8Come abbiamo detto il nostro percorso di ricerca
ed analisi si concretizza a livello progettuale nell'i-
deazione di un concept yacht, una proposta alter-
nativa futuribile rispetto allo standard dell'attuale
produzione di imbarcazioni di lusso, nel tentativo
di evolvere le caratteristiche concettuali attualmen-
te insite in questi natanti.
Oggi le imbarcazioni di lusso non nascono per
affrontare grandi navigazioni, bensì come oggetti
esclusivi, luoghi o spazi da abitare che offrano tutti
i comfort ed i benefici presenti nella vita domestica
sulla terraferma.
A tal proposito, un dato di fondamentale importan-
za per meglio comprendere la nostra direzione
progettuale risulta essere il fatto che la cultura
cinese, nostro ambito di riferimento, non abbia in
sè un particolare legame con la navigazione marit-
tima: all’opposto essa presenta, tratti di forte disin-
teresse nell'esplorazione dei mari. La storiografia
nautica evidenzia nelle loro imbarcazioni la rinun-
cia alla funzionalità legata al viaggio rispetto alla
comodità di bordo (caratteristica descritta anche
da Marco Polo ne Il Milione). Ciò si evince anche
dallo sproporzionato rapporto dimensionale delle
giunche cinesi della ultima grande spedizione per
mare di Zeng He, rispetto alle imbarcazioni occi-
dentali.
E' del resto vero che da sempre il popolo cinese
ha avuto un forte legame con la navigazione
fluviale, caratterizzata da un rapporto quasi mater-
no coi suoi due fiumi principali, il fiume Lungo (o in
occidente detto Azzurro) e il fiume Giallo, ricono-
scendo ai due fiumi (come fu il Nilo per l'Egitto) l'o-
rigine delle ricchezze e dello sviluppo del Paese.
Per questo motivo l’imbarcazione che progettiamo
farà con forza riferimento agli spazi abitativi dome-
stici. E’ nostra intenzione infatti dare al progetto
una spiccata connotazione di tipo architettonico,
privilegiando gli spazi interni piuttosto che quelli
esterni.
A questo punto, avendo delineato il target e a
grandi linee la tipologia di imbarcazione alla quale
vogliamo fare riferimento (yacht di lusso per le
seconde e terze generazioni di nuovi ricchi cinesi),
possiamo introdurre un'ulteriore connotazione con-
cettuale che vogliamo dare al progetto. Alla base
delle prossime idee ci sono considerazioni di
carattere sociologico, riferite sia all'attuale conte-
sto socio-culturale mondiale, sia alle peculiarità di
un paese differente dal nostro.
Attualmente uno dei maggiori sociologi (Zygmunt
Bauman) parlando della questione "globalizzazio-
ne ed integrazione delle culture", introduce il termi-
ne "interculturale" per definire quelle nuove mani-
festazioni culturali, generate non dalla tolleranza o
dalla multiculturalità, che intendiamo come accet-
tazione del diverso priva di un tentativo di aggre-
gazione, bensì dall'integrazione e dalla fusione di
differenti culture.
9L'intercultura genera un nuovo ibrido, dalle carat-
teristiche originali, che si differenzia dai singoli
elementi culturali che lo compongono. Un esempio
spesso utilizzato in sociologia per spiegare questo
fenomeno sono le così dette seconde e terze
generazioni, individui nati e cresciuti in contesti
differenti dal paese di origine dei genitori, non
appartenenti quindi, ad una determinata cultura
preesistente. Questi individui sono spesso sospesi
tra più realtà, in bilico tra due culture, non apparte-
nenti ad alcuna delle due, eppure ad entrambe.
Alla luce di queste considerazioni e dato che,
come abbiamo detto, intendiamo proporre una
tipologia di yacht che rappresenti un'estensione
dello spazio di vita domestico, viene spontaneo
pensare di ipotizzare un modello abitativo di
imbarcazione, che, conservando il nostro know-
how tecnologico e la connotazione di prodotto di
lusso, nasca dalla fusione delle caratteristiche tra-
dizionali degli spazi domestici occidentali con
quelli cinesi.
Atteggiamento quest’ultimo analogo a quanto
avvenuto nel mercato del lusso destinato al medio
oriente, cercando tuttavia di non limitarsi ad un'o-
perazione di decoro, bensì di raffinare l'intervento
ponendo delle basi concettuali solide.
1.2
Il metodo
L’intento è quello di analizzare e sviluppare l'og-
getto di questa tesi a partire da considerazioni
teoriche su tematiche differenti, utilizzando un
metodo di studio multidisciplinare o forse, usando
un’espressione terminologicamente più corretta;
interdisciplinare. Riteniamo del resto, che questo
aspetto di collegamento logico interdisciplinare sia
insito nella natura dell'universo in cui viviamo, a
causa delle relazioni necessariamente esistenti tra
tutti gli aspetti del sistema vita. Per spiegare que-
sto universo di relazioni vogliamo partire dall'as-
sunto che tutto ciò che ci circonda fa parte, appun-
to, di un sistema, un sistema complesso.
E' fondamentale quindi, comprendere il necessario
collegamento delle singole parti del sistema; colle-
gamenti spesso ignorati, ma in realtà di grande
importanza perché se analizzati con attenzione,
rivelano i reali nodi sui quali si fonda la realtà nel
suo complesso. Queste relazioni costituiscono i
capisaldi, i principi, le regole di natura sempre vali-
de, fondamentali per capire il perché delle cose, le
loro origini ed i loro destini.
In questo senso la progettazione di oggetti di
design può essere un pretesto, un punto di parten-
za per un'analisi della realtà che ci circonda, sia
Introduzione
10
essa materiale o immateriale, sensibile o immagi-
nata; uno spunto che parte da una disciplina con-
siderata moderna e settoriale per arrivare a
considerazioni sull'uomo, la sua evoluzione cultu-
rale e sulla società che ci circonda.
Se da un lato possiamo parlare del design come
pretesto è altresì vero che in antropologia lo studio
dell'uomo parte dallo studio degli oggetti di cui si è
sempre circondato. Era abitudine dei nostri ante-
nati seppellire gli individui insieme ad artefatti
che ne aveveno caratterizzato la vita sulla terra;
elemento di fondamentale importanza questo, per-
ché dimostra il rilievo degli oggetti prodotti dall'uo-
mo come vere e proprie mappe culturali attraverso
le quali possiamo capirne gli usi, i costumi, il livel-
lo tecnologico e culturale nei vari periodi tem-
porali di riferimento.
1.3
Lo scenario
"Anche se strumenti […] gli oggetti […] sono "presenze
attive" con cui l' uomo ha ovunque stabilito relazioni
complesse; in questo senso gli oggetti non sono mai
"semplici oggetti", definiti da una sola funzione o da
una tecnologia, ma segmenti di un universo umano
fatto di relazioni materiali e immateriali, la cui cono-
scenza è stata ancora poco indagata"
(Branzi, 2008)
I sistemi sono un' insieme di elementi eterogenei
correlati. La complessità dei sistemi varia natural-
mente in base al numero di elementi presenti al
loro interno ed al numero ed alla tipologia delle
relazioni che legano gli elementi. Viviamo in un
mondo in cui tutto è sistema; noi, e tutto intorno a
noi è collegato da relazioni. Volendo riflettere e
sviluppare delle considerazioni su un qualsiasi tipo
di argomento è quindi necessario partire dal pre-
supposto che siamo in procinto di analizzare un
sistema complesso, in cui quindi, ogni parte dello
studio è legata attraverso una relazione di qualche
tipo ad un'altro elemento, da cui deriva e sul quale
avrà sicuramente conseguenze in modo più o
meno prevedibile.
Per spiegare meglio come, a nostro avviso, sia
regolata la realtà che ci circonda, sul modello dei
sistemi complessi, può essere utile far riferimento
a quei principi fisici e matematici che regolano la
vita nel nostro universo. Al di là di qualsiasi disser-
tazione filosofica che possiamo intraprendere o da
punti di vista soggettivi che possiamo sostenere, ci
sono delle regole preesistenti a noi, regole oggetti-
ve che spesso ignoriamo e sottovalutiamo, principi
teorici e metodologici applicabili ad ogni parte del-
l'essere. A nostro avviso questi rappresentano la
vera essenza dell'origine del nostro universo e ne
permettono il suo proseguimento (uomo permet-
tendo). Le leggi della dinamica rappresentano
alcuni di questi principi, la terza in particolare affer-
ma che ad ogni azione corrisponde una reazione
11
uguale e contraria. Ci serva questo da spunto per
analizzare ogni sistema complesso, intendendolo
come facente parte di un universo di regole e prin-
cipi relazionati ed interconnessi.
Volendo applicare al campo del design e quindi
agli oggetti d’uso questo principio di relazioni logi-
che necessarie tra le parti di un sistema, è neces-
sario rendersi conto dell'importanza fondamentale
dell'elemento uomo all'interno del sistema di riferi-
mento. Dall'uomo gli oggetti vengono ideati ed uti-
lizzati, e sull'uomo questi oggetti hanno effetto,
modificando i suoi usi, le sue abitudini, la sua cul-
tura, la sua visone del mondo. Se vogliamo pro-
gettare oggetti per l'uomo è necessario quindi stu-
diare parallelamente l'essere umano e la sua evo-
luzione, a livello antropologico e sociologico.
Non dimentichiamoci però che l'uomo è al tempo
stesso frutto e artefice di altre svariate tipologie di
relazione.
Abbiamo detto che l'uomo è in relazione con gli
oggetti materici che lo circondano; questi sono gli
oggetti intorno a lui, prodotti che esso dispone
intorno a sé per assolvere le più svariate funzioni
o elementi preesistenti a lui con i quali interagisce.
Esiste poi però anche un'infinita serie di relazioni
non materiali che circondano l'uomo, che lo deli-
neano direttamente ed indirettamente e che esso
stesso crea: sovrastrutture alla realtà percepita.
Intorno all'uomo ci sono poi anche altri uomini,
singoli sistemi generanti sovrastrutture, interagenti
tra loro. I sistemi di percezione e relazione indivi-
duali si moltiplicano e influenzano. Si ripete quindi
ovunque, identico ed al tempo stesso necessaria-
mente differente, il sistema uomo. Tanti singoli
individui, simili l’uno all'altro, eppure diversi nelle
sovrastrutture che essi creano, appartenenti agli
stessi sistemi relazionali, eppure, in qualche senso
mai agli stessi.
Quest'oceano di gocce relazionate e relazionanti
rappresenta il sistema sociale nel quale viviamo.
Tornando agli oggetti d'uso, risulta a questo punto
necessario studiare l'influenza dello svariato
numero di sistemi che ne determinano la produzione
e l'ideazione, e che, a loro volta, ne sono modificati.
Introduzione