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PREMESSA
La seguente ricerca è uno studio pilota, che rientra in un più ampio protocollo dal titolo
“I disturbi psicologici del post-partum: analisi e valutazione dei fattori di rischio e delle
risorse” (Responsabili scientifici: Prof. G. Masellis e Prof. C. Pruneti), approvato dal
Comitato Etico di Modena e realizzato presso l’unità operativa di Ostetricia-
Ginecologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, in collaborazione con il Dipartimento di
Psicologia dell’Università di Parma.
SCOPO DELLA RICERCA
In questo studio si sono valutate diverse variabili psicologiche e psicofisiologiche,
tenendo in considerazione la natura multifattoriale dei disturbi psicologici in gravidanza
e nel post-partum e la variabilità interindividuale dei vissuti. Si è tentato di verificare
l’esistenza di differenze ed associazioni significative tra i tratti di personalità, i sintomi
somatici riferiti ed alcuni indici psicofisiologici (EMG, GSR, T e FC), al fine di
individuare eventuali configurazioni tipiche di risposta, correlate ad un maggiore rischio
di sviluppo di disagio psicologico in gravidanza e nel post-partum.
METODO
Campione
Sono state consecutivamente esaminate 45 gravide, reclutate presso l’Unità Operativa di
Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Carpi.
Criteri di inclusione:
- nazionalità italiana;
- età compresa tra i 18 e i 43 anni;
- livello di istruzione non inferiore ala licenza elementare;
- gravidanza fisiologica e non.
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Criteri di esclusione:
- patologie croniche o acute non connesse alla gravidanza, a cui possono
associarsi alterazioni psicologico-comportamentali di rilievo (per es., patologie
maligne, degenerative, ecc.);
- diagnosi di malformazioni e/o patologie gravi del feto.
Il campione è rappresentato da soggetti di sesso femminile, di età compresa tra i 25 e i
43 anni (media 32,78; DS ± 4.13), di cui una nubile (2.2%), 13 conviventi (28.9%), 30
coniugate (66.7%) e una separata (2.2%). Il livello di istruzione è tendenzialmente
medio-alto: un solo soggetto (2.2%) con licenza elementare, 6 (13.3%) con licenza
media, 21 (46.7%) con diploma di scuola superiore e 17 (37.8%) con diploma di
laurea/laurea. In merito alla posizione lavorativa 41 donne (91.1%) risultano occupate e
4 (8.9%) disoccupate, di cui 2 (4.4%) casalinghe (Tabella 1).
Stato civile
Età
Nubile Convivente Coniugata Separata
N°
SOGG
RANGE
MEDIA
(DS)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
45 25-43
32.78
(± 4.13)
1
(2.2)
13
(28.9)
30
(66.7)
1
(2.2)
Tab. 1. Descrizione socio-demografica del campione
LivellO di istruzione Lavoro
Elementari Medie Superiori Laurea Occupata Disoccupata
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
1
(2.2)
6
(13.3)
21
(46.7)
17
(37.8)
41
(91.1)
4
(8.9)
8
Il campione si divide quasi equamente tra primipare (N= 26; 57.8%) e pluripare (N= 19;
42.2%). La maggioranza dei soggetti (35; 77.8%) ha partorito con parto vaginale, tra cui
25 (55.6%) con parto eutocico, 7 (15.6%) con parto indotto e 3 (6.7%) con parto
pilotato; i restanti soggetti hanno subito un taglio cesareo (10; 22.2%), tra cui 4 (8.9%)
con taglio cesareo programmato e 6 (13.3%) con taglio cesareo non programmato.
L’anamnesi psicologica del campione risulta negativa per 31 soggetti (68.9%) e positiva
per 14 (31.1%) (Tabella 2).
PARITÁ Tipo di parto
Anamnesi
psicoLOGICA
Primipare Pluripare Vaginale Cesareo Negativa Positiva
N° sogg
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
FREQ.
(%)
45
26
(57.8)
19
(42.2)
35
(77.8)
10
(22.2)
31
(68.9)
14
(31.1)
Tab. 2. Descrizione clinica del campione
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Materiale
I dati anagrafici, anamnestici e clinici del campione sono stati ottenuti mediante:
- una scheda per la raccolta dei dati anagrafici e dell’anamnesi prossimo-remota,
realizzata sulla base delle schede 1 e 4 del CBA-2.0 (Cognitive Behavioural
Assessment 2.0) (Sanavio, Bertolotti, Michelin, Vidotto, Zotti, 1997);
- una scheda riassuntiva per la raccolta dei dati clinici (modalità del travaglio, tipo
di parto, eventuali complicanze nel post-parto, farmaci assunti in gravidanza e
dopo il parto, ecc.), raccolti dall’operatore mediante consultazione della cartella.
Le variabili psicologiche sono state misurate tramite i seguenti test psicodiagnostici:
- Sixteen Personality Factors (16PF-5) di R.B. Cattell, A.K. Cattell e H.P. Cattell
(2000), per la valutazione dei tratti stabili di personalità;
- Symptom Questionnaire (SQ) di G.A. Fava e R. Kellner (1981), per la
valutazione dei sintomi riferiti in un dato periodo di tempo, durante la
gravidanza e nel post-partum;
- Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS) di J.L. Cox, J.M. Holden e R.
Sagovsky (1987), per la valutazione di depressione post-partum.
Tutti i test psicodiagnostici sono stati autosomministrati, compilati dal soggetto alla
presenza dell’operatore. Ogni test comprende istruzioni scritte dettagliate, e l’operatore
è tenuto a fornire ulteriori spiegazioni prettamente inerenti al contenuto degli item.
Le variabili psicofisiologiche sono state calcolate mediante la modalità del Profilo
Psicologico di Stress (PPF), costituito da strumenti e procedure indolori e non invasive.
Sixteen Personality Factor Questionnaire 5° Ed. (16PF-5)
Il 16PF-5 (Cattell, Cattell, Cattell, 2000) è la quinta e più recente edizione del celebre
test di personalità di Cattell, il cui obiettivo è fornire una descrizione completa ed
esaustiva della personalità non patologica. In questo test vengono analizzati i sedici
fattori primari di personalità, che, attraverso l’analisi fattoriale, risultano combinati in
cinque tratti globali (definiti originariamente “fattori secondari”). I fattori primari sono
concepiti come continuum bipolari relativamente indipendenti, che indicano la
presenza/assenza del tratto, e lungo i quali si colloca il soggetto (Tabella 3).
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FATTORE
Punteggi bassi
(da 1 a 3 sten)
Punteggi alti
(da 8 a 10 sten)
A
Espansività
Riservato, impersonale,
distaccato
Espansivo, disinvolto, attento
agli altri,
B
Ragionamento
Concreto Astratto
C
Stabilità emozionale
Reattivo, emozionalmente
mutevole
Emozionalmente stabile,
adattabile, maturo
E
Dominanza
Remissivo, cooperativo,
che evita i conflitti
Dominante, energico, assertivo
F
Vivacità
Serio, misurato, accurato Vivace, esuberante, spontaneo
G
Coscienziosità
Opportunista, non rispetta
le regole
Coscienzioso, ligio al dovere
H
Audacia sociale
Timido, pavido, timoroso
Socialmente audace,
intraprendente, temerario,
sfrontato, avventuroso
I
Sensibilità
Utilitarista, non
sentimentale, materialista
Sensibile, esteta, sentimentale,
romantico
L
Vigilanza
Fiducioso, non sospettoso,
adattabile
Vigile, sospettoso, scettico,
circospetto
M
Astrattezza
Pratico, aderente alla
realtà, realista, orientato
alla soluzione
Astratto, fantasioso, ideativi,
orientato verso le idee
N
Prudenza
Sincero, schietto, franco,
genuino
Prudente, discreto, guardingo,
chiuso
O
Apprensività
Sicuro di sè, soddisfatto,
tranquillo
Apprensivo, insicuro,
preoccupato
Q1
Apertura al
cambiamento
Tradizionalista,
conservatore
Aperto al cambiamento,
sperimentatore
Q2
Fiducia in sè
Dipendente dal gruppo,
affiliativo
Fiducioso in sé, solitario,
individualista
Q3
Perfezionismo
Tollerante il disordine,
approssimativo, flessibile
Perfezionista, organizzato,
autodisciplinato
Q4
Tensione
Rilassato, placido, paziente
Teso, energico, impaziente,
motivato
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Tab. 3. Descrittori dei fattori primari
La linea che congiunge le posizioni relative a ciascun fattore traccia il profilo tipico
complessivo della personalità del soggetto. I fattori globali si ripartono in cinque gruppi:
- EX: estroversione (estroverso vs introverso).
In questo fattore si combinano vivacità, audacia sociale, sincerità e dipendenza dal
gruppo. Ad un punteggio alto (da 8 a 10) corrispondono soggetti aperti, socievoli, con
spiccate capacità relazionali, quindi orientati verso gli altri e capaci di instaurare e
mantenere rapporti interpersonali; ad un punteggio basso (da 1 a 3) corrispondono
persone timide, solitarie, poco espansive, né propense a parlare di sé;
- AX: ansietà (ansioso vs imperturbabile).
In questo fattore confluiscono le caratteristiche di reattività, vigilanza, ed apprensività.
Ad un punteggio alto corrispondono soggetti reattivi, diffidenti verso ogni situazione,
apprensivi ed impazienti; ad un punteggio basso corrispondono persone serene ed
imperturbabili, solitamente controllate, fiduciose e sicure di sé;
- SC: autocontrollo (duro vs recettivo).
Si legano a formare questo fattore riservatezza, utilitarismo, praticità e chiusura al
cambiamento. Ad un punteggio alto corrispondono soggetti solitari, concreti, decisi e
risoluti, in grado cioè di prendere decisioni importanti velocemente, spesso tendenti
all’inflessibilità ed alla mancanza di apertura rispetto al punto di vista altrui;
ad un punteggio basso corrispondono persone espansive, raffinate e sensibili, meno
veloci o pratiche nel risolvere i problemi, aperte agli altri ed alle loro idee;
- IN: indipendenza (indipendente vs accondiscendente).
I caratteri che concorrono a creare questo tratto sono la dominanza, l’audacia sociale, la
vigilanza e l’apertura al cambiamento. Ad un punteggio alto corrispondono soggetti
molto determinati, con prese di posizione delineate, spesso persuasivi, socialmente
audaci ed intraprendenti; ad un punteggio basso corrispondono persone remissive,
timide, fiduciose e tradizionaliste, influenzabili ed assertive in nome del quieto vivere;
- TM: durezza (controllato vs impulsivo).
In questo fattore si accordano serietà, coscienziosità, praticità e perfezionismo.
Ad un punteggio alto corrispondono soggetti tendenti a dominare i propri impulsi e le
proprie emozioni a svantaggio della spontaneità, silenziosi, poco vivaci, coscienziosi,
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concreti e perfezionisti; ad un punteggio basso corrispondono persone spontanee,
vivaci, poco conformi alle regole e, talvolta, disorganizzate.
Il test è composto da 185 item a scelta multipla, con tre possibilità di risposta; ciascun
costrutto comprende da 10 a 15 item e, oltre alle sedici scale riferite ai fattori primari,
sono presenti tre scale di controllo o di distorsione, che forniscono indicazioni sullo stile
di risposta:
- indice di Managment dell’Immagine (IM), valuta la desiderabilità sociale;
- scala di Infrequenza (INF), valuta la tendenza del soggetto a rispondere in modo
inusuale rispetto alla maggior parte delle persone, per incapacità di
comprensione e/o decisione o per assenza di interesse;
- scala di Acquiescenza (ACQ), valuta la tendenza del soggetto a rispondere
“vero” agli item, senza tener conto del loro contenuto, del contesto.
Il 16 PF-5 non ha limiti di tempo (la sua compilazione è prevista mediamente tra i 35 e i
50 minuti), tuttavia è opportuno sottolineare l’importanza di non soffermarsi troppo a
lungo sugli item.
Il test è generalmente autosomministrato -tranne nei casi di soggetti con particolari
difficoltà-, il range di età varia dai 16 ai 75 anni e il livello di scolarità minimo richiesto
è la licenza media inferiore.
Il test è standardizzato e prevede la conversione dei punteggi grezzi in punti sten (scala
da 1 a 10) per i fattori primari e globali, mentre le scale di controllo vengono espresse in
percentili. É possibile effettuare lo scoring con una tolleranza intorno al 6%, nei casi in
cui, cioè, il numero delle omissioni sia inferiore a 13. Sono previste, per il test, sia
norme specifiche per sesso sia norme unificate, e la scelta si basa sul giudizio di
opportunità da parte del somministratore e sullo scopo della valutazione.
Il test viene utilizzato nell’orientamento scolastico e professionale, nella selezione del
personale e in ambito clinico.
13
Symptom Questionnaire (SQ)
Il Symptom Questionnaire (Fava, Kellner, 1981) è un questionario di autovalutazione
sullo stato di benessere/malessere percepito e sulla presenza di possibili sintomi, in un
periodo di tempo determinato.
Il questionario prevede tre versioni (oraria, giornaliera e settimanale) e si caratterizza
per l’estrema brevità e semplicità; è composto da 92 item a risposta dicotomica (sì/no
oppure vero/falso), i quali descrivono stati patologici e stati di benessere (well being).
È formato da 8 sottoscale, di cui 4 indicano i sintomi di malessere (ansia, depressione,
sintomi somatici, ostilità), sono formate da 17 item ciascuna e possono assumere
punteggi da 0 a 17; le altre 4 indicano i corrispondenti stati di benessere ed emozioni e
comportamenti positivi (rilassatezza, contentezza, benessere fisico, buona disposizione
verso gli altri) e sono formate da 6 item ciascuna e possono assumere punteggi da 0 a 6.
Unendo le sottoscale corrispondenti si ottengono le quattro scale principali del
questionario:
- ansia (A): sottoscala dell’ansia (a) + sottoscala dell’incapacità a rilassarsi (i.r.);
- depressione (D): sottoscala della depressione (d) + sottoscala dell’incapacità a
provare contentezza (i.c.);
- sintomi somatici (S): sottoscala dei sintomi somatici (s) + sottoscala dell’assenza
di benessere fisico (a.b.);
- ostilità (O): sottoscala dell’ostilità (o) + sottoscala della mancanza di buona
disposizione verso gli altri (m.d.a.).
Per tutte le scale e le sottoscale, maggiore è il punteggio, maggiore è la sofferenza
psicologica del soggetto; viceversa, valori bassi corrispondono ad una minore
sofferenza e ad un benessere maggiore. Il punteggio delle quattro scale principali è il
risultato della somma delle sottoscale corrispondenti; queste possono assumere un
punteggio che varia da 0 a 23, ed il valore-soglia di riferimento stabilito dagli autori
(Fava, Kellner, 1981) è 4.
Il Symptom Questionnaire viene considerato un buon “termometro clinico” per
procedimenti epidemiologici di screening e in ambito clinico; viene utilizzato all’interno
di indagini psichiatriche e psicosomatiche per valutare, in particolare, l’andamento delle
condizioni psicologiche del soggetto nel tempo, con somministrazioni ripetute.
14
Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS)
Dagli studi effettuati negli anni ’80 presso i centri di salute di Livingston e di
Edimburgo, Cox, Golden e Sagovsky (1987) hanno realizzato l’Edinburgh Postnatal
Depression Scale (EPDS), un questionario ad autosomministrazione, breve e di facile
utilizzo. Tale test è volto alla valutazione della sintomatologia depressiva della donna
nel post-partum.
L’EPDS è composto da 10 item, ognuno con quattro possibili risposte, che si riferiscono
a come la donna si è sentita negli ultimi sette giorni, e che riguardano:
- la capacità di ridere;
- la capacità di porsi in modo positivo verso gli eventi;
- sentimenti di colpevolezza immotivati;
- sensazioni di ansia e preoccupazioni immotivate;
- sensazioni di paura o di panico immotivato;
- sentirsi sopraffatta dalle cose;
- la presenza di disturbi del sonno dovuti all’infelicità;
- sentimenti di tristezza;
- sentimenti di infelicità e pianto;
- pensieri di farsi del male.
Il punteggio globale varia da 0 a 30; sono stati individuati diversi cut-off in funzione
dello scopo della valutazione:
- cut-off di 9/10 (Cox, Holden, Sagovsky, 1987) o di 8/9 (Benvenuti, Ferrara,
Niccolai, Valoriani, Cox, 1999) per lo screening;
- cut-off di 12/13 per l’indagine clinica (Cox, Holden, Sagovsky, 1987).
Benché l’EPDS sia un valido strumento per lo screening dei sintomi depressivi a 6-8
settimane dal parto, è stato dimostrato che non può sostituire un accurato assessment
psicologico; a questo proposito, Guedeney, Fermanian, Guelfi e Kumar (2000) hanno
rilevato 3 falsi negativi in un campione di 87 donne, caratterizzati da un quadro
depressivo con rallentamento psicomotorio, piuttosto che da disforia ed ansia.
15
Profilo psicofisiologico di stress (PPF)
La registrazione degli indici psicofisiologici è stata effettuata tramite l’utilizzo di
un’apparecchiatura portatile a quattro canali (Psycholab VD13, della ditta SATEM di
Roma), interfacciata con un PC con software appropriato (Psycholab software) per la
rilevazione e la visualizzazione dei dati in continuum.
La registrazione del profilo psicofisiologico di stress (PPF) è avvenuta nelle sue proprie
tre fasi -baseline (6 minuti), stress (4 minuti) e recupero (6 minuti)-, e sono stati
utilizzati, per la fase di stress, il Mental Arithmetic Task (MAT) nella prima
registrazione e lo stimolo soggettivo della rievocazione libera del momento del parto,
nella seconda rilevazione.
Sono stati misurati i seguenti parametri:
- elettromiografia di superficie del muscolo frontale (EMG), attraverso l’applicazione di
elettrodi di 14 mm. L’elettrodo di riferimento è stato collocato in posizione mediana,
1cm sopra la gabella, e quelli attivi sono stati posizionati bilateralmente lungo una linea
verticale, 1cm sopra il margine superiore dell’orbita, a circa 4,5cm dall’elettrodo
centrale (terra);
- conduttanza cutanea (GSR), con l’impiego di elettrodi placcati in oro di una superficie
di registrazione di 1cmq, fissati sulle falangi distali dell’indice e dell’anulare della mano
dominante, per mezzo di fascette;
- temperatura periferica (T), tramite un trasduttore (termistore), collocato a livello
dell’eminenza ipotenare della mano dominante, che rileva le variazioni di temperatura a
livello di 0.01°C;
- frequenza cardiaca (FC), mediante elettrodi di superficie posti su entrambi i polsi e la
massa a 4-5cm sotto uno di essi.
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Procedura di somministrazione
Il reclutamento dei soggetti è avvenuto al termine dell’ecografia della 20-22ª e 30-32ª
settimana, con adesione volontaria, previa sottoscrizione di un apposito modulo di
consenso informato. Ogni soggetto è stato identificato da una sigla, per garantire
l’anonimato. Il protocollo prevedeva quattro incontri successivi:
1) prima del parto, in cui veniva richiesta ai soggetti la compilazione della scheda
per la raccolta dei dati anagrafici e dell’anamnesi prossimo-remota, quella del
16PF-5 e quella dell’SQ in versione settimanale; i soggetti erano poi sottoposti
alla rilevazione degli indici psicofisiologici, attraverso la metodologia del PPF;
2) prima della dimissione ospedaliera dopo il parto, in cui veniva somministrato ai
soggetti l’SQ in forma giornaliera, e compilata dall’operatore la scheda
riassuntiva dei dati clinici, con consultazione della cartella;
3) a 6-8 settimane dal parto, in cui erano previste la terza somministrazione dell’SQ
in versione settimanale, la compilazione dell’EPDS e la seconda registrazione
del PPF;
4) un ultimo incontro, facoltativo, in cui un operatore qualificato si occupava della
restituzione dei risultati ottenuti ai test e della valutazione degli indici
psicofisiologici.
Analisi dei dati
Il campione è stato descritto dal punto di vista socio-demografico e clinico, attraverso il
calcolo delle medie e delle relative deviazioni standard, dei range, delle frequenze e
delle percentuali. Inoltre, sono state calcolate le medie e le relative deviazioni standard,
le mediane e i range per:
- i punteggi del 16PF-5;
- i punteggi dell’SQ nelle sue tre somministrazioni (SQ1 in gravidanza, SQ2
nell’immediato dopo parto e SQ3 a 6-8 settimane);
- i punteggi dell’EPDS a 6-8 settimane dal parto;
- gli indici psicofisiologici (EMG, GSR, T e FC) nelle due fasi di registrazione
(PPF1 in gravidanza e PPF2 a 6-8 settimane dal parto).
17
Per le statistiche inferenziali sono stati impiegati test parametrici e non parametrici:
- per la statistica parametrica, il test “t” di Student per dati appaiati, per
confrontare i valori rilevati nel primo e nel secondo profilo psicofisiologico e
stimare la possibile varianza dell’assetto psicofisiologico delle donne in
gravidanza e dopo il parto;
- è stato, poi, utilizzato il test “t” di Student per dati non appaiati, per osservare
eventuali differenze nelle due registrazioni del profilo psicofisiologico (PPF1 e
PPF2), in funzione di alcune variabili cliniche, quali il tipo di parto, la parità ed i
cambiamenti affrontati dal soggetto negli ultimi dodici mesi, utilizzate come
criteri di raggruppamento;
- per la statistica non parametrica, il test di Mann-Whitney per due campioni
indipendenti, per osservare eventuali differenze nelle tre somministrazioni
dell’SQ (SQ1, SQ2 e SQ3), in funzione delle variabili cliniche suddette,
utilizzate come criteri di raggruppamento;
- è stato, poi, calcolato il coefficiente di correlazione “r
s
” di Spearman tra i
punteggi del 16PF-5, quelli dell’EPDS, quelli delle tre somministrazioni dell’SQ
e gli indici psicofisiologici ricavati dalle due registrazioni del PPF, con lo scopo
di verificare l’esistenza di associazioni significative ed eventuali pattern di
risposta caratteristici.
18
RISULTATI
Statistiche descrittive
Di seguito verranno presentate le statistiche descrittive dei test e dei PPF.
Sixteen Personality Factor Questionnaire 5° Ed. (16PF-5)
Il 16PF-5 è stato somministrato nel primo incontro. Di particolare interesse risultano i
fattori che presentano punteggi particolarmente bassi (da 1 a 3 sten) ed elevati (da 8 a 10
sten), poiché descrivono una lieve tendenza, una tendenza, fino ad una vera e propria
configurazione di tratto, proporzionalmente all’avvicinarsi dei valori alla polarità.
Il campione non evidenzia punteggi estremi, ma si colloca entro il range medio (da 3 a 8
sten). All’interno di questo, è caratterizzato maggiormente dai tratti di stabilità
emozionale (C) (M= 13.42; DS= ± 4.44; sten= 7) e coscienziosità (G) (M= 16.69; DS=
± 3.44; sten= 7); il primo è indice di equilibrio emotivo e un’adattiva capacità di
fronteggiamento delle situazioni, il secondo di conformismo e rigidità. I soggetti sono
caratterizzati da bassi punteggi nei fattori di ragionamento (B) (M= 8.98; DS= ± 2.73;
sten= 4) -indice di un basso utilizzo del ragionamento nel problem solving-, astrattezza
(M) (M= 6.60; DS= ± 4.20; sten= 4) -segno di razionalità ed aderenza alla realtà- ed
apertura al cambiamento (Q1) (M= 16.09; DS= ± 5.14; sten= 4) -indice di
tradizionalismo e consuetudine- (Figura 1 e tabella 5). Le scale globali che dipingono il
campione sono l’autocontrollo (SC) (Msten= 6.36; DS= ± 1.54) -a cui corrispondono
soggetti solitari, concreti e decisi- e la durezza (TM) (Msten= 6.38; DS= ± 1.84) -a cui
corrispondono soggetti poco vivaci, coscienziosi, concreti e perfezionisti- (Tabella 4).
MEDIA DS MEDIANA RANGE
EX 5.09 ± 1.90 5 0-9
AX 5.38 ± 2.26 5 0-10
SC 6.36 ± 1.54 7 4-10
IN 4.80 ± 1.96 5 0-9
TM 6.38 ± 1.84 6 4-11
Tab. 4. Media, DS, mediana e range delle quattro scale globali, calcolate in sten
19
MEDIA
punteggio grezzo (sten)
DS MEDIANA RANGE
A 14.18 (5) ± 3.68 14 6-20
B 8.98 (4) ± 2.73 9 4-15
C 13.42 (7) ± 4.44 14 2-20
E 13.04 (6) ± 3.42 14 6-19
F 9.38 (5) ± 4.73 10 0-18
G 16.69 (7) ± 3.44 17 8-22
H 9.67 (5) ± 5.97 8 0-20
I 15.40 (5) ± 3.90 15 7-22
L 11.49 (5) ± 3.94 12 2-19
M 6.60 (4) ± 4.20 5 0-20
N 9.71 (5) ± 3.86 11 2-16
O 13.04 (5) ± 4.00 13 4-20
Q1 16.09 (4) ± 5.14 16 3-26
Q2 5.40 (5) ± 4.42 5 0-16
Q3 12.44 (6) ± 3.90 13 4-20
Q4 11.07 (5) ± 3.93 12 1-19
Tab. 5. Media, deviazione standard, mediana e range dei sedici fattori
5
4
7
6
5
7
555
4
55
4
5
6
5
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
A B C E F G H I L M N O Q1 Q2 Q3 Q4
Fig. 1. Valori medi in sten, assunti dai sedici fattori