Animal Spirits “D’ora in poi penserò solo a me stesso”. Il
Maggiore Danby replicò con un sorriso di
sufficienza: “Ma Yossarian, immaginati se
tutti ragionassero così”. “In quel caso”
disse Yossarian, “sarei un pazzo a
pensarla diversamente, non ti pare?”.
GLI ANIMAL SPIRITS
1
ORIGINALI
1.1 INTRODUZIONE E CENNI SUL PENSIERO KEYNESIANO L’obiettivo di questo primo capitolo è quello di mostrare come gli
Animal Spirits siano stati considerati da Keynes, colui che ne parlò per
1 Tale termine era inizialmente usato secondo un'accezione medica e Keynes lo prese in prestito da
Cartesio che lo utilizzò nel Trattato sull'Uomo , anche se in realtà il primo ad aver parlato di spiriti
animali fu Galeno di Pergamo. Galeno lo considerava importanti perché spiegavano come le
sensazioni e i movimenti si producevano. Le idee medievali sulla medicina non andarono molto
oltre la teoria galeniana, infatti Cartesio la applicò al contesto elaborato da Harvey sulla
circolazione sanguigna. Cartesio credeva che il sangue fosse riscaldato prima dal cuore e che dopo
si propagasse nel cervello attraverso l'aorta. Le più animate e sottili porzioni di sangue, gli animal
spirits, confluivano nel cervello in larga quantità, in quanto si distinguevano per la loro estrema
minutezza e per la loro rapidità di movimento. Traboccando dal cuore, entravano nelle cavità del
cervello e nei suoi pori, conducendoli nei nervi in modo tale da favorire il movimento del corpo, in
tutti i modi possibili, attraverso i muscoli.Tra il cervello e le fibre nervose, gli spiriti animali,
dovevano passare attraverso una stazione di smistamento locata nella parte del cervello che ora si
chiama epifisi. Nella teoria cartesiana la ghiandola pineale ( epifisi ) era la principale sede
dell'anima; attraverso questa, l'anima riceveva i messaggi riguardo a ciò che stava accadendo
dentro e fuori dal corpo. Quando l'anima voleva influenzare il corpo, indirizzava gli spiriti animali,
i quali si muovevano frettolosamente attraverso l'epifisi. Tale teoria spiega come le persone
possono agire in modo contrario ai loro migliori giudizi. I movimenti del corpo sono causati dai
movimenti degli animal spirits, ma quest'ultimi possono essere intaccati dalle emozioni, dalla
mente e dall'anima. Gli ultimi due elementi hanno, a turno, un'influenza sulle emozioni e sulle
azioni e tale lotta nella ghiandola pineale potrebbe condurre ad errori morali o intellettuali.
9
Animal Spirits primo all'interno del contesto economico e dalla letteratura che si è
concentrata su questo argomento. Prima di analizzarli nel dettaglio, è
utile sia contestualizzarli nell’ambito in cui sono trattati, cioè nella
Teoria Generale 2
, sia capire perché J.M.Keynes ne parli.
Il capitolo si articolerà nel seguente modo:
1. gli animal spirits originali ( all'interno della Teoria Generale, ovvero:
come uno dei fattori che determinano gli investimenti e che è quindi
responsabile del ciclo economico; come concetto legato
all'incertezza e alla razionalità );
2. gli animal spirits dopo Keynes ( nei post-keynesiani );
3. modelli di aspettative a confronto. ( Aspettative Razionali, Learning
Theory, AS ed equilibri multipli à la Farmer ).
Il primo passo, però, sarà quello di ripercorrere brevemente il pensiero di
Keynes
3
( sia come economista sia come persona fortemente interessata
alla filosofia ) .
Quando nel 1902 arrivò a Cambridge, Keynes conobbe la filosofia prima
dell’economia anche per l’influenza che esercitò su di lui l’appartenenza
alla Società degli Apostoli
4
. In una prima fase operò all’interno della
2 Userò il termine Teoria Generale per indicare l'opera di Keynes il cui titolo vero è: Teoria
Generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta.
3 Lo stesso Keynes affermò sia nella risposta alle critiche di Ramsey ( 1930 ) sia in My Early Beliefs
( 1938 ), di essere stato poco giudizioso su alcune delle sue idee filosofiche giovanili che ha poi
abbandonato. Infatti, nella risposta alle critiche di Ramsey, Keynes riconobbe i limiti
dell'approccio alla probabilità in termini puramente logico-formali. Si rese conto della necessità di
indagare anche il contesto storico della formazione dei giudizi e la psicologia dei soggetti. Questo
cambiamento si rifletterà nel capitolo 12 della Teoria Generale quando Keynes affronterà il
problema delle aspettative a lungo termine.
4 A questa società segreta aderirono Russell, L.Woolf, Moore, ecc.. Si discuteva di temi volti a
criticare fortemente i principi che si erano radicati durante l'età vittoriana. Queste riflessioni
continueranno nel Circolo di Bloomsbury.
10
Animal Spirits filosofia analitica
5
riconoscendo l’influenza della logica;
successivamente tentò di affiancare all’etica di Moore (la filosofia
morale) la logica di Russell. Questo tentativo trovò come ostacolo
soprattutto la vagueness. Questa caratterizza la conoscenza probabile ed
impedisce ad essa di avere il carattere quantitativo e misurabile
necessario perché essa possa essere considerata logicamente fondata.
Questa constatazione ha svolto un ruolo rilevante nell’avvicinamento di
Keynes all’economia, attraverso: gli insegnamenti di Marshall ;
l'influenza del pensiero di Hume , che si avverte quando pubblica il
Trattato sulla Probabilità 6
.
Il “ complesso ” comportamento umano, in realtà, determina un forte
cambiamento nel pensiero di Keynes, conducendolo a criticare
fortemente il concetto di razionalità che aveva elaborato all’inizio del
XX secolo e formalizzato nel Trattato, dove la sua analisi sui processi
decisionali in condizioni di incertezza è caratterizzata da forti affinità
con il pensiero di Hume. Il tema dell' induzione è ciò che Keynes assorbe
maggiormente dal pensiero di Hume. Alla base di questo tema vi è la
relazione tra causa ed effetto che secondo il filosofo ( Hume ) non può
essere mai conosciuta a priori , cioè col puro ragionamento, ma soltanto
per esperienza
7
. La connessione tra causa ed effetto, tuttavia, anche dopo
5 Nella filosofia analitica l'analisi era condotta da un punto di vista genetico-psicologico; la loro
ricerca verteva sul modo in cui la nostra mente perveniva, sulla base delle esperienze sensibili, a
formare in se le idee, connettendole poi tra loro in modo da formare idee più generali oppure più
complesse rispetto a quelle fornite dalle esperienze immediate.
6 Iniziato a scrivere nel 1906, viene pubblicato solo nel 1921 dopo una cospicua revisione del testo
che doveva essere pubblicato nel 1913. Giocò un ruolo importante anche lo scoppio della Grande
Guerra e il ruolo istituzionale assunto da Keynes dopo la fine di questa.
7 Su Hume esercitò una forte influenza il filosofo protestante Pierre Bayle . La sua frase “ Non c'è
niente di più 11
Animal Spirits che è stata scoperta per esperienza, rimane arbitraria; questo deriva
dall'idea di Hume secondo la quale causa ed effetto sono due fatti
interamente diversi, ognuno dei quali non ha nulla in se che richiami
necessariamente l'altro. In poche parole l'esperienza ci illumina intorno
al passato ma non ci dice nulla intorno al futuro .
Il distacco dal pensiero di Hume e l'abbandono del metodo matematico
coincide con il sodalizio con la concezione marshalliana che concepiva
l’economia come una combinazione di “ logica, intuizione e conoscenza
dei fatti ”. Questo ci permette di capire come l’incertezza e le aspettative
abbiano svolto un ruolo molto importante nella Teoria Generale .
Riguardo al secondo aspetto, Keynes abbraccia alcune idee di Marshall,
il quale, riflettendo su alcuni problemi 8
aveva maturato un’idea di
economia secondo la quale essa si avvale tanto del metodo induttivo
quanto del metodo deduttivo. Il metodo deduttivo è importante nelle
prime fasi di analisi di un fenomeno, ma poiché il sistema economico è
complesso e i fatti particolari sono incerti ed eterogenei, le teorie
elaborate sulla base dell’analisi deduttiva dei fatti trovano uno scarso
insensato che ragionare contro i fatti ” è sufficiente per capire il motivo che lega i due filosofi.
8 I problemi erano: a) l'impostazione dei classici che, concependo l'uomo come quantità costante,
alimentava un'idea di economia come scienza esatta; b) il punto di vista della scuola storica che
proponeva un ragionamento economico basato esclusivamente sui fatti; c) la nascita della
sociologia che, attraverso Comte, sostiene di trattare congiuntamente i fenomeni sociali,
scoraggiando l'esistenza di una scienza economica. L'ultimo punto trova giustificazione nel fatto
che una delle questioni fondamentali sollevate dalla scienza economica verteva sulle origini
dell' egoismo e dell' altruismo . perché? perché la scienza economica che nacque in Europa come
studio della filosofia morale, analogamente al cristianesimo, si poneva interrogativi in merito alla
natura umana. Seguendo questa strada, la scienza economica del XIX secolo accettava l'idea che
gli esseri umani fossero essenzialmente egoisti e che collaborassero soltanto per un interesse
personale illuminato . Tuttavia questa teoria non è mai stata accettata da altri filosofi sociali. La
conseguenza è la nascita della sociologia che, attraverso Comte e Durkheim, affermava che gli
esseri umani fossero per natura animal sociali che collaboravano e che si sacrificavano perché ciò
era insito nella loro natura sociale e non perché calcolavano egoisticamente i risultati delle proprie
azioni.
12
Animal Spirits riscontro nella realtà, per questo è necessario il trained common sense .
Marshall affermava che: gli agenti economici non erano ex ante degli
ottimizzatori, ma seguivano un processo adattivo nel momento in cui
dovevano intraprendere le loro azioni; ciò significa, ad esempio, che le
famiglie riducevano i loro acquisti quando il prezzo di mercato era
maggiore del prezzo al quale le famiglie solitamente domandavano i
beni; i produttori, dall'altro lato, espandevano la produzione solo quando
il prezzo di mercato superava il prezzo al quale loro offrivano beni e
viceversa.
Marshall, diversamente da Walras, ragionò per equilibri parziali ,
raggiunti in particolari mercati e non in tutto il sistema economico.
L'analisi dell'equilibrio prevedeva la distinzione tra il breve ed il lungo
periodo. Il periodo breve, secondo Marshall, è quel periodo durante il
quale si può supporre che l'azienda mantenga inalterata la consistenza
dei propri impianti e quindi muti soltanto il volume della produzione nei
limiti fissati dalle capacità a disposizione, e in secondo luogo, che il
numero delle aziende componenti l'industria sia dato; nel periodo lungo è
possibile considerare variabili sia la consistenza degli impianti sia il
numero delle aziende. Questa analisi corretta sul piano microeconomico,
perde significato se la estendessimo al piano macroeconomico di
Keynes, il cui fine era quello di poter spiegare il processo di
determinazione del reddito aggregato. Il punto di contatto è da ricercare
nel capitolo 18 della Teoria Generale ( dal titolo Riesposizione della
Teoria Generale ) dove Keynes assume come date, così come fa
Marshall, alcune variabili proprio per escluderne i loro effetti sul reddito
13
Animal Spirits e sull'occupazione di equilibrio.
Gli anni immediatamente successivi alla pubblicazione della Teoria
Generale, furono gli anni in cui Keynes, dopo aver abbracciato
l’economia, potette darne una definizione. In una lettera inviata ad
Harrod il 04 luglio 1938, Keynes definisce l’economia “ Una branca
della logica, a mio modo di vedere ” e come una scienza naturale e non
morale perché deve confrontarsi con cambiamenti e fattori instabili come
“ aspettative, incertezza, ecc.. ”.
1.2 IL MODELLO DELLA TEORIA GENERALE
9
Parallelamente alla revisione della teoria delle forme di mercato, si
svolse la critica di un altro aspetto della teoria dell’equilibrio: la critica
all’affermazione che un sistema concorrenziale, lasciato a se stesso,
potesse raggiungere automaticamente e autonomamente la piena
occupazione dei fattori produttivi disponibili e in particolare del fattore
lavoro. Tale critica culmina nell’opera Teoria generale dell’occupazione,
dell’interesse e della moneta pubblicata nel 1936 dall’economista inglese
J.M.Keynes .
Possiamo dire che, come i teorici della concorrenza imperfetta cercarono
9 Questo paragrafo è fortemente in debito con il libro Macroeconomia scritto dal Prof. Paesani.
14
Animal Spirits di dimostrare la possibilità di un equilibrio non di concorrenza, così
Keynes cercò di dimostrare la possibilità di un equilibrio non di piena
occupazione. La Grande Depressione diede un significativo stimolo a
Keynes, soprattutto nell'affermare che la sottoccupazione era non solo
dimostrabile teoricamente, ma potesse essere anche validata dalla
realtà 10
. Le vicende della crisi rendevano evidentemente assai dubbia
l’affermazione della Teoria tradizionale secondo la quale il sistema
aveva una tendenza permanente alla piena occupazione; questo veniva
smentito dall’insorgere ovunque di una vasta disoccupazione e
soprattutto dalle difficoltà incontrate nei tentativi di riassorbirla.
Ovviamente molto prima di Keynes vi erano stati tentativi di contestare
la visione dominante di un’economia automaticamente tendente alla
piena occupazione
11
. I nomi più rilevanti a questo proposito sono quelli
di Malthus, Sismondi, Hobson, Marx e tutto il filone marxista. Si deve
notare, tuttavia, che gli strumenti analitici da loro adoperati per
dimostrare le loro tesi, furono così insufficienti che la teoria ortodossa
sull’occupazione non poté mai essere scalfita. Si deve appunto arrivare a
Keynes per poter trovare, sul problema dell’occupazione, una critica alla
teoria dell’equilibrio elaborata in termini teoricamente adeguati.
Il primo passo è quello di riesporre il modello che Keynes propone nella
Teoria Generale e di cui il capitolo diciotto ne fornisce un'adeguato
riassunto. Così come abbiamo visto alla fine del precedente paragrafo, il
10 Negli Stati Uniti la disoccupazione salì oltre il 10 per cento nel novembre 1930 e culminò al 25,6
nel maggio del 1933. Questi livelli non furono raggiunti solo nel Nordamerica e in Europa, ma
anche in Australia dove il tasso di disoccupazione raggiunse il 28,3 per cento.
11 Tutti questi tentativi furono essenzialmente diretti ad elaborare schemi teorici in base ai quali fosse
possibile rendersi conto del periodico insorgere delle crisi economiche.
15
Animal Spirits punto di contatto tra Keynes e Marshall consiste nel considerare come
dati alcuni fattori perché, dice Keynes:
“ Ciò non significa che si assumano questi fattori come costanti;
significa semplicemente che in questo luogo non esaminiamo né
prendiamo in considerazione gli effetti e le conseguenze di variazioni di
tali fattori” ( Keynes 1936, p.435 ).
Tali fattori sono: le capacità lavorative e il volume esistente delle forze
lavoro disponibili, la qualità e la quantità esistenti dei beni capitali
disponibili, la tecnica esistente, l'intensità della concorrenza, i gusti e le
abitudini del consumatore, la disutilità di diverse intensità di lavoro e
delle attività di direzione e di organizzazione.
Una volta che consideriamo come dati questi elementi sopra descritti, un
modello economico, costruito sulla base di un'adeguata equazione
matematica, deve avere le proprie variabili indipendenti e dipendenti . Tra
le prime rientrano: la propensione al consumo, la scheda dell'efficienza
marginale del capitale e il tasso di interesse; sono dipendenti due fattori:
il volume di occupazione e il reddito nazionale misurato in unità di
salario.
Il fatto che il reddito nazionale possa essere misurato in unità di salario
fa emergere che alcuni fattori dati, in questo caso il salario,
“ Determinano in modo così completo ( le variabili dipendenti ) che
possiamo considerare questi valori derivati come se fossero essi stessi
valori dati” ( Keynes ibid., p.436 ). Se ad un dato livello di unità di
16
Animal Spirits salario corrisponde un preciso volume di occupazione, per la regola
transitiva varrà che per un dato livello di occupazione corrisponderà quel
preciso ammontare di reddito nazionale.
Diverso è il discorso per le variabili indipendenti, le quali anche se sono
influenzate dai fattori dati non sono però determinate completamente.
Keynes dimostrando il suo interesse per gli investimenti, come motore
che dovrebbe condurre ad un livello in cui reddito ed occupazione
coincidono con quelli di piena occupazione, fa l'esempio dell'efficienza
marginale del capitale e del tasso di interesse
12
. La prima, dipende si
dalla quantità esistente di impianti e scorte, ma anche dallo stato delle
aspettative a lungo termine, sulla base delle quali l'imprenditore dovrà
prendere delle decisioni “irreversibili” agendo “ Spinti da uno slancio
vitale che integra il calcolo dei profitti e delle perdite ” ( Paesani 2010,
p.67 ). Il tasso d'interesse, invece, dipende in parte dalla quantità di
moneta, che Keynes considera come variabile indipendente perché
controllabile per mezzo dell'azione condotta dalla Banca Centrale, e in
parte dallo stato della preferenza per la liquidità, che influenza la scelta
di come impiegare il risparmio . L'individuo preferirà detenere liquidità
per quattro moventi: transazionale, precauzionale, speculativo e
finanziario . La scelta di investire la moneta in titoli fruttiferi dipenderà
da:
1. l'impossibilità di formulare previsioni credibili sull'andamento del
tasso di interesse e sulla base delle quali deciderà, quindi, se rimanere
liquido o meno;
12 Infatti il livello degli investimenti si determina nel punto in cui l'efficienza marginale del capitale
coincide con il tasso di interesse.
17
Animal Spirits 2.la possibilità di formulare, con un certo grado di credenza, previsioni
migliori rispetto al giudizio medio, rimanendo liquido perché attende
nuove occasioni di profitto.
Keynes aggiunge come variabile indipendente anche l' unità di salario,
determinata dalle negoziazioni concluse fra datori di lavoro e lavoratori.
L'indipendenza di tale fattore deriva dalla vischiosità con la quale si
muovono i salari nominali, in quanto chi detiene il capitale sa che
diminuendoli non farà altro che alimentare i conflitti sociali .
La classificazione dei fattori in queste categorie richiede a monte una
spiegazione mediante la quale si deve spiegare il motivo che conduce
Keynes a considerare ad esempio il tasso di interesse come variabile
indipendente e l'intensità della concorrenza come fattore dato. A tal
proposito Keynes afferma:
“ La divisione delle determinanti del sistema economico nei due gruppi
dei fattori dati e delle variabili indipendenti è naturalmente affatto
arbitraria da un punto di vista assoluto. La divisione dev'esser fatta
interamente sulla base dell' esperienza , in modo da corrispondere da una
parte ai fattori le cui variazioni sembrano esser così lente o di così
scarso rilievo da esercitare un'influenza soltanto debole,...(..); dall'altra,
a quei fattori le cui variazioni mostrano in pratica di esercitare
un'influenza dominante su tale risultato” ( Keynes ibid, p.437 ).
Ricordando quanto detto all'inizio del paragrafo, Keynes era ben conscio
della situazione in cui viveva; egli aveva vissuto il miglior periodo del
18
Animal Spirits gold standard , la Grande Guerra e le sue conseguenze; ed infine il gold
exchange standard che drogò l'economia mondiale conducendola poi alla
Grande Depressione. Per questo dice:
“ Il nostro scopo presente è di scoprire ciò che determina in un periodo
qualsiasi, in un dato sistema economico, il reddito nazionale e il volume
dell'occupazione ” ( Keynes ibid., p.437 ).
L'ultima variabile indipendente di cui non ho parlato sopra è la
propensione al consumo. Definendola come una funzione che lega i
consumi in termini reali
C
w ( calcolati dividendo la spesa in termini
nominali per il salario monetario medio, assunto come unità di
misura
13
), al reddito netto
Y
w 14
(1.1)
C
w = Y
w ;
dalla quale ne deduciamo che una variazione, ad esempio, positiva
dell'investimento ( quindi del reddito, laddove tale relazione è espressa
per mezzo del moltiplicatore dell'investimento ) provocherà una
variazione positiva del consumo; in realtà, come sostiene Keynes, il
consumo non aumenterà in maniera direttamente proporzionale
all'incremento del reddito perché derivando la (1.1) rispetto al reddito
otteniamo:
13 Paesani ( ibid, p.62 ).
14 Rappresenta l'eccedenza del valore dei prodotti finiti, venduti nel periodo considerato, sul costo
supplementare e sul costo delle utilizzazioni.
19
Animal Spirits (1.2)
0 dC
w dY
w 1
.
La (1.2) per i valori che può assumere denota, con le parole di Keynes,
che:
“Gli uomini sono disposti ad accrescere il loro consumo con
l'aumentare del reddito ma non tanto quanto l'aumento del reddito”
( Keynes ibid., p.282 ss. ).
Tale legge viene definita come psicologica fondamentale da parte di
Keynes. In quanto esiste una relazione diretta tra reddito ed occupazione
( e dei relativi moltiplicatori ) è possibile dedurre la variazione
dell'occupazione sulla base della variazione dell'investimento. Un
incremento ( o un decremento ) dell'occupazione determina un
innalzamento ( o abbassamento ) della scheda per la preferenza per la
liquidità; questo perché quando Keynes parla di domanda di moneta,
afferma che una frazione di questa dipende dalla quantità detenuta a fini
transattivi e precauzionali e che è direttamente proporzionale al reddito,
che a sua volta influenza l'occupazione. Questo è solo uno dei tre motivi
che secondo Keynes conducono l'occupazione ad avere un'influenza
sulla preferenza per la liquidità. I restanti due motivi possono essere
ricavati mostrando questa equazione:
20
Animal Spirits (1.3)
w p = dY
dN
.
Questa uguaglianza, che altro non dice che l'impresa massimizza i
profitti quando il prodotto marginale del lavoro ( termine a destra ) è
uguale al salario reale, opportunamente manipolata evidenzia che:
1. il salario aumenta quando la disoccupazione si riduce e quindi i
lavoratori domandano più moneta a fini transattivi e precauzionali
(
w = dY
dN
∗ p );
2. l'aumento dell'occupazione determinando un aumento del reddito,
quindi della domanda di moneta a fini transattivi e precauzionali,
determinerà anche un aumento de livello generale dei prezzi
(
p = dN Y dY
∗ w ).
Il punto di equilibrio è dunque influenzato da molti fenomeni soprattutto,
come aggiunge Keynes, se consideriamo il sistema economico “reale”
che secondo l'economista è lungi dal vivere in uno stato semi-
permanente di piena occupazione. Al contrario sostiene, tale sistema
sembra capace di sopravvivere in una condizione cronica di
sottoccupazione, che non determina il fallimento di tale sistema perché le
fluttuazioni dei diversi fattori che concorrono a determinarne l'esistenza
non sono violentemente instabili . In poche parole, i due fenomeni utopici
( piena occupazione, in positivo, rovina totale, in negativo ) non sono
mai raggiunti; il passaggio dalla recessione al boom determina il ciclo
economico.
21
Animal Spirits Come abbiamo in parte visto, i fattori psicologici sono più che
fondamentali per Keynes; sono presenti nel consumo, nell'investimento e
nella preferenza per la liquidità e poiché la psicologia ( in parte e a suo
modo ) governa questi tre elementi non c'è alcun dubbio sul fatto che le
decisioni che scaturiscono dalla mente umana sono fondamentali per
poter raggiungere la stabilità del sistema. Ecco perché Keynes nel
numerare le condizioni di stabilità si sofferma:
1. sulla propensione marginale al consumo, perché il valore che
assume all'interno dell'intervallo (0 - 1), è assolutamente
fondamentale ai fini del moltiplicatore. Questo sarà pari a k = 1 /
( 1- a ) , dove a è la propensione marginale al consumo ( PmgC ).
Keynes rileva che k 15
è poco superiore all'unità perché a è prossimo
all'estremo superiore dell'intervallo e questo fa si che una modesta
variazione dell'investimento non provocherà una variazione
indefinitamente grande del consumo, conducendo il sistema a non
oscillare bruscamente;
2. sulla variazione del rendimento prospettico, che l'imprenditore potrà
guadagnare dall'installazione di nuovi impianti, o del tasso di
interesse , che non provocherà fluttuazioni grandi nell'efficienza
marginale del capitale e quindi nell'investimento, perché
l'imprenditore potrebbe riscontrare delle difficoltà nel far fronte ad
un eccesso di domanda di beni, in quanto i costi di produzione per
quei dati impianti sarebbero troppo elevati;
3. sulle variazioni dei salari monetari, che anche se variano
proporzionalmente all'occupazione, non potranno mai essere
15 K può essere definito anche come quella parte di domanda aggregata indipendente dal reddito.
22
Animal Spirits eccessivamente alti quando l'occupazione è alta e né troppo bassi
quando la disoccupazione è elevata. Secondo Keynes interviene una
qualche legge psicologica che da una certa stabilità ai salari, ergo ai
prezzi.
La quarta condizione definita da Keynes, non tanto di stabilità, quanto di
alternanza tra recessione e ripresa, deriva dall'idea che poiché i beni
capitali soggetti a logoramento hanno età diverse, allora quando
l'investimento cade al di sotto di un certo livello minimo, l'efficienza
marginale del capitale salirà favorendo la ripresa dell'investimento.
Concludendo Keynes dice:
“Ma non dobbiamo concludere che la situazione media così determinata
da tendenze naturali, (..), sia perciò stabilità da una legge di necessità ”
( Keynes ibid., p.444 ).
Credo che volesse dire che anche se ci troviamo sensibilmente al di
sotto della piena occupazione e al di sopra del livello minimo di
occupazione, oltre il quale si metterebbe in pericolo l'esistenza, il fine
ultimo è quello di ambire alla piena occupazione limitando al contempo
variazioni in senso opposto.
23