Introduzione2
dal mercato azionario locale ai mercati azionari internazionali. Sono stati quindi presi
in considerazione i principali mercati, osservandoli non in un’ottica a “compartimenti
stagni”, cioè analizzandoli singolarmente e distintamente, ma in un’ottica globale, gli
uni in relazione agli altri, al fine di coglierne le correlazione e le interrelazioni.
A tal fine i primi tre capitoli sono dedicati esclusivamente alla trattazione delle
basi teoriche dell’Analisi Tecnica. In particolare, nel primo capitolo verranno
introdotte le principali tecniche operative ed i nuovi metodi di analisi denominati “ad
Intelligenza artificiale”. Nel secondo capitolo verranno illustrate le principali e
fondamentali teorie dell’Analisi Tecnica ed i principali strumenti sia grafici che
quantitativi divenuti oggi di larghissimo impiego. Nel terzo capitolo verrà proposto il
dibattito, ancora attuale, sulla reale efficacia dell’Analisi Tecnica in relazione alle
condizioni di efficienza del mercato nel quale viene applicata.
Conclusa la cosiddetta “trattazione teorica” il capitolo quarto si presenta come
il più innovativo e pratico avendo l’obiettivo, nella prima parte di cogliere le
interrelazioni dei principali mercati azionari internazionali nell’arco degli ultimi venti
anni e, nella seconda di applicare a titolo esemplificativo i concetti appresi nei
capitoli precedenti al mercato azionario giapponese, statunitense e italiano.
Introduzione alle tecniche operative di Borsa 3
CAPITOLO 1
INTRODUZIONE ALLE TECNICHE OPERATIVE DI
BORSA
INTRODUZIONE
Con il passare del tempo i fenomeni economici ed i loro riflessi sui mercati
finanziari si sono caratterizzati di una crescente complessità: le variabili che
influiscono sul livello dei tassi d'interesse, sui prezzi delle materie prime o dell'oro,
sulle quotazioni dei valori mobiliari o sul corso del cambio, sono assai numerose e
vanno necessariamente individuate e valutate, senza tralasciare l'interpretazione
delle possibili interazioni tra di esse. Le svariate procedure e tecniche d'indagine a
questo scopo, sono riconducibili sostanzialmente a due ampie branche di ricerca
1
:
l'analisi fondamentale e l' nalisi t cnica.
L’analisi fondamentale riguard lo studio e la comprensione di eventi esogeni
rispetto ad un valore produttivo (ad esempio l’azienda) o di un investimento (ad
esempio un portafoglio di titoli) che tuttavia sono destinati ad avere una profonda
influenza sui risultati della gestione che a tale valore si applica. I sostenitori di tale
disciplina sostengono che, nel lungo andare, i corsi azionari tendono a riflettere il
reale valore delle società quotate; deducono quindi che, individuando realtà attuali e
potenzialità patrimoniali ed economiche di queste società attraverso un’attenta
lettura dei loro bilanci, si possono formulare valide previsioni sui futuri livelli di prezzo
delle azioni con grande beneficio per una corretta strategia di investimento.
1
Fornasini A. (1991).
L’analisi tecnica è lo studio del movimento del mercato (arket action) tra ite
l’uso sistematico di grafici allo scopo di prevedere le tendenze future dei prezzi. Tale
funzione è fonte di ampi contrasti tra operatori professionali e accademici. Da un lato
i paradigmi teorici vengono criticati dal pratico, i quanto pretendono di spiegare un
Introduzione alle tecniche operative di Borsa4
fenomeno complesso come le fluttuazioni dei prezzi di borsa, supponendo che
all'interno di essa agiscano soggetti razionali e ottimizzanti che agiscono tutti
secondo le stesse modalità; trascurare le imperfezioni di funzionamento, i costi delle
transazioni, le diverse capacità di valutazione, la sopportazione del rischio e le
implicazioni psicologiche degli operatori, significa analizzare un ambiente irreale.
D'altro lato il campo operativo del ratico vi ne c mpletamente ignorato dal
teorico e ciò principalmente per una ragione: l'analisi tecnica è avulsa da ogni
formalizzazione realmente scientifica che consenta di verificare spessore e validità
generale dei concetti utilizzati, nonché l'affidabilità delle informazioni prodotte.
A queste due grandi branche di ricerca recentemente ne può essere aggiunta
una terza: l’intelligenza artificiale. Più che una scuola di pensiero è un insieme di
tecniche che mirano a simulare il processo di ragionamento umano (sistemi esperti),
il funzionamento biologico del cervello (ret neuronali) o l’evoluzi ne delle specie
viventi(algoritmi genetici). Prescinde, in sé, dai principi del pensiero tecnico e di
quello fondamentale in quanto si può avvalere di elementi di uno solo di essi, di tutti
e due, o di altri ancora. Nessun conflitto, fortunatamente, sussiste con le
metodologie di analisi tecnica e fondamentale dato che, l’intelligenza artificiale, come
si vedrà, possiede come denominatore comune la capacità di apprendere le regole,
di qualsiasi genere, che soggiacciono a processi noti per applicarle a situazioni in
corso di evoluzione.
Paradossalmente, il punto di forza delle tecniche di intelligenza artificiale
rappresenta allo stesso tempo un punto di debolezza. Se, infatti, il processo in
evoluzione non trova affinità (affinità e non uguaglianza) in uno dei processi che
hanno costituito la base dell’apprendimento, l’intelligenza artificiale è, con molte
probabilità, destinata a fallire.
Strettamente collegata con le tecniche operative sopra esposte ed in particolar
modo con l’analisi tecnica è l’ipotesi di efficienza del mercato; un mercato finanziario
si dice efficiente se in media è impossibile guadagnare dagli scambi basati sulle
informazioni pubblicamente disponibili. Nell’ipotesi in cui tutti i titoli siano
correttamente valutati, gli investitori guadagnerebbero sul loro investimento un
rendimento appropriato al livello di rischio assunto (cioè un rendimento normale)
prescindere dal titolo acquistato e dal tempo. L’energie ed il denaro spesi nell’analisi
dei titoli diventerebbero superflui e inutilmente costosi. Verrebbero quindi meno tutte
Introduzione alle tecniche operative di Borsa 5
le tecniche operative per le quali il valore marginale delle analisi sarebbe pari a
zero.
2
1.1 DEFINIZIONE DI ANALISI TECNICA
“Lo studio sistematico degli effetti espressi in termini di prezzi, conseguenti al
mutare delle ragioni fondamentali sottostanti il mercato finanziario e, in misura
prevalente, la comprensione della psicologia del comportamento degli operatori
riflessa sulle dinamiche dei mercati finanziari, costituisce la composita disciplina che
passa sotto il nome di analisi tecnica.” Tale definizione individua inequivocabilmente
i caratteri distintivi di quella che, oggi, rappresenta una delle discipline più utilizzate
per la definizione delle politiche e degli obiettivi di investimento, in particolar modo
nell’ambito della finanza mobiliare. Un’altra famosa definizione di analisi tecnica
3
concisa quanto esaustiva è la seguente: "Technical analysis is the science of
recording, usually in graphic form, the actual history of trading ....in a certain stock or
in the averages and then deriving from that pictured history the probable future
trend".
Quindi con il termine analisi tecnica si vuole designare lo studio
dell’andamento passato del prezzo di attività quotate, finalizzato all’ottenimento di
informazioni circa il futuro andamento del prezzo stesso. Il principale presupposto è
che vi sia una relazione significativa e non casuale tra le quotazioni passate di un
titolo e le quotazioni che esso avrà nell’immediato futuro. E’ doveroso precisare fin
d’ora che non sempre l’indagine empirica ha confortato questa tesi.
La verifica dell’inesistenza di un mercato perfetto, situazione ideale per le
valutazioni dell’analisi fondamentale e dei modelli teorici ortodossi, ha spinto analisti
e operatori del settore a ricercare nuove forme di analisi. Nasce così, in America
2
Esistono poi altri modi di operare nel mercato azionario: il fiuto ch è qualcosa di innato e
scientificamente inspiegabile che però è sempre “vagliato” da tecniche operative e quindi non
utilizzato in modo caotico ; le dritte e soffiate degli insider con i conseguenti effetti giuridici stabiliti
dalle recenti leggi. Tutte queste “tecniche operative” rappresentano delle modalità che non richiedono
ovviamente nessun commento dato che poco o nulla hanno a che fare con l’analisi tecnica.
3
Edwards R.D. - Magee J. (1957).
Introduzione alle tecniche operative di Borsa6
negli anni 30, l’analisi tecnica che affronta il mercato con una duplice gamma di
strumenti: i sistemi statistici e i sistemi euristici
4
, grafici e quantitat vi, applicati allo
studio di serie storiche di prezzi.
5
(vedi Fig. 1.1.1)
ANALISI TECNICA
METODI EURISTICI
Modelli quantitativi
Modelli strutturali
Modelli qualitativi
Modelli grafici
Dominio temporale
METODI STATISTICI
Dominio frequenziale
FIGURA1.1.1 – LE BRANCHE DELL’ANALISIT CNICA
I sistemi statistici, che richiedono sicuramente un elevato grado di
preparazione, non sono molto familiari agli analisti a causa della complessità di
calcolo che rende i modelli poco maneggevoli, e a causa della necessità di costanti e
sistematiche verifiche per una stima appropriata dei parametri dei modelli.
Tradizionalmente i metodi statistici possono essere inquadrati sotto due profili
generali; innanzitutto modelli applicati nel "dominio temporale", cioè sistemi
attraverso cui si analizzano i prezzi in connessione esclusiva con la variabile tempo:
si usano le tecniche della regressione, delle medie mobili e dell'autoregressione.
Seguono poi i modelli applicati nel "dominio frequenziale", cioè indagini volte ad
4
Un sistema euristico si contrappone ad un sistema statistico in quanto non rigoroso dal punto di vista
formale.
5
Fornasini A. (1991).
Introduzione alle tecniche operative di Borsa 7
identificare i cicli della serie storica: si distinguono in questo ambito le Analisi di
Fourier, l Analisi del Periodogramma e l'Analisi Spettrale.
I sistemi euristici, che i più tendono ad identificare con l’analisi tecnica
dimenticando i sistemi statistici, hanno come finalità principale di individuare
empiricamente le tendenze dei mercati ed anticipare i livelli critici di inversione di
tendenza costruendo affidabili segnali di intervento sul mercato.
E’ bene precisare che questa questo lavoro farà riferimento esclusivamente
all'analisi tecnica propr amente detta e non r tterà, se non marginalmente, i metodi
statistici.
Gli analisti tecnici sostengono, generalmente, che la corretta investigazione
delle caratteristiche evolutive di una serie temporale di quotazioni registrate in
mercati alimentati da grossi volumi di scambio dovrebbe consentire il raggiungimento
di quattro importanti obiettivi in grado di orientare l’attività speculativa:
FINALITA’ DESCRITTIVA. Lo statistico intende sostituire all’erratico
andamento della sequenza originale una formulazione sintetica, ovvero un
modello, in grado di approssimare efficacemente l’evoluzione del fenomeno.
Ilchartist r tiene invece che la descrizione del movimento storico reale dei
prezzi costituisca l’unica ed efficiente modalità in grado di favorire la
scoperta delle più importanti fasi di mercato che gli permettono di
individuare il momento più opportuno per il loro sfruttamento.
FINALITA’ INTERPRETATIVA. Questo obiettivo rappresenta un
terreno fertile per l’Econometria, cioè la disciplina dedicata alla stima di
relazioni tra variabili sulla base di schemi storici proposti dalla scienza
economica. I soggetti operanti nella ricerca econometrica sono
l’economista, il quale ha il compito di individuare le variabili che spiegano
l’evoluzione del fenomeno, e lo statistico che raccoglie le serie storiche,
formalizza il tipo di legame tra variabili indipendenti e dipendenti, e infine
stima i parametri del modello individuato (vedi Cap. 1.7.8). Il chartist invece,
prescindendo dalle cause che generano le variazioni di prezzo , si
preoccupa essezialmente di prendere atto di quanto accaduto nel passato
e di identificare le fasi peculiari della dinamica corrente di borsa.
FINALITA’ PREVISIVA. appresenta senz’altro un’affascinante sfida
alla quale la statistica offre strumenti analitici operanti in base a due diverse
Introduzione alle tecniche operative di Borsa8
concezioni della struttura evolutiva di una serie storica di prezzi:
deterministica che si riconduce ad un semplice problema interpolativo e
fondata sul concetto dell’immutabilità nel tempo del modello descrittivo
storicamente accertato della serie osservata; stoca tica che si rifà
all’Inferenza Statistica e alla applicazione della sua sequenza logica. Il
chartist, molto più semplicemente, proietta nel futuro le tipiche ciclicità
riscontrate osservando l’andamento storico della serie di prezzi.
FINALITA’ GESTIONALE. Si possono distinguere contributi scientifici e
sistemi euristici. I primi sono riconducibili ai profili operativi dei modelli
generali di selezione di portafoglio come ad esempio il Market M d lbasato
sul Coefficiente Beta secondo il quale, molto semplicemente, la
performance di un titolo mobiliare dipende da una sola variabile:
l’andamento dell’indice generale del mercato in cui è quotato il titolo stesso.
I secondi sono riconducibili a due ampie categorie di modelli: modelli
dedicati all’accertamento della qualità dei movimenti di mercato, che offrono
cioè l’opportunità di enucleare stati di perturbazione e di normalità nella
dinamica borsistica, e modelli finalizzati all’individuazione del momento
temporale più opportuno per l’accesso al mercato.
6
Per apprezzare appieno l’analisi tecnica è opportuno prima di tutto definire i
fondamenti logici e filosofici su cui si basano le sue potenzialità. Essa si basa su tre
presupposti:
1)Il mercato sconta tutto. L’an lista parte dalla convinzione che nei prezzi di
borsa siano già incorporati tutti i fattori rilevanti di tipo fondamentale,
politico, psicologico ecc.. Di conseguenza, lo studio dei movimenti dei prezzi
è tutto ciò che viene richiesto ai fini dell’analisi tecnica previsionale. Il
movimento dei prezzi riflette i cambiamenti quantitativi della domanda e
dell’offerta dei titoli.
2)I prezzi si muovono in una determinata direzione. Poiché è l mercato
che forma il trend
7
, lo scopo dell’analista consiste nell’identificare un trend
sin dai suoi primi movimenti, per investire nella sua direzione primaria. Si
6
Fornasini A. (1996).
7
Trend. Si riferisce alla direzione dei prezzi. Massimi e avvallamenti crescenti formano un uptrend;
massimi e avvallamenti decrescenti costituiscono un downtrend. Un trading range è caratterizzato da
Introduzione alle tecniche operative di Borsa 9
può inoltre affermare che il trend è destinato a proseguire finché non mostri
chiari segni d’inversione.
3)La storia si ripete. Lo studio della configurazione e del movimento del
mercato, deve avvalersi anche dello studio della psicologia umana. In
questo modo le tipologie di grafici identificate e classificate nell’ultimo secolo
sono in grado di riflettere bene la psicologia del mercato diventando
utilissime nel presente. Si può quindi riassumere il tutto affermando che per
prevedere il futuro bisogna prima di tutto studiare il passato (dato che il
futuro potrebbe esserne una ripetizione).
In realtà alcuni
8
studiosi hanno rilevato una certa incoerenza tra quanto è
stabilito nel primo punto rispetto alle agli altri due; se il mercato dovesse valutare
autonomamente le attività finanziarie tenendo conto di tutte le informazioni disponibili
al tempo t, allora anche la possibilità che i corsi seguano delle tendenze
manifestatesi in passato, può essere scontata nei prezzi, rendendo impossibile in tal
modo l'insorgere di comportamenti ripetitivi. In altre parole, se il prezzo riflette tutte le
informazioni (punto 1), non possono riproporsi modelli di comportamento con le
medesime modalità, cioè i prezzi non possono dare luogo a patterns (punt 2).
1.2 DEFINIZIONE DI ANALISI FONDAMENTALE
Il fine preminente dell’analisi fondamentale è l’individuazione del valore
intrinseco di un bene ufficialmente quotato. In sostanza si tratta di provvedere ad una
sistematica comparazione tra valori teorici e prezzi effettivamente quotati sul mercato
allo scopo di favorire le più coerenti strategie di posizionamento. In pratica qualora il
prezzo espresso dal mercato apparisse sottovalutato/sopravvalutato rispetto alla
stima teorica scaturita dall’analisi economica, si determinerebbe l’opportunità di
intraprendere azioni di acquisto/vendita. L’analisi fondamentale corrisponde quindi
alla ricerca di tutti gli elementi che sono propri del contesto economico, politico e
massimi e avvallamenti orizzontali. I trends vengono generalmente classificati come maggiori (> 6
mesi), intermedi (da 1 a 6 mesi), o minori (inferiori ad un mese).
8
Zambruno G.M. (1992) - Terzi A. (1994).
Introduzione alle tecniche operative di Borsa10
sociale all’interno del quale si svolge l’attività di gestione, e che, singolarmente o più
sovente combinati fra loro, condizionano le caratteristiche dell’attività medesima. I
fenomeni oggetto di tale ricerca, denominati fondamentali, sono diversi a seconda
dell’oggetto della gestione. In questo studio verranno considerati solo quelli attinenti
alle attività mobiliari.
I fondamentali possono avere inoltre un carattere:
strutturale, qualora costituiscano elementi qualificanti di lungo periodo del
sistema economico; ci si riferisce ai principali macroaggregati quali il livello e
la composizione dei consumi, il debito pubblico, il saldo della bilancia dei
pagamenti ecc.
congiunturale,q alora siano rappresentativi dell’andamento ciclico di
breve periodo del sistema economico, e siano controllati o condizionati, in
modo diretto o indiretto, dalle politiche di bilancio di agenti economici quali
lo Stato, le famiglie o le imprese.
Si può affermare che la dinamica congiunturalerappresenta il “sentiero”
attraverso il quale si realizzano future evoluzioni strutturali oppure si perseguono
determinati obiettivi strutturali propri di alcuni agenti economici. L’analisi
fondamentale quindi ha come chiaro obiettivo di contribuire alla costruzione di un
quadro di riferimento per la dinamica futura dei prezzi delle varie attività finanziarie. I
dati strutturali sono elementi di grande significatività per la costruzione di un quadro
macroeconomico di riferimento di lungo periodo, ma sono gli elementi congiunturali a
destare spesso maggiore interesse. Ciò si spiega sia per il fatto che generalmente si
perseguono obiettivi di redditività nel breve periodo, sia perché determinati fenomeni
congiunturali, grazie anche alla forte attività speculativa caratterizzante certi mercati
finanziari, dispiegano effetti fortemente marcati.
Ricorrendo a modelli di tipo econometrico più o meno complessi vengono
interpretate e descritte le relazioni che si instaurano tra le grandezze economiche
interessate, tramite un articolato intreccio di relazioni matematiche che permettono la
creazione di uno scenario che conduce, o meglio indirizza, verso un determinato
sentiero la previsione. In termini più specifici e schematici, a titolo esemplificativo,
possiamo formulare due possibili scenari, completamenti diversi l’uno dall’altro
9
:
9
Pinardi C.M. (1996)
Introduzione alle tecniche operative di Borsa 11
Scenario di stabilità. E’ carat erizzato da un clima di stabilità politica, vale
a dire una compagine di Governo compatta e capace di dimostrare una
ferma volontà di risposta alle grandi problematiche legate alla finanza, al
sociale, ecc. Tutto ciò significa, prima di tutto, una situazione di equilibrio dei
conti pubblici determinata da misure discrezionali, ossia rappresentative di
politiche di austerità realizzate dal Governo, e da fattori automatici, ossia
non ascrivibili direttamente all’azione della leadership (ad esempio una
crescita del PIL porterà probabilmente un aumento del gettito fiscale). Un
tale stabilità può portare ad una migliore credibilità sui mercati internazionali
con un possibile calo dei tassi d’interesse delle attività denominate in valuta
del paese, nonché del tasso di cambio della valuta stessa. Un tale scenario
potrebbe in qualche misura autoalimentarsi e divenire “virtuoso”.
Scenario di instabilità.Rappresenta l’esatto opposto del precedente.
Avremo un Governo con problemi di coesione interna, incapace di manovre
di austerità, e di conseguenza esclusivamente volto al contenimento della
spesa pubblica.
Il quadro macroeconomico che corrisponde allo scenario ritenuto più
probabile, con una forte dose di soggettività, è detto pr visione di base.
Mentre questi modelli macroeconomici sono indispensabili affinché i governi
possano definire le proprie scelte di politica economica, essi risultano meno utili per
guidare quotidianamente l'operatore sui mercati finanziari. Alcuni limiti dei modelli
macroeconomici di tipo econometrico sono infatti:
• la significatività dei dati dipende da una revisione costante e accurata, con
costi di conseguenza elevati.
• i parametri sono poco controllabili, perché sono molto numerosi e variano nel
tempo, cosicché il risultato del modello viene pesantemente condizionato da piccole
variazioni apportate a questi parametri.
• la specificità del modello ne impedisce l'applicabilità ad altri mercati, o il suo
utilizzo per diversi periodi.
• l'elaborazione dei dati può richiedere tempi lunghi, cosicché il modello può
fornire indicazioni non tempestive.
Nessuntrader può pensare di subordinare le proprie decisioni sulla base delle
indicazioni fornite da questo tipo di modelli. E' comunque auspicabile una
conoscenza di massima, volta perlomeno a stabilire i possibili effetti di accadimenti
Introduzione alle tecniche operative di Borsa12
politico-economici nazionali e internazionali su talune variabili determinanti il
processo di valutazione di un titolo azionario.
Un secondo livello di approfondimento dell'analisi fondamentale è costituito
dall'indagine particolare
10
. Tale studio è diretto ad identificare la potenzialità
economica, finanziaria e patrimoniale della società quotata affinché siano possibili
corrette previsioni concernenti i flussi di reddito (dividendi) del titolo azionario in
oggetto. L’indagine particolare si divide poi in due forme di ricerca:
Settoriale, dedicato all’approfondimento delle relazioni tra domanda ed
offerta, all’accertamento della qualità, degli elementi di costo e del ciclo di
vita del prodotto, alla misurazione del grado di concorrenza tipico di quel
settore merceologico, ecc.
Aziendale,attraverso un’analisi dinamica dei bilanci societari, attraverso
comparazioni storiche, valutazioni prospettiche e confronti con altre aziende
appartenenti allo stesso settore, diretta ad identificare le potenzialità
economiche (capacità dell'azienda di produrre redditi futuri), finanziarie
(capacità dell'azienda di mantenere un persistente equilibrio tra fonti e
impieghi) e patrimoniali (capacità dell'azienda di conservare il proprio
patrimonio nel tempo) della società, per operare una stima corretta dei flussi
di reddito
A fini operativi divengono poi molto utili gli strumenti della cosiddetta ana si
finanziaria. Si studiano e si costruiscono indici di apprezzamento borsistico,
utilizzando sia dati provenienti dai bilanci societari sia dati di mercato: esempi molto
conosciuti ed utilizzati possono essere considerati il rapporto Price/Earnings
(prezzo/utili),Earning Per Share (utili per azione), Price/Cash Flow (prezzo/utile
netto+ammortamenti per azione), Price/Book Value (prezzo/valore di libro per
azione).
10
Fornasini A. (1991).