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INTRODUZIONE
In un percorso attraverso il mondo dell'editoria in rete e delle
nuove tecnologie, si arriva ad esplorare le altre e nuove sfide
lanciate al mondo dell'editoria dall'era digitale agli inediti contesti
multimediali.
Negli ultimi anni il mondo dell'editoria libraria ha conosciuto un
significativo processo di trasformazione. L'oggetto libro è entrato
nell'era della riproducibilità non più tecnica, ma digitale. Grazie ai
media elettronici, la scrittura ha invaso gli spazi umani molto più
di quanto fosse riuscito a fare il libro tradizionale. Il presente
lavoro analizza le dinamiche evolutive in atto nel settore
dell'editoria libraria, con l'obiettivo di individuare i termini della
mutazione che il comparto sta attraversando. A partire dalla
situazione di editori, librai, distributori, lettori e nuovi attori
entrati nel mercato, si arriva a descrivere come stia cambiando il
panorama editoriale e quali nuove competenze e conoscenze siano
utili per operare con successo nell'immediato futuro. Si
contraddistingue, già dal primo capitolo, l’importanza della fusione
tra storia, tecnologia e studio del design, per la realizzazione, da
parte degli editori, di prodotti editoriali che abbandonano il
vecchio ciclo di produzione per garantire una lavorazione più
dettagliata e moderna, capace di estendere la fruizione di prodotti
e servizi ad alto contenuto tecnologico. Grazie agli studi sempre più
approfonditi sulla realtà virtuale, sulla pulitura e l’acquisizione
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digitale e sulle metodologie che permettono l’interazione dell’uomo
con essa, nel corso del tempo ci si è avvicinati sempre di più
all’utilizzo delle interfacce aptiche che rappresentano le forme più
complete di multimedialità e che, nelle principali emittenti
americane, hanno dato fondo all'apice della tecnologia conosciuta,
per rendere le ultime elezioni presidenziali un evento spettacolare,
arrivando a creare il primo ologramma tv in tempo reale.
E’ nata, così, la necessità di rendere le interfacce d’uso chiare,
intuitive, efficaci, capaci di semplificare l’attività umana, in un
concetto: di rendere le tecnologie usabili come parte integrante di
un’editoria sempre al passo coi tempi e necessarie per tutti quei
prodotti editoriali di stampo educativo che, come le enciclopedie
hanno iniziato a migrare verso il supporto digitale e quei supporti
fisici off-line che permettono di visualizzare testi ed immagini. Un
occhio di riguardo è stato focalizzato, dal secondo capitolo, ai
termini education ed entertainment e alla tecnologia e-paper, un
foglio plastificato in grado di funzionare come display e con uno
spettro di utilizzo davvero sconfinato. Tra le nuove frontiere della
stampa, una innovazione di sicuro interesse riguarda la possibilità
di produrre materialmente un libro in pochi minuti, dietro
ordinazione del lettore. Questo processo è definito print on
demand, che significa, appunto, stampa su richiesta e sta
rivoluzionando il mondo dell’editoria “fai da te” e delle nuove
frontiere del giornalismo e della tecnologia a cui è dedicato il terzo
capitolo, dove discuto dell’avvento di innovazioni che prendono
piede su più fronti ed introduco il concetto di giornale elettronico
(e-Journal), delineando anche la possibilità, da parte degli utenti,
di personalizzare i canali d’informazione predisponendo di
interfacce e contenuti che seguono alcune linee guida di diverse
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fasi di progettazione e sviluppo, formalizzate per una corretta
creazione di un sito che rispetti i cosiddetti canoni di usabilità e
accessibilità. Ampio spazio è stato dedicato al Web 2.0 una
tecnologia che ruota intorno ad un elemento fondamentale: il
contenuto, prodotto dell’interazione delle persone tramite
piattaforme ad hoc.
Una grande rivoluzione del marketing commerciale si accentua
sempre più nel corso degli anni e l’editoria elettronica applicata
alle tecnologie telematiche, Internet soprattutto, apre nuove
frontiere, nuovi mercati, nuove opportunità e forma nuove figure
di utenza, come quella del consumatore culturale 2.0 è quello che,
con la diffusione delle nuove tecnologie, partecipa in modo diretto
alla creazione dell’opera d’arte, sia essa di tipo artistico, musicale o
editoriale. Per farlo, sfrutta gli strumenti collaborativi di cui
dispone: blog, e-mail e social network che insieme a tutto ciò che
ruota intorno alle nuove forme di editoria, entra a far parte di un
dominio culturale non ancora concluso che sfocia, tutt’oggi, nella
globalizzazione delle comunicazioni.
I mass media e la televisione in particolare si riconducono
all’attività educativa e didattica della media education, nuova
definizione affrontata nell’ultima parte del capitolo come un vero e
proprio corpus di orientamenti pedagogici in materia di
educazione mass- mediale e una sostanziale presa di coscienza
della necessità di creare le condizioni per preparare le giovani
generazioni a sopravvivere nel “media climate”, sorta di ambiente
culturale e vitale, quasi totalmente dominato dai media che traccia
anche uno stato comportamentale e cognitivo degli utenti, la
prospettiva volontaria e l’apertura della maggior parte degli editori
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alla stessa realizzazione e pubblicazione di nuove opere
multimediali.
Questa tesi è anche il risultato delle riflessioni elaborate durante le
lezioni del corso di Comunicazione Multimediale, nel quale si è
ritenuto recuperare il valore del linguaggio sul predominio
incontrastato degli aspetti tecnologici dei nuovi media.
Dopo alcuni mesi di lavoro su questi argomenti, oggi questa tesi
intende fornire le basi necessarie per muoversi in uno scenario
totalmente nuovo; al tempo stesso e' una 'guida all'uso', uno
strumento pratico per procedere in tutte le fasi che scandiscono
l’analisi di un continuo mutamento editoriale.
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CAPITOLO I
L’EDITORIA TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE
“Bisogna considerare anche la forza, la virtù e gli effetti delle cose
scoperte, che non ricorrono tanto chiaramente in altre cose,
quanto in quelle tre invenzioni, che erano ignote agli antichi […]
l’arte della stampa, la polvere da sparo, la bussola.
Queste tre cose, infatti mutarono l’assetto del mondo tutto.”
(Francesco Bacone)
1.1 Dall’Editoria Tradizionale all’introduzione
di nuove tecnologie
Cos’è l’editoria?
L’editoria è l’industria che si occupa del reperimento e della
produzione di contenuti riproducibili, della loro trasformazione in
forme trasmissibili attraverso i media e della loro diffusione e
commercializzazione. Comunemente viene definita come
l’industria del libro, inteso come scritto pubblicato, ma con la
nascita dei prodotti multimediali si è giunti all’introduzione di una
nuova forma di editoria: l’editoria multimediale; essa si discosta,
anche se non completamente, dalle modalità di rappresentazione
derivate dai mezzi che essa utilizza.
Si possono riassumere le fasi che sono alla base della definizione di
editoria:
reperimento dei contenuti;
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trasformazione dei contenuti in forme trasmissibili;
diffusione dei contenuti e loro commercializzazione.
Descriviamo, dunque, i suddetti processi. Il processo di
reperimento dei contenuti che rispondano a criteri di precisione
desiderati è fondamentale nell’editoria.
Parlando in termini di editoria tradizionale questo procedimento
avviene sfruttando media comuni e non necessariamente
innovativi, mentre con l’avvento della rimediazione
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è possibile
ampliare le fonti di origine dei contenuti stessi sfruttando i new-
media.
Prendendo, ad esempio, una testata giornalistica che abbia
diffusione sia cartacea che on-line, troveremo contenuti adattati,
provenienti da fonti analoghe ma da supporti diversi.
Il secondo processo si occupa della trasformazione dei contenuti
per renderli adatti ad essere trasmessi: innanzitutto introduciamo
il concetto di contenuto, considerando che l’industria dell’editoria
multimediale è un industria di contenuto.
Ma cos’è il contenuto?
Il contenuto è quel complesso di informazioni sottoforma di testo e
immagini che successivamente dovrà essere strutturato ed
elaborato al fine di rendere il prodotto editoriale trasmissibile
mediante canali di comunicazione e supporti diversi.
Il contenuto è un bene pubblico, in quanto può essere fruito da un
numero indeterminato di persone; il consumo che un individuo fa
del contenuto, non priva altri individui della possibilità di
utilizzarlo e non riduce la quantità totale del bene stesso. Ma
veniamo al supporto: esso è un mezzo che consente l’archiviazione
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Si veda http://fed.csn.googlepages.com/home732
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dei contenuti rendendoli quindi fruibili da coloro che lo
acquisiscono (si intendono supporti di qualunque tipo, sia
tradizionali che digitali). Questo è un bene privato in quanto può
essere acquistato ed utilizzato personalmente ed il suo consumo
priva altri individui della possibilità di utilizzarlo e, inoltre, riduce
la quantità totale del bene stesso.
L’ultimo processo posto, insieme ai due precedenti, alla base dello
sviluppo editoriale di un prodotto è composto dalle fasi di
commercializzazione e diffusione.
A questo punto sarebbe interessante un breve approfondimento sui
profili professionali nell’ambito dell’editoria:
l’editore è l’artefice della trasformazione della scrittura in un
qualcosa di largamente fruibile;
l’autore è colui che stende, in una prima forma, idee in
contenuti successivamente fruibili;
il traduttore è colui che si inserisce nella catena di
produzione del libro tra contenuto in lingua madre e
prodotto in forma usabile in lingua di destinazione;
l’agente letterario rappresenta gli interessi dell’autore e
propone il suo lavoro all’editore;
l’editor e lo scout reperiscono gli autori ed i titoli;
il direttore editoriale è il principale responsabile delle scelte
editoriali;
il consulente editoriale, anche definito come lettore che
giudica il materiale reperito da scout ed editor e ne valuta il
valore intrinseco;
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il designer della comunicazione è colui che trasforma il libro
da oggetto di pura scrittura a prodotto visivo progettato
secondo schemi dettati dal mercato;
il redattore, coordinato dal capo redattore persegue la linea
editoriale decisa dall’editore del giornale;
il tipografo è colui che si occupa dell’impaginazione e stampa
delle pagine.
In termini di vendite, rivestono particolare importanza figure
professionali rivolte al settore del marketing, soprattutto alle
produzioni destinate alla massa.
Tra queste figure si possono annoverare:
il pubblicitario è il responsabile di tutte le attività
promozionali del prodotto editoriale;
il critico è colui che con il suo giudizio, positivo o negativo
che sia può fare incrementare il volume di vendita;
il libraio che promuove in ultima istanza alcuni prodotti al
posto di altri.
Ricapitolando, un prodotto editoriale è dunque una combinazione
di contenuto e di supporto.
Sarebbe appropriato, prima di parlare delle attuali tecnologie
attorno alle quali ruota l’editoria moderna, discutere di come essa
si è evoluta, partendo dalle radici dell’editoria.
Sin dai primi tempi, l’uomo, guidato da un necessario bisogno di
comunicazione, ha dato vita a vari mezzi, creando dei primordiali
supporti attraverso i quali lasciare un segno, quindi
comunicazione.
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Alcuni esempi di questi arcaici mezzi su cui scrivere e disegnare
sono:
Graffito neolitico Tavoletta assira Scarabeo fenicio
Bibbla ebraica Roccia ittita
Passiamo, dopo questa breve panoramica, alla descrizione del
processo di stampa, partendo dall’antichità per arrivare ai giorni
nostri. Definiamo, dunque, il significato di stampa: processo per la
produzione di testi ed immagini, tipicamente mediante l’impiego
dell’inchiostro su carta e di una pressa per la stampa. Esso è una
parte essenziale dell’editoria.
Sebbene quanto appena asserito sia vero anche al giorno d’oggi, è
opportuno guardare indietro per meglio definirne l’evoluzione sino
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all’editoria moderna, attraverso la storia di uno dei settori che più
ha influenzato i modi (e le mode) del genere umano.
Johann Gutenberg, nato a Mainz, Germania, rivoluzionò la tecnica
di stampa europea nel 1440, data considerata come l'inizio dell'era
classica della stampa. Anche Johann Fust e Peter Schöffer
sperimentarono con lui questa nuova tecnica a Mainz. La stampa a
caratteri mobili utilizzata in Asia, basata
molto sul lavoro manuale, ha praticamente
cessato di esistere dopo l'introduzione della
tecnica di Gutenberg in Cina nel XIX secolo.
La diffusione della stampa crebbe
velocemente grazie alla stampa di testi
religiosi.
Prima della stampa a caratteri mobili, la produzione di testi in serie
era un processo praticamente impossibile vista la forte difficoltà
nell’attuare un’agevole copia di diverse pagine, appunto, in serie.
Una dimostrazione è data dal fatto che la trascrizione di un testo
come la Bibbia richiedeva sino ad un anno di lavoro (circa 12
pagine al giorno); nacquero quindi figure professionali nuove,
necessarie ad uno svolgimento più agevole di questo primordiale
processo di stampa. Queste figure sono:
il bibliotecario, che dettava i testi da trascrivere;
lo scriptor, che scriveva materialmente i testi;
il corrector, addetto al controllo per evitare errori;
il miniator, che decorava i manoscritti e li illustrava con
miniature.
Johann Gutenberg
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Proprio per quest’ultima figura, grazie anche ad un sapiente lavoro
di custodia, è giunto fino a noi un libro impreziosito da un
impressionante lavoro di arricchimento grafico: il libro di Kells
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.
Figura 1 – Una pagina del libro di Kells
Con l’avvento della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, è stato
invece possibile produrre in serie più copie di uno stesso
documento. Infatti, utilizzando il principio della fusione a
ripetizione, usato dagli orafi del tempo, era possibile la creazione di
una matrice partendo da una singola lettera incisa: vi si versava
sopra del piombo fuso, ottenendo così numerose altre copie
identiche alla matrice.
Tuttavia, il primo vero editore, il fondatore dell'industria editoriale
moderna, è Aldo Manuzio. Nel 1494 a Venezia egli inizia la sua
2 È uno dei manoscritti miniati (cfr. Figura 1) ancora esistenti di epoca medioevale. Per
l'eccellenza tecnica della sua realizzazione e la sua grande bellezza, questo capolavoro dell'arte
irlandese è considerato da molti studiosi una delle più importanti opere d'arte medioevali, e
forse il libro più prezioso del mondo. Contiene la traduzione latina dei quattro Vangeli,
accompagnati da note introduttive ed esplicative, il tutto corredato da numerose illustrazioni
e miniature riccamente colorate.