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INTRODUZIONE
La presente tesi nasce dall’esigenza di analizzare e situare in un
contesto più ampio lo spettacolo teatrale Argentina 7up, che si è
occupato di narrare la storia della dittatura argentina del 1976-1983.
All’origine della mia scelta vi è stata la mia partecipazione attiva al
Cantiere Argentina, da cui ha preso forma lo spettacolo teatrale preso
in esame.
L’esperienza del Cantiere mi ha permesso di conoscere meglio
la storia dell’Argentina nel tempo della dittatura.
La prima fase del mio lavoro è consistita nel raccogliere tutto il
materiale utilizzato durante il Cantiere Argentina, svoltosi nel luglio del
2005, che comprendeva: documenti storici, materiali video, racconti,
poesie, ma soprattutto la sceneggiatura dello spettacolo Argentina 7up.
Mi sono anche avvalsa della collaborazione delle Madres e
Abuelas de Plaza de Mayo, che mi hanno inviato via mail, molta
documentazione utile a comprendere meglio il loro lavoro di ricerca dei
figli desaparecidos, nonché della collaborazione di Alicia Partnoy, da
me intervistata sulla sua esperienza di prigionia durante la dittatura.
Quanto all’intervista a Lorenzo Marvelli ideatore dello spettacolo, essa
mi ha aiutata a comprendere più in profondità gli aspetti essenziali di
Argentina 7up.
Mi propongo ora di dare conto del risultato della mia ricerca in tre
momenti successivi. Nel primo capitolo verrà descritto nel dettaglio il
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Cantiere Argentina, com’è nato, quali risultati si sono ottenuti, con
un’attenzione particolare allo spettacolo Argentina 7up, uno dei prodotti
fondamentali del Cantiere. Il capitolo proseguirà con la descrizione
particolareggiata di quell’opera teatrale, della scenografia, dei
personaggi e dei loro ruoli in rapporto agli aspetti della narrazione.
L’ultimo paragrafo dirà degli sviluppi della rete nata dal Cantiere e in
specifico della nascita di altri due Cantieri simili, quello di Milano e
quello di Torino.
Il secondo capitolo, diviso in quattro paragrafi, cercherà di offrire
una panoramica delle altre opere teatrali che in Italia hanno trattato
della dittatura militare argentina. Nei primi paragrafi mi soffermerò, in
particolare, su tre spettacoli che hanno concentrato la loro attenzione
su quel tema, dando conto della loro genesi e dei temi in essi. L’ultimo
paragrafo metterà a confronto i tre spettacoli con Argentina 7up, per far
emergere l’originalità di quest’ultimo rispetto agli altri.
Il terzo capitolo si occuperà essenzialmente degli aspetti storici
della vicenda, prendendo spunto dalle scene e dalle battute di
Argentina 7up: saranno considerati in particolare il Processo di
riorganizzazione nazionale, la desaparicion, i metodi di tortura utilizzati
dai militari e il furto dei bambini dei desaparecidos, ricercati dalle
Abuelas de Plaza de Mayo. L’ultimo paragrafo sarà dedicato alla
nascita dei nuovi luoghi della memoria, sorti per non dimenticare la
storia della dittatura.
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Capitolo 1
DAL CANTIERE ARGENTINA ALLO SPETTACOLO
ARGENTINA 7UP
1.1 CANTIERE ARGENTINA
L’idea di realizzare il progetto del Cantiere Argentina nasce nel
Febbraio 2005 da Lorenzo Marvelli infermiere di professione, ma per
diletto e passione coordinatore, attore e portavoce dei Teatri Offesi di
Pescara, gruppo teatrale eterogeneo che coinvolge persone di diverse
professioni e interessi: studenti universitari, un geometra, un
imprenditore, un funzionario comunale. L’attuale “Collettivo teatrale”,
così come lo definisce Lorenzo Marvelli, si muove in un ambiente
principalmente locale, anche se, con la nascita e lo sviluppo del
Cantiere Argentina, gli spazi d’intervento si sono notevolmente allargati
ad altre realtà cittadine. Lorenzo Marvelli ha tratto ispirazione per il
progetto del cantiere dalla lettura del libro Le irregolari. Buenos Aires
Horror Tour di Massimo Carlotto. Un testo che racconta l’incontro dello
scrittore con una realtà a lui sconosciuta, quella di un’Argentina ferita
dalla dittatura militare del 1976-1983, ma che continua a combattere
per la giustizia e la verità attraverso la lotta pacifica di diverse
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associazioni culturali e umanitarie, tra le quali le Madres e le Abuelas
de Plaza de Mayo
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. Madri e nonne che non hanno mai smesso di
ricercare la verità sulla scomparsa dei loro figli e dei loro nipoti, rapiti o
dati in adozione illegalmente durante il periodo della dittatura. Lorenzo
Marvelli da questa storia si è lasciato trascinare, coinvolgere e ha
deciso di proporre al Collettivo Teatrale la realizzazione di un Cantiere
di ricerca di storiografia dal basso, impegnato ad analizzare la storia
dell’Argentina dal 1976 al 1983.
“Il progetto iniziale prevede la partecipazione attiva nella
costruzione della memoria, attraverso il coinvolgimento dei partecipanti
nel processo di preparazione, redazione, valutazione, ricerca dei
materiali su cui riflettere e lavorare”
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. L’assunzione di responsabilità e
d’impegno di fronte a questo metodo di lavoro è divenuto, quindi una
pratica di cittadinanza attiva nei confronti della storia e in particolare
della storia di sofferenza, tortura, ingiustizia e morte avvenuta negli anni
della dittatura militare in Argentina. Consapevole delle emozioni che
quella vicenda avrebbe potuto suscitare, il Collettivo Teatrale di
Pescara ha deciso di lanciare un appello attraverso Internet e ha
richiesto collaborazione per la realizzazione del Cantiere attraverso un
messaggio posto sul sito Nunca Mas. Il sito istituito e gestito dalla
torinese Stefania Rastelli è un contenitore di notizie storiche, politiche,
sociali riguardanti l’Argentina sia all’epoca della dittatura sia nel periodo
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Madres de Plaza de Mayo: associazione di madri argentine alla ricerca dei figli scomparsi.
Abuelas de Plaza de Mayo: associazione di nonne argentine alla ricerca dei nipoti nati dai
figli sequestrati e dati in adozione illegalmente.
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L. Marvelli, Il progetto Cantiere Argentina, manoscritto
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successivo. L’appello è stato accolto favorevolmente e, grazie alla
partecipazione di persone provenienti da città diverse, si è dato vita a
una vera e propria “rete nella rete” destinata a coinvolgere molte
persone. Il Cantiere Argentina pur avendo sede stabile a Pescara, si è
diramato in diversi luoghi e città da Milano a Torino, da Pavia a Buenos
Aires in un atto di coscienza storica collettiva. Il metodo di lavoro
proposto vedeva una fase di preparazione e attuazione del progetto con
la creazione di gruppi di lavoro che interagissero tra loro e che si
occupassero di ricercare materiali, documenti, libri, storie, fotografie sul
periodo della dittatura militare in Argentina e sui diversi aspetti di quella
vicenda: la guerra, la “desaparicion “, la nascita delle Madres e Abuelas
de Plaza de Mayo, la tortura, le leggi promulgate e i processi avviati. I
gruppi di lavoro si sono concentrati nella formazione di laboratori video,
teatrali e virtuali on – line chiamati a dare il loro contributo in maniera
diversa; inviando materiali, documenti storici, un collage di poesie
sull’argomento, un racconto, una tesi di laurea sul tema: contributi
notevoli che hanno dato vita alla fine del cantiere durato quattro mesi
all’evento conclusivo organizzato nell’ex Tribunale di Pescara dal 25
Luglio al 28 Luglio 2005. Il programma è stato fitto d’eventi, tra i quali:
mostre fotografiche, lettura di brani scelti dal testo Le irregolari. Buenos
Aires Horror Tour di Massimo Carlotto, lettura teatrale de Sorvegliare e
Punire di Foucault, lettura del collage di poesie, lettura del racconto
“Scatti ciechi“, esibizione di una ballerina di tango, intervento telefonico
da Plaza de Mayo di una delle Madres, proiezione dei cortometraggi del
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regista d’origini argentine Dino Viani, proiezione dei film Garage olimpo
e Hijos di Marco Bechis, proiezione dell’intervista a un ex prigioniero
politico cileno, intervista ad Alicia Partnoy ex detenuta per ragioni
politiche nel carcere denominato la “Escuelita“ di Buenos Aires;
intervista riproposta in chiave teatrale, ma realizzata attraverso uno
scambio di mail con Alicia; presentazione dello spettacolo teatrale The
Monk, e infine, debutto dello spettacolo teatrale Argentina 7 up.
La collaborazione e la rete creatasi durante il Cantiere hanno
permesso ai membri dei vari gruppi di sviluppare e realizzare altri
progetti. A Milano a dicembre del 2006 si terrà, infatti, il Cantiere
Argentina grazie al coordinamento dell’Associazione Culturale Todo
Cambia che proporrà analisi e ricerche storiche simili al cantiere
pescarese e inviterà i Teatri Offesi alla presentazione dello spettacolo
Argentina 7up. Diverso è il progetto proposto dalla città di Torino e
ancora in fase d’allestimento. Si tratta di un Cantiere itinerante dove
ogni gruppo o persona partecipante opera nella propria città e poi
espone i propri lavori in diversi luoghi, per esempio: librerie, teatri,
circoli e associazioni, durante una settimana dedicata alla storia e alla
cultura argentina. Ogni giorno sono previsti dibattiti, mostre,
videoproiezioni e spettacoli teatrali che, distribuiti nell’arco della
giornata e dell’intera settimana, daranno una visione generale
dell’Argentina. L’adesione al progetto da parte di personaggi legati alla
storia argentina come il giornalista Gianni Minà e la sua collega Daniela
Padoan, l’ex console italiano in Argentina nel periodo della dittatura
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Enrico Calamai, il regista italo-argentino Alejandro Maruzzi, nonché
associazioni culturali come l’Asociation Argentina e G.a.t.a. o il
ristorante argentino Volver di Torino e gli stessi Teatri Offesi di Pescara
sono chiamati a rendere il progetto ricco di eventi, ma soprattutto ad
accrescere i progressi del Cantiere Argentina nato e cresciuto con
l’intenzionale consapevolezza di narrare la storia partendo dal basso.