6
perch� � uno tra i fattori decisivi per la sopravvivenza e per questo si � arricchita
negli anni di importanti significati simbolici e religiosi
5
.
Le pi� famose testimonianze dei primi insediamenti umani ritrovate in Cina,
sono le grotte di Longgushan a Zhoukoudian site a circa quaranta chilometri a
sud-ovest di Pechino, appartenenti al primo ominide rinvenuto in territorio cinese, il
Sinanthropus Pekinensis, che visse circa 500.000 anni fa
6
.
Circa 7000-8000 anni fa
7
, la primitiva societ� matriarcale scatur� la nascita
di differenti culture che si espansero nel territorio cinese, lungo il medio e basso
corso dello Huanghe, e sia a nord che a sud dello Yangzijiang. Le dimore
appartenenti a questo periodo generalmente sono divise dagli studiosi in due tipi
8
,
xue e chao �abitazioni in grotta� e �abitazioni-nido�, entrambi caratteristici di
diverse aree territoriali
9
, distinte da peculiari caratteristiche geografiche e
climatiche.
originariamente sta per �battere la terra e pressarla con il bamb�� e jian �fissare delle norme per
fondare una dinastia� secondo un rituale. In: Bertan F., Foccardi G., Il trattato di Li Chieh, Torino,
1998, p. 16. I caratteri dell�architettura rituale vengono riassunti da Demieville in: Bertan F.,
Foccardi G., op. cit., Torino, 1998, p.16: ��l�orientamento, la disposizione reciproca, le proporzioni
delle costruzioni imperiali e signorili erano sottomessi nella Cina feudale a prescrizioni rigorose
corrispondenti a necessit� rituali: contravvenirvi avrebbe significato turbare l�ordine universale e
impedire il corretto svolgimento delle cerimonie�. La codificazione di antichi simbolismi e credenze
mitiche in pratiche cerimoniali viene seguita anche per la costruzione dell�architettura minore. Sul
discorso di spazio e rapporto Uomo - Natura vedi almeno: Lucidi M. T., Riflessioni sulla natura e
funzione di alcune proposizioni del pensiero cinese, per lo studio della concezione spaziale, Roma,
1981.
5
Sono pervenute a noi importanti citazioni letterarie che testimoniano il valore simbolico attribuito
alla casa: un esempio � fornito dal libro di letteratura classica cinese �La scrittura della dimora� in
cui si menziona: �una dimora � la base di una esistenza umana. E� la casa dell�uomo, dove uno
pu� vivere in pace, cosicch� l�intera famiglia possa fiorire; senza una dimora la famiglia
sicuramente decliner�. Una capitale, una normale citt�, un villaggio ma anche una qualunque
capanna di una qualche regione selvaggia, cio� ovunque l�essere umano stia, quel posto deve
essere considerato una dimora�. Da: Zhao L., Il feng-shui nell�architettura cinese, in: Gazzola L., (a
cura di), Cina: Architetture e citt�, Bollettino di Architettura dell�Universit� di Roma �La Sapienza�,
n. 52, Roma, 1995, p. 12.
6
Per ulteriori approfondimenti cfr.: Jia L., Chronicle of Zhoukoudian (1927-1937), in:
Commemoration of the 70
th
anniversary of the discovery of the 1� skull of peking men, Beijing,
1999.
7
Riguardo le datazioni riportate � stato preso come riferimento il catalogo: 7000 anni di Cina,
Milano, 1983.
8
Vedi: Zhang Y., op. cit., Beijing, 1986, cap. 1, p. 8. Wang Q., Ancient chinese architecture -
vernacular dwellings, New York, 2000, vol. V, p. 116.
9
Un passo contenuto negli Annali di Mencio chiarifica, seppur colorito di accenni leggendari e
mitologici, la costruzione dei rifugi-nido, e delle abitazioni grotta, dislocati rispettivamente in zone
umide e pianeggianti e in posti elevati e secchi: �causa il diluvio, la terra era inondata e abitata da
serpenti e draghi, gli uomini erano costretti a fare nidi (nei terreni) bassi e approntarsi delle grotte in
terreni elevati� tratto da: Stein R.A., op. cit., Milano, 1987, p. 283. Stein obietta che, l�abitazione
sotterranea e quella su pali, sono attestate presso un�unica popolazione e che venivano utilizzati a
seconda delle stagioni: le case su pali erano abitate in estate e le altre d�inverno, cfr.: Stein R. A.,
op. cit., Milano, 1987, nota 4, p. 284.
7
Nel medio e basso corso dello Huanghe si svilupparono modelli abitativi in
grotta definiti yaodong
10
, che costituiscono la prima forma di architettura costruita
dall�uomo, in questo caso sfruttando le peculiari caratteristiche del suolo
contraddistinto dal huangtu �terra gialla�, terreno loessico
11
.
Nell�ipotetica sequenza evolutiva
12
[Fig.1] il modello iniziale in grotta appare
piuttosto semplice, consistendo in un uno stretto ingresso scavato verticalmente
od orizzontalmente lungo un lieve pendio sul quale si apre direttamente un ampio
ambiente a forma di sacca; in seguito a questa prima forma si presume che venga
applicato un modello di copertura movibile fatto di fibre vegetali sostituito poi da un
tetto permanente, sostenuto da un palo ligneo centrale che funge anche da scala.
� possibile che questa struttura abitativa venga gradualmente integrata e sostituita
con un modello semi-interrato - il cui piano di calpestio � posto a circa un metro di
profondit� - a pianta rettangolare o circolare e coperture costituite da rami, fibra
vegetale e terra battuta, sorrette da una struttura a travi intersecanti; la fase finale,
che coincide con la realizzazione di una costruzione a livello del suolo,
contraddistinta da una divisione dello spazio interno in pi� vani
13
, � attestata dai
resti di abitazioni nel villaggio di Banpo
14
, nella provincia dello Shaanxi, datato al
C14 tra il 4800 ed il 3600 a. C
15
, appartenente alla cultura di Yangshao
16
.
10
Sul termine yaodong, �forno�, cfr. Stein R.A., op. cit., Milano, 1987, pp. 120-122, nota 10, p. 284.
11
Il termine tedesco �loess� � stato attribuito ai depositi eolici generati nei secoli
dall�accumulazione degli strati di sabbia trasportati dal vento, dando luogo ad un terreno, poroso e
impermeabile, costituito prevalentemente da quarzo finissimo, strutturalmente uniforme, che
permette facilit� nelle operazioni di scavo e consente di creare stabili strutture evitando cedimenti e
crolli. Cfr.: Gazzola L., op. cit., Roma, 1999, nota 13, p.157.
12
In: Knapp R.G., China�s traditional rural architecture- a cultural geography of the common house,
Honolulu, 1986, p. 6.
13
Cfr.: Yuzhi S., An exploration of the architecture of multiroomed dwellings in primitive society, in:
China Archaeology and Art Digest, vol. IV, n. 1, Dicembre, 2000, p. 246. L�autore dopo aver preso
in esame diverse fondamenta di abitazioni neolitiche, differenzia i �vani� che compongono le
strutture abitative suddividendoli in tre tipologie, ritenendo la loro ideazione correlata alle tradizioni
della societ� matriarcale dell�epoca: 1- stanze collegate ognuna con un orientamento diverso, resti
di questo tipo scoperti nei siti della cultura di Yangshao, probabilmente utilizzate dalle donne della
famiglia per i loro incontri amorosi con uomini appartenenti a clan differenti; 2- �alloggi� con due o
tre stanze, collegate tramite porte interne, forse abitati da un nucleo famigliare economicamente
indipendente, e, riferibili presumibilmente alle culture di Majiayao e Longshan; 3- dimore che
consistono di diverse unit� abitative, non comunicanti, con i vani interni di una singola unit�
collegati tra di loro, attestate in alcuni siti della cultura di Yangshao. L�autore presuppone che
quest�ultima tipologia possa essere appartenuta a famiglie patriarcali indipendenti.
14
Per comprendere e visualizzare specificatamente le differenti fasi dell�evoluzione architettonica
delle abitazioni nel sito di Banpo rimando a: Zhang Y., op. cit., Beijing, 1986, pp. 10-19.
15
Vedi: Wang T., A city with many faces: urban development in pre- modern China (c. 3000 BC-
AD 900), p. 2, in: www.arkeologi.uu.se/afr/projects/book/wangtao.pdf.
16
Per approfondimenti circa l�organizzazione economica e la crescita degli stanziamenti abitativi
agricoli vedi: Wang J., Neolithic fishing hunting economy in the yellow valley, in: Huaxia
Archaeology, 1992, (2):81-88, in: www.carleton.ca/bgordon/rice/papers/huaxia92.htm.
8
Il sito copre un area di forma irregolare di circa cinquantamila mq, divisa in
tre settori distinti: dimore, laboratori e luogo di sepoltura; gli scavi compiuti tra il
1950 e il 1955 hanno messo in luce circa quarantasei case, pi� di duecento fosse
di immagazzinamento e duecentocinquanta sepolture
17
. L�impianto, ben
pianificato, � costituito da capanne a pianta quadrangolare o circolare, con
l�ingresso orientato a sud e con il piano di calpestio seminterrato fino alla
profondit� massima di un metro; la struttura del tetto, presumibilmente in legno, si
ritiene fosse interamente ricoperta da un impasto di ramaglie e fango, e come �
attestato da segni nel terreno, composta da un�insieme di travi riunite a piramide
poggianti al suolo, sostenute da pilastri, che circondavano il zaokeng, �focolare�,
posto al centro dell�ambiente [Fig 2].
Caratteristica peculiare di questo tipo di societ�, era la casa del clan,
collocata al centro del villaggio, contraddistinta da pianta rettangolare e da
dimensioni maggiori rispetto alle altre unit� abitative, che si pensa avesse la
funzione di luogo di riunione ed allo stesso tempo di edificio di governo
18
.
Lo stanziamento di Banpo documenta inoltre uno dei primi esempi,
rinvenuti in Cina, della realizzazione di fossati a protezione degli insediamenti
abitativi
19
, funzionali alla raccolta delle acque e agli scopi difensivi
20
. Grazie a
recenti ricerche archeologiche, siamo in grado di tracciare i resti di una
cinquantina di insediamenti abitativi �fortificati� appartenenti a diverse culture
neolitiche
21
.
17
In: Ciarla R., Banpo, in: Atlante di archeologia, Torino, 1996, pp. 260-261.
18
Sulla funzione della casa del clan vedi almeno: Lucidi M.T, La Fisionomia dell�urbanizzazione e i
suoi modelli nella Cina antica, Roma, 1981, p. 30.
19
Per un�analisi dettagliata riguardo la planimetria del sito di Banpo comprendente le strutture
difensive, cfr.: Qian Y., On the surronding trench and sentry post at the Banpo site: an investigation
on the form of the Banpo settlement site, in: China Archaeology and Art digest, vol. III, n. 1, Aprile,
1999, p. 89.
20
Nel momento in cui si svilupparono gli stanziamenti stabili, anche gli impianti difensivi vennero
modificati a seconda delle necessit� del luogo e dell�applicazione di nuovi mezzi di costruzione;
questa evidente trasformazione si verific� a partire dal periodo tardo della cultura di Yangshao,
durante il quale al semplice fossato viene sostituito, con una maggiore frequenza, il muro fortificato
in terra battuta. Un ulteriore esempio di villaggio neolitico appartenente alla cultura di Yangshao,
strutturalmente simile e contemporaneo al precedente esaminato, � rappresentato dal sito di
Jiangzhai, nella provincia dello Shaanxi; scavato negli anni �70, conta pi� di cento resti di
abitazioni, divise in cinque gruppi occupanti un�area di circa ventimila mq, circondata da tre fossati
protettivi e a sud-ovest da un corso d�acqua. Vedi in proposito: Wang T., op. cit., pp. 2-3.
Recenti scoperte effettuate nel territorio della Mongolia Interna, comprovano l�esistenza di
costruzioni di fossati artificiali a protezione di insediamenti abitativi ben pi� antichi dei precedenti: il
sito di Xinglongwa, datato al 6200-5400 a.C., fornisce ampia documentazione anche per quanto
riguarda la disposizione delle abitazioni, i resti delle quali, almeno centosessanta, disposti in file,
occupano un�area di circa ventiquattromila mq; ci� rivela gi� una sofisticata organizzazione dello
spazio e una tecnica notevole nella progettazione e nella realizzazione dei sistemi difensivi. Cfr.:
Wang T., op. cit., p. 2-3
9
Come afferma la prof.ssa Maria Teresa Lucidi �La muraglia, elemento
distintivo di sbarramento e divisione: frontiera di esclusione e inclusione nel
contempo�
22
distingue, come per la citt� e la casa, tra nei, l�interno, e wei,
l�esterno, corrispondenti ad una delle tante sfaccettature della dicotomia yang-yin.
Questa non era principalmente ed unicamente concepita per la protezione dagli
attacchi degli invasori, bens� aveva connotazioni di notevole valore simbolico
23
.
Come l�evoluzione architettonica raggiunga, nel contempo allo sviluppo
degli insediamenti abitativi e delle strutture difensive, un inevitabile progresso, ci
viene attestato altres� dai ritrovamenti di alcuni modelli ceramici in forma di
abitazioni rinvenuti nella contea di Wugong, nella provincia dello Shanxi; degno di
attenzione � un esempio strutturalmente simile alle abitazioni pi� tarde di Banpo,
dalla forma circolare con tetto conico dotato di un�apertura per la fuoriuscita del
fumo [Fig. 3].
Nell�area che corrisponde al basso corso dello Yangzijiang, nel distretto di
Yuyao nella provincia dello Zhejiang, circa 6000-7000 anni fa si svilupp� la cultura
di Hemudu; riconosciuta nel 1973, � considerata una delle pi� antiche finora
documentate in quella zona. La caratterizzazione fisica del territorio, all�epoca
paludoso e ricoperto da innumerevoli corsi d�acqua, permise lo sviluppo di
particolari modelli abitativi, i chao �rifugi-nido�, costruiti tra i rami degli alberi al fine
di sottrarsi agli attacchi degli animali selvatici ed evitare il contatto diretto con
l�umidit� del terreno
24
.
21
Le anzidette �citt� fortificate� vengono distinte in quattro tipi principali: huanganglei,
stanziamento situato ai piedi di luoghi collinari, cinto da mura in terra battuta o da fossati,
taicheng, abitato costruito su terrazzamenti, nei pressi di corsi d�acqua e circondato da una
muraglia; shancheng, insediamento montano, prevalente nella Mongolia Interna e nella provincia
del Liaoning, caratterizzato da mura in pietra e da abitazioni a pianta rettangolare spesso a camera
singola ma di dimensioni molto ampie, circa trecento mq; shuicheng, costruite su terreni rialzati,
caratteristiche per la presenza e la combinazione di corsi d�acqua naturali e artificiali che
fungevano da difesa. Questi stanziamenti ripropongono specifiche caratteristiche, come la
comparsa di strutture atte a soddisfare i bisogni di vita quotidiani, stazioni per la produzione e per
scopi religiosi e rituali, che permettono di classificarli come centri o sub-centri socio-politici, cultuali
o economici, ritenuti prototipi essenziali delle antiche citt� cinesi Cfr.: Qiao Y., A preliminary
discussion of the origins of cities and their initial development, in: China Archaeology and Art
Digest, vol. III, n. 1, Aprile, 1999, pp. 90-91. Per un ulteriore approfondimento vedi almeno: Lu K.,
Research on the layout and types of Chinese prehistoric city sites, in: China Archaeology and Art
digest, vol. II, n. 2-3, Dicembre, 1999, pp. 191-192. Ma Y., A discussion on prehistoric defence
installations in China, in: China Archaeology and Art digest, vol. III, n. 1, Aprile, 1999, pp. 86-87.
22
Da: Lucidi M. T., La Fisionomia..., op. cit., Roma, 1981, p. 31.
23
Vedi: Corradini P., Le caratteristiche della citt� cinese, in: Gazzola L., (a cura di), Cina:
Architetture e citt�, Bollettino di Architettura dell�Universit� di Roma �La Sapienza�, n. 52, Roma,
1995, p. 89.
24
La mitologia cinese ascrive al semidio Youcaoshi l�invenzione dei rifugi - nido. Vedi: Zhang Y.,
op. cit., Beijing, 1986, p. 8.
10
Un� importante attestazione che conferma la costruzione e il reale impiego
di queste dimore, viene fornita da alcune raffigurazioni pittoriche rupestri ritrovate
in grotte neolitiche, a Cangyuan nella provincia dello Yunnan: nella composizione
sono ben riconoscibili figure umane dalla postura dinamica che circondano un
albero stilizzato dotato di copertura che funge presumibilmente da abitazione [Fig.
4].
Per quanto concerne l�ipotetico sviluppo morfologico e strutturale, nel quale
si giunge ad una trasformazione in costruzioni pi� complesse e tecnicamente
composite che attestano un�elaborata maestria degli uomini nei lavori di
falegnameria, si presume che il primo stadio coincida con l�innalzamento
dell�abitazione su di un singolo albero, mentre nel secondo su tre o pi� alberi
adiacenti; la fase finale si risolve nell�uso di pali infissi nel terreno a sostituzione
degli alberi, �a palafitta�, sui quali poggia una piattaforma che funge da
pavimento
25
[Fig. 5]. I ritrovamenti archeologici a Yuyao hanno restituito i primi
resti di giunti strutturali, tenone e mortasa, e attrezzi di pietra per cesellare e
lavorare il legname
26
.
Nel sito di Tangyinzi
27
, nella provincia dell�Henan, uno dei villaggi della
cultura tardo neolitica di Longshan (3000-2000 a.C.), sono rinvenuti resti di
abitazioni, che mostrano per lo pi� le medesime caratteristiche ritrovate nelle
dimore dei villaggi della cultura Yangshao, e attestano per la prima volta l�impiego
del banzhu �mattone crudo� per l�edilizia.
Circa 5000 anni fa, al verificarsi del passaggio dalla societ� matriarcale a
quella patriarcale, in cui decade il sistema del clan, la famiglia comincia ad
assumere un ruolo importante come unit� produttiva; lo sviluppo di nuove
tecnologie nella produzione ceramica e la nascita dell� industria metallica permise
25
In: Knapp R.G., op. cit., Honolulu, 1986, pp. 6-7.
26
Il legno in Cina � da sempre preferito rispetto agli altri materiali da costruzione, sia per
l�abbondanza che ne caratterizzava molte regioni, sia per la facilit� nella lavorazione e nella
standardizzazione dei componenti strutturali, che ha permesso una progettazione semplificata a
costi ridotti. Non � comunque nella natura delle tradizioni cinesi costruire edifici per farli durare nel
tempo, una casa � vista come qualcosa di temporaneo appartenente alla vita terrena; nessun
edificio era destinato a durare in eterno, ed i motivi di questa cultura della temporalit� sono
espressi da un antico aforisma: �� sufficiente creare un contesto che duri quanto la tua vita, per
non imporre questo - che � tuo - ai tuoi eredi, che potrebbero non gradirlo�. In: Gazzola L., op. cit.,
Roma, 2001, p.106, nota 43. La scelta del legno � motivata inoltre da correlazioni �filosofico -
simboliche�, ritenuto appartenente alla categoria dei Cinque Elementi. In proposito vedi: Skinner S.,
Skinner S., in: Manuale di Feng Shui - Vivere in armonia con la terra - Roma, 2003, pp. 56-61. Il
pensiero taoista, invece ne suggerisce l�adozione perch� viene considerato un materiale vivo, che
aspira a rinascere. Vedi: Gazzola L., La casa della fenice, Roma, 1999, cap. 3, p. 110.
27
In: Wang J., op. cit., p. 85.
11
la comparsa di centri artigianali ed il conseguente avvio di una stratificazione
naturale della societ�, organizzata in classi
28
che port� alla codificazione di nuove
tipologie abitative oltrech� alla crescita di veri e propri nuclei urbani.
29
La fase di Erlidou, che tradizionalmente � attribuita al III millennio a.C.
30
,
ponendosi tra la tarda cultura di Longshan e l�inizio della dinastia degli Shang
31
,
era contraddistinta da un definito potere centrale, dall�esistenza di una classe
aristocratica e da complessi urbani che includevano vari modelli abitativi
diversificati a seconda dello status sociale del possessore della costruzione. Una
tra le pi� importanti testimonianze architettoniche del periodo, a noi pervenuta
grazie al ritrovamento di un complesso residenziale datato circa al 1900 a.C. nella
contea di Yanshi nella provincia dell�Henan
32
, � costituita da una piattaforma
quadrangolare in terra pressata di circa diecimila mq; nel lato settentrionale
sorgeva una sala palaziale con l�ingresso posto a sud, circondata presumibilmente
da gallerie laterali, come testimoniano alcuni fori, allineati ad intervalli regolari,
tracce delle colonne che sorreggevano la struttura del tetto. Alla luce di nuovi
rinvenimenti archeologici si � aperto un dibattito tra gli studiosi sullo sviluppo e la
datazione della citt� di Yanshi, verosimilmente appartenente ad una fase di
demarcazione tra i Xia e gli Shang
33
.
Dalla scoperta di numerosi siti appartenenti agli Shang, � possibile
identificare alcune delle capitali della dinastia; una tra le pi� antiche citt� fin ora
rinvenute � Zhengzhou, sita nella provincia dell�Henan, datata circa al 1600 a.C. e
28
Per un maggiore approfondimento vedi: M. T. Lucidi, La fisionomia�, op. cit., Roma, 1981, pp.
27-33.
29
Vedi: Wang Q., op. cit., New York, 2000, p. 116.
30
In: Cheng A., Storia del pensiero cinese, Torino, 2000, p. 27. Sulle origini dei Xia vedi almeno:
Allen S., The shape of the turtle: myth, art and cosmos in early China, New York, 1991.
31
In: Chang K.C., The chinese bronze age - a modern synthesis- in: Fong W., The great bronze
age of China, London, 1980, in:
www.upf.es/materials/huma/eo/seminaris/curs0001/textos2/bronz.doc.
32
In: Wang T., op. cit., p. 4.
33
Scoperta nel 1983 e probabilmente costruita per simboleggiare la sconfitta dei Xia da parte dei
signori Shang, � ritenuta una capitale del primo periodo della dinastia. La pianta, ricostruita grazie
a recenti scavi, mostra un insediamento delimitato da tre anelli di mura che formavano aree
distinte: la citt� esterna, l�interna e l�area residenziale del complesso urbano; il ritrovamento di
ingenti quantit� di armi e le presunte fortificazioni perimetrali che cingevano le diverse zone urbane
consentono di ipotizzare che avesse funzioni di centro politico. La �citt� interna�, neicheng, dal
perimetro rettangolare, racchiudeva in s� la �citt� palaziale�, gongcheng, a pianta quadrata,
inserita a sud dell�asse centrale; al suo interno, tra i resti di diversi gruppi di edifici, si presuppone
possa essere venuto alla luce una costruzione di notevoli dimensioni. Le aree residenziali e le
officine artigianali erano situate nella zona nord. Da: Dong Q., A discussion of the stages of
development of Yanshi Shang city, in: China Archaeology and Art digest, vol. III, n. 1, Aprile, 1999,
pp. 71-72. Cfr. anche: Gao W., Yanshi Shang city and the demarcation between the Xia and Shang
cultures, in: China Archaeology and Art digest, vol. III, n. 4, Giugno, 2000, pp. 294-295.
12
definita dalla Prof.ssa Lucidi ��il primo esperimento di urbanizzazione
pianificata�
34
, identificata poi con l�antica capitale Shang, Ao, che viene ricordata
anche negli Annali di Bamb� e dallo Shi ji. Il sito
35
, a pianta quadrangolare, era
circondato da una cinta muraria in terra battuta, all�interno della quale sono state
rinvenute fondamenta di abitazioni costruite su basse piattaforme, appartenute
presumibilmente ad un ceto sociale pi� elevato, ed edifici semi-infossati nel
terreno; alcune dimore e laboratori artigianali si trovavano all�esterno ed erano
abitate da gente comune. Anyang, ultima capitale Shang, fondata nel 1300 a.C.
36
secondo quanto riportato da Pan Keng negli Annali di Bamb�, si differenzia dalla
precedente per una notevole evoluzione nell�impianto: le abitazioni a pianta
quadrata o rettangolare disposte su file quasi parallele presupponevano una rete
viaria a scacchiera con l�asse principale orientato in direzione sud-nord che
divideva funzionalmente la citt� in specifiche zone, una parte residenziale e l�altra
riservata ai quartieri �industriali�. Caratteristici del sito sono ampi terrazzamenti in
terra pressata e in pietra su cui probabilmente si innalzavano gli edifici pi�
importanti; la costruzione strutturale portante, consisteva di colonne lignee che
poggiavano su appositi sostegni bronzei o lapidei al fine di evitarne la facile
marcescenza.
Sopravvive in questo periodo la tipologia dell�edificio con il piano di
calpestio infossato nel terreno e la pratica di intonacare i pavimenti e le pareti con
calce liquida, come � attestato nel sito di Dongxiafeng, nella contea di Xiaxian,
provincia dello Shanxi, contemporaneo alla fase Erligang di Zhengzhou; sono
state ivi rinvenute quarantuno abitazioni molte delle quali semi-sotterranee, ed
altre a livello del suolo caratterizzate dal piano di calpestio intonacato e da un
incavo per il focolare
37
.
34
Vedi: M. T. Lucidi, La fisionomia�., op. cit., Roma, 1981, pp. 30-33.
35
Cfr.: Song G., Zeng X., A major breakthrough in the archaeology of the palace sites in
Zhengzhou Shang city, in: China Archaeology and Art digest, vol. IV, Aprile-Maggio, 2000, p. 220.
36
Vedi: M. T. Lucidi, La fisionomia�, op. cit., Roma, 1981, p. 30.
37
Nel medesimo sito sono state scoperte inoltre venti fondamenta di strutture circolari, disposte in
file e spesso situate nelle vicinanze delle abitazioni; ciascuna pianta presenta un foro centrale e
tracce di una struttura a croce che divide il cerchio in quattro segmenti; non dispongono di
un�entrata n� di muri esterni, e si presume che funzionassero come magazzini di raccolta per il
grano e che originariamente appartenessero ad un grande impianto, che contava pi� di cinquanta
silos, di propriet� dello stato.
In: Cheng P., Zhou J., A brief analysis of the nature of circular
structural foundations discovered at the Shang walled town site at Dongxiafeng, in: China
Archaeology and Art digest, vol. III, n. 1, Aprile, 1999, pp. 70-71.
13
Grazie ai pittogrammi rinvenuti sulle jiaguwen
38
, comparati alle pi� tarde
iscrizioni rinvenute sui manufatti bronzei, siamo in grado di poter supporre gli alzati
e le piante dei modelli abitativi dell�epoca.
Gli ideogrammi riportati in [Fig.6], sono identificati come:
a) guo, �citt� murata� o �stato�, le parti che costituiscono il carattere
corrispondono ad una parte di terreno e a un�alabarda: �un paese da
difendere�;
a1) nei caratteri incisi sui bronzi sono state aggiunte due linee di frontiera, una
sopra e una sotto;
a2) successivamente all�epoca della dinastia Qing il carattere verr� racchiuso
entro linee corrispondenti nella realt� ad un �muro di cinta�, che rappresenta
probabilmente la Grande Muraglia
39
;
b) yi, rappresenta un insediamento stabile;
c) zong, �tempio ancestrale�;
d) gong, �palazzo�;
e) jing �capitale�, � rappresentato dalla stilizzazione di una porta su cui si erge
una torre a uno o due piani, simbolo della fortificazione della capitale;
f) gao, �alto�, � la figurazione di una torre a due piani con tetto spiovente che si
erge sulla porta della citt� ed esprime il concetto di altezza;
g) jia, �casa�, �abitazione�, il carattere � formato da un tetto al di sotto del quale
giace un maiale, animale indispensabile nell�economia domestica
40
;
h) shi, �stanza�;
i) zhai, �casa�, �residenza�;
L�abitato di Taixi, nelle vicinanze di Gaocheng nella provincia dell�Hebei,
corrispondente al periodo medio Shang, � per noi di valevole interesse dato
l�ottimo stato di conservazione dei resti architettonici. Il sito, durante gli scavi
iniziali nel 1973
41
, ha restituito quattordici edifici, alcuni del tipo seminterrato ed
altri di superficie, i cui muri si sono ottimamente preservati nell�alzato
permettendoci di ricostruire non solo l�altezza originaria ma persino la struttura
della copertura, che si distingue in tre diversi tipi: a doppio spiovente, a spiovente
38
Per ulteriori approfondimenti sulle �ossa oracolari� vedi: Keightley D. N., Sources of Shang
history - The oracle bone inscriptions of Bronze Age China, London, 1978.
39
In: Yuan H., La scrittura cinese - Storia degli ideogrammi, Milano, 1996, pp. 70-71.
40
Da: Yuan H., op. cit., Milano, 1996, pp. 88-89.
41
Cfr.: Ciarla R., Taixi, in: Atlante di archeologia, Torino, 1996, pp. 470-471.
14
unico e piatta. Elementi costanti nella morfologia dell�abitato sono rappresentati da
semplici strutture con tetto piatto, poggianti su un basamento quadrangolare,
adibite presumibilmente a magazzini o laboratori artigianali [Fig. 7].
Le abitazioni appartenenti ai differenti siti di epoca Shang, vengono cos�
suddivise in tre tipologie
42
: a) palazzi o ampie strutture rettangolari costruite su
terrazze in terra battuta; b) dimore a pianta rettangolare di dimensioni medio-
piccole; c) seminfossate, di forma circolare, quadrata o irregolare.
Durante il periodo degli Zhou Occidentali, il sistema feudale stabilito dai
nuovi padroni, port� ad una rigida divisione in classi, e nei territori posti sotto il
controllo dei signori feudatari
43
si verific� un incremento dei palazzi appartenenti
alla nobilt� costruiti all�interno delle citt� guarnigioni, mentre all�esterno si
trovavano le dimore del popolo comune, la cui costruzione si avvaleva dei moduli
strutturali propri dell�epoca precedente. Le abitazioni dei funzionari e dei mercanti
si sviluppavano seguendo una disposizione simmetrica e lineare dei vari ambienti;
l�ingresso principale, che si trovava sullo stesso asse della sala pi� importante,
collocata in posizione centrale, era affiancato da vani di piccole dimensioni adibiti
al ricevimento degli ospiti e alle occasioni cerimoniali.
Nel villaggio di Fengchu, presso Qishan nella provincia dello Shaanxi, sono
stati scoperti i resti di un�abitazione ritenuta il prototipo della tipologia siheyuan
44
.
[Fig. 8] Il complesso, a pianta rettangolare, occupa la parte orientale di un�area di
cento mq in terra battuta, e mostra un�impostazione rigorosamente assiale e
42
In: Cheng P., Zhou J., A brief analysis of the nature of circular structural foundations discovered
at the Shang walled town site at Dongxiafeng, in: China Archaeology and Art digest, vol. III, n. 1,
Aprile, 1999, pp. 70-71.
43
In: Matha S.F., Exibition of chinese architecture, Taipei, 1985, pp. 50-51.
Riguardo al feudalesimo vedi: Corradini P., Cina, popoli e societ� in cinque millenni di storia,
Firenze, 1996, cap. 6, p. 51.
44
La tipologia siheyuan, configurazione che la casa a corte ha assunto a Pechino dopo un lungo
processo evolutivo, � principalmente concepita come un�organizzazione simbolica dello spazio
intorno a tre antichi concetti: il mondo chiuso- sicurezza, ordine sociale e familiare ristretto-, il
quadrato orientato -modello ridotto della terra nel cosmo-, l�assialit�, traduzione della linea
gerarchica che univa il singolo soggetto all�imperatore. Il principio del siheyuan � esplicato nella
costruzione di quattro edifici organizzati intorno ad un ampio cortile centrale, quest�ultimo definito
tianjing �pozzo del cielo�, verso il quale si aprono tutte le sale principali. Cfr.: Stein R., Architecture
et pense� religieuse en Estreme Orient, in: Arts Asiatiques, vol. IV, Parigi, 1957, p. 164. Stein R.,
op. cit., Milano, 1987, pp. 140-154. L�espressione tianjing, dove il carattere jing � formato da due
paia di linee parallele che si incrociano a formare una sorta di quadrato magico identico alla pianta
del mingtang, � usata per designare anche il soffitto, e specialmente il centro che corrisponde in
altre costruzioni ad un foro per il passaggio del vapore, in: Stein R., op .cit., Parigi, 1957, pp. 164-
166. Sul mingtang cfr. nota 69, p. 16. Il concetto di corte, oltre ad avere in s� valenze religiose,
essendo considerata il tramite di comunicazione tra Cielo e la Terra, � legato fortemente a quello di
centro, ed entra a far parte della lista dei �Lari� occupando posizione di prestigio. Cfr.: Stein R. A.,
op. cit., Milano, 1987, pp. 129-132.