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1 Quadro di riferimento
1.1 La sede di Fisciano dell’Università di Salerno
Salerno era stata sede dell'antica Scuola medica salernitana, in seguito
università. Chiusa con Regio Decreto nel 1811, sotto Gioacchino Murat, malgrado
alcuni corsi sopravvivessero fino al 1861 presso il Convitto nazionale Tasso. Risale
al 1944, con decreto del re Vittorio Emanuele III, la costituzione di un Istituto
universitario di Magistero nella città, fortemente voluto da Giovanni Cuomo, che
divenne statale nel 1968, trasformandosi nella Facoltà di Magistero dell'Università
degli Studi di Salerno. Nel giro di pochi anni la facoltà di Magistero venne
affiancata da numerose altre che contribuirono, ognuna per la propria parte, alla
formazione di un importante polo universitario. Nel 1969 fu istituita la Facoltà di
Lettere e Filosofia, nel 1970 la Facoltà di Economia e Commercio, nel 1972 le
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e di Giurisprudenza, nel 1983 il
corso completo di Ingegneria, nel 1991 la Facoltà di Farmacia, nel 1992 quella di
Scienze Politiche, nel 1996 quella di Lingue e Letterature Straniere, nel 2006 infine
la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Dal 1988 l'Università ha sede nel Comune di Fisciano, nella Valle dell'Irno, a
pochi chilometri da Salerno, allo snodo di incroci autostradali che la rendono
centrale e facilmente raggiungibile.
L’Ateneo salernitano, situata nel cuore della Campania, costituisce il punto di
riferimento per studenti provenienti da circa 1.000 Istituti scolastici presenti in un
contesto territoriale assai ampio. Esso concentra al suo interno strutture moderne e
servizi efficienti, dalla pluralità e specificità delle aule al reticolo dei laboratori,
dalla piø grande Biblioteca "a scaffale aperto", la prima in Italia e una delle
maggiori in Europa, alle strutture sportive direttamente fruibili, dai punti-ristoro
alla mensa, alle residenze universitarie (284 unità abitative di cui 210 in stanza
singola e 72 posti letto in 24 mini appartamenti) dotate di tv satellitare, angolo
cottura, telefono e facilitazioni per i portatori di handicap, dall'arcipelago degli
sportelli bancari, postali, della Polizia di Stato, fino ad una "griglia" di opportunità
e supporti economici offerti dall'Ateneo che accompagnano lo studente nel corso
della carriera universitaria.
Di particolare rilievo sono le iniziative musicali a carattere permanente nei
settori jazz (Orchestra Jazz dell'Università di Salerno), classico, corale, etnico e
della danza. Da due anni è attiva la web-radio di ateneo Unis@und che offre la
possibilità di rimanere aggiornati sulle principali attività presenti in Ateneo e di
ascoltare programmi prodotti da studenti e personale universitario. Nel maggio
2010 è stato anche inaugurato un asilo nido per professori e alunni, il secondo del
genere in Italia dopo quello di Parma.
Di grande rilievo, inoltre, sono le attività di orientamento (in ingresso, durante e
dopo gli studi universitari) che offrono la possibilità di cogliere opportunità
7
formative diverse dalla didattica tradizionale: stage e tirocini presso le aziende
sono parte centrale della formazione degli studenti salernitani. Dunque, un
complesso molto ampio e tuttora in espansione, con una superficie coperta di circa
centoventimila metri quadrati ed un piano di sviluppo che prevede la realizzazione
di altri plessi e laboratori.
Figura 1_Differenti viste dell’Ateneo di Salerno con sede Fisciano
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Figura 2_Pianta del complesso universitario di Fisciano
Una prima analisi evidenzia che i confini dell’area di studio si estendono al di là
dei semplici confini della provincia di Salerno inglobando parti piø o meno estese
della provincia di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta. Nelle tabelle che seguono
sono riportati il numero (in termini percentuali) degli iscritti provenienti dalle
province della Campania e quelli provenienti da altre regioni.
Comuni Unità Percentuali
Avellino 6052 16,11%
Benevento 655 1,74%
Caserta 490 1,30%
Napoli 4558 12,14%
Salerno 25804 68,70%
Totale complessivo 37559 100,00%
Tabella 1_Numero degli iscritti per Provincia della regione Campania (dati Rettorato
a.a.2009/2010)
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Regioni Unità Percentuale
Abruzzo 10 0,41%
Basilicata 1392 56,59%
Calabria 522 21,22%
Emilia-Romagna 40 1,63%
Estero 51 2,07%
Friuli Venezia Giulia 5 0,20%
Lazio 133 5,41%
Liguria 4 0,16%
Lombardia 64 2,60%
Marche 12 0,49%
Molise 24 0,98%
Piemonte 24 0,98%
Puglia 77 3,13%
Sardegna 8 0,33%
Sicilia 30 1,22%
Toscana 32 1,30%
Trentino Alto Adige 6 0,24%
Umbria 5 0,20%
Valle d'Aosta 1 0,04%
Veneto 20 0,81%
Totalecomplessivo 2460 100,00%
Tabella 2_Numero degli iscritti residente in regioni diverse della Campania (dati
Rettorato a.a. 2009/2010)
Si è riscontrato che la maggior parte degli iscritti proviene dalla provincia di
Salerno ed Avellino, con un interessante 12% degli iscritti provenienti dalla
provincia di Napoli; mentre le province di Caserta e Benevento non sembrano
rientrare nel bacino di influenza.
A conferma delle precedenti considerazioni qualitative e a partire dalle
informazioni sugli iscritti e dalle informazioni socioeconomiche fornite dall’ISTAT
sono state costruite due mappe tematiche: la figura 3, in cui sono stati classificati
tutti i comuni della regione Campania in funzione del numero di iscritti
all’Università di Salerno, e la figura 4, in cui gli stessi comuni sono stati suddivisi
in funzione di un indice che misurasse il potere di attrazione dell’Università:
%I.R. = (Iscritti Università di Salerno/Popolazione residente)
10
Nella figura successiva è possibile individuare, a partire da Fisciano, delle aree
concentriche a numero di iscritti decrescente, l’unione delle citate aree permette di
definire il bacino di utenza; la definizione di tale bacino e la relativa distribuzione
degli iscritti permette di comprendere dove sarebbe utile allocare servizi di
collegamento al fine di soddisfare il mercato.
Dall’analisi della suddetta tavola è possibile definire il bacino di influenza
dell’Università di Salerno; si ritiene infatti che il numero degli iscritti non possa da
solo definire l’influenza dell’Università salernitana, basti pensare che Napoli ha un
numero non piccolo di 200 iscritti ma non per questo la città capoluogo si può
ritenere nel bacino di influenza dell’Università di Salerno. La definizione del
bacino di influenza consente di capire dove l’influenza è forte ma soprattutto dove
è ridotta sebbene la sede di Salerno sia competitiva rispetto la sede napoletana.
Dalla figura 5, in particolare, se da una parte è sempre possibile individuare una
struttura concentrica, dall’altra si vede che la conformazione del bacino di
influenza si confina maggiormente tra le province di Salerno e di Avellino.
11
Figura 3_Iscritti all’Università degli Studi di Salerno – individuazione del bacino di
utenza
Figura 4_Variazione del rapporto (Iscritti/popolazione residente) – individuazione del
bacino d’influenza
12
1.2 Caratteristiche ed evoluzione della domanda di mobilità dal
1999 al 2005
1.2.1 Le indagini svolte
Nell’anno accademico 1999-2000 è stata condotta un’indagine rappresentata da
conteggi veicolari presso le entrate e le uscite del complesso e conteggi passeggeri
in corrispondenza delle fermate dei mezzi pubblici. Per la domanda auto sono stati
effettuati conteggi sia in entrata che in uscita dal complesso, e le suddette
operazioni si sono svolte lungo l’arco di due settimane e nei giorni di martedì,
mercoledì e giovedì, ritenendo i restanti due giorni della settimana poco
rappresentativi. Le operazioni, sviluppatesi lungo l’intera giornata, sono state
condotte mediante contatori manuali e sono consistite nel conteggio, ogni 15
minuti, del numero delle auto entranti ed uscenti e del relativo numero di
passeggeri. Particolare attenzione è stata rivolta alla distinzione tra auto di studenti
ed auto dei dipendenti, così come si è stati molto attenti alla regolarità delle
condizioni al contorno che potessero influenzare il regolare afflusso di utenti. Le
sezioni di conteggio sono state tre: nel varco inferiore sono state contate sia le
entrate che le uscite, mentre nei varchi superiori sono possibili solo entrate o solo
uscite. Per la domanda passeggeri si è tenuto conto di tutte le 18 aziende di
trasporto operanti e di tutte le linee offerte. Lungo l’intera giornata ed in
corrispondenza delle singole fermate sono stati conteggiati gli utenti saliti,
distinguendoli per linea e per quarto d’ora.
In base alle suddivisioni effettuate ed in seguito allo svolgimento dell’indagine
sui flussi di domanda uscente, si riporta la specificazione delle dimensioni
dell’universo degli studenti e dei suoi sottoinsiemi.
Specificazione della numerosità degli strati
Utenti modi individuali
Universo
studenti Utenti modo collettivo
6.426 10.401 3975
Parcheggio
superiore
Parcheggio
inferiore
Termin
al
Giurisprudenza &
Farmacia
2.565 3.861 3.174 801
Tabella3_Specificazione della numerosità degli strati
13
Le indagini condotte nell’anno accademico 2001-2002 / 2002-2003 / 2004-2005
si sono svolte presso il complesso di Fisciano nelle aule delle singole facoltà. Sono
state realizzate indagini campionarie “a destinazione ”. Il tipo di campionamento è
stato del tipo “casuale semplice”. Per la prima sono stati intervistati ben 3008
studenti, per la seconda il numero totale degli intervistati è 4076 di cui 3024 non
sono domiciliati a Salerno e 1052 sono domiciliati a Salerno mentre per la terza
sono stati intervistati ben 1119 studenti, in particolar modo ha coinvolto quegli
utenti provenienti da tutti quei comuni appartenenti al circuito della linea
ferroviaria.
1.2.2 L’indagine 1999-2000
Nella ripartizione modale il modo “auto-passeggero” ha un ruolo non
trascurabile. Ciò dimostra la tendenza degli studenti ad organizzarsi creando un
“mezzo privato collettivo” in cui si dividono le spese e si può godere del comfort
dell’auto. In particolare si è notato che in corrispondenza delle ore di punta il
fenomeno dell’auto passeggero decresce a favore di una maggiore domanda di
mezzi collettivi.
I mezzi pubblici, pur accogliendo una grossa porzione di domanda, sono
principalmente utilizzati da un’utenza che non ha disponibile l’automobile.
L’insoddisfazione verso il servizio pubblico è forte. L’utilizzo dei passaggi
occasionali e lo stesso Car-pool consentono, però, di affermare che un trasporto
pubblico regolare ed efficiente ha la possibilità di attirare una discreta domanda di
spostamento. Proprio in questa direzione si ritiene che sia corretto muoversi
ipotizzando una riorganizzazione del trasporto collettivo oppure pensando ad
interventi infrastrutturali di una certa importanza.
• Ripartizione geografica
Dalle interviste effettuate è stato possibile risalire alla distribuzione geografica
degli spostamenti degli studenti entranti ed uscenti dal complesso universitario di
Fisciano. Dall’ analisi a livello provinciale che è riportata nella figura seguente è
lampante che l’utenza che accede al complesso universitario è concentrata
principalmente nei comuni della provincia di Salerno. In particolare, gli studenti si
dividono tra 230 comuni distinti; sono riportate in figura le percentuali per comune
di provenienza. Tutti i comuni che presentano un numero di studenti in percentuale
inferiore all’1% del totale sono stati aggregati sotto la voce “Altro”. Se da un lato il
74% degli utenti proviene da comuni di una certa importanza (>1%), dall’altro lato
si può osservare che il 26% si distribuisce tra ben 211 comuni minori (<=1%).
14
Caserta
0,40%
Benevento
1,30%
Avellino
12,11%
Napoli
7,41%
Altro
1,10%
Salerno
77,68%
Figura 5_Ripartizione degli studenti entranti tra le diverse provincie.
Comune >1%
Salerno 26,06%
Mercato S.Severino 5,84%
Avellino 5,09%
Fisciano 5,04%
Baronissi 4,26%
Pontecagnano 4,03%
Nocera Inferiore 4,02%
Cava Dei Tirreni 3,52%
Sarno 2,80%
Battipaglia 2,40%
Scafati 1,72%
Angri 1,60%
Castel S.Giorgio 1,58%
Nocera Superiore 1,29%
Pellezzano 1,26%
Napoli 1,17%
Pagani 1,13%
Solofra 1,12%
Totale 74,00%
Altro 26,00%
Comuni con %
di provenienza
<=1%
211
Comuni con %
di provenienza
>1%
19
Figura 6_Elenco dei comuni di provenienza con il maggior numero di studenti.
15
Altro
Solofra
Pagani
Napoli
Pellezzano
Nocera Superiore
Castel S.Giorgio
Angri
Scafati
Battipaglia
Sarno
Cava Dei Tirreni
Nocera Inferiore
Pontecagnano
Baronissi
Fisciano
Avellino
Mercato S.Severino
Salerno
5,84%
5,09%
5,04%
4,26%
4,03%
4,02%
3,52%
2,80%
2,40%
1,72%
1,60%
1,58%
1,29%
1,26%
1,17%
1,13%
1,12%
26,00%
26,06%
Figura 7_Ripartizione degli studenti entranti per comune [con (n°studenti entranti) >1%
del totale]
• Ripartizione modale
A partire dall’indagine campionaria è stato possibile analizzare il fenomeno
della scelta dei modi di trasporto utilizzati per raggiungere il complesso
universitario. Dall’osservazione delle interviste effettuate sono stati individuati 4
distinte modalità di trasporto:
Auto conducente
Auto passeggero
Car-pool
Autobus
Per quanto riguarda l’area di studio “area di studio extra-urbana (A.S.E.)” –
Università, si è riscontrato:
16
Auto Pax
10,10%
Car POOL
24,24%
Bus
36,36%
Auto conducente
29,29%
Figura 8_Ripartizione modale di tutti gli utenti uscenti dal complesso universitario.
Gli utenti appartenenti ai bacini esterni alla città di Salerno utilizzano meno i
mezzi pubblici ricorrendo maggiormente al passaggio occasionale oppure al Car-
pool.
Dalle successive figure è possibile estrapolare delle informazioni sull’area di
studio in questione
Quando l’auto non è disponibile si osserva un maggiore ricorso tanto al Car-
pool quanto al passaggio occasionale, quando i due mezzi sono entrambi
disponibili la ripartizione modale è pressochØ identica alla rispettiva ripartizione
modale degli utenti provenienti da Salerno città. Il suddetto risultato dimostra la
bassa efficienza e qualità dei servizi di trasporto pubblico offerti all’utenza.
Interessante è il risultato presentato nell’ultima figura e relativo agli utenti che non
hanno disponibile un servizio di trasporto pubblico. L’utenza si organizza con un
trasporto collettivo “privato”, infatti la percentuale di Car-pool aumenta nettamente
mentre le percentuali degli altri modi di trasporto rimangono pressochØ costanti.
17
Bacino area di studio extra-urbana (A.S.E.) – Università
Auto non disponibile (2.703) Auto ed Autobus disponibili (3.866)
Bus
66%
Car
POOL
16%
Pax
18%
Auto
46%
Pax
8%
Car
POOL
32%
Bus
14%
Figura 9_Ripartizione modale degli utenti provenienti dall’area di studio extra-urbana
(A.S.E.) – Università al variare della disponibilità dell'auto
Autobus non disponibile (745)
Car
POOL
40%
Pax
7%
Auto
53%
Figura 10_Ripartizione modale degli utenti provenienti dall’area di studio extra-urbana
(A.S.E.) – Università quando il modo “Autobus” non è disponibile.
Alla luce di quanto visto si può concludere che esiste un modo di trasporto
trasversale all’auto individuale ed ai servizi di trasporto pubblico: il Car-pool. Tale
modalità di trasporto permette di unire la comodità e l’elasticità d’uso
dell’automobile al costo ridotto dei modi pubblici. E’ altresì evidente che l’utenza
non sembra soddisfatta del servizio di trasporto pubblico e tale considerazione non
può essere trascurata alla luce dell’elevato numero di persone che non hanno
disponibile l’automobile per raggiungere la sede di Fisciano.
18
• Ripartizione temporale
I conteggi hanno interessato la domanda sia in entrata che in uscita dal
complesso universitario e si sono sviluppate lungo l’intera giornata con intervalli di
15 minuti. Di seguito si riportano i principali risultati ottenuti.
Nella tabella e figura successiva sono riportati i risultati aggregati sull’intera
giornata in funzione delle auto e dei passeggeri entranti.
Intervallo Auto stud. N° studenti Auto Altro N° Altro
8 846 1619 212 284
9 892 1592 220 313
10 908 1427 191 249
11 467 715 89 127
12 380 582 75 101
13 393 638 71 99
14 432 648 117 194
15 293 459 156 158
16 172 240 108 179
17 0 0 0 0
18 0 0 0 0
Tabella 3_Auto e passeggeri entranti nel complesso universitario.
19
467
293
1427
715
459
172
393
380
892
846
908
432
240
638
582
1592
648
1619
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
8 9 10 11 12 13 14 15 16
t
flusso/ora
Auto stud. N° studenti Auto Altro N° Altro
Figura 11_Auto e passeggeri auto entranti per ora nel complesso universitario.
Nella figura seguente si riportano i valori e le percentuali dei flussi domanda orari.
Intervallo Totale Persone
Entranti
8 1911 20%
1914
1686
435
17 18
632
856
695
750
853
1911
0
500
1000
1500
2000
2500
8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
9 1914 20%
10 1686 18%
11 853 9%
12 695 7%
13 750 8%
14 856 9%
15 632 7%
16 435 5%
17 17 0%
18 18 0%
9624
Tabella 4_Totale persone entranti.
Dalle suddette tabelle è possibile identificare i fenomeni di punta concentrati tra
le 8,00 e le 11,00 che si concretizzano in una domanda entrante di circa 1000-1200
persone. Nelle altre fasce orarie la domanda entrante si stabilizza su valori costanti
per poi scemare lentamente a partire dalle 16,00; nella stessa fascia oraria la
domanda totale entrante si stabilizza su un valore medio di 800 persone/ora.
20
L’analisi delle uscite, invece, ha condotto ai risultati schematizzati nella tabella e
figura successivi. Dai diagrammi orari della domanda uscente si può notare che il
fenomeno di punta è concentrato tra le 12,00 e le 14,00. Durante l’arco della
giornata la domanda uscente è abbastanza stabile variando da un minimo di 674 ad
un massimo di 1078 persone/ora.