Introduzione
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Introduzione
Attualmente le aziende, per adeguarsi alle nascenti dinamiche dei mercati, tendono a
modificare ed evolvere la loro struttura. I modelli di impresa rigidi, burocratici e
piramidali, che dominavano un tempo, si stanno evolvendo verso dinamiche interne più
snelle, orizzontali e meno burocratiche.
In questo contesto, per le imprese commerciali, il commercio elettronico gioca un ruolo
fondamentale nel raggiungimento di un vantaggio competitivo. Le aziende che stanno
riscuotendo maggiore successo sono quelle che sono state capaci di sfruttare le
potenzialità del web; è grazie alla tecnologia attuale che hanno potuto far conoscere le
loro politiche, i loro prodotti e di conseguenza adottare strategie di marketing e di
vendita diretta per coinvolgere il consumatore che ha intenzione di acquistare in rete.
Oltre alla vendita, la fidelizzazione del consumatore passa per l’ottimizzazione di
servizi a valore aggiunto, quali la vasta possibilità di scelta dei prodotti, fatturazione e
pagamento online, spedizioni, assistenza post vendita.
Il presente lavoro si propone di rendere più chiaro il complesso e fondamentale ruolo
che svolge l’e-commerce nelle aziende commerciali. L’e-commerce non deve essere
visto come un semplice sito web dove si possono vendere o acquistare prodotti, ma è il
risultato dell’integrazione di più fattori in risposta alle complesse funzioni che deve
assolvere sul piano logistico, commerciale e di marketing. La vendita online deve
passare attraverso diverse fasi quali l’analisi, le pianificazioni e le strategie di web
marketing, che permettono all’azienda di ottenere visibilità e raggiungere la
fidelizzazione del consumatore. In un contesto ipercompetitivo, ottimizzare le funzioni
di comunicazione e di logistica diventa fondamentale; esse possono portare alla
creazione di un valore aggiunto dove l’obiettivo principale sarà quello di creare in modo
forte e duraturo una relazione con il cyber-consumatore.
Introduzione
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Il lavoro svolto consta di due parti. Nella prima parte viene spiegato cos’è l’e-commerce,
con le sue numerose definizioni, i fattori di successo, gli ostacoli e i soggetti coinvolti in
un progetto di commercio elettronico. Inoltre sono state messe in luce le differenze tra
le diverse modalità di commercio elettronico, ponendo l’attenzione in particolar modo
sul business to consumer (B2C), tipologia di mercato soggetta all’analisi qualitativa.
La realizzazione di un progetto di commercio elettronico si basa su una fase preventiva
che consta di un attento processo di ricerca. Tale processo riguarda l’analisi della
predisposizione aziendale, l’analisi di mercato, l’analisi dei clienti a cui è rivolta
l’offerta e infine l’analisi della concorrenza.
Ovviamente ad una fondamentale fase di ricerca ne consegue la fase di pianificazione e
realizzazione di una strategia. Nell’e-commerce, il ruolo del web-marketing diventa di
assoluta importanza in quanto solo attraverso una adeguata strategia di offerta e
visibilità, i consumatori si potranno relazionare all’azienda. In questo contesto le
politiche di comunicazione e di promozione dovranno fare di tutto per dare visibilità al
sito e quindi convogliarvi traffico d’utenti che possono prendere in seria considerazione
l’offerta online. Si passerà, quindi a spiegare l’importanza del posizionamento di un sito
nei motori di ricerca (SEO) e quali sono gli strumenti fondamentali per promuovere
online la propria attività.
Una volta stabilita la politica di marketing (ed in particolar modo di comunicazione e
promozione del sito, che ha trasformato i sistemi e i modi di trasferimento
dell’informazione) sono state messe in risalto le politiche di vendita che, con la crescita
del commercio elettronico, sono notevolmente mutate nel tempo, passando dalla
disintermediazione alla reintermediazione. Ruolo cruciale nell’attuazione delle politiche
di vendita è la fidelizzazione del cliente, che può essere instaurata con la buona gestione
dei processi di vendita online.
Le aziende che intendono sfruttare il commercio elettronico, inoltre, non possono nella
maniera più assoluta trascurare la fase di progettazione di un sistema logistico, questo
risulta essere, nella maggior parte dei casi, il principale fattore d’insuccesso di un
progetto e-commerce. La logistica nel commercio elettronico è una funzione molto
articolata, dovuta alla complessità di gestire al meglio la supply chain. I modelli B-H-S
e S-S-S mettono in risalto le diverse possibilità di vendita online seguendo due approcci
Introduzione
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logistici completamenti differenti. Esemplare nell’evoluzione di una tecnica di vendita
online è il dropshipping, che permette di ottimizzare la gestione logistica.
La seconda parte del lavoro, si è concentrata sull’analisi e sulla comparazione dei siti
web delle maggiori aziende di e-commerce in Italia, che hanno cercato di sfruttare al
meglio lo strumento web per migliorare la propria attività. L’obiettivo dello studio è
stato quello di capire, attraverso un modello di valutazione qualitativo e un modello di
valutazione del traffico web, quali sono i punti di forza e di debolezza nel commercio
elettronico dei settori considerati, e quindi quali possono essere gli interventi necessari
per migliorare la capacità di vendita online. L’analisi è stata condotta su quelle imprese
che svolgono come attività principale la vendita e il trasferimento di prodotti fisici, dove
quindi la gestione logistica diventa un fattore critico per la realizzazione di una e-
commerce. Tra le imprese considerate rientrano sia quelle che utilizzano il web come
supporto alla vendita tradizionale (click and mortar), sia quelle che fanno del e-
commerce l’unico canale di vendita (dot.com o pure players). Nello specifico lo studio
si è concentrato sui settori dell’elettronica di consumo, della moda-abbigliamento ed
dell’editoria, comparti che più di tutti hanno sfruttato lo strumento web per aumentare il
proprio giro d’affari.
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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PARTE 1 – LA REALIZZAZIONE DI UN
PROGETTO E-COMMERCE
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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CAPITOLO 1 – IL COMMERCIO ELETTRONICO
1.1 Le definizioni di e-commerce e le diverse tipologie di mercato
L’espressione commercio elettronico, viene utilizzata per indicare l’insieme delle
transazioni per la commercializzazione di beni e servizi, come l’incontro (matching) tra
domanda e offerta che può realizzarsi “a distanza”.
Il commercio elettronico preesisteva allo sviluppo di Internet e poteva realizzarsi anche
attraverso altri mezzi e soprattutto mediante altre reti private. La diffusione dell’ICT
(Information and Comunication Technology) ed in particolare della rete Internet, ha
permesso a tutti, anche alle imprese di piccole dimensioni, di accedere al canale
telematico in modo più semplice e a più basso costo. Nonostante sia un fenomeno molto
diffuso, è ancora oggi difficile formulare una definizione univoca e condivisa di e-
commerce. Alcune interpretazioni del concetto sono piuttosto ampie e generiche, e si
riferiscono non soltanto ai processi di scambio dei beni e servizi che si realizzano
attraverso il canale telematico, ma più in generale a tutti i processi di interazione a
distanza che un’impresa si propone di realizzare con il supporto della rete digitale.
1
Al fine di chiarire ulteriormente il significato di commercio elettronico è importante
riportare alcune definizioni ufficiali date da alcuni organismi istituzionali:
Commissioni G7: “Il commercio elettronico comprende tutte le transazioni
elettroniche o scambi di informazioni tra le imprese, pubblica amministrazione e
consumatori, l’attivazione di nuove modalità di comunicazione e promozione,
d’assistenza post vendita, eseguite utilizzando tecnologie dell’informazione e
della comunicazione
2
.”
OCSE: “ Il commercio elettronico fa riferimento a tutte le forme di transazione
commerciale, alla quale partecipino sia organizzazioni che individui, basate
sull’informazione e la trasmissione dell’informazione digitalizzate, ivi inclusi
testi, suoni e immagini. Esso fa anche riferimento agli effetti che lo scambio
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SCIARELLI S.& VONA R., Management della distribuzione, Mc Graw-Hill, Milano 2009
2
Atti Convegno UE su Global Marketplacefor SME‘s, Bruxelles, gennaio 1996
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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elettronico d’informazioni commerciali può avere sulle istituzioni ed i processi
che sono alla base e presiedono alle attività commerciali. Queste includono il
management delle varie organizzazioni ed i contratti commerciali, il quadro
normativo e di regolamentazione nonché gli aspetti fiscali, finanziari e così via
3
”.
Commissione UE: “Il commercio elettronico ha come oggetto lo svolgimento
degli affari per via elettronica delle informazioni, inclusa testi suoni ed
immagini. Il commercio elettronico copre molte attività diverse, quali la
compravendita di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione online di
contenuti digitali, il trasferimento elettronico di fondi, le contrattazioni
elettroniche di borsa, le polizze di carico elettroniche, le gare d’appalto e le
vendite all’asta, la selezione online dei fornitori, il marketing diretto dei beni e
servizi per il consumatore nonché l’assistenza post vendita”.
Tutte queste definizioni portano ad un’unica conclusione: l’e-commerce è senza dubbio
un modo moderno ed innovativo per fare ed ottimizzare il business online, ma allo
stesso tempo per integrare e supportare quello tradizionale.
Il commercio elettronico non si realizza solamente con la semplice conduzione di una
transazione, esso comprende tutte le fasi che caratterizzano una relazione commerciale,
quali la ricerca ed individuazione di partner, la presentazione di prodotti online (sito
web e catalogo elettronico), la negoziazione che accompagna la trattativa online, gli
adempimenti che accompagnano l’ordine (formulazione e registrazione dell’ordine,
sistemi di fatturazione, pagamento, consegna fisica dei materiali o elettronica dei beni
digitali), l’assistenza in rete, la comunicazione via mail. In riferimento alle relazioni
commerciali che l’e-commerce è in grado di sviluppare nelle sue attività ed in relazione
ai soggetti partecipanti allo scambio, è importante distinguere il commercio elettronico
in:
Business to business (B2B): transazioni commerciali elettroniche tra due (o più)
imprese realizzano online.
Business to consumer (B2C): transazioni che vedono come protagonisti le
imprese e i singoli consumatori finali.
3
http://www.oecd.org/home/0,3675,en_2649_201185_1_1_1_1_1,00.html
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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Consumer to consumer (C2C): commercio che si afferma per creare le
condizioni infrastrutturali necessarie per favorire l’incontro tra due o più utenti
finali (parte venditrice e potenziali acquirenti) ma non intervengono nella scelta
e nell’esecuzione delle transazione commerciale (sito E-bay).
1.1.1 Business to business
Riguarda transazioni commerciali tra aziende, quindi non interessa il consumatore finale
di beni e servizi. Questo tipo di transazione di solito coinvolge un numero limitato di
soggetti, ciò nonostante, gli importi sono mediamente elevati e generalmente sono
gestiti offline. Il volume di transazione di B2B nei marketplaces virtuali è molto più
elevato di quello di transazioni che intercorrono tra imprese ed altri gruppi (business to
consumer e business to governament).
Gli e-marketplaces sono per certi aspetti un’evoluzione dell’EDI (elettronic data
interchange), il loro avvento ha portato vantaggi sia dal punto di vista economico, in
quanto non è più necessario l’impiego di costosi software o hardware che il sistema EDI
richiedeva, sia nell’efficienza, consentendo alle aziende di operare in tempo reale ed
essere aggiornate costantemente. Inoltre essendo le barriere all’entrata molto più basse,
è consentito ad un ampio numero di compratori di raggiungere facilmente una vasta
comunità di venditori e di ottenere il prezzo più basso.
La possibilità di risparmiare denaro è una delle attrattive dell’e-commerce, ma la
miglior efficienza nella catena di approvvigionamento è un altro importante fattore che
spiega il boom dei B2B marketplaces, perché garantisce maggiore velocità nella
vendita, rapido accesso a nuovi fornitori e acquirenti, e una più veloce e facile entrata in
nuovi mercati.
Una forma particolare di e-commerce tra aziende è gestita da alcuni siti negli Stati Uniti,
questi siti coordinano aste nel settore del B2B, ad esempio permettendo alle aziende di
mettere all’asta il surplus di prodotti.
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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1.1.2 Business to consumer
E’ il modello più noto di commercio elettronico e riguarda l’acquisto di beni e servizi da
parte del consumatore finale.
La sua espansione è coincisa con la capillare diffusione di Internet negli uffici, nelle
case e nelle scuole. Se da un lato questo nuovo media ha permesso ad aziende di tutto il
mondo di entrare in contatto con consumatori altrimenti difficilmente raggiungibili,
dall'altro, per i consumatori stessi, si è aperta la possibilità di avere accesso ad un’ampia
offerta di prodotti, stando comodamente seduti davanti al proprio computer.
Uno dei casi di maggior successo è quello di Amazon.com, una vera e propria libreria
virtuale che mette a disposizione oltre 2.000.000 di titoli. Il cliente può trovare anche il
libro più raro, beneficiando di sconti e della possibilità di farselo recapitare a casa anche
in meno di 48 ore.
Relativamente alle modalità di spedizione del prodotto, si può effettuare un’ulteriore
distinzione tra commercio elettronico diretto e indiretto. Nel primo caso il prodotto
acquistato è un bene fisico, ad esempio una stampante, quindi viene consegnato
attraverso un corriere. Nel secondo, invece, il bene è in formato digitale, come un
software o un CD musicale, quindi può essere trasmesso direttamente via Internet.
1.1.3 Consumer to consumer
Questa è una forma più recente di commercio elettronico e sta diventando sempre più
popolare grazie all’attivazione di numerosi siti che gestiscono aste online. In questo
caso il sito gestisce l’ambiente in cui gli utenti interagiscono e gli importi delle
transazioni sono piuttosto contenuti, dato che di solito si scambia un solo articolo per
volta. Le modalità di regolazione della transazione sono stabilite dal venditore e
dall’acquirente.
E-bay è il sito che sta dominando il mercato in questo senso. Compratori e venditori si
incontrano per prendere parte ad un’asta che può riguardare qualsiasi tipo di prodotto.
E-bay è una delle poche società leader in Internet, che oltre ad ottenere un profitto
economico, si è affermata come brand,. Fondata nel 1995, ha raggiunto uno dei migliori
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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risultati nel settore delle aste online. La sede californiana ha catturato circa l’85% del
mercato americano e ha sette siti in lingue differenti. Assieme ad Amazon è considerato
uno dei barometri di borsa dell’e-commerce.
La cosa eccezionale è che E-bay genera un enorme profitto, lasciando che i propri utenti
facciano da soli gran parte del lavoro, per tale ragione investe un capitale molto
limitato. Non necessita di un inventario, non stabilisce il prezzo di vendita, non si
occupa di spedire i prodotti né di trasferire pagamenti; fa che i protagonisti siano gli
utenti stessi sul Web.
Gran parte delle entrare deriva dalla percentuale sulle transazioni che percepisce di
diritto. Il potenziale venditore paga una tariffa d’inserzione che varia tra 0,05 e 1,00
Euro (a seconda del prezzo di partenza) e una commissione sul prezzo di vendita finale.
Questa tariffa di solito è compresa tra l’1,5% e il 5% del prezzo di vendita finale, quindi
più è alto il valore dell’articolo, maggiore sarà il ricavo E-bay .
1.2 Lo sviluppo dell’e-commerce nel mondo e in Italia
Il commercio online è in forte incremento: a livello mondiale è stata registrata una
crescita al di sopra di ogni aspettativa; i dati nazionali confermano il successo di questo
settore, nonostante l’attuale crisi economica.
L’e-commerce nel mondo
Secondo gli ultimi dati raccolti a livello mondiale, ormai il 10% dell'intera popolazione
ha effettuato almeno un acquisto online (circa 627 milioni di persone). La classifica dei
Paesi che utilizzano maggiormente l'e-commerce mostra risultati inaspettati: lo stato più
cablato a banda larga nel mondo è la Corea del Sud, seguono i maggiori mercati europei
(Germania, Austria e Regno Unito) che superano quello americano. Nell'Unione
Europea, il 95% degli utenti Internet ha effettuato almeno un acquisto sul Web, contro
l'89% del dato americano.
Capitolo 1 –Il commercio elettronico
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L’e-commerce in Italia
Il commercio elettronico B2C in Italia, inteso come il totale delle vendite realizzate da
siti italiani, supera di poco i 5,8 miliardi di € nel 2009 restando sostanzialmente stabile
rispetto al 2008 (+1%). È la prima volta che questa tipologia di e-commerce nel nostro
Paese non fa registrare una crescita a due cifre. Il valore aggregato è però la
conseguenza di dinamiche molto diverse.
Figura 1 – Andamento delle vendite online (2002-2009)
Fonte: Netcomm – School of Management del politecnico di Milano
Addentrandoci nei dati dettagliati si comprende quali siano i cambiamenti in atto: il
numero di ordini è in crescita (+13%), coerentemente alla tendenza che si era già
evidenziata all’inizio dell’anno, mentre il valore medio dello scontrino (valore medio di
ciascun ordine online) è in calo (-10%), passando da 240 a 215 euro. In sostanza i
consumatori online non perdono affatto interesse nel canale di vendita, tendono però a
spendere meno.