alcol avviene continuamente come negli
Alcolizzati, in questo caso si aggiunge il problema che il soggetto ricava
tutta l'energia di cui ha bisogno dall'Alcol (in quanto è molto calorico), e
mantiene quindi una dieta squilibrata perchè si alimenta poco, carente di
Acidi grassi insaturi, Vitamine, Colina, eccetera. La Steatosi, prima
alterazione nelle cellule Epatiche derivante dal consumo di Alcol, si
trasforma con il tempo in Cirrosi. Da qui il passo verso il Cancro al Fegato è
13
••••
cancro
breve.
Cause genetiche:
I tumori che derivano da cause puramente genetiche sono pochi ( 5%), e
comunque non si eredita la Neoplasia ma la predisposizione ad ammalarsi di
Tumore. In ogni caso i Geni trasmissibili nella via germinativa sono solo gli
Onco-soppressori che sono recessivi e quindi necessitano della mutazione di
entrambi gli Alleli per causare la trasformazione della Cellula in Cellula
Neoplastica.. Ad esempio nel Tumore della Mammella gli Oncosoppressori
che si esprimono sono il BCRA1 e il BCRA2. La figlia eredita dalla madre
un solo Allele mutato di questi geni, quindi si dice che Ella avrà solo
famigliarità nello sviluppare il Tumore; solo con la mutazione del secondo
Allele si svilupperà la Neoplasia. Ecco che in questo caso allora è
sconsigliabile sottoporre la figlia alle ripetute Mammografie di controllo,
per evitare una sovraesposizione ai Raggi X mutanti e preservare quindi il
secondo Allele.
1.3. I problemi prioritari di salute in Italia e in Finlandia
2
Secondo il rapporto Eugloreh 2007 si sta allungando la vita degli europei.
Cresce l’aspettativa di vita che in un decennio (dal 1995 al 2005) è
aumentata di 3 anni per gli uomini, che ora possono sperare di raggiungere i
75 anni e mezzo, e per le donne ha nno raggiunto gli 81,6 anni.
Il vecchio continente è battuto solo dal Giappone, campione mondiale di
longevità con un’aspettativa di vita che per l’uomo è di 78,5 anni e per la
donna di 85,5 anni.
2 Progetto co-finanziato dall’Unione Europea, coordinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali e dall’Istituto Superiore di Sanità, i cui dati sono stati presentati oggi all’ISS.
14
L’Italia si posiziona bene nella classifica europea: è nel gruppo dei paesi con
l’aspettativa di vita più alta insieme a Svezia, Francia, Olanda e Finlandia.
Gli Europei sono sempre più in salute, è vero, ma destinati soprattutto negli
ultimi anni, a vivere con malattie croniche, causate in gran parte dai cattivi
stili di vita. Il rapporto Eugloreh 2007 sforna infatti anche una serie di dati
assai poco confortanti su malattie, incidenti e pessime abitudini.
Se da un lato la mortalità infantile in Europa è calata nettamente rispetto ai
decenni passati, i ragazzini europei cominciano a fumare prima degli altri: il
continente ha la più alta incidenza di fumatori nella fascia di età compresa
tra i 13 e i 15 anni: essi sono il 18 per cento, il doppio rispetto alla media
mondiale. E anche sull’alcol i dati sono preoccupanti: 42 milioni di persone
in Europa hanno problemi legati al consumo di bevande alcoliche, e il
3
fenomeno del “binge drinking”, coinvolge un numero crescente di persone,
giovani e non solo.
La percentuale delle persone affette dal diabete è in aumento, sovrappeso e
obesità causano circa un milione di morti all’anno , un cittadino europeo su
tre non fa alcun tipo di attività fisica nel tempo libero e due su tre non fanno
comunque sufficiente movimento.
Nonostante questi dati rimaniamo tra i più longevi al mondo.
Sostanzialmente questo è possibile grazie a un controllo più efficace delle
malattie infettive, a una riduzione della mortalità dovuta a disturbi
respiratori e malattie cardiovascolari, e a un calo della mortalità della
aggior parte dei tumori.
3 Binge drinking: il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione, sono di
fatto episodi di ubriacatura concentrati in singole occasioni
15
m