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composta da diversi moduli che, interfacciandosi con SAP, gestiscono la lettura dei listini,
le spese di spedizione, gli ordini e l'inserimento dei Business Partner. Una volta sviluppati i
singoli moduli, sono stati integrati all'interno dell'applicazione. L‟applicazione di
commercio elettronico è stata costruita su due database, uno relativo a SAP Business One
su MS SQL e uno all‟applicazione web su MySQL. Le due basi di dati vengono tenute
costantemente aggiornate tramite un sincronizzatore perché c‟è la necessità di mantenere la
coerenza delle informazioni tra i due sistemi. La presenza di una doppia base di dati è stata
una scelta volontaria, soprattutto per garantire un maggiore livello di sicurezza
all‟applicazione.
L'obiettivo del progetto è stato raggiunto con la realizzazione dell'applicazione di
commercio elettronico pienamente e solidamente integrata con il sistema ERP di SAP
Business One secondo le specifiche richieste dai vari committenti e dai commerciali
dell‟azienda.
Nel capitolo 1 viene descritto il commercio elettronico in tutte le sue forme, analizzandone
le caratteristiche principali, i vantaggi e le maggiori problematiche per poter sviluppare
un‟applicazione il più efficiente possibile.
Nel capitolo 2 viene descritta la storia, le caratteristiche e l‟architettura dei sistemi
gestionali ERP, della loro rapida evoluzione e diffusione nel mercato mondiale fino a
diventare strumenti informatici indispensabili per il successo di un‟azienda.
Successivamente si è analizzato il caso specifico del sistema ERP oggetto di tesi, SAP
Business One, descrivendone, oltre alle caratteristiche, anche la struttura delle interfacce
che permettono di costruire l‟integrazione tra SAP e l‟applicazione di commercio
elettronico.
Nel capitolo 3 vengono descritte funzionalità, architettura e struttura dell‟applicazione di
commercio elettronico focalizzandosi sulle tecnologie utilizzate per la realizzazione del
progetto.
Nel capitolo 4 viene descritta l‟integrazione tra i moduli dell‟applicazione di commercio
elettronico e il sistema ERP SAP Business One. Vengono inoltre motivate le varie scelte
fatte in fase di progettazione e che hanno portato alla realizzazione di questo progetto.
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1
IL COMMERCIO ELETTRONICO
Questo primo capitolo ha lo scopo di presentare, nel modo più completo ed esaustivo
possibile, il fenomeno economico che ha caratterizzato la fine del XX secolo e che sarà
certamente il protagonista del nuovo secolo: il commercio elettronico. Viene fornita
un‟ampia panoramica del mondo del commercio elettronico in tutte le sue varie forme. Si
analizza il processo di evoluzione, l‟infrastruttura tecnologica e strategica che si trova alla
base del suo successo e si pone l‟accento sull‟attuale situazione nazionale e sulle
prospettive di sviluppo future.
Nello specifico nel paragrafo 1.1 viene descritta l‟evoluzione negli anni dell‟economia e
dei suoi processi di vendita, che hanno portato ad uno sviluppo così rapido il commercio
elettronico su internet.
Nel paragrafo 1.2, viene preso in considerazione il mezzo che ha portato a questo nuovo
modello di commercio, infatti non si può parlare di commercio elettronico senza fare
riferimento ad Internet ed alle sue potenzialità di sviluppo, soprattutto in relazione alle
imprese e alle loro attività. Per questo ne viene descritta l‟evoluzione fino ai giorni nostri,
parlando anche delle prospettive che ci aspettano nell‟ immediato futuro.
Nel paragrafo 1.3 viene fatta una panoramica della diffusione del commercio elettronico in
Italia e nel mondo, citando le varie tecnologie su cui si è sviluppato e i possibili fattori di
crescita e di criticità sia dal lato di chi vende che da quello di chi compra.
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Nel paragrafo 1.4 vengono discussi i principali vantaggi e svantaggi che può portare un
sistema di commercio elettronico, sempre focalizzandosi dal punto di vista del
“consumatore“ e del “venditore”. In particolare viene preso in considerazione uno degli
svantaggi più importanti che limitano, tuttora, lo sviluppo del commercio elettronico
soprattutto in Italia, cioè il problema della sicurezza.
Infine nel paragrafo 1.5 si analizzano le principali forme di commercio elettronico che si
sono sviluppate negli anni, a cominciare dal B2B (Business-to-Business) fino ad arrivare al
commercio Intra-Business, passando tra il B2C (Business-to-Consumer) e il C2C
(Consumer-Consumer).
1.1 “Old” e “New” Economy
La nuova economia o economia digitale “costituisce un contesto nel quale le transazioni
economiche e le funzioni che governano le imprese, le istituzioni e le collettività sono
programmate ed eseguite con il supporto di tecnologie digitali”.1
L‟avvento dell‟Information e Communication Technology (ICT) e l‟evoluzione verso un
mercato sempre più integrato hanno determinato un cambiamento repentino e radicale delle
relazioni economiche. Da uno scenario economico-sociale chiaro e strutturato, quale si
presentava quello degli anni Ottanta, si è passati ad un contesto in cui l‟incertezza, il
cambiamento costante e le conseguenti difficoltà nella pianificazione, anche a breve
termine, sono gli aspetti principali. La globalizzazione dei mercati e la rapida diffusione
delle nuove tecnologie legate al mondo dell‟informatica e delle telecomunicazioni hanno
inciso in modo sostanziale sul funzionamento dei sistemi economici di tutti i paesi.
Gli intensi e rapidi mutamenti tecnologici hanno comportato una decisa modifica delle
tecniche di produzione e di gestione delle risorse tecnologiche, finanziarie e umane: si è
intensificata la velocità di trasmissione dei processi d‟innovazione, si sono trasformati i
consumi, sono mutati i canali di comunicazione e di trasferimento delle informazioni.
L‟insieme di questi elementi ha profonde implicazioni economiche per tutti gli attori del
sistema produttivo e non solo.
1
Cfr. VALDANI E., “I quattro fondamenti dell’economia digitale”, in Economia e Management,
n° 3, Maggio 2000.
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Quando si parla di passaggio dalla così detta Old Economy alla New Economy si fa
riferimento a una serie infinita di cambiamenti volti a creare un nuovo contesto economico
che influenza sia i settori tradizionali che quelli nuovi. Nella figura 1.1 si mostra come è
evoluto lo scenario dell‟economia mondiale in questo passaggio, evidenziando soprattutto
un mutamento in relazione all‟avvento della globalizzazione che ha portato alla modifica
dei mercati (divenuti ormai dinamici per quanto riguarda i continui scostamenti della
domanda) e ad una espansione dei confini di competizione tra aziende dello stesso settore. I
cambiamenti tecnologici della "New Economy", come mostrato nella tabella in figura 1.1,
hanno i loro effetti principali anche sul lavoro, e sulla formazione. Molti di questi
cambiamenti si focalizzano sull'adattamento dei lavoratori alle nuove tecnologie e
all'educazione permanente (formazione continua), entrambi elementi della flessibilità del
lavoro. Un altro aspetto inevitabile della new economy è il declino della possibilità di
"impiego a vita" e la crescita di rapporti d'impiego temporanei e a termine.
Figura 1.1: Old Economy versus New Economy2
In un contesto di questo genere il mercato risulta profondamente mutato: a trainarlo, infatti,
è la domanda dei consumatori che si manifesta sempre attraverso la rete, rendendo
necessario puntare sulla differenziazione nel miglioramento del prodotto e del servizio.
2
PAGANETTO L., “Internet: Impresa, Finanza e Occupazione”, in “E-banking e E-commerce”,
Edibank, 2000
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L‟originalità della nuova economia rispetto a quella che oggi viene definita Old Economy si
può individuare in quattro elementi fondamentali:
Diffusione e affermazione di un protocollo standard, universale e aperto come
Internet;
Interconnessione elettronica tra cose, persone, imprese, istituzioni e collettività;
Separazione dell‟economia “delle cose” dalle economie della conoscenza e
dell‟informazione;
Superamento del trade-off tra richness, o ricchezza dell‟offerta, e reach, ossia
ampiezza della connettività tra gli individui.3
Inoltre, l'impiego di infrastrutture digitali per la commercializzazione dei prodotti o servizi
ha rappresentato (e rappresenta tuttora) un‟enorme innovazione sia nelle relazioni con la
clientela, sia nell‟assetto interorganizzativo del settore in cui l‟azienda opera.
La tecnologia è l‟infrastruttura che rende possibile la gestione dell‟informazione, intesa
come manipolazione, filtraggio, visione, trasmissione, ricezione e costituisce l‟involucro
che le consente di essere trasmessa ai consumatori finali.
Il vero valore del Web risiede proprio nella sua capacità di fornire accesso immediato alle
informazioni, consentendo ai fornitori di distribuirle continuamente aggiornate. Lo sviluppo
della tecnologia ha permesso agli operatori di svolgere più operazioni con le stesse
informazioni confermando che non può esistere informazione senza un‟infrastruttura e
viceversa.
1.2 L’evoluzione della rete Internet
INTERNET sta per INTERconnected NETwork, che significa una “rete di reti”. Internet è
una rete di telecomunicazioni a pacchetto, con topologia a maglia irregolare, che permette
l‟interconnessione a livello mondiale di un numero sempre crescente di elaboratori. Sul
piano architetturale, è costituita da un insieme di reti e di gateway, che impiegano la suite di
protocolli TCP/IP e funzionano come una singola rete virtuale cooperante. I messaggi e i
3
Cfr. VALDANI E., op.cit.
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files vengono divisi in tanti piccoli “pacchetti” e inviati dinamicamente da un computer
all‟altro, seguendo la via più breve e più veloce in quel determinato momento.
Internet nasce nel 1969, con il nome di ARPANET10, per mezzo del Dipartimento della
Difesa USA, il cui scopo era di creare una rete a banda larga per collegare gli uffici
governativi, che permettesse lo scambio di dati e informazioni.
Negli anni ottanta nacquero le prime reti locali; dopo ARPANET nacque NSFNET11, la
quale collegava tutti i principali centri universitari e di ricerca. L‟obiettivo di questa rete era
affiancare ARPANET e mettere a disposizione le risorse e i risultati derivanti dalla ricerca a
tutti coloro che fossero interessati, ma essendo una rete di proprietà governativa non poteva
supportare attività di business. Perciò al suo fianco nacque UUNET, che fungeva come rete
commerciale.
Nel 1984 ARPANET viene divisa in due parti: MILNET, utilizzata solo dal dipartimento
della Difesa come sistema segreto di comunicazione, e INTERNET, che venne inizialmente
utilizzata solo a fini di ricerca. Da un punto di vista commerciale INTERNET è esplosa solo
negli anni novanta, quando il governo americano rimosse i vincoli posti all‟impiego di
questo protocollo e nello stesso tempo cercò di finanziare tale iniziativa. Ulteriori input allo
sviluppo della rete si ebbero quando, grazie all‟attività svolta dal CERN, venne creato il
World Wide Web, un nuovo set di standard aperti per spedire e ricevere comunicazioni
multimediali sulla rete, affermandolo come standard universale, aperto e digitale.
Internet, nato per supportare la gestione della documentazione di progetti di ricerca, è in
continua evoluzione (come si può vedere dalla tabella in figura 1.2) e si è imposto prima
come nuova tecnologia per la comunicazione poi come strumento per la gestione di grandi
quantità di dati entrando così in competizione con i tradizionali media, quali la radio, la
televisione e la stampa.
Figura 1.2: Accesso a Internet e connessioni Internet a banda larga, UE27 (%)
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Ad avvallare la continua crescita di Internet c‟è una recente ricerca del Dicembre 2008
svolta da Eurostat4. Tuttavia evidenzia anche il fatto che gli utenti italiani di Internet calano
(sono passati dal 43% del 2007 al 42% del 2008). Si allarga così il divario con l'Unione
europea che viaggia a una media del 60%. Gli italiani sono sotto la media anche per quanto
riguarda l'utilizzo dell'home banking (13% contro una media del 29%), per l'uso di Internet
nel rapporto dei cittadini con la Pa (15% contro una media Ue del 28%) e per il commercio
elettronico (7% contro una media Ue del 25%).
Per comprendere meglio questi dati si può fare riferimento ad una statistica, aggiornata a
fine 2008, relativa al numero di utenti di Internet presenti al mondo e nello specifico
riguardo ai venti stati col maggior numero di utenti (tabella in figura 1.3).
Figura 1.3: i venti migliori stati col numero maggiore di utenti Internet.5
4
Fonte: Eurostat , ICT Statistics, “Internet usage in 2008 – Households and Individuals”, Dicembre
2008
5
Fonte: Internet World Stats, http://www.internetworldstats.com/top20.htm.
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Un dato molto significativo che si evince dalla tabella è quello relativo all‟ultima colonna
che tende ad avvallare e mettere ancora più in evidenza quanto appena detto nei punti
precedenti circa il continuo sviluppo di Internet. Nella tabella possiamo anche notare nelle
ultime due righe il confronto tra i primi venti stati e il resto del mondo. Questo vuole
mettere in risalto come ancora oggi Internet sia un servizio accessibile a tutti solo nei paesi
più avanzati. A tale proposito, molto esplicativo risulta il grafico in figura 1.4 che mostra
proprio questa disparità con il resto del mondo.
Figura 1.4: Grafico relativo al numero di utenti Internet.
Mentre nella figura 1.5 viene presentata la stessa tabella con i venti maggiori stati sotto
forma di grafico, per mettere in maggior risalto l‟attuale situazione della popolazione di
Internet.
Lo sviluppo della Rete consente di intravedere un mondo nel quale il costo
dell‟informazione tende a ridursi, la distanza costituisce sempre di meno un ostacolo e i
mezzi per poterla utilizzare sono sempre più diffusi, semplici da usare e accessibili a tutti.
Oltre a questo, la rivoluzione dell‟informazione può essere considerata un processo che
mira alla mobilitazione delle risorse necessarie per il soddisfacimento dei bisogni umani in
perenne trasformazione.