Introduzione
ii
Al fine di valutare l�orientamento giuridico � nata la necessit� di fare
delle analisi sia dal punto di vista tecnico, passando in rassegna il
fenomeno, sia dal punto di vista legislativo, ponendo attenzione alle
normative in vigore.
Lo scopo principale dell�analisi tecnica � stato quello di stimare il
rischio elettrosmog, valutando da un lato alcuni aspetti che spesso
sono confusi specialmente da persone che finiscono in conclusioni
affrettate, non conoscendo il fenomeno fisico in se.
Data la necessit� di analizzare esclusivamente le basse frequenze, si �
dimostrato il motivo per il quale le protezioni da introdurre sono
riferite al rispetto delle limitazioni di campo magnetico.
Al tempo stesso sono mostrati alcuni studi ed esperimenti condotti, al
fine di valutare la pericolosit� dei campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici.
La conclusione cui si pu� giungere � che le radiazioni non ionizzanti
inducono ad un rischio per la salute umana, inferiore ad altri agenti,
naturali e/o prodotti dall�uomo, anch�essi pericolosi per la salute.
Introduzione
iii
A ci� va aggiunto il condizionale, poich� bisogna rammentare che,
rispetto ad altri agenti, per i quali basta la sola presenza in minime
quantit� per provocare delle neoplasie (ne � un esempio l�amianto), se
si supera una soglia di valori limite � chiaro che il rischio crescer�
notevolmente.
Il problema che si sta sviluppando in questi anni e nei prossimi, sar�
quello di stabilire se i valori limite, introdotti dai vari enti
internazionali, sono inferiori o almeno prossimi alla linea di soglia che
si pu� definire a rischio �tollerabile�.
Un metodo di valutazione � quello epidemiologico, cui si fa molto
spesso riferimento per quantificare il rischio associato all�elettrosmog,
adottando come unit� di misura il Rischio Relativo, utilizzando come
riferimento, la popolazione esposta ad un arbitrario livello di campo.
A mio parere con tale sistema non si riesce a valutare il grado di
rischio, ma sarebbe pi� opportuno adottare un altro tipo di
riferimento, che produca dei danni equivalenti.
Introduzione
iv
Poich� non � ancora chiaro il meccanismo di interazione fra corpo
umano e radiazioni non ionizzanti, ed ancor pi� la sua stessa esistenza,
� quindi chiaro che solo chi ignora o sottovaluta l�intero fenomeno
deve ritenersi responsabile di attentare alla salute della popolazione,
come cita l�art. 32 della Costituzione Italiana.
L�aspetto giuridico si ripercuote sulla condizione di rischio; � noto che
esso s�identificher� come la propensione soggettiva di accettarlo o
meno, e in alcun caso nessuno si pu� approfittare di una condizione
d�ignoranza per trarne proprio vantaggio.
Nel caso della bassa frequenza, ed ancor pi� nel caso degli elettrodotti,
l�interesse non � pi� del singolo ma della collettivit� cui si contrappone
l�interesse economico della nazione, quindi � compito dello Stato
definire i valori limite e stabilire i metodi di difesa da adottare.
Allo stato odierno la legislazione si affida al DPCM del �92, che
stabilisce delle limitazioni in base alla distanza da elettrodotti dalle
zone adibite allo svolgimento delle normali attivit� umane, molto
probabilmente tale DPCM si aggiorner� con le nuove limitazioni
introdotte dalla Comunit� Europea.
Introduzione
v
A mio parere, l�unica postilla da aggiungere sarebbe quella di valutare,
in seconda battuta, i campi elettrici e magnetici, anche se sono
rispettate le distanze di attenzione definite dal DPCM del �92, poich� il
fenomeno deve essere valutato nella sua interezza, cio� tenendo conto
anche delle sorgenti esterne naturali o artificiali, adottando, ove serva,
le misure di riduzione di campo elettrico e magnetico.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
1
Cap.1 � Effetti dei Campi Elettrici, Magnetici ed
Elettromagnetici.
1 - Effetto Fisico.
In questa prima parte si cercher� di acquisire dimestichezza con alcuni
concetti che verranno esposti nel corso della trattazione allo scopo di
rendere pi� comprensibile il fenomeno che si vuole analizzare, sia dal
punto di vista degli effetti fisici sia rispetto agli effetti biologici.
� bene avere presente che i termini campo elettrico, campo magnetico,
onda elettromagnetica non sono sinonimi, ma rappresentano aspetti
diversi dell'elettromagnetismo, da tenere distinti anche in
considerazione delle diverse modalit� di interazione con gli individui
umani e quindi delle diverse eventuali conseguenze sul piano sanitario.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
2
Per tal motivo � opportuno analizzare il fenomeno partendo dalle basi
dell�argomento cio� quelle fisiche quindi si forniranno le definizioni dei
vari tipi di campi ponendo in rilievo le interazioni di questi con la
materia in generale per poi passare alle interazioni con i tessuti umani
nel successivo capitolo.
A dimostrazione della inadeguata conoscenza del fenomeno, basti
citare, a titolo di esempio, che spesso si confondono le basse con le alte
frequenze.
Ci� si verifica principalmente perch� vengono espressi giudizi da chi
non possiede una conoscenza di tipo tecnica.
A questo punto, come anticipato, � opportuno fornire quelle che si
ritengono le basi teoriche minime, al fine di poter affrontare con
maggior disinvoltura l�argomento.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
3
�Carica elettrica� Q:
Viene definita carica elettrica quella caratteristica di un corpo che
determina l�intensit� della forza di attrazione o repulsione da un altro
corpo di analoghe caratteristiche, posto a una determinata distanza.
Le cariche possono essere negative o positive.
Figura 1
Cariche dello stesso segno si respingono, cariche di segno opposto si
attraggono, con una forza proporzionale al prodotto delle quantit� di
carica, ed inversamente proporzionale alla distanza r cui sono disposte.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
4
21
21
21
ˆ
r
r
qq
kf =
La costante di proporzionalit� viene posta pari a
0
4
1
piε
, per
convenzione con il SI
1
, in cui l�unit� di misura della carica elettrica � il
coulomb (C).
�Campo elettrico� E :
Si definisce campo elettrico una regione dello spazio nella quale si
manifestano, per effetto della distribuzione di cariche elettriche, delle
forze di natura elettrica che agiscono sui corpi elettrizzati posti
all�interno del campo.
La traiettoria descritta da una carica, immersa in un campo elettrico,
pu� essere visualizzata con la rappresentazione delle linee di forza
(Figura 2), supposto che tale carica sia libera e priva d�inerzia.
Il campo elettrico creato in vicinanza di un conduttore in tensione � un
vettore, la cui intensit� � indicata con E; la sua unit� di misura � il volt
al metro (V/m)
1
.
1
Sistema Internazionale
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
5
Figura 2
Poich� il campo elettrico, in prossimit� d�oggetti conduttori (persone
incluse), � generalmente perturbato da questi oggetti, il valore del
campo elettrico imperturbato (cio� il campo che esisterebbe in assenza
d�oggetti mobili e di persone) sar� usato per caratterizzare le
condizioni d�esposizione
2
.
2
norma CEI 211 � 4 (1996) Guida al calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee
elettriche
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
6
�Tensione elettrica (o differenza di potenziale elettrico)� V:
La tensione elettrica o differenza di potenziale elettrico � la forza, di
natura elettrica, esistente tra due punti di un circuito elettrico, che si
trovano ad un differente livello di potenziale.
Essa � definita come la differenza di potenziale esistente fra due punti
di un conduttore che, percorso dalla corrente di un ampere, dissipa la
potenza di un watt, senza che nel conduttore avvengano altri fenomeni
energetici oltre l'effetto joule.
L'unita' di misura della differenza di potenziale � il volt (V)
1
.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
7
�Intensit� di corrente� I:
Figura 3
Il flusso di cariche elettriche all�interno di un corpo conduttore
determina la generazione di corrente elettrica.
L�intensit� di corrente si misura in ampere (A)
1
e corrisponde al
passaggio, per una determinata sezione di un conduttore, della
quantit� di carica elettrica di un coulomb, nell'unit� di tempo (s).
In figura � riportato l�andamento del campo elettrico generato da un
conduttore elettrico.
I
E
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
8
�Densit� di corrente� J:
La densit� di corrente J � una quantit� vettoriale la cui intensit�
equivale alla carica che attraversa, nell�unit� di tempo, una superficie
unitaria perpendicolare al flusso di cariche.
La sua unit� di misura � l'ampere al metro quadrato (A/m
2
).
�Frequenza� f: (Figura 4)
La frequenza f di una grandezza periodica equivale al numero di cicli
compiuti, dalla stessa, nell�unit� di tempo.
Essa equivale anche al reciproco del periodo T di variazione della
grandezza in questione: la frequenza si misura in Hertz (Hz). ci
occuperemo essenzialmente dei campi oscillanti a frequenza
Industriale (50 Hz).
�Lunghezza d�onda� λ: (Figura 5)
la lunghezza d�onda λ � l�equivalente nello spazio del periodo T, la
figura in seguito esemplifica il concetto.
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
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Figura 4
Figura 5
Cap. 1 Effetti dei Campi Elettrici Magnetici ed Elettromagnetici
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�Resistenza elettrica� R:
Rappresenta il coefficiente di proporzionalit� tra differenza di
potenziale e intensit� di corrente in un bipolo passivo (ove cio� non
esiste una differenza di potenziale imposta), caratteristica fisica del
materiale di cui indica l'attitudine a lasciarsi attraversare dalla
corrente.
La resistenza elettrica si misura in ohm (Ω).
�Campo magnetico� H: (Figura 6)
Analogamente, a quanto visto per il campo elettrico, si definisce campo
magnetico una regione, dello spazio, entro la quale si risente
dell�effetto di azioni magnetiche, ovvero le linee di forza del campo
magnetico.
Figura 6